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Da Piazza del Campo

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Da Piazza del Campo Empty Da Piazza del Campo

Messaggio  jabru Lun Ago 17, 2020 8:08 pm

Dall’anticipo dei tempi del Protocollo (il primo dicembre forse le date) a due giorni di prove all’alba. Capelli: "In caso di restrizioni Covid, studieremo come correre"
di LAURA VALDESI

Siena, 17 agosto 2020 - E’ stato ieri il giorno delle prime novità sul Palio 2021. Con le richieste dei capitani al sindaco per una stagione che vorrebbero fosse domani. E invece c’è ancora l’inverno e una pandemia da sconfiggere. Con la messa del fantino davanti alla cappella di Piazza dove nessuno (o quasi) ha voluto mancare all’invito del sindaco. Dai big – Trecciolino, Brio, Tittia, Scompiglio, ma anche Brigante e Gingillo – persino Bazzino, Bastiano, e Tristezza. Con loro i più giovani che vedremo a cavallo. Tante strette di mano con le dirigenze. Dopo una stagione al ’buio’, si sono viste cose interessanti sulle tessiture fatte. E su qualche ribaltone di fronte che ci potrebbe essere. E – perchè no? – persino un ritorno a casa dopo lungo tempo. Questo il Palio che piace. Che intriga e stuzzica. Invece niente. Si dovrà aspettare il 2021 anche se presto il Comune metterà in cantiere le novità sollecitate ieri nella riunione spartiacque in Comune con il sindaco.

«Inizia una nuova stagione. Ci sarà una programmazione lievemente diversa», esordisce il decano dei capitani Paolo Capelli. Abbiamo fatto una richiesta, condivisa dall’amministrazione, che è quella di iniziare un po’ in anticipo il Protocollo. Poi i cavalli giovani quest’anno non hanno effettuato il percorso di addestramento per cui è stato chiesto, per i soggetti di 4 e 5 anni, la possibilità di fissare un appuntamento obbligatorio in più, anzichè 4. Non solo. Tra le necessità rilevate dai capitani anche quella delle doppie prove di notte sia per la Carriera di luglio che di agosto con la prima dedicata a chi può accedere direttamente alla Tratta, la seconda ai soggetti giovani di 4 e 5 anni». Non solo. Fra le questioni che stanno a cuore c’è anche quella di rendere pubbliche, quanto prima, «le date del Protocollo in modo da non dover subire, con tutto il rispetto per carità, gli appuntamenti degli altri Palii fuori Siena», aggiunge Capelli. La data ipotetica potrebbe essere il primo dicembre, giorno che segna l'inizio del nuovo anno contradaiolo.


Su tutto aleggia il timore dei contagi. «Però quello che si è percepito è che c’è una grande voglia di far riemergere questa città e di correre il Palio. Lo Straordinario? Non ne abbiamo parlato, tuttavia è forte il desiderio di rispettare le cadenze tradizionali del 2 luglio e 16 agosto. Anche se ci fossero restrizioni Covid, dovremo trovare il modo, con le autorità competenti, di correre i Palii. C’è il desiderio di dare luce alla città che per un anno si è dovuta spegnere». Un accenno infine al mossiere: «I capitani si troveranno all’inizio del nuovo anno e nomineranno un mossiere che potrà essere la conferma di Ambrosione o un altro». Fra i punti su cui riflettere i capitani hanno messo anche l’ipotesi di un sistema – si chiami ‘var’ o moviola – che in caso di arrivo dei cavalli al fotofinish dia certezze, qualora i centimetri fosse ancora di meno che nelle Carriere 2019.
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Da Piazza del Campo Empty RICORDI DI PALIO, TRE PITTORI DEL DRAPPELLONE SI RACCONTANO

Messaggio  jabru Lun Ago 17, 2020 8:23 pm

I momenti più emozionanti vissuti da tre artisti: Massimo Stecchi, Jean Claude Coenegracht e Claudia Nerozzi

È stato un 16 agosto insolito a Siena e chi vive e conosce questa città non fatica ad immaginare a cosa mi stia riferendo. Nessun velo dorato di tufo ad accogliere le suole delle nostre scarpe in Piazza, nessun coro sudato e accalcato per le vie del centro, nessun colore se non il giallo dell’afa di queste settimane. Il 2020 sarà difficile da dimenticare; ci ha investiti con un’ondata pandemica che ha messo a soqquadro il mondo intero e che ci ha costretto ad adottare delle misure, per il bene della nostra salute e del sistema sanitario che la tutela, che pongono l’attenzione su un aspetto che prima davamo per scontato; l’interazione sociale. Gli effetti di ciò a Siena sono ben visibili; oltre a quelli comuni alla popolazione mondiale, ci sono quelli sulle due carriere di quest’anno, che sono state necessariamente annullate poiché l’assembramento difatti costituisce la sostanza di questa Festa, che si esprime proprio attraverso questo scontro fisico di corpi, voci ed emozioni tra i partecipanti. Resta dunque il ricordo dei passati momenti, che ho voluto raccogliere intervistando tre pittori del Drappellone, che con acume, occhio attento e sensibilità d’artista hanno affrontato il difficile compito di sintetizzare su seta la complessità di una tradizione che ha scavalcato secoli.

La prima cosa che ritorna in mente a Massimo Stecchi, riguardo alla sua esperienza come pittore del Drappellone per la carriera del 2 luglio 2019, aggiudicatasi dalla Contrada della Giraffa, è la tensione durante la presentazione nell’Entrone: «Quello è il momento più intenso e pregnante sicuramente». Del periodo precedente di preparazione ricorda «la paura iniziale e poi gradualmente la soddisfazione di vedere che stava venendo fuori ciò che pensavi di poter fare». A ogni pennellata il coraggio era in crescendo. L’artista ricevette la commissione un venerdì e consegnò il bozzetto il martedì successivo, «fortunatamente approvato dal Sindaco. Fu un sollievo perché non è semplice tirare fuori l’idea», che rappresenta il momento iniziale fondamentale e che dovette maturare in poco tempo. Senese e contradaiolo della Selva ha vissuto malamente queste giornate: «Ieri si è tenuta la nostra Festa Titolare, quindi ci sono stati i passaggi soliti quali il Ricevimento della Signoria con il Mattutino...Chiaramente nessun tamburo, nessuna bandiera. Il fatto di andare tutti insieme in silenzio a fare queste cose è stato abbastanza pesante. Oltre al pensiero naturalmente di questo periodo che è stato così triste per tutti, per tantissimi, per tutto il mondo, in più noi abbiamo questi appuntamenti che in genere sono appuntamenti di gioia, di comunità ed ora con questa situazione è una comunità un po' strana». L’aspetto che gli è mancato di più è stato «lo stare insieme agli altri», «anche il fatto stesso di condividere i giorni precedenti, in attesa del Palio; quelli sono i momenti belli che per quest’anno sono passati». Come tanti artisti anche lui ha dovuto rimandare dei progetti al 2021 e dunque alla mestizia di sottofondo rivolta al presente si aggiunge la nota di incertezza sul futuro, «questo pensiero che tutti abbiamo», il punto interrogativo su quando finirà la pandemia, che è «un elemento molto disturbante».

Jean Claude Coenegracht risponde alle mie domande dal Belgio, che è stato investito anch’esso dal caldo torrido. «Per me è stato un momento speciale» commenta così il ricordo dell’esperienza come pittore del Drappellone per il Palio del 16 agosto 2016, conquistato dalla Contrada della Lupa con un cappotto storico. Racconta l’intensità di quei giorni con i vari appuntamenti e le interviste con i giornalisti. «La sensazione più forte l’ho avuta al Duomo» riferendosi sia al 14 agosto che al giubilo della contrada vincitrice. «È stata come una gioia interiore», un’emozione fortissima che gli era stata anticipata dalle parole di un suo caro amico, Cesare Olmastroni, di cui rammenta dolorosamente il lutto: «Mi disse: “Jean Claude devi vedere al Duomo. Sarà molto bello per te”». Ricorda la «bella presentazione» e l’invito della Contrada della Lupa ai festeggiamenti. Riguardo al periodo di preparazione del Drappellone mi dice che aveva già il disegno, ma che scelse di non fare il bozzetto; le pennellate sul drappo di seta fluirono «come un fiume. Non mi piacciono le cose troppo studiate». Gli chiedo come sta vivendo l’emergenza coronavirus: «Per l’arte, il teatro, il cinema» sottintende, come è facile intuire dal suo tono di voce, che la situazione è grave. «Le gallerie non fanno le inaugurazioni che è pericoloso» e dunque anche lui ha dovuto rimandare dei progetti. Per misurare l’andamento attuale attende, come noi in Italia, i risultati dei rientri a scuola. Torna poi sulla nostra città «Siena mi manca troppo. Proverò a tornare a primavera prossima. Ho molti amici lì» e fa il nome di Tommaso Andreini: «Sono fratello di Palio con Tommaso. Quando c’è stata la vittoria per me è stata una grande gioia vedere il suo Drappellone al Duomo». «Quando sono a Siena è come essere a casa» mi dice «Perché per me Siena è una città viva. È la città del cuore, morire a Siena è gioia! Ho questa sensazione qui per due città; Praga e Siena. Ma più Siena» e aggiunge scherzando «per i pici!» con una sonora risata.

