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varie da Siena - Pagina 3 Empty Siena for L'Aquila. Terremotati invitati al Palio

Messaggio  jabru Mer Lug 22, 2009 4:25 pm

Grande successo per l’iniziativa promossa qualche giorno fa attraverso le pagine del Corriere di Siena; iniziativa volta ad ospitare nella città del Palio, in occasione della Carriera dell’Assunta, i terremotati dell’Abruzzo. Le prime adesioni sono provenute dalla Misericordia di Siena, che già nella mattinata di ieri si è mossa nei paesi abruzzesi in cui sta lavorando per individuare i nuclei di famiglie che desidererebbero vivere i 4 giorni di festa, e dalle Contrade. Prima fra tutte quella della Pantera che si è mossa attraverso il suo provicario Pasquale Coltella annunciando di essere disposta ad ospitare i componenti della delegazione abruzzese alla cena della prova generale del 15 agosto.


>>22/07/2009 15.18.00(SIENANEWS)
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Cenni: “Metteremo a disposizione la nostra esperienza”

Messaggio  jabru Gio Lug 23, 2009 10:17 am

Fa piacere constatare che l’ordinanza ministeriale, presentata dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini, fissi a livello nazionale una serie di regole per le manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi.

Si è giustamente pensato a come evitare il ripetersi di episodi come quelli accaduti nei giorni scorsi lontano da Siena.

E’ peraltro evidente che la nostra Festa è unica al mondo e non può essere paragonata ad altre manifestazioni, sia per l’autenticità e la continuità storica, sia perché si è dotata da secoli di norme e regolamenti specifici.

L’ordinanza è un punto di partenza in previsione di un disegno di legge più articolato, approfondito e capace di tenere conto anche delle particolarità delle tradizioni e della storia delle città italiane.

Ci fa inoltre piacere constatare che l’ordinanza ministeriale abbia adottato, specie per ciò che attiene la tutela dei cavalli, molte delle regole che il Palio di Siena ha saputo darsi nel corso di questi ultimi anni.

I nostri strumenti normativi, soprattutto per l’esperienza accumulata, sono - in molti casi - già oltre il contenuto dell’ordinanza.

Il riconoscimento per la nostra Festa, portata ad esempio dall’onorevole Francesca Martini per l’impegno profuso nella direzione della tutela degli equini e come punto ideale a cui tendere, rappresenta un incentivo a continuare in questa direzione.

Molto abbiamo fatto e ancora siamo impegnati per affinare la nostra capacità di garantire la salvaguardia dei cavalli e della Festa. Per questo mettiamo a disposizione la nostra esperienza che è senza dubbio quella più avanzata e scandita da regolamenti e normative di tutta l’Italia.



Maurizio Cenni

Sindaco di Siena

>>22/07/2009 19.41.00(SIENANEWS)
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Siena per L'Aquila

Messaggio  jabru Gio Lug 23, 2009 4:41 pm

Dalla distruzione All’abbraccio senesi per i terremotati

Si fa sempre più concreta e per certi versi stupefacente la gara di solidarietà che ha fatto seguito alla proposta avanzata lunedì scorso dal Corriere di Siena di ospitare i terremotati dell’Abruzzo, durante i quattro giorni di Palio, attivando una catena di risorse istituzionali e volontaristiche. In queste ore la Misericordia ha messo in piedi una serie di iniziative che porteranno nella nostra città tre nuclei familiari provenienti dal comune di Bazzano, dove i volontari senesi stanno portando il loro sostegno ininterrottamente dal 6 aprile, giorno in cui il sisma mise in ginocchio quelle terre. E’ stato scelto un metodo molto democratico per scegliere coloro che avranno il privilegio di essere ospitati a Siena dal 13 al 16 agosto prossimi: è stato deciso che il 30 luglio, giorno della celebrazione del patrono del paese, saranno estratti a sorte i nomi di tre capifamiglia che riceveranno in dono il soggiorno senese con tanto si accoglienza in contrada da parte della Pantera che ha manifestato la volontà di ospitare gli abitanti delle tendopoli. Nelle prossime ore anche il Comitato terre di Siena per l’Abruzzo potrebbe intervenire in maniera concreta, aderendo alla nostra iniziativa

Gaia Tancredi da Corriere di Siena
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varie da Siena - Pagina 3 Empty A Siena le Contrade svelano i loro Musei

Messaggio  jabru Gio Lug 23, 2009 4:46 pm

A Siena le Contrade svelano i loro Musei e i loro Oratori. Lo fanno in onore dei 700 anni del Costituto, l’insieme delle norme che regolavano la vita della Repubblica senese che, nel 1309 il governo della città decise di far tradurre dal latino in volgare per renderle più facilmente consultabili ad un pubblico vasto.
E’ questa una delle iniziative del festival “La Città del Sì”, il ricco cartellone di appuntamenti organizzato dal Comune di Siena, che si inaugurerà sabato 12 settembre.
Oltre al ritorno a Palazzo Pubblico della copia originale dell’ antico documento, altro fiore all’occhiello del festival sarà il coinvolgimento delle 17 Contrade.
Ogni sabato mattina, dalle ore 10.00 alle 13.00, a partire dal giorno dell’inaugurazione, sarà possibile visitare su prenotazione (da effettuare presso il Comune di Siena) 6 musei di Contrada e lasciarsi raccontare, attraverso le testimonianze custodite all’interno di questi antichi luoghi, che cosa sono per i senesi la Contrada e il Palio un gioco che diventa vita vera e che, celebrato fin dal Medioevo, è affermazione dell’identità e dei valori di una città e del suo popolo.
Si inizia sabato 12 settembre con la Nobil Contrada del Bruco che, in via del Comune, aprirà le porte del suo Museo e dell’Oratorio del Santissimo Nome di Gesù, dove fa bella mostra di sé una interessante tavola del XIV secolo di Luca Tommè. Nel rione di via San Marco, la Contrada della Chiocciola renderà visitabile la chiesa dei Santi Pietro e Paolo che conserva una pregevole tavola del ‘500 di Andrea del Brescianino e l’attiguo Museo che si arricchisce di una consistente raccolta di paramenti, arredi e oreficerie. Si prosegue con la Contrada Priora della Civetta che svelerà il Museo situato nel Castellare degli Ugurgieri, la possente e suggestiva struttura organizzata per la difesa e l’autosufficienza delle maggiori famiglie senesi, e la chiesa di Sant’Antonio da Padova. Una ricca collezione di arredi sacri, intagli di grande pregio e reperti artistici tra cui un busto cinquecentesco in terracotta policroma di Lorenzo di Marianno detto il Marrina sono i tesori conservati nel Museo e nell’Oratorio di Santa Caterina già delle Monache del Paradiso della Contrada del Drago, mentre una vera e propria raccolta di arte senese del Cinque e Seicento si mostrerà ai visitatori del Museo e della Chiesa di San Giovanni Battista della Staffa della Contrada del Leocorno. Ricca di opere del Seicento senese è inoltre la Chiesa di San Sebastiano della Contrada della Selva.
Sabato 19 settembre protagoniste altre 6 Consorelle a partire dalla Contrada Imperiale della Giraffa che aprirà l’Oratorio della Congregazione del Suffragio (cripta della Basilica di Provenzano) e il Museo in via delle Vergini dove sono custoditi alcuni drappelloni vinti dalla contrada, realizzati da celebri maestri come Renato Guttuso e Riccardo Tommasi Ferroni. Nell’Oratorio dei Santi Vincenzo e Anastasio della Contrada Sovrana dell’Istrice sarà possibile ammirare un’opera quattrocentesca di Sano di Pietro. Una bellissima nicchia posta sopra il portale dell’Oratorio di San Gaetano da Thiene della Nobile Contrada del Nicchio, caratterizza ancora oggi il cuore del rione dei Pispini insieme a numerosi affreschi di Giuseppe Nicola e Apollonio Nasini con gli episodi della vita di San Gaetano, mentre il Museo della Contrada Capitana dell’Onda, allestito nella cripta dell’Oratorio di San Giuseppe, custodisce anche i gessi dello scultore ottocentesco Giovanni Duprè. La Contrada della Pantera svelerà al pubblico il Museo di via San Quirico e la Chiesa di San Niccolò al Carmine. Numerose opere d’arte tra cui due tele di Rutilio Manetti e un dipinto del Sodoma con “Cristo che sale al Calvario”, sono i cimeli custoditi nel Museo di via Salicotto e nell’Oratorio di San Giacomo nella Contrada della Torre.
Sabato 26 settembre il tour degli antichi luoghi porterà a scoprire la Nobile Contrada dell’Aquila che custodisce, nel Museo del Casato di Sotto, il drappellone più antico tra quelli tenuti dalle Contrade. In contemporanea anche la Contrada della Lupa aprirà il Museo di via Vallerozzi e l’Oratorio di San Rocco, mentre la Nobile Contrada dell’Oca svelerà, tra le altre testimonianze artistiche, “Santa Caterina”, la scultura lignea policroma di Neroccio di Bartolomeo situata nell’Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda. La Contrada della Tartuca, aprirà le porte dell’Oratorio di Sant’Antonio da Padova e del Museo di via Tommaso Pendola. La Contrada del Valdimontone chiude il ciclo dei 17 popoli con l’apertura al pubblico del suo Oratorio della Santissima Trinità, che contiene opere di Ventura Salimbeni, Alessandro Casolani e Raffaello Vanni.
E da sabato 3 ottobre ricomincerà il ciclo di aperture per un calendario che proseguirà fino a maggio, offrendo tante ed esclusive occasioni per poter conoscere meglio la storia di Siena e del Palio attraverso le testimonianze dei luoghi più segreti e intimi delle Contrade.


