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Da Siena

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Messaggio  jabru Sab Lug 09, 2011 3:35 pm

È sempre una lezione da ritenere in memoria – per quanto ne sopravvivrà – lo scambio di impressioni con ospiti che assistono al Palio accanto a te o che hai, magari, fuggevolmente incontrato nel tumulto del dopocorsa. Questo luglio i nomi che appunto nel voluminoso taccuino sono due: Pep Guardiola e Tullio Pericoli. L’allenatore del Barça ha fama di uomo che disdegna pose divistiche e parole urlate, un perfetto anti-Mourinho in versione catalana. E a vederlo spiegare ai figli con didattica tenerezza momenti e simboli del grande spettacolo, affacciato alla seconda bifora del Palazzo pubblico, era la dimostrazione eloquente di uno stile discreto, di una domestica affabilità. Quarant’anni, ma il Pep ha il fascino del giovane centromediano applaudito negli Anni Novanta e lo sguardo persuasivo e intenso di chi sa guidare senza durezze. Sprigiona un carisma dolce e naturale. Non perde un dettaglio della rappresentazione. È la prima volta – confessa – che vede la festa senese. Ne aveva sentito tanto paralare e ha voluto approfittare della coincidenza con la vacanza toscana, che trascorre a pochi chilometri da Siena, a Pianella, in un Chianti quieto e appartato. Proprio il suo desiderio di immedesimarsi nelle consuetudini del luogo e di seguire gli itinerari quotidiani ha dissolto il mistero. Chi lo pensava in Versilia, chi a casa Moratti, chi ipotizzava una sua presenza ad Arceno, dove Claudio Ranieri possiede la torreggiante Apparita che s’erge giusto all’ingresso della tenuta, sulla strada per san Gusmé. L’hanno invece sorpreso a far la spesa di mattina in un celebre negozio (via Chiantigiana 32, attestano le cronache) e poi all’edicola, a comprare la rosea “Gazzetta”, come un qualsiasi appassionato del pallone. Per chi, come lui, considera lo storico corteo che precede la carriera un racconto da leggere con attenzione minuta, è divertente scrutarlo come un universo da decifrare con l’eccitata fantasia dell’infanzia. E le domande non mancano. Chiede (con parsimonia) le informazioni minime necessarie e le traduce nel linguaggio di un padre premuroso e puntuale. Entra la comparsa della Pantera ed è un sobbalzo. Il regista del calcio blaugrana avverte come suo il fremito di quei colori: del resto quelli di Stalloreggi sono abituati a prestarli ai sentimenti di fierezza e libertà. Fu così quando erano applauditi dai giacobini e venivano festosamente accolti come omaggio alla Francia rivoluzionaria. Nel dopoguerra piacevano agli inglesi e agli Alleati per la consonanza con i loro amati vessilli. Guardiola ama l’arte e dopo il compendioso attraversamento del Rinascimento fiorentino compiuto sotto la guida di Matteo Renzi non c’era occasione più propizia che assistere al Palio per rendersi conto di quanto tenace sia in Toscana il culto delle tradizioni. “Molti rinascimentale” si lascia sfuggire di fronte all’indugio elegante di una sbandierata. In effetti l’impronta rinascimentale è dominante, assai più dei reiterati rimandi ad un approssimativo Medioevo. La cadenza marziale del corteo accompagna l’attesa. “Questa atmosfera è unica, si sente nell’aria una tensione di sfida”. Cercando di adeguarmi, da inesperto, al lessico calcistico gli dico che la corsa esige una precisione chirurgica non minore di quella che chiede lui ai suoi giocatori. “La corsa è furibonda, prende il cuore, indimenticabile”quasi sussurra. La piccola Maria è scioccata dalla caduta di Gingillo e dal fracasso che provoca: non riesce a trattenere le lacrime, piange e trema. Il padre l’accompagna a bere un bel bicchierone d’acqua e la rassicura: il cavallino è più vispo che mai, e anche il fantino se la caverà senza conseguenze. Di Guardiola rimangono in mente questi gesti premurosi nel fragore del trionfo. Chi osserva – vive – il Palio con adesione onesta e scevra da pregiudizi non può che dissentire dalle sbrigative condanne che si leggono, da certe sommarie sentenze. Tullio Pericoli, l’autore del drappellone, ha seguito la celebrazione senese dall’ottava trifora, in compagnia delle moglie. Non ha nascosto qualche rammarico. Anche lui non è di quelli che amano i toni alti. “Non avrei immaginato quell’accoglienza così calorosa e anche le indicazioni che ho avuto per dipingere questo stendardo così atipico sono state abbastanza sommarie” dichiara con inusitata modestia. È sempre difficile da risolvere il dilemma che si presenta alla committenza: “Subissare il pittore di un mucchio di prescrizioni o lasciargli la massima libertà?”Forse sarebbe opportuna una via di mezzo e non sbagliato attenuare l’ingombro di anniversari e tematiche difficili da comporre in una credibile fusione figurativa. Pericoli è il nostro David Levine, ritrattista impareggiabile e sorretto da un estro satirico di appuntita pregnanza. “Ma il problema – ammette – che mi son sentito di affrontare con più cura è quello della scala di un dipinto che deve essere percepito a distanza, e non è un quadro da appendere al muro e da osservare con calma”. Lo ha soccorso in questo la sua esperienza di scenografo tra i più prestigiosi e moderni. Quando il drappellone viene portato verso il Palco dei giudici è rapito da un rito civico di solenne semplicità. Anche lui non può far a meno di sottolinearne il sapore rinascimentale, così intonato alla grande figura femminile inscritto nel trofeo, come in una pala da polittico. E la figura presa a modello, si sa, è la Maddalena del Crivelli del polittico di Montefiore, smembrato come pochi, tra Londra e Detroit, Bruxelles e Honolulu e New York. Ora un’eco s’innalza nel Campo stipato all’inverosimile. Il profilo della donna si staglia contro un serto di frutta di quelli che tessono un inno alla fecondità della terra. Trasformata in una generosa e incoronata Italia, l’occhieggiante e maliziosa Maddalena ha assunto sembianze realistiche e lievemente matronali. La scala funziona, eccome! Ora è evidente la riprova. Offre tre mele che hanno i colori del vessillo dell’Italia e, manco a farlo apposta, della bandiera dell’Oca. “Sei stato davvero profetico!”. I complimenti a fine corsa si sprecano. Pericoli si schermisce. Laico com’è, si sente a disagio in vesti non sue. È da antologia la sua visione aerea, da sghemba geometria futurista, di un Campo serrato da una fitta sequenza di palazzi, mentre sulla pista guizzano fulminei come insetti i neri cavalli, in una scia di fuoco: niente a che vedere con la “vampa” che assale la donna della citatissima poesia di Eugenio Montale, dove “vampa” indica il calore intollerabile che stringe chi guarda la “sommossa vastità” d’una piazza accesa di antiche passioni. E non si sono estinte con i secoli.
Roberto Barzanti da SIENANEWS

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Da Siena Empty Gli aggiustamenti fanno bene alla Festa

Messaggio  jabru Lun Lug 11, 2011 9:44 am

Siena, 11 luglio 2011 - Niente corse dei contradaioli davanti al Comune, dopo l'estrazione. Niente eccessi. Gioia e attesa, invece, quelle ci sono state. Ma fanno parte della Festa. Il sindaco Franco Ceccuzzi apprezza il clima positivo e di collaborazione che si è inastaurato con le Contrade godendosi la Piazza che lentamente si svuota dopo che dieci bandiere sventolano dalle trifore. Confessa - «adesso ho ancora più il Palio nel cuore» - e non nasconde, dopo la movimentata Carriera di luglio, che la città «ha un debito con la buona sorte».

