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A Siena si dice che....

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Messaggio  jabru Ven Ago 20, 2010 9:36 am

Piazza del Campo trasformata in pista da go-Kart
SIENA. Dopo i vedeogames in cui si combatteva in ambientazioni medievali sotto le torri di San Gimignano o Monteriggioni arriva Piazza del Campo, il cuore di Siena.
Nessun combattimento, nessuna corsa di cavalli, come si potrebbe immaginare, ma... una corsa di go-Kart.
A segnalarci l'uscita di questo nuovo gioco un nostro lettore che, allarmato chiede "Ma chi gli ha dato l'autorizzazione?"
La magnifica piazza è praticamente proposta in veste da "pista" con tanto di manifesti pubblicitari e di transenne. Al posto del tufo il nero asfalto e, al centro della conchiglia tutti i box e le strutture idonee ad una pista per grandi eventi sportivi.
Insomma, via il Palio e dentro i motori.
"C'è da notare - scrive il nostro attento lettore - che la partenza è davanti al Palazzo Pubblico e si possono notare le bandiere delle Contrade. segnalo questo, perchè sono convinto che nessuno ha dato il permesso, ma il Consorzio per la Tutela del palio che fa?".
Insomma, a parte il cattivo gusto di ambientare una corsa di macchinine in una delle piazze più belle del mondo (ma qualcuno potrebbe trovare questa cosa ben gradevole) c'è chi si domanda se questo è ammissibile, senza le opportune autorizzazioni.
Noi segnaliamo la cosa... al resto ci penserà chi di dovere.
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A Siena si dice che.... Empty La risposta del CTP

Messaggio  jabru Ven Ago 20, 2010 9:37 am

SIENA. Dal Consorzio per la Tutela del Palio di Siena riceviamo e pubblichiamo.
"Grazie per la segnalazione.
Avevamo visto questa mattina il sito: non c’è stata nessuna richiesta di autorizzazione da parte dei produttori e/o dei distributori: conseguentemente non è stato rilasciato nessun permesso, che non sarebbe stato comunque concesso neppure su esplicita richiesta.
Abbiamo iniziato il percorso di tutela investendo anche i nostri legali.
Cordiali saluti
L’Amministratore Delegato Area Marchio
Dottoressa Anna Carl"
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Messaggio  jabru Mer Ott 13, 2010 5:04 pm