I ricordi di Claudia Nerozzi, pittrice del Drappellone per il Palio del 2 luglio 2013 vinto dalla Contrada dell’Oca, «sono miliardi e sono tutti ancora indelebili. Il tempo passa, ma a volte sembra che sia proprio questo a renderli più belli e più vicini a te». Racconta che per lei quello più emozionante «è stato la telefonata in cui mi hanno incaricato di dipingere il Drappellone. Quello è stato un momento che non scorderò mai; eravamo io, mia sorella e un mio amico di famiglia al maneggio dal mio cavallo». Poi iniziò il periodo di preparazione che si accompagnò a un sentimento di «grossa responsabilità nel dover fare questa cosa incredibilmente importante. Ho dipinto il Palio a 26 anni, ero giovanissima». Responsabilità che sentì non solo per il fattore età, ma anche per il fatto di essere una pittrice di questa città, cosa che si è riverberata anche sull’idea per il Cencio: «Da senese scelsi una cosa abbastanza tradizionale; sono molto legata all’iconografia classica e ai Drappelloni del passato. Volevo un Palio che fosse leggibile da tutti, che piacesse ai bambini, alle persone più o meno anziane, a chi si intende o no di arte, un Palio che arrivasse al cuore». A darle l’ispirazione è stato il suo amato Iron Horse «che non è stato fortunatissimo come cavallo di Piazza» e che doveva rappresentare tutti i cavalli che hanno corso lungo quell’anello di tufo e che, vincenti o non vincenti, sono stati comunque protagonisti. Ricorda con emozione il giorno della consegna del Cencio. «Il momento per eccellenza è stato quando è diventato il Palio vero, quando l’hanno portato nel Cortile del Podestà e l’hanno mostrato a tutti. Lì mi sono resa conto che quell’opera non era più mia, era come se un figlio avesse imparato a camminare e fosse diventato grande e allora gli lasci la mano». Aggiunge «la condivisione dell’emozione con Franco Masoni, che ringrazierò per sempre». In riferimento a questo anno senza carriere: «Penso che tutti i senesi stiano vivendo male questi giorni, ma forse non solo questi perché, come si dice, il Palio è tutto l’anno. Probabilmente a Siena è mancato di più il vivere la contrada e anche la festa titolare, le occasioni di ritrovo, che la corsa in se stessa, perché quest’ultima è soltanto, tra mille virgolette, il culmine di una socialità che si costruisce durante tutto l’anno. Penso di poter dire che a me, come a tanti, è mancato proprio quello». L’esperienza come pittrice del Drappellone ha cambiato la sua vita artistica sia dal punto di vista professionale che umano: «Professionalmente ha dato una scossa poiché avendolo dipinto a 26 anni non è stato per me il culmine di una carriera, ma l’inizio», una specie di LA al suo percorso, e «Dal punto di vista umano perché ho acquisito un altro tipo di conoscenza di me stessa. Sono stati dei mesi molto duri, non mi vergogno a dirlo, perché ero sola con questi due metri e cinquanta di tela; mi ha portato quasi ad essere sempre davanti a Claudia, sempre allo specchio, sempre a chiedere di più, di migliorare e quindi è stata una crescita, importante anche a livello tecnico e di studio. Una ricerca personale. Quando è finita la fattura stessa, mi sono trovata più grande, diversa e matura. Più consapevole delle possibilità che ognuno ha dentro di sé e che si deve sempre costantemente ricercare non nel mondo circostante, ma attraverso l’impegno, la passione, la forza che hai dentro di te». Come per moltissime persone purtroppo quest’anno è stato anche per lei professionalmente difficile, però «fortunatamente gli artisti hanno questo privilegio, ma anche la condanna, di avere una sensibilità sopra la norma. Dunque chi lavora con le emozioni, anche in un così brutto periodo, forse ha saputo progettare e cercare di andare avanti». I progetti dunque ci sono; allestire gli eventi per presentarli rappresenta la vera sfida in un periodo in cui utilizzare i verbi al futuro è difficile in ogni ambito. «Sicuramente è anche un momento per riflettere su tante cose; siamo fermi da un lato, però cerchiamo comunque di non arrenderci». Al momento Claudia sta lavorando ad un quadro suo personale proprio sul tema della rinascita.

Un concetto che per me è sinonimo di ricostruzione partendo dal buono, di presa di coscienza dell'interconnessione tra gli individui, di sinergia che si esprime attraverso il rispetto delle regole e di speranza rivolta a quel tempo in cui questo virus scomparirà e torneremo ad abbracciarci senza remore.

Francesca Raffagnino da OKSiena
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Da Piazza del Campo Empty Palio, il decano Capelli: “C’è grande voglia. Da domani inizia la nuova stagione”

Messaggio  jabru Lun Ago 17, 2020 11:02 pm

Dopo la riunione dei Priori, si è tenuta questa mattina in Comune la riunione dei 17 Capitani in vista della prossima annata paliesca. Un giorno particolare questo, il 16 Agosto, simbolico, ma è proprio da questa data che la città vuole ripartire per programmare il 2021 della Festa.

“Per noi da domani inizia una nuova stagione paliesca – spiega il decano dei capitani Fabio Capelli – e quindi abbiamo ritenuto opportuno condividere una programmazione per il 2021 leggermente diversa con il sindaco e con l’ufficio Palio. Abbiamo fatto una richiesta di anticipare il protocollo per il 2021, abbiamo chiesto di rendere gli appuntamenti obbligatori non solo quattro ma uno in più per i cavalli giovani di 4/5 anni. Inolte abbiamo chiesto sia per Luglio che per Agosto di fare due prove di notte, con la seconda dedicata solo ai cavalli giovani all’esordio. Abbiamo chiesto infine di rendere pubblico il prima possibile il calendario del protocollo”.



I capitani iniziano già a programmare per il futuro quindi, con l’annata paliesca 2021 che inizierà, come da tradizione, già da domani, il giorno dopo il Palio dell’Assunta che quest’anno non si è però purtroppo tenuto. La paura di trovare il prossimo anno una situazione simile in termini di normative però resta, vista l’assoluta incertezza sullo sviluppo della lotta al Covid-19.

“Il timore del rallentamento dei tempi c’è – spiega Capelli – però quello che si è percepito stamani è che per il prossimo anno c’è una grande voglia di fare il Palio, di far riemergere la città e la tradizione. Non abbiamo parlato di un’ipotesi Straordinario, ma solo di una gran voglia di rispettare le cadenze istituzionali del 2 luglio e 16 agosto. Se ci saranno restrizioni Covid dovremo trovare comunque il modo di fare i Palii, perché c’è una voglia di dare luce a questa città che purtroppo per un anno si è dovuta spegnere di fronte a problemi più grandi”.

Per quanto riguarda il mossiere c’è ancora incertezza, ma sembra che l’ipotesi più probabile resti quella di affidare le carriere 2021 al mossiere scelto per quelle 2020 che non si sono disputate, ovvero Bartolo Ambrosione. Come sempre però sarà l’assemblea dei capitani, che si riunirà come sempre nei primi mesi dell’anno a decidere.