>>23/07/2009 13.37.00(SIENANEWS)
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Il TG5 parla del Palio come una corsa drammatica

Messaggio  jabru Mar Lug 28, 2009 6:30 pm

Entreranno in vigore ad agosto le nuove norme dell'ordinanza firmata dal sottosegratario al Welfare, Francesca Martini sulla disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private dove vengono utilizzati i cavalli al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmenti autorizzati. Quando la scorsa settimana Martini annunciò di aver elaborato questa normativa ne avevamo ampiamente parlato, indicando come il Palio di Siena, fosse stato preso ad esempio per formulare le nuove regole. Non solo, Francesca Martini aveva ringraziato il sindaco Maurizio Cenni per il lavoro svolto fino ad oggi per la tutela dei cavalli. Il sottosegretario ha infatti inserito nella normativa diverse regole, come ad esempio l'impossibilità di utilizzare i barberi sotto i 4 anni, che il Protocollo del Palio prevede da tempo. Il sindaco si dichiarò infatti molto soddisfatto: "Ci fa molto piacere constatare che l'ordinanza ministeriale abbia adottato, specie per ciò che attiene la tutela dei cavalli, molte delle regole che il Palio di Siena ha saputo darsi nel corso di questi ultimi anni - dichiarava appunto Cenni il 22 luglio giorno in cui Martini presentava l'ordinanza - I nostri strumenti normativi, soprattutto per l'esperienza accumulata, sono - in molti casi - già oltre il contenuto dell'ordinanza". Il riconoscimento per la nostra Festa, - concludeva il Sindaco - portata ad esempio dall'onorevole Francesca Martini per l'impegno profuso nella direzione della tutela degli equini e come punto ideale a cui tendere, rappresenta un incentivo a continuare in questa direzione". Dunque normativa accolta a braccia aperte a Siena. Eppure c'è chi continua a voler speculare sul Palio. Ieri nell'edizione delle 13 del tg5, una delle edizioni più seguite, è stato proposto il servizio a cura di Simona Branchetti, proprio sul tema della nuova normativa della Martini. Il servizio è stato così lanciato "Vediamo ora una serie di novità che riguardano i vari Palii italiani a partire da quello di Siena." Il senese a questo punto, viste le premesse dei giorni scorsi si aspetta un servizio dove il Palio di Siena viene distinto da tutte le altre manifestazioni che si svolgono in giro per l'Italia, ma purtroppo non è così. La Branchetti, poco esperta evidentemente del Palio, ha impostato quasi tutto il servizio parlando del Palio senese, come una delle corse dove avvengono più frequentemente gli incidenti. Poco lo spazio riservato alla corsa del 6 luglio scorso a Sedilo in provincia di Oristano, dove un fantino ha perso la vita, e che ha dato il là alla Martini di inserire dei nuovi regolamenti. Ancora una volta si è voluto dare all'opinione pubblica che il vero problema sia il Palio di Siena. La Branchetti ha scelto con cura le immagini del Palio, in primis la caduta dello scorso anno di Scompiglio al Casato, commentando "come successo lo scorso anno al Palio di Siena che con la caduta del fantino del Drago investito dai cavalli in corsa si salvò per miracolo". Senza sapere che Scompiglio la sera stessa fu dimesso dall’ospedale senza alcun problema fisico. Il servizio si è poi concluso ancora peggio, con le immagini del Palio del 2004 ed il commento della giornalista "e sempre a Siena nel 2004 finì invece in modo drammatico. Un cavallo della contrada del Bruco(perchè quanti cavalli ha una contrada? Almeno su questo poteva informarsi e dire “Il” cavallo) morì spezzandosi il collo". Il tutto con le immagini di Amoroso disteso a San Martino per provocare negli spettatori reazioni sempre più contrariate verso Siena. "Non so come il Tg5 abbia avuto quelle immagini - è la risposta a caldo di Senio Sensi, amministratore delegato del Consorzio per la Tutela del Palio, subito contattato - quelle immagini non sono loro, questo è il problema da risolvere immediatamente, bisogna capire dove hanno preso le immagini - continua Sensi - per poi utilizzarle in questo modo improprio. I nostri avvocati si metteranno subito a lavoro per chiarire l'accaduto". Oltretutto è stato detto più volte in questi giorni che Siena era stata presa ad esempio. Come mai questo continuo accannimento? "Perchè pur sapendo bene che il progetto di Siena è all'avanguardia, che noi abbiamo tutto ciò che la normativa prevede, alcuni giornalisti nei servizi mettono tutto insieme, un mix di immagini di tutte le corse di cavalli in giro per l'Italia, continuando a non far passare il messaggio che il Palio di Siena è unico ed ha una storia a sè con tanto di regole rigide proprio per prevenire certi episodi che invece continuamente accadono in giro per l'Italia". Infatti proprio dopo la morte del fantino a Sedilo dal Tg1 del 7 luglio, la rete che oltretutto segue la nostra festa da anni, fu lanciato il servizio con questa frase "cose che succedono in queste corse che sono come il Palio di Siena", facendo arrabbiare molti senesi. "Ed infatti noi nel corso dell'incontro a Roma per il rinnovo dei diritti abbiamo chiesto ed ottenuto che durante la diretta del Palio del 16 agosto i conduttori facciano una rettifica su quanto detto nel corso del Tg1, e che spieghino bene nel dettaglio che non vi è alcun legame tra i vari paliotti italiani ed il Palio di Siena, specificando tutto ciò che noi senesi facciamo per tutelare i cavalli ed i fantini. Questa storia deve finire, ma ripeto adesso l'importante è capire da dove il Tg5 abbia "rubato" le immagini."

Elena Casi da Corriere di Siena
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varie da Siena - Pagina 3 Empty "Palio: inqualificabile l'atteggiamento della Rai"

Messaggio  jabru Mar Lug 28, 2009 6:34 pm

Giudichiamo totalmente inaccettabile e inqualificabile l’atteggiamento della Rai che nella serata di ieri ha dato notizia dell’ordinanza del Sottoegretario alla Salute Francesca Martini Martini utilizzando in modo improprio ed offensivo le immagini del Palio di Siena, ledendo l’immagine della Festa e della città, accomunando la nostra Festa a quanto accaduto di recente in altre manifestazioni.

Una sensibilità che invece ha avuto il Sottosegretario di Stato al Lavoro Salute e Politiche sociali, nella conferenza stampa di presentazione dell’ordinanza ministeriale che disciplina le manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi. In quella occasione è stato presentato un video sugli incidenti più gravi occorsi in varie città italiane e neanche un fotogramma ha riguardato Siena e la sua Festa.

E’ quindi ancora più incomprensibile la scelta della Rai di rilanciare la notizia utilizzando il Palio di Siena.

L’ordinanza trae spunto proprio dalla nostra regolamentazione e risulta perfino riduttiva, in alcuni passaggi, rispetto a quanto già noi facciamo per la tutela dei cavalli.

La stessa Onorevole Martini, colloquiando telefonicamente con il Sindaco, ha spiegato che le norme sono state pensate proprio per quelle feste non autorizzate e non regolate, diversamente da quanto accade nella nostra città, citata invece proprio come un modello a cui tendere. Modello che fra l’altro è scaturito nel corso degli anni da un processo non indotto dall’esterno, ma per precisa volontà della intera collettivià senese.

L’atteggiamento della televisione pubblica è ancora più colpevole in quanto ha di recente rinnovato il contratto per la diretta con il Consorzio per la Tutela del Palio, al quale il Comune concede gratuitamente lo sfruttamento delle immagini, condividendo la necessità di riportare all’opinione pubblica con professionalità e attenzione i fatti attinenti la nostra Festa

La Rai, con il servizio di ieri, dimostra di non saper tutelare né i propri interessi, né quelli dei contraenti.

Dopo l’ingiustificabile interruzione della diretta di luglio assistiamo ad un nuovo episodio che, a nostro avviso, rappresenta ancora una volta un elemento di violazione dei rapporti contrattuali in essere.

Analogo atteggiamento è stato tenuto da altre testate che hanno dimostrato di svolgere in maniera approssimativa se non pessima il loro ruolo di organi di informazione.

Comune di Siena, Magistrato delle Contrade e Consorzio per la tutela del Palio stanno valutando se ricorrono gli estremi per azioni a tutela dell’immagine della città e della Festa.






>>28/07/2009 17.13.00(SIENANEWS)
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varie da Siena - Pagina 3 Empty La città di Siena contro la televisione pubblica?

Messaggio  jabru Mer Lug 29, 2009 4:53 pm

Siena, 29 luglio 2009 - Il Comune, il Magistrato delle contrade e il Consorzio per la tutela del Palio stanno valutando la possibilità di avviare azioni a difesa dell' immagine della corsa e della città a causa di un servizio andato in onda sul Tg2 che illustrava l' ordinanza del sottosegretario alla salute Francesca Martini con cui si intende regolamentare, per evitare incidenti, le varie manifestazioni popolari in cui si usano cavalli, mostrando immagini del Palio.