Da domani nelle contrade le conferenze di "Siena al femminile"
13/10/10 - 12:41Prende il via domani alle ore 18, nella Nobile Contrada dell’Oca, il ciclo di conferenze Siena al femminile. Protagonismo e impegno di donne dal Medioevo a oggi, ideato e curato da Aurora Savelli e Laura Vigni e promosso dal Comune di Siena, assessorato alla Cultura, assessorato alle Pari Opportunità, Archivio Storico del Comune di Siena. Undici appuntamenti, presentati questa mattina in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Berlinghieri, a cadenza bisettimanale, con inizio sempre alle ore 18 e della durata di un’ora ciascuno, attraverso i quali si racconteranno momenti e protagoniste del mondo femminile cittadino. Canale 3 Toscana ne assicurerà la più ampia fruizione con la ripresa televisiva integrale di ogni evento.
"Un’iniziativa, come ha detto Maria Teresa Fabbri, assessore alle Pari Opportunità, che fa emergere un quadro globale sul ruolo che le donne hanno svolto nella nostra città, facendoci conoscere storie rimaste nascoste. Un progetto, dunque, che facendo emergere una visione unitaria deve diventare materia di cultura così da poterci investire anche nel prossimo futuro". Dalla Fabbri l’idea di raccogliere, per la forte valenza storica, tutto il materiale delle conferenze per una pubblicazione da distribuire nelle scuole e da portare, come contributo reale, alla festa dell’8 marzo affinché diventi patrimonio di tutti. "Un passato che si deve amalgamare con il presente anche per il forte aggancio con la realtà territoriale". Tutti gli appuntamenti sono, infatti, ospitati all’interno delle sedi delle Contrade.
"Del resto - come ha detto Alessandra Navarri, presidente dell’associazione Antigone – è ben chiara, nel tempo, l’importanza del contributo che le donne senesi hanno dato per lo sviluppo economico della città. Per questo motivo il progetto presentato questa mattina deve continuare in un processo di analisi e raccolta dati, traducendosi in una sorta di laboratorio. In un impegno politico istituzionale che non si limiti ai riflettori del momento". Pieno appoggio anche da parte del Centro culturale delle donne Mara Meoni, per il quale era presente Lidia Agnelli.
"Con questa iniziativa, difatti – come ha evidenziato Laura Vigni - si vuole riflettere sul ruolo delle senesi nella storia e nella società cittadina, mettendo a fuoco momenti in cui esse dettero un contributo politico e civile. Si prenderanno cioè in esame forme di protagonismo al femminile, sfuggendo al facile stereotipo che vuole le donne ai margini della vita sociale e completamente escluse dallo spazio politico. Senza negare la precarietà e le difficoltà insite nella condizione femminile, costretta a continue negoziazioni o a forme di dissimulazione quanto alle proprie potenzialità e capacità, si punterà a mettere in evidenza gli spazi che le donne riuscirono a conquistare, il ruolo attivo che riuscirono a giocare e il loro grado di autonomia in tale funzione. Un percorso spesso a ostacoli, quello compiuto dalle donne, che costringe ad interrogarsi sulle difficoltà incontrate, sulle strategie di resistenza attuate, sulla progettualità del mondo femminile e sui suoi limiti, sulla sua difficile conquista di un senso del sé, fino a giungere a esiti che ci appaiono ancora oggi contraddittori e incompiuti".
Fare la storia di Siena dal punto di vista delle donne implica la messa fuoco anche di epoche come il Seicento che, come ha evidenziato Aurora Savelli - hanno ricevuto poca attenzione storiografica e risultano poco o per niente note. Significa, inoltre, affrontare da un differente punto di vista periodizzazioni e scansioni della storia di Siena e la storia del modo di essere cittadini senesi lungo i secoli".
"Io e Laura Vigni – ha detto la Savelli – facciamo le storiche, ma senza restare chiuse nel nostro ruolo, per questo il nostro è un tentativo di analisi dell’universo femminile all’interno della storia della città e dello stesso diritto di cittadinanza".
Il pieno coinvolgimento delle donne delle Contrade nelle fasi organizzative, e il fatto che le conferenze si svolgano nelle sedi delle Contrade su loro esplicita richiesta, appare uno dei segni tangibili dell’interesse che un percorso del genere suscita, di quanto tocchi nel vivo la coscienza civile della città. Le conferenze saranno tenute da note studiose, di diversi atenei o afferenti a varie istituzioni culturali. Gli enti patrocinatori si segnalano per il loro impegno a favore delle donne, sia da un punto di vista culturale (l’“Archivio per la memoria e la scrittura delle donne Alessandra Contini Bonacossi” e il “Centro culturale Mara Meoni”), che professionale (“Antigone donne e lavoro”). La presenza tra i patrocinanti del CIRCIT, “Centro interuniversitario di ricerca sulla storia delle città toscane”, vuole, se mai ce ne fosse bisogno, sottolineare quanto l’apporto del mondo femminile sia stato rilevante nella costruzione della civiltà urbana toscana quale oggi noi la conosciamo.
Il ciclo si aprirà giovedì 14 ottobre nella Nobile Contrada dell’Oca con la conferenza di Isabella Gagliardi, dell’Università di Firenze, su Santa Caterina: spiritualità e dimensione ‘politica’ dell’impegno di una mistica. Ancora sull’età medievale verterà giovedì 28 ottobre nella Contrada Sovrana dell’Istrice (ex mercatino rionale), la conferenza di Gabriella Piccinni (Università di Siena) su Donne per altre donne: l’impegno femminile tra carità e assistenza nella Siena del Basso Medioevo. Con Elena Brizio (The Medici Archive Project), che parlerà l’11 novembre nella Contrada della Selva, ci si addentra in un periodo molto noto della storia cittadina, la metà del Cinquecento, ma mai indagato dal punto di vista delle conseguenze che esso ebbe sulla vita delle donne (All’ombra del Campo: protagonismi femminili alla fine della Repubblica). Il Cinquecento, ma anche il Seicento in cui si costituì l’Accademia delle Assicurate, sarà al centro della conferenza di Maria Pia Paoli, della Scuola Normale Superiore di Pisa, su A veglia e in accademia: donne e letterate nella Siena del Cinque-Seicento, che si terrà nella Nobile Contrada dell’Aquila giovedì 25 novembre. Il Seicento, con figure femminili d’eccezione e di grande impatto sulla vita cittadina, verrà trattato nella Contrada della Lupa il 9 dicembre da Adelisa Malena, dell’Università di Venezia, con una conferenza dal titolo Carismi femminili: mistiche del Seicento. Dopo l’interruzione natalizia, il ciclo riprenderà il 13 gennaio nella Contrada della Torre con Aurora Savelli, dell’Università degli Studi di Firenze, che avrà il compito di delineare il cambiamento del ruolo delle donne all’interno delle contrade spaziando dal Seicento fino ai giorni nostri (Centralità marginale: donne nelle contrade ieri e oggi). Con Irene Fosi, dell’Università di Chieti, che parlerà nella Nobil Contrada del Bruco il 27 gennaio su Tra pubblico e privato: carteggi di donne senesi in età moderna, si affronta un periodo, il secolo che intercorre dalla metà del Cinquecento alla metà del Seicento, in cui alcune figure femminili di Casa Chigi si muovono tra Siena e Roma, svolgendo una funzione attiva nella costruzione delle relazioni politiche del loro casato. Particolarmente visibile e politicamente significativo il ruolo delle nobili e dei loro salotti alla fine del Settecento, tema che sarà trattato da Laura Vigni, responsabile dell’Archivio Storico del Comune di Siena, giovedì 10 febbraio nella Contrada del Leocorno (I salotti tra politica e cultura: profili di donne del tardo




Settecento). Con Gabriella Rustici, del Centro culturale delle donne “Mara Meoni”, si affronterà l’associazionismo femminile dell’Otto-Novecento, prendendo in esame la prima associazione femminile nata a Siena, la Società di Mutuo Soccorso tra donne, per giungere all’impegno delle donne cattoliche all’inizio del Novecento (giovedì 24 febbraio, Contrada di Valdimontone). A Roberto Barzanti, che parlerà il 10 marzo nella Contrada della Tartuca, è affidato il compito di delineare quale sia stata, all’esterno della città, la percezione del mondo femminile senese (Siena al femminile nei resoconti di viaggiatori). Il ciclo si conclude giovedì 24 marzo nella Contrada della Chiocciola, dove Patrizia Gabrielli, dell’Università di Siena, affronterà un periodo di grande impegno e grandi aspettative per le donne, quello della guerra, della Resistenza, degli anni post-bellici («Ricominciare tutto da capo»: donne tra guerra, Resistenza e ricostruzione a Siena).