Niente corse davanti al Comune, nessuno si è arrampicato alle grate.

«Sono molto soddisfatto, è un segnale importante. Ci stiamo abituando ad una serie di comportamenti utili soprattutto per l'incolumità delle persone e poi per il bene della Festa».

Il mossiere resta Bartolo Ambrosione.

«E' stato confermato con assoluta convinzione da parte dei capitani».

Cosa ha insegnato il Palio di Provenzano?

«Che non siamo al riparo dalle fatalità. Per scongiurale possiamo solo lavorare per migliorare e mettere a punto qualche accorgimento, come sempre è stato fatto».

L'assegnazione dei cavalli: cambierà qualcosa?

«La prudenza è alta, è il giorno più delicato dei quattro».

Non c'è stata la solita invasione di pista, il 2 luglio.

«Non c'è stato tempo di visionare con sufficiente attenzione le immagini. Il giudizio approssimativo, che non esclude comunque correzioni in futuro, è di soddisfazione. Grazie ai contradaioli che hanno raccolto il nostro invito».

Il sindaco ha parlato a lungo con i capitani.

«Abbiamo affrontato varie questioni, ci siamo aggiornati al 18 luglio. Continua il dialogo per metterle a punto in maniera condivisa e, soprattutto, nell'interesse della Festa. Qualche piccolo aggiustamento sarà adottato, com'è sempre stato. Fa bene al Palio e alle sue componenti».

Laura Valdesi da La Nazione

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Messaggio  jabru Mar Lug 12, 2011 5:23 pm

Diffida del Consorzio per la Tutela del Palio a Wired.it
Martedì 12 Luglio 2011 15:55 .11
ShareL’immediata rimozione della foto che nulla ha a che vedere con il Palio di Siena e la diffida all’editore del periodico on line Wired.it a continuare con gli attacchi alla Festa che, mistificando la realtà, ne infangano l’immagine. E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto della lettera di diffida inviata dal Consorzio per la tutela del Palio di Siena al periodico on line Wired.it – della Ed. Condé Nast di Milano.

"Preso atto – si legge nella lettera - che sul web si moltiplicano gli attacchi al Palio di Siena, mentre si stanno studiando ulteriori misure contro chi mistifica la verità sulla nostra Festa, considerate la reiterata condotta tendenziosa messa particolarmente in atto dal periodico on line Wired.it – della Ed. Condé Nast di Milano, in data odierna i legali del Consorzio Tutela Palio hanno fatto pervenire alla suddetta società una istanza di rettifica e diffida in merito al contenuto di commenti e foto apparsi in quel foglio nei giorni scorsi.

Al di là del contenuto opinabile dell’articolo vengono, infatti, ingiustamente attribuite al Palio di Siena, e pertanto ai suoi organizzatori, a chi vi partecipa e chi diffonde le immagini, condotte reticenti riguardo ad asseriti momenti cruenti della Festa e – cosa ancora più grave – a sostegno di tali affermazioni viene pubblicata la foto di un cavallo disteso a terra e imbracato, con accanto un fantino che indossa una divisa che nulla ha a che vedere con le Contrade senesi.
Essendo quindi associato indebitamente alla nostra Festa un evento che non ha attinenza alcuna, con conseguente grave lesione alla reputazione della stessa, è stata chiesta l’immediata rimozione della foto di cui si tratta con contestuale rettifica ai sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa.
Il tutto diffidando l’editore a perseverare in condotte tendenziose e con riserva di ogni altra azione al fine di vedere debitamente tutelata l’immagine del Palio di Siena".
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Messaggio  jabru Mar Lug 12, 2011 5:26 pm

Palio di Siena, sicurezza: cap e alcol test ai fantini anche per le prove
Martedì 12 Luglio 2011 09:35 di Gabriele Voltolini - foto: fotopalio .31
ShareDal Palio dell'Assunta obbligatorio il cap in tutte le prove
L’indiscrezione che circolava già da diversi giorni, da ieri sera è praticamente realtà. Bisognerà attendere l’incontro tra il sindaco ed i capitani, previsto per il 18 luglio, ma dal prossimo Palio dell’Assunta entreranno in vigore ufficialmente sia l’utilizzo obbligatorio del cap (l’elmetto protettivo usato nelle batterie di selezione) che l’alcol test ai fantini anche per le prove.

Nella riunione svoltasi ieri sera tra il Rettore del Magistrato delle Contrade ed i 17 Priori, in cui sono stati anche assegnati i palchi del Magistrato per le prove del Palio di Agosto, la “proposta Ceccuzzi” sulla sicurezza è stata accolta positivamente dai massimi dirigenti di contrada e adesso non resta che attendere il comunicato ufficiale da parte del Comune di Siena.

Il cap, che dai primi anni ’90 è stato inserito obbligatoriamente per le batterie di selezione il giorno della tratta, dovrà essere utilizzato anche dalle contrade in tutte le prove precedenti al Palio. Si tratta di una misura di sicurezza importante per i fantini, che in caso di caduta potranno contare su di un caschetto protettivo anziché sul consueto berrettino. Cambierà qualcosa a livello estetico, ma si tratta certamente di un altro passo avanti importante per la sicurezza della Festa, visto che anche i fantini valutano in maniera positiva l’introduzione del cap.

Nell’incontro di ieri sera si è trattato anche dell’argomento alcol-test. L’obbligatorietà, che per il momento era relativa alla sola corsa del Palio, è stata estesa anche a tutte le prove, così che i fantini, ogni volta che entreranno nell’entrone, dovranno sottoporsi al suddetto esame. Dopo gli attacchi strumentali nei confronti del Palio, portati avanti nei giorni scorsi da più fronti, le decisioni di ieri sera sulla sicurezza, che diventeranno ufficiali da qui a poco, non fanno altro che confermare ancora di più l’attenzione di Siena nei confronti della Festa.
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Messaggio  jabru Mer Lug 13, 2011 4:52 pm

Siena, 13 luglio 2011 - IL CAP DA INDOSSARE anche per le prove del Palio strappa il sì ai priori. Non proprio all’unanimità, anche se le perplessità hanno riguardato essenzialmente il Regolamento del Palio. In esso (vedi l’articolo 61) si parla di berretto, fra gli indumenti da mettere obbligatoriamente. E non di cap. Alla fine si è tuttavia convenuto che non necessita una revisione della «bibbia» della Festa per rendere più sicuri i fantini.



Così l’idea maturata dal sindaco Franco Ceccuzzi, dopo il volo di Sgaibarre da Messi, si avvia a diventare la novità del Palio dell’Assunta. Il passaggio definitivo con i capitani, cui l’intenzione era stata svelata domenica per l’estrazione, dovrebbe rivelarsi una formalità. L’unica cosa da fare, ma c’è un mese di tempo davanti, è attrezzarsi affinchè il cap abbia i colori delle Contrade: qualcuno pensa ad una sacchetto elasticizzato da applicare sopra, altri al tessuto. Le soluzioni non mancano. L’alcol test per le prove potrebbe invece diventare argomento invernale. Poi i palchi. Sono stati assegnati quelli per il Palio dell’Assunta: al Nicchio i Pollaioli, San Pietro al Leocorno, San Paolo alla Giraffa, i Borsellai alla Torre, il Bargello all’Aquila.