Il servizio ricordava incidenti avvenuti in varie manifestazioni. ''Giudichiamo inaccettabile e inqualificabile l'atteggiamento della Rai - si legge in una nota del Comune di Siena - che ha dato la notizia dell' ordinanza utilizzando in modo improprio le immagini del Palio di Siena, accomunando la nostra festa a quanto accaduto in altre manifestazioni''.

Il Comune sottolinea che il sottosegretario Martini, durante la presentazione dell' ordinanza aveva mostrato un video sugli incidenti più gravi e ''neanche un fotogramma ha riguardato Siena e la sua festa. E' incomprensibile la scelta della Rai''. Nei giorni scorsi il sindaco Cenni si era espresso positivamente sull' ordinanza. Nella nota il Comune sottolinea che ''l'atteggiamento della Rai è ancora più colpevole in quanto ha di recente rinnovato il contratto per la diretta della Festa. La Rai, con il servizio di ieri, dimostra di non sapere tutelare nè i propri interessi, nè quelli dei contraenti''.

da La Nazione
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Ancora problemi con la RAI per il Palio 29 luglio 2009

Messaggio  jabru Mer Lug 29, 2009 4:55 pm

Ancora problemi con la RAI per quanto riguarda il Palio di Siena. Comune, Magistrato delle Contrade e Consorzio per la Tutela prendono posizione dopo il servizio andato in onda sul TG2, giudicando totalmente inaccettabile e inqualificabile l’atteggiamento della emittente televisiva. Nel dare notizia dell’ordinanza del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini sono stati utilizzati in modo improprio ed offensivo vecchi filmati della nostra Festa, ledendo l’immagine della Carriera e della città, accomunando il Palio di Siena a quanto accaduto di recente in altre manifestazioni.
Antenna Radio Esse
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Dalla RAI non me l'aspettavo

Messaggio  jabru Gio Lug 30, 2009 5:20 pm

"Sono esterrefatta" è il commento a caldo di Anna carli, Presidente del Consorzio per la tutela del Palio, dopo aver ricevuto notizia di quanto andato in onda alle 13 di lunedì sul Tg5 ma sopratutto del servizio proposto dal Tg2 alle 20.30. Dopo lo “scivolone” del Tg5, la sera stessa abbiamo deciso di vedere come la Rai avrebbe dato la notizia della nuova norma voluta dal ministro Martini riguardante la tutela dei cavalli in competizioni non sportive al di fuori di piste regolamentate. La Rai segue da anni il Palio, avrà sicuramente giornalisti preparati sull'argomento, potrà sicuramente distinguere il Palio di Siena dagli altri paliotti italiani. Già dai titoli iniziamo a preoccuparci, una bella immagine della tratta con la scritta "non si uccidono così nemmeno i cavalli". Ed infatti anche la Rai spara l'ennesimo colpo su Siena. Il servizio viene lanciato dal conduttore: "Addio a rostri, frustini e piste al cardiopalma. Nuove regole per i palii questa volta dalla parte dei cavalli". Parte il servizio di Lidia Scognamiglio ed ecco subito apparire il Palio del 2004 con Amoroso disteso a terra, alcuni contradaioli che cercano di portarlo via e la Scognamiglio che commenta "Immagini come queste non si vedranno mai più, basta percorsi pericolosi, fantini disarcionati, cavalli con le zampe spezzate uccisi con il colpo di grazia" il tutto ovviamente corredato da immagini del Palio di Siena. Poco lo spazio alle immagini dei vari paliotti, che ecco ritornare in video l'immagine di Amoroso a terra, questa volta al rallenty per rendere l'immagine ancora più cruenta e la Scognamiglio che rincara "chi non ricorda poi queste immagini del cavallo calpestato e ucciso al Palio di Siena?". Ma come? Nemmeno la rete che segue ed investe sulla nostra Festa ha ancora capito la differenza tra il Palio di Siena ed il resto delle manifestazioni? Come è possibile? L'unica distinzione che viene fatta nel servizio da parte della giornalista è che il Palio di Siena è il più famoso e quello di Ferrara il più antico. Esterrefazione come detto da Anna Carli: "Pare che vadano solo in un'unica direzione, non si capisce perchè viene individuata e presa per esempio la nostra festa per evidenziare tutto il male che a volte accade nelle altre manifestazioni. Il giorno della presentazione a Roma della normativa - prosegue la Carli - sono state fatte vedere diverse immagini di incidenti nei vari paliotti italiani ma neanche un fotogramma del Palio di Siena, che anzi è stato preso come esempio essendo all'avanguardia nella tutela e nel rispetto dei cavalli. Eppure i tg continuano ad usare le immagini di Piazza del Campo. Dalla Rai non ce lo aspettavamo ed infatti sono in rapporto diretto con i dirigenti per capire perchè un'azienda che segue il Palio, che investe per fare la trasmissione non investa anche sul fatto che nel decreto ci sono norme adottate a Siena ormai da anni." Dunque ci sono in corso dei contatti tra il Consorzio e la Rai, che forse porteranno a dei risvolti importanti, ma una cosa è sicura come ci spiega la stessa Carli: "Con tutta la forza contrattuale in nostro possesso, con la risposta della città e la certa presa di posizione delle istituzioni è chiaro che noi chiederemo, come avevamo già chiesto ed ottenuto dopo l'errore del Tg1 del 7 luglio, che la diretta della Rai il 16 sera serva da rettifica e che venga anzi spiegato bene come la nostra città adotti già da tempo le normative previste dal ministro Martini e che per una volta per tutte si faccia una netta distinzione tra il Palio di Siena e le varie altre forme di corse di cavalli in Italia". E infatti martedì pomeriggio, tramite una nota stampa congiunta del Comune, del Magistrato delle Contrade e del Consorzio stesso le istituzioni hanno espresso il loro rammarico "Giudichiamo totalmente inaccettabile e inqualificabile l'atteggiamento della Rai che ha utilizzato in modo improprio ed offensivo le immagini del Palio di Siena, ledendo l'immagine della Festa e della città, accomunando la nostra Festa a quanto accaduto di recente in altre manifestazioni". Adesso il Comune, il Magistrato delle Contrade ed il Consorzio per la tutela del Palio stanno valutando se ricorrono gli estremi per azioni a tutela dell'immagine della città e della Festa. Un'altro smacco dunque da "mamma Rai" dopo la mancata diretta del Palio di luglio. Uno smacco che porterà ancora i senesi a domandarsi quanto davvero siano indispensabili le telecamere della Rai la sera del Palio. Un dibattito lungo che fu affrontato anche nelle assemblee di contrada, ma allora solo il Nicchio e la Tartuca si espressero in maniera contraria alla presenza della Rai a Siena nei giorni del Palio

Elena Casi da Corriere di Siena
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Palio, manca lo spirito beffardo

