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Provenzano

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Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 9:59 am

La presentazione di Mauro Civai, direttore del Museo civico
Quando Tullio Pericoli accettò di dipingere il Palio del 2 luglio 2011, chiese subito una raccolta di immagini del paesaggio senese, che conosceva per la sua bella fama ma non proprio accuratamente e direttamente, per porlo alla base della sua futura composizione. Tra le tante esperienze che Pericoli ha condotto nel campo dell'arte e del design, è andato via via preferendo la raffigurazione del paesaggio, fino quasi a perdercisi dentro (sorta di "naufragio leopardiano") attraverso una sua lettura accuratissima fino alla pignoleria e una sua restituzione fine nei dettagli e passata al vaglio delle reminiscenze letterarie, appunto. Compone preferibilmente paesaggi delle sue Marche, ha scritto Salvatore Settis, composti e ricomposti come in un inventario ma, per quanto molto soggettivi, anche tesi a inseguire una nuova convenzione rappresentativa e cioè pensati e fatti per riproporre quel sublime volto amato della Patria che appassionò Ruskin e che portò tanti inglesi in Italia e tante opere d'arte italiane verso i musei e le residenze signorili della Gran Bretagna.
Ma poi Pericoli nella sua, inevitabilmente breve, preparazione dell'impresa ha capito che le Terre di Siena col Palio c'entrano poco e che esso è un fenomeno nato nelle strette e tortuose strade della città, fra i suoi popoli che si toccano ogni giorno, tra i palazzi, più grandi o più piccoli ma ugualmente nobili, che formano un intreccio inestricabile incombente sullo spazio eterno e sconfinato di una Piazza, dove una sequenza di cavalli conduce una giostra che non ha limiti e che li porta a sprigionare una potenza incontenibile, un attrito tanto violento da produrre al contatto con questa terra di città, una pennellata appena per un sottile strato di terra vera, un contatto istantaneo ma tremendo, una fiamma senza argini, una vampa - se ne accorse Montale nella sua celeberrima lirica che forse meglio di ogni altra descrizione connota la nostra Festa ma anche la complessità della ricerca del nostro più grande poeta del ‘900 – una vampa che genera tale temperatura da estinguere, nella fulminea circostanza, ogni altra sensazione, ogni altra aspettativa.

Troppa vampa ha consumati gli indizi che scorgesti, dichiara Eugenio Montale rassegnandosi all'impossibilità di ravvisare con la ragione ciò che sta accadendo ma accorgendosi che la straordinaria potenza degli atti, di cui la fuga irrefrenata dei barberi costituisce l'aspetto incisivo, ci avvicinerà alla verità e all'eternità, facendoci partecipi di questo raro e quindi prezioso giorno dei viventi.

Fede futurista e cuore selvaiolo, la aeropoetessa Dina Cucini evidenziava medesime impressioni nella lirica del 1942 Palio vampa del dinamismo senese dove descrive cavalli rampanti in rossa furia, una furia liberata che si scatena/... in triplice vertigine ululata/... in galoppo furioso ebbro nerbante, peraltro sulla scia del suo mentore Filippo Tommaso Marinetti, che nel 1937 sul “Corriere della Sera”, aveva definito la corsa senese una rosseggiante vampata di velocismo futurista.

Alla base della raffigurazione della storica contesa Pericoli ha posto la figura poderosa e rassicurante dell'Italia, cui il Palio di questo Luglio è dedicato nella ricorrenza centocinquantenaria della unificazione. Pericoli ha scelto come icona dell'anniversario una figura per lui particolarmente evocativa: la Maddalena del polittico di Montefiore d'Aso di Carlo Crivelli, una delle opere più note dell'artista veneziano e, di più, una delle raffigurazioni femminili più intriganti e significative pur in un momento di grande confronto e mescolamento tra le scuole artistiche italiane, complicato anche da primi e più penetranti apporti dei maestri fiamminghi.

Crivelli tenne nelle Marche, lungo quasi tutta la seconda metà del Quattrocento, una bottega ricercata e prolifica, aperta alle esigenze semplici dei borghesi che usando devozione a una immaginetta casalinga miravano a salvarsi l'anima e anche a quelle, più sofisticate della Curia di Ascoli, verso le cui sporadiche committenze offrì il meglio di sè, con generosa e impegnata dedizione.

Ma Crivelli lavorò soprattutto per e insieme ai frati minori osservanti delle Marche, i religiosi che ancora freschi dell'insegnamento di San Bernardino da Siena, molto presente e attivo in quei territori, badavano al sodo e puntavano a riferirsi a fisionomie riconoscibili e a tipizzazioni realistiche. I personaggi che, grazie a Crivelli, andarono a popolare i conventi dei francescani, avevano i tratti del paesano e la convinzione, l'aspettativa o la diffidenza di ogni interlocutore che i religiosi potevano incontrare nella loro giornaliera missione.

Con questa umanità e questa ironia Crivelli offriva al convento dei Francescani di Montefiore, nel 1472, un caposaldo della pittura del Rinascimento in Italia.

Con la medesima attenzione alla sintesi Tullio Pericoli ci regala questo Drappellone, dove una figura coronata e quindi regina vera di questa Italia per tanti aspetti ancora giovane ma resa matura dai soprassalti della Storia, ci offre, con liberalità e allegria, i suoi frutti.

Questa Regina, così vicina alla Vergine nostra protettrice, ci introduce alla fortuna e alla speranza.

Questa Regina afferma che noi senesi, che noi italiani, malgrado tutto, ce la faremo.
ilcittadinoonline


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Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 10:07 am

Nella figura della Madonna la rappresentazione dell’Italia unita

Tullio Pericoli ha dipinto il drappellone per il Palio del 2 luglio 2011, in onore della Madonna di Provenzano, e dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia.
Il famoso artista marchigiano, apprezzato dalla critica nazionale e internazionale, ha riportato nel drappo di seta l’elegante capacità dialettica che lo ha reso famoso, sia nell’iconografia paesaggistica sia nei ritratti.

In alto, infatti, uno spaccato della città che riporta, nei tratti e nei colori, a una Siena del Medioevo ma, anche, a una visione onirica di un costruito capace di allentare i tempi per mostrare una dimensione di civitas.

Immediatamente sotto al paesaggio urbano un particolare della Piazza con sette cavalli neri lanciati nella corsa. Veri e propri destrieri montati da fiamme di fuoco. Il fuoco, uno dei quattro elementi classici della filosofia greca. Il fuoco che continua a rappresentare, nell’immaginario collettivo, amore, passione, forza. Caratteristiche tutte contenute nella grande Feste senese e che, nell’opera di Pericoli, sostituiscono la figura del fantino. “Vampa”, per usare una parola scelta da Montale ne Le occasioni, così rendere visiva la potenza impiegata dall’animale nel suo volo sul tufo, ma anche molto altro.

