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Messaggio  jabru Mar Ott 13, 2009 9:47 am

Le proposte di sanzione per il Palio di luglio 12 ottobre 2009

L’assessore delegato al Palio Fabio Minuti ha presentato le seguenti proposte di sanzione per il Palio del 2 luglio 2009:

AQUILA - censura + deplorazione

CHIOCCIOLA - censura + deplorazione

CIVETTA - censura

LUPA - Deplorazione

ONDA - censura

PANTERA - censura

TARTUCA - censura + censura

TORRE - censura

A.MARI detto BRIO - Ammonizione

G.ZEDDE detto GINGILLO - Ammonizione

A.RICCERI detto SALASSO - Ammonizione + Ammonizione + Ammonizione (scatta la squalifica per 1 Palio)

G.ATZENI detto TITTIA - Ammonizione (scatta squalifica per 1 Palio)

L.BRUSCHELLI detto TRECCIOLINO - Ammonizione
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Messaggio  jabru Mar Ott 13, 2009 9:48 am

Sanzioni per il Palio di luglio: le motivazioni 12 ottobre 2009

L’estenuante mossa del Palio di Provenzano, durata più di un’ora, ha reso inevitabile il pugno di ferro nei confronti dei fantini.
Ben 3 ammonizioni per Alberto Ricceri detto Salasso; il fantino della Chiocciola, oltre ad essere stato richiamato ufficialmente dal mossiere, è partito dal secondo posto anziché dal primo ed ha sferrato un calcio ad Elisir, cavallo dell’Istrice. Per Salasso scatterà inevitabilmente la squalifica.
Altro assente nel palio di luglio 2010 sarà Giovanni Atzeni detto Tittia, che aveva sulle spalle già un’ammonizione. A luglio, il fantino del Drago più volte si era tenuto a distanza dal verrocchino prolungando i tempi della mossa; di qui il richiamo ufficiale del mossiere e la sanzione.
Le altre ammonizioni hanno riguardato Giuseppe Zedde detto Gingillo, Andrea Mari detto Brio e Luigi Bruschelli detto Trecciolino; nessuno di loro, però, era stato diffidato negli scorsi tre palii e quindi non scatterà la squalifica.
Per quanto riguarda le contrade, invece, è stata proposta la deplorazione per Lupa, Chiocciola e Aquila. Il rione di Pian d’Ovile durante il Corteo Storico ha fatto rientrare il cavallo nell’entrone senza autorizzazione. La contrada di San Marco si è resa invece responsabile del fronteggiamento con la Tartuca alla fine della Terza Prova. Anche per l’Aquila la deplorazione è arrivata per aver dato inizio allo scontro con i contradaioli della Pantera, avvenuto in Piazza Postierla a seguito della Terza Prova. Per nessuno dei tre rioni è in arrivo la squalifica. Molte le censure, che hanno riguardato Torre, Tartuca, Pantera, Onda, Civetta, Chiocciola e Aquila.
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Messaggio  jabru Mar Ott 13, 2009 9:52 am

Palio di Provenzano: arrivano le sanzioni

Procedimento a carico del fantino della Contrada della Tartuca, Giuseppe Zedde detto Gingillo

L’assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa, durante la terza prova:
- “Si segnala il comportamento del fantino della Contrada della Tartuca che poco prima della fine della prova ha provveduto a fermare il proprio cavallo e, davanti al palco dei giudici, ha invertito il senso di marcia proprio mentre sopraggiungeva la Nobile Contrada dell’Oca, mettendo così a serio rischio l’incolumità fisica dei fantini e dei cavalli con la probabilità di provocare disordini”;
- il fantino della Contrada della Tartuca, Giuseppe Zedde detto Gingillo, ha contravvenuto all’art. 66 del Regolamento per il Palio che prevede “E' obbligo di tutti i Fantini di far compiere ai rispettivi cavalli i tradizionali prescritti tre giri della pista, ma quando, per minor velocità del proprio cavallo, alcuno di essi rimanga distanziato, all'udire lo sparo del mortaretto segnalante l'arrivo del vincitore al bandierino del traguardo e la conseguente fine della corsa, ha il dovere di fermarsi nel più breve tempo possibile evitando, comunque, di porre in pericolo, correndo, l'incolumità del pubblico.”;
visti gli artt. 66, 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone
• di sanzionare il fantino della Contrada della Tartuca, Giuseppe Zedde detto Gingillo, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, durante la terza prova, invertito il senso di marcia proprio mentre sopraggiungeva la Nobile Contrada dell’Oca, mettendo così a serio rischio l’incolumità fisica dei fantini e dei cavalli con la probabilità di provocare disordini e contravvenendo così a quanto disposto dall’art. 66 del Regolamento per il Palio;
• di notificare, come previsto dall’art .99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada della Tartuca, Giuseppe Zedde detto Gingillo, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Procedimento a carico del fantino della Contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso

L’assessore delegato premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della Tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione:
- “La mossa è stata particolarmente lunga e la ricerca dell’allineamento molto laboriosa. [...] mentre, nella parte bassa del canape, avevano inizio le schermaglie tra la Contrada della Chiocciola e quella dell’Istrice che, nel prosieguo della mossa, avranno un peso specifico determinante ai fini della sua durata [...];- nelle fasi della mossa il Mossiere, nel ricercare un corretto allineamento, richiamava ufficialmente il fantino Alberto Ricceri detto Salasso per la Contrada della Chiocciola;
- il fantino della Contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso è partito, in occasione del Palio, dal secondo posto, anziché dal primo assegnatogli determinando, conseguentemente, un diverso posizionamento della Contrada Sovrana dell’Istrice, contravvenendo quindi a quanto disposto dal comma 1 dell’art. 64 del Regolamento per il Palio, in quanto usciva, al momento dell’abbassamento del canape, da una posizione diversa da quella prevista dall’ordine di chiamata;
- il fantino della Contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso “[...] sfoggiava un evidentissimo paio di guanti di colore rosso, non indossati durante la perquisizione” contravvenendo quindi a quanto disposto dal comma 1 dell’art. 84 del Regolamento per il Palio dove si stabilisce che “Per la corsa del Palio, i Fantini sono tenuti ad indossare il costume della foggia prescritta dall'Art. 61 per le prove [...]”
- “A un certo punto, Alberto Ricceri fantino della Chiocciola, assestava un calcio al cavallo dell’Istrice. [...]” contravvenendo quindi a quanto disposto dal comma 1 dell’art. 67 del Regolamento per il Palio “E’ vietato ai Fantini, tanto alla mossa, quanto nel percorso, tenersi tra loro, sporgere la spalla o il braccio l’uno sul petto dell’altro per costituirgli impedimento, percuotersi o comunque personalmente molestarsi. [...]”
Considerato che nella propria Relazione il Mossiere evidenzia che “La mossa è stata lunga e snervante la Chiocciola e l’Istrice che avevano avuto in sorte le due prime posizioni hanno iniziato un teatrino di dentro e fuori lo schieramento che è durato tutta la mossa costringendomi a sanzionarli rispettivamente con due avvertimenti l’uno e con due avvertimento e un richiamo l’altro.” Visti gli artt. 61, 64, 67, 84, 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio, propone:
• di sanzionare il fantino della Contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, nella fase della mossa, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.64 del Regolamento per il Palio;
• di sanzionare il fantino della Contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere contravvenuto a quanto disposto dal comma 1 dell’art.84 del Regolamento per il Palio;
• di sanzionare il fantino della Contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, nella fase della mossa, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.67 del Regolamento per il Palio;
• di notificare, come previsto dall’art .99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.


Procedimento a carico del fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio

L’assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa circa la mossa della Prova Generale “[...] si segnala una gomitata che Mari Andrea detto Brio, fantino della Civetta, assesta sul muso del cavallo dell’Istrice (Elisir di Logudoro), provocando le rimostranze dei contradaioli nella piazza e l’intervento del Capitano dell’Istrice su quello della Civetta sul Palco dei Giudici.” contravvenendo quindi a quanto disposto dal comma 1 dell’art. 67 del Regolamento per il Palio “E’ vietato ai Fantini, tanto alla mossa, quanto nel percorso, tenersi tra loro, sporgere la spalla o il braccio l’uno sul petto dell’altro per costituirgli impedimento, percuotersi o comunque personalmente molestarsi. [...]”.
Visti gli artt. 67, 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio, propone
• di sanzionare il fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione” per avere, nella fase della mossa della Prova Generale, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.67 del Regolamento per il Palio;
• di notificare, come previsto dall’art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Procedimento a carico del fantino della Contrada Sovrana dell’Istrice, Luigi Bruschelli detto Trecciolino

L’assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della Tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione:
- “La mossa è stata particolarmente lunga e la ricerca dell’allineamento molto laboriosa. [...] mentre, nella parte bassa del canape, avevano inizio le schermaglie tra la Contrada della Chiocciola e quella dell’Istrice che, nel prosieguo della mossa, avranno un peso specifico determinante ai fini della sua durata [...];
- nelle fasi della mossa il Mossiere, nel ricercare un corretto allineamento, richiamava ufficialmente il fantino Luigi Bruschelli detto Trecciolino per la Contrada Sovrana dell’Istrice;
- il fantino della Contrada Sovrana dell’Istrice, Luigi Bruschelli detto Trecciolino, ha contravvenuto quindi a quanto disposto dal comma 1 dell’art. 64 del Regolamento per il Palio: “È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni”.
Considerato che nella propria Relazione il Mossiere evidenzia che “La mossa è stata lunga e snervante la Chiocciola e l’Istrice che avevano avuto in sorte le due prime posizioni hanno iniziato un teatrino di dentro e fuori lo schieramento che è durato tutta la mossa costringendomi a sanzionarli rispettivamente con due avvertimenti l’uno e con due avvertimento e un richiamo l’altro.” Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio, propone
• di sanzionare il fantino della Contrada Sovrana dell’Istrice, Luigi Bruschelli detto Trecciolino, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, nella fase della mossa, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.64 del Regolamento per il Palio;
• di notificare, come previsto dall’art .99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada Sovrana dell’Istrice, Luigi Bruschelli detto Trecciolino, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico del fantino della Contrada del Drago, Giovanni Atzeni detto Tittia


L’assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della Tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione:
- “La mossa è stata particolarmente lunga e la ricerca dell’allineamento molto laboriosa. [...] La Contrada del Drago, (rincorsa), si trovava sempre lontana dal verrocchino [...] la contrada di rincorsa si defilava lontano dai canapi [...] Le Contrade venivano nuovamente chiamate dentro i canapi e si trovava subito un buon allineamento, peraltro vanificato dalla lontananza dal verrocchino della Contrada del Drago. [...] Più volte, anche se con difficoltà, veniva trovato un allineamento soddisfacente ma la Contrada del Drago si trovava sempre lontano dal verrocchino. [...];
- nelle fasi della mossa il Mossiere, nel ricercare un corretto allineamento, richiamava ufficialmente il fantino Giovanni Atzeni detto Tittia per la Contrada del Drago;
- il fantino della Contrada del Drago, Giovanni Atzeni detto Tittia, ha contravvenuto a quanto disposto dal comma 1 dell’art. 64 del Regolamento per il Palio dove sancisce che “E’ stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell’ordine di chiamata [...];

Considerato che nella propria Relazione il Mossiere, con riferimento al comportamento del fantino della Contrada del Drago Giovanni Atzeni detto Tittia, evidenzia che “Gran parte del ritardo penso sia dovuto al suo comportamento [...] il fatto di stare spesso troppo lontano dal verrocchino ha fatto sì che le poche volte che si sarebbe potuti partire, nonostante i miei inviti, non è stato in grado di cogliere l’attimo. [...] ho comminato anche al Drago un avvertimento per l’eccessivo indugio ad entrare”; visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio, propone
• di sanzionare il fantino della Contrada del Drago, Giovanni Atzeni detto Tittia, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, nella fase della mossa, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.64 del Regolamento per il Palio che recita nella parte che rileva “E’ stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell’ordine di chiamata [...];
• di notificare, come previsto dall’art .99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada del Drago, Giovanni Atzeni detto Tittia, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.


Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico della Contrada della Torre


L'assessore delegato, premesso che, come risulta dai filmati ufficiali del Consorzio della Tutela del Palio allegati alla Relazione dei Deputati della Festa, l’Economo e due Vice Economi della Contrada della Torre si trovano sul Palco delle Comparse al momento dell’uscita delle Contrade dal Cortile del Podestà per il Palio, pur tuttavia non essendo Figuranti in costume; visto il 3° comma dell’art. 80 del Regolamento del Palio “All'infuori dei Figuranti in costume, nessun altro può accedere e prender posto nel palco delle Comparse”; dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art.101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno [...] dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, [...]; dato atto inoltre che, ai sensi dell’art.101, 3° comma, “L'Assessore Delegato potrà tenere conto, ai fini della graduazione delle punizioni, del comportamento dei dirigenti che hanno la responsabilità della Contrada secondo quanto stabilito dal presente Regolamento”; visti gli artt. 80, 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone
- di infliggere alla Contrada della Torre, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per essere l’Economo e due Vice Economi della Contrada sul Palco delle Comparse al momento dell’uscita delle Contrade dal Cortile del Podestà per il Palio, pur tuttavia non essendo Figuranti in costume;
- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada della Torre, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico della Contrada della Tartuca

L’assessore delegato, premesso che la Relazione dei Deputati della Festa così recita:
- riferendosi ai momenti successivi alla fine della terza prova “Immediatamente finita la prova le Contrade defluivano dalla piazza; i contradaioli della Contrada della Chiocciola, mentre il loro cavallo si allontanava verso il Chiasso Largo, si avviavano verso la mossa schierandosi e fronteggiando i contradaioli della Tartuca che stavano sopraggiungendo per la consueta uscita dalla Piazza. I due gruppi si fronteggiavano con energia e dopo alcuni minuti, attenuandosi il confronto, potevano intervenire dapprima le Guardie Comunali e, poi, alcuni agenti di Polizia per separare i contendenti”;
- “All’arrivo vittorioso al bandierino della Contrada della Tartuca, alcuni contradaioli della stessa erano già scesi in pista [...]”
Considerato che gli Ispettori di Pista nella loro relazione evidenziano che il fronteggiamento tra le due Contrade è cessato “[...] al momento dell’intervento della Polizia Municipale.” Dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art.101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno [...] dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, [...], visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone
- di infliggere alla Contrada della Tartuca, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per avere i propri contradaioli preso parte ad un energico fronteggiamento, nella Piazza del Campo, dopo la terza prova, con i contradaioli della Contrada della Chiocciola;
- di infliggere alla Contrada della Tartuca, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art. 97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per essere i propri contradaioli scesi in pista all’arrivo vittorioso al bandierino prima dello scoppio del mortaretto;
- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada della Tartuca, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico della Contrada della Pantera

L’assessore delegato, premesso che, riferendosi ai momenti successivi alla fine della terza prova:
- la Relazione dei Deputati della Festa così recita: "La Piazza (Postierla) era gremita di Contradaioli della Nobile Contrada dell’Aquila che, all’arrivo dei Contradaioli della Pantera, si sono schierati e li hanno fronteggiati energicamente. In assenza delle forze dell’ordine, il fronteggiamento si è protratto per alcuni minuti [...];
- la Relazione degli Ispettori di Pista riporta che nonostante la loro presenza e quella di alcuni Deputati della Festa “[...] si sono fronteggiate la Nobile Contrada dell’Aquila e la Contrada della Pantera, comunque, grazie all’intervento dei Dirigenti delle rispettive Contrade, la situazione si è normalizzata in tempi ragionevoli [...]”.
Dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art.101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno [...] dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, [...], visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone
- di infliggere alla Contrada della Pantera, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per avere i propri contradaioli preso parte ad un energico fronteggiamento, nella Piazza Postierla, dopo la terza prova, con i contradaioli della Nobile Contrada dell’Aquila;
- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada della Pantera, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico della Contrada Capitana dell’Onda

L'assessore delegato, premesso che la Relazione dei Deputati della Festa così recita: "Il Sig. Sindaco ci ha riferito che durante l’assegnazione dei cavalli alcuni contradaioli della Contrada Capitana dell’Onda hanno ripetutamente inveito contro di lui [...]”; dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art.101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno [...] dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, [...]; visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone
- di infliggere alla Contrada Capitana dell’Onda, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per avere i propri contradaioli ripetutamente inveito contro l’Autorità Comunale durante l’assegnazione dei cavalli;
- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada Capitana dell’Onda, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive

Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico della Contrada della Lupa

L’assessore delegato, premesso che la Relazione dei Deputati della Festa così recita: "Durante il Corteo Storico il Capitano della Contrada della Lupa, vista l’iniziale irrequietezza del proprio barbero, aveva richiesto l’esonero dal partecipare al corteo storico; ma stante il fatto che il barbero sembrava essersi tranquillizzato, ha convenuto con i Deputati di soprassedere a tale richiesta e di seguire la comparsa anche per valutare eventuali sviluppi. Poco dopo la Fonte Gaia, visto il crescente nervosismo del barbero, la Contrada è stata invitata (a suo dire) da un rotellino a farlo rientrare anzitempo nell’entrone”.
Dato atto che il ritiro, non autorizzato, del barbero dal Corteo Storico contrasta con il divieto contenuto nell'articolo 76 del Regolamento del Palio che recita: "E' vietato alle Contrade di far rappresentare nella Comparsa il Fantino da altro figurante montato sul Soprallasso, nello sfilamento del Corteo, o di esimersi, sotto qualsiasi pretesto, di farvi intervenire il cavallo da corsa (Barbero)", riservando a casi di particolare irrequietezza del cavallo, pericolosi per la propria e l'altrui incolumità, la possibilità che l'"Autorità Comunale" sentiti i Deputati della Festa possa concedere l'autorizzazione all'esenzione dalla partecipazione al Corteo Storico; rilevato quindi che nessuna autorizzazione è stata, nel caso, rilasciata alla Contrada della Lupa, visti l'art. 76, commi 1 e 2, e gli artt. 97, 98 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone
- di sanzionare la Contrada della Lupa così come previsto dall'articolo 97, con la punizione di una "Deplorazione" per aver fatto rientrare nell’entrone durante il Corteo Storico il barbero, senza autorizzazione alcuna, non appena passata la Fonte Gaia, contravvenendo in tal modo a quanto contenuto nell'articolo 76 del Regolamento del Palio;
- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada della Lupa, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico della Contrada Priora della Civetta

L’assessore delegato, premesso che la Relazione dei Deputati della Festa così recita “La Contrada Priora della Civetta ha fatto pervenire alla Amministrazione Comunale e ai Deputati della Festa una lettera per comunicare che a seguito dell’infortunio occorso al cavallo ed in segno di dolore per la mancata partecipazione alla carriera, avrebbe fatto sfilare la propria comparsa senza effettuare le consuete sbandierate ma limitandosi ad effettuare solo i movimenti “dell’otto” (all. n. 11). Cosa che è stata puntualmente applicata.”; visto l’art. 50 del Regolamento del Palio che stabilisce che, nel caso una Contrada “[...] si venga a trovare nell'impossibilità di correre [...]”, “In tali eventualità, mentre resta fermo per la Contrada l'obbligo di presentarsi insieme alle altre, con la propria Comparsa, nel Corteo Storico [...]; visto l’art. 81 del Regolamento del Palio “[...] gli Alfieri di ciascuna Comparsa delle Contrade partecipanti al Palio, dopo aver compiuto l'alzata di saluto all'ingresso nel "Campo", al rullo del tamburo debbono eseguire soltanto quattro sbandierate [...]”, visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone
- di infliggere alla Contrada Priora della Civetta, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per avere la propria comparsa sfilato per il Corteo Storico senza avere effettuato le consuete sbandierate ma limitandosi ad effettuare solo i movimenti “dell’otto”;
- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada Priora della Civetta, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico della Contrada della Chiocciola

L’assessore delegato premesso che la Relazione dei Deputati della Festa, riferendosi ai momenti successivi alla fine della terza prova, così recita: "Immediatamente finita la prova le Contrade defluivano dalla piazza; i contradaioli della Contrada della Chiocciola, mentre il loro cavallo si allontanava verso il Chiasso Largo, si avviavano verso la mossa schierandosi e fronteggiando i contradaioli della Tartuca che stavano sopraggiungendo per la consueta uscita dalla Piazza. I due gruppi si fronteggiavano con energia e dopo alcuni minuti, attenuandosi il confronto, potevano intervenire dapprima le Guardie Comunali e, poi, alcuni agenti di Polizia per separare i contendenti”; considerato che da quanto sopra emerge in modo inequivocabile che sono i contradaioli della Chiocciola a dare inizio al fronteggiamento con i contradaioli della Tartuca; preso atto che “I Deputati, al momento del loro intervento, hanno potuto appurare la presenza fattiva dei dirigenti delle due Contrade”; dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art.101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno [...] dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, [...]; dato atto inoltre che, ai sensi dell’art.101, 3° comma, “L'Assessore Delegato potrà tenere conto, ai fini della graduazione delle punizioni, del comportamento dei dirigenti che hanno la responsabilità della Contrada secondo quanto stabilito dal presente Regolamento”; considerato altresì che gli Ispettori di Pista nella loro relazione evidenziano che il fronteggiamento tra le due contrade è cessato “[...] al momento dell’intervento della Polizia Municipale. Visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone di
- di infliggere alla Contrada della Chiocciola, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art. 97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per avere i propri contradaioli preso parte ad un energico fronteggiamento, nella Piazza del Campo, dopo la terza prova, con i contradaioli della Contrada della Tartuca;
- di infliggere alla Contrada della Chiocciola, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Deplorazione”, per avere i propri contradaioli dato inizio in modo inequivocabile al fronteggiamento nella Piazza del Campo, dopo la terza prova, con i contradaioli della Tartuca;
- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada della Chiocciola, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.