“Questa brutta esperienza ha fatto capire quanto è importante il ruolo delle contrade – conclude il decano dei capitano – Questa è la cosa che ci deve far sentir fieri e ci deve dare anche un pizzico di lustro. Abbiamo capito quanto sia profondo il valore di questa Festa, di queste tradizioni. Abbiamo vissuto dei giorni molto difficili, ora guardiamo avanti, da domani inizia l’inverno e velocemente arriverà anche il 2 Luglio 2021”.
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Da Piazza del Campo Empty Due i temi affrontati in questo Block Notes. Palio ed Università.

Messaggio  jabru Ven Ago 21, 2020 8:42 pm


E allora, visto che proprio domani pomeriggio va in onda, presso l'aula storica della Biblioteca Comunale degli Intronati, un incontro pubblico organizzato da La Nazione, titolato “La Legge del Palio”, al primo punto delle mie riflessioni metto il Palio.
Non nascondo ai miei quattro lettori che sono curioso ed un attimino in ansia perché quando la Procura e la Prefettura affrontano certe tematiche o tutto scorre come acqua fresca o ci sono rilievi ed ostacoli sui quali le Contrade e in generale il mondo del Palio - Comune in testa – dovranno poi riflettere e a questi uniformarsi.
Quali le novità? Aspetto il Convegno per capirci di più e tirare le necessarie somme, nella speranza che non si prospettino soluzioni che in qualche modo mettano a regime temi tutti nostri che negli anni, ma potrei dire nei secoli, hanno funzionato decisamente bene. Conto sul Sindaco De Mossi e sul Rettore del Magistrato delle Contrade, ma anche su intelligenza e sensibilità del Procuratore Vitello e del Prefetto Gradone affinchè tutto scorra nella norma.
Restando in tema di Palio, tocca poi al Ministero dare una valutazione decisiva sul nuovo protocollo dei farmaci ammessi per la preparazione e cura dei barberi che i proprietari iscriveranno alla previsita per poi essere ammessi alle prove all'alba o giù di lì e alla tratta.
Insomma sono al vaglio questioni di un certo peso e vigilare tocca anche a tutti i Senesi e Contradaioli, giornalisti e addetti ai lavori compresi.

E ora sotto con l'Università. Si svolgerà sabato in Piazza del Campo il “Graduation Day” che riguarda ben 650 nuovi dottori dell'anno accademico 2017-2018.
Lo so, qualcuno ha storto la bocca dinanzi ad una festa dal sapore, non nascondiamocelo, americano, ma personalmente, avendo vissuto l'evento negli scorsi anni in Piazza San Francesco, ho capito quale sia il valore dello stesso. Si tratta di riabbracciare tutti gli studenti Senesi e non che si ritrovano sul Campo per partecipare ad una cerimonia carica di significati ed emozioni a distanza di mesi dalla del loro percorso di studi. E come sottolinea il Magnifico Rettore Francesco Frati...” si conferma il legame forte fra i nostri ragazzi e il nostro prestigioso Ateneo”.
E poi se abbiamo ripreso il “Graduation Day” dalla tradizione statunitense, poco male, perché le cose belle...sono belle e basta.
A me, lo confesso, emoziona il momento della consegna delle pergamene e mette i brividi l'oramai rituale lancio del “tocco” verso il cielo da parte dei laureati che rappresentano una parte importante del futuro della nostra Nazione.

Roberto Morrocchi da OKSien a
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Da Piazza del Campo Empty L'anno senza Palio. "Pantera, la festa titolare per celebrare il territorio"

Messaggio  jabru Mer Ago 26, 2020 8:13 pm

Siena, 26 agosto 2020 - Dalla collaborazione con i ristoratori, alla cerimonia dei sedicenni a un concerto in ricordo di Ettore Bastianini, la contrada della Pantera si prepara a celebrare, in linea con quanto già seguito dalle altre contrade, la Festa Titolare. «Sabato mattina partiremo con l’omaggio ai defunti nei cimiteri cittadini, nel pomeriggio si terrà il ricevimento della Signoria in piazzetta del Conte e a seguire il Mattutino nella chiesa del Carmine con la presenza dell’Arcivescovo Augusto Paolo Lojudice - spiega il Priore della Pantera Pasquale Colella-. La cena, nel piazzale del Pendola, è stata organizzata con posti limitati e con un’apparecchiatura inconsueta per garantire il distanziamento. Domenica si celebrerà la Messa in onore dei defunti. A seguire è stata organizzata una cena nei ristoranti di via Stalloreggi con tavoli e sedie della contrada».


Il legame tra contrade e ristoratori si è intensificato quest’anno e conferma il rapporto con il territorio. «E’ un modo per coinvolgere concretamente le attività del rione. - prosegue Colella -. Un primo passo in questa direzione lo facemmo come contrada lo scorso anno con la notte bianca, rossa e celeste che coinvolse le attività. Una serata che ripeteremo anche quest’anno, il 25 settembre». Oltre alla collaborazione con le attività del territorio sono ripresi da circa due mesi anche i cenini in società, passo importante per le contrade. «Abbiamo organizzato cenini tutte le sere a luglio e agosto. C’è stata partecipazione dei contradaioli per quanto concesso dai limiti del distanziamento. Come spazi per le cene utilizziamo il piazzale del Pendola, ma il luogo più vissuto è la terrazza, dove abbiamo allestito un bar all’aperto». Gli appuntamenti, se pur limitati, per la celebrazione del Santo Patrono non si concludono questa settimana. «Lunedì si terrà un concerto nella Chiesa del Carmine in onore di Ettore Bastianini. Non potevamo infatti rinunciare a rendere omaggio al nostro illustre capitano - spiega il Priore -. Si svolgerà sabato 5 settembre alle 18 nella Sala della Vittorie la cerimonia dei sedicenni. L’ingresso nella vita contradaiola è un momento molto importante per i giovani, a cui abbiamo deciso di non rinunciare. A seguire un aperitivo». La mancanza dei tanti momenti di celebrazione delle feste titolari ha accomunato tutte le contrade e proprio in segno di vicinanza tra i popoli il priore della Pantera sta omaggiando ogni settimana con un messaggio su Facebook la contrada che celebra il Santo Patrono. «La festa Titolare è il momento di maggiore presenza della contrada ed è quindi la mancanza che ho sofferto di più. Per questo sto scrivendo un pensiero ogni settimana per la contrada che avrebbe dovuto celebrare la Festa Titolare. Un abbraccio virtuale a cui hanno risposto molti contradaioli e dirigenti». Veronica Costa

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Da Piazza del Campo Empty Festa dei Tabernacoli: gli orari di visita della commissione

Messaggio  jabru Mar Set 01, 2020 8:48 pm

Il concorso per la Festa dei Tabernacoli è organizzato ogni anno l’8 settembre dal Magistrato delle Contrade insieme con il Comitato Amici del Palio e con il patrocinio del Comune di Siena e dell’Amministrazione Provinciale.

Di seguito il programma del “Concorso dei Tabernacoli 2020“, che si terrà l’8 settembre per la tradizionale Festa della Madonna.



19.00 Nobil Contrada del Bruco
19.15 Contrada della Lupa
19.30 Contrada Sovrana dell’Istrice
19.45 Contrada del Drago
20.00 Nobile Contrada dell’Oca
20.15 Contrada della Chiocciola
20.30 Contrada della Tartuca
20.45 Contrada della Pantera
21.00 Nobile Contrada dell’Aquila
21.15 Contrada della Selva
21.30 Contrada Capitana dell’Onda
21.45 Contrada della Torre
22.00 Contrada di Valdimontone
22.15 Nobile Contrada del Nicchio
22.30 Contrada del Leocorno
22.45 Contrada Priora della Civetta
23.00 Imperiale Contrada della Giraffa
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Da Piazza del Campo Empty Rossi: “Minimasgalano il 26 settembre con premiazione in Piazza del Campo”

Messaggio  jabru Mar Set 01, 2020 8:53 pm

Dopo un’estate del tutto anomala settembre si apre con due importanti eventi in calendario per il mondo contradaiolo. L’8 settembre, come da tradizione, si svolgerà la Festa dei Tabernacoli, mentre il 26 settembre in programma il minimasgalano. Di questi due momenti in particolare si è parlato ieri sera durante la riunione del Magistrato delle Contrade. “Per quanto riguarda i Tabernacoli non ci saranno rilevanti cambiamenti rispetto alla tradizione , commenta il Rettore del Magistrato Claudio Rossi – A partire dal pomeriggio fino alla sera la commissione passerà nelle Contrade, mentre la gestione dei bambini sarà affidata in autonomia ad ogni singola consorella. Sul fronte minimasgalano invece la Contrada della Torre ha chiesto più spazio in Piazza del Campo al Comune, avendo predisposto un protocollo ad hoc per assicurare il giusto distanziamento tra pubblico e comparse”.