«Approvato in via definitiva il regolamento per quanto riguarda la festa dei tabernacoli di cui, com’è noto, si occuperà il Magistrato delle Contrade insieme al Comitato Amici del Palio con il patrocinio di Comune e Provincia. Fra le novità, invece, l’intesa raggiunta con la Provincia per la concessione in comodato dei ’cavallini’. Si tratta delle opere dell’800 che raffiguravano gli arrivi vittoriosi, attualmente in mostra nel museo del Bruco. Il Magistrato — spiega il rettore Marco Lonzi — ha deciso che verranno conservati tutti nella nostra sede». Per i bambini delle Contrade, invece, è in arrivo una bella sorpresa il prossimo Palio. Il drappello dei carabinieri a cavallo, infatti, che ogni carriera raccoglie applausi, concederà un piccolo fuori programma.



Il Magistrato si è detto favorevole a che venga organizzato uno spettacolo, una sorta di mini-carica, alla Lizza, per i bambini di tutte e 17 le consorelle. Da stabilire quando si svolgerà: con forte probabilità due-tre giorni prima dell’Assunta.


di LAURA VALDESI da La Nazione

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Messaggio  jabru Mer Lug 13, 2011 4:59 pm

Il vento di cambiamento continua a soffiare forte sul Palio, il Cap sarà l'ennesima novità voluta dal neo Sindaco Franco Ceccuzzi. Il copricapo protettivo dal nome poco senese ha già avuto l'approvazione dei Priori ed il 18 Luglio arriverà certamente anche quella dei Capitani. Dunque le diciassette consorelle hanno deciso, e di propria spontanea volontà dal momento che, ad oggi, il Regolamento del Palio prevede solo il berretto come obbligatorio, di rimanere sul binario di collaborazione con il primo cittadino ed hanno accolto senza troppo ostracismo il suo invito alla salvaguardia della salute dei fantini. L'utilizzo in Piazza del Cap, che in inverno farà il suo ingresso nel già citato Regolamento, non è però una novità in assoluto. Oltre all'ormai consueto impiego nelle Batterie, nel corso del 2010 Scompiglio ne ha fatto uso nell'Onda e l'indumento era così fatto bene che in pochi se ne sono accorti. Questo perché la contrada di Via Duprè, avendo due colori, ha potuto ricavare dalle cuciture del Cap impeccabili spicchi bianco e celesti. Gli economi dei dieci rioni partecipanti al prossimo Palio dell'Assunta si sono messi subito al lavoro ed assieme hanno deciso di dotarsi almeno del medesimo modello, dopodiché ognuno andrà per la propria strada. La Giraffa potrà seguire lo stile bicolore indicato dall'Onda; Pantera, Bruco, Chiocciola, Leocorno e Lupa dovranno prodursi anche nella listatura; l'Istrice si preoccuperà di distribuire al meglio i suoi quattro colori; le tre contrade a tinta unita presenti sul tufo, Nicchio, Aquila e Torre, s'ingegneranno per non rendere visibili le orrende suture del caschetto. Pertanto il Cap, che i meno giovani non esiteranno a chiamare “ Cappe “, relegherà nei musei gli storici cappellini di cui ogni senese sentirà sicuramente una grande mancanza. Drastica risulterà la metamorfosi dello stile di Aquila, Istrice, Torre e Valdimontone, ovvero quelle con la foggia "a goliardo". In città se ne fa un gran parlare, in ogni contrada ci sono i favorevoli ed i contrari, la sensazione è che i cambiamenti che non snaturano la Festa senese, che essendo una tradizione è più solita conservare piuttosto che innovare, siano, a malincuore, tollerati dai contradaioli.

Matteo Mandriani da OKSIENA

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Messaggio  jabru Gio Lug 14, 2011 10:08 am

Pacciani (Mag. Contrade): "Accordo sul 'cap' per i fantini"
13/07/11 - 19:52Ancora novità nel Palio di Siena. Il Magistrato delle contrade si dice favorevole all'introduzione dell'obbligo del cap, il caschetto protettivo, per i fantini anche in occasione delle prove. Lunedì prossimo il primo cittadino Ceccuzzi incontrerà i capitani delle contrade anche per discutere della questione.

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Messaggio  jabru Gio Lug 14, 2011 10:12 am

Io il Palio l’avrei fatto in questo modo’

Daniele Sasson ha realizzato questi bozzetti per il Palio di luglio 2011. Il primo è stato realizzato in occasione della Festa della Toscana le cui celebrazioni prevedevano anche il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. L’evento organizzato da Il Prismamultimedia Siena e Caselli eventi il giorno 30 novembre scorso con il contributo della Presidenza del consiglio comunale di Siena nei locali dell’istituto professionale G.Caselli, via Roma 67 a Siena, ha visto la partecipazione di altre scuole della città e artisti senesi e non. Questo bozzetto è esposto permanentemente all’istituto Caselli in quanto donato dall’artista alla scuola senese. Il bozzetto successivo è stato eseguito a grandezza naturale 250×080 per il 150esimo anniversario del’Unità d’Italia in occasione dell’evento 2nd Life Art del 17 marzo. L’artista Daniele Sasson, nato a Siena, nel 1945, si diploma in disegno architettonico all’istituto d’arte “Duccio Boninsegna” della sua città e frequenta le Accademie di Firenze e Roma. Fino dagli anni Sessanta si è occupato di pittura, fotografia e allestimenti scenici. Dalla fine degli anni Settanta si è interessato in particolare del linguaggio fotografico approfondendo per la propria attività creativa anche tecniche sperimentali. Nel 1980 fonda a Siena il centro culturale Il Prismamultimedia, che fino ad oggi ha svolto un’intensa attività espositiva e di proposta culturale.


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Messaggio  jabru Lun Lug 18, 2011 11:25 am

Si svolgerà alle ore 18 la riunione tra il sindaco Franco Ceccuzzi ed i capitani delle contrade. Tanti gli argomenti all’ordine del giorno di un incontro programmato poco dopo l’estrazione a sorte per il Palio dell’Assunta avvenuta sette giorni fa. Nella riunione sarà ufficializzata la scelta di fare utilizzare il cap ai fantini anche per le prove, e quindi non più solamente per la Carriera. La posizione in questo senso del sindaco Ceccuzzi è già nota e sull’argomento si è espresso in maniera favorevole anche il Magistrato delle contrade. “Continueremo il nostro dialogo – ha detto sette giorni fa il sindaco – per mettere a punto una serie di questioni in maniera come sempre condivisa e soprattutto nell’interesse della Festa. Ci sono degli accorgimenti da assumere, lo faremo tutti insieme”. Si parlerà molto probabilmente anche del contratto televisivo con la Rai che scade dopo il Palio dell’Assunta.
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Da Siena Empty Il sindaco "bacchetta" i capitani