Centrale, e dominante, l’immagine della Madonna che, al contempo, incarna l’Italia. Ha un volto terreno. Richiama, nei lineamenti, una patriota del Risorgimento. Cuore e volontà in un corpo di donna. Dolcezza, carica di sacralità, nello sguardo diretto a chi la guarda e nella postura delle mani. Nella destra tiene tre mele, ognuna dipinta con uno dei colori della bandiera italiana. Il tono del rosso, è meno vivo, ma solo per una scelta pittorica dovuta alla cromia dell’insieme, in particolare con il festone di frutti che si staglia in orizzontale dietro la testa della Vergine. Nella mano sinistra ancora il tricolore: è un nastro che, con delicatezza, le cinge la vita.

Quando l’arte riesce a innescare il suo linguaggio universale, allora l’occhio che la scruta trova il pensiero e i sentimenti dell’artista. Lo spettatore non resta passivo. L’opera realizzata diventa carica di vita e significati che vanno oltre il segno, oltre il colore. Tullio Pericoli è riuscito, ancora una volta, a creare questa magia con un dipinto in grado di stimolare commistioni di sensi.

L’artista conosciuto nel mondo: ha esposto in Germania, come in Svezia, negli Stati Uniti come in Francia e Irlanda; collaboratore, fin dagli anni ’60, di riviste: Linus, Corriere della Sera, L’Espresso, La Repubblica, riesce a dar forza alla sua concettualità anche senza ricorrere al cromatismo della tavolozza. Lo dimostra, nella parte finale del drappellone, dove il bestiario contradaiolo emerge, comunque, dalla seta, nonostante la delicatezza di tratti sottili di ocra, arancio e marrone, incorniciati da fili in nero.

Diversi generi, miscelati con estrema cura, a dimostrazione di un percorso creativo libero da stereotipi e carico di fascinazione, in grado di raccontare la bellezza del mondo attraverso un momento di storia e di vissuta umanità.

Il Palio dipinto da Pericoli rappresenta un “anacronismo sincronico” per i recuperi dalla memoria proiettati, abilmente, nella temporalità dell’oggi.

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Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 10:09 am

Sopralluogo in Piazza del Campo per la verifica delle strutture allestite per il Palio
Si è tenuta ieri la verifica da parte della Commissione Tecnica Provinciale di Vigilanza delle strutture allestite in Piazza del Campo per il Palio del 2 luglio.
La Commissione, presieduta dal vice Prefetto vicaro dottor Samuele De Lucia, dopo il sopralluogo ha espresso il parere favorevole allo svolgimento della Festa – così come richiesto dall’Ordinanza della sottosegretaria del Ministero della Salute, Onorevole Francesca Martini - indicando alcune prescrizioni di carattere generale.

La Commissione ha rilevato come i piccoli lavori di miglioramento prescritti nel 2010 (ad esempio l’incremento dei cosciali alle curve del Casato e San Martino) siano stati ben eseguiti e ha chiesto, per il Palio del 16 agosto 2011, di ampliare il doppio steccato di sicurezza interno, le cosiddette “camicie”.



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Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 10:12 am

Applausi per il drappellone dipinto da Tullio Pericoli per il prossimo Palio di Provenzano. La prima presentazione per il sindaco Ceccuzzi apparso visibilmente emozionato.
Numerosi come sempre i senesi che hanno affollato l’entrone per cercare di vedere il Cencio. Una donna al centro cattura subito gli occhi: “E’ una figura di una donna della mia terra – spiega il pittore Pericoli – ho voluto inserire anche qualcosa delle mie origini in questo Palio”.
Da questa sera i contradaioli cercheranno attentamente tutti i segni nascosti che potrebbero esser di buon auspico per la propria contrada: “Non ero al corrente di questa usanza -prosegue Pericoli – Ho usato anche un ordine casuale, a mio piacimento, per i simboli delle contrade. Forse è stato meglio non essere a conoscenza di questa usanza senese, così non sono stato influenzato”.

“Sono felice di essere qui oggi – prosegue Pericoli – E’ cosa rara che un’opera dipinta venga svelata ad una città intera. Mi fa piacere che sia stata accolta con l’applauso. Il Palio – prosegue – va vissuto in prima persona per comprendere tutte le emozioni che i senesi vivono in questi giorni, emozioni che si portano dietro per tutto l’inverno per poi esplodere nei giorni della Festa”.
El.Ca. da SIENANEWS

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Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 10:17 am

Gli applausi non mancano mai. E’ un saluto al cencio e ho l’impressione che come oggetto del desiderio i Senesi lo applaudono e lo applaudirebbero, comunque. Il drappellone di Tullio Pericoli non mi entusiasma e, in linea generale, penso che non possa creare che un qualche contenuto entusiasmo fra la gente di Siena.
Richiama vagamente un manifesto pubblicitario in stile liberty dei primi anni del novecento ed è giocato tutto su colori tenui, appena accennati. Certo ci sono le “vampe” sprigionate dai barberi. Richiamano la passione, la velocità, la forza ma ci sarà anche chi potrà vederci la carica dei Carabinieri, in fondo siamo qui a festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Chi si aspettava dal paesaggista Pericoli un tuffo nella magia delle terre di Siena resta di sasso. Il pittore si è limitato ad uno scorcio del Campo, chiudendolo subito con un festone di frutti variegati, segno di abbondanza e di fortuna..
Poi ha interpretato a modo suo una Madonna di Provenzano che della nota icona ha solo una corona in pinnacolo su di una specie di cimiero. Siamo dinanzi, insomma, ad una regina-madonna-guerriera. Non particolarmente bella, direi, anche se questo è l’aspetto che meno ci interessa.
Il patriottismo si estrinseca nei frutti tricolori che la regina tiene nella mano destra e nel nastro bianco,rosso e verde che le cinge la vita.
Il bestiario finemente stilizzato è forse la parte più originale e bella. La potranno apprezzare soprattutto i contradaioli che alla fine della festa collocheranno il cencio nel loro museo, perché le piccole mattonelle con l’emblema della Contrada non si prestano certo ad un impatto scenico di grande effetto, quando il drappellone farà il suo ingresso sul Campo.
Felice di sbagliarmi se il sole calante del due di luglio saprà illuminare un ordito appena accennato. Resto comunque convinto, atteso che conosco anche io la pittura di Pericoli e l’apprezzo, magari ad un livello più basso di chi questo cencio ha commissionato e presentato, che l’artista avrebbe potuto dare e fare di più e di meglio…
Chi invece non tradisce mai la committenza e chi poi usufruisce della sua opera è Pier Luigi Olla, che restando fedele alla proprio cifra artistica costruisce un Masgalano, semplicemente splendido. Se l’associazione La Diana, che dal ’93 si adopera per lo studio, la valorizzazione e la tutela dei Bottini, ha chiesto al maestro una sintesi delle cose fatte e che intende fare ha ottenuto una rappresentazione piena del valore prezioso dell’acqua come fonte di vita. C’è Siena, c’è l’acqua, c’è la Diana in un gioco di luce meraviglioso. Il cristallo con la fusione del bronzo e l’argento ci regalano suggestioni ed emozioni.
Bravo anche il dragaiolo Antonio Benocci. Già tamburino di Piazza e artista-artigiano di assoluto valore. Per il premio speciale al miglior tamburino, in ricordo di Giovacchino Mencarini che appena tredicenne partì con i volontari verso Curtatone e Montanara, ha realizzato la sezione di un tamburo che emerge dal tufo, circondato dalla pietra serena. Sulla cassa campeggia lo stemma del Comitato Amici del Palio, che il premio ha promosso, con gli stemmi di tutte le Contrade alla stregua di Dino Rofi. E’ questa un’opera che colpirà i Senesi, nella sua originalità e insieme nella sua elegante semplicità. Fortunate comunque le Contrade che arricchiranno i loro musei con queste raffinate elaborazioni artistiche.