La partenza dovrebbe restare in Salicotto per gestire le attività di preparazione, con una limitazione di accompagnatori per ogni contrada. La novità – oltre alla data, il 26 settembre – è che quest’anno in Piazza del Campo si svolgerà non solo la competizione, ma, molto probabilmente, anche la premiazione, che di solito si teneva in Salicotto. “E’ stato anticipato il periodo, tradizionalmente si andava a metà ottobre, sperando non ci siano nuovi problemi legati all’emergenza sanitaria – aggiunge Rossi – Il protocollo sarà reso pubblico nel momento in cui ci sarà l’ok per tutte le disponibilità da parte dall’Amministrazione comunale”.
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Da Piazza del Campo Empty Nella Contrada della Torre il Banchetto annuale del Comitato Amici del Palio

Messaggio  jabru Sab Set 05, 2020 8:30 pm

Venerdì 18 settembre 2020, nel rione della Contrada della Torre, si svolgerà il banchetto annuale del Comitato Amici del Palio.

Oltre ai contradaioli e ai dirigenti della Torre ed alle autorità, saranno presenti i componenti in carica, gli ex membri del Comitato Amici del Palio e gli amici che durante l’anno collaborano nei vari progetti che il Comitato propone per la tutela delle tradizioni di Siena e delle sue Contrade.

Il banchetto si svolgerà in ottemperanza alle normative vigenti riguardanti Covid-19.

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Da Piazza del Campo Empty Fronteggiamenti in Piazza dopo il Palio, la sentenza slitta ancora

Messaggio  jabru Mer Set 09, 2020 7:24 pm

L’udienza chiave in cui il giudice Mosti doveva assegnare la perizia per l’identificazione dei contradaioli è stata rinviata al 17 novembre
di LAURA VALDESI da La Nazione

Siena, 9 settembre 2020 - Slitta ancora il processo ai contradaioli di Nicchio, Valdimontone e Onda per i fronteggiamenti in Piazza dell’Assunta 2015. Quando sembrava, il 3 marzo scorso, che la sentenza potesse arrivare a breve sulla vicenda, essendo terminata l’istruttoria, ecco il lock down. E adesso è stata fissata una nuova data, proprio il 3 settembre scorso la comunicazione alle parti. Non questo mese a settembre, come previsto, bensì il 17 novembre.
Ma andiamo per ordine. Come è accaduto per moltissimi processi a giugno c’era stato il differimento della data. Così l’udienza chiave, nella quale alcuni contradaioli si sarebbero presentati in aula per il confronto con foto e filmati, era stata rimandata a lunedì 21 settembre. I pool legali stavano dunque valutando le mosse quando il giudice Ottavio Mosti ha emesso un decreto di rinvio perché non tiene udienza, «per disposizione tabellare», in quel giorno. Si va dunque al 17 novembre.
Non sarà possibile per molti senesi assistere al passaggio delicato che si prospetta in aula per via delle regole del distanziamento che dovrà essere mantenuto. Già gli avvocati sono molti, impossibile poi sedersi gli uni accanto agli altri oppure stare in piedi, spalla a spalla, com’è avvenuto fino a prima del lock down. Passaggio chiave, si diceva. Perché l’istruttoria si è conclusa e non ci sono più testimoni da sentire. C’è però da disporre una perizia per l’identificazione-contestualizzazione degli imputati nei frame e nelle foto presenti nel fascicolo. Che è stata ritenuta necessaria per cristallizzare – dopo il braccio di ferro sul tema avvenuto durante il dibattimento – la presenza in Piazza del Campo quel 15 agosto 2015, in un determinato momento. Ossia quello nel quale sarebbe avvenuta la rissa contestata ai contradaioli.



Quando si svolse l’ultima udienza a marzo il giudice Mosti fece chiaramente intendere che avrebbe preferito una dichiarazione spontanea alla perizia. Ma non tutti sono di questo parere. Ad annunciare che l’avrebbero fatta era stato l’avvocato Alessandro Betti riferendosi ai suoi assistiti dell’Onda. «Disponibili ad una ricognizione-identificazione attraverso spontanee dichiarazioni nei modi che il giudice indicherà», le sue parole.
Insomma, servirà ancora tempo prima di arrivare alla sentenza. Si andrà probabilmente al 2021. Nella speranza che il processo venga proseguito dallo stesso giudice visto che dal prossimo anno potrebbero esserci dei cambiamenti perché alcuni magistrati sono già a Siena da quattro anni.
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Da Piazza del Campo Empty FESTA DEI TABERNACOLI A SIENA, UNA STORIA INIZIATA NEL 1954

Messaggio  jabru Mer Set 09, 2020 7:27 pm

Una bella manifestazione popolare per la più degna celebrazione della festa della natività di Maria Santissima



Oggi a Siena è l'atteso giorno della Festa dei Tabernacoli, tradizionale appuntamento che si rinnova dal 1954. L’iniziativa fu del settimanale “Il Campo di Siena” che nell’anno Mariano indisse un concorso a premi al quale dettero subito il loro appoggio l’Azienda Autonoma di Turismo e l’Ente Provinciale di Turismo.

L’eco di questa manifestazione popolare trovò sensibile soprattutto il popolo delle contrade i cui dirigenti aderirono con entusiasmo alla organizzazione. Mercoledì 8 settembre ebbe luogo questa bella manifestazione per la più degna celebrazione della festa della natività di Maria Santissima, e furono decorati i tabernacoli secondo lo spirito della nostra antichissima tradizione popolare. Venne organizzata anche una fiaccolata nella piazza del Campo, e completò la festa un solenne e maestoso raduno di bambini. Nel 1958 fu organizzata il 22 settembre una fiaccolata popolare per l’inaugurazione della porta bronzea della Cattedrale e nell’occasione fu offerta una medaglia d’oro ai gruppi di Chiocciola, Oca, Onda e Pantera.

Era ed è tuttora una gara fra i tabernacoli di contrada, e già da allora il Comitato Amici del Palio dette una fondamentale collaborazione al Comitato Organizzatore.

Nel 1960 il giornale rivolse allo stesso Comitato l’invito perché assumesse la gestione ed il patrocinio di questa festa. In questo stesso anno per i componenti della Commissione dare un giudizio su tutti fu un compito davvero molto difficile, fu fatto un lungo elenco e rivolto un plauso a tutti i bambini che contribuirono alla riuscita della festa. Oggi questa ricorrenza è ravvivata in ogni rione con l’allestimento di altarini sotto il tabernacolo, con lampeggiare di luci, colori e decorazioni, con bandiere, braccialetti, festoni di alloro, palloncini, catene di ghirlande colorate, anelli di carta, e lampioncini con vecchie fiammelle in pignattelle o vivaci lampade colorate.

Sotto di esso tanti bambini, attori principali, guidati ed incoraggiati dai grandi, ed è bellissimo vedere in quest’occasione i nostri piccoli all’opera, come tanti operai in un cantiere, che effettuano i loro giochi intorno all’immagine di Maria, ed alla celeste Signora della città rivolgono il loro canto: “O Maria la tua Siena difendi …..”

Aldo Giannetti - da oksiena
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Da Piazza del Campo Empty Comune, Magistrato Contrade e Consorzio rinnovano accordo per regolamentazione riprese televisive

Messaggio  jabru Sab Set 12, 2020 8:41 pm

Rinnovato l'affido al Consorzio per la Tutela del Palio per il periodo 2021-2022 e 2023 l'incarico esclusivo della gestione delle immagini del Palio sia dal punto di vista tecnico che finanziario e di organizzazione
Di Redazione -12 Settembre 2020 - 12:42


ll Comune di Siena, il Magistrato delle Contrade ed il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena hanno deciso unanimemente di rinnovare l’accordo già in essere per la regolamentazione dell’accesso alle riprese televisive delle Carriere e degli eventi connessi.
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Da Piazza del Campo Empty Stop alle bandiere delle Contrade alla festa dell’Unità

Messaggio  jabru Mar Set 15, 2020 8:06 pm

Corsi e ricorsi storici, insegna il filosofo Giambattista Vico. Otto anni dopo la diffida del Consorzio tutela del Palio al Partito democratico, che aveva impiegato le bandiere delle Contrade negli stand della Festa nazionale dell’Unità a Reggio Emilia, ecco un nuovo scivolone. Identico.