Per informazioni
Archivio Storico del Comune di Siena: 0577284222 – archivio.storico@comune.siena.it e Portale del Comune di Siena (www.comune.siena.it)
da Antenna Radio Esse
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Messaggio  jabru Mer Ott 13, 2010 5:06 pm

Chiocciola, avanti con Zalaffi

Era più una prassi che altro, ma l'assemblea della Chiocciola ha nominato Roberto Zalaffi Capitano di San Marco. La nomina è avvenuta ieri sera e vedrà Zalaffi mantenere il proprio mandato per due anni. Era infatti subentrato a Focardi lo scorso anno, dopo che l'ex capitano chiocciolino aveva dato le proprie dimissioni dopo la vittoria della Tartuca il 2 luglio 2009. Da incaricato "ad interim", dunque Zalaffi ha ottenuto, nonostante l'ennesima vittoria della rivale il 16 agosto scorso, il benestare dall'assemblea di San Marco per svolgere un intero mandato biennale.
Per adesso le presenze di Zalaffi sul tufo registrate sono nulle, visto che la Chiocciola correrà entrambe le carriere del 2011 di diritto. Grava comunque su Zalaffi l'ultima vittoria della Tartuca, che il capitano ha tutta l'intenzione di controbattere.

>>13/10/2010 14.06.00(SIENANEWS)
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Messaggio  jabru Sab Ott 16, 2010 5:33 pm

Minimasgalano 2010: oggi la sfida
16/10/10 - 13:29E' il giorno del Minimasgalano. Oggi pomeriggio i ragazzini delle 17 contrade si sfideranno in Piazza del campo in maniera assolutamente leale, ma ognuno con la voglia di vincere l'ambito trofeo organizzato come ogni anno dalla contrada della Torre. Il premio invece per questa edizione è offerto dall'AICS provinciale di Siena. Appuntamento dunque alle 15 nella conchiglia per assistere alle emozionanti esibizioni di quelli che saranno gli alfieri e i tamburini del futuro. L'ordine sarà quello dell'ingresso delle contrade in Piazza per il palio di agosto
da AntennaRadioEsse

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Messaggio  jabru Dom Ott 17, 2010 5:19 pm

La XXXV edizione del Minimasgalano, il Concorso per giovani alfieri e tamburini organizzato dalla Contrada della Torre, è stata vinta dai bambini della Contrada Sovrana dell'Istrice.

Alla Contrada vincitrice è andata la scultura realizzata da Vittoria Marziani. .
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Messaggio  jabru Gio Ott 21, 2010 7:04 pm

A gennaio il convegno sul Palio con il sottosegretario Martini
21/10/10 - 14:34Ad anticiparlo il sindaco Cenni, stamani nel consueto appuntamento del giovedì su Antenna Radio Esse
Si ipotizza gennaio come periodo per lo svolgimento del Convegno sul Palio e le feste in Italia che il Comune di Siena organizzerà insieme al sottosegretario Martini. Sarà proprio l'autrice del decreto di due anni fa che dettò le regole per le manifestazioni che prevedono l'utilizzo di animali, a presenziare a questo importante appuntamento di riflessione sul mantenimento delle tradizioni dei "giochi storici" da far convivere con le esigenze di salvaguardia degli animali. "L'idea del convegno è nata durante la visita di
Francesca Martini a Siena per la festa della Tartuca - ha detto il Sindaco durante la trasmissione “A tu per tu con il sindaco Cenni” su Antenna Radio Esse -. Del resto il nostro sistema di salvaguardia dei cavalli è stato preso a modello nella stesura del decreto ed è giusto che proprio qui a Siena si promuova una riflessione sul tema". Gli organizzatori stanno pensando ad una due giorni al Santa Maria della Scala a cui parteciperanno i rappresentanti di manifestazioni storiche italiane.
AntennaRadioEsse
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Messaggio  jabru Gio Ott 21, 2010 7:09 pm

Disputare un Palio in ottobre oggi sarebbe davvero impensabile ma scavando nel passato troviamo ben due precedenti di “Carriere autunnali”.

La prima risale al 4 ottobre del 1745 quando, per celebrare l’ascesa al trono del Granduca Francesco di Lorena, si corse uno straordinario vinto dalla Pantera con Masino grazie alla bastonata inferta, dalla celebre Grifa, al cavallo della Selva che procedeva verso il successo.
Una serie di coincidenze, invece, favorì la disputa del secondo Palio d’ottobre.

Nel 1848 le Guerre di Indipendenza suscitarono grandi consensi tra i senesi tanto che, su proposta dei capitani delle contrade, il Gonfaloniere Emilio Piccolomini decise di rinviare il Palio di luglio devolvendo il premio di 420 £, destinato alla contrada vittoriosa e la somma stanziata solitamente per l’organizzazione alle truppe di stanza in Lombardia.
Il recupero di questa carriera non fu tuttavia celere e solo l’anno successivo si decise di correre il 19 agosto, in occasione della visita a Siena del Granduca Leopoldo II.
Ma la malattia di una figlia del Granduca causò un nuovo rinvio e la disputa del Palio slittò ancora e fu fatta coincidere con le celebrazioni per l’inaugurazione della linea ferroviaria Siena – Empoli.

Il Granduca, con famiglia al seguito, arrivò a Siena il 13 ottobre accolto dalle autorità cittadine, religiose, militari e dalle bandiere di tutte le contrade presso Porta Camollia.
Domenica 21 ottobre, dopo una settimana di fastose celebrazioni, alle tre del pomeriggio, le dieci contrade che dovevano correre nel luglio 1848 si ritrovarono, finalmente, così schierate tra i canapi:
Chiocciola - Folaghino; Oca - Gobbo Saragiolo; Tartuca - Bonino figlio; Aquila - Campanino; Pantera - Contadino; Istrice - Partino; Drago – Storto; Civetta – Piccolo Campanino; Leocorno – Ghiozzo; Onda – Stralanchi.