Palio del 2 luglio 2009 - Procedimento a carico della Nobile Contrada dell’Aquila

L’assessore delegato, premesso che, riferendosi ai momenti successivi alla fine della terza prova:
- la Relazione dei Deputati della Festa così recita: "La Piazza (Postierla) era gremita di Contradaioli della Nobile Contrada dell’Aquila che, all’arrivo dei Contradaioli della Pantera, si sono schierati e li hanno fronteggiati energicamente. In assenza delle forze dell’ordine, il fronteggiamento si è protratto per alcuni minuti [...];
- la Relazione degli Ispettori di Pista riporta che nonostante la loro presenza e quella di alcuni Deputati della Festa “[...] si sono fronteggiate la Nobile Contrada dell’Aquila e la Contrada della Pantera, comunque, grazie all’intervento dei Dirigenti delle rispettive Contrade, la situazione si è normalizzata in tempi ragionevoli [...]”;
Considerato che, da quanto sopra, emerge in modo inequivocabile che sono i contradaioli della Nobile Contrada dell’Aquila a dare inizio al fronteggiamento con i contradaioli della Pantera; considerato inoltre che la Nobile Contrada dell’Aquila non è tra le dieci partecipanti al Palio e quindi maggiormente tenuta a un atteggiamento rispettoso; preso atto che “grazie anzitutto alla fattiva opera delle due Dirigenze, e successivamente ai Deputati della festa e agli Ispettori di Pista [...] si è potuta normalizzare la situazione”; dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art.101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno [...] dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, [...]; dato atto inoltre che, ai sensi dell’art.101, 3° comma, “L'Assessore Delegato potrà tenere conto, ai fini della graduazione delle punizioni, del comportamento dei dirigenti che hanno la responsabilità della Contrada secondo quanto stabilito dal presente Regolamento”; visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone di
- di infliggere alla Nobile Contrada dell’Aquila, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per avere i propri contradaioli preso parte ad un energico fronteggiamento, nella Piazza Postierla, dopo la terza prova, con i contradaioli della Contrada della Pantera;
- di infliggere alla Nobile Contrada dell’Aquila, per i fatti relativi al Palio del 2 luglio 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Deplorazione”, per avere i propri contradaioli dato inizio in modo inequivocabile al fronteggiamento nella Piazza Postierla, dopo la terza prova, con i contradaioli della Pantera;
- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Nobile Contrada dell’Aquila, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive


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Messaggio  jabru Mar Ott 13, 2009 5:52 pm

Giovanni Atzeni detto Tittia, vista la proposta di ammonizione per il Palio del 2 luglio 2009, sommata all'ammozione che già si portava dietro, rischia adesso di dover restare fermo per un Palio. Giovanni, ti aspettavi questa proposta di ammonizione per il tuo comportamento alla mossa dove eri di rincorsa? "Davvero non me lo aspettavo. Durante la lunga mossa non ho mai, ripeto mai, ricevuto un richiamo ufficiale da parte del mossiere. Se l'avessi ricevuto lo ammetto, avrei avuto un po' di paura e forse sarei entrato prima. Il mossiere però mi ha solo, una volta, invitato ad entrare". Nella motivazione di proposta di sanzione si parla del fatto che ti trovavi sempre lontano dal verrocchio e che quindi quando l'allineamento era buono tu non entravi perché troppo lontano. "E' vero non riuscivo a tenere la cavalla ferma, spesso dovevo farla indietreggiare per poi avvicinarmi. Non ho mai visto però, un grande allineamento. Appena l'ho notato sono entrato, ed il mossiere ha invalidato la mossa, a mio avviso oltretutto buona. Se non avesse invalidato quella adesso non staremo a parlare di mossa troppo lunga. Sono anche entrato una seconda volta e nuovamente il mossiere l'ha invalidata". Rischi di restare fermo per un Palio, farai ricorso? "Adesso parlerò con la dirigenza del Drago e credo che faremo sicuramente ricorso. Ripeto, io un'ammonizione non me l'aspettavo visto che durante la mossa non ho mai ricevuto un richiamo ufficiale". Anche il capitano del Drago, Mario Toti, è sconcertato da questa proposta di ammonizione nei confronti di Tittia. " Giovanni, e si possono ascoltare le registrazioni per ore - dice Mario Toti - è stato solo invitato dal mossiere e solo una volta ad avvicinarsi al verrocchio. Non ha mai ricevuto un richiamo ufficiale". Capitano, dunque la ritiene una proposta ingiusta? "Se per qualcuno è stata richiesta l'impiccagione allora la sanzione nei confronti di Tittia la ritengo giusta, altrimenti no. Si è visto di tutto in mezzo ai canapi il 2 sera, il Minisini era sempre di traverso, il Bruschelli ha ricevuto tre richiami ufficiali dal mossiere, anche se, il mossiere ha chiamato il terzo nuovamente secondo, tanto che mi son chiesto ma quanti secondi avvertimenti dà il mossiere?". Pensa che se il mossiere non avesse invalidato la prima mossa tutto questo non sarebbe accaduto? "Certamente anche perché il mossiere stesso nelle interviste rilasciate nella Tartuca a fine Palio ha dichiarato che forse la mossa migliore tra le tre era proprio la prima"

Elena Casi da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Mar Ott 13, 2009 5:58 pm

La mossa Palio del 2 luglio 2009: emesse le proposte delle sanzioni

Sono cinque i fantini finiti nelle maglie della giustizia paliesca e ben sette le contrade che si troveranno a dover fare i conti con carichi pendenti. E’ quanto emerge dalle proposte di sanzioni emesse ieri dall’assessore alla giustizia paliesca Fabio Minuti. Dei cinque fantini sanzionati, due, Tittia e Salasso, saranno squalificati se i ricorsi non alleggeriranno le loro posizioni. Non c’è stata invece quella “mano pesante” da molti invocata per riportare le fasi della mossa nei giusti tempi così come non sono stati presi in esame una parte dei comportamenti tenuti tra i canapi nelle fasi della mossa. Quelle elaborate per il Palio di luglio sarebbero proposte di sanzione che farebbero discutere a lungo e in maniera accesa, se ormai non fosse una consuetudine che ad arrabbiarsi siano solo gli elementi direttamente colpiti, nell’indifferenza di consorelle e colleghi che cercano di beneficiare delle “disgrazie” altrui
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Messaggio  jabru Mar Ott 13, 2009 6:01 pm

Siena, 13 ottobre 2009 - La mossa è la madre di tutte le punizioni (o quasi) per i 5 fantini sanzionati dall’assessore delegato al Palio Fabio Minuti per i fatti di luglio. Unica eccezione è Gingillo che riceve un’ammonizione perché, «poco prima della fine della terza prova, ha fermato Già del menhir davanti al palco dei giudici, invertendo il senso di marcia mentre arrivava l’Oca, mettendo così a serio rischio l’incolumità fisica dei fantini e dei cavalli con la probabilità di provocare disordini».

Ha infranto, secondo Minuti, l’articolo 66 del Regolamento che impone di concludere i tre giri previsti. In tutti gli altri casi — Salasso (tre ammonizioni), Trecciolino (un’ammonizione), Brio (un’ammonizione), Tittia (un’ammonizione) — le irregolarità sono state commesse nelle fasi della partenza, come rilevato dai deputati della Festa (certosino il loro lavoro) e confermato dai filmati. Che ci fosse una pioggia di provvedimenti era in parte intuibile dai ripetuti messaggi lanciati dal sindaco durante le recenti occasioni pubbliche.

Sanzioni che sembrano essere propedeutiche ad un lungo lavoro invernale di riflessione, sulla mossa appunto, oltre che sulla Festa in generale e sui cavalli. Perché altre due partenze così prolungate nel 2010 non possiamo permettercele, fermo restando che il Palio non deve essere stravolto nella sua essenza e nel suo dipanarsi. Ad oggi, se eventuali ricorsi dei fantini non verranno accolti, sono due i nomi che rischiano di saltare il prossimo Provenzano: Salasso, fantino della Chiocciola che montava Istriceddu, è stato punito pesantemente con ben tre ammonizioni (due fanno scattare una Carriera di squalifica).

Stessa sorte potrebbe toccare a Tittia perché già aveva un’ammonizione pendente. Al fantino che sussurra ai cavalli sono costati cari i famosi guanti rossi, «non indossati durante la perquisizione» contravvenendo quindi all’articolo 84 del Regolamento. Di qui è scattata la prima delle tre sanzioni in quanto i 10 non possono avere un costume di foggia diversa da quella prescritta dall’articolo 61 per le prove. Una pena identica è stata emessa nei confronti di Salasso per il cambio di posto — è partito dal secondo anziché dal primo (articolo 64) —, la terza deriva dal fatto «che ad un certo punto assestava un calcio al cavallo dell’Istrice» Elisir di Logudoro, montato da Trecciolino, contravvenendo all’articolo 67. Di più.

Giorgio Guglielmi di Vulci nella sua relazione evidenzia «che la mossa è stata lunga e snervante. La Chiocciola e l’Istrice, che avevano avuto in sorte le due prime posizioni, hanno iniziato un teatrino di dentro e fuori lo schieramento che è durato tutta la mossa costringendomi — dice — a sanzionarli rispettivamente con due avvertimenti l’uno e con due avvertimenti e un richiamo l’altro». Aggiungono i Deputati della Festa: «E’ stata particolarmente lunga e la ricerca dell’allineamento laboriosa... mentre, nella parte bassa del canape, avevano inizio le schermaglie tra la Chiocciola e l’Istrice che, nel prosieguo della mossa, avranno un peso specifico determinante ai fini della sua durata».

Il segnale lanciato dal Comune a fantini e Contrade è chiaro: chi sbaglia paga. La tutela della Festa prima di ogni cosa.

Laura Valdesi da La Nazione
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sanzioni Empty la squalifica di Tittia

Messaggio  jabru Mar Ott 13, 2009 6:03 pm

Tittia sorpreso dall'ammonizione 13 ottobre 2009

Continua l’acceso dibattito sulle proposte di sanzione per la carriera del 2 luglio scorso presentate ieri dall’assessore delegato al Palio Fabio Minuti. L’estenuante mossa, durata più di un’ora, ha reso inevitabile il pugno di ferro nei confronti dei fantini. Fra loro Giovanni Atzeni detto Tittia, punito con un’ammonizione e già sanzionato ad agosto del 2008. Per lui, se i provvedimenti saranno confermati, scatterà la squalifica.
da Antenna Radio Esse
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sanzioni Empty Provenzano 2010: fuori 5 big