Stessa occasione, cambia solo il luogo: questa volta si svolgeva a Modena. E come otto anni fa a Siena è stato un polverone con pioggia di critiche sui social, tanta rabbia. E l’invocazione di un intervento rapido del Consorzio chiamato a fare in modo che simboli, emblemi e marchi registrati per conto delle Contrade siano utilizzati in un contesto non lesivo dell’immagine del Palio.

Invece si è giocato ancora una volta, questa la sensazione, sull’appeal della Festa di Siena senza pensare che poteva irritare l’accostamento fra un colore politico e quello neutro e trasversale delle Contrade.

Tutto è nato da alcune foto apparse sul profilo Facebook del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti, domenica alla Festa dell’Unità a Modena. Poteva sfuggire all’occhio dei senesi che le bandiere agli stand erano quelle delle Contrade? Onda, Valdimontone e Nicchio.


Guardando altre immagini dell’evento si scorgevano Bruco, Selva, Giraffa e via dicendo. "Un uso improprio", commentava a caldo il presidente del Consorzio Gianni Morelli mentre in città si scatenava la battaglia politica da cui l’Ente ovviamente prendeva le distanze.

L’amministratore delegato a immagine e comunicazione, Fiamma Cardini, intanto si muoveva per risolvere la grana. Consapevole come avvenuto in mille altri casi – dall’azienda furbetta che cerca di fare cassa sfruttando i simboli delle Contrade al ranch americano che organizza il ‘suo’ Palio – che chi non conosce le regole forse pensa di fare un omaggio alla terra di Siena.

Contattato il Pd modenese da La Nazione, arriva il chiarimento urbi et orbi. "Il ristorante che appare nelle fotografie – spiega – si chiama i Due Ducati. Molti anni fa, in origine, il nome era ’Terra di Siena’ perché gestito dai volontari del nostro Appennino in collaborazione con cuochi toscani. La sinergia finì, ma il ricordo rimase nel menù, che ancora propone piatti della tradizione toscana come i pici, nell’allestimento della sala e nel nome che è diventato i Due Ducati, con riferimento al Ducato di Modena e Ferrara e al Granducato di Toscana. Non c’è mai stata volontà di appropriarsi di simboli altrui e neppure avevamo coscienza che quelle bandiere non potessero essere utilizzate. Siamo disposti a toglierle e ci dispiace se in qualche modo abbiamo fatto un uso non opportuno di riferimenti a una manifestazione antica ed apprezzata".


"Niente diffida – spiega l’ad Cardini – perché l’organizzazione ha assicurato che saranno tolte visto che inizia domani (oggi, ndr ) la festa provinciale dell’Unità. Ho trovato massima collaborazione. Non intendiamo entrare in strumentalizzazioni politiche, abbiamo a cuore solo la tutela dell’immagine del Palio e delle Contrade". Il Consorzio si è rivolto anche allo staff di Zingaretti affinché venissero eliminate dal suo profilo le foto dove si vedono le bandiere.
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Da Piazza del Campo Empty “Il Palio d’inverno” torna questa sera alle 22:45

Messaggio  jabru Ven Set 18, 2020 7:36 pm

Torna questa sera alle 22:45 su Siena Tv “Il Palio d’Inverno” con Veronica Costa. Nella prima puntata in collegamento il capitano del Bruco Simone Manganelli, dopo la conferma della scorsa settimana per il prossimo biennio e Duccio Peccianti e Emiliano Muzzi per parlare del progetto di pulizia delle mura cittadine. Parleremo poi della serata organizzata dalla contrada del Bruco per celebrare Federigo Tozzi e con il presidente del Consorzio di tutela del Palio Gianni Morelli. Infine torna la nostra rubrica “Sulle lastre” che racconta i territori delle diciassette contrade .
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Da Piazza del Campo Empty Palio, mangini a cena nell’Entrone. "Il ricavato va alle suore

Messaggio  jabru Sab Set 19, 2020 7:58 pm

"Ruolo fondamentale dietro le quinte", dicono i capitani di Giraffa e Selva. Settanta a tavola con il sindaco in una location che evoca emozioni speciali

di LAURA VALDESI


oro fondamentale che fate, un grazie per l’amore con cui lo svolgete, spesso lontani dalle luci mediatiche della Festa ma dentro quei meccanismi perennemente in bilico tra passato e presente che hanno permesso alle Contrade di governare le trasformazioni culturali e sociali della città". Così ha salutato i mangini di tutte le Contrade il capitano della Giraffa Stefano Casini, con un messaggio letto da Federico Neri in occasione della cena organizzata dai tenenti vittoriosi del 2019 nel Cortile del Podestà (foto su www.lanazione.it/siena). "Conosco bene quanto sia difficile, ma al contempo importante, il vostro ruolo – gli ha fatto eco il capitano della Selva Alessandro Giorgi nella lettera scandita da Valentino Valentini –; i mangini, insieme ai barbareschi costituiscono l’asse portante con cui un dirigente modella la squadra. Sempre pronti a muoversi, a parlare in Contrada, a fare e disfare".

Una location speciale, densa di ricordi ed emozioni per ciascuno dei settanta che si sono seduti nell’Entrone giovedì sera. La cena si doveva svolgere il 4 aprile scorso, come recita l’etichetta sul vino realizzata per l’occasione dall’artista giraffina Sara Cafarelli (foto in basso). Poi il lockdown ed è slittata a settembre. C’era il rettore del Magistrato che ha riavvolto il nastro dei Palii perché anche lui è stato mangino, conosce le vibrazioni dell’Entrone. "Un onore rivestire questo ruolo", ha confessato anche il sindaco Luigi De Mossi augurando a tutti di provare la gioia della vittoria che gli è stata preclusa dalla fortuna. Con lui l’Ufficio Palio e il vice comandante della Municipale. "Dopo mesi di forte preoccupazione, in cui tutta la vita della città è stata stravolta, serate come questa aiutano a recuperare la quotidianità e sono di conforto. Speriamo presto di tornare a confrontarci sul tufo come siamo abituati a fare", recita la lettera di Giorgi. Una serata bella. Serena. E parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza alle suore di San Girolamo. I mangini vittoriosi acquisteranno ciò che serve alla mensa dei poveri e lo consegneranno.

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Da Piazza del Campo Empty Il Montone ricorda il trombettiere di Porta Pia

Messaggio  jabru Lun Set 21, 2020 7:33 pm

L'avventurosa vita del bersagliere Niccolò Scatoli, protettore della contrada

SIENA. Domenica prossima -con una settimana di ritardo rispetto alla scadenza naturale -la Contrada di Valdimontone ricorderà un suo protettore, Niccolò Scatoli,trombettiere del 34° battaglione bersaglieri che partecipò alla presa di Porta Pia, di cui ricorre il 150° anniversario.
Alle 16.30 verrà scoperta una lapide nel palazzo di via Roma dove Scatoli abitò per quasi sessant’anni (e dove tuttora abita parte della famiglia); alle 17.00, presso la sede museale la sua figura verrà descritta nel corso di un incontro da Gabriele Maccianti, Carlo Cadorna, pronipote di Raffaele, comandante delle truppe italiane, Ilaria Marcelli e Raffaele Ascheri. La serata si concluderà alle 19.00 con il concerto della fanfara dei bersaglieri di Siena.