Roberto Morrocchi da oksiena

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Provenzano  Empty Quell'arancio non è della Selva

Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 4:52 pm

Siena, 26 giugno 2011 - L’ENERGIA e l’elettricità del Palio hanno contagiato anche Tullio Pericoli. L’ammette durante la presentazione del Drappellone targato Selva, come qualcuno l’ha subito ribattezzato appena le chiarine hanno annunciato che era venuto il momento di capire in che modo l’artista aveva fuso gli elementi del committente. Il frutto è stato una composizione leggera, ricca di simboli e significati per ogni contradaiolo. Che ha fatto brillare gli occhi al capitano della Civetta Paolo Betti per quel rosso-nero dei cavalli spinti dalla «vampa».



«Sì — ammette — è stata una cosa molto emozionante. Se questo sentimento l’avessi provato prima di dipingere il Palio forse il segno sarebbe risultato un po’ tremolante». Il primo assaggio di Palio, lì nell’Entrone straordinariamente carico di contradaioli stante l’annunciata riduzione dei posti per le autorità, fa confessare a Pericoli: «La Festa va conosciuta molto da vicino. La forza che sprigiona qui, dal vivo, possiede un impatto indescrivibile. E’ come qualcosa che si carica durante tutto l’anno ed esplode in un attimo. La parola vampa, che Mauro Civai ha preso a prestito da Montale per descrivere il guizzo che guida i cavalli, è venuta in mente anche a me. Perchè in realtà dentro il Palio esiste la forza incendiaria, la scintilla che scatta in un tempo così breve da raccogliere le energie espresse in tutti i mesi che lo precedono. Di qui le fiamme sui cavalli».




I colori dell’Italia, raffigurati anche nei frutti tenuti in mano dalla figura femminile, ricordano la Selva piuttosto del tricolore.
«Ci sono stati commenti, lo ammetto, intorno al rosso delle fiamme in alto che è più rosso del rosso della bandiera italiana. Ma non c’è alcun riferimento alle Contrade che non non ho voluto conoscere e tuttora non conosco».


Due le donne nel Drappellone: la Vergine di Provenzano, in basso a destra, e l’Italia.
«In realtà non si tratta dell’Italia. Volevo mettere nel Drappellone un riferimento alla mia terra: la signora con la corona è tratta da un quadro di Carlo Crivelli, si tratta de La Maddalena del polittico di Montefiore d’Aso, paesino delle Marche. Ho voluto portare anche qualcosa di me nel Palio. Una figura che ho vestito con i colori bianco, rosso e verde. Le tre mele fanno riferimento sia alla pittura di Crivelli che ai tre elementi del tricolore. Non ci sono altri significati nascosti».


L’accoglienza è stata calorosa.
«Sono molto contento perché è abbastanza raro che un’opera dipinta venga accolta da una comunità intera. Felice di essere venuto e che sia stata applaudita senza commenti negativi».


Torniamo a quell’arancio-bianco-verde che ricorda la Selva.
«Uso colori ad olio. Questa volta ho utilizzato un tubetto di vermiglione, che non è un arancio. E non sapevo che fosse il colore della Selva».


A chi dedica il Palio?
«Non c’ho pensato, dovrei nventarlo».


La disposizione dei simboli delle Contrade è singolare.
«La Madonna è in fondo. Sembravano 11 simboli invece il primo è quello scelto dal sindaco, la fenice, giunto all’ultimo momento. Ho disposto le Contrade in questa maniera perché il problema di un pittore che riceve una committenza così precisa è quella che, alla fine, deve fare anche un’opera che gli piace. La disposizione delle Contrade dipende dunque soltanto dal modo e dalla decorazione dell’abito della donna con degli oggetti: ho pensato di mettere i simboli. E’ casuale non esteticamente ma rispetto all’estrazione delle Contrade».


Quanto torna a Siena?
«Mi fermerò venerdì e sabato per partecipare alla festa della città».

di LAURA VALDESI da la Nazione

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Provenzano  Empty Applaudito ma non troppo

Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 5:00 pm

Applaudito ma non troppo il Drappellone di Tullio Pericoli svelato oggi nel cortile del Podestà. Colori tenui, un Palio chiaro che ha lasciato perplessi diversi contradaioli, quelli che si aspettavano l'impatto dei colori accesi in cui scoprire quei "segni" tanto cari alla scaramanzia dei senesi in tempo di Palio.

I contradaioli si dividono così nel giudizio di un Cencio che non ha regalato emozioni immediate come di solito accade ma che ha avuto bisogno di qualche minuto di studio da parte del pubblico prima di ottenere consensi o bocciature. In diversi hanno apprezzato l'immagine della Madonna che incarna l'italia, icona di Pericoli è stata la Maddalena del Crivelli. Fuori dal Cortile del podestà, si sono accavallati commenti che hanno riguardato il tricolore tenuto in mano dalla Vergine: "Sembra il gioco dell'oca" ha detto qualcuno, mentre altri hanno visto nel nastro tricolore la coda della Pantera.

