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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 5:25 pm

L'Onda vince il Palio doppio: a Siena va in scena il sorpasso
Tra i cavalli infortunio all'esordiente Phalena. Anche tanti turisti nel classico appuntamento dell'Assunta, vissuto con grande partecipazione da tutta la città

dall'inviato Stefano Cecchi

Siena, 17 agosto 2013 - SUCCEDE dopo il primo San Martino, quando il vecchio fantino 45enne Trecciolino, re di piazza, che tutti chiamano l’Imperatore, viene superato di forza dal giovane allievo 28enne che sembra più veloce del vento. E’ solo un sorpasso ma ha la forza di un romanzo, la suggestione di un passaggio d’epoca. Sì, perché il fantino giovane di questa storia, ovvero Giovanni Atzeni detto Tittia, vincendo ieri il suo quarto Palio per i colori dell’Onda, e facendo un fantastico bis con la carriera vinta nel luglio scorso per l’Oca, si autocandida di forza come il fantino emergente del momento. Il possibile nuovo Aceto del terzo Millennio. Una corsa meravigliosa la sua. Rimasto imbottigliato in partenza con la sua Morosita Prima, al primo San Martino è passato solo per sesto. Ma da lì ha come cominciato a volare, infilando uno dopo l’altro chi lo precedeva. L’Imperatore Trecciolino, appunto. E poi Tremendo dell’Oca. E infine Scompiglio, portacolori della Lupa fin lì in testa alla corsa. Un sorpasso feroce e spietato, quello di Tittia, quasi immune alle violente nerbate che il povero Scompiglio ha provato ad assestargli per fermarlo. Niente da fare. Dopo una corsa perfetta, Tittia è sfilato per primo sul bandierino davanti a Oppio, il cavallo del Nicchio che aveva scosso Trecciolino. Già, Luigi Bruschelli, l’imperatore sorpassato, ferito e umiliato (pare si sia rotto il ginocchio) da quell’allievo che proprio lui aveva portato in piazza. A 45 anni suonati, con quasi tutti gli altri fantini che non arrivavano a 30, ieri ha tentato l’impresa. Ovvero: aggiudicarsi il suo 14° palio e raggiungere così il record di Aceto. Tutto sembrava in discesa. I soldi della sua ricca contrada. Il fatto che la rincorsa fosse toccata alla Selva e dunque a un suo potenziale alleato come il Dé. Niente da fare. La sua corsa è terminata impattando sul colonnino al secondo San Martino, quando la vittoria era già un’utopia, come choccato per il sorpasso subito. Il record di Aceto resiste, i suoi sogni di gloria forse.

SI CHIUDE così una corsa bella, snobbata per la prima volta dalla Rai, che l’ha trasferita dal canale 1 al 5 per motivi ufficiali di concomitanza coi mondiali di atletica. Una corsa che alla vigilia molti avevano battezzato come il «palio doppio». Non era infatti mai capitato fin qui che il «cencio» che va al vincitore fosse fatto di due facciate equivalenti. E invece stavolta è successo che i due artisti incaricati di dipingere il drappellone, i senesi Cesare Olmastroni e Cecilia Rigacci abbiano avuto la pensata grottesca di realizzarne uno bifronte. Tant’è. Così il «Palio doppio» a qualcuno è sembrato una straordinaria allegoria sullo stato delle cose in città.

SIENA vista nei giorni del Palio, infatti, appare come un’incredibile luogo a due facce. Mentre da una parte la crisi della sua banca impone sacrifici economici e un rigore impensabili fino a poco tempo fa, dall’altra, nei giorni della Carriera sembra che niente sia venuto meno della ricchezza e dell’opulenza di un tempo. Come se la spending review non passasse dai canapi. Quello di ieri è stato infatti un Palio “normalmente” ricco per i soldi che erano a disposizione sul tufo. Forse perché in piazza c’erano ben 4 «nonne» (la Lupa in primis, che non trionfa dal 1989, e poi l’Aquila dal ’92, il Nicchio dal ’98 e la Chiocciola dal ’99). Forse perché una contrada ricca come l’Istrice, pur non correndo (e prevedendo di essere squalificata per i fatti dello scorso luglio, quando alcuni contradaioli picchiarono il fantino della Lupa mentre era a terra col bacino rotto), ha messo a disposizione molti soldi pur di non far vincere la rivale Lupa. Fatto sta che ieri molte contrade avevano fra il milione e mezzo e i due milioni di euro per portarsi a casa il cencio. Una messe di denaro che ha fatto inevitabilmente lievitare anche gli ingaggi dei fantini, con Trecciolino e Scompiglio che pare abbiano incassato intorno ai 200.000 euro per difendere i colori del Nicchio e della Lupa. Per qualcuno un fatto senza logica. Per altri, il meraviglioso di una città legata a filo doppio alla sua storia come pochi altri nel mondo riescono a fare.
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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 5:31 pm

Il mossiere Ambrosione: "Ho richiamato la Selva per non perdere l'attimo buono"
Ambrosione: "Tornare il prossimo anno? Di questo non parlo"