Messaggio  jabru Gio Ago 06, 2009 5:29 pm

I rimbrotti provocati dalle scritte con le quali alcuni giovani della Tartuca hanno decorato tratti di vie cittadine si stanno stemperando con la stessa rapidità con la quale si è correttamente provveduto a cancellare i segni della notturna impresa. Non vorrei tanto soffermarmi sul caso - non sarei forse un giudice del tutto imparziale - quanto trarne motivo per suggerire una riflessione più ampia su aspetti di costume paliesco che non sono considerati a mio parere in tutto il loro peso. E lo farò senza riferirmi minimante ai festeggiamenti in corso da parte della mia Contrada per la strepitosa vittoria di luglio. È un fatto che si registrano sempre più spesso lamentele e recriminazioni che prendono di mira i tempi e i modi dell'agenda contradaiola successiva al trionfo nel Campo. Non sono in discussione l'immediato sfrenarsi del giubilo né le fragorose manifestazioni di condivisa gioia della settimana - più o meno - che segue la vittoria. Che si faccia baldoria nella sede della propria Contrada è più che naturale. Ciò che interessa è la dimensione pubblica, e quindi tesa a coinvolgere l'intera cittadinanza, che i festeggiamenti assumono. Se i canti diventano rumore, che indifferenziatamente investe aree non certo limitate al territorio della Contrada avversaria e si traducono quindi in prolungato disagio per chi ha il diritto di riposare in tranquillità, non si vede quale espressione di contentezza riescano a comunicare. La colonna sonora del dopo-Palio dovrebbe abbassare di molto i suoi decibel e accrescere l'inventiva della sua ironia. È proprio questa componente ironica che faceva tutt'uno con lo spirito del Palio e con l'essere delle Contrade che sembra venir meno. Lo spirito beffardo stenta spesso a trovare forme graffianti e saporose. C'è una (inarrestabile) caduta linguistica. Gli stornelli di una volta son diventati merce rara. Tutto il sistema di comunicazione dell'universo Palio si è impoverito cedendo alle abitudini invalse e mutuando musiche e voci da una produzione standardizzata e corrente. E le uscite a tarda ora col drappellone in copia, il cosiddetto "paliotto"? Non è bello né rallegrante assistere a minuscoli cortei che sviliscono un simbolo così alto a disinvolto segno di primato e si risolvono anch'essi in un'esibizione che non comunica alcunché agli attardati passanti. E poi il protrarsi oltre ogni limite di festeggiamenti che non hanno più nulla dell'eccezionalità tipica di una festa? Cene si seguono a cene in una ripetitività che ha il ritmo di una sequenza obbligata e ovvia. Ormai il calendario si dilata fino ad agganciare il conclusivo appuntamento della cena della vittoria: il più delle volte un'audace sfida alla turbolenta meteorologia autunnale. Il "numero unico" si fa sempre più voluminoso e ricco, ma quanto indulge a impaginare fotografie accanto a fotografie a detrimento di testi e disegni? Anche nell'editoria più riferita alla festa c'è un calo di ironia, di scherzosità, di divertimento. I couplets di un tempo o le micidiali caricature che immortalavano una persona decretandone una speciale identità dove sono andati a finire? Il mondo scombinato e allegro che gravitava attorno al Palio è diventato impettito e educato. Il lessico ha perso ferocia e icasticità. Si son dimenticate parole uniche e le immagini fantasiose si son fatte tanto meno frequenti. Non c'è da dare la stura alla nostalgia. Cambiano i linguaggi e dunque cambiano i sistemi del comunicare. Ma qualche sano, e impervio, sforzo andrebbe fatto per ritrovare misura e leggerezza, per fare baldoria senza rompere le tasche a chi è fuori dal gioco, e per coinvolgere la città con trovate azzeccate. Non è facile. Oggi si conosce più vita e miracoli dei cento cavalli che virtù e manie di chi fa vita di Contrada. La rappresentazione che il Palio dà di sé è molto televisiva, molto ippica e dà poco spazio al retroterra di umori e idee che pur ne costituisce il fondamento. La beffa è elemento costitutivo di un mondo che non disdegna di esibire faziosità e irriverenza. E va di pari passo con una trasgressività che per essere accettabile deve acquisire nuovi alfabeti. Le gigantografie delle corsa vittoriosa schiaffate in faccia all'avversario esemplificano un uso ironico dell'immagine fotografica, destinato forse a sostituire scritte più o meno ingiuriose: che se eseguite in parca quantità, con vernice, mi raccomando delebile, e sulle lastre, non costituiscono gesto da condannare con drammatizzante enfasi

Roberto Barzanti da Corriere di Siena
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varie da Siena - Pagina 3 Empty C'è il Palio, niente calcio

Messaggio  jabru Mar Ago 11, 2009 8:52 pm

Siena, 11 agosto 2009 - Sabato sera era in programma Siena-Grosseto, gara del terzo turno di Coppa Italia. Ma non verrà giocata. Il Siena ha chiesto e ottenuto il rinvio della partita perchè il 15 agosto è la vigilia del Palio e, a Siena si sa, la città completamente coinvolta dall'evento storico. La partita verrà recuperata il 12 novembre.


Nei giorni precedenti alla 'carriera' migliaia di persone parteciperanno alle prove e alle cene in programma in città. Si sarebbe posto anche un problema di ordine pubblico, considerando che Siena-Grosseto è un derby sentitissimo basato su un'antica rivalità tra le due squadre, che peraltro non si incontrano in competizioni ufficiali dal campionato C2 del 1981-82.

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varie da Siena - Pagina 3 Empty il Palio verso la fine

Messaggio  jabru Ven Ago 21, 2009 9:57 am

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un senese giunta in redazione

"Spettabili redazioni,
mentre tutti a Siena si preoccupano della mossa del Palio di agosto, io senese e contradaiolo doc, ma prima di tutto senese mi preoccupo per l'immagine di Siena, che tramite Toscana Channel abbiamo mandato nel mondo.
Premettendo che : " Canale 3 è peggiorata in maniera assurda negli ultimi mesi, molte persone infatti sono state licenziate, alcune delle quali davvero capaci che per fortuna ho avuto modo di leggere da altre parti, tra cui il corriere di Siena, che ha un Direttore Stefano Bisi , che evidentemente sa coltivare i talenti, e che nessun politico della città ha mai detto nulla riguardo il licenziamento di questi , mentre tutti i cittadini si lamentavano della scarsa qualità,esempio la rassegna stampa con voci inascoltabili per problemi ai microfoni, giornalisti che fanno pubblicità, telegiornali senza più un filo logico o con servizi fatti davvero con i piedi... mi domendo se questa è la televisione che ci meritiamo noi senesi ?!
Tornando ai giorni del Palio, durante la trasmissione dell'ora di pranzo condotta come sempre dall'immancabile Franco Masoni, si sono sentite " Bestemmie in diretta, si sono viste persone che Fumavano, marche di sigarette, parolacce varie ,che infiocchettavano continuamente e rigorosamente, i discorsi dei commensali intenti a biascicare il cibo... TUTTE COSE VIETATE DALLA LEGGE... credo che dovrebbe essere doveroso da parte dei cittadini denunciare questa cosa.
Cosa ancora più grave, Franco masoni che ripetava ogni due secondi con fare orgoglioso che la trasmissione si poteva vedere anche su Toscana Channel in tutto il mondo! Io tutto mi sono sentito forchè orgoglioso. Anzi, sentendo alcuni amici che avevano seguito la trasmissione da fuori siena mi sono anche vergognato molto. Non oso immaginare cosa possono aver pensato di noi senesi gli ascoltatori che in quei giorni sono capitati sul canale. Si fa tanto un gran parlare della nuova normativa sui cavalli, di frustini, di sicurezza, tutte cose sacrosante, ma una televisione come Canale 3 non aiuta il Palio. Ho letto sulla stampa locale che il sindaco ha dichiarato che il Palio è a rischio e può anche finire. Bene, Canale 3 aiuta il Palio a mettersi su quella strada.
Ovviamente nessun politico ne ha parlato, perchè Canale 3 ha il monopolio televisivo. I politici si devono tenere caro l'unico canale dove poi potranno fare campagne elettorali.
I commercianti continuano a fare pubblicità, spesso però lamentandosi di questo monopolio imbarazzante e della scarsa qualità, perchè è l'unico canale che esce fuori dalle mura e dunque gli può permettere una certa visibilità.
Spero davvero che le cose possano cambiare perchè davvero da senese che ama Siena mi vergogno ad essere rappresentato da un canale televisivo come Canale 3.
Grazie per l'attenzione a me rivolta, con la consapevolezza che anche la stampa avrà dei problemi a pubblicarmi.

Lettera Firmata
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varie da Siena - Pagina 3 Empty IlCapitano della Chiocciola dimissionario

Messaggio  jabru Gio Ago 27, 2009 5:50 pm

Chiocciola-Focardi: fine di una storia

Un'annata travagliata e le dimissioni. Silvano Focardi non è più il Capitano della Chiocciola. All'Assemblea generale della Contrada di San Marco Focardi ha consegnato proprio ieri sera le dimissioni, di cui i chiocciolini hanno preso atto. Adesso si dovrà formare una Commissione Elettorale che riesca ad individuare il successore di Focradi, che erediterà una situazione non delle migliori.
Dopo un anno di assenza totale da Piazza del Campo, nel 2009 la Chiocciola si era presentata sul tufo con grandi pretese di vittoria. Di luglio ha ottenuto Istriceddu in sorte, cavallo che poi avrebbe vinto il Palio di agosto. La scelta di Alberto Ricceri, scelto da tempo come fantino di Contrada, per Provenzano non ha premiato Focardi, vista la vittoria della rivale Tartuca peraltro partita da una posizione vicina a quella della Chiocciola. D'agosto la scelta, anche un po' forzata, di cambiare Salasso con Sgaibarre, per un Palio in cui la Chiocciola è stata protagonista più per la mossa lunga che per altro.
Adesso le dimissioni e la fine di un capitolo che durava da diversi anni. La Chiocciola deve cambiare adesso un'altra volta pagina.