I primi fervori patriottici, con la contemporanea presenza del Granduca, posero dal primo momento l’Oca come assoluta favorita, al centro di tutte le trame con l’astuto e blasonato Gobbo Saragiolo sul cavallo Carbonello di Giuseppe Casini.
La corsa, però, pur rispettando i pronostici della vigilia, risultò alquanto combattuta e vibrante: da una mossa molto rapida l’Onda partì prima ma fu presto superata dalla Tartuca e dalla Civetta la cui caduta, al secondo San Martino, spianò la strada all’Oca che raggiunse e superò la Contrada di Castelvecchio vincendo all’ultimo guizzo dopo un terzo giro davvero combattuto.
Il quarantenne Gobbo Saragiolo centrò la sua quattordicesima e penultima vittoria, facendo anche cappotto dopo la vittoria per l’Onda nel Palio dell’Assunta.

Gran parte della piazza, gremita nonostante la costante minaccia di pioggia, salutò con un entusiasmo la vittoria ocaiola, dando ad essa delle evidenti connotazioni politiche tanto che alcuni storici dell’epoca commentarono così quel Palio: “…la vittoria dell’Oca era nel desiderio di non pochi…”; “…anche i colori delle bandiere hanno influenza nella vittoria perché il sentimento pubblico spesso si manifesta in occasione delle corse, tanto che si è saputo in antecedenza e con certezza a chi avrebbe arriso la sorte…”.

Per molti, quindi, fu questo il primo Palio con evidenti segni di infiltrazione politica in cui il tricolore dell’Oca, il rosso “rivoluzionario” della Torre e l’avversato giallo e nero asburgico, antichi colori della Tartuca, diventarono simboli ben precisi che influenzarono anche gli esiti di alcune carriere degli anni seguenti.
Di sicuro questi commenti non scalfirono la gioia di Fontebranda e del celebre alfiere Daradi che, secondo la leggenda, alzò talmente in alto la propria bandiera tricolore tanto da lambire la ringhiera del balcone da cui il Granduca assisteva alla Festa.

Forse anche per questo il Granduca impose all’Oca di mutare il tradizionale rosso in rosa, mutamento rimasto in essere fino al 1859.
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Messaggio  jabru Ven Ott 29, 2010 4:26 pm

Siena al femminile. Secondo appuntamento nella contrada della Selva

Sono state tante le donne sconosciute, quelle meno note, e Monna Agnese di Affrettato le protagoniste della seconda conferenza del ciclo Siena al femminile. Protagonismo e impegno di donne dal medioevo a oggi, tenuta ieri pomeriggio nei locali della Contrada dell’Istrice davanti ad un folto pubblico che, anche stavolta, ha raccolto l’invito degli organizzatori.
Il tema affidato a Gabriella Piccinni, docente di storia medievale all’Università di Siena e affermata medievista, era “Donne per altre donne: l’impegno femminile tra carità e assistenza nella Siena del basso medioevo”.
La relatrice ha centrato la sua attenzione dapprima sulle donne laiche impegnate nelle attività assistenziali all’interno dell’Ospedale Santa Maria della Scala, secondo la consuetudine che attribuiva loro la cura del corpo, consentendo l’acquisizione di conoscenze, abilità manuali e tecniche, non, certo, di secondo piano.
Un medico famoso come Aldobrandino da Siena affermò di aver raccolto informazioni per scrivere la parte del trattato sulla sanità dedicato alla puericultura proprio dalle donne che avevano acquisito questa esperienza.
L’esame approfondito dell’affresco del Pellegrinaio dedicato alla cura dei piccoli abbandonati ha consentito, poi, di esaminare le varie figure femminili impegnate in questo lavoro, ma anche la storia personale della bambina dai capelli rossi, dal momento della consegna, avvolta nelle fasce, a quello dell’allattamento da parte della balia, all’istruzione da parte di un maestro e infine al matrimonio.
Più specifica la storia di Monna Agnese di Affrettato che, nel 1278, si presentò al Consiglio Generale del Comune per chiedere un aiuto nella gestione dell’ospedale fondato per assistere i poveri. Anche questa istituzione, sempre a direzione femminile, vide l’impegno di molte devote donne laiche nell’aiutare altre donne più povere, fino a specializzarsi, alla fine del ’500, nell’assistenza alle partorienti.
Si ricorda che il prossimo appuntamento, ad ingresso libero, del ciclo di incontri Siena al femminile è fissato per giovedì 11 novembre, sempre alle ore 18, nella sede museale della Contrada della Selva con Elena Brizio per affrontare “All’ombra del Campo: protagonismi femminili alla fine della Repubblica”.



>>29/10/2010 11.32.00(SIENANEWS)



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Messaggio  jabru Sab Ott 30, 2010 5:28 pm