Siena, 16 agosto 2013 — “Perché ho richiamato la Selva? Ho capito che c’era un buon allineamento, la situazione era favorevole per andare via, mi riferisco naturalmente alla filosofia di mossa che intendevo seguire. Avevo timore di perderlo. Non è che volevo costringerla ad entrare ma neppure lasciar sfuggire l’attimo. Perché a volte succede che poi trascorrono minuti e minuti, senza risultato». Spiega così il mossiere Bartolo Ambrosione la partenza del Palio dell’Assunta. Molti, in verità, sono rimasti perplessi per il fatto che, nonostante i tempi del via non si fossero dilatati, Ambrosione sollecitava la rincorsa ad entrare. Tanto, appunto, da arrivare a sanzionarla con il richiamo.
Fra i canapi Phalena calciava: cosa ha pensato il mossiere?
«Direi piuttosto che sgroppava, non gli piaceva essere toccata con il nerbo, questa la sensazione».
Tutto più veloce e più semplice rispetto a luglio.
«A caldo è sempre difficile fare delle valutazioni. Guarderò se ciascuno è partito dalla posizione assegnatagli, però credo che ciascuno abbia avuto la possibilità di scattare. Spero che le Contrade siano rimaste soddisfatte».
Naturale domandare cosa accadrà in futuro, se Ambrosione resterà sul verrocchio.
«Di questo non parlo. Preferisco sottolineare che è stata una serata stupenda e che ho trovato, nei quattro giorni, grande collaborazione da parte di capitani e di fantini. Alcuni episodi avrebbero potuto creare malumori o difficoltà, invece c’è stata dimostrazione di sensibilità da parte di tutti all’ennesima potenza».
C’è qualche cavallo che ha colpito favorevolmente Ambrosione?
«Era un gran bel lotto di cavalli, mi sembra che l’Onda abbia preso anche un piccolo pestone ma ha vinto di forza».
Laura Valdesi da La Nazione
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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 5:39 pm

Villani: "Grazie al popolo della Chiocciola per come si è comportato"
Il capitano andrà a trovare il cavallo infortunato, Phalena, in clinica al Ceppo. "Cavalli, sarà l'argomento dell'inverno", dice

Siena, 16 agosto 2013 — «Purtroppo in corsa ha preso una botta quando è caduto Bruschelli, siamo rimasti un po’ intruppati con il Bruco». E’ amareggiato il capitano della Chiocciola Claudio Villani ma consapevole «che in corsa può succedere l’infortunio. Per fortuna il nostro popolo è stato particolarmente maturo. Lo ringrazio ancora per come si è comportato in una situazione particolare nella quale si esce senza il cavallo dalla Piazza».
Andrà a trovare Phalena in clinica al Ceppo?
«Certo, è il primo cavallo che ho avuto da capitano. Fosse solo per questo».
Fra i canapi ha sgroppato, calciando.
«Temevamo che potesse avere qualche problema proprio fra i canapi, come del resto si è visto in altri cavalli».
Tutti concordi nell’affermare che il capitolo equino dovrà essere rivisto.
«E’ necessario avere nel lotto cavalli buoni, quando si alza la qualità cresce anche la struttura del cavallo. Non a caso Tittia ha vinto con il migliore. Nei quattro giorni di Palio si fanno le congetture, poi alla realtà dei fatti, ripeto, paga sempre la qualità».
La corsa di Silvano Mulas?
«Devo rivederla, forse qualcosa di più... le difficoltà fra i canapi si conoscevano...».
Da cosa riparte in vista di Provenzano 2014 la Chiocciola?
«Da tanti punti positivi, da una stupenda Contrada che anche la sera delle prove in cui eravamo vicini alla rivale si è ben comportata. Da ottimi rapporti costruiti».
La.Valde. da La Nazione
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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 5:45 pm

Brogi: "Secondo Palio vinto" Gentilini: "Morosita assomiglia ad Elisir"
Il barbaresco dell'Onda: "Lascio ai collaboratori. Sono nella stalla da quando avevo 23 anni". Deputati della Festa a lavoro per valutare gli espisodi palieschi

Siena, 16 agosto 2013 — Arriva trafelato. Ansima come se avesse corso il Palio. Eppure, anche se tanti anni fa il gusto di vedere il proprio cavallo primo al bandierino l’aveva già assaporato, con Vipera scossa nel 1989, Fabrizio Brogi appare emozionato. «Siamo tre proprietari del cavallo, con me Carolina Tacconi e Fabrizio Vichi». Intanto arriva Morosita, viene lavata e poi portata nel box dove immediatamente mangia.
Brogi dove ha visto il Palio?
«Da 20 anni alla televisione: avrei il posto in palco ma non ci vado perché mi piace vedere bene la mossa. Ero sereno, ho dormito. E via...»
Eri convinto di Morosita?
«Sì, sì molto. Ha battuto nel canape sennò andava via prima. Quando l’ho vista terza mi sono detto ‘ora li riprende tutti’. Conoscono le sue grandi potenzialità, andava forte rispetto al resto di questo lotto».
Era la punta?
«Sì, direi di sì. Giovannino ha fatto comunque una corsa splendida, sono felicissimo»
Adesso si fa la festa a scuderia?
«Faremo una cena».
Insieme a Brogi c’è l’allenatore della cavalla, Massimo Milani. «Mi fa solo piacere sottolineare che uno dei miei soggetti ha vinto nell’Onda. Morosita stava bene, era rientrata in perfette condizioni dalla corsa nel Nicchio». «La cavalla è in forma, è arrivata al top», aggiunge Brogi. Gli fanno eco alcuni contradaioli : «Va a finire che se dicono cose positive il prossimo anno non gliela prenderanno perché troppo superiore».
Il barbaresco storico dell’Onda Mirko Gentilini, plurivittorioso, intanto comunica la sua decisione: «Passo il testimone», dice guardando verso Leonardo Scelfo e il resto del gruppo. «E’ da quando avevo 23 anni che sono nella stalla — spiega —, adesso ne ho 39... Non mi sento vecchio ma oggi ho detto ‘voglio portare il cavallo in Piazza per chiudere in bellezza».
Quale cavallo del passato rivedi in Morosita?
«Direi Elisir di Logudoro».

