Correre almeno un Palio all'anno

Leggendo il Corriere di Siena, degli ultimi giorni, noto che è tornata alla ribalta la proposta di cambiare le regole relative all'estrazione delle Contrade per correre il Palio. C'è, infatti, chi vorrebbe considerare il Palio (ordinario) successivo, per far correre le 7 Contrade escluse, quello immediatamente seguente a quello corso e non più, come avviene attualmente, le due "catene" di Luglio e di Agosto. I "conservatori" sono contrari per mantenere ferma la tradizione; i "riformisti" sono favorevoli perché ciò garantirebbe ad ogni Contrada di correre un Palio almeno una volta l'anno. Personalmente stò con i secondi: pensando che da sempre la "tradizione" si è uniformata alle esigenze della contemporaneità, anche a me piacerebbe sapere che siamo in piazza almeno una volta l'anno, poi se la fortuna (quella con la "C" maiuscola) ci assiste anche più volte di seguito. Un anno senza correre è davvero un inverno troppo lungo !!!

Cambiare le regole per l’estrazione delle contrade per i Palii di Provenzano e dell’Assunta per consentire a tutti i rioni di correre almeno un Palio all’anno. In questi giorni sta facendo discutere la proposta, lanciata dall’ex priore e capitano dell’Aquila Paolo Goretti dalle pagine del Corriere di Siena, di una radicale revisione dei meccanismi della Festa per dare a ogni contrada la possibilità di essere in Piazza almeno una volta all’anno: c’è chi difende la tradizione e si oppone alla modifica dei regolamenti adducendo motivazioni storiche e chi invece guarda con favore alle possibili novità sostenendo che anche il Palio debba adeguarsi alle esigenze richieste dalla contemporaneità.
Un dibattito che da giorni tiene banco sulle pagine del Corriere di Siena, dove sono stati espressi pareri autorevoli, in una direzione e nell’altra. A favore del “no” si sono schierati, tra gli altri, Roberto Barzanti, convinto che “il Palio di luglio e quello di agosto hanno origini differenti e rappresentano due elementi distinti e paralleli” e che quindi “l’estrazione di un Palio di Provenzano debba essere riferita, anche in futuro, al Palio di luglio precedente”. Una visione con cui concorda l’ex capitano della Tartuca Luca Bombardini. E vorrebbe un’estrazione a regole invariate anche il capitano della Chiocciola Silvano Focardi, secondo il quale “il Palio è la metaforea della vita: ci sono le gioie, i dolori, le attese” e quindi è giusto soffrire un anno per gioire l’anno successivo. Favorevole al cambiamento, invece, Senio Sensi: “Non credo che dare a tutte le contrade la possibilità di correre almeno un Palio all’anno possa stravolgere la tradizione della Festa”.
Un tema “caldo” a cui si sta interessando anche il Magistrato delle Contrade. Il Rettore Roberto Martinelli conferma che “è stato accennato da qualche priore in occasione della riunione che si è svolta il giorno dopo l’estrazione a sorte” e che “potremo riparlarne al termine della stagione paliesca”.



>>18/07/2008 10.56.00(SIENA)
da "Siena News"

secondo un sondaggio attualmente in corso su "Siena News" il 30% dei votanti è favorevole al cambiamento, mentre il 70% è contrario e preferisce che le cose rimangano come sono

Qui troverete un articolo apparso su "Sunto" cartaceo nel 1976:
http://www.sunto.biz/2008/07/21/Sunto-01021976.pdf buona lettura