Opposti anche i commenti sui cavalli: quella "vampa" - come l'aveva definita Montale -, è apparsa come fiamma di passione ma per altri un segnale poco positivo. Tutti concordi però nel pensare alle fiamme del Drago o anche all'Istrice e alla Civetta. Si ripete ogni volta la ricerca dei segni nascosti, torna la curiosità di scoprire prima degli altri un qualsiasi dettaglio che possa ricondurre alla propria Contrada, si contano i soggetti, si studiano i colori, le forme, le pieghe di un velo o i merli di un palazzo. Si ripete il rituale che da oggi apre una nuova pagina di Palio.
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Provenzano  Empty Prove di notte, i cavalli ammessi

Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 8:10 pm

N° CAVALLO PROPRIETARIO
1 BONGO BINGO Giancarlo Rossi
2 BOSSANOVA Salomone Nick Benveniste
3 BUIOTTO Fabio Giustarini
4 ELYSYRIO Alessandro Fontani
5 FANTASTIC LIGTH Simone Berni
6 FARSALO Luca Veneri
7 FREESBY Luca Francesconi
8 GANOSU Virginia Cannoni
9 GIOSTREDDU Fabrizio Catocci
10 GIRA E RIGIRA Marco Sampieri
11 GIUNKO Alessandro Chiti
12 ISTEMMA Pietro Porcu
13 ISTRICETTA Silvia Stabile
14 IVANOV Alessandro Fontani
15 LAMAGNO Andrea Mari
16 LAMPO DE AIGHENTA Marco Raveggi
17 LARDO’ Stefano Paccagnini
18 LEO LUI Mark Harris Getty
19 LEZERA William Castrica
20 LIANADAR Simone Tanzini
21 LICURGO Simone Berni
22 LIMPIDU DE ZAMAGLIA Alessandro Manasse
23 LOTAR DE BONORVA Alberto Manenti
24 LU MUTU DI GALLURA Niccolino Floris
25 LUCIFERO LEON Alessandro Fontani
26 MACHINE GUN Luca Veneri
27 MAFIOSU Marco Pasquetti
28 MAGIC TIGLIO Massimo Coghe
29 MAMBO DE BONORVA Luca Francesconi
30 MARROCULA Alessandro Favilli
31 MARY MONELLA Michela Gori
32 MERLINO SAURO Simone Pioli
33 MESSI Giuseppe Zedde
34 MIGUEL Simone Santi
35 MINOTAURO Andrea Roncucci
36 MISSISIPPI Luigi Migheli
37 MISSISSIPPI Osvaldo Costa
38 MISTERIOSU Filippo Toti
39 MOEDI Augusto Bramerini
40 MONOPOLIO Luca Francesconi
41 MONTIEGO Mark Harris Getty
42 MONTIGU Roberto Danesi
43 MOROSITA PRIMA Matteo Pirani
44 MORTIMER Fabrizio Brogi
45 MOSE’ DE P.ULPU Andrea Nepi
46 NAIKE’ Salomone Nick Benveniste
47 NANBO KING Gianni Oddo
48 NANNEDDU MEU Alberto Ricceri
49 NERONE SAURO Simone Berni
50 NESSIE Alberto Ricceri
51 NESTORE DE AIGHENTA Osvaldo Costa
52 NICOLAS DE P.ULPU Mark Harris Getty
53 NINNITTU Mario Savelli
54 NO MI TOCCHESE Mark Harris Getty
55 NOBILE NILO Ilaria Bisconti
56 NORCE Alessandro Colombati
57 NOROC Fabio Fioravanti
58 NOTTAMBULO Luigi Migheli
59 NOVERRE Augusto Posta
60 NURAGHE Duccio Giovannini
61 OCCHILOS Barbara Toti
62 OLINDO BAIO Federico Andreini
63 ORAFO Giovanni De Santis
64 ORPEN Carlo Brocci
65 ORTIGALE Maurizio Carboni
66 OSCAR BOY Mario Savelli
67 ZIO SAURO Massimo Columbu
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Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 8:13 pm

Saranno 6 prove mattutine di addestramento di lunedì 27 giugno alle quali prenderanno parte, complessivamente, 34 cavalli. Martedì 28 giugno si correranno altre 6 batterie nelle quali correranno 33 cavalli che completeranno il lotto dei 67 ammessi. Tutti i cavalli dovranno arrivare in Piazza del Mercato entro le ore 4,45.

Prove mattutine di lunedì 27 luglio

Prima prova
1. MARROCULA (Alessio Migheli)
2. ISTRICETTA (Gianluca Mureddu)
3. MAGIC TIGLIO (Andra Coghe)
4. GIOSTREDDU (Virginio Zedde – Giuseppe Zedde)
5. ISTEMMA (Pietro Porcu)
6. MONTIGU (Andrea Chessa)

Seconda prova
1. NOTTAMBULO (Federico Ghiani)
2. BONGO BINGO (Sebastiano Murtas)
3. BUIOTTO (Andrea Farris)
4. FARSALO (Luca Veneri)
5. LIMPIDU DE ZAMAGLIA (Simone Mereu)
6. MOEDI (Paride De Mauro)

Terza prova
1. MISSISIPPI (Federico Ghiani)
2. GIUNKO (Alessandro Chiti)
3. LEZERA (Massimo Columbu)
4. GIRA E RIGIRA (Gianluca Mureddu)
5. MOSE’ DE P.ULPU (Dino Pes)
6. LAMPO DE AIGHENTA (Virginio Zedde)

Quarta prova
1. IVANOV (Alessandro Chiti)
2. NINNITTU (Gianluca Mureddu)
3. FREESBY (Jonatan Bartoletti)
4. NERONE SAURO (Antonio Siri – Elias Mannucci)
5. MACHINE GUN (Luca Vaneri)
6. LU MUTU DI GALLURA (Virginio Zedde)

Quinta prova
1. MESSI (Alberto Bianchina – Giuseppe Zedde)
2. LOTAR DE BONORVA (Jonatan Bartoletti)
3. FANTASTIC LIGTH (Antonio Siri – Elias Mannucci)
4. NICOLAS DE P.ULPU (Gianluca Mureddu)
5. LARDO’ (Alberto Ricceri)

Sesta prova
1. MISSISSIPPI (Alberto Bianchina – Giuseppe Zedde)
2. MISTERIOSU (Alessio Migheli)
3. MAFIOSU (Federico Ghiani)
4. MIGUEL (Sebastiano Murtas)
5. ELYSYRIO (Bastiano Sini – Maurizio Pacchi)
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Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 8:18 pm

Di seguito le 6 prove mattutine del 28 giugno alle quali prenderanno parte, complessivamente, 33 cavalli. Tutti i cavalli devono arrivare in Piazza del Mercato entro le ore 4,45.