Mentre nell'Onda si festeggia, in Comune già si lavora per valutare eventuali episodi avvenuti nel dopo Carriera. Ce ne sarebbero un paio, forse tre al vaglio dei deputati della Festa. Si tratterebbe, almeno in due casi, di colpi fra singoli ma che potrebbero rientrare nel sano spirito della manifestazione. La valutazione, come detto, è ancora in corso.
La.Valde. da La Nazione
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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 5:48 pm

GIOVANNI ATZENI RACCONTA IL SUO CAPPOTTO: "NON ASPETTO TIZIO O CAIO VOGLIO VINCERE"
Prima le coccole con il figlio Mattia, poi un bacio a Morosita. "Mi sono sempre dato da fare e quindi prima o poi i risultati dovevano arrivare"
17/08/2013 11:30:14

Prima le coccole con il figlio Mattia, poi un bacio a Morosita che nel frattempo si è messa a mangiare tutta arzilla nel box della stalla dell’Onda. Sono passati una quarantina di minuti dall’arrivo al bandierino e Giovanni Atzeni è già pronto a raccontare la sua impresa ai giornalisti. Negli occhi si legge tutto l’orgoglio per il quarto successo raggiunto che lo fa salire nell’olimpo della Piazza, il secondo in questa annata d’oro, l’annata del suo cappotto. La timidezza di un tempo ha lasciato il posto aduna grinta invidiabile.

Che valore ha questa quarta vittoria che ti consacra fra i grandi? “Sono senza parole... Posso solo dire che sono un ragazzo che si comporta sempre bene con tutti, ascolta i consigli di tutti e lavora senza sosta. Mi sono sempre dato da fare e quindi prima o poi i risultati dovevano arrivare. Non mi accontento mai. Quest’anno ho avuto un po’ di giramenti di scatole in inverno che ho superato anche grazie alle persone che mi sono vicine che mi trasmettono sicurezza emi danno il cuore. Tutto questo affetto va ripagato, non dimentico le persone che mi hanno fatto del bene e voglio che siano orgogliose di me. Ho una bellissima famiglia che si sostiene, quando che si arriva a fare queste cose vuol dire che le radici sono salde. In un Palio così ci vuole ci vuole anche tanta fortuna e in più sono riuscito finalmente a montare il primo cavallo di Piazza e dovevo fare bene. Potevo rischiare il tutto per tutto, senza patemi”.

Servizio integrale nel Corriere di Siena del 17 agosto
a cura di Gaia Tancredi


Ultima modifica di jabru il Lun Ago 19, 2013 6:39 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 5:54 pm

PHALENA, IL CAVALLO DELLA CHIOCCIOLA, RESTERÀ IN CLINICA PER ACCERTAMENTI E CURE
"Gli esami radiografici hanno permesso di rilevare una frattura della seconda falange anteriore destra che è stata trattata con un gambaletto gessato"
16/08/2013 20:24:04

Phalena, il cavallo di 5 anni andato in sorte alla contrada della Chiocciola, ha subito durante la corsa del Palio, un trauma all’arto anteriore destro. "Gli esami radiografici hanno permesso di rilevare una frattura della seconda falange anteriore destra - è scritto nel comunicato del comune - che è stata trattata con un gambaletto gessato. La prognosi è favorevole, salvo complicazioni, senza rischi per la vita del cavallo".

Il fantino Silvano Mulas, con grande professionalità, si è accorto del problema ed ha subito richiamato il barbero fermando la sua corsa e arrivando a passo fino alla fonte quando i contradaioli della Chiocciola, con in testa il barbaresco, lo hanno portato fino a San Martino ed è stato preso in consegna dagli addetti comunali e veterinari.

Phalena resterà in clinica per circa una settimana, come ha confermato al Corriere di Siena, il veterinario Raffaello Ciampoli: “Si, resterà per poco qui al Ceppo, ritengo all’incirca una settimana perché la prognosi è molto buona. Inoltre tutti gli altri cavalli sono rientrati molto bene nelle loro stalle, non ci sono stati altri interventi”. Phalena è rimasta intruppata nella caduta del secondo San Martino, un infortunio davvero sfortunato dopo una partenza negativa con diversi problemi al canape, tra cui qualche coppiola e molto nervosismo: “Correrà ancora? Valuteremo dopo la diagnosi, noi speriamo di si” ha concluso Ciampoli.
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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 6:05 pm

ANDREA MARI: "GIOVANNI PERFETTO, BARTOLETTI E MIGHELI IN GRANDE FORMA"
Brio, fuori dalla Piazza analizza la corsa dei suoi colleghi fantini
17/08/2013 12:56:54

E’ dovuto restare a guardare purtroppo, a causa della triste vicenda di luglio, ma Andrea Mari, detto Brio, con il cuore e con la testa, ieri sera durante la carriera dell’Assunta, era insieme ai suoi colleghi. Un Palio ricco di emozioni, con tanti fantini vogliosi di farsi notare, proprio com’è solito fare lui.
Andrea che commento dai a questo Palio? “Un grande Palio, con tre contrade su tutte che mi sono particolarmente piaciute, Onda, Lupa e Torre. Giovanni ha dimostrato di essere superiore e sono molto felice per lui. Ha saputo cogliere l’occasione al volo e la sua forma fisica è al top, non gli è mancato nulla”.

Oltre a Tittia, ti sono piaciuti dunque anche Jonatan Bartoletti sulla Lupa e Alessio Migheli sulla Torre. “Molto, sono stati bravissimi, forse un poi più sfortunati di Giovanni. Alessio è stato penalizzato in partenza e Jonatan non ha fatto una corsa ottima ma Morosita andava di più, c’è stato poco da fare”.