Un’occasione per marcare l’imprescindibile rapporto tra storia, territorio e identità che fanno della Contrada un modello di vita originale e prezioso. Una piccola pubblicazione, che ripercorre l’esistenza di quest’uomo semplice ma straordinario, sarà distribuita ai presenti. La ricostruzione dell’avventurosa vita diScatoli è in gran partefrutto del paziente lavoro di Aldo Giannetti, storico archivista della Contrada. Rinvenuto neonato in una scatola (da qui il cognome) davanti alla porta di una chiesa di Chiusdino il 6 dicembre 1845, crebbe svolgendo le più diverse occupazionie, trovò una veraf amiglia solo nell’esercito. Prese parte alla battaglia di Custoza (24 giugno1866), nel corso della quale rimase leggermente ferito, e quattro anni dopo a Porta Pia fu colpito dai pontifici alla gamba sinistra. La gravità dell’offesa costrinse i chirurghi ad amputargli l’arto.
Ecco come Scatoli raccontava l’episodio: “Quando sulle mura comparve la bandiera bianca, il maggiore Pagliari – il suo comandante – con pochi di noi, si fece sotto; ma siccome l’artiglieria nostra continuava a sparare, comandato dal Pagliari, suonai la tromba dando il segnale del cessate il fuoco”. Nella confusione, tra i il frastuono e la polvere, non tutti hanno capito. Infatti, “una scarica improvvisa stende a terra il Pagliari ed altri attorno a lui. Io sentii un gran colpo al [ginocchio] sinistro, come di un sasso che violentemente mi colpisse: ma non ci badai. Il mio maggiore moriva: lo sollevai, lo appoggiai sul mio sacco, gli bagnai il viso con l’acqua della mia borraccia, poi me lo caricai sulle spalle per portarlo al posto di medicazione, ma sotto le mura il Pagliari moriva”. Bendato alla meglio, entra in una Roma festante. Solo il mattino successivo si rese conto della gravità della ferita. La pesante menomazione – per una delle tante bizzarrie della vita – ne consacrò la figura. Fu assunto dall’Archivio di Stato, divenendo un abile rilegatore, e Siena ne fece il suo eroe, dandogli l’onore di chiudere, da solo, in carrozza, le grandi manifestazioni patriottiche.
Racconta Paolo Cesarini, che lo aveva conosciuto: “Era un suo glorioso privilegio. I padri lo additavano alla prole insegnando: “Vedi quel vecchio con la barba bianca? E’ lo Scatoli. Ha perso una gamba a Porta Pia”. Nel rione dei Servi, pur senza prendere parte attiva alla vita della Contrada, divenne una figura conosciuta e apprezzata, come del resto in tutta la città, anche per i tanti ricordi di una vita di cui era orgogliosissimo e di cui amava sempre parlare. Morì il 31 dicembre 1935, dopo un’esistenza davvero straordinaria.
ilcittadinoonline
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Da Piazza del Campo Empty la gara di tiro a volo tra contrade a favore della Lilt

Messaggio  jabru Ven Set 25, 2020 8:05 pm

Si è svolto il terzo Gran premio di tiro a volo riservato alle società di contrada, con ricavato di 780 euro donato alla Lega italiana per la lotta contro i tumori di Siena. Due le specialità: percorso di caccia nella versione compact e fossa universale. In gara, 49 cacciatori e 17 tiratori tesserati alla Federazione italiana tiro a volo (Fitav) per difendere i colori di 8 contrade presenti. La rappresentativa più numerosa è stata quella del Castelmontorio, che con 20 portacolori ha fatto incetta di titoli. A seguire, Il Leone (10), San Marco (Cool, Castelsenio (Cool, La Trieste (7), L’Alba (5), Il Rostro (3), Romolo e Remo (3). Un solo cecchino a testa, ma comunque presenti, per l’Elefante e Due Porte.
“E’ stato un bel momento di aggregazione - commentano gli organizzatori - colmo di simpatia e di emozioni. L’unica nota dolente è che hanno aderito sempre le stesse contrade, e non riusciamo a capire il perché di assenze importanti. I popoli si sono sempre contraddistinti per la solidarietà, a volte anche in maniera commovente, come nel caso degli aiuti ai terremotati o in altri 1000 esempi da fare. E’ normale, allora, che ci si possa chiedere perché così tante società disertano questo appuntamento, specialmente quest’anno in cui il denaro veniva raccolto per uno scopo prezioso. Il sogno sarebbe quello di vedere la partecipazione attiva di tutte e 17 le consorelle”.
Corriere di Siena
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Da Piazza del Campo Empty Il Comitato Amici del Palio compie oggi 73 anni

Messaggio  jabru Mer Ott 07, 2020 8:47 pm

Buon compleanno e lunga vita al Comitato Amici del Palio!

Era il 7 ottobre del 1947 quando fu costituito il Comitato Amici del Palio con la prima assemblea ospitata nella Nobile Contrada dell’Aquila.


Merita menzionare tutti i nomi dei Contradaioli di accesa passione che vi parteciparono, dando vita a una lunga avventura che ancora vive e ci accomuna: Emilio Barbucci, Mario Becatti, Achille Mazzolli, Arrigo Pecchioli, Giulio Pepi, rag. Goretti, Vinicio Berni, Piero Papei, Vittor Hugo Zalaffi, Giovanni Sanguinetti, Alfio Peccianti, Vasco Pisani, Lio Lonzi, Terzo Selvolini, Primo Pianigiani, Pometti Giuseppe, Mario Maccherini, Osvaldo Bocci, Marino Vetturini, Angelo Faleri, Giacometti, Antonio Minutelli, Alberto Giannini, Galliano Gigli, Vasco Bruschelli.

Conoscere il passato, lavorare nel presente per costruire il futuro: contradaioli di accesa passione…
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Da Piazza del Campo Empty Re: Da Piazza del Campo

Messaggio  jabru Sab Ott 10, 2020 8:20 pm

Oggi consegneranno latte, pasta e pelati comprati con una raccolta di fondi

di LAURA VALDESI

Siena, 10 ottobre 2020 - Ogni promessa è un debito. Parte dei soldi raccolti grazie alla cena nel Cortile del Podestà sarebbe stata destinata alla beneficenza, avevano annunciato i mangini vittoriosi nel 2019 di Giraffa e Selva che avevano organizzato l’evento. Perché le Contrade nel dna recano scritta la parola solidarietà. E i tenenti, anche se si occupano soprattutto delle strategie paliesche, hanno sentito la necessità di compiere un gesto che guardasse al momento attuale. Che impone di fare squadra e cercare di superare, tutti insieme, le tante difficoltà. Così, stamani alle 9, i mangini di Giraffa e Selva si trasformeranno in una sorta di Babbo Natale e busseranno alla porta delle suore, a San Girolamo, per consegnare i prodotti acquistati con il denaro della cena nel Cortile del Podestà. Arriveranno circa 100 chili di pelati, altrettanti di pasta e almeno cento litri di latte.
«Sono contentissima quando arrivano questi doni – spiega Suor Nevia –, prima di tutto perché si genera generosità. E’ bello poter pensare agli altri. E poi per me rappresenta provvidenza che utilizzeremo sia per la mensa dei poveri che per aiutare le famiglie. Qui distribuiamo i generi di prima necessità a tante persone che in questo momento non hanno denaro per acquistarli». Un grande lavoro quello svolto dalle suore di San Girolamo a cui Siena è particolarmente affezionata. Almeno una quarantina i nuclei familiari che ricevono un sostegno importante per andare avanti. E che sono profondamente grati alle religiose. «Ma sono convinta – prosegue suor Nevia – che il numero sia ancora più elevato. Molti non si fanno avanti, provano magari un pizzico di vergogna ad ammettere di trovarsi in una fase delicata. Invece sarebbe importante intercettarli e, magari, agire come già avviene nel caso di alcune famiglie, dove siamo noi a fare le visite in maniera discreta ed educata». Ammette di aver registrato necessità accresciute rispetto allo scorso anno. «La gente è più triste, arrabbiata. E manca spesso la fede che deve sorreggerci. A volte dalle difficoltà – rilancia – possono nascere delle opportunità. Ma adesso devo andare. C’è un signore che ha bisogno di noi».
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Da Piazza del Campo Empty Nuovo Dpcm, riunione del Magistrato delle Contrade: le società chiudono a mezzanotte

Messaggio  jabru Mer Ott 14, 2020 7:42 pm

La riunione a seguito del decreto: dopo le 21 il servizio al bar sarà solo ai tavoli, per cene e assemblee nessun cambiamento, restano le prescrizioni legate a mascherine, distanziamento, registri e misurazione della temperatura. Il rettore Rossi: "Mi appello al buon senso dei contradaioli"

Nuovo Dpcm, riunione del Magistrato delle Contrade: le società chiudono a mezzanotte
A seguito dell’introduzione del nuovo Dpcm legato all’emergenza Coronavirus, si è svolta questa sera la riunione del Magistrato delle Contrade a cui ha partecipato, oltre ai 17 priori, anche la coordinatrice dei presidenti di società, Laura Vannini.