Nel "tempo della comunicazione", quale oggi stiamo vivendo, è indispensabile riflettere intorno a questo tema cruciale, per cercare di trovare insieme alle altre consorelle un'opportunità in più per governare il nostro futuro. Pertanto, nella serata di dibattito che questo documento (che si può leggere integralmente in queste due pagine del Corriere, ndr ) intende agevolare, ci sarà l'opportunità di sviluppare le riflessioni sopra esposte e che già all'interno del gruppo di lavoro hanno portato ad un' ampia discussione, fortemente incentrata su come governare la comunicazione contradaiola. I mezzi di comunicazione, infatti, possono rivestire una valenza positiva o negativa a seconda del modo in cui vengono usati e, a sua volta, ogni modalità di agire risponde a delle regole ed ai valori che la ispirano. Si è ritenuto pertanto opportuno individuare tre parole chiave intorno a cui far convergere l'attenzione, ritenendole dei punti fermi del vivere contradaiolo di ogni tempo; valori etici su cui riflettere per far sì che intorno ad essi si possa sviluppare una corretta ed efficace comunicazione contradaiola ed in modo tale che risultino utili sia per “Comunicare IN Contrada” che per “Comunicare LA Contrada”: Educazione, Rispetto, Collaborazione. Educazione Per poter parlare della comunicazione nel contesto contrada degli anni 2000 è necessario definire gli spazi utili nella Contrada di oggi che non possono essere circoscritti al Rione, alla Piazza, alla Strada, luoghi dove si svolgono abitualmente tutte le attività e tutti gli appuntamenti nell'intero anno solare. Oggi, per quanto difficile da accettare, la contrada è anche quella frequentata a mezzo Internet, è quella degli amici contattati via mail o delle news che giungono con i canali televisivi locali e via di seguito. Questo vuol dire che, rispetto al passato, ad essere modificato non è solo il modo di comunicare ma anche lo spazio fisico della comunicazione, cambiando così anche la percezione di ciò che viene comunicato. E' lecito chiedersi se oggi e nel contesto Contrada, il limite dei nuovi e potentissimi mezzi di comunicazione stia proprio in una perdita di "confronto" e di rapporto diretto. La "passione", "il cuore" contradaiolo, possono essere trasmessi con i nuovi media? Parlare di educazione nel contesto contradaiolo, oggi, significa allora chiedersi come e con quali mezzi portare i giovani a conoscere dall'interno la loro contrada, con tutto quell'universo di senso che questo piccolo mondo racchiude. E' lecito, seguendo questo approccio, riflettere anche sulle possibilità che i nuovi media hanno di veicolare questa realtà che è composta in gran parte anche di "non detto": i gesti quotidiani, l'abbinamento dei suoni con le architetture urbane, i colori e gli odori dei rioni… Probabilmente il senso più importante di "educare" riferito alle contrade è quello di educare ad amare il proprio rione, vivendolo come una realtà "originaria" dentro a cui la vita della contrada si è formata e può continuare a vivere attraverso tutti i cambiamenti che il tempo impone. Educare a vivere il rione non come un bene da consumare ma come "l'anima" della contrada, da proteggere e valorizzare, perché anche la contrada senz'anima è destinata a svanire. Educare a riconoscersi in un territorio dunque, che va saputo vivere allo stesso tempo come un simbolo ed una realtà dinamica in costante trasformazione. Rispetto Quale significato dare a questo termine che oggi sembra quasi connotare un qualcosa di antico, di inusuale, di vecchio? Alla parola rispetto un comune vocabolario della lingua italiana, attribuisce questi significati: "sentimento che ci induce a riconoscere i diritti, la dignità di qualcuno o di qualcosa; riguardo; considerazione; punto di vista". Il rispetto può dunque essere definito come quell'insieme di regole scritte e non, dette e non, che comunque portano ad un sentimento di tolleranza, di amicizia, di buon vivere tra i membri di una comunità o di un gruppo sociale più o memo ampio. In sostanza il rispetto, per esseri viventi e cose, discende direttamente dal tipo di educazione che una persona possiede, tanto che uno degli usi che viene fatto della parola "educato" è come sinonimo di "rispettoso". Ecco che allora nasce la domanda: il rispetto, inteso come valore sociale e come collante di molti rapporti interpersonali, come viene trasmesso nella contrada degli anni 2000? Se osserviamo i comportamenti quotidiani, quello che colpisce di più è la perdita progressiva di questo sentimento all'interno dei nostri contesti di contrada; sia in termini di rapporti fra generazioni, che verso il "bene Contrada" nel suo complesso. Difficile trovare una causa prevalente in una società complessa come quella attuale ma, forse, il primo motivo può risultare quello di una perdita progressiva di autorevolezze e di valori all'interno della famiglia, sempre più in difficoltà nel trasmettere con le parole e con l'esempio valori di responsabilità e di rispetto alle nuove generazioni. Questo finisce immancabilmente per riflettersi all'interno della contrada che, volendo cercare di essere una famiglia allargata, ne rappresenta lo specchio ingrandito fatto di pregi e virtù, come di criticità e incoerenze. Riallacciandoci al punto precedente possiamo quindi dire che la funzione prioritaria dell'educazione è quella di educare al rispetto e non come senso di sottomissione ma piuttosto come senso di riconoscimento del valore che persone e cose di Contrada hanno per la vita stessa di questa realtà unica al mondo. Collaborazione Questo termine è forse quello che in apparenza ha meno bisogno di essere specificato, dal momento che tutta la vita della contrada può andare avanti solo se c'è collaborazione fra i suoi membri, ma qualche riflessione può essere utile. Se infatti abbiamo presente quanto siano cresciute in numero e complessità le attività delle contrade, è evidente che sempre di più la loro gestione richiede la presenza di una complessa macchina organizzativa, che assorbe grandi quantità di energie e che, sempre più spesso, incontra delle difficoltà a trovare le risposte adeguate nei tradizionali termini delle attività di volontariato. Il ricorso sempre più frequente ai catering in occasione dei grandi eventi della vita di contrada ne è un esempio evidente ma il quadro è più articolato e riguarda un po' tutte le attività: dalla società di contrada all'economato, dal comparto finanze al museo, alla gestione del patrimonio, tutto richiede sempre più professionalità ed impegno di tempo e conoscenze, che non sempre si conciliano con i ritmi di vita e gli interessi quotidiani delle persone. Queste situazioni ci devono far riflettere su quanto sia necessario per il "mondo contrada", attualmente sempre più articolato ed in costante trasformazione, che si riesca a governare questi processi piuttosto che esserne travolti. Ecco che allora il termine collaborazione ben si coniuga con il rispetto e l'educazione prima citati, in quanto la collaborazione può rafforzarsi e trovare le risposte adeguate alle esigenze, nella misura in cui venga alimentata da un rispetto vero e sentito fra tutti i membri di una stessa contrada e questo sia frutto di un processo educativo che coinvolge tutti e sostenuto costantemente dai dirigenti con azioni fattive e coerenti. In tutto questo, la comunicazione è l'insostituibile collante che contribuisce a dare senso e qualità al vivere contradaiolo in misura direttamente proporzionale a come essa viene governata sia tecnicamente (utilizzo dei mezzi) che formalmente (modalità di comunicazione) ma, soprattutto, nei contenuti che vengono trasmessi. In questo un ruolo fondamentale è chiaramente rappresentato da come si saprà guidare le giovani generazioni in un corretto percorso di "apprendimento"
da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Sab Ott 30, 2010 5:31 pm