PRIMA PROVA
1. GANOSU (Gianluca Fais)
2. LAMAGNO (Andrea Mari)
3. LIANADAR (Gianluca Mureddu)
4. LUCIFERO LEON (Pietro Porcu)
5. MARY MONELLA (Alessandro Mascolo)
6. MERLINO SAURO (Francesco Caria)

SECONDA PROVA
1. MONOPOLIO (Jonatan Bartoletti)
2. MONTIEGO (Sebastiano Murtas)
3. MOROSITA PRIMA (Federico Ghiani)
4. NANNEDDU MEU (Alberto Ricceri)
5. NO MI TOCCHESE (Gianluca Mureddu)
6. NOBILE NILO (Giuseppe Angioi)

TERZA PROVA
1. NAIKE’ (Matteo Pische)
2. NESSIE (Alberto Ricceri)
3. NORCE (Alessandro Colombati)
4. NOROC (Antonio Villella)
5. NOVERRE (Gianluca Mureddu)
6. ZIO SAURO (Massimo Columbu)

QUARTA PROVA
1. NESTORE DE AIGHENTA (Sebastiano Murtas)
2. NURAGHE (Giosuè Carboni)
3. OCCHILOS (Luca Minisini)
4. OLINDO BAIO (Alberto Ricceri)
5. ORAFO (Gianluca Mureddu)


QUINTA PROVA
1. MINOTAURO (Matteo Pische)
2. LEO LUI (Antonio Villella)
3. ORPEN (Alessio Corda)
4. ORTIGALE (Giosuè Carboni)
5. OSCAR BOY (Gianluca Mureddu)


SESTA PROVA
1. BOSSANOVA (Sebastiano Murtas)
2. NANBO KING (Matteo Pische)
3. MAMBO DE BONORVA (Jonatan Bartoeltti)
4. LICURGO (Antonio Siri - Elias Mannucci)
5. MORTIMER (Jacopo Pacini)


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Provenzano  Empty Cavalli ammessi direttamente alla Tratta

Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 8:19 pm

N° CAVALLO PROPRIETARIO
1 ELFO DI MONTALBO Francesca Manfredi
2 FEDORA SAURA Augusto Posta
3 GAMMEDE Francesco Maria De Mauro
4 GUADALUPE Lucia Toto
5 GUESS Fabio Romanelli
6 INDIANOS Benedetta Gualtieri
7 INSOMMA Fabio Romanelli
8 ISTRICEDDU Serena Butteri
9 LAMPANTE Alessandro Bandini
10 LO SPECIALISTA Fabio Fioravanti
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Provenzano  Empty Prove di notte, conclusa la prima mattina

Messaggio  jabru Lun Giu 27, 2011 9:30 am

Si è da poco conclusa la prima tornata di prove di notte, che da quest’anno vedrà i cavalli scaglionati in due giorni, per volontà del sindaco di Siena Franco Ceccuzzi. Il primo cittadino era presente davanti al Comune in abbigliamento casual e con lista di cavalli alla mano.

L’orario di inizio delle batterie è stato rispettato. Alle 4.45, come da convocazione, i van erano già tutti presenti in Piazza del Mercato e pochi minuti dopo le 5.30 hanno avuto regolarmente inizio le 6 batterie. Atmosfera calda in Piazza del Campo, ma solamente quella metereologica, perché sia l’affluenza dei contradaioli sui palchi, che le presenze di dirigenze di contrada (unico presente il capitano della Tartuca Sbaragli), fantini e addetti ai lavori davanti al palazzo pubblico, ci sono sembrate inferiori rispetto agli anni passati, complice probabilmente la due giorni di “levatacce” che ha convinto molti a propendere per una sola tra le due.

Tra le curiosità di giornata il colloquio davanti all’entrone tra i mangini dell’Istrice e Antonio Siri (se son rose….) e la consueta polemica sul tufo, apparso morbidino soprattutto al Casato.

Nella prima batteria si è visto subito all’opera Giostreddu, montato da entrambi i fratelli Zedde. Il cavallino che ha corso il suo unico Palio nel Luglio 2010 nel Leocorno (montato proprio da Gingillo), ha ben impressionato, ma su tutti è spiccata la prova di Marrocula, guidata da un Alessio Migheli in formissima e sicuramente galvanizzato dalle parole del suo capitano Mario Toti, che ha confermato la scelta di Girolamo su tutti i cavalli. Bene anche Magic Tiglio, che ha fatto trattenere il fiato a molti per un entrata al Casato non proprio eccezionale di Massimino junior (Andrea Coghe ndr).

Nella seconda e terza batteria poco da segnalare, se non il rispetto del serio impegno da parte di tutti o quasi e il rischio-caduta al Casato di Sebastiano Murtas in groppa a Bongo Bingo. Freesby è stato sicuramente il più impegnato nella quarta batteria, con Jonathan Bartoletti che ha spinto per diversi giri il cavallo di proprietà di Luca Francescani. Nella quinta, occhi puntati su Messi, da molti considerato uno dei possibili nuovi inserimenti nel lotto dei 10, mentre nella sesta e ultima batteria, da segnalare le buone prove di Misteriosu e Mississippi, mentre Adrian Topalli su Mafiosu ha rischiato di cadere con un’entrata molto stretta al Casato.

Alle 7.13, in anticipo sulla tabella di marcia, si è conclusa la prima giornata di prove di notte, vera novità del prossimo Palio di Luglio. Molti i commenti di approvazione sulla suddivisione dei cavalli in due giornate, sia da parte dei fantini che dei proprietari, che hanno promosso a pieni voti la scelta del nuovo sindaco. L’appuntamento è di nuovo fissato per domani mattina allo stesso orario per la seconda e ultima giornata di prove prima dell’inizio vero e proprio della Festa.
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Provenzano  Empty L'umore dei fantini

Messaggio  jabru Lun Giu 27, 2011 4:13 pm

Siena, 26 giugno 2011 - TRECCIOLINO Non è in silenzio stampa, anzi parla volentieri con i giornalisti il vincitore di 12 Palii. Ma niente dichiarazioni ufficiali, almeno fino al giorno della Tratta. Sta bene, è in forma. Resta il faro del Palio anche se consapevole che alle sue spalle la generazione dei trentenni si sta organizzando. In questa Carriera si vede già l’impronta di Trecciolino. Che punta a fare 13: un soffio dal record di Aceto.


BRIO
La vittoria nella Civetta (seconda in carriera) gli ha fatto compiere il salto di qualità. Più maturo, sicuro e ardimentoso. Ha iniziato a costruire un percorso che nei prossimi dieci anni gli può garantire successi. E’ una delle stelle in ascesa, consapevole che per continuare a brillare bisogna confermarsi.


GINGILLO
Due Palii vinti e l’arrivo in una Contrada che l’ha lanciato e ora vuole valorizzarlo, il Bruco. La carta in più è un capitano, Gianni Falciani, che prima di lui ha portato al successo Trecciolino. Un capitano fortunato, sornione quanto scaltro. Doti che unite a quelle di Gingillo — determinazione di ferro, precisione e coraggio — possono far puntare in alto.


SALASSO
E’ genuino e un po’ naif, perciò ha tanti estimatori. Viene da due anni difficili, ha un grande bisogno di rilancio. Quando Alberto Ricceri è in questo stato d’animo riesce sovente a tirare fuori il meglio. “Diplomazia? Io proprio zero”, confessa sempre. Per tale motivo — ossia per non sbagliare in un mondo dove anche il soffio del vento sposta le montagne — ha scelto di parlare sì, ma con i fatti.


SCOMPIGLIO
La voglia di (ri)vincere portando a due i successi si è trasformata dentro questo pistoiese generoso in rabbia e determinazione. Gli si legge in volto, traspare quando parla anche se cerca di non far capire quanto, davvero, desidera arrivare primo al bandierino in questo Palio. Ha lavorato sullo spunto in partenza che è la sua dote ma anche sullo studio di un Palio da dietro.