Messaggio  jabru Mar Lug 19, 2011 5:03 pm

Il sindaco "bacchetta" i capitani
19/07/11 - 12:23Maggiore riservatezza. E' la parola d'ordine del sindaco Ceccuzzi quando si parla del palio: riservatezza da parte di tutti gli addetti ai lavori, per andare avanti nella direzione della tutela e della difesa della Festa. In questo senso il primo cittadino, stamani ai microfoni di Antenna Radio Esse, ha avuto da ridire con i dirigenti delle contrade, dopo la riunione che si è svolta ieri sera a Palazzo Comunale. "Quello che il Comune riteneva opportuno far sapere - ha detto Ceccuzzi - è scritto nel comunicato stampa ufficiale, ma evidentemente qualcuno che ha partecipato all'incontro ha ritenuto opportuno divulgare all'esterno anche altri elementi, non con plauso ma assolutamente con biasimo da parte del sottoscritto".
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Da Siena Empty Il Palio non piace al ministro Brambilla

Messaggio  jabru Gio Lug 21, 2011 5:43 pm

Il Palio non piace al ministro Brambilla, e fin qui niente di nuovo. L'ennesima conferma dell'avversione che il Ministro del Turismo nutre nei confronti della Festa senese è arrivata non tanto dal premio che ha assegnato, tra gli altri, alla Luminara di Pisa - la festa che ogni anno, all'imbrunire del 16 giugno illumina i lungarni pisani in onore del patrono San Ranieri - ma dalla motivazione fornita a corredo: la Luminara è stata premiata perchè mantiene vivo il folclore, si adegua al cambiamento dei tempi ed è un volano per il turismo. Il Palio, evidentemente, no. Senza volersi perdere in inutili campanilismi, e senza nulla voler togliere alla celebrazione pisana, il Ministro avrebbe fatto meglio a spiegare che forse, l'unica motivazione è che nella Luminara non vengono impiegati animali, a differenza del Palio. E lei è animalista. Ma non ci sembra corretto assegnare premi, piuttosto che censure, in qua e là "su misura" per i suoi, chiamiamoli gusti!
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Da Siena Empty Sanzioni per i pittori che svelano il Palio in anteprima

Messaggio  jabru Gio Lug 21, 2011 5:50 pm

Un Drappellone certamente particolare, che fa ancora discutere. L'opera di Tullio Pericoli, il Cencio del 2 luglio vinto dalla Contrada dell'Oca, ha scatenato un dibattito acceso, soprattutto in merito all'immagine che ha ispirato il Maestro, quella Maddalena di Montefiore che molti hanno giudicato troppo simile al Palio. Sollecitati da alcuni lettori, abbiamo interpellato il Sindaco di Siena.
-Vogliamo ricordare com'è regolato il rapporto fra il Comune e il pittore che si appresta a realizzare il Palio di Siena?
"La pittura del Palio -spiega Franco Ceccuzzi- è commissionata all’artista dall’amministrazione comunale, che anche per questo aspetto della Festa fa riferimento al Regolamento, in particolare agli articoli 93 e 94 del capitolo 7. Dal punto di vista artistico e iconografico secondo la tradizione per la corsa del 2 luglio, il drappellone prevede la figura dell’immagine di Maria Santissima di Provenzano e per quella del 16 agosto della Maria Vergine assunta in Cielo.. Elementi che devono essere sempre presenti sono la data della corsa, lo stemma della Balzana ed eventualmente insieme agli altri due del Comune, gli stemmi degli antichi Terzieri della Città e quelli del Capo dell’Amministrazione comunale in carica, oltre alle dieci contrade che corrono. Per quanto riguarda la parte allegorica, invece, nei Palii ordinari, qualora il Comune non creda di prescriverne il soggetto, il pittore è libero di proporlo. Per i Palii straordinari, invece, oltre alla data e alle raffigurazioni araldiche a cui facevo riferimento in precedenza, deve fare riferimento in modo preminente alla circostanza o all’avvenimento per cui la corsa è stata effettuate. Da parte del Comune, dunque, nessuna interferenza nei confronti del lavoro dei pittori, piuttosto stiamo studiando delle sanzioni per gli artisti che rilascino qualsiasi dichiarazione in merito all’opera, prima della presentazione alla città".
-Interessante novità. Di certo non rientra nella casistica di un'opera già realizzata che poi "ispira" il Drappellone.
"Nel caso del Palio di luglio -precisa il Sindaco-, la figura di donna che richiama un quadro di Carlo Crivelli, la Maddalena del polittico di Montefiore d’Aso, un piccolo paese delle Marche, è l’omaggio che il pittore Tullio Pericoli ha voluto offrire alla sua terra, come lui stesso ha dichiarato".

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Da Siena Empty I cavalli scartati nel 2010 non erano dopati

Messaggio  jabru Sab Lug 23, 2011 12:26 pm

Siena, 22 luglio 2011 - Nessuna sostanza dopante è stata trovata nei sei cavalli scartati alla previsita del palio di agosto dell’anno scorso. Il consulente nominato dal giudice, il professor Cinotti, nella sua relazione chiaramente scrive che i risultati degli esami effettuati sono risultati tutti negativi. Era fissato per ieri mattina l’incidente probatorio davanti al giudice Bellini. I legali dei proprietari dei cavalli — vale a dire gli avvocati Daniele Bielli, Riccardo Pagni e e Riccardo De Felici — hanno rinunciato all’esame del consulente tecnico d’ufficio e la sua relazione è stata, quindi, acquisita dal pubblico ministero Nicola Marini. Il sostituto procuratore della Repubblica nel momento in cui aveva aperto il fascicolo sul presunto doping aveva iscritto nel registro degli indagati i proprietari dei sei cavalli ipotizzando per tutti il reato di «maltrattamenti di animali». L’indagine fu avviata dopo che gli animali furono scartati dopo il così detto «test Elisa» (non riconosciuto a livello nazionale) che aveva evidenziato che i quadrupedi avevano assunto sostante non consentite secondo i parametri dell’Unire per i cavalli da galoppo. Successivamente ci fu la controprova. Gli animali furono sottoposti ad un secondo esame secondo i parametri dell’Eurolab e i risultati furono diametralmente opposti a quelli precedenti.
Da subito — è bene precisarlo per amore della verità — proprio a fronte dei due diversi risultati prevalse lo scetticismo, ma questo non bastava. Bisognava avere la certezza ed è per questo che fu nominato il professor Cinotti. Gli avvocati degli indagati a loro volta vollero che il Ctu venisse affiancato nei suoi accertamenti da dei professionisti di loro fiducia e così furono nominati il dottor Benvinesti di Milano e il dottor Martelli.
Gli esami affidati al consulente del giudice sono stati eseguiti nell’istituto zooprofilattico di Asti e sono stati compiuti con una metodologia riconosciuta a livello nazionale. Dopo novanta giorni — tanti ne erano stati dati al Ctu — ecco ora le conclusioni: i sei cavalli non erano stati dopati. La relazione depositata ieri mattina è chiara e non lascia spazio ad alcun dubbio.
Visto il risultato a cui è giunto il professor Cinotti il pubblico ministero Marini dovrà decidere. Lo farà in tempi brevi ed è verosimile che chiuda il suo fascicolo con un’archiviazione nei confronti dei proprietari dei sei cavalli scartati alla previsita del palio dell’Assunta 2010.