Inverno paliesco di votazioni e rinnovi delle cariche. Con la Chiocciola ed il Bruco che hanno già confermato rispettivamente Roberto Zalaffi e Gianni Falciani nel ruolo di capitano, le due contrade però adesso devono scegliere le altre cariche di contrada. Il Bruco dovrebbe confermare il rettore Fabio Pacciani (il cui nome è tra i papabili per diventare rettore del Magistrato delle contrade al posto di Roberto Martinelli) mentre la Chiocciola cambierà proprio il priore Roberto Martinelli. Cambio generazionale con i quarantenni che dovrebbero andare alla guida come Senio Corsi nella poltrona di priore. Potrebbe cambiare anche la presidenza della società San Marco. Il 1 dicembre l’Oca voterà il capitano e la conferma di Marco Bartali appare scontata così come quella di Franco Morandi nel Valdimontone e del plurivittorioso Massimo Sportelli nella Tartuca. Cambieranno priore e capitano anche i contradaioli della Selva, ma al momento non ci sono nomi ufficiali. Circolano però quello dell’ex capitano Roberto Marini nel ruolo di priore e Michele Rugani in quello di capitano

A.Bi. da Corriere di Siena
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A Siena si dice che.... Empty Nella Giraffa si parla di futuro

Messaggio  jabru Sab Ott 30, 2010 5:33 pm

L'iniziativa della contrada della Giraffa che si terrà il prossimo 13 novembre si inserisce nel percorso Il tempo fuori dal Palio e prosegue il cammino di riflessione già sapientemente costruito dalla contrada del Bruco e dalla contrada della Selva, proponendo questa volta il tema della "comunicazione" nel contesto contrada oggi. La scelta di questa complessa e vasta tematica è stata dettata sia dall'esigenza di sviluppare riflessioni già proposte nei convegni precedenti dato che, dopo aver dibattuto a lungo intorno alle problematiche sul cambiamento nel rapporto con il territorio e su come e quanto questo aspetto venisse percepito dal senese e dal contradaiolo più in particolare, ci è sembrato coerente affrontare il tema della comunicazione, sia perché si è sentita l'esigenza di approfondire un aspetto trasversale a tutta la nostra vita e sul quale, troppo spesso, vengono fatte considerazioni superficiali o banali, che non tengono conto delle implicazioni che ogni atto comunicativo comporta. Parlare oggi in contrada di comunicazione significa infatti non solo riferirsi a linguaggi e modi diversi di comunicare, che tuttavia coesistono e rivendicano una loro autonomia, ma anche prendere atto degli effetti negativi, difficili da prevedere e controllare, che un uso non corretto dei mezzi di comunicazione può produrre. Su un tema tanto complesso e delicato nel suo insieme, si è pertanto cercato di avviare un percorso di riflessione che evitasse riferimenti, per così dire, scontati o limitativi e, soprattutto, non si è voluto fare una carrellata dei mezzi di comunicazione in uso fra le giovani generazioni per poi sottolinearne le differenze rispetto alle modalità di comunicazione più familiari tra le generazioni più avanti con gli anni, poiché assumere questa impostazione non avrebbe consentito di sviluppare alcune delle molteplici implicazioni che legano il tema della comunicazione a quello della senesità e della tradizione contradaiola, ma piuttosto si è cercato di dare un filo conduttore alle nostre riflessioni e, come motivo centrale intorno a cui far ruotare tutte le varie considerazioni, è stato individuato il tema della "memoria". Memoria intesa sia come chiave di lettura che dà senso ai processi di comunicazione interni ed esterni alla contrada, sia come modalità e capacità di trasmettere non solo informazioni, ma cultura senese e contradaiola. Memoria da recuperare ed attualizzare dunque, cosa tanto più urgente in considerazione del fatto che il contesto senese sta vivendo ed in parte subendo una sorta di metamorfosi del suo modo di essere per effetto dei cambiamenti urbanistici, residenziali, lavorativi e culturali. Questa sorta di radicale trasformazione ha cambiato anche il nostro modo di comunicare, rendendo ancora più problematiche le relazioni fra le diverse generazioni che hanno, spesso, la tendenza a trasmettere le proprie emozioni ed i propri sentimenti con metodiche diverse, dando vita così ad un tipico confronto/scontro e ad un dibattito di idee che trova difficoltà ad una comprensione reciproca così come a focalizzarsi su obiettivi comuni. Un tema enorme quindi, che la contrada della Giraffa ha potuto affrontare con la collaborazione delle consorelle Bruco, Leocorno, Nicchio, Selva e Torre, circoscrivendolo alla comunicazione all'interno della contrada ed al modo in cui questa comunicazione trasmette l'"entità contrada" alle persone

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A Siena si dice che.... Empty Contrade. situazione delle Dirigenze

Messaggio  jabru Lun Nov 01, 2010 5:52 pm

Continua a ritmo serrato l’inverno di elezioni che coinvolge alcune delle 17 consorelle.
Dopo le conferme, nelle rispettive assemblee, dei capitani di Bruco (Gianni Falciani) e Chiocciola (Roberto Zalaffi) arrivate all’inizio del mese di ottobre, venerdì sera anche l’Onda ha confermato la fiducia a Riccardo Coppini.