>>27/08/2009 14.40.00(SIENANEWS)
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Le dimissioni di Capitan Focardi

Messaggio  jabru Ven Ago 28, 2009 4:52 pm

Silvano Focardi Il capitano ha rassegnato le dimissioni

Si percepisce chiaramente dal tono della voce che la decisione di lasciare la guida della contrada di San Marco lo ha profondamente addolarato. Allo stesso tempo è consapevole che la scelta di rassegnare le dimissioni da capitano potrà imprimere una scossa salutare a tutto il rione. Silvano Focardi ha rimesso nelle mani del popolo chiocciolino l’incarico che ha gestito per quattro anni, con il solito slancio che lo contraddistingue in tutte le cose della vita. Resta l’amarezza per un’annata che non ha restituito i frutti sperati, o almeno commisurati all’impegno profuso. E’ stata una decisione sofferta? “Molto, l’incarico d’altronde scadeva nel 2010, ma dopo un’annata storta come quella appena vissuta, ho pensato che, nel rispetto della contrada, fosse giusto lasciare l’incarico e restituire al popolo la possibilità di decidere del suo futuro”. E’ stata una decisione dolorosa anche per la contrada? “La reazione di tutti i contradaioli è stata per me molto commovente. Ho ricevuto straordinari attestati di stima. Oltre cinquecento persone presenti all’assemblea erano con me e questo mi ha gratificato molto, ma la decisione resta”. Qual è stata la motivazione forte che ti ha portato alle dimissioni? “Io ho assunto il ruolo di capitano dopo la vittoria della Tartuca. Ho pensato che, essendomi toccata la stessa sorte dei miei predecessori, dovessi fare altrettanto in questa circostanza, facendo un passo indietro, affinchè la Chiocciola potesse riflettere e decidere. Ora si formerà una commissione che sceglierà il nuovo capitano”. E se la commissione tornasse a fare ancora il tuo nome? “Lasciamo che siano i contradaioli a dire la loro con serenità, senza pressioni e suggestioni di alcun tipo”. Può essere salutare questo gesto per rigenerare la contrada dopo due Palii difficili da metabolizzare? “Credo proprio di sì ed è anche questo il motivo per cui mi sono dimesso, credo che alla mia contrada occorra una scossa e una presa di coscienza forte che sarà molto utile nel prossimo futuro”. Ora che il Palio è passato, si può capire meglio che cosa non ha funzionato nel rapporto con Salasso? Quale equilibrio si è spezzato nel Palio di luglio? “Neppure io sono riuscito a capire fino in fondo quale equilibrio si è spezzato. Forse il fantino ha subito il peso di una contrada vogliosa e passionale che credeva molto in questa stagione paliesca. A luglio ha tenuto una condotta che non era in sintonia con i nostri propositi. Ad agosto già dalla prima prova ha dimostrato di non saper interpretare le nostre aspettative, così le strade si sono divise, non so cosa accadrà nel futuro”

Gaia Tancredi da Corriere di Siena
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varie da Siena - Pagina 3 Empty un libro

Messaggio  jabru Mar Set 01, 2009 4:25 pm

"Siena nel cuore", un libro sulla storia del Mangi 01 settembre 2009

Nel pomeriggio di oggi, martedì 1 settembre, sarà presentato il libro “Siena nel cuore. I premi del Concistoro del Monte del Mangia 1986 – 2009”, edito da Betti Editrice e realizzato dal Comune di Siena con la collaborazione dell’Apt di Siena.
Il volume, curato da Monica Guazzi, con i contribuiti di Vincenzo Coli, Antonio Gigli e Roberto Morrocchi, sarà presentato alle 18 nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico dal prof. Giuliano Catoni. Interverranno alla presentazione il Sindaco di Siena, Maurizio Cenni, e Fiorenza Guerranti direttore Apt di Siena.
La pubblicazione, voluta dal Comune di Siena – che dal 2002 gestisce ed organizza il Premio Mangia - e realizzata grazie alla collaborazione tra lo stesso Comune e l’APT di Siena che ha promosso il Mangia per cinquanta anni, raccoglie i profili degli insigniti dal 1986 al 2009 e si propone come ideale continuazione dell’unico testo sul Premio risalente a 24 anni fa, quando l’allora Azienda Autonoma di Turismo di Siena pubblicò «I premi del “Concistoro del Monte del Mangia”1952-1985» di Lucia Nardi con una premessa di Giuliano Catoni.
La pubblicazione è frutto di un lavoro di équipe coordinato da Gianluca Pocci, Direttore della direzione comunicazione, sistema informativo e reti tecnologiche del Comune di Siena, mentre le fotografie dei premiati sono state gentilmente concesse da Fabio Lensini. Alcune immagini provengono inoltre dall’archivio dell’Apt.
La copertina della pubblicazione è stata curata da Beatrice Pulcinelli, pittrice che ha realizzato per molti anni le pergamene consegnate agli insigniti.
“Ci è sembrato giusto, nel tratteggiare le biografie degli insigniti, - spiegano gli autori - ‘fermare’ il loro percorso personale e professionale al momento della premiazione, allo scopo di evidenziarne le motivazioni e in qualche modo storicizzare l’evento. Per questo i profili non tengono conto di vicende successive e di ulteriori affermazioni conseguite”.
Il volume, la cui realizzazione editoriale è della Betti Editrice di Siena, il coordinamento editoriale di Luca Betti e il progetto grafico di Giulia Redi, prevede nei suoi contenuti lo Statuto per il conferimento del Mangia e i profili degli insigniti dal 1986 al 2009. Inoltre: Tutti i premiati dal 1952 al 2009; Le donne insignite; Il Premio e le Contrade; Indice alfabetico (1952-2009).

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varie da Siena - Pagina 3 Empty Siena medievale

Messaggio  jabru Lun Set 07, 2009 5:27 pm

Siena, 7 settembre 2009 - Saranno Giobbe Covatta e Monica Guerritore a inaugurare sabato 12 settembre "La Città del Sì", il festival voluto dal Comune di Siena per festeggiare i 700 anni dalla traduzione in volgare del Costituto Senese. La rassegna, che partirà questo fine settimana, prevede molte iniziative che coinvolgeranno visitatori e cittadini alla riscoperta del carattere medievale della città.
Lo spettacolo, ideato e coordinato dal regista Maurizio Panici, con musiche originali di Stefano Saletti, sarà
in scena sabato alle ore 21.15, con ingresso gratuito, nella suggestiva piazza del Campo.
Proprio in questa piazza San Bernardino tenne la predica che darà il via a una riflessione che spingerà Giobbe Covatta a parlare del Buon Governo e della sua attualità. Stefano Saletti invece metterà in musica 10 rime di Cecco Angiolieri e Monica Guerritore proporrà un percorso che parte dall'inferno di Dante per arrivare all'infinito con un omaggio alla senesissima Pia dè Tolomei.
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varie da Siena - Pagina 3 Empty La Città del sì

Messaggio  jabru Lun Set 07, 2009 5:31 pm

La Citta del Sì

Giobbe Covatta e Monica Guerritore, inaugurano “La Città del Sì’”, il festival voluto dal Comune di Siena per festeggiare i 700 anni dalla traduzione in volgare del Costituto Senese, con la Veglia del Costituto. Lo spettacolo, ideato e coordinato dal regista Maurizio Panici, con musiche originali di Stefano Saletti, sarà in scena il 12 settembre (ore 21.15, ingresso gratuito), nella suggestiva cornice di Piazza del Campo. Un intervento multimediale ad opera di Sergio Carrubba, realizzerà proiezioni dedicate al Medioevo. La predica che San Bernardino tenne in Piazza del Campo, darà il via a una riflessione che spingerà Giobbe Covatta a parlare del Buon Governo e della sua attualità. Stefano Saletti invece metterà in musica 10 rime di Cecco Angiolieri e Monica Guerritore proporrà un percorso che parte dall’inferno di Dante per arrivare all’infinito con un omaggio alla senesissima Pia de’ Tolomei.
Lo spettacolo sarà l’appuntamento conclusivo di una giornata importante per la storia della città di Siena, che segna il suo momento culminante con il taglio del nastro e il ritorno a Palazzo Pubblico della copia originale del Costituto Senese. Alle ore 11.30, infatti, la Sala del Buongoverno svelerà i due manoscritti con bei capoversi e belle miniature, le rubriche in rosso e il testo in inchiostro bruno, concesse per l’occasione dall’Archivio di Stato, e che resteranno visitabili per tutto il periodo della manifestazione. Il Costituto torna, quindi, all’interno dello stesso palazzo dove già nel 1309 si decise di renderlo consultabile ai cittadini che, per la prima volta, avevano a disposizione una sorta di Costituzione ante litteram in una lingua a loro comprensibile. Sabato 12 settembre si aprono, inoltre, per la prima volta insieme, le porte dei Musei e degli Oratori delle Contrade del Palio di Siena che sveleranno i loro spazi più intimi (prenotazioni 0577 292614/15).
A partire dalle 15.30, spazio anche ai bambini che in Piazza del Campo si divertiranno con l’iniziativa “Sì, è la città del gioco”. Si tratta di un vero e proprio laboratorio didattico-artistico, dove anche i più piccoli conosceranno la città del Costituto attraverso la realizzazione di quinte sceniche che riproducono il profilo e le facciate dei palazzi della storica piazza Senese.
Domenica 13 settembre sarà l’arte di scena al Santa Maria della Scala, con l’inaugurazione della mostra “I Carri trionfali del corteo storico”. L’esposizione curata da Enrico Tori e Mauro Civai che, oltre alla storica collezione delle Bandiere Stibbert, dedica uno spazio all’importante figura del Carroccio, il carro trionfale del corteo storico del Palio di Siena. Il carroccio era il grande carro da guerra trainato da buoi del quale a Siena se ne ha la prima testimonianza nel 1207. È simbolo del grande passato militare e politico della repubblica di Siena e proprio per questo una sua riproduzione, chiude la solenne sfilata in costume che precede ogni corda del Palio.
Il festival prosegue fino a maggio con il ricco cartellone dove spettacoli e musica, si sposano ad itinerari enogastronomici e storici, i mercati medievali che tornano nel Campo di Siena, mostre d’arte e tanto altro ancora.
Sono tante, infatti, le iniziative con le quali Siena torna a far risplendere il suo Medioevo, celebrando uno dei momenti più alti e unici della civiltà e della vita democratica del Trecento.
Il Costituto Senese nasce infatti dalla volgarizzazione del precedente atto costituzionale redatto in latino nel 1296, in seguito ad un’ordinanza del Comune di Siena che, nel maggio 1309, decise di tradurre in volgare l’insieme di norme e leggi che regolavano la vita pubblica, così da renderlo comprensibile a tutti. Costituzione, Diritto pubblico, Diritto penale e civile, norme di amministrazione urbana e norme transitorie, sono le materie trattate nel Costituto diviso in Sezioni, che insieme formano un atto di democrazia senza precedenti che sottolinea come il bene comune passa da un insieme di norme che regolano diritti e doveri di ogni individuo e che raccontano la modernità di una città che visse il suo massimo splendore proprio nel Medioevo quando, per dimensioni e popolazione, Siena era una delle 10 metropoli più grandi d’Europa.
Per informazioni è possibile consultare il sito internet cittadelsi.comune.siena.it oppure contattare i numeri 0577 292340 – 292230.