TITTIA
Riecco il fantino del 2007, quando vinse con Fedora nell’Oca. Riecco il fantino che, per un soffio, non centrò il successo, sempre in Fontebranda, con Elfo di Montalbo. Giovanni Atzeni, il fantino dai modi educati, è andato alla scuola dell’Oca studiando con profitto. Ora deve sostenere l’esame finale e superarlo.


DE’
Il più bel regalo di matrimonio che potrebbe fare alla sua dolce metà — a settembre si sposa — è tornare alla vittoria, facendo poker. Interrompendo un digiuno troppo lungo. Il livornese Luca Minisini ha fatto bene in provincia, psicologicamente mai è stato meglio.


GIROLAMO
Quanta grinta in quel sorriso! Orgoglioso, Alessio Migheli, senese doc. Con il Palio nel sangue e tanti sassolini che vorrebbe togliersi dalle scarpe. Ha fatto un salto di qualità enorme, imparato e sudato con umiltà. Ora vuole raccogliere i frutti: nel Drago o altrove per dimostrare che nel Palio lui ha diritto e qualità per starci.


VITTORIO
Coraggioso, generoso. Riconoscente con la Lupa cui è legato e che continua a dargli fiducia. Il futuro papà Gianluca Fais è pronto a zittire tutti, ma non c’è bisogno di fare proclami. Il sogno è regalare all’amico-capitano Marco Giannini un Drappellone che tolga la “cuffia” di nonna alla Contrada.


SGAIBARRE
Dentro di sè, anche se magari con gli altri non lo ammette, vorrebbe rivoltare il mondo. E prendersi la rivincita per tante Carriere andate storte. Antonio Villella potrebbe averla l’opportunità che cambia la vita. Nel caso deve saperla cogliere. Senza se e senza ma.


BIGHINO
Stesso discorso vale per Valter Pusceddu. Troppi Palii corsi senza mai riuscire a conquistare una vittoria. Esperienza da vendere, scaltrezza e capacità di stare alle strategie della Contrada i suoi punti di forza. Fermare l’avversaria? E che problema c’è, ha sempre detto Valter.


LO ZEDDE
Gli piace scherzare, quando è a cavallo insieme ai colleghi (ma anche al canaope durante le corse) difficile che non commenti ogni cosa. Un personaggio, insomma, dalle mani buone. Anche lui in attesa di rilancio. In attesa della fiducia che qualcuno potrebbe accordargli. E che lui giura di essere pronto a ripagare.
Quattro i nomi alla finestra in attesa del debutto che, in presenza di un lotto di cavalli
omogeneo, diventa più difficile.


ANDREA CHESSA
Vicino alla Chiocciola — ma non solo — si è ritagliato un posto nel panorama delle novità correndo in provincia e nei paliotti d’Italia. Alle sue spalle un docente d’eccezione, Silvano Vigni detto Bastiano.


GIOSUE’ CARBONI
Fare una seconda prova in Piazza con il giubbetto di Contrada non gli basta più. Vorrebbe il sogno, quel ragazzo silenzioso e ruvido in cui batte un cuore d’oro.


SIMONE MEREU
E’ pronto per il tufo, ha varie strade aperte. Ma non si fa illusioni. Neppure una. Piedi per terra, lavoro e buone mani possono aiutarlo, se non adesso magari ad agosto.


SEBASTIANO MURTAS
L’allievo di Trecciolino ha il viso d’angelo ma impara in fretta i trucchi del mestiere. Timido a terra, quanto è diventato sfrontato a cavallo.
Laura Valdesi da La Nazione

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Provenzano  Empty Prove mqattutine, puntualità e organizzazione

Messaggio  jabru Lun Giu 27, 2011 4:21 pm

Prove mattutine:puntualità e organizzazione nella prima giornata
27/06/11 - 10:18Puntualità ed organizzazione sono state le caratteristiche principali della prima mattinata di prove regolamentate, che si sono svolte stamani in Piazza del Campo. Tutto come da programma (definito tra l'altro già da ieri, compresa la divisione delle batterie di oggi e di domani): inizio alle 5.30 e fine dopo nenache due ore, intorno alle 7.20. 33 i cavalli che si sono alternati sul tufo, unica defezione quella di Istricetta, che non è stata presentata da Francesco Ticci per un leggero infortunio. Nessuna caduta, anche se ci sono state alcune "indecisioni al Casato e a San Martino, dove il tufo era ancora un po' friabile.
AntennaRadioEsse
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Provenzano  Empty Marrucola e Miguel convincono tutti

Messaggio  jabru Lun Giu 27, 2011 4:28 pm

Alle ore 4.00 del 27 Giugno, il risuonare degli zoccoli sull'asfalto di Piazza del Mercato inaugura l'inedita edizione del Palio di Luglio 2011. I cavalli sono tirati a lucido, i proprietari sono orgogliosi del lavoro svolto durante l'inverno e le dirigenze sono desiderose di schiarirsi le idee sul parco cavalli. Alle ore 5.30 inizia puntuale la prima delle sei Prove Regolamentate, Alessio Migheli in groppa ad una brillantissima Marrocula impressiona tutti gli addetti ai lavori. Il Capitano del Drago Toti è soddisfatto del proprio fantino, gli altri nove hanno un nome buono da inserire nel lotto. Magic Tiglio gira largo, Andrea Coghe ha le sue responsabilità. Messi da conferme, Mafiosu sorprende, Miguel da la sensazione di poter essere affidabile in Piazza. La prima tranche di Prove di Notte si conclude con delle indicazioni importanti, fra queste una fa notizia: se i dieci capitani vorranno strategicamente fare a meno di Istriceddu e Fedora hanno molto materiale su cui lavorare, la qualità non manca.

Matteo Mandriani da OKSIENA

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Provenzano  Empty Terminata la seconda giornata delle prove di notte

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 9:45 am

E’ terminata attorno alle 7 la seconda giornata di prove mattutine di addestramento, quella per intendersi riservata ai cavalli che non faranno la tratta (4 anni), a quelli meno esperti e alle cosiddette riserve. .
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Provenzano  Empty Il Palio sottovoce di Maurizio Ravel

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 9:46 am

Per il prossimo Palio, da martedì 28 giugno al 3 luglio, Emilio Ravel affina l'orecchio per raccogliere le voci, i pettegolezzi, i sussurri attorno alla Piazza del Campo in attesa del grande evento del Palio.