Messaggio  jabru Mer Ott 14, 2009 4:28 pm

Fantini in odor di squalifica. Nelle maglie della giustizia paliesca non solo Tittia e Salasso che salteranno il prossimo Palio di Provenzano ma anche Brio e Trecciolino e Sgaibarre che rischiano grosso se le sanzioni per la Carriera di agosto dovessero seguire lo stesso trend di luglio. Per Alberto Ricceri un anno da dimenticare al più presto e di cui continuerà a pagare gli errori nel 2010. Salasso è riuscito a rimediare ben tre ammonizioni: per il cambio posto, per il calcio assestato al cavallo dell’Istrice Elisir, e per i guanti rossi “non indossati - si legge nelle motivazioni - durante la perquisizione”. Guanti, che a dispetto del colore, non hanno davvero portato fortuna ad Alberto, visto che non si ricorda una punizione simile. Così se le proposte saranno confermate non vedremo Salasso in Piazza fino al prossimo agosto. Squalifica per sommatoria di ammonizioni per Giovanni Atzeni che salterà come Salasso il Palio di Provenzano. Ad essere punito l’atteggiamento tenuto dal fantino del Drago durante le fasi della mossa. Non per caso nella sua relazione il mossiere ha indicato tra le cause del ritardo della mossa proprio l’atteggiamento tenuto dalla rincorsa. Ammonizione che dovrebbe colpire anche Antonio Villella per l’atteggiamento di Sgaibarre durante il Palio dell’Assunta. Occhi puntati su quelle che saranno le proposte di sanzione di agosto per Trecciolino, dopo l’ammonizione di luglio. Anche Gigi Bruschelli potrebbe rientrare tra gli esclusi di luglio se venissero puniti alcuni atteggiamenti tenuti all’interno dei canapi durante la lunga mossa. Anche in questo caso non mancherà materiale per chi sarà chiamato a decidere. Ma la lista dei fantini che potrebbero incappare nella squalifica non finisce qui. Chi rischia di più, e la punizione potrebbe superare in questo caso un Palio, Andrea Mari. La proposta di sanzione per i fatti di luglio lo vedono chiamare in causa con un’ammonizione per la gomitata rifilata durante la prova generale al cavallo dell’Istrice, Elisir. Per Brio sarà importante riuscire ad annullare la sanzione in previsione di quanto gli potrebbe venir contestato ad agosto, in riferimento alla nerbata nell’occhio del cavallo del Leocorno. Un episodio che suscitò non poche polemiche nei giorni immediatamente successivi alla vittoria della Civetta. In questo caso la giustizia paliesca potrebbe usare la mano pesante anche alla luce delle raccomandazioni fatte dallo stesso sindaco sugli atteggiamenti da tenere all’interno dei canapi. A rischiare la squalifica anche Antonio Villella. Per Sgaibarre sarà difficile evitare l’ammonizione ma vista la linea dura del Comune la sanzione per Antonio potrebbe essere più severa. Nel 1994 Bastiano venne squalificato per aver indugiato ad entrare tra i canapi. Una situazione che se dovesse essere confermata potrebbe ad un profondo rimescolamento delle strategie paliesche con più di un punto di riferimento che verrebbe a mancare. Senza Trecciolino, Brio, Salasso e Tittia e Sgaibarre per i capitani non sarà facile individuare le nuove strade da seguire. Se poi le punizioni dovessero avere un raggio d’azione ancor maggiore di quello ipotizzato i giochi per il Palio di Provenzano sarebbe davvero tutto da ricostruire

Riccardo Pagliantini da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Gio Ott 15, 2009 4:50 pm

Siena, 15 ottobre 2009 - "Abbiamo fatto le prime valutazioni, non è ancora nelle nostre mani la documentazione del Comune. Mi riservo di approfondire», dice il priore della Civetta Carlo Rossi. Che aggiunge: «Da un primo esame sembra che ci sia qualche precedente che potrebbe indurci a fare ricorso, al contempo esistono aspetti per i quali la sanzione ci può anche stare. Speravamo che con la soluzione scelta di fare solo l’otto venisse accettata senza conseguenze. Ripeto, valuteremo ma non posso escludere che la Civetta alla fine accetti la censura». Quanto alla Lupa il priore ha convocato domani alle 21.30 l’assemblea in cui il popolo sceglierà se fare o meno ricorso.

Laura Valdesi
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sanzioni Empty sanzioni definitive del Palio di Luglio

Messaggio  jabru Mar Nov 03, 2009 10:50 am

Le sanzioni definitive del Palio del 2 luglio 02 novembre 2009

La giunta di oggi, ai sensi del regolamento del Palio ha esaminato le proposte di sanzione dell’Assessore Delegato per il Palio del 2 luglio 2009, le memorie difensive, che sono state presentate dalle Contrade della Chiocciola, della Lupa, dell’Aquila, della Pantera e della Torre, e dai fantini Alberto Ricceri, Andrea Mari, Giuseppe Zedde, Giovanni Atzeni e Luigi Bruschelli, e ha deliberato le sanzioni relative al Palio del 2 luglio 2009.
La giunta ha deliberato di non sanzionare il fantino della Contrada della Tartuca, Giuseppe Zedde detto Gingillo. A carico del fantino della Contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso, sono state deliberate due ammonizioni. La giunta inoltre ha sanzionato il fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, con la punizione della ammonizione. A carico del fantino della Contrada Sovrana dell’Istrice, Luigi Bruschelli detto Trecciolino, ha deliberato la punizione dell’ammonizione. A carico del fantino della Contrada del Drago, Giovanni Atzeni detto Tittia, ha deliberato la punizione dell’ammonizione.
La giunta ha deliberato di non sanzionare la Contrada della Torre. Ed ancora, la giunta ha inoltre deliberato di sanzionare la Contrada della Tartuca con due censure, la Contrada della Pantera con la punizione della censura, la Contrada Capitana dell’Onda con la punizione di una censura. A carico della Contrada della Lupa la giunta ha deliberato la punizione di una deplorazione, a carico della Contrada Priora della Civetta la punizione di una censura, a carico della Contrada della Chiocciola la punizione di una censura e di una deplorazione. Infine, a carico della Nobile Contrada dell’Aquila la giunta ha deliberato la punizione di una deplorazione.
Sono in corso le notifiche ai diretti interessati.
Antenna Radio Esse


Ultima modifica di jabru il Mar Nov 03, 2009 10:52 am - modificato 1 volta.
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sanzioni Empty Palio del 2 luglio: la Giunta sconta le pene

Messaggio  jabru Mar Nov 03, 2009 10:51 am

Palio del 2 luglio. La Giunta sconta le "pene"

Tra le decisioni prese oggi dalla Giunta in merito alle sanzioni paliesche presentate dall'assessore delegato per il Palio del 2 luglio 2009 molte scelte indulgenti nei confronti delle ammonizioni e delle censure a contrade e fantini. Eliminata la sanzione rivolta verso Giuseppe Zedde detto Gingillo, fantino della Torre. A carico del fantino della contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso, sono state deliberate due ammonizioni rispetto alle tre precedentemente presentate. Ammonizione per Andrea Mari detto Brio, fantino della Civetta e per Luigi Bruschelli detto Trecciolino, fantino dell'Istrice. Altra ammonizione per Giovanni Atzeni, detto Tittia, che per somme di ammonizione sarà squalificato insieme a Salasso per un turno.

La giunta ha deliberato di non sanzionare con la censura la Contrada della Torre. Confermate le due censure per la contrada della Tartuca. Una censura invece per la Contrada della Pantera e la contrada dell’Onda. A carico della Contrada della Lupa la giunta ha deliberato la punizione di una deplorazione, a carico della Contrada Priora della Civetta la punizione di una censura, a carico della Contrada della Chiocciola la punizione di una censura e di una deplorazione. Infine, a carico della Nobile Contrada dell’Aquila la giunta ha deliberato la punizione di una deplorazione.


Le memorie difensive, che sono state presentate dalle Contrade della Chiocciola, della Lupa, dell’Aquila, della Pantera e della Torre, e dai fantini Alberto Ricceri, Andrea Mari, Giuseppe Zedde, Giovanni Atzeni e Luigi Bruschelli, e ha deliberato le sanzioni relative al Palio del 2 luglio 2009.


>>02/11/2009 18.33.00(SIENANEWS)
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Messaggio  jabru Mar Nov 03, 2009 6:48 pm

Trecciolino e Tittia I ricorsi dei due fantini non sono stati accolti. Bruschelli si ritrova un’ammonizione, ma per Atzeni scatta la squalifica

Erano attese con ansia le decisioni della giunta, chiamata ad analizzare i ricorsi presentanti da fantini e contrade per quanto riguarda le proposte di sanzioni per il Palio di luglio. Era il 12 ottobre quando l’assessore Fabio Minuti firmò le proposte, e ieri, a distanza di 21 giorni, le sentenze sono arrivate. Pochi i cambiamenti rispetto alle proposte. Ne beneficiano l’Aquila, che si vede togliere una censura, comminata per il fronteggiamento con la Pantera, la Torre alla quale viene cancellata la censura per l’economo salito sul palco delle comparse, e due fantini: Giuseppe Zedde e, in parte, Alberto Ricceri, “condonato” di una ammonizione su tre. Per lui, così come per Giovanni Atzeni, scatta la squalifica di un Palio, ma, dopo la conferma della maggior parte di sanzioni, sono tanti i fantini che temono quelle del Palio d’agosto. Viste le fasi della mossa, ancora più lunga di quella di luglio e anche abbastanza confusa, non si esclude che il numero dei fantini assenti in occasione del prossimo Palio possa essere ancora maggiore. Per quanto riguarda invece le contrade, deve stare attenta l’Aquila, che adesso si trova con due deplorazioni ed una censura a suo carico, così come la Chiocciola. Salgono a due anche le deplorazioni della Lupa. Scaduti i dieci giorni di tempo previsti per presentare i ricorsi, all’amministrazione comunale sono arrivate le discolpe di tutti i fantini e delle contrade ad esclusione di Tartuca, Onda e Civetta. Così ieri pomeriggio la giunta si è riunita alle 17 e, dopo circa un’ora sono usciti i verdetti. “La giunta ha esaminato le proposte di sanzione dell’Assessore Delegato per il Palio del 2 luglio 2009, le memorie difensive, che sono state presentate dalle Contrade della Chiocciola, della Lupa, dell’Aquila, della Pantera e della Torre, e dai fantini Alberto Ricceri, Andrea Mari, Giuseppe Zedde, Giovanni Atzeni e Luigi Bruschelli, e ha deliberato le sanzioni relative al Palio del 2 luglio 2009. La giunta ha deliberato di non sanzionare il fantino della contrada della Tartuca, Giuseppe Zedde detto Gingillo. A carico del fantino della contrada della Chiocciola, Alberto Ricceri detto Salasso, sono state deliberate due ammonizioni. La giunta inoltre ha sanzionato il fantino della contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, con la punizione della ammonizione. A carico del fantino della contrada Sovrana dell’Istrice, Luigi Bruschelli detto Trecciolino, ha deliberato la punizione dell’ammonizione. A carico del fantino della contrada del Drago, Giovanni Atzeni detto Tittia, ha deliberato la punizione dell’ammonizione. La giunta ha deliberato di non sanzionare la contrada della Torre. Ed ancora, la giunta ha inoltre deliberato di sanzionare la contrada della Tartuca con due censure, la contrada della Pantera con la punizione della censura, la contrada Capitana dell’Onda con la punizione di una censura. A carico della contrada della Lupa la giunta ha deliberato la punizione di una deplorazione, a carico della contrada Priora della Civetta la punizione di una censura, a carico della contrada della Chiocciola la punizione di una censura e di una deplorazione. Infine, a carico della Nobile contrada dell’Aquila la giunta ha deliberato la punizione di una deplorazione”. Adesso si attendono con ansia le proposte del Palio di agosto. Tutta la fase sanzionatoria dovrà terminare entro il 30 novembre, e quindi l’attesa dovrebbe essere davvero breve

Susanna Guarino da Corriere di Siena
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sanzioni Empty le sanzioni ai fantini

Messaggio  jabru Mar Nov 03, 2009 6:49 pm

Gingillo e Salasso Sia a Giuseppe Zedde che ad Alberto Ricceri è stata tolta una ammonizione. Ma a Salasso gliene rimangono due e così scatta la squalifica per il prossimo Palio di luglio

