correre un palio l'anno

Un Palio all’anno non si nega a nessuno. Così si potrebbe tradurre lo spirito con cui nasce e cresce l’iniziativa promossa da Paolo Goretti, ex priore e capitano della contrada dell’Aquila, che, lanciando la proposta di far correre tutte le contrade ogni anno, sta raccogliendo un buon numero di adesioni, tanto da poter costituire un Comitato che di questa idea ne è promotore e divulgatore. I contenuti del progetto, ritenuto rivoluzionario dai puristi della Festa, sono stati trasmessi al Magistrato delle contrade per una prima valutazione. Professor Goretti credeva che la sua proposta comparsa per la prima volta sul Corriere di Siena potesse trovare così largo consenso? “Ci speravo, in verità. L’evoluzione comunque c’è stata ed abbiamo costituito il Comitato composto da persone convinte del fatto che sia giusto far correre almeno un Palio all’anno a tutte le contrade. L’ansia accumulata dai contradaioli, costretti a rimanere alla finestra per un anno intero, è molto nociva. Noi pensiamo che sia frustrante rimanere in disparte mentre gli altri si divertono. I meccanismi attuali andavano bene un tempo, quando il Palio era solo una faccenda per pochi, oggi è patrimonio di tutti e viene vissuta a tutte le età”. Non crede che i puristi del Palio non si convinceranno mai e che la proposta non passi l’esame del Magistrato? “E’ possibile, ma noi ci proviamo. Anche se la nostra proposta dovesse essere bocciata, rimarrà comunque in futuro il segno di questo tentativo che non crediamo fuori dal mondo. Chi vorrà, anche più avanti, potrà fare riferimento ai contenuti che abbiamo consegnato al Magistrato delle contrade. Lo sappiamo che a Siena non è facile far cambiare idea e probabilmente non avremo la meglio, val la pena comunque tentare”. Chi fa parte del Comitato? “Ci sono una trentina di persone, molti dei quali sono dirigenti di oggi e di ieri delle contrade e comunque persone che vivono il rione ed hanno a cuore le sorti della Festa, cito uno su tutti, Mario Savelli. E’ gente che alla tradizione ci tiene, ma che sa anche che in passato di modifiche al regolamento ne sono state apportate molte, in quelle circostanze non si è mai stravolto lo spirito vero del Palio, cosa che avverrebbe anche adesso. Secondo la nostra proposta ad agosto dovrebbero correre le sette contrade che non hanno corso a luglio e il 2 luglio successivo quelle che non hanno corso ad agosto dell’anno precedente, le tre che mancano verranno comunque estratte a sorte. Non mi sembra un meccanismo pazzesco. E’ molto lineare a consente a tutti i contradaioli di vivere la Festa, ogni anno, con lo stesso entusiasmo”

Gaia Tancredi da "Corriere di Siena"