Servizio integrale nel Corriere di Siena del 17 agosto
a cura di Sara Corti

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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 6:10 pm

Palio di Siena del 16 agosto 2013: i voti ai fantini
Sabato 17 Agosto 2013 09:48 di Gabriele Voltolini - foto sienapress.it Bookmark and Share
I voti ai dieci fantini che hanno corso il Palio di Siena del 16 agosto 2013 vinto dalla Contrada dell'Onda con Giovanni Atzeni detto Tittia su Morosita Prima

Questi sono i nostri voti ai 10 fantini che ieri pomeriggio hanno corso la carriera di agosto 2013.

Onda GIOVANNI ATZENI DETTO TITTIA: 10 E LODE    
A luglio aveva mancato la lode per un’inezia, questa volta la merita, eccome. Fa un palio praticamente perfetto. Alla mossa il cavallo rimane impigliato nel canape, ma lui è bravo a riprenderlo immediatamente. Disegna delle traiettorie perfette, che gli permettono di recuperare posizioni. Il secondo giro è da fantascienza. Resta a cavallo dimostrandosi in grande condizione quando la Lupa sbatte nel colonnino e lo urta. Da lì in poi è una cavalcata trionfale verso il cappotto personale. FUTURO IMPERATORE

Lupa JONATAN BARTOLETTI DETTO SCOMPIGLIO: 6,5
Pronti via e Scompiglio, come consuetudine, è davanti a tutti. Il primo San Martino è perfetto, al Casato invece entra fortissimo e va un po’ largo, permettendo ad Oca e Onda di avvicinarsi. Costruisce una traiettoria molto bassa (forse troppo) al secondo San Martino, probabilmente anche perché il cavallo si butta un po’. Rischia di cadere, rimane a cavallo anche grazie all’Onda, ma il suo palio finisce li perché Morosita non è più rimontabile. GENEROSO

Oca FRANCESCO CARIA DETTO TREMENDO: 6
L’obiettivo dichiarato era non far vincere la Torre e alla fine fa il suo dovere. Alla mossa, anche grazie al posto basso, si fa trovare pronto. Gira bene le prime 2 curve, ma prima del secondo San Martino frena visibilmente dimostrando di cercare solamente la rivale. Forse avrebbe potuto osare un po’ di più. GUARDINGO

Nicchio LUIGI BRUSCHELLI DETTO TRECCIOLINO: 6-
Alla mossa si fa valere e prende un po’ di spazio a destra e a sinistra, ma quando si parte subisce una strizzata verso l’alto. Al primo San Martino è bravo ad intuire il corridoio che avrebbe potuto lanciarlo nelle prime posizioni. Gira quarto al Casato e si mette in scia delle prime, ma al secondo San Martino sbatte nel colonnino e cade terminando il suo palio e facendosi anche male. PROTAGONISTA MANCATO

Torre ALESSIO MIGHELI: 5,5
Parte in seconda fila non prendendo il tempo di mossa e rischia addirittura di finire subito in Piazza, ma è bravissimo a rifarsi sotto immediatamente, disegnando una traiettoria interna molto bella. Da lì in poi cerca il recupero e pian piano riesce anche portarsi a ridosso delle prime, terminando al terzo posto. SORPRESO

Bruco ANTONIO SIRI DETTO AMSICORA: 5
E’ molto bravo, nonostante la strizzata alla mossa, ad uscire secondo dai canapi. Cerca di  disegnare la traiettoria giusta al primo San Martino, ma Mocambo non sembra avere il motore di luglio ed improvvisamente si ritrova ottavo, coperto da molte contrade. Cerca di districarsi dalle retrovie, ma ormai il suo palio è compromesso e termina al secondo San Martino dopo l’urto con il colonnino e la conseguente caduta. INTRUPPATO

Tartuca SEBASTIANO MURTAS DETTO GRANDINE: 5
Parte appaiato alla Lupa facendosi trovare pronto, ma nonostante la seconda posizione, al primo San Martino spolvera i materassi, come già aveva fatto per le prove, perdendo 3 posizioni. Anche al Casato la traiettoria non è perfetta e viene sopravanzato anche dalla Torre. Con la Chiocciola fuori gioco avrebbe potuto fare molto di più. TIMIDO

Aquila GIUSEPPE ZEDDE DETTO GINGILLO: 4,5
Il posto alto non lo aiuta, ma quando il Minisini entra sembra fiancare in ritardo. Imposta San Martino dal nono posto, ma è piuttosto bravo a prendere delle traiettorie interne che gli fanno recuperare qualche posizione. Da dietro, però, non riesce mai a farsi vedere, né tantomeno a recuperare terreno. Ci si attendeva molto di più. SONNECCHIANTE

Selva LUCA MINISINI DETTO DE’: 4
A luglio aveva la scusante del cavallo. Questa volta non è fortunato perché capita di rincorsa. Non si capisce cosa aspetti ad entrare, visto che migliore allineamento tra i canapi non lo vedevamo da anni. In corsa non lo vediamo mai e finisce così la sua annata paliesca in modo troppo anonimo per un rientrante. INGIUSTIFICABILE

Chiocciola SILVANO MULAS DETTO VOGLIA: 4
Non riesce mai a prendere la mossa. E’ vero che è al nono posto, ma con molto canape disponibile, invece quando entra la rincorsa parte dalla seconda fila e gira decimo il primo San Martino. La sua corsa in pratica finisce lì perché poi Phalena si fa male e dopo il secondo San Martino è costretto a fermarsi. DELUDENTE
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Messaggio  jabru Sab Ago 17, 2013 6:16 pm

IL PAGELLONE DEL PALIO D'AGOSTO: PROMOSSI E BOCCIATI
News 17-08-2013


Ed ora giù con le pagelle, relativi giudizi di merito, e voti. Ce n’è per tutti fantini e cavalli e c’è una riflessione anche sul mossiere, perché al meglio non c’è mai fine.