L’Oca, il prossimo 1 dicembre, sarà chiamata a confermare il capitano Marco Bartali, mentre in altre contrade sono già a lavoro le commissioni elettorali. Nella Selva, ad esempio, dove il popolo di Vallepiatta deve eleggere sia il priore che il capitano (oltre al presidente di società), e nella Chiocciola dove sembra ormai certa la sostituzione di Roberto Martinelli, intenzionato a lasciare il proprio incarico e, di conseguenza, anche quello di Rettore del Magistrato delle Contrade.

La commissione elettorale è stata scelta, venerdì in assemblea, anche nell’Istrice dove Mauro Civai ha rassegnato le proprie dimissioni insieme al resto del seggio.

Commissioni al lavoro, da un paio di settimane, anche nel Bruco per il rinnovo del rettore e del seggio; in scadenza, infine, il mandato dei capitani di Tartuca (Massimo Sportelli) e Valdimontone (Franco Morandi) che potrebbero essere entrambi facilmente confermati.

CONTRADA

PRIORE

CAPITANO


AQUILA Sandro Nerli
Renato Romei
BRUCO

FABIO PACCIANI
in scadenza
GIOVANNI FALCIANI
confermato

CHIOCCIOLA

ROBERTO MARTINELLI
in scadenza
ROBERTO ZALAFFI
confermato

CIVETTA
Carlo Rossi Paolo Betti

DRAGO
Marco Lonzi Mario Toti

GIRAFFA
Laura Dinelli
Maurizio Vanni

ISTRICE MAURO CIVAI
dimissionario
Stefano Berrettini
LEOCORNO
Paolo Leoncini Marco Gualtieri
LUPA Andrea Viviani
Marco Giannini

NICCHIO Paolo Neri
Mario Corbelli

OCA

Giuliano Manganelli
MARCO BARTALI
in scadenza

ONDA

Luciano Salvini
RICCARDO COPPINI
confermato

PANTERA
Alfonso Carli
Franco Ghelardi

SELVA

VELIO CINI
in scadenza

ALESSANDRO BARABINO ZONDADARI
in scadenza

TARTUCA Simone Ciotti
MASSIMO SPORTELLI
in scadenza

TORRE
Pierluigi Millozzi
Enrico Fatucchi
VALDIMONTONE

Gianfranco Indrizzi

FRANCO MORANDI
in scadenza


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Messaggio  jabru Mar Nov 02, 2010 5:56 pm

S
IENA. Il Comitato Amici del Palio, ricorda con profondo dolore la scomparsa dell'Amico Fabio Bianciardi, contradaiolo del Valdimontone, prematuramente scomparso nella giornata odierna.
Fabio, dai più conosciuto come il "belva", era entrato nel Comitato nel 1998 e ne aveva rivestito la carica di Vice-Presidente dal 1999-2002 e di camarlengo nel biennio 2003-2004.
Grande era la dedizione e la passione per Siena e le Contrade, esempio per tutti noi e la Siena contradaiola.
I componenti del Comitato Amici del Palio unendosi al dolore della Famiglia lo ricordano con profondo affetto.
Il Segretario
Marco Manganelli Comitato Amici del Palio di Siena
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A Siena si dice che.... Empty Iniziativa "Il Futuro?"

Messaggio  jabru Mar Nov 02, 2010 5:59 pm

Giovedì prossimo alle ore 18.30 nei locali del museo di contrada della Selva, presentazione ufficiale degli atti del dibattito che è stato tenuto il 16 aprile scorso sul tema “Contrade, 500 anni di storia... e domani?” In quella serata, che ha visto una grande partecipazione di pubblico ed un attento e puntuale seguimento da parte dei mezzi d’informazione locali, fu dato il via ad un percorso di riflessione contradaiola, che prendeva spunto da alcuni interessanti dibattiti realizzati dalla nobile contrada del Bruco nel 2009. Gli interventi di quella serata, riprendendo quanto esplicitato nel documento preparatorio, realizzato in stretta collaborazione dalle contrade Bruco, Giraffa, Nicchio e Selva, furono incentrati sulle tematiche legate al territorio del centro storico, alle sue trasformazioni urbanistiche e demografiche ed ai non sempre facili rapporti fra contrada, residenti e cittadini in generale. Ora tutto il dibattito è stato trascritto e verrà messo a disposizione di quanti lo vorranno consultare sia in formato cartaceo che elettronico, in modo che possa essere letto da tutti coloro che ne siano interessati e vada a costituire il primo elemento di una “biblioteca contradaiola”, i cui “volumi” saranno costituiti dai materiali che, nel tempo, scaturiranno dalle varie iniziative di dibattito che già altre consorelle stanno preparando nell’ambito del percorso di riflessione. Gli atti verranno commentati in un tavola rotonda che, condotta da Virginia Masoni di Canale 3 Toscana, vedrà la partecipazione di: Roberto Martinelli, rettore del Magistrato delle contrade; Francesco Boschi, presidente del Comitato Amici del Palio; Fabio Pacciani, vicepresidente del Consorzio per la tutela del Palio; Velio Cini, priore della Selva
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Messaggio  jabru Gio Nov 04, 2010 6:23 pm