>>07/09/2009 12.15.00(SIENANEWS)
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Il Drago apre il Museo per il Costituto

Messaggio  jabru Mar Set 08, 2009 4:38 pm

Il Drago svela il proprio museo per il Costituto 08 settembre 2009

A Siena le Contrade svelano i loro Musei e i loro Oratori. Lo fanno in onore dei 700 anni del Costituto, l'insieme delle norme che regolavano la vita della Repubblica senese che, nel 1309 il governo della città decise di far tradurre dal latino in volgare per renderle più facilmente consultabili ad un pubblico vasto.
E' questa una delle iniziative del festival "La Città del Sì", il ricco cartellone di appuntamenti organizzato dal Comune di Siena, che si inaugurerà sabato 12 settembre.
Oltre al ritorno a Palazzo Pubblico della copia originale dell' antico documento, altro fiore all'occhiello del festival sarà il coinvolgimento delle 17 Contrade.
Ogni sabato mattina, dalle ore 10.00 alle 13.00, a partire dal giorno dell'inaugurazione, sarà possibile visitare su prenotazione (da effettuare presso il Comune di Siena) 6 musei di Contrada e lasciarsi raccontare, attraverso le testimonianze custodite all'interno di questi antichi luoghi, che cosa sono per i senesi la Contrada e il Palio un gioco che diventa vita vera e che, celebrato fin dal Medioevo, è affermazione dell'identità e dei valori di una città e del suo popolo.

Per informazioni: http://www.comune.siena.it/

Apertura Museo Drago:
12/09/2009,

03/10/2009, 24/10/2009,

14/11/2009,

05/12/2009,

09/01/2010, 30/01/2010,

20/02/2010,

13/03/2010,

03/04/2010, 24/04/2010,

15/05/2010
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Civetta: sì all'uso della Piazza del Campo

Messaggio  jabru Mer Set 09, 2009 10:06 am

Con il “naso tappato” e con 27 voti favorevoli contro 4 contrari (Vittorio Stelo, Pierluigi Piccini, Mario Ascheri e Duccio Panti) il consiglio comunale ha concesso Piazza del Campo alla contrada della Civetta per celebrare la cena della vittoria del 16 agosto scorso. Quattro i consiglieri che si sono astenuti al momento del voto: Marco Falorni, Leonardo Tafani, Giuseppe Giordano e Luciano Campopiano. Due giorni di permesso straordinario che ha aperto un dibattito molto profondo e che ha visto maggioranza e minoranza, tranne su alcune sfaccettature, parlare la stessa lingua ed eccezionalmente scagliarsi contro il Magistrato delle Contrade che non ha voluto pronunciarsi su questa importante problematica. I fatti La richiesta di aiuto all’amministrazione comunale da parte della contrada della Civetta è giunta in comune il 3 settembre scorso. Una lettera del priore Carlo Rossi in cui ha spiegato i motivi dell’utilizzo degli spazi di Piazza Tolomei e Banchi di Sopra e la volontà di non svolgere la cena in altre zone del rione per non svilire e rendere meno bella la festa stessa. Conseguentemente è giunto anche il rapporto dei vigili urbani: “Nella relazione - ha detto il sindaco Maurizio Cenni - sono state evidenziate problematiche che rendevano impossibile, nel tratto tra l’arco dei Rossi e la Croce del travaglio, lo svolgimento della cena e in più la concomitanza di eventi sportivi non permetteva di soddisfare la richiesta della Civetta di chiudere Banchi di Sopra per due settimane”. Sono stati avviati anche dei contatti informali con il rettore del Magistrato delle contrade, i deputati della Festa, ma “l’atto ricade solo nel consiglio comunale perchè solo il consiglio comunale è titolare di questo provvedimento. La situazione è di straordinarietà e la delibera non sarà permanente” ha ribadito il primo cittadino. Contro il Magistrato Ma di fronte ad un problema così importante che potrebbe cambiare la stessa Festa e le tradizioni contradaiole con tutta la sua liturgia, a far discutere è stato il forte attacco al Magistrato delle Contrade da parte di maggioranza ed opposizione. Sul banco degli imputati, “il silenzio” dell’organo di autogoverno dei rioni: “La mia valutazione personale - ha anticipato la discussione il sindaco Cenni - è che abbiamo necessità a ragionare seriamente. E su temi così importanti il Magistrato delle contrade deve riflettere per autoregolamentarsi così come è già accaduto sulla chiusura delle strade. Bisogna riprendere quel lavoro e parlarne”. Duro l’intervento dell’ex sindaco Pierluigi Piccini: “Il Magistrato delle contrade è obbligato ad esprimere il suo parere su un fatto così importante come la concessione della Piazza ad una contrada per la cena della vittoria perchè il Magistrato è presente nella Commissione del regolamento. Purtroppo non viene più convocata dal 2004, ma la delibera va a cambiare quella che è la liturgia della Festa. In più, ed è parere personale, è essenziale un atto formale del Magistrato che deve assumersi questa responsabilità. Non posso io sostituirmi, con le mie decisioni, alle 17 contrade“. Gli fa eco Fulvio Bruni, del Pd: “E’ assordante il silenzio del Magistrato delle Contrade perchè una risposta ad un atto così importante doveva esserci, non solo orale, ma anche scritto. Concedere la Piazza del Campo ad una contrada per la cena della vittoria è un atto straordinario che non può vedere il Magistrato autoescludersi”. Dibattito e concessione Numerosi gli interventi durante la discussione che hanno visto comunque maggioranza e minoranza su posizioni convergenti. Certo è che la straordinarietà dell’atto ha aperto un dibattito che difficilmente si è esaurito ieri sera con la concessione della Piazza alla Civetta. Mentre il sindaco Cenni ha invitato i dirigenti ed il popolo del Castellare ad un allestimento “minimalista e sobrio” della Piazza, Mario Ascheri (Liste Civiche) ha apprezzato l’attenzione del primo cittadino sui problemi “della vivibilità e dell’accesso alle contrade nei giorni del Palio da parte di cittadini e servizi sanitari” prima di puntare il dito sulla delibera: “E’ stata una leggerezza non sottoporre alle commissioni competenti un argomento così delicato. E in futuro per le contrade che ne faranno richiesta, soprattutto quelle che si affacciano in Piazza del Campo, sarà difficile negargli l’accesso dopo un tale precedente. Il problema sarà permanente, bisognava gestire questa emergenza. Sono preoccupato”. Luciano Cortonesi, capogruppo Pd e il collega di partito Sandro Vannini hanno parlato di decisione difficile, di “forte assunzione di responsabilità”. “Il consiglio comunale impegna sindaco e giunta oltre a concedere la deroga di cui alla delibera numero 8 posta in discussione nel presente consiglio e ad avviare contestualmente, in stretta collaborazione con il Magistrato delle contrade, un percorso che partendo dall’analizzare la situazione attuale, individui le azioni da porre in essere per il contenimento delle autorizzazioni straordinarie conseguenti alle varie attività poste in essere dalle 17 contrade di Siena” è stato l’ordine del giorno letto da Cortonesi e sottoscritto anche da Rifondazione comunista. Vannini, invece, si è rivolto al “senso di responsabilità delle contrade” che “non si approfittino di questo precedente che è una delibera unica. Spero che le contrade possano ancora sfruttare e vivere il loro territorio”. Il Pdl, con Massimo Bandini, ha affrontato tutti gli aspetti della situazione, “ma è un problema che esiste da molto tempo ed andava affrontato prima. Ora serve aprire un dibattito che non può durare solo pochi mesi. Pur in difficoltà, però, sono a favore di questa delibera urgente”. E con un dibattito che si è protratto fino a notte, il consiglio comunale è arrivato alla decisione finale che crea un precedente e che aprirà una discussione in tutte le contrade e negli organi palieschi che, sicuramente, non si esaurirà in breve tempo

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varie da Siena - Pagina 3 Empty per la Civetta una scelta epocale