A Giovanni Atzeni detto Tittia dò un bel dieci con lode, così come un dieci tondo si merita Morosita Prima. Nella prestazione di Tittia non c’è la benché minima sbavatura. A luglio allargò pericolosamente ai palchi al Casato…questa volta ha disegnato traiettorie perfette.

Ha vinto un Palio all’antica, dalle retrovie e ha entusiasmato tutti. Coglie il suo quarto successo personale. Ha 28 anni e se va avanti con questa determinazione e con la freddezza e la lucidità con le quali ha affrontato le ultime carriere (...ci metto anche quella con Indianos dello scorso anno) diventa nei fatti l’erede legittimo del Bruschelli. Dovrà guardarsi dal rientrante Brio e da uno Scompiglio sempre coraggioso fino alla sfrontatezza, ma ha tutto per conquistare- se mantiene la condizione – ancora tante vittorie. Quante non lo so…ci vuole fortuna e salute, ma se resta sulla breccia per altri 17-18 anni può fare grandissime cose.

Scompiglio: per come si è mosso dai canapi e per la grinta con la quale ha affrontato rivali nettamente più forti (..parlo di cavalli, perché non ritengo Lo Specialista un asso) merita un otto. Lo so al secondo San Martino ha rischiato di cadere, si è scomposto facendosi appaiare dal Tittia, ma le ha tentate tutte per difendere la prima posizione e questo coraggio va premiato.

Gli consiglio, in futuro, di cercare nuovi barberi, perché ha la stoffa del campione e può accettare anche soluzioni sulla carta più rischiose.

All’arrembante Grandine sul forte ma ancora scorretto Porto Alabe assegno un bel sei e mezzo. Ha allargato a San Martino, è vero, ma questo è dipeso dalla relativa esperienza maturata dal barbero. In fondo, a luglio nel Leocorno con Trecciolino appena si vide. Il Murtas è atteso, il prossimo anno, a confermare e anzi migliorare il proprio standard. A me pare un emergente sicuro.

Girolamo si merita, dal maestro di manica larga, un sette pieno. Alla mossa, sul nuovo di zecca Polonsky si è fatto sorprendere, ma poi, rischiando una gamba alla steccato, si è buttato all’interno e ha disputato una grande paliata. Ha trovato viottoli interessanti, galoppando a ridosso dei primissimi, ingaggiando un bel duello con il Caria dell’Oca. Sì non mi pento del sette e quanto al barbero sarà un protagonista sicuro nell’immediato futuro.

Sei più anche a Trecciolino che ha accettato la corte del Nicchio, andando a montare il grigio Oppio, non proprio uno stinco di santo.

Il barbero è ancora un po’ scorretto ma il Bruschelli ha corso con coraggio facendo quello che da lui ci si aspetta. Certo al primo Casato il Tittia lo passa dall’interno, ma la Morosità è troppo più forte e soprattutto maneggevole di Oppio. A San Martino tocca il materassino e rovina sul tufo. Questa caduta gli vale il "più", perché in altre occasioni non avrebbe rischiato così tanto.

Sei di stima al Caria, il Tremendo dell’Oca. Sì, forse meriterebbe qualcosa di più, ma non mi ha convinto quando è sopraggiunta l’Onda e non sempre ha pigiato sul gas a tavoletta.

Una buona prestazione, comunque, su di un Osvaldo da sviluppo.

Ed ora si arriva alle dolenti note. Partiamo con il Mulas….per le condizioni palesate da Phalena potrebbe anche non essere classificato, ma se la splendida cavalla della tratta e delle prime prove ha subito una così repentina metamorfosi la colpa di qualcuno sarà. Sul barbero c’era il grande professionista e qualcosa in più doveva fare. Parte ultimo pulito e non trova mai l’assetto giusto per mettersi in corsa. Il fatto che venga falciato dal Bruco gli evita un voto anche più basso. Più di un quattro e mezzo non gli do…

Quattro più ad Amsicora su il Mocambo che nella Torre un mezzo giro in testa lo aveva fatto.

Il Siri parte fra i primi ma gira penultimo e naviga poi in ultima posizione non trovando di meglio che sbattere al secondo San Martino sul colonnino e falciare la Chiocciola. Il voto lo premia per la mossa ma poi è stato davvero oscuro. Se voleva rientrare nel novero dei fantini che contano ha perso l’occasione che il Bruco gli ha regalato. Dovrà lavorare sodo per convincere le dirigenze sulla sua affidabilità.

Gingillo non va oltre il cinque. E’ alto alla mossa, ma ha una bella intuizione quando va a cercarsi gloria nelle corsie interne. Ma non combina un gran che. Per le prove la sua Naikè aveva illuso un po’ tutti. Ma erano prove e non partiva dalla ottava posta. Io in Gingillo e nel suo pieno recupero ci credo e il cinque mi pare un voto giusto. Naikè invece è una cavallina pronta e scattante, ma molto più fumo che arrosto.

Resta il De….a luglio rientrava nel giro, ma il cavallo dell’Onda che si chiamava Ozzastru si era dimostrato svagato e irrequieto. Ad agosto la Selva ha sceso, per lui, il buon Salasso….il Minisini però, almeno secondo il mio parere, ha fatto poco o niente per sfondare. Certo è anche sfortunato il ragazzo, perché la rincorsa non è certo un bocconcino da ghiotti, ma la sua corsa è stata priva di bagliori e quando il grigio domina, il voto massimo non può arrivare alla sufficienza piena. Gli assegno un cinque e mezzo, ma il tempo stringe e il De deve dare al più presto qualche buon segnale se non vuole uscire dalla comune….