“Ero un po’ preprato, ma sono tanto dispiaciuto”. Per Giovanni Atzeni la giunta non ha previsto nessuno sconto. Resta l’ammonizione per aver ritardato le fasi della mossa e va a sommarsi con quella dello scorso anno, costringendolo a saltare il prossimo Palio di luglio. A luglio Tittia spettatore quindi? “Non ci sono alternative. Speravo che il ricorso fosse accolto, anche perchè le ragioni portate mi sembravano giuste, ma mi sentivo che sarebbe andata così”. Se ti ritrovassi adesso nella stessa situazione di luglio scorso, cosa faresti? “A mente fredda direi che starei più attento, ma non è facile, perchè io non sono mai stato richiamato. Non mi sono reso conto del tempo che passava. Ad essere lì, a cavallo, in attesa dell’attimo buono, il tempo non è quantificabile. E poi io ero partito. Addirittura due volte e in tempi giusti. Il fatto è che le mosse sono state invalidate”. Quindi non ti eri reso conto di quanto fosse lunga quella mossa? “A dire la verità no. Se il mossiere mi avesse richiamato ufficialmente avrei capito, ma con me era tranquillo. Quello sarebbe stato un segnale. E d’altronde la mattina del Palio il sindaco ci dice chiaramente che, se il mossiere ci richiama ufficialmente tre volte, poi scatta l’ammonizione. Ma a me non mi ha richiamato nemmeno una, e quindi stavo tranquillo”. Per quanto riguarda gli altri fantini, la voglia di parlare è poca e per qualunque commento preferiscono attendere la lettura delle motivazioni della mancata accettazione del loro ricorso. Segreteria telefonica fissa sul numero di Alberto Ricceri, irrintracciabile dal palio di agosto. A lui è stata accolta una parte del ricorso, presumibilmente quella che riguarda l’aver indossato i guanti rossi in occasione del Palio

Susanna Guarino da Corriere di Siena
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sanzioni Empty Torre niente censura

Messaggio  jabru Mar Nov 03, 2009 6:52 pm

La Torre esce pulita dalle sanzioni del Palio di luglio. E’ stata tolta la censura proposta per la presenza sul palco delle comparse dell’economo e del viceeconomo. Il priore Pierluigi Millozzi è soddisfatto. Si aspettava che il ricorso venisse accettato? “Sono comtento che sia stato così. Noi avevamo presentato un ricorso in maniera garbata, nel quale dimostravamo che non era stato tenuto un comportamento omogeneo in quanto sul palco si trovavano anche contradaioli di altre consorelle. E poi avevamo ritenuto che non si trattasse di un comportamento grave al punto da far scattare l’articolo 101 sulla responsabilità oggettiva della contrada”. E da ora in poi? “Sappiamo che da ora in poi non si potrà più fare, e quindi ci comporteremo, noi come penso anche gli altri, di conseguenza. Abbiamo capito la lezione”. Sanzione confermata invece per la Lupa, che adesso ha al suo attivo due deplorazioni. Il priore Andrea Viviani ne prende atto con dispiacere. Come era stato articolato il vostro ricorso? “Avevamo spiegato quello che era successo, e che si è trattato di un equivoco in quanto era stato interpretato come permesso l’intervento di un rotellino. Avevamo segnalato che il cavallo era molto nervoso sin dall’ingresso in piazza, poi si era calmato, ma quando si è nuovamente agitato il barbaresco ha interpretato come permesso l’intervento del rotellino”
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sanzioni Empty Aquila - fronteggiamento con la rivale

Messaggio  jabru Mar Nov 03, 2009 6:53 pm

L’Aquila era stata sanzionata con una censura ed una deplorazione per aver dato il via al fronteggiamento con la Pantera e per avervi partecipato. La giunta ha accolto una parte del ricorso ed ha tolto la censura. Ma il priore Alessandro Orlandini sperava in una conclusione un po’ diversa. Come era stato articolato il vostro ricorso? “Avevamo presentato delle discolpe nelle quali si arrivava alla conclusione che sarebbe stato giusto togliere la deplorazione e, al massimo, sanzionarci con due censure. Avevamo dimostrato che l’attraversamento del territorio da parte della rivale costituisce un accumulo di tensioni. E avevamo spiegato che un’ora prima del fronteggiamento si era già verificata una discussione sedata dalle due dirigenze. Insomma, era una questione di Palio. Noi avevamo chiesto che l’attraversamento del territorio avvenisse con forme rispettose, ma è sempre un momento difficile”. Lo “sconto” della censura è comunque positivo... “La nostra situazione rimane pericolosa, in quanto avevamo già un’altra deplorazione”
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sanzioni Empty Verdetto a sorpresa

Messaggio  jabru Mar Nov 03, 2009 6:56 pm

Siena, 3 novembre 2009 - Verdetto a sorpresa della giunta sui ricorsi fatti dai fantini contro le proposte di sanzione per il Palio di Provenzano. Tutti e cinque avevano presentato le discolpe ma solo due hanno visto accolte le loro ragioni.



Gingillo, vincitore con Già del Menhir, era stato ammonito perché nella terza prova aveva invertito il senso di marcia mentre arrivava dietro l’Oca, "mettendo a serio rischio l’incolumità fisica dei fantini e dei cavalli con la probabilità di causare disordini", contravvenendo all’articolo 66 del Regolamento. La giunta ha deciso di non sanzionare Gingillo (che peraltro non ha carichi pendenti). Evidentemente le ragioni da lui addotte hanno convinto gli assessori. La tesi difensiva evidenziava come, a un’analisi certosina, emergesse che non era stato Gingillo a fare dietro front bensì lo stesso Già del Menhir, a causa dello scoppio del mortaretto. Uno scarto, insomma.



Solo oggi, comunque, si conosceranno con esattezza le ragioni dell’assoluzione, pubblicate all’albo pretorio del Comune. E si avrà dunque la conferma del motivo per cui a Salasso è stata tolta una delle tre ammonizioni proposte inizialmente dall’assessore Fabio Minuti. La sensazione è che sia stata tolta per via degli ormai famosi guanti rossi. Nella memoria depositata dal fantino, che correva nella Chiocciola su Istriceddu, erano stati portati infatti alcuni esempi del lontano passato quando suoi colleghi avevano indossato guanti ma non erano stati colpiti da alcuna sanzione. Perché iniziare proprio da Salasso? Questa potrebbe essere la ragione della "grazia" ma difficilmente, in futuro, se si ripeterà un fatto del genere il fantino — chiunque sia — la passerà liscia.



Tutti avvertiti. Poiché al fantino della Chiocciola, però, vengono confermate le due ammonizioni — una per aver dato un calcio al cavallo dell’Istrice e l’altra per essere partito da un posto diverso da quello assegnatogli dalla sorte, il secondo anziché il primo — scatta lo stesso un Palio di squalifica. Non potrà dunque essere al canape il 2 luglio. Stessa sorte per Tittia. Anche lui aveva presentato ricorso contro l’ammonizione proposta per il comportamento alla mossa. Per quello stare, a dire del giudice paliesco, troppo lontano dal verrocchino ritardando la partenza. Le sue parole non sono bastate a convincere i giudici: l’ammonizione resta e si somma a quella ricevuta ad agosto 2008 costringendolo a saltare Provenzano 2011.



Inutili, agli occhi della giunta, anche i ricorsi depositati da Brio che era nella Civetta e da Trecciolino che correva nell’Istrice. Il fantino del Castellare durante la mossa della prova generale aveva dato una gomitata al muso di Elisir di Logudoro causando le rimostranze del popolo di Camollia e l’intervento del capitano dell’Istrice nei confronti di quello della Civetta. Gli è costata un’ammonizione. Adesso rischia la squalifica se, com’è probabile, verrà punito per la nerbata al cavallo del Leocorno fra i canapi. Non è stato accolto neppure il ricorso di Trecciolino per le schermaglie con la Chiocciola nella parte bassa del canape che avevano pesato nella durata delle fasi della partenza. Ammonito dunque anche il fantino dell’Istrice che non aveva carichi pendenti, come del resto Brio.

Laura Valdesi
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Messaggio  jabru Mer Nov 04, 2009 11:36 am

Per il 2010 due fantini fuori. In attesa delle sanzioni di agosto

C'è chi si è salvato, chi non correrà a luglio prossimo, chi attende il resoconto di agosto. Le sanzioni del Palio di luglio sono ormai una pratica chiusa, che ha messo fuori causa Giovanni Atzeni detto Tittia e Alberto Ricceri detto Salasso. Per il primo, che correva nel Drago, una sommatoria di ammonizioni già iniziata ad agosto 2008, mentre Salasso si è visto accogliere uno dei tre ricorsi presentati, tante erano state le punizioni inflitte. Non è risultata punitiva l'ammonizione relativa ai guanti indossati dal fantino sia durante la Prova Generale che per il Palio. Un'ammonizione confermata anche per Andrea Mari detto Brio. Tira invece un sospiro Giuseppe Zedde detto Gingillo, accusato di aver fermato il cavallo prima della fine di una prova e aver invertito il senso di marcia, che ha visto accogliere il proprio ricorso.
Tre Contrade invece non avevano presentato ricorso, accettando quindi le sanzioni iniziali. Le censure inflitte a Civetta, Onda e Tartuca (due per Castelvecchio) saranno quindi confermate e segnate nel taccuino dei cattivi. Chiaro come il livello lieve della sanzione non abbia scaturito i ricorsi. Per una censura invece ha fatto ricorso la Torre, a cui era stato "pizzicato" un contradaiolo in borghese sul palco delle Comparse. Il ricorso è stato accolto, con l'invito a non ripetere a livello generale una prassi ormai consolidata (per il Regolamento infatti soltanto i monturati devono prender posto sul palco delle comparse). Resta intatta la deplorazione alla Lupa, ridotta di una censura (con deplorazione sempre viva) all'Aquila, conferma di deplorazione anche per Stalloreggi.
A questo quadro molto variegato, specialmente per i fantini, si dovrà aggiungere quello che in giornata dovrebbe essere pubblicato: la proposta di sanzioni per il Palio di agosto, che sulla carta dovrebbe prevedere ancora più provvedimenti rispetto a luglio. Se Atzeni e Ricceri sono già out per Provenzano 2010, per gli altri si dovrà aspettare il quadro completo con agosto per dare giudizi complessivi. Gli episodi da giudicare per il Palio di agosto 2009 sono molto più complessi di quelli di Provenzano e potrebbero anche veder incorrere qualche Contrada in sanzioni importanti.


>>04/11/2009 7.57.00(SIENANEWS)
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sanzioni Empty le sanzioni

Messaggio  jabru Mer Nov 04, 2009 5:37 pm

Siena, 4 novembre 2009 - Inutile negarlo: la vicenda dei guanti rossi indossati da Salasso nel Palio di luglio, per i quali ha ricevuto un’ammonizione poi tolta dalla giunta, ha incuriosito. Singolari (ed efficaci) le discolpe del fantino contenute nelle delibere pubblicate ieri all’Albo pretorio. L’impiego dei guanti è giustificato "dall’abbinamento cromatico con i colori della Chiocciola nonché dal fare migliore presa sulle redini del cavallo. Sarebbero poi stati utilizzati in passato, nonché nelle prove, potrebbero rientrare in una normale evoluzione del costume tradizionale".