Messaggio  jabru Mer Set 09, 2009 10:21 am

Per la Civetta una scelta epocale

Una decisione che segna la storia del Palio. La Civetta farà la Cena della Vittoria in Piazza del Campo, un lusso che nessun'altra Contrada nella storia ha mai potuto permettersi. La decisione è stata presa nella seduta del Consiglio Comunale, dopo un lunghissimo dibattito durato fin dopo l'ora di cena. I quasi 2000 commensali dunque potranno godere dello splendido scenario della piazza più bella del mondo.
Vincere dopo trent'anni è qualcosa che resta per sempre. La Contrada Priora della Civetta è quella con il territorio più piccolo e soprattutto inserito nel centro della città, pieno di esercizi commerciali e nodo cruciale di tutta la vita senese quotidiana. Il Palio di oggi porta le Contrade a creare eventi sempre più starbilianti e sempre più cpmplessi. Così la Contrada aveva chiesto di poter chiudere per tutta la durata dei festeggiamenti e per il tempo necessario all'installazione delle scenografie, la chiusura di Piazza Tolomei e Banchi di Sopra, nella parte che va dall'Arco de' Rossi alla Croce del Travaglio. Una bella porzione di città, necessaria a posizionare commensali e scenografie dei festeggiamenti. La particolarità della richiesta, del tutto legittima da parte della Contrada, non era avanzata da ben trent'anni, ovvero da quando la Civetta non vnceva il Palio. Ma nel 1979 non c'erano le esigenze di oggi.
Il Comune, insieme agli organi addetti alla sicurezza pubblica, ha studiato la richiesta della Contrada e ha optato per diversa soluzione. Troppo rischioso montare strutture in cartongesso vicino a esercizi commerciali, i quali avrebbero comunque richiesto un indennizzo per la chiusura. Poichè la Civetta ha uno sbocco su Piazza del Campo, o per meglio dire è la Contrada che ha il territorio più a contatto con il luogo della corsa del Palio (che per il Bando di Violante di Baviera è territorio di tutti e di nessuno), avendo tutta la zona che va dalla Costarella de' Barbieri fino a Via Rinaldini (già Chiasso Largo), il Comune ha deciso che i civettini potranno usufruire di una porzione di Piazza per la loro Cena della Vittoria, che si terrà la prima domenica di ottobre.
Mai nessuna Contrada aveva mai festeggiato direttamente in Piazza del Campo. Si tratta dunque di una scelta epocale, dovuta anche a motivazioni di ordine pubblico. Nel 2005 la Torre chiese ma non ottenne Piazza del Campo per la propria Cena; l'unica Cena allestita in Piazza del Campo, ma mai realizzata, fu la festa per la promozione in serie A del Siena che fu macchiata dalla tragedia occorsa a Rodrigo Taddei, che comunque niente aveva a che fare con il Palio.
E la Contrada della Notte potrà godersi la notte più bella, nel luogo più suggestivo di tutti.
>>08/09/2009 22.00.00(SIENANEWS)
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Parla il Priore della Civetta

Messaggio  jabru Mer Set 09, 2009 4:28 pm

Ritegno e un po’ di disagio: è quello che prova il priore della Civetta, Carlo Rossi, per il via libera alla cena della vittoria in Piazza del Campo, da parte del consiglio comunale. La “prima volta” che già fa discutere e che aprirà un lunghissimo dibattito, ha comunque il sapore della dignità perchè, a quanto sembra, nel Castellare hanno fatto di tutto per celebrare la festa nelle vie del rione e non creare imbarazzi alle consorelle e alla città. Ma i tempi cambiano, i popoli delle contrade crescono a dismisura e i territori rimangono gli stessi. Ed il problema, che già in passato ha riguardato altre contrade, adesso è esploso in tutta la sua realtà perchè è chiaro a tutti che il territorio della Civetta si trova in un punto difficile e con una dislocazione che non può contenere in un’unica zona 1700 commensali (questa la stima delle persone che saranno presenti alla cena): “Ci rimettiamo alla decisione del comune. La Civetta non vuole fare la prima donna, ma siamo in una situazione particolare” afferma Carlo Rossi. Onorando priore, come è nata tutta la vicenda? “Nasce sul fatto chiarissimo che la contrada ha chiesto al comune di utilizzare piazza Tolomei e Banchi di Sopra, dall’arco dei Rossi alla Croce del travaglio, per svolgere la cena della vittoria. L’amministrazione ha preso qualche giorno di tempo per darci la risposta e poi ci ha comunicato che la chiusura di Banchi di Sopra avrebbe creato molti disagi di ordine pubblico e agli esercizi commerciali. Successivamente ci hanno informato della possibilità di concederci Piazza del Campo. Questi sono i fatti”. Ma altre alternative non ci sono a suo giudizio? “Ho dichiarato al sindaco che a mio avviso Piazza del Campo è l’unica alternativa perchè piazza San Francesco o alla Lizza oggettivamente ed onestamente non possiamo andare. Noi volevamo farla nel nostro territorio, ma non è possibile chiudere per diversi giorni Banchi di Sopra. Piazza del Campo, siccome è di tutte le contrade, si è rivelata l’alternativa”. E perchè la Fortezza non è stata scelta? “Perchè abitualmente è diventato il luogo della contrada dell’Istrice e non è vicino al nostro territorio. Abbiamo fatto tutte le valutazioni, ma Piazza del Campo è davvero l’unica soluzione. Una soluzione che, lo dico onestamente, ci mette un po’ in imbarazzo visto che saremo la prima contrada a fare nella nicchia la cena della vittoria e viola quelle che sono state le tradizioni. Ho chiesto di andare avanti su Banchi di Sopra però ci sono banche, farmacie, negozi: non è possibile”. Perchè, allora, non dislocare i tavoli in tutto il rione compreso il Castellare, magari mettendo dei maxischermi? “Perchè con il Palio ed il palco d’onore in Piazza Tolomei, i commensali che si ritrovano in via Bandini è come se partecipassero ad un’altra cena. Credo che dopo 30 anni che una contrada non vince, la cena della vittoria debba essere organizzata e svolta in modo dignitoso”. Il consenso di concedere Piazza del Campo appartiene al comune, ma lei ha parlato con gli altri priori? “Certamente, in via informale ho avvertito i colleghi onorandi per rispetto e collaborazione. Gli ho riferito che poteva esserci questa possibilità”. E’ vero che sarete 1700 commensali alla cena della vittoria? “Stimiamo intorno alle 1600-1700 persone anche se al momento è difficile fare una stima”

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varie da Siena - Pagina 3 Empty Decisione storica

Messaggio  jabru Mer Set 09, 2009 4:34 pm

Siena, 9 settembre 2009 - «Voto sì, ma...». Tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Hanno fatto fatica a levarsi il giubbetto delle Contrade e indossare solo la giacca di consigliere comunale per assumere intorno alle 22 la storica decisione: concedere per la prima volta, il 3 e il 4 ottobre, il Campo per la cena della vittoria della Civetta nel Palio dell’Assunta.

Dibattuti com’erano fra la tradizione che vuole la Piazza territorio neutro (per Fulvio Bruni luogo della pugna ma luogo di tutti, per Pierluigi Piccini spazio super-partes della sacralità) e un no difficile da pronunciare nei confronti del Castellare. Non se la sono sentita — Liste civiche a parte che hanno argomentato il no alla deroga al Regolamento sull’uso della Conchiglia — di costringere ad una festa sotto tono e ridotta numeri una consorella a stretto di spazi. E’ andata a finire così, dopo un dibattito prevalentemente contradaiolo, sentito ma solo a tratti relativamente sincero: la delibera che concede l’uso della Conchiglia in via del tutto straordinaria è stata approvata con 27 sì (fra cui Massimo Bandini e Alessandro Manganelli del Pdl), 4 astenuti, fra cui Leonardo Tafani dei Riformisti e Marco Falorni delle liste civiche «per non contraddire — ha detto — le giuste aspirazioni della Civetta ma il consiglio comunale non era competente e non doveva essere messo in imbarazzo così». Un poker anche i voti contrari alla deroga, quelli appunto delle liste civiche.

Ma quanta fatica per arrivare a pronunciare quello storico sì che il consigliere provinciale (civettino) Lorenzo Rosso è andato ad attendere in Comune. Un parto che non avrà conseguenze sul nascituro — «anche se la festa dovrà essere sobria e con minori voli pindarici», ha anticipato il sindaco —, ne avrà invece sull’ambiente contradaiolo. Dove la politica è entrata, eccome. L’hanno ricordato Falorni nella sua dichiarazione di voto finale, Piccini più volte. «C’è da molto tempo —ha ammesso il sindaco Cenni — non sono certo io a dirlo, anche perché non possono essere impermeabili alla società. Tuttavia mi spaventa che si pensi che il primo cittadino di turno possa far eleggere priori o capitani favorevoli a lui. Ci sono invece ex assessori del sindaco passato che sono diventati onorandi. E comunque un problema delle Contrade è oggi anche l’eccessiva turnazione nelle dirigenze, non porta stabilità».

Venendo al dibattito, è stato un brodo di sincerità e mezze verità. La stragrande maggioranza era per la tradizione, ossia niente cena in Piazza. «Spero che mai la mia dirigenza chieda di fare la cena nel Campo però capisco quali sono le ragioni che portano a concedere la deroga. Nel ’98 era già stato steso il tufo da Salicotto a Duprè, un piccolo precedente», dice Gianluca Bugnoli (Pd). «Sono perplesso che in futuro diventi prassi effettuare tutte le cene in Piazza, stesso modo, stessa maniera. Un’omologazione che non mi piace. Tuttavia il caso della Civetta ha carattere di unicità, fermo restando che se ora avessimo un parere del Magistrato saremmo più sereni», aggiunge Sandro Vannini (Pd).