C’è rimasto il mossiere. Ambrosione è bravo e lo sa, ma non può andare sopra le righe. A me non è piaciuto il modo frettoloso con il quale ha fatto uscire le Contrade dai canapi. Erano lì da si e no un paio di minuti, tutti erano abbastanza quieti e non c’era bisogno di buttarli fuori. Capisco che si fa così per farli mettere d’accordo, ma non si può scadere nella burletta. E infatti tutti si sono precipitati addosso alla povera Selva, capitata di rincorsa.

Anche i tre richiami ufficiali comminati al De mi sono sembrati esagerati. Gli ultimi due in tre minuti e tutti in appena dodici di minuti. La rincorsa è già fortissimamente penalizzata, se poi non può fare nemmeno un po’ di melina per smuovere le acque tanto vale piantarla lì e via.

Ambrosione merita un sette, ma un po’ di misura in più non guasterebbe.

Roberto Morrocchi da OKSIENA
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Messaggio  jabru Dom Ago 18, 2013 12:03 pm

FANTINI DEL PALIO, NUOVA GENERAZIONE DI FENOMENI
News 18-08-2013


Ci sono alcuni temi "caldi" sui quali ci sarà tempo per riflettere nel lungo inverno paliesco dopo le grandi feste di Oca e Onda. Riguardano il protocollo equino che il nuovo Sindaco dovrà rivedere in profondità in accordo, se possibile, con i tanti appassionati proprietari di cavalli, tenendo conto anche dei desideri e delle aspettative delle stesse Contrade. Altro tema su cui riflettere è quello della scelta dei barberi e dei livellamenti in alto o in basso….ma più quelli in basso, direi, che vengono clamorosamente al pettine all’avvicinarsi della tratta, sia quella di luglio, dopo undici mesi di digiuno, ma anche ad agosto, quando l’esperienza maturata il mese prima dovrebbe, in teoria, indicare la strada giusta da seguire.

Ci riflettevo l’altra sera, uscendo dal salotto di Daniele Magrini a SienaTV, nel "processo" al Palio al quale avevo partecipato. Mi avevano colpito le parole di Pier Camillo Pinelli, il vecchio Spillo del Palio, che affermava un pensiero diametralmente opposto al mio, e cioè che con un lotto omogeneo, anche livellato in basso e senza due o tre punte conclamate, le carriere vengono fuori più belle e combattute, con diversi sorpassi e il possibile alternarsi in testa di più protagonisti.

Io, lo sanno i miei lettori di OK Siena, sono da sempre per un lotto con i migliori, alla vecchia maniera: due o tre bomboloni, due o tre outsider e tre o quattro "brenne", ma nel ragionamento di Camillo c’era del vero. Eccome!

C’è invece un tema caldissimo che merita la massima attenzione, ora, subito.

Ci si chiedeva, dopo luglio, se una nuova sconfitta, ad agosto, di Trecciolino avrebbe significato qualcosa nel Palio. Insomma se avrebbe provocato quella cesura tra il vecchio e il nuovo, come successe con l’avvento di Cianchino e Bastiano, e poi con Il Pesse, a contrastare il regno assoluto di Aceto, fino all’esplosione dello stesso Bruschelli che metteva fine all’interregno di diversi campioncini, quali il Coghe, il Colagè e lo stesso Giuseppe Pes.

Al Tittia nel dopo corsa veniva posta da una curiosa collega giornalista la seguente domanda "Siamo all’inizio di una nuova era paliesca, di un cambo generazionale?".

Secca la risposta, senza infingimenti, falsi pudori e linguaggi contorti fino al politichese. L’Atzeni, un Sardo nato in Germania, non dimenticatevelo mai, rispondeva diretto con la massima semplicità: "Sì, ci siamo!!"

Eccoci.. siamo al cambio, alla cesura. Non vuol dire, si badi bene, che Trecciolino non vincerà più e che non coronerà il sogno di arrivare alle 14 vittorie o addirittura andare oltre, vuol dire però che c’è un gruppetto di fantini sulla trentina o giù di lì non disponibili più a fare da spalla al campione, ma fermamente decisi a mettere tutte e due le mani nel piatto.

Giovanni Atzeni detto Titta (4 successi a soli 28 anni) diviene il naturale capofila del gruppo e il più serio antagonista dell’imperatore. Accanto a lui c’è Andrea Mari detto Brio, con tre successi, ma più anziano di Giovanni, con i suoi 36 anni.. E poi troviamo Jonathan Bartoletti detto Scompiglio, 33 anni e due successi, Giuseppe Zedde detto Gingillo, 31 primavere e due vittorie.

I giovani rampanti che ancora non hanno conosciuto l’ebrezza del successo sono capitanati dal ventinovenne Alessio Migheli detto Girolamo. Su un buon piedistallo si pongono Sebastiano Murtas detto Grandine, 23 anni, e Francesco Caria detto Tremendo, 25.

E non dimentichiamo nemmeno il Salasso, il De, Voglia e lo stesso Velluto. Accanto a questi aspettiamo conferme dal Siri, dal Ghiani, dal Chessa, dal Carboni, dal Mureddu e da quanti bazzicano da una stalla all’altra per farsi le ossa e diventare fantini del Palio.