Come quando si "stillano" le carte al tavolo da poker cercheremo di capire quali sono i giochi intrecciati e sempre segreti che ruotano intorno alla Conchiglia. E' anche questo il fascino di un evento che da anni Emilio segue con passione e curiosità. Da quest'anno proverà a raccontare su SienaFree.it quello che ha sentito intorno al Tufo. .
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Provenzano  Empty Sette rintocchi di Sunto

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 9:50 am

Tempo reale – sette rintocchi di Sunto
Proprio mentre da Sunto arrivano i sette rintocchi, terminano in Piazza le prove mattutine.
Molto più emozionanti rispetto a ieri con diversi cavalli che hanno provato forte.
Non resta che attendere la lista – in giornata – dei cavalli ammessi alla Tratta. Da domani è davvero Palio ed il clima senese si sta surriscaldando con il passare delle ore.

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Provenzano  Empty Proseguono le prove

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 9:52 am

Forse a causa del tufo non ancora perfettamente assestato, è scivolato a San Martino Zio Sauro con Mureddu
Nessuna conseguenza per entrambi. Zio Sauro ha proseguito la prova con il suo allenatore Columbu mentre Mureddu è nuovamente a cavallo per questa quarta prova che comprende numerosi soggetti di soli quattro anni.

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Provenzano  Empty Dalla Piazza

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 9:54 am

Il sole piano piano si fa vivo su Piazza del Campo.
Molti meno addetti ai lavori questa mattina davanti all’Entrone. I contradaioli sono tutti sui palchi ma non certo pieni. Considerando che più volte è stato detto che i barberi che partecipano a questa seconda giornata difficilmente arriveranno alla Tratta, qualche senese ha preferito dormire e riposare in vista della lunghissima giornata di domani.
Le sorprese però nel Palio sono sempre dietro l’angolo e, vista l’insoddisfazione dei capitani rispetto alle prove di ieri mattina con pochi cavalli che si sono messi in mostra a ritmo elevato, non è detto fino all’ultimo che alla fine anche qualche soggetto di oggi non venga “ripescato”.

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Provenzano  Empty Mattinata movimentata

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 9:57 am

La seconda sessione di Prove Regolamentate inizia con una batteria molto movimentata. Pietro Porcu cade al Casato lasciando il grigio Lucifero Leon solo a galoppare per la pista. Sempre al Casato, Alessandro Mascolo su Mary Monella entra in modo scomposto all'interno dell'accoppiata Lamagno - Mari, il fantino di Rosia non la prende affatto bene. Il resto della mattinata non è certo tranquillo, nella terza batteria Zio Sauro e Mureddu vanno entrambi in terra a S.Martino, nella quarta Carboni rimedia una botta al ginocchio per non essere riuscito ad alzare Nuraghe alla curva del Casato. La sensazione è che dei sogetti che abbiamo visto oggi in pochi andranno alla Tratta. Da segnalare comunque l'ottima prova di Ganosu, Fais lo ha fatto scorrere molto bene sull'anello di tufo. Fra gli altri, Monopolio, spinto al massimo dal solito Scompiglio, non ha confermato ciò che di buono aveva fatto vedere in Provincia. Il Sindaco Franco Ceccuzzi ha fatto sapere che la lista dei cavalli ammessi alla Tratta sarà diramata, con ogni probabilità, nel tardo pomeriggio.

Matteo Mandriani da OKSIENA

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Provenzano  Empty Palio, Istrice

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 10:00 am

In questo secolo, tutti i capitani dell'Istrice hanno vinto il Palio: Pistolesi nel 2000, Parri nel 2002 e Franchi nel 2008. Stefano Berrettini non vuole essere da meno di chi lo ha preceduto e per questo non si accontenta solo di prolungare il digiuno della Lupa, vuole vincere il suo Palio. Per farlo, punta dritto proprio su quei due fantini che hanno portanto il "Cencio" in Camollia nel terzo millennio, Dè e Trecciolino.
La monta dell'Istrice non esce da questi due nomi?
"Aspettiamo l'assegnazione e poi prenderemo la nostra decisione. E'chiaro che montare uno dei due fantini che hanno scritto la storia recente della mia contrada sarebbe molto bello oltre che gratificante."
L'Istrice è per un lotto alto o basso?
"Non posso dirglielo adesso. La scelta che faremo sarà influenzata da molte circostanze."
Escludendo Istriceddu e Fedora Saura, si può arrivare comunque alla scelta di dieci cavalli di qualità?
"Può darsi. Per le Prove di Notte abbiamo visto alcuni soggetti rendersi protagonisti di prestazioni molto interessanti. Aspettiamo che confermino queste doti anche per le batterie e poi avremo una concezione migliore del parco cavalli a disposizione dei capitani."
Cosa deve fare l'Istrice per non far vincere la Lupa?
"Semplicemente una cosa: vincere il Palio."
In Camollia dunque si punterà nuovamente al successo senza guardarsi troppo intorno?
" Noi pensiamo solamente a vincere, il resto non ci interessa."
Dopo la prima delle due sessioni di Prove Regolamentate, che giudizio da su questa importante novità?
"Come tutti hanno avuto modo di notare, due tornate da trentacinque cavalli sono più gestibili di una da settanta. I van in Piazza del Mercato circolano in modo più fluido, il tufo è più resistente ed i soggetti sono messi nelle migliori condizioni per fare bene. A mio parere questa novità è molto positiva."

Matteo Mandriani da OKSIENA



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Provenzano  Empty 33 cavalli ammessi alla Tratta

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 4:06 pm

S
IENA. Di seguito i 33 cavalli ammessi alla Tratta che si terrà domani mattina (29 giugno).




CAVALLO
PROPRIETARIO

1
ELFO DI MONTALBO
Francesca Manfredi

2
ELYSYRIO
Alessandro Fontani

3
FARSALO
Luca Veneri

4
FEDORA SAURA
Augusto Posta

5
FREESBY
Luca Francesconi

6
GAMMEDE
Francesco Maria De Mauro

7
GIOSTREDDU
Fabrizio Catocci

8
GIRA E RIGIRA
Marco Sampieri

9
GUADALUPE
Lucia Toto

10
GUESS
Fabio Romanelli

11
INDIANOS
Benedetta Gualtieri

12
INSOMMA
Fabio Romanelli

13
ISTEMMA
Pietro Porcu

14
ISTRICEDDU
Serena Butteri

15
IVANOV
Alessandro Fontani

16
LAMPANTE
Alessandro Bandini

17
LAMPO DE AIGHENTA
Marco Raveggi

18
LARDO’
Stefano Paccagnini

19
LEZERA
William Castrica

20
LO SPECIALISTA
Fabio Fioravanti

21
LOTAR DE BONORVA
Alberto Manenti

22
LU MUTU DU GALLURA
Niccolino Floris

23
MACHINE GUN
Luca Veneri

24
MARROCULA
Alessandro Favilli

25
MESSI
Giuseppe Zedde

26
MIGUEL
Simone Santi

27
MISSISIPPI
Luigi Migheli

28
MISSISSIPPI
Osvaldo Costa

29
MOEDI
Augusto Bramerini

30
MONTIGU
Roberto Danesi

31
MOSE’ DE P.ULPU
Andrea Nepi

32
NICOLAS DE P.ULPU
Mark Harris Getty

33
NOTTAMBULO
Luigi Migheli



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Provenzano  Empty Parlano i fantini: Dè