«Prima o poi il problema sarebbe esploso — si è inserito Bruni — non c’erano altre soluzioni se non costringere la Civetta ad una festa abborracciata. I semi della questione, lo ripeto, nascono da lontano, si era parlato per esempio di una tensostruttura da usare in caso di pioggia». Riassume: «Giusto dare una deroga unica e irripetibile al Castellare che a tutti noi comporta un piccolo travaglio personale in quanto vediamo violate antiche convinzioni. Ecco perché nell’inverno bisogna affrontare, affinchè l’urgenza attuale non si ripeta, l’idea di individuare un luogo unico da concedere alle Contrade che lo richiedano (la Fortezza?, ndr) e che non sia Piazza». Stefano Marzocchi (Toscana Riformista) non vuole sentir parlare di tensostruttura e rivendica lo spirito di autoregolamentazione delle Contrade nel sapersi regolare come numeri ed eventi.

La battaglia si combatte poi su due ordini del giorno quasi uguali, almeno nei principi ispiratori. Solo che uno è presentato da Luciano Cortonesi e firmato da Pd, Gruppo misto, Toscana Riformista e Prc. Impegna il sindaco a dare la deroga «avviando in collaborazione con il Magistrato un percorso che individui le strade da porre in essere per contenere le autorizzazioni straordinarie conseguenti alle varie attività poste in essere dalle 17 Contrade». Tempi rapidi di decisione (la lettera della Civetta è del 3 ma Falorni chiosa che il priore Rossi lo sapeva dal 16 sera della cena) impongono di gestire la straordinarietà, dice Cortonesi. A cui ribatte Pierluigi Piccini (Mongolfiera) depositando un altro odg simile ma dove manca la parte relativa alla deroga al Regolamento. »«Se il sindaco dice che c’è un problema di ordine pubblico allora il consiglio comunale non è competente, lo è Cenni e il prefetto che non mi risulta essere stato coinvolto. Inoltre serviva coinvolgere la commissione per il regolamento del palio che dal 2004 non è più stata convocata». Morale: l’odg della maggioranza viene approvato 28 sì, 1 astenuto e 60 contrari, quello delle liste civiche bocciato con 25 no, 9 sì e 1 astenuto.

Laura Valdesi La Nazione
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Civetta - replica il Magistrato delle Contrade

Messaggio  jabru Gio Set 10, 2009 10:12 am

Il Mag. delle Contrade risponde alle polemiche 09 settembre 2009

Questo il comunicato del Rettore del Magistrato delle Contrade Roberto Martinelli:

"In relazione al dibattito svoltosi in ordine alla possibilità per la Contrada Priora della Civetta di effettuare la cena della Vittoria nella Piazza del Campo, mi vedo costretto a ribadire alcune precisazioni già brevemente anticipate ieri sera alla stampa:

(a) sull’argomento non è giunta al Magistrato delle Contrade alcuna richiesta (né in via ufficiale né irritualmente in via non ufficiale);

(b) tale richiesta avrebbe dovuto formalmente pervenire dall’Amministrazione Comunale, cui sola spettava ovviamente la scelta se inviarla o meno ed in quali termini, una volta valutati tutti gli aspetti della situazione;

(c) in ogni caso, a mio giudizio quello del Magistrato sarebbe stato l’espressione di un “parere”, poiché in materia ogni decisione era di competenza dell’Amministrazione Comunale, stante anche le vigenza di un Regolamento Comunale sull’uso della Piazza del Campo;

(d) quindi è incongruo e ingiusto parlare di ”silenzio” del Magistrato il quale, se interessato secondo la normale prassi, non avrebbe ovviamente mancato di esprimersi al riguardo in sede di assemblea dei Priori, assumendosi le relative responsabilità.

Lo scrivente Rettore ha come sua precipua linea di comportamento quella di proporsi in termini lealmente e concretamente collaborativi con le istituzioni senesi, in primo luogo con l’Amministrazione Comunale ed i suoi organi. L’ha fatto nel passato e continuerà a farlo sino a quando avrà l’onore di ricoprire la carica. Spiace pertanto che siano state espresse opinioni e forniti giudizi sulla base di una situazione dei fatti non prospettata con precisione né valutata con attenzione e oltre a tutto in parte riferibile - mi si permetta di osservarlo – ad un incontro tra il Sig. Sindaco, il Rettore del Magistrato e l’On.do Priore della Contrada Priora della Civetta nel corso del quale il tono colloquiale e collaborativo (cioè informale) faceva necessariamente sempre e comunque salvi i rispettivi ruoli, compiti e responsabilità formali."
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Emozione

Messaggio  jabru Gio Set 10, 2009 5:06 pm

Emozione La Civetta sarà la prima contrada a celebrare la cena della vittoria in Piazza del Campo

Civetta, il giorno dopo. C’è grande emozione e soddisfazione tra i contradaioli per la decisione del consiglio comunale che ha concesso Piazza del Campo per la cena della vittoria che si svolgerà il 3 ottobre. Il priore Carlo Rossi è stato informato del via libera “direttamente dal sindaco Maurizio Cenni” intorno alle 22.10. Il massimo dirigente della Civetta si trovava in Cecco Angiolieri per il consueto cenino della vittoria e della festa della Madonna che ha visto nel rione tantissimi bambini festanti. E’ stato proprio Rossi ad annunciare alla contrada che il consiglio comunale aveva dato il via libera alla cena in Piazza e la notizia è stata accolta con grande felicità ed eccitazione dal popolo: “Sono molto contento - ha spiegato l’onorando priore - e ringrazio tutto il consiglio comunale, scusandomi con loro per averli impegnati fino a tarda notte sulla nostra problematica. La contrada è contenta e consapevole di questo permesso straordinario, così come è consapevole delle problematiche che potevano verificarsi in via Banchi di Sopra. Onestamente non abbiamo fatto nessuna pressione al comune, adesso penseremo ad una cena sobria e minimalista così come ci ha richiesto il sindaco. Tutto questo ci dà emozione e anche un po’ di imbarazzo per essere i primi a cui il comune concede questa deroga importante”. Avete già pensato agli allestimenti? “Ci stiamo pensando, ma sicuramente in Piazza sarà una festa senza allestimenti particolari, non ci sarà niente di invasivo e le iniziative saranno concordate con la Soprintendenza. Le decorazioni saranno fatte naturalmente nel rione, la Piazza del Campo è bella da sola, non ha bisogno di niente. Per la cena della vittoria ci saranno sicuramente effetti di luci ed immagini da proiettare. Rispetteremo tutto, il luogo, le persone, le esigenze della città perchè tutto va condito con buon senso. Se ragionassimo così, la soluzione dei problemi si troverebbe sempre. La Civetta entrerà in Piazza con la sacralità, devozione e rispetto che il Campo merita”. Il dibattito però non si è esaurito, le critiche rimangono. “Noi rispettiamo il parere di tutti però vorrei che i critici facessero una giusta valutazione ed una adeguata sintesi tra quelle che sono le richieste legittime della Civetta accanto alle altrettanto esigenze di chi lavora nel nostro territorio. Non abbiamo mai avuto problemi per i cenini e la cena della prova generale durante i giorni del Palio, però chi ha gli esercizi in Banchi di Sopra, ha giustamente più difficoltà a capire. Anche per il Palio vinto, dedicato alla canonizzazione di Bernardo Tolomei, la nostra piazza Tolomei si prestava alla cena, ma sapevamo già dal 16 agosto sera delle difficoltà. Per questo già allora ne parlai al sindaco delle problematiche dovute agli esercizi commerciali, al traffico pedonale. Della riflessione e della decisione del comune che rispettiamo, ne faremo buon uso”

Andrea Bianchi da Corriere di Siena
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varie da Siena - Pagina 3 Empty Le feste in Piazza

Messaggio  jabru Gio Set 10, 2009 5:08 pm

Nel 1999 Lo spettacolo della Chiocciola

Mai una cena della vittoria, ma tante feste in Piazza del Campo. Quelle che i senesi ricordano maggiormente sono della contrada dell’Oca. In modo particolare del 1977 quando fu allestito nella conchiglia un imponente spettacolo che vide addirittura la presenza di veri e propri elefanti, portati naturalmente per sbeffeggiare l’avversaria Torre, ma che servirono per mettere in scena l’Aida, in chiave ocaiola. Centinaia di comparse, tutta la Piazza piena, un evento che mai nessun’altra contrada ha ripetuto. Nemmeno lo stesso rione di Fontebranda che bissò nel 1984 con tanto di ocaiolo menestrello che cantò una bellissima canzone dall’alto della Torre del Mangia con le luci puntate come se fosse in un grande teatro parigino. Sempre in quello stesso anno, anche il Nicchio organizzò una bellissima festa avveniristica in Piazza del Campo, molto partecipata e che rimase impressa a tutti i senesi. Poi, dal 1984, il comune non concesse più le autorizzazioni tranne che per piccoli eventi che si sono ripetuti nel tempo, ad esempio nel 1998 con il Nicchio e il suo torneo medievale e nel 1999 con la Chiocciola e l’eclisse dell’avversaria
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