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Da Siena Empty Pericolo colonnino

Messaggio  jabru Dom Lug 24, 2011 5:51 pm

Siena, 24 luglio 2011 - LA CARRIERA di luglio è ormai alle spalle, ma le problematiche evidenziate nei quattro giorni sono di estrema attualità. In particolare l’incidente capitato la mattina del primo luglio e costato la vita al cavallo della Chiocciola Messi. Un episodio che ha messo ancora una volta il Palio nel mirino dei suoi detrattori, sottoponendolo ad attacchi gratuiti e ingiustificati da parte di personaggi che vedono soltanto quello che accade in piazza del Campo due volte all’anno, dimenticandosi di qualsiasi altra manifestazione italiana che coinvolge i cavalli. Basterebbe guardarsi intorno per scoprire che esistono decine di corse senza regole e senza prevenzione di alcun tipo, dove davvero l’animale è trattato come un oggetto di cui disporre a proprio piacimento.




Lasciando però perdere certe questioni, negli anni affrontate anche troppe volte, c’è da capire cosa possiamo davvero fare per limitare gli incidenti e l’occhio cade immediatamente sulle due curve della pista. San Martino e il Casato presentano angoli retti davvero pericolosi, che magari se resi più dolci garantirebbero meno rischi.
Prima che i tradizionalisti insorgano e si scaglino contro il sottoscritto è bene che studino la storia. Perché una soluzione del genere era già stata adottata all’inizio dell’ottocento e l’appassionato storico senese Alessandro Leoncini ha ripreso quel preciso documento dove si parla di piazza del Campo e delle sue curve.




«Nel 1808 — scrive Leoncini —, quando furono installati per la prima volta i colonnini intorno alla Piazza, Simon Pietro Cipriani il ‘meccanico’, incaricato insieme ad Alessandro Tanini di portare a termine questa operazione ebbe l’accortezza, come scrisse lui stesso, di non collocare i colonnini nelle curve di San Martino e del Casato «per evitare il pericolo che possano urtarvi i fantini col ginocchio».
La Piazza venne delimitata da catene di ferro fissate tra un colonnino e l’altro, mentre nelle curve venivano montate protezioni di legno che ne smussavano il percorso senza formare angoli inutilmente pericolosi: Cipriani, quindi, riuscì a evitare che i colonnini aumentassero inutilmente la pericolosità delle curve».




IL PROBLEMA che affrontiamo oggi, di conseguenza, aveva trovato la giusta soluzione oltre duecento anni fa, quando tutti quei tradizionalisti ingessati del Palio di Siena, che adesso sbraitano se viene cambiata una virgola (ma dove erano durante gli stravolgimenti degli ultimi vent’anni?) non erano nati. Per sessanta lunghi anni la curva di San Martino e quella del Casato sono rimaste addolcite, poi però si volle cambiare ancora e stavolta in peggio.
«Dopo il 1868 — scrive ancora Leoncini —, però, quando i colonnini del 1808 furono sostituiti da quelli attuali, collocati esattamente negli stessi punti in cui si trovavano i primi, la traiettoria delle curve venne modificata e resa molto più pericolosa perché le catene intorno alla Piazza furono sostituite da sprangati di legno che a San Martino e al Casato formavano, e formano tutt’ora, angoli quasi retti. Cavalli e fantini, quindi, non possono battere nel colonnino né a San Martino e né al Casato semplicemente perché in quei punti i colonnini non ci sono, ma possono battere, e anche con gravi danni, negli inutili e pericolosi angoli formati dagli sprangati.
Una soluzione sulla quale farebbero forse bene soffermarsi i tecnici del Comune, potrebbe essere quella di rimodellare le curve accogliendo le accortezze adottate nel 1808 da Simon Pietro Cipriani e Alessandro Tanini, arrotondando le curve e attenuando potenzialmente la loro pericolosità».




TORNANDO INDIETRO nel tempo di oltre duecento anni e rendendo attuali quelle vecchie ma valide indicazioni, tanti incidenti potrebbero essere evitati.
Cavallo e fantino nel caso sfiorerebbero la curva, quest’ultimo magari cadrebbe, ma non assisteremmo certo a violenti urti comune quelli dell’ultimo Palio, bandierini divelti e gravi infortuni. Ma rendendo più facili le curve, può contestare qualcuno, i fantini sarebbero forse indotti ad aumentare la velocità d’ingresso a San Martino e al Casato e quindi la pericolosità aumenterebbe comunque. Vedendo però come le accoppiate entrano attualmente, soprattutto alla prima curva dopo la mossa, è oggettivamente difficile pensare a cavalli e fantini in grado di andare ancora più forte. Per la serie siamo già al massimo, non è pensabile credere di potersi spingere oltre.




Quanto scritto da Alessandro Leoncini, che attinge dalla storia e dal passato, è degno di essere preso realmente in esame dal Comune, che dopo il 16 agosto avrà tanti mesi davanti per studiare a fondo la cosa e capire magari dove intervenire in vista della stagione paliesca 2012.
E’ importante il cap per le prove, è utile capire se le camice scure a San Martino e al Casato traggono in inganno i cavalli al momento di girare, ma ha senza dubbio una valenza maggiore rendere meno difficili le curve, visto e considerato che in passato era così, prima che si decidesse di cambiare tutto.

di PAOLO BROGI da La Nazione
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Messaggio  jabru Lun Lug 25, 2011 5:58 pm

S
IENA. Questa sera (25 luglio), nella Contrada del Nicchio, Società La Pania, alle ore 20.30, prima serata dell'iniziativa VINO E CONTRADE, per il secondo anno organizzata dall'Associazione Enoclub Siena. Nella terrazza panoramica de La Pania, cena a base di pesce e carne, all'interno del programma della Settimana Gastronomica. Un salto di qualità ulteriore nel progetto di educazione al consumo nelle Contrade. Ad ogni portata verrà abbinato un vino, presentato direttamente dal produttore. Otto le aziende di territorio presenti: Mattia Barzaghi, Palazzo di Piero, Caparsa, Monteraponi, Montevertine, Val delle Corti, La Cappella, I Fabbri. I prossimi appuntamenti saranno giovedì 4 agosto nella Contrada della Lupa e venerdì 26 agosto nella Contrada della Pantera. L'idea fondante di questi incontri è ancora la stessa: non rinunciare a bere, ma farlo in maniera consapevole, evoluta, educata, colta.
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Messaggio  jabru Mar Lug 26, 2011 5:53 pm

Si intitola “Vino e contrade” l’iniziativa che trova nuovamente spazio nella programmazione serale delle contrade, iniziando dalla Pania. L’intento è quello di educare i ragazzi al consumo consapevole del vino. Comprendiamo il nobile proposito di chi promuove eventi di questo tipo (l’associazione Enoclub di Siena) che parte dalla constatazione che l’abuso di sostanze alcoliche trova ampia diffusione nei rioni con tutte le deleterie conseguenze sulla salute che ne derivano, ma l’evento in sè ci ispira alcuni interrogativi. E’ proprio la promozione del vino (sebbene nella sfera della piena consapevolezza dell’approccio e della piacevolezza dell’assunzione modulata in base alle pietanze a cui si accompagna), il miglior rimedio rispetto a una distorta, smodata e ormai molto radicata tendenza ad eccedere nel consumo di bevande alcoliche, quando si trascorrono ore liete in contrada?
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Messaggio  jabru Gio Lug 28, 2011 5:40 pm

CONCORSO DEI TABERNACOLI, APPROVATO IL REGOLAMENTO
News 28-07-2011
Il Magistrato delle Contrade, nella riunione di lunedì 11 luglio, ha approvato il nuovo regolamento del Concorso dei Tabernacoli che a partire da questo anno verrà organizzato insieme al Comitato Amici del Palio e con il patrocinio del Comune di Siena e dell'Amministrazione Provinciale.