Insomma siamo alla svolta e indietro non si torna. Il ricambio generazionale è nelle cose naturali della vita. Tocca ai più vecchi resistere e ai più giovani attaccare. Così semplicemente…

Roberto Morrocchi da OKSIENA
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Il giorno dopo Empty Masgalano, si riunisce la Commissione

Messaggio  jabru Lun Ago 19, 2013 12:00 pm

19/08/2013 07:55MASGALANO: LA COMMISSIONE SCEGLIE LA COMPARSA
La riunione in programma in Comune
SIENA Oggi (19 agosto) alle ore 21,30, si riunirà in Palazzo Comunale, la Commissione Masgalano per decretare la Contrada che si aggiudicherà l’opera, realizzata dall’artista senese Laura Brocchi e offerta dal Comitato Permanente Economi, per la migliore Comparsa dell’anno 2013.
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Il giorno dopo Empty La carriera vista dal Bruschelli

Messaggio  jabru Lun Ago 19, 2013 12:03 pm

BRUSCHELLI: “GIOVANNI HA IMPARATO, SONO PROPRIO CONTENTO DI AVERGLI INSEGNATO BENE”
Gigi spiega i motivi per cui ha preferito Oppio: "Non volevo abbandonare Corbelli con un cavallo debuttante"
18/08/2013 19:39:41

E' più rammaricato che indolenzito Gigi Bruschelli il giorno dopo il Palio dell'Assunta. Brucia più il dispiacere per non aver condotto a termine la corsa che le pochissime escoriazioni che ha su braccia e mani. Il ginocchio sta bene, solo una distorsione, non ci sono fratture di alcun tipo. Circondato dai familiari e dagli amici, torna ad analizzare le dinamiche della Carriera attraverso la tv. Pronto per il meritato riposo in Sardegna, già da domenica.
Intanto Gigi come stai, c'è chi ha ipotizzato scenari apocalittici sul tuo stato di salute e invece... "Fisicamente sto bene, per la rocambolesca dinamica della caduta poteva andarmi molto peggio, invece non ho riportato alcuna conseguenza seria. Non ho fratture, ho solo un trauma al ginocchio niente di particolare, riprenderò alla svelta. Ho qualche escoriazione, poca roba, né più e ne meno come quando da piccino facevo il palio delle bici e cadevo sull'asfalto...".
Ha voglia di scherzare Trecciolino, vuol dire che anche l'umore è in via di guarigione, sebbene qualche rammarico ci sia. Partiamo dall'analisi del Palio, dalla mossa... "La mossa ha una chiave di lettura semplice, Luca Minisini davanti ai cavalli tutti allineati e con il carico di tre richiami del mossiere, uno dietro l'altro, è entrato. Che la mossa era matura lo hanno capito tutti, per questo siamo partiti tutti insieme all'unisono, tanto che c'è chi ha portato via il canape rischiando di inciampare. Insomma la rincorsa è stata messa nella condizione di entrare, era inevitabile sfruttare quel momento".

L'intervista integrale nel Corriere di Siena del 18 agosto
A cura di Gaia Tancredi
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Messaggio  jabru Lun Ago 19, 2013 1:00 pm

LUCA MINISINI: "FORSE IL MOSSIERE AVEVA FRETTA DI ANDARE A CENA..."
News 18-08-2013


"Chissà, forse il mossiere aveva fretta di andare a cena..." Luca Minisini, il fantino della Selva che ieri sera era di rincorsa, scherza, con tutta l'ironia tipica livornese, su quanto accaduto alla mossa: il mossiere Bartolo Ambrosione lo ha richiamato ben tre volte nel giro di un quarto d'ora perchè voleva che entrasse. Un atteggiamento piuttosto inusuale. L'allineamento tra i canapi era ideale, è vero, e forse Ambrosione si è fatto prendere la mano temendo di perdere l'attimo, ma la rincorsa deve avere una sua autonomia. O almeno bisognerebbe usare lo stesso metro di giudizio sempre, con tutti i fantini e con tutte le contrade. "Tre richiami non si sono mai visti nemmeno in mosse di un'ora e mezzo, mi è sembrato un po' esagerato. Ambrosione è un ottimo mossiere - ha aggiunto Dè - ma non si trova tanto bene con la rincorsa.
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Il giorno dopo Empty Ambrosione: una mossa magica

Messaggio  jabru Lun Ago 19, 2013 6:40 pm

AMBROSIONE: "UNA MOSSA MAGICA. NON POTEVO FARMELA SFUGGIRE"
"I richiami perchè dentro i canapi c’era la perfezione. Il futuro? Non so"
19/08/2013 11:12:07

Bartolo Ambrosione ha già lasciato Siena e si gode qualche giorno di relax in famiglia dopo il Palio. L’uomo del Verrocchio chiude l’annata tra applausi e qualche critica, ma al momento preferisce non pensare al futuro. C’è tutta una invernata per riflettere sulle due Carriere appena trascorse e fare poi il punto della situazione in vista del 2014 anche se ci sono già voci di un definitivo addio alla Piazza. Il mossiere ha voluto attendere due giorni per commentare in modo più approfondito la Carriera dell’Assunta e rispondere anche alle osservazioni che gli sono state mosse.

Mossiere, è stato un Palio velocissimo, niente a che vedere con luglio. “Verissimo, molto più veloce e anche molto più facile. Probabilmente è stato un Palio fortunato da gestire, tutto è filato liscio. Sia i fantini sia i cavalli sono stati molto bravi, credo che al di là delle raccomandazioni che faccio, la sera del 16 si era creata una situazione magica, non mi era mai successa una cosa del genere, nemmeno nelle prove. Un allineamento ottimo, cavalli tranquilli e fantini perfetti”.