Le parole del rettore del Magistrato, Claudio Rossi: “La riunione si è tenuta a seguito delle novità del decreto – spiega – Abbiamo parlato della necessità di chiudere alle ore 24 le società. Dopo le 21 il servizio al bar sarà solo ai tavoli, dovremo rafforzare il servizio con più contradaioli. Sarà effettuata sempre la misurazione della temperatura all’ingresso, mantenendo i registri dei nomi e l’uso della mascherina. Dovremo rispettare il numero massimo consentito all’interno, così da rientrare negli standard richiesti”.

“Ribadisco l’appello ai contradaioli di avere buon senso perché il periodo lo richiede, sennò correremo il rischio di una chiusura che non vorremmo rivivere sia come cittadini che come Contrade – ancora Rossi – per le cene nessuna modifica, dovrà essere garantito il numero giusto e tutti i partecipanti dovranno avere un atteggiamento adeguato. Per le assemblee massimo in 200 all’interno, rimane la stessa normativa”.

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Da Piazza del Campo Empty Cene in Contrada ma non più di 200 partecipanti

Messaggio  jabru Gio Ott 15, 2020 6:37 pm

La coordinatrice dei presidenti di Società Vannini spiega le nuove regole alla luce dell'ultimo Decreto governativo

di LAURA VALDESI
bre 2020 - «I presidenti di Società delle Contrade in questi mesi hanno svolto un grande lavoro. Di responsabilità. Ci vogliono cento occhi e a volte non bastano», rivendica Laura Vannini del Bruco che ne è la coordinatrice. Ha partecipato, insieme al segretario del gruppo Alessandro Betti, alla riunione del Magistrato delle Contrade sulle linee guida da seguire nelle Società alla luce dell’ultimo decreto.
Vannini, i senesi devono attendersi una rivoluzione?
«Non esageriamo. Tante precauzioni erano già state adottate al momento della riapertura. A partire dall’obbligo della mascherina che va indossata sempre, ad eccezione di quando si è seduti a tavola, a debita distanza, naturalmente. Ossia almeno un metro. L’orario di chiusura, poi, sarà a mezzanotte mentre in estate era più elastico. Qualcuno si allungava di 30 minuti o fino alle 1, stando all’aperto. Cosa che ora non è possibile».
Il decreto, per esempio, incide sul servizio al bar.
«Dalle 21 in poi non sarà più fruibile personalmente per evitare eventuali assembramenti al bancone ma dovrà essere accompagnato dal servizio al tavolo. Da questa ora non si somministrano più bevande da asporto. Dobbiamo comportarci come richiede la norma. Verrà reintrodotto il termoscanner».
Si prendono ordini al tavolo.
«Chi è di servizio andrà a sentire cosa vogliono le persone. Sicuramente dovremo impiegare anche un numero più elevato di contradaioli».
Non sarà semplice.
«Devo ammettere che si registra fra le persone una certa stanchezza collegata alla situazione generale che si sta verificando. C’è inoltre il timore del contagio. Ho parlato con molti che mi hanno detto che non se la sentono di prendere un impegno che poi hanno paura ad affrontare. Non sarà facile ma le Società di Contrada devono restare aperte».
Un punto di riferimento troppo importante per la città.
«Sono il faro della socialità. L’unico punto vero di aggregazione, seppure con numeri limitati. Basta pensare che le cene, ad esempio, non potranno superare le 200 persone dove è possibile fra di esse il distanziamento di un metro. C’è chi, stante l’ampiezza dei locali, non potrà raggiungere tali numeri. Ma ripeto, dobbiamo adattarci ulteriormente e sacrificarci».
Un appello ai contradaioli.
«Registro una sensibilità diversa da parte loro, che siano giovani o di mezza età. Più attenti all’uso dei dispositivi di protezione. L’appello è di non smettere di frequentare i locali della Società perché, nonostante sia un luogo dove per antonomasia c’è aggregazione e ritrovo, tutti cercano di rispettare le regole. Non possiamo rinunciare alla socialità che a Siena è soprattutto all’interno delle Contrade». davanti alla Società
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Da Piazza del Campo Empty Nuovo Dpcm, riunione del Magistrato delle Contrade: le società chiudono a mezzanotte

Messaggio  jabru Gio Ott 15, 2020 6:40 pm

La riunione a seguito del decreto: dopo le 21 il servizio al bar sarà solo ai tavoli, per cene e assemblee nessun cambiamento, restano le prescrizioni legate a mascherine, distanziamento, registri e misurazione della temperatura. Il rettore Rossi: "Mi appello al buon senso dei contradaioli"
Di Redazione -13 Ottobre 2020 - 20:57

Nuovo Dpcm, riunione del Magistrato delle Contrade: le società chiudono a mezzanotte
A seguito dell’introduzione del nuovo Dpcm legato all’emergenza Coronavirus, si è svolta questa sera la riunione del Magistrato delle Contrade a cui ha partecipato, oltre ai 17 priori, anche la coordinatrice dei presidenti di società, Laura Vannini.


Le parole del rettore del Magistrato, Claudio Rossi: “La riunione si è tenuta a seguito delle novità del decreto – spiega – Abbiamo parlato della necessità di chiudere alle ore 24 le società. Dopo le 21 il servizio al bar sarà solo ai tavoli, dovremo rafforzare il servizio con più contradaioli. Sarà effettuata sempre la misurazione della temperatura all’ingresso, mantenendo i registri dei nomi e l’uso della mascherina. Dovremo rispettare il numero massimo consentito all’interno, così da rientrare negli standard richiesti”.

“Ribadisco l’appello ai contradaioli di avere buon senso perché il periodo lo richiede, sennò correremo il rischio di una chiusura che non vorremmo rivivere sia come cittadini che come Contrade – ancora Rossi – per le cene nessuna modifica, dovrà essere garantito il numero giusto e tutti i partecipanti dovranno avere un atteggiamento adeguato. Per le assemblee massimo in 200 all’interno, rimane la stessa normativa”.
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Da Piazza del Campo Empty Bernardini (Oca): "Il Protocollo equino va fatto, anche a numero chiuso"

Messaggio  jabru Sab Ott 17, 2020 8:36 pm

Assemblea lampo giovedì sera nell’Oca per confermare il capitano: Stefano Bernardini guiderà lo staff Palio anche per il prossimo biennio. Per lui è scattata l’acclamazione da parte dei contradaioli che hanno potuto prendere parte all’assemblea. «Si è svolta nei locali che attualmente sostituiscono la Società, le Stanze delle Tira. Naturalmente eravamo in numero limitato perché bisognava prenotarsi prima. Seggiole segnate, scanner per misurare la temperatura all’ingresso, tutti rigorosamente con la mascherina, distanze rispettate. Poco meno di 200 persone», spiega Bernardini.
E poi siete stati veloci, vista l’acclamazione.
«Anche io e il governatore, vista l’attuale situazione, abbiamo deciso di non allungarsi nei discorsi e nei ragionamenti. Un peccato perché, personalmente, il momento della rielezione di un dirigente, insieme all’estrazione a sorte delle Contrade, è quello più emozionante».
Cosa ha detto, comunque, agli ocaioli?
«Che pensare al Palio in questo momento è certo molto difficile. Ho fatto un veloce excursus degli anni di mandato. E ho annunciato la conferma in blocco dello staff. Sul versante strategie, ripartiamo dalle nostre certezze, considerando che siamo squalificati».
Quando potrà tornare in Piazza Fontebranda?
«Giuridicamente dipende da quanti Palii verranno corsi nel 2021. Io voglio essere ottimista, al riguardo, e guardare avanti. Male che vada nell’agosto 2022».
Non è semplice restare concentrati sull’obiettivo dopo aver saltato una stagione e con la ripresa circolazione del virus.
«In realtà la cosa che più mi è mancata quest’anno è la Festa titolare. Un momento in cui ci si ritrova tutti, come una grande famiglia, la vera essenza della socialità a Siena. Per un capitano i giorni del Palio sono tutto fuorché divertimento. E’ lavoro duro e stare al pezzo, mentre la Festa titolare te la godi».
Strategie?
«Avendo un’avversaria, considerando che i riferimenti dell’Oca restano invariati vale a dire i fantini che hanno indossato il nostro giubbetto, l’obiettivo è depotenziare la rivale. Per questo siamo sempre attivi».
Difficile pensare al Protocollo equino in questa fase.
«A mio avviso va fatto. Serve a proprietari e fantini perché se la situazione migliorerà, come spero, li troveremo pronti. Corse e addestramento devonos volgersi, anche se magari senza pubblico. Pass per staff Palio e poco più, basta non fare assembramenti».
La Nazione di Laura Valdesi
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Da Piazza del Campo Empty DA UN FILMATO CENTENARIO SPUNTA LA SBANDIERATA DI MASTUCHINO