Il regolamento è reperibile nel sito del Comitato Amici del Palio (www.comitatoamicidelpalio.it)

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Da Siena Empty Il ministro punisce il Palio

Messaggio  jabru Ven Lug 29, 2011 5:13 pm

Premiato il Bravìo, bocciato il Palio di Siena. Il ministro Brambilla insiste e punisce la città di Siena in tutti i modi possibili, screditando una manifestazione folclorica unica al mondo, ma per la rossa ministra non degna di entrare a far parte del patrimonio d’Italia. Si chiama infatti “Patrimonio d'Italia” il nuovo marchio presentato ieri mattina a Roma dal ministro del Turismo e dedicato alle manifestazioni culturali che contribuiscono a valorizzare l'immagine dell'Italia e a generare nuovi flussi turistici. “L'Italia vanta una quantità di eccellenze e di ricchezze sotto ogni profilo che sono uniche nel loro genere e non hanno eguali in nessun paese al mondo - ha spiegato il ministro -. Abbiamo voluto riunirle in un unico brand che assegneremo agli eventi che riteniamo essere ambasciatori d'Italia nel mondo”. Dal brand saranno esclusi gli eventi che prevedono la partecipazione di animali, come il Palio di Siena: “Non potranno diventare patrimonio d'Italia”.
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Da Siena Empty Il Palio non è "Patrimonio d'Italia"

Messaggio  jabru Ven Lug 29, 2011 5:21 pm

Il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha presentato il nuovo marchio “Patrimonio d’Italia”, riservato alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l’immagine dell’Italia ed a generare conseguenti flussi turistici. “L’Italia ha un patrimonio unico e straordinario –ha dichiarato il Ministro Brambilla- Il nostro Paese é da sempre un faro nel mondo per la propria storia, la tradizione, l'arte, la cultura, la creatività e lo stile. Queste eccellenze costituiscono una grande ricchezza che solo l'Italia può vantare. Per questo ho voluto creare un marchio nuovo e prestigioso: 'Patrimonio d’Italia' sarà il riconoscimento che ogni anno daremo a queste meravigliose realtà che, nei fatti, si sono candidate ad assumere il ruolo di ambasciatori del nostro paese nel mondo e che godranno di una particolare promozione anche e soprattutto all'estero, proprio in ragione della loro capacità di generare ricadute positive sui flussi turistici nazionali come sull'appeal dell'Italia e del nostro Made in Italy". Il Ministro ha creato quattro riconoscimenti per altrettante categorie, che riuniscono le eccellenze italiane: “PATRIMONIO D’ITALIA” per l’arte e la cultura, “PATRIMONIO D’ITALIA” per lo stile e la creatività, “PATRIMONIO D’ITALIA” per l’incanto dei luoghi e “PATRIMONIO D’ITALIA per la tradizione”. Quest’ultimo riconoscimento è stato consegnato, questa mattina, alle prime trentaquattro manifestazioni che si sono distinte a livello nazionale per la capacità di mantenere vivo il folclore del proprio territorio, adeguando le rappresentazioni tradizionali al mutamento dei tempi, nel rispetto degli animali e dell’ambiente, e incentivando la partecipazione di turisti e visitatori. “Si tratta di manifestazioni straordinarie uniche nel loro genere - continua il Ministro Brambilla - abbiamo scelto di premiarle perché interpretano pienamente il percorso virtuoso che abbiamo creato. Con questa iniziativa senza precedenti, abbiamo selezionato il top degli eventi in tutta Italia, dai quali partirà oggi la valorizzazione del nostro patrimonio della tradizione". Tra i criteri una rilevanza particolare è attribuita al rispetto della biodiversità e al rispetto degli animali, che non devono essere coinvolti e sfruttati in alcun modo. “Purtroppo, la mancanza di rivisitazione di tradizioni dalla lunga storia, adeguandole alle moderne sensibilità dichiara il Ministro del Turismo- causa ogni anno il maltrattamento e la morte di molti animali, nel corso di fiere e gare in tutta Italia. Non è una situazione che può più essere tollerata, anche per le conseguenze negative che produce sull'immagine nazionale. Un esempio per tutti é il bollettino dei cavalli morti, in questi prima metà dell'anno, nel corso dei palii, tra i quali quello di Ronciglione e di Siena. Ma poi anche le ancora numerose feste che vedono coinvolti maiali, oche e tanti altri animali. Da tempo denunciamo l'inadeguatezza e l'anacronismo di certi eventi che, chiaramente, non possono avere in nessun caso i requisiti per essere patrimonio d’Italia. Non vi è, infatti, nulla di 'culturale' nella morte di un animale per il divertimento degli spettatori". Il Ministro Brambilla ha presentato inoltre le nuove opportunità di finanziamenti stanziati dal ministero del turismo a favore di tutte le manifestazioni che promuovono e valorizzano il territorio: “Le iniziative che beneficeranno del sostegno economico del Ministero –afferma Michela Vittoria Brambilla- dovranno dimostrare di avere una lunga storia o di essere state in grado in poco tempo di creare un evento di rilevanza per il territorio, anche e soprattutto per la capacita di generare flussi turistici. Dovranno aver centrato l’obiettivo di promuovere e valorizzare la cultura, le tradizioni e le tipicità del territorio, siano esse storiche, religiose, enogastronomiche, dell’artigianato o di altra natura. Devono aver innovato e potenziato, tra una edizione e l’altra, la manifestazione, anche per ciò che attiene alla capacità di divulgare la conoscenza delle tradizioni del territorio, adeguandola ai tempi e alle mutate sensibilità. Vogliamo creare un percorso -continua il Ministro- che porti al riconoscimento delle eccellenze italiane in tutti i campi, delle quali andiamo fieri. Un percorso che porti gli italiani e gli stranieri ad apprezzare e conoscere meglio il nostro “Patrimonio d’Italia”."

Fonte: www.agenparl.it

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Da Siena Empty Il Pdl prende le distanze dalla Brambilla