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 4:10 pm

Siena, 28 giugno 2011 - Non si è fatto vedere molto in giro in questi giorni ma a luglio sarà tra i dieci fantini al canape. Luca Minisini detto Dè, il livornese dalle mani d’oro.
Quest’anno ti viene attribuita una forte vicinanza alla Chiocciola, poi anche al Valdimontone e all’Istrice...
«La Chiocciola è una Contrada dove posso andare a montare ma non ho davvero niente di concreto ancora. Le chiacchiere sono tante, ho anche un’altra quindicina di monte aperte, quelle di scorta...».
Eppure fino all’anno scorso le stesse voci ti davano molto vicino alla Tartuca. Cosa e quanto è cambiato in quest’anno?
«Sicuramente la Tartuca non l’ho vicina come poteva essere l’anno scorso, la contrada di Castelvecchio ha cambiato le strategie, mi pare giochi molto più in difesa che in attacco».
Tralasciando le singole contrade, in generale ritieni che il gioco in difesa paghi rispetto a quello in attacco?
«No. Alla fine paga giocare in attacco: quando sei arrivato davanti all’avversaria l’hai già battuta. Se poi non si ha il cavallo competitivo devi fare in altro modo».
Un modo, anzi un ruolo che Luca Minisini sarebbe pronto ad accettare, se gli venisse offerto?
«No, assolutamente. Forse quando sarà il momento potrei farlo, chissà... ma per fortuna non è ancora il tempo di accettare certi ruoli».
Al rientro dopo un 2010 decisamente negativo. Una squalifica e un Palio non corso nella Giraffa, con Guschione...
«Annata negativa è dire poco, non ci ho messo mano».
Eppure quando sei arrivato a siena dicevano che avevi le mani d’oro, dove sono finite?
«E’ arrivata l’ora di tirarle fuori. L’invernata è stata piuttosto positiva sul fronte dei contatti con le contrade, non parto con nessuno, aspetto l’assegnazione. E’ la verità».
Che effetto fa trovarsi tra i fantini di seconda fascia, nella scelta dei capitani?
«Piacere di certo non fa anche perchè ho molto orgoglio personale. Ho diversi cavalli ma dipende tutto dall’assegnazione».
Quanto dei tuoi ultimi anni, dalla vittoria del 2002, è dovuto alla sfortuna e quanto errori personali?
«Un 50 e 50. Per parecchi anni sono stato abituato bene, fin dall’inizio una prima scelta quindi è ovvio che non faccia piacere questa situazione ma onestamente io mi sento sempre il solito di quando ho vinto, lo stesso degli ultimi anni perché comunque ho fatto bene spesso, ultimamente. Mi manca l’occasioen giusta per far vedere che sono ancora io, ancora da corsa. Spero siam lontano il momento di fare scelte diverse, non mi sento pensionabile e anche se il Palio non perdona, finché so che sono da corsa, ci voglio provare».
Quali gli errori che non ripeteresti, se potessi tornare indietro?
«Alcune scelte azzardate nel montare certi cavalli invece che altri, ho sbagliato in qualche Palio ma poi ho fatto anche molto bene in altre occasioni».
Verissimo. Ma alla fine contano i fatti...
«Eh sì. In Contrada un capitano porta sempre meglio chi ha appena vinto rispetto a chi ha fatto un bel Palio e c’è sempre qualcuno che ti passa avanti, con gli anni».
Che ne dici del lotto di luglio? Come sarà?
«Se i capitani sono furbi quelli buoni li tengono perché se si deve andare a scegliere quelli visti all’alba di stamani, c’è da stare poco allegri. Più si scelgono i meglio, meno si va a cadere in quelli peggio. Ovvio. E credo che dopo stamani i capitani se ne siano resi conto».


Katiuscia Vaselli da La Nazione

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Provenzano  Empty Tufo troppo friabile

Messaggio  jabru Mar Giu 28, 2011 4:14 pm

Siena, 28 giugno 2011 - PANE croccante. Che forma la sfoglia sopra. Così è apparso il tufo già dopo la terza batteria delle prove di notte. Come succede ormai da anni. Soprattutto al Casato si sono formate grosse buche, dove gli zoccoli dei cavalli affondavano. Gli operai del Comune l’hanno ricompattato, è stato passato il rullo più volte. Ma è lo scotto da pagare per avere il fondo ottimale il giorno del Palio, questo sostengono i tecnici. «Nella quarta batteria sono andati giù diversi cavalli al Casato — nota Massimo Donatini —, perché il primo giorno è sempre più friabile. Non riescono a compattarlo bene». Utile comunque, a suo avviso, fare le prove di notte in due giorni anche per lo stato della pista: «Forse domani (oggi, ndr) sarà meglio, prende più sole, lo bagnano e diventa compatto. Ciò nonostante è stato giusto inserire i cavalli interessanti per il lotto nella prima giornata perché hanno 24 ore di tempo per recuperare in vista della Tratta». Un suggerimento per il futuro? «Mettere il tufo con un giorno ancora di anticipo, però credo che ci siano problemi e si creino disagi per negozi e attività».




«Ho provato, un po’ per i cavalli e un po’ per me. E’ un anno che non ci giri in Piazza. Poi il tufo… inutile fare polemica e dire che non regge. Si sa che è una terra riportata: domani è meglio, domani l’altro ancora di più. C’è da farlo assestare ma non è cascato nessuno», osserva Scompiglio. Forse era meglio far correre i cavalli da usare per il lotto a ridosso della Tratta? «Si sarebbe detto che non li facevano riposare abbastanza. Tutti non li accontenti mai. Anzi, ti dirò una cosa: a me è sembrato che sia filato tutto ancora meglio di prima: nessun ingorgo dei van, batterie iniziate precise. Complimenti all’organizzazione. Soddisfatto». Sulla stessa lunghezza d’onda Alberto Manenti: «Non si può fare il paragone con le prove a cavalli dati perché oggi (ieri, ndr) qui ne sono passati 40, impegnati, mentre quando i barberi sono nelle Contrade sono dieci e ci passano mattina e sera, spesso non a forte velocità».




Una battuta, semmai, Scompiglio la riserva al serio impegno. «Si dice facciamo due giorni per vederli meglio… poi arrivi in Piazza e i cavalli non li provi. Meglio fare una prova più piano in Contrada e averli visti la mattina cercando di capire se ci girano, se vanno oppure no. Dopo non lamentiamoci se un cavallo, una volta nella stalla, non ci si trova quando entra forte: un conto è fare la cacciarella e uno affrontare brillanti San Martino. Mi dicono sempre che sono esagerato – si toglie un sassolino — ma almeno stamani (ieri, ndr) vado via con la coscienza a posto».

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