Messaggio  jabru Sab Ott 17, 2020 8:39 pm

Sensazionale scoperta di Michele Fiorini e Ricordi di Palio: il più grande alfiere della storia in un filmato dell'Istituto Luce



La storia tramandata del Palio, che spesso rappresenta una mescola tra episodi di vita vissuta e leggende popolari, lo ha incoronato miglior alfiere di tutti i tempi, capace di manrovesci e manciati che suscitavano l’ammirazione della Piazza e, se non proprio inventore, quanto meno riscopritore di una figura, il salto del fiocco, della quale si ritrova citazione in alcuni trattati seicenteschi sui giochi di bandiera.
Non ci interessa sapere se tali testimonianze potessero (assai improbabile, in verità) essergli giunte per permettergli di mettere in scena uno dei più complessi movimenti che caratterizzano la sbandierata, né se qualche altro alfiere, nel tempo, lo abbia superato per bravura e destrezza, ciò che conta è che oggi Mastuchino, al secolo Alfredo Forni, nato a Siena nel 1868, cresciuto e vissuto nel rione di Salicotto ereditando dal padre l’attività di macellaio, non è più soltanto un romantico soggetto da cartolina disegnata a matita e colorata ad acquerello né il paziente oggetto di lunghe pose davanti all’obiettivo di una fotocamera a cassetta. Michele Fiorini e l’associazione Ricordi di Palio hanno infatti recuperato alcuni fotogrammi, girati a Siena nei primi anni Venti del secolo scorso dalle cineprese dell’Istituto Luce, che ritraggono Mastuchino con la montura della Nobile Contrada dell’Aquila, intento prima a sfilare con la comparsa in Piazza del Duomo e poi impegnato in una sbandierata sul tufo, assieme all'altro alfiere Nello Zazzeroni, all’altezza della Cappella, da una suggestiva inquadratura che ne fa cogliere la postura elegante nonostante l’età ormai avanzata, testimoniata da un paio di baffi risorgimentali ormai bianchi che ne incorniciano il viso, orgoglioso ma evidentemente segnato dallo scorrere del tempo: sì, perché in quel filmato che riguarda la Carriera del luglio 1922 (a vincerla, per la cronaca, fu il Valdimontone con il fantino Cispa e la cavalla Fanfara), Alfredo Forni aveva già compiuto 54 anni e, lo si nota benissimo nel primo piano che lo ritrae sotto la scalinata della Cattedrale, tutto era meno che il prototipo dell’alfiere, giovane e nel pieno del vigore, cui siamo abituati oggi.
“Il filmato rappresenta un eccezionale documento storico – spiega Michele Fiorini - e ci permette di ricostruire questa ed altre storie, che stanno emergendo ad una più attenta rilettura delle immagini. Ci sono una città ed un Palio lontani un secolo eppure la nitidezza delle immagini ce li rende quasi vicini, e poi ci sono i volti della gente, ai quali grazie ad un paziente lavoro di ricerca nel quale stanno aiutandomi gli amici di Ricordi di Palio, stiamo dando un nome: fantini, certo, ma pure monturati e contradaioli, perché succede che qualcuno attingendo alle fonti e ad un po’ di memoria tramandata riconosca nonni e bisnonni in quei ragazzi di inizio Novecento”.
Mastuchino, come detto, viveva nel rione di Salicotto ed era torraiolo, eppure fu l’alfiere dell’Aquila dal 1892 al 1926, con la sola eccezione del luglio 1912. Era fratello minore di Guglielmo Forni, per tutti Polvere, storico custode della Contrada della Torre che, fatto forse poco conosciuto, lo affiancò per sette volte come alfiere aquilino tra il 1893 ed il 1902. La Vedetta di Siena cita più volte Mastuchino, ad esempio sul numero uscito il 17 agosto 1910 “durante il corteo storico applausi a scena aperta per il celebre alfiere Mastuchino dell’Aquila e per Aristodemo Brecchi del Drago”, o su quello del 3 luglio 1914 “Ammirati e osannati durante il corteo il celebre Mastuchino dell’Aquila ed Italo Giunti della Lupa, prodigiosi interpreti del salto del fiocco al pari degli alfieri dell’Istrice Bruni e Ortensi”. Ancora la Vedetta, qualche anno prima (nel 1907) si duole del mancato riconoscimento nei suoi confronti “Al bravo alfiere Forni dell’Aquila – si scrive – è stata assegnata una medaglia di benemerenza per la valida sua cooperazione alla riuscita della festa. La giuria è stata dispiacente di non potergli assegnare alcun premio, perché uscito col suo esercizio fuori dal tempo rigorosamente prescritto dal Regolamento”. La sua notorietà arrivò anche sulle pagine del periodico nazionale “La lettura”, che nel 1929 gli dedicò un articolo firmato da Luigi Bonelli, che lo definì “maestro incontrastato dell’arte”.

Matteo Tasso
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Messaggio  jabru Lun Ott 26, 2020 8:26 pm

Ricci è stato eletto con il 97,5% di consensi

Dario Ricci è il nuovo capitano della Torre
Dario Ricci è il nuovo capitano della Contrada della Torre. Ex mangino con Capelli, è stato eletto con il 97,5% di consensi.

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Da Piazza del Campo Empty Società di contrada chiuse. Rossi: “Abbiamo accolto l’invito a restare a casa”

Messaggio  jabru Mar Ott 27, 2020 10:53 pm

Conclusa dopo la mezzanotte la riunione del Magistrato delle contrade. Si è discusso anche della possibile esposizione dei braccialetti delle contrade per il Natale. Nessuna decisione su Sant’Ansano e Premiazione dei Tabernacoli

Società di contrada chiuse. Rossi: “Abbiamo accolto l’invito a restare a casa”
Si è conclusa dopo la mezzanotte la riunione del Magistrato delle contrade in cui i Priori delle diciassette contrade hanno deciso, dopo il nuovo Dpcm, di tornare ad una chiusura fino al 24 novembre delle società di contrada.

“Si è parlato di varie possibilità, tra cui anche delle aperture pomeridiane- spiega il Rettore del Magistrato Claudio Rossi. Alla fine siamo arrivati alla decisione di chiudere completamente le società fino al 24 novembre, nel rispetto dell’invito del Governo di restare il più possibile a casa. Chiaramente poi valuteremo la situazione. Al momento tutte le attività della società sono sospese. Non ci saranno assemblee e , in caso di votazioni, ogni contrada valuterà la fattibilità nel rispetto di tutte le normative. Tutte le attività di archivio e segreteria possono continuare nel rispetto delle norme. Le commissioni a lavoro potranno continuare a distanza o in presenza con le dovute attenzioni”.


I Priori ieri sera hanno discusso anche della possibile esposizione dei braccialetti delle contrade per il Natale, richiesta dal Centro Commerciale Naturale.

“Ne abbiamo parlato, ma non siamo arrivati a una decisione. Ci sono vari problematiche di cui tener conto sull’esposizione invernale dei braccialetti. Chiaramente il tutto si basa sull’eccezionalità dell’anno sennò nemmeno ne avremmo parlato. Dobbiamo riparlarne con il Comune”.

E anche sui due prossimi eventi che riguardano il mondo delle contrade, Sant’Ansano e l’8 dicembre , Premiazione dei Tabernacoli in Provenzano, ancora nessuna decisione. “ Abbiamo rimandato la decisione sia per Sant’Ansano sia per la premiazione della Festa dei Tabernacoli. Ci baseremo sulla situazione sanitaria intorno al 24 novembre e in base a questo decideremo cosa fare”.
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