Messaggio  jabru Sab Lug 30, 2011 4:13 pm

Il ministro del turismo Michela Brambilla mette tutta la città di Siena in punizione, ancora una volta, escludendo il Palio dal progetto “Patrimonio d’Italia”, che accoglie 34 manifestazioni italiane, considerate più rappresentative della storia e della tradizione del nostro Paese. Ormai non si contano più gli attacchi della rossa ministra animalista alla nostra Festa, il ritornello è sempre lo stesso: parla di maltrattamenti, di bollettini di guerra, frasi fritte e rifritte che sembrano copiate dai comunicati della Lav di una ventina di anni fa. Resta il fatto che la Brambilla grazie al ruolo che riveste può salire in cattedra e indicare buoni e cattivi e può anche decidere di mettere in un angolo il Palio, per estrometterlo dal brand Italia, non perdendo occasione per ribadire quanto Siena sia crudele a perpetrare la sua antica usanza in piazza del Campo. Questa volta è tornata alla carica davanti a un pubblico che ci è molto vicino, ovvero i rappresentanti delle istituzioni di Montepulciano, perchè il Bravìo in quella lista di manifestazioni buone e degne c’è. E noi ce ne rallegriamo, perchè la corsa delle botti è una manifestazione a cui siamo molto affezionati e che merita tutto il sostegno possibile. Almeno quanto il Palio. Ecco l’ultima esternazione del ministro che ora scatena la reazione anche del Pdl che ne prende le distanze: “Purtroppo, la mancanza di rivisitazione di tradizioni dalla lunga storia, adeguandole alle moderne sensibilità - queste le parole mentre il ministro accoglieva sul palco il sindaco di Montepulciano - causa ogni anno il maltrattamento e la morte di molti animali, nel corso di fiere e gare in tutta Italia. Non è una situazione che può più essere tollerata, anche per le conseguenze negative che produce sull'immagine nazionale. Un esempio per tutti é il bollettino dei cavalli morti, in questi prima metà dell'anno, nel corso dei palii, tra i quali quello di Ronciglione e di Siena. Ma poi anche le ancora numerose feste che vedono coinvolti maiali, oche e tanti altri animali. Da tempo denunciamo l'inadeguatezza e l'anacronismo di certi eventi che, chiaramente, non possono avere in nessun caso i requisiti per essere patrimonio d'Italia. Non vi è, infatti, nulla di culturale nella morte di un animale per il divertimento degli spettatori”. Il coordinatore provinciale del Pdl Claudio Marignani si scaglia contro la Brambilla: “Purtroppo mi trovo nuovamente a non condividere le posizioni del ministro Brambilla sia rispetto a quello che è avvenuto nei confronti del Palio nel passato sia per l’ultima esternazione che annuncia l’esclusione della nostra città dal brand Italia. Un provvedimento del genere può produrre anche un danneggiamento economico che in un momento di difficoltà come quello che viviamo non è tollerabile, faremo arrivare la nostra voce al ministro. Con lei non c’è mai stato un confronto diretto, in passato abbiamo interagito con il ministro della salute che ha dimostrato una grande sensibilità nei confronti del Palio, molti provvedimenti che si volevano includere nel decreto non sono maturati grazie a lui”. Quale intento muove dunque la ministra Brambilla, se è vero che il suo stesso partito e gli altri ministri non la approvano? “Lei ha assunto il ruolo di animalista e tutto quello che si pone contro le sue posizioni, anche troppo radicali, la portano ad avere una reazione poco equilibrata - dice ancora Marignani - Anche in questo caso non ha assunto una decisione obiettiva. Spero che non usi il Palio per farsi pubblicità come dicono alcuni, anche se qualche volta non posso nascondere di averlo pensato”. Ci siamo anche chiesti se il sindaco poliziano Andrea Rossi, l’assessore al Bravìo Andrea Biagianti e Paolo Abram, reggitore del Magistrato delle contrade che si sono trovati davanti alle esternazioni anti-Palio della Brambilla, siano rimasti spiazzati e se non abbiano difeso in qualche modo il loro conterraneo, il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi: “Siena senza il Palio non ce la immaginiamo - ha commentato ieri il sindaco Rossi - Mi sembra una convinzione del ministro non una convinzione politica e per questo nessuno di noi ha raccolto la provocazione, abbiamo lasciato che quelle parole cadessero nel nulla. Noi siamo molto consapevoli della grande tutela che Siena riserva agli animali e siamo anche certi che il sindaco Ceccuzzi sappia difendersi da solo dagli attacchi del ministro, non ha certo bisogno del nostro aiuto. La solidarietà, quella non mancherà mai”

Gaia Tancredi da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Dom Ago 07, 2011 6:34 pm

Siena, 7 agosto 2011 - «Allora, dopo il Palio ci vediamo», dice il sindaco Franco Ceccuzzi. «Certo, va bene», ribatte Francesco Ticci mentre aspetta di far visitare Istricetta. Uno dei proprietari-fantini che si è battuto molto per cambiare il Protocollo.

Cosa ne pensa Ticci della proposta di Cianchino di squalificare due anni quanti non portano il cavallo alla previsita?

«Di idee ce ne sono tante, così come le persone che sapranno vagliarle. Magari ognuno in testa ha qualcosa che pensa sia la medicina migliore per tutti»

Hai sempre detto che le regole Siena, per il Palio, le ha già scritte.

«Siamo sempre stati d'esempio per tutti».

Le assenze dei cavalli peseranno? Perchè così tante?

«Finché i cavalli sono presenti o meno perché ci sono strategie di Contrade e fantini, può piacere o non piacere, però rientra nella Festa. Per tutelare il cavallo non bisogna cambiare totalmente il gioco. Vorrei comunque sempre quelli buoni perchè fanno vedere buoni Palii, la Festa sa di festa, perchè c'è un favorito e uno che deve mordere il coltello. Se dietro la mancanza di un cavallo c'è uno scenario paliesco, va bene. Sono nato a Siena, l'ho sempre vissuto. Non mi stupisco».

Il capitano della Lupa Giannini chiede che le dirigenze non vengano messe alla gogna per le loro scelte.

«Ognuno nell'ambito paliesco deve essere conscio del proprio ruolo e lo deve portare fino in fondo. A volte, però, c'è qualcuno che fa il tuttologo e... magari si confonde. Le Contrade sono mature per ritratteggiare una nuova era della gestione Contrade e cavalli».

Cosa chiederai il 17 agosto al sindaco?

«Se hanno novità da introdurre, prima di scriverle che sentano la nostra opinione, non quella, faccio per dire, di fiorai o commercianti, ma di chi tiene i cavalli da sempre. Poi, magari, quando hanno detto tutto, qualcuno di noi vorrà alzare il dito per esprimere la propria opinione».

Laura Valdesi da La Nazione

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Da Siena Empty Novità tecnoòogiche al Ceppo

Messaggio  jabru Lun Ago 08, 2011 4:35 pm

Novità tecnologiche alla clinica del Ceppo
08/08/11 - 15:17Novità tecnologiche alla clinica del Ceppo, dove si sta sperimentando un innovativo strumento che permette il riconoscimento del cavallo attraverso la fotografia dell'iride, elemento unico per ogni animale (così come lo è per l'uomo). Una volta che l'iride sarà schedata, quell'animale sarà riconoscibile in qualunque momento e in qualunque parte del mondo. La clinica senese è l'uinica struttura italiana, insieme a due americane ed una norvegese, dotata di questa metodologia che, in questi giorni di previsite, viene sperimentato appunto sui cavalli da palio
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Messaggio  jabru Mar Ago 09, 2011 4:46 pm

Siena, 9 agosto 2011 - Il ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla scrive ai cittadini della toscana. Ecco il testo della lettera aperta



"La strumentale ossessione con la quale certi amministratori ed esponenti politici locali riempiono le pagine della stampa toscana, cercando di inscenare una inesistente polemica con il Ministro del Turismo, denota una disperata ricerca di visibilità per se stessi e per i propri palii, oltre che una povertà di argomentazioni. Questi esponenti di partito sembrano volere raggirare i propri elettori litigandosi lo scettro di chi meglio difende la tradizione locale. Liberi di farlo, ma sarebbe opportuno che continuassero a gestire tali schermaglie tra loro, senza tirare in ballo il Ministro. Certo, comprendo bene che, attaccando me. sperano di guadagnare spazio anche sui media nazionali, ma ormai dovrebbero essersi accorti che ciò non accade. Anzi accade solo quando perde la vita un cavallo. La ragione é molto semplice: il mondo non ruota intorno a Siena ed alla sua criticata manifestazione. Ne tantomeno l'agenda di governo.