Questa l’interpretazione di Salasso, rigettata dalla giunta, che aggiunge: "Il fatto di aver indossato gli stessi guanti per le prove, già infrazione potenzialmente sanzionabile, non può essere ritenuto un’implicita autorizzazione". Bocciata anche la tesi della migliore presa sulle redini. Però la giunta ha preferito utilizzare questo episodio come esempio per il futuro. Nel senso che da qui in avanti "non saranno ammesse personali licenze in merito all’abbigliamento dei fantini" rispetto a quanto previsto nel Regolamento del Palio. L’avviso vale dunque per le Carriere 2010.



Ma se su tale punto l’amministrazione ha soprasseduto, non c’è stato nulla da fare per il cambio di posizione. "E’ stato determinato — scrive Salasso nelle memorie difensive — dall’atteggiamento del cavallo dell’Istrice... l’unica possibilità di partire era la seconda posizione. Il mio atteggiamento nei confronti di Elisir (gli avrebbe dato un calcio, ndr) è stato un gesto di allontanamento senza violare l’articolo 67". La giunta dice di aver riguardato il filmato che mostra una realtà dei fatti diversa: "Non ha cercato minimamente il rispetto dell’ordine alla mossa. Trattandosi di un professionista non possono essere addotte a scusante il comportamento di Elisir o che lo spostamento di posto abbia determinato un vantaggio più o meno maggiore a lui stesso al momento della partenza".



Altra sanzione tolta, altro avvertimento per il 2010, dopo quello dei guanti. Arriva dall’analisi del caso Torre. Era stata censurata perché economo e vice erano sul palco delle comparse all’uscita dei cavalli dall’Entrone. Ebbene, Salicotto ha portato le prove "che c’erano anche tre contradaioli dell’Oca e 3 dell’Onda". La giunta prende atto di ciò grazie alla documentazione della Torre. "I fatti dimostrano l’opportunità dell’assessore delegato a intervenire in una prassi palesemente scorretta soprattutto nei confronti di quelle Contrade rispettose degli spazi necessari alle comparse". Conclude: "Ritenuto tuttavia che, per la natura dell’infrazione commessa, il momento sanzionatorio possa essere preceduto da una tempestiva opera di sensibilizzazione di tutte le Contrade sulla norma in questione", la censura viene tolta. Ma in futuro "non sarà tollerata la presenza di contradaioli che non siano figuranti in costume sul palco" davanti al Comune.



Anche Brio aveva provato a farsi togliere l’ammonizione. "L’episodio è avvenuto in una prova e non durante il palio", obiettava. "L’allineamento si rivelò laborioso per l’irrequietezza di alcuni cavalli — scrive —, in particolare dell’Istrice". Lui, poi, montava "un esordiente (Iesael) per proprio per sua inesperienza in Piazza era difficilmente gestibile". Infine, la gomitata ad Elisir non è stata altro "che un movimento istintivo di difesa". Ribatte la giunta: "Mari conferma il gesto inutile ai fini della guida e del controllo del proprio cavallo. Inoltre è un professionista, l’irrequietezza non può essere una scusante". Ammonizione confermata.

La. Valde. da La Nazione
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Messaggio  jabru Mer Nov 04, 2009 5:41 pm

Per il 2010 due fantini fuori. In attesa delle sanzioni di agosto

C'è chi si è salvato, chi non correrà a luglio prossimo, chi attende il resoconto di agosto. Le sanzioni del Palio di luglio sono ormai una pratica chiusa, che ha messo fuori causa Giovanni Atzeni detto Tittia e Alberto Ricceri detto Salasso. Per il primo, che correva nel Drago, una sommatoria di ammonizioni già iniziata ad agosto 2008, mentre Salasso si è visto accogliere uno dei tre ricorsi presentati, tante erano state le punizioni inflitte. Non è risultata punitiva l'ammonizione relativa ai guanti indossati dal fantino sia durante la Prova Generale che per il Palio. Un'ammonizione confermata anche per Andrea Mari detto Brio. Tira invece un sospiro Giuseppe Zedde detto Gingillo, accusato di aver fermato il cavallo prima della fine di una prova e aver invertito il senso di marcia, che ha visto accogliere il proprio ricorso.
Tre Contrade invece non avevano presentato ricorso, accettando quindi le sanzioni iniziali. Le censure inflitte a Civetta, Onda e Tartuca (due per Castelvecchio) saranno quindi confermate e segnate nel taccuino dei cattivi. Chiaro come il livello lieve della sanzione non abbia scaturito i ricorsi. Per una censura invece ha fatto ricorso la Torre, a cui era stato "pizzicato" un contradaiolo in borghese sul palco delle Comparse. Il ricorso è stato accolto, con l'invito a non ripetere a livello generale una prassi ormai consolidata (per il Regolamento infatti soltanto i monturati devono prender posto sul palco delle comparse). Resta intatta la deplorazione alla Lupa, ridotta di una censura (con deplorazione sempre viva) all'Aquila, conferma di deplorazione anche per Stalloreggi.
A questo quadro molto variegato, specialmente per i fantini, si dovrà aggiungere quello che nei prossimi giorni dovrebbe essere pubblicato: la proposta di sanzioni per il Palio di agosto, che sulla carta dovrebbe prevedere ancora più provvedimenti rispetto a luglio. Se Atzeni e Ricceri sono già out per Provenzano 2010, per gli altri si dovrà aspettare il quadro completo con agosto per dare giudizi complessivi. Gli episodi da giudicare per il Palio di agosto 2009 sono molto più complessi di quelli di Provenzano e potrebbero anche veder incorrere qualche Contrada in sanzioni importanti. Ma, a questo punto, se ne parlerà tra venerdì e la prossima settimana, con i dieci giorni di tempo per i ricorsi di Contrade e fantini dopo la pubblcazione delle proposte di sanzione.

>>04/11/2009 13.00.00(SIENANEWS)
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Messaggio  jabru Gio Nov 05, 2009 5:33 pm

Luglio e agosto Le immagini dell’arrivo di Tartuca, in alto, e Civetta. La pista è già affollata

Anche quest’anno il Palio costerà particolarmente caro a qualche contradaiolo. Istituite lo scorso anno con grande pubblicità, le multe per chi entra in pista prima dello scoppio del mortaretto sono state elevate anche per la carriera di luglio e, forse, anche per quella d’agosto. Molti contradaioli sembrano aver capito la lezione e, rispetto al passato, il numero di chi entra sul tufo mentre i cavalli sono ancora in corsa è molto diminuito. Ma non si può dire che la brutta abitudine sia scomparsa, forse perchè moltissimi contradaioli ritenevano che lo spauracchio delle multe avesse esaurito il suo compito nel 2008. Infatti lo scorso anno per il Palio di luglio le multe furono una decina, mentre quest’anno sono state notificate solo quattro sanzioni da 516 euro. Qualche altra multa dovrebbe essere invece in arrivo per il Palio di agosto, ma i termini di novanta giorni scadono il prossimo 15 novembre e la polizia municipale sta ancora vagliando una serie di immagini. E proprio dalle immagini dell’arrivo si vede che la zona della mossa, al momento dello scoppio del mortaretto, era particolarmente affollata sia per il Palio di luglio che per quello d’agosto

Susanna Guarino da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Mar Nov 10, 2009 11:36 am

Le proposte di sanzione per il Palio di agosto 09 novembre 2009

L’assessore delegato al Palio Fabio Minuti ha presentato le proposte di sanzione per la carriera del 16 agosto scorso. Pugno di ferro nei confronti dei fantini, che come a luglio sono stati i principali artefici di una mossa estenuante, che ha rischiato di far rimandare la corsa. Per il vittorioso Andrea Mari detto Brio la proposta è quella della squalifica per un Palio, a causa della nerbata rifilata al cavallo del Leocorno fra i canapi. Tre ammonizioni, invece, per Gianluca Mureddu detto Filuferru, che montava nella contrada di Pantaneto; il fantino è accusato di aver spinto l’avversaria verso la parte bassa del canape, di aver ostacolato la rincorsa e di essere partito dal secondo posto anziché dal sesto assegnatogli. Se le sanzioni saranno confermate, anche Filuferru sarà squalificato nel prossimo Palio di Provenzano. A rischio per luglio 2010 anche Luca Minisini detto Dé, che ad agosto vestiva i colori dell’Aquila. L’accusa nei suoi confronti è quella di essere partito dal nono posto anziché dal terzo stabilito dalla busta. Ammonizione anche per Francesco Caria detto Tremendo, fantino della Torre, che ha cercato ripetutamente di ostacolare la Lupa. Per Silvano Mulas detto Voglia, che montava nell’Onda, è stata proposta l’ammonizione per aver ostacolato la rincorsa. L’ultima sanzione ai fantini riguarda Antonio Villella detto Sgaibarre, che era di rincorsa per i colori della Chiocciola; la motivazione è l’aver indugiato oltre misura ad entrare, nonostante le numerose opportunità avute. Per quanto riguarda le contrade la proposta è quella di una censura a testa per Lupa e Leocorno. Il barbaresco del rione di Pian D’Ovile aveva provocato qualche tensione nel dopo-palio per essere passato con irruenza insieme al cavallo nel mezzo ai contradaioli della Civetta. Il capitano di Pantaneto Luigi Fumi Cambi Gado, invece, sceso dal palco per verificare le condizioni del proprio barbero aveva esternato ad alta voce il suo pensiero provocando reazioni negli spettatori presenti nella zona della mossa.
da Antenna Radio Esse
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Messaggio  jabru Mar Nov 10, 2009 11:39 am

Palio del 16 agosto, le proposte di sanzione


L’assessore delegato al Palio Fabio Minuti ha presentato le seguenti proposte di sanzione per il Palio del 16 agosto 2009. Due le contrade "censurate" e ben 6 i fantini "ammoniti". La sanzione più grave, ovvero l'esclusione per un Palio, è stata richiesta per Andre Mari detto Brio, fantino della contrada della Civetta.



Procedimento a carico della Contrada del Leocorno

L'assessore delegato, premesso che la Relazione dei Deputati della Festa, riferendosi ai momenti precedenti il Palio, così recita: "Il sig. Sindaco consente anche al Capitano del Leocorno di scendere dal Palco dei Giudici per sincerarsi dell’accaduto; nel momento di comprensibile concitazione il Capitano del Leocorno esterna ad alta voce, direttamente dalla Pista, le proprie considerazioni”;

dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art. 101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno [...] dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, [...];

dato atto inoltre che, ai sensi dell’art.101, 3° comma, “L'Assessore Delegato potrà tenere conto, ai fini della graduazione delle punizioni, del comportamento dei dirigenti che hanno la responsabilità della Contrada secondo quanto stabilito dal presente Regolamento”;

considerato altresì che gli Ispettori di Pista nella loro relazione evidenziano che “In questa occasione, il Capitano della Contrada del Leocorno si rivolge al mossiere e verso il palco dei Giudici rimostrando ad alta voce le proprie ragioni. Con questo atteggiamento, probabilmente condizionato dalla concitazione del frangente, il Capitano della Contrada del Leocorno innesca la reazione verbale, con epiteti e minacce, di alcuni contradaioli [...].”

Visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone:

- di infliggere alla Contrada del Leocorno, per i fatti relativi al Palio del 16 agosto 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per avere il proprio Capitano esternato ad alta voce, direttamente dalla Pista nei momenti precedenti il Palio, le proprie considerazioni e avere innescato la reazione verbale, con epiteti e minacce, di alcuni contradaioli;

- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada del Leocorno, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.





Procedimento a carico della Contrada della Lupa

L’assessore delegato, premesso che la Relazione dei Deputati della Festa, riferendosi ai momenti successivi alla fine della terza prova, così recita: "Nel dopo corsa si nota una situazione di relativa tensione tra la Contrada della Civetta e quella della Lupa, immediatamente sedata dai Dirigenti delle due Contrade. Dalle testimonianze raccolte dai Deputati, l’episodio sembra essere stato causato da un gesto irruento del Barbaresco della Lupa il quale, all’altezza del vicolo dei Pollaioli, per raggiungere il proprio popolo, passava in mezzo ai contradaioli della Civetta agitando il proprio barbero”;

dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art.101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno [...] dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, [...];

dato atto inoltre che, ai sensi dell’art.101, 3° comma, “L'Assessore Delegato potrà tenere conto, ai fini della graduazione delle punizioni, del comportamento dei dirigenti che hanno la responsabilità della Contrada secondo quanto stabilito dal presente Regolamento”;

considerato altresì che gli Ispettori di Pista nella loro relazione evidenziano che “Durante l’uscita delle Contrade dalla Piazza, si sono verificate delle tensioni verbali tra alcuni contradaioli della Lupa e della Contrada Priora della Civetta prontamente sedate dall’intervento dell’Ispettore di pista [...] e dei Dirigenti delle due Contrade”.

Visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio propone

- di infliggere alla Contrada della Lupa, per i fatti relativi al Palio del 16 agosto 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per essere il proprio Barbaresco passato tra i contradaioli della Contrada Priora della Civetta agitando il cavallo per raggiungere il proprio popolo, all’altezza del vicolo dei Pollaioli, nella Piazza del Campo dopo la terza prova;

- di vietare alla Contrada della Lupa di far ricoprire incarichi, soggetti da approvazione ex artt. 17 e 75 del Regolamento per il Palio, per 2 (due) Palii al barbaresco della Contrada della Lupa;

- di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada della Lupa, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.



Procedimento a carico del fantino della Contrada della Torre, Francesco Caria detto Tremendo

L’assessore delegato, preso atto della Relazione dei Deputati della Festa, dopo un attento riesame delle fasi della mossa con l’evidenza dei filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio, allegati alla suddetta Relazione, dai quali si nota il reiterato sporgere del gomito del fantino della Contrada della Torre, Francesco Caria detto Tremendo, nei confronti del fantino della Contrada della Lupa;

visto quanto disposto dal comma 1 dell’art. 67 del Regolamento per il Palio “E’ vietato ai Fantini, tanto alla mossa, quanto nel percorso, tenersi tra loro, sporgere la spalla o il braccio l’uno sul petto dell’altro per costituirgli impedimento, percuotersi o comunque personalmente molestarsi. [...]”.

Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone:

· di sanzionare il fantino della Contrada della Torre, Francesco Caria detto Tremendo, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, nella fase della mossa, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.67 del Regolamento per il Palio;

· di notificare, come previsto dall’art .99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada della Torre, Francesco Caria detto Tremendo, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.





Procedimento a carico del fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio



L’assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione, “Dopo circa 23 minuti di mossa, Brio colpisce con il nerbo la parte sinistra del muso del cavallo del Leocorno (cfr. supporto video allegato n.24), provocando nell’animale una evidente reazione di dolore, tale da indurre il Mossiere a far uscire i cavalli dai canapi.” e in considerazione del comportamento del fantino durante tutte le operazioni della mossa;

considerato che dalla Relazione degli Ispettori di Pista si evince che “[...] il Capitano della Contrada del Leocorno per verificare (assieme al Veterinario Reitano) le condizioni del proprio cavallo, colpito con il nerbo dal fantino della Contrada Priora della Civetta durante le fasi concitate della mossa.”

Visto il 3° comma dell’art. 84 del Regolamento del Palio “I Fantini non possono però fare uso del nerbo suddetto sugli avversari e loro cavalli sino a che, data la mossa, non abbiano raggiunto il bandierino di traguardo.”

Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio, propone:

· di sanzionare il fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “esclusione” per n.1 (uno) Palio, dal montare cavalli di Contrade tanto per le prove quanto per il Palio, per avere, nella fase della mossa, colpito con il nerbo il cavallo della Contrada del Leocorno, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 3 dell’art.84 del Regolamento per il Palio;

· di notificare, come previsto dall’art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.





Procedimento a carico del fantino della Nobile Contrada dell’Aquila, Luca Minisini detto Dè



L’assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione, il fantino della Nobile Contrada dell’Aquila, Luca Minisini detto Dè è partito, in occasione del Palio, dal nono posto, anziché dal terzo assegnatogli;

visto il 1° comma dell’art. 64 del Regolamento del Palio stabilisce che “È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni.”

Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone:

· di sanzionare il fantino della Nobile Contrada dell’Aquila, Luca Minisini detto Dè, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per essere partito, in occasione del Palio, dal nono posto, anziché dal terzo assegnatogli, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.64 del Regolamento per il Palio;

· di notificare, come previsto dall’art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Nobile Contrada dell’Aquila, Luca Minisini detto Dè, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.





Procedimento a carico del fantino della Contrada Capitana dell’Onda, Silvano Mulas detto Voglia



L’assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione, il fantino della Contrada Capitana dell’Onda, Silvano Mulas detto Voglia, durante le fasi della mossa talvolta va “[...] a posizionarsi nel percorso di ingresso della rincorsa.”;

considerato che nella propria Relazione il Mossiere evidenzia che il fantino della Contrada Capitana dell’Onda, Silvano Mulas detto Voglia, ha “[...] a volte ostacolato l’ingresso della rincorsa [...].” precisando di aver richiamato ufficialmente la Contrada Capitana dell’Onda;

visto il 1° comma dell’art. 64 del Regolamento del Palio stabilisce che “È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni.”

Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone:

· di sanzionare il fantino della Contrada Capitana dell’Onda, Silvano Mulas detto Voglia, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per essersi talvolta posizionato nel percorso di ingresso della rincorsa, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art. 64 del Regolamento per il Palio;

· di notificare, come previsto dall’art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada Capitana dell’Onda, Silvano Mulas detto Voglia, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.






Procedimento a carico del fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru



L’assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione:

- “Fin dal suo ingresso il Leocorno, per ostacolare l’avversaria, spinge ripetutamente verso la parte bassa del canape, provocando una vivace reazione da parte del fantino della Civetta [...]”;

- il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, durante le fasi della mossa talvolta va “[...] a posizionarsi nel percorso di ingresso della rincorsa.”;

- il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, è partito, in occasione del Palio, dal secondo posto, anziché dal sesto assegnatogli;

considerato che nella propria Relazione il Mossiere evidenzia che il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, ha “[...] a volte ostacolato l’ingresso della rincorsa [...].” precisando di aver richiamato ufficialmente la Contrada del Leocorno;

visto il 1° comma dell’art. 64 del Regolamento del Palio stabilisce che “È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni.”

Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio, propone:

· di sanzionare il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, nella fase della mossa, per ostacolare l’avversaria, spinto ripetutamente verso la parte bassa del canape, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.64 del Regolamento per il Palio;

· di sanzionare il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per essersi talvolta posizionato nel percorso di ingresso della rincorsa, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.64 del Regolamento per il Palio;

· di sanzionare il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per essere partito, in occasione del Palio, dal secondo posto, anziché dal sesto assegnatogli, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.64 del Regolamento per il Palio;

· di notificare, come previsto dall’art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.




Procedimento a carico del fantino della Contrada della Chiocciola, Antonio Villella detto Sgaibarre



L’assessore delegato, considerato che nella propria Relazione, allegata alla relazione dei Deputati della Festa, il Mossiere evidenzia che “[...] la rincorsa indugia oltre misura nel suo ingresso senza apparenti motivi. Nonostante l’abbia più volte richiamata e nonostante ci fosse stata più volte l’opportunità, non si decideva ad entrare determinando un dilatarsi dei tempi senza apparenti motivi” precisando di aver richiamato ufficialmente la Contrada della Chiocciola;

visto il 1° comma dell’art. 64 del Regolamento del Palio stabilisce che “È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni.”

Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone:

· di sanzionare il fantino della Contrada della Chiocciola, Antonio Villella detto Sgaibarre, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, nella fase della mossa, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.64 del Regolamento per il Palio che recita nella parte che rileva “E’ stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell’ordine di chiamata [...];

· di notificare, come previsto dall’art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada della Chiocciola, Antonio Villella detto Sgaibarre, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive.








>>09/11/2009 16.52.00(SIENANEWS)
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sanzioni Empty 5 fantini fuori il prossimo luglio

Messaggio  jabru Mar Nov 10, 2009 7:39 pm

Rese note ieri le porposte di sanzioni per il Palio di agosto. Se le sanzioni saranno confermate dalla giunta dopo la presentazione delle discolpe, saranno cinque i fantini che non saranno disponibili per il Palio di luglio: Giovanni Atzeni, Alberto Ricceri, Luca Minisini, Andrea Mari e Gianluca Mureddu. Chi sperava di veder saltare un Palio anche a Gigi Bruschelli è rimasto deluso, ma in realtà, e visto il metro tenuto per questa carriera, non esistevano assolutamente i motivi per sanzionarlo. Eppure la sua possibile esclusione era diventata una leggenda metropolitana sulla quale tutti discutevano. Certamente i cinque posti che si liberano al canape a luglio non saranno completamente indolori, anche se va tenuto conto che non tutti gli assenti avevano già la certezza di monta. Potranno entrare altri esordienti, oppure potremmo assistere a qualche ripescaggio di fantini esperti, accantonati forse troppo presto
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sanzioni Empty squalifica per il barbaresco della Lupa