Tra l’altro non c’erano cavalli che calciavano, a parte qualche sporadica situazione da parte del barbero della Chiocciola. “In effetti è così, abbiamo avuto un lotto di cavalli molto buoni, di qualità e bravi caratterialmente, tranquilli e ben preparati. Non voglio fare commenti che non mi spettano, ma ad agosto abbiamo visto dieci cavalli adatti al Palio, forse qualcuno appoggiava, ma tutti comportamenti facili da gestire. Sicuramente rispetto a luglio questa Carriera dell’Assunta è stata un’altra cosa”.

Servizio integrale nel Corriere di Siena del 19 agosto
a cura di Andrea Bianchi Sugarelli
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Il giorno dopo Empty Le altre mosse

Messaggio  jabru Lun Ago 19, 2013 6:52 pm

Le altre mosse per il Palio del 16 agosto

Di seguito le altre due mosse per il Palio dello scorso 16 agosto. Nella seconda busta questo l’allineamento tra i canapi: Aquila, Tartuca, Selva, Lupa, Torre, Bruco, Nicchio, Oca, Onda e Chiocciola. La terza possibilità prevedeva: Lupa, Chiocciola, Tartuca, Oca, Onda, Selva, Aquila, Bruco, Nicchio e Torre di rincorsa.
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Il giorno dopo Empty Nicchio e bruco: le ambulanze sono state rallentate

Messaggio  jabru Mar Ago 20, 2013 10:57 am

Bruco e Nicchio: "Le ambulanze con i fantini sono state rallentate"
Neri: "Bisogna recuperare i 'fondamentali' contradaioli, poteva infatti accadere ovunque".

Cucini: "Nessun intralcio diverso rispetto a quello che normalmente accade"

Siena, 19 agosto 2013 — All’inizio era solo un tam tam, poi sono scattate le verifiche da parte di Bruco e Nicchio. «Sì, le ambulanze sono state rallentate mentre avevano a bordo i nostri fantini», confermano il rettore di via del Comune Fabio Pacciani e il priore dei Pispini Paolo Neri. Un comportamento da stigmatizzare perché con le tradizioni di Contrada non ha niente a che fare. «C’erano delle persone che frenavano il passaggio — spiega Pacciani —, trovo che sia una cosa grave. Se anche fosse dipeso da questioni paliesche ritengo che queste trovino fine e soluzione in Piazza. Non esiste giustificazione, lo direi anche se fossero coinvolti i miei contradaioli».

Va oltre Paolo Neri, priore del Nicchio. Allarga la prospettiva. «Mi è stato riferito il fatto, sono seguite le verifiche. Il rallentamento delle ambulanze è avvenuto nella zona di via delle Cantine. Chi possiede i fondamentali del Palio e della vita di Contrada deve sapere come ci si comporta. Poteva succedere in quel tratto, sia chiaro, poteva accadere altrove, nel Nicchio stesso. Non accuso nessuno. Voglio solo porre l’accento sul fatto che ci sono persone che a volte usano il Palio per le loro pulsioni». E aggiunge: «Lo dico senza peli sulla lingua che il clima sta degenerando, si avverte l’astio e addirittura l’odio fra consorelle e dentro le stesse. Non va bene». Tiene a ribadire che quanto avvenuto non «è un fatto fra Nicchio e Montone, non criminalizzo alcuna contrada. Sottolineo unicamente, da cittadino e da senese, che in generale non si può utilizzare la storia del Palio e delle Contrade per cose che, in condizioni normali, non si farebbero e che sono estranee alla civiltà di Siena».

Getta acqua sul fuoco il presidente della Pubblica Assistenza Vareno Cucini: «Non ho registrato alcun intralcio diverso rispetto a quanto accade normalmente per il Palio, situazioni con cui dobbiamo fare i conti da sempre. Proprio il giorno dell’Assunta ricordo di aver visto la macchina del 118 in via di Città, con la sirena accesa, che andava a passo d’uomo. Quanto alle due ambulanze, oltre a non aver registrato, ripeto, alcun evento straordinario, trasportavano fantini che erano pazienti in codice verde».
Laura Valdesi da La Nazione
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Il giorno dopo Empty Curiosità statistiche del Palio

Messaggio  jabru Dom Ago 25, 2013 8:38 pm

LE CURIOSITÀ STATISTICHE DEL PALIO DI AGOSTO 2013
News 25-08-2013


Analizziamo alcune curiosità statistiche relative alla recente Carriera dell'Assunta:

- Giovanni Atzeni detto Tittia è riuscito nella non facile impresa di vincere entrambe le Carriere del 2013. Era dall'anno 2005 che un fantino non vi riusciva; in quell'occasione fu Gigi Bruschelli a vincere a luglio nel Bruco e ad agosto nella Torre, sempre con Berio.

- In questa annata paliesca non ha esordito nessun fantino. Era dal 2006 che ciò non accadeva.

- Jonatan Bartoletti si conferma ''innamorato'' del cavallo Lo Specialista. Per ben 5 volte il fantino pistoiese ha montato il cavallo della scuderia Fioravanti. La prima volta fu nell'agosto 2010 per i colori dell'Onda e poi ci sono state le 3 Carriere nel Valdimontone (2 luglio 2011, 16 agosto 2012, 2 luglio 2013).

- In questa Carriera ci sono stati molti fantini che hanno indossato dei giubbetti per la prima volta. Tranne Luca Minisini e Gigi Bruschelli, che avevano almeno un Palio all'attivo nella Selva e nel Nicchio, gli altri 8 ''assassini'' non avevano mai corso nelle rispettive Contrade.

Francesco Zanibelli da OKSIENA
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