Circa un anno fa ho espresso molto chiaramente la mia posizione e da allora non é mutata. Il mio incarico istituzionale mi impone di presentare al mondo la migliore immagine del paese e di interpretare il sentimento e le aspettative della maggioranza degli italiani che - se ne facciano tutti una ragione - censurano lo sfruttamento degli animali e la loro morte per divertimento. Sarebbe quindi opportuno che certi polemici amministratori e politici locali comprendessero che la loro battaglia va contro il sentimento di milioni di persone. E che sarà già persa in partenza se non rivedranno le loro tradizioni in una chiave più adeguata e moderna.



Infine, per quanto riguarda il riconoscimento "Patrimonio d'Italia per la tradizione" (venti ogni anno), che il Ministero del Turismo ha recentemente assegnato a tre bellissime manifestazioni toscane - il Bravio delle botti di Montepulciano, il Palio della Ruzzola di Pereta e la Luminaria di Pisa - preciso che la selezione si è svolta seguendo i criteri contenuti nel relativo decreto ministeriale. Essi prevedono, tra l'altro, che possano ambire a ricevere tale importante titolo le manifestazioni in grado di diventare attrattori turistici nazionali che " tra un'edizione e l'altra, si siano innovate e potenziate per ciò che attiene la capacità di reinterpretare la tradizione, adeguandola ai tempi e alle nuove sensibilità" e che "favoriscono la cultura del rispetto dell'ambiente e della biodiversità, evitando l'impiego di animali a qualsiasi titolo". Perché non vi può essere nulla di culturale e condiviso a livello nazionale nello sfruttamento di una creatura vivente e nella sua morte. Per quanto, inoltre, attiene la promozione che il Ministero del Turismo intende garantire alla Toscana e certamente anche alla bella città di Siena, ricordo che "Patrimonio d'Italia" presenta tre ulteriori categorie di eccellenza. A breve, infatti, assegneremo le prime decine di riconoscimenti anche per quanto riguarda il "Patrimonio d'Italia" per "l'innovazione e la creatività", per "i luoghi d'incanto" e per "l'arte e la cultura".



Sono certa che gli esponenti politici che hanno aperto questa inutile polemica potranno avere il tanto ricercato spazio sui media candidando da subito le loro realtà locali ad ottenere questi importanti riconoscimenti, che godranno della massima promozione da parte del Ministero del Turismo. Proprio come i tre magnifici eventi, espressioni della migliore tradizione toscana, che abbiamo premiato lo scorso mese di luglio e quelli altrettanto significativi che premieremo nei prossimi anni.

Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo

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Messaggio  jabru Mar Ago 09, 2011 4:48 pm

Siena, 9 agosto 2011 - E se, all'improvviso, il vento cambiasse? Finora il filo conduttore delle chiacchiere paliesche verteva sul livellamento del lotto, sull'assenza dei cavalli. Adesso che i giochi della previsita sono fatti - si sa già, a spanne, che i big ci saranno (quasi) tutti - ecco che prende corpo l'ipotesi di un lotto di cavalli esperti. E soprattutto di qualità, qui sta la novità. Tracciamo qualche scenario. Se sono una dozzina i nomi già ammessi alla Tratta, si potrebbe quasi formare il canape spaziando da Ivanov a Istriceddu. Tutti cavalli importanti, dunque, con quei protagonisti che danno affidabilità e garanzie altissime. Saranno pronti i capitani a far coincidere le loro (legittime) strategie con questa filosofia-salvagente? Che, traspare dalle parole dette alla clinica del Ceppo dal sindaco, ha come obiettivo primario la tutela massima della Festa. Non si è spinto oltre, Franco Ceccuzzi. Tuttavia il messaggio, seppure soft, appare un invito garbato alle dirigenze affinchè scelgano con la consueta serietà. Il Comune nella selezione fino alla Tratta vigilerà, poi toccherà ai capitani gettare il cuore oltre l'ostacolo. E decidere: prendere un lotto con meno punte e un paio di novità, oppure andare sugli espertissimi che "chiameranno" la monta definita? Ossia il super-big Trecciolino ma anche gli altri ricercatissimi Brio, Scompiglio e Voglia? Come ha ricordato il capitano dell'Aquila al Ceppo, si tratta di una calamita delicata soprattutto per chi ha l'avversaria. C'è dunque di che riflettere in queste ore che ci separano dalla due giorni di prove di notte - l'11 e il 12 giugno - , in attesa della lista degli ammessi che dovrebbe essere diramata domani mattina conosciuto l'esito degli esami ematochimici. Prende invece sempre più corpo l'esclusione di Mississippi, cavallino vittorioso a luglio con Tittia. Il fatto che non sia stato sottoposto a flexing test già suona come una "condanna".

C'è inoltre grande curiosità relativamente ai cavalli che erano stati esclusi per il loro comportamento esuberanti e perché calciavano. In attesa che il Comune vari un nuovo Protocollo, non è da escludere che, se trovati in condizione sanitaria e fisica ottimale, si dia ai proprietari la soddisfazione di vederli galoppare all'alba. In questo caso il primo giorno, insieme ai giovani e a quelli che non possono cullare il sogno del 16 agosto. Circa una sessantina di nomi.

Laura Valdesi da La Nazione

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Da Siena Empty Lettore a infrarossi

Messaggio  jabru Mar Ago 09, 2011 5:25 pm

Siena, 8 agosto 2011 - Quante leggende nel Palio su cavalli scambiati. Sulle furbate dei fantini e in combutta con i proprietari per fare fessi gli avversari e vincere. Ricordi ormai lontani nel tempo - la Festa moderna ormai è blindata e meno fantasiosa - che tengono comunque banco durante le cene in Contrada e nelle chiacchiere fra appassionati. Alla leggende si è già detto addio. A maggior ragione se il prototipo di lettore laser provato ieri sui cavalli del Palio verrà adottato dal Comune di Siena, dopo la necessaria validazione. E se, più avanti, anche il ministero cui è stato proposto come sistema di riconoscimento e di tracciabilità dell'animale, dirà sì all'innovazione. "I nostri collaboratori hanno sviluppato il sistema, che va ora sottoposto alle associazioni del settore equestre e alle istituzioni affinché diventi - osserva Massimiliano Nardi - uno strumento di identificazione ufficiale, da affiancare all'attuale microcip».

Il sindaco Franco Ceccuzzi è apparso molto interessato quando è stato sperimentato su Lamagno e su altri mezzosangue presentati al Ceppo. "Il riconoscimento avviene attraverso la scannerizzazione dell'iride. Un sistema che garantisce la sicurezza dell'identificazione dell'animale mediante una trasformazione in alfanumerico di alcuni fotogrammi che effettua la macchina sui due occhi. Un sistema privo di stati invasivi». Attualmente i test vengono svolti in Italia, in Norvegia e in due punti di ricerca Usa. "La cosa importante - si inserisce Raffaello Ciampoli della clinica del Ceppo - è che stiamo valutando sempre più nuove tecnologie che possano aiutare a percorrere la nostra Festa senza alcun tipo di rischio, soprattutto per gli animali. A dimostrazione che stiamo guardando avanti senza arroccarci fra le mura. Oltretutto questo lettore a infrarossi non è, come detto, invasivo: il benessere animale viene al primo posto".

Ma come funziona? La macchina legge da una distanza predefinita, dà un segnale di distanza adeguata. La percentuale di errore è davvero trascurabile. Insomma, a Siena come nei film di "007".

LauraValdesi da La Nazione

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