Messaggio  jabru Mar Nov 10, 2009 7:41 pm

L’assessore delegato al Palio Fabio Minuti ha presentato le seguenti proposte di sanzione per il Palio del 16 agosto 2009. Procedimento a carico della Contrada del Leocorno L'assessore delegato, premesso che la Relazione dei Deputati della Festa, riferendosi ai momenti precedenti il Palio, così recita: "Il sig. Sindaco consente anche al Capitano del Leocorno di scendere dal Palco dei Giudici per sincerarsi dell’accaduto; nel momento di comprensibile concitazione il Capitano del Leocorno esterna ad alta voce, direttamente dalla Pista, le proprie considerazioni”; dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art. 101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, ; dato atto inoltre che, ai sensi dell’art.101, 3° comma, “L'Assessore Delegato potrà tenere conto, ai fini della graduazione delle punizioni, del comportamento dei dirigenti che hanno la responsabilità della Contrada secondo quanto stabilito dal presente Regolamento”; considerato altresì che gli Ispettori di Pista nella loro relazione evidenziano che “In questa occasione, il Capitano della Contrada del Leocorno si rivolge al mossiere e verso il palco dei Giudici rimostrando ad alta voce le proprie ragioni. Con questo atteggiamento, probabilmente condizionato dalla concitazione del frangente, il Capitano della Contrada del Leocorno innesca la reazione verbale, con epiteti e minacce, di alcuni contradaioli .” Visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio, propone: - di infliggere alla Contrada del Leocorno, per i fatti relativi al Palio del 16 agosto 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per avere il proprio Capitano esternato ad alta voce, direttamente dalla Pista nei momenti precedenti il Palio, le proprie considerazioni e avere innescato la reazione verbale, con epiteti e minacce, di alcuni contradaioli; - di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada del Leocorno, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive. Procedimento a carico della Contrada della Lupa L’assessore delegato, premesso che la Relazione dei Deputati della Festa, riferendosi ai momenti successivi alla fine della terza prova, così recita: "Nel dopo corsa si nota una situazione di relativa tensione tra la Contrada della Civetta e quella della Lupa, immediatamente sedata dai Dirigenti delle due Contrade. Dalle testimonianze raccolte dai Deputati, l’episodio sembra essere stato causato da un gesto irruento del Barbaresco della Lupa il quale, all’altezza del vicolo dei Pollaioli, per raggiungere il proprio popolo, passava in mezzo ai contradaioli della Civetta agitando il proprio barbero”; dato atto che l’Ente Contrada, ai sensi dell’art.101, 2° comma, “E’ altresì responsabile del contegno dei propri contradaioli quando sia stato tale da provocare incidenti o tumulti o da turbare il regolare svolgimento delle prove o del Palio, nonché di ogni atto o fatto che sia idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento della celebrazione in qualunque suo momento, ; dato atto inoltre che, ai sensi dell’art.101, 3° comma, “L'Assessore Delegato potrà tenere conto, ai fini della graduazione delle punizioni, del comportamento dei dirigenti che hanno la responsabilità della Contrada secondo quanto stabilito dal presente Regolamento”; considerato altresì che gli Ispettori di Pista nella loro relazione evidenziano che “Durante l’uscita delle Contrade dalla Piazza, si sono verificate delle tensioni verbali tra alcuni contradaioli della Lupa e della Contrada Priora della Civetta prontamente sedate dall’intervento dell’Ispettore di pista e dei Dirigenti delle due Contrade”. Visti gli artt. 97, 98, 101 e 103, 3° comma, del Regolamento del Palio propone - di infliggere alla Contrada della Lupa, per i fatti relativi al Palio del 16 agosto 2009, ai sensi dell’art.97 del Regolamento per il Palio, la punizione di una “Censura”, per essere il proprio Barbaresco passato tra i contradaioli della Contrada Priora della Civetta agitando il cavallo per raggiungere il proprio popolo, all’altezza del vicolo dei Pollaioli, nella Piazza del Campo dopo la terza prova; - di vietare alla Contrada della Lupa di far ricoprire incarichi, soggetti da approvazione ex artt. 17 e 75 del Regolamento per il Palio, per 2 (due) Palii al barbaresco della Contrada della Lupa; - di notificare, come previsto dall'art. 98, 2° comma, la presente proposta di sanzione alla Contrada della Lupa, assegnando, così come previsto dal 3° comma dell'art. 98, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive. Procedimento a carico del fantino della Contrada della Torre, Francesco Caria detto Tremendo L’assessore delegato, preso atto della Relazione dei Deputati della Festa, dopo un attento riesame delle fasi della mossa con l’evidenza dei filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio, allegati alla suddetta Relazione, dai quali si nota il reiterato sporgere del gomito del fantino della Contrada della Torre, Francesco Caria detto Tremendo, nei confronti del fantino della Contrada della Lupa; visto quanto disposto dal comma 1 dell’art. 67 del Regolamento per il Palio “E’ vietato ai Fantini, tanto alla mossa, quanto nel percorso, tenersi tra loro, sporgere la spalla o il braccio l’uno sul petto dell’altro per costituirgli impedimento, percuotersi o comunque personalmente molestarsi. ”. Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone: " di sanzionare il fantino della Contrada della Torre, Francesco Caria detto Tremendo, così come previsto dall’art. 99, con la punizione della “ammonizione”, per avere, nella fase della mossa, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell’art.67 del Regolamento per il Palio; " di notificare, come previsto dall’art .99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada della Torre, Francesco Caria detto Tremendo, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell’art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive
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sanzioni Empty Mari: squalifica per la nerbata al cavallo

Messaggio  jabru Mar Nov 10, 2009 7:43 pm

Gli altri procedimenti relativi al Palio del 16 agosto 2009. Procedimento a carico del fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio L'assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione, "Dopo circa 23 minuti di mossa, Brio colpisce con il nerbo la parte sinistra del muso del cavallo del Leocorno (cfr. supporto video allegato n.24), provocando nell'animale una evidente reazione di dolore, tale da indurre il Mossiere a far uscire i cavalli dai canapi." e in considerazione del comportamento del fantino durante tutte le operazioni della mossa; considerato che dalla Relazione degli Ispettori di Pista si evince che " il Capitano della Contrada del Leocorno per verificare (assieme al Veterinario Reitano) le condizioni del proprio cavallo, colpito con il nerbo dal fantino della Contrada Priora della Civetta durante le fasi concitate della mossa." Visto il 3° comma dell'art. 84 del Regolamento del Palio "I Fantini non possono però fare uso del nerbo suddetto sugli avversari e loro cavalli sino a che, data la mossa, non abbiano raggiunto il bandierino di traguardo." Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio, propone: "di sanzionare il fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, così come previsto dall'art. 99, con la punizione della "esclusione" per 1 Palio, dal montare cavalli di Contrade tanto per le prove quanto per il Palio, per avere, nella fase della mossa, colpito con il nerbo il cavallo della Contrada del Leocorno, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 3 dell'art.84 del Regolamento per il Palio; "di notificare, come previsto dall'art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell'art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive. Procedimento a carico del fantino della Nobile Contrada dell'Aquila, Luca Minisini detto Dè L'assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione, il fantino della Nobile Contrada dell'Aquila, Luca Minisini detto Dè è partito, in occasione del Palio, dal nono posto, anziché dal terzo assegnatogli; visto il 1° comma dell'art. 64 del Regolamento del Palio stabilisce che "È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni." Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone: "di sanzionare il fantino della Nobile Contrada dell'Aquila, Luca Minisini detto Dè, così come previsto dall'art. 99, con la punizione della "ammonizione", per essere partito, in occasione del Palio, dal nono posto, anziché dal terzo assegnatogli, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell'art.64 del Regolamento per il Palio; "di notificare, come previsto dall'art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Nobile Contrada dell'Aquila, Luca Minisini detto Dè, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell'art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive. Procedimento a carico del fantino della Contrada Capitana dell'Onda, Silvano Mulas detto Voglia L'assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione, il fantino della Contrada Capitana dell'Onda, Silvano Mulas detto Voglia, durante le fasi della mossa talvolta va " a posizionarsi nel percorso di ingresso della rincorsa."; considerato che nella propria Relazione il Mossiere evidenzia che il fantino della Contrada Capitana dell'Onda, Silvano Mulas detto Voglia, ha " a volte ostacolato l'ingresso della rincorsa ." precisando di aver richiamato ufficialmente la Contrada Capitana dell'Onda; visto il 1° comma dell'art. 64 del Regolamento del Palio stabilisce che "È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni." Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone: "di sanzionare il fantino della Contrada Capitana dell'Onda, Silvano Mulas detto Voglia, così come previsto dall'art. 99, con la punizione della "ammonizione", per essersi talvolta posizionato nel percorso di ingresso della rincorsa, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell'art. 64 del Regolamento per il Palio; "di notificare, come previsto dall'art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada Capitana dell'Onda, Silvano Mulas detto Voglia, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell'art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive. Procedimento a carico del fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru L'assessore delegato, premesso che, come risulta dalla Relazione dei Deputati della Festa e come meglio evidenziato dai filmati ufficiali del Consorzio della tutela del Palio allegati alla suddetta Relazione: -"Fin dal suo ingresso il Leocorno, per ostacolare l'avversaria, spinge ripetutamente verso la parte bassa del canape, provocando una vivace reazione da parte del fantino della Civetta "; -il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, durante le fasi della mossa talvolta va " a posizionarsi nel percorso di ingresso della rincorsa."; -il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, è partito, in occasione del Palio, dal secondo posto, anziché dal sesto assegnatogli; considerato che nella propria Relazione il Mossiere evidenzia che il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, ha " a volte ostacolato l'ingresso della rincorsa ." precisando di aver richiamato ufficialmente la Contrada del Leocorno; visto il 1° comma dell'art. 64 del Regolamento del Palio stabilisce che "È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni." Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio, propone: "di sanzionare il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, così come previsto dall'art. 99, con la punizione della "ammonizione", per avere, nella fase della mossa, per ostacolare l'avversaria, spinto ripetutamente verso la parte bassa del canape, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell'art.64 del Regolamento per il Palio; "di sanzionare il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, così come previsto dall'art. 99, con la punizione della "ammonizione", per essersi talvolta posizionato nel percorso di ingresso della rincorsa, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell'art.64 del Regolamento per il Palio; "di sanzionare il fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, così come previsto dall'art. 99, con la punizione della "ammonizione", per essere partito, in occasione del Palio, dal secondo posto, anziché dal sesto assegnatogli, tenendo un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell'art.64 del Regolamento per il Palio; "di notificare, come previsto dall'art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada del Leocorno, Gianluca Mureddu detto Filuferru, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell'art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive. Procedimento a carico del fantino della Contrada della Chiocciola, Antonio Villella detto Sgaibarre L'assessore delegato, considerato che nella propria Relazione, allegata alla relazione dei Deputati della Festa, il Mossiere evidenzia che " la rincorsa indugia oltre misura nel suo ingresso senza apparenti motivi. Nonostante l'abbia più volte richiamata e nonostante ci fosse stata più volte l'opportunità, non si decideva ad entrare determinando un dilatarsi dei tempi senza apparenti motivi" precisando di aver richiamato ufficialmente la Contrada della Chiocciola; visto il 1° comma dell'art. 64 del Regolamento del Palio stabilisce che "È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l'ordine stesso e tenersi a giusta distanza l'uno dall'altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza ai compagni." Visti gli artt. 99 e 103, 3° comma, del Regolamento per il Palio propone: "di sanzionare il fantino della Contrada della Chiocciola, Antonio Villella detto Sgaibarre, così come previsto dall'art. 99, con la punizione della "ammonizione", per avere, nella fase della mossa, tenuto un comportamento contrario a quanto disposto dal comma 1 dell'art.64 del Regolamento per il Palio che recita nella parte che rileva "E' stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata ; "di notificare, come previsto dall'art. 99, 2° comma, la presente proposta di sanzione al fantino della Contrada della Chiocciola, Antonio Villella detto Sgaibarre, assegnandogli, così come previsto dal 3° comma dell'art. 99, 10 (dieci) giorni di tempo per presentare alla Giunta Comunale le proprie memorie difensive
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