Lunedì 8 novembre prenderà il via l’ottava edizione di Note d’Autunno, la settimana di musica da camera promossa dalla contrada della Lupa che si svolgerà nella sala capitolare della Chiesa di S. Rocco. Il programma prevede una fitta serie di incontri pomeridiani alle ore 18 su temi musicologici e artistici, e i concerti serali alle 21,15. L’edizione di quest’anno, dal titolo “Schumann, Chopin: l’età dell’inquietudine”, è dedicata alla ricorrenza di due bicentenari che non possono essere ignorati, la nascita di Fryderyk Chopin e Robert Schumann, compositori, entrambi, di importanza nevralgica per tutto il pensiero musicale occidentale: in particolar modo nella loro musica da camera va ricercato quel luogo segreto in cui si manifesta la poetica più intima e innovativa. La rassegna partirà lunedì 8 con Cesare Mancini che terrà un incontro alle ore 18 dal titolo “A pensieri nuovi forma nuova. L’arte di Chopin tra pezzo breve e grande ciclo” e alle 21,15 il concerto di Massimiliano Iezzi (pianoforte) con musiche di Chopin e Schumann
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Messaggio  jabru Ven Nov 05, 2010 7:06 pm

Allontanati ormai gli ardori e le tensioni adrenaliniche dei giorni palieschi, con l’inizio dell’inverno le Contrade possono tornare a occuparsi di se stesse, fuori dalla Festa.

Ecco dunque che riparte, proprio in questi giorni, il percorso di riflessione avviato lo scorso inverno nel Bruco – grazie a una brillante intuizione del Rettore, Fabio Pacciani – e ripreso ad aprile nella Selva. Per il convegno organizzato in Vallepiatta – cui presero parte molti dirigenti e, soprattutto, tantissimi cittadini e contradaioli “semplici” – si scelse di affrontare il tema del rapporto tra contrada e territorio, alla luce delle grandi e inevitabili mutazioni urbanistiche e sociali che interessano Siena come ogni altra città. Domani sera, alle 18.30, la Contrada della Selva sarà di nuovo protagonista con un appuntamento, aperto a tutti, in cui saranno presentati gli atti ufficiali di quel convegno primaverile. Il gruppo di lavoro, infatti, ha continuato a incontrarsi e a “produrre”.

Ed è già pronto un nuovo appuntamento che riaccenderà il dibattito: sabato 13 novembre, alle 16.30, nella contrada della Giraffa. Il priore di via delle Vergini, Laura Dinelli, ha dunque mantenuto l’impegno preso poco dopo l’evento nella Selva: aveva detto che avrebbe coinvolto la Giraffa e così ha fatto. Stavolta, l’incontro-dibattito sarà incentrato sul tema della comunicazione e, in particolare, della comunicazione “interna”. Il titolo scelto è, infatti, “Comunicazione Duemiladieci – dalla voce al web. Comunicare in Contrada, comunicare la Contrada”.
Per preparare il dibattito, si è messo a lavoro un gruppo che ha riunito rappresentanti di diverse consorelle: Bruco, Selva, Nicchio, Leocorno, Torre e, ovviamente, Giraffa.
Il documento è visibile sul sito della Contrada (www.contradadellagiraffa.it/comunicazione2010.pdf).
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Messaggio  jabru Sab Nov 06, 2010 6:06 pm

Cena di Mezzo Autunno nella Giraffa
06/11/10 - 11:34I Priori, i Presidenti di Società e le Responsabili dei Gruppi Femminili di tutte le consorelle saranno ospiti della Contrada Imperiale della Giraffa per la Cena di Mezzo Autunno, organizzata dal rione di Provenzano. L'appuntamento è per venerdì 19 novembre, alle ore 20.30.

Per prenotazioni tessere rivolgersi ai segretari o al Bar.
AntennaRadioEsse

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Messaggio  jabru Gio Nov 11, 2010 12:40 pm

'Un secolo di Aquila: dalla storia al futuro': mostra fotografica

La Nobile Contrada dell’Aquila, attraverso la propria Commissione per i Beni Culturali, ha organizzato una mostra fotografica dal titolo “Un secolo di Aquila: dalla storia al futuro” che raccoglie più di 350 foto, in bianco e nero ed a colori, scattate negli anni dal 1904 al 2010, in parte tratte dall’archivio storico della Nobile Contrada dell’Aquila ed in parte messe a disposizione grazie alla gentile concessione di singoli contradaioli.

La mostra sarà allestita dal 4 al 7 dicembre nei locali della Società “Il Rostro”, in Vicolo del Verchione n. 6 (Piazza Postierla), secondo il seguente programma:

4 dicembre

ore 18,15 cerimonia di presentazione della mostra alle Consorelle nelle sede della Contrada, in Via Casato di Sotto

ore 19,45 apertura della mostra al pubblico, con esposizione inaugurale alle autorità delle Contrade;

dal 5 al 7 dicembre

ore 17,30-20 esposizione della mostra al pubblico;

L’8 dicembre, l’esposizione della mostra sarà riservata ai soli aquilini, in occasione del banchetto di chiusura dell’anno contradaiolo.

L’ingresso alla mostra è gratuito.



>>10/11/2010 23.49.00(SIENANEWS)


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Messaggio  jabru Gio Nov 11, 2010 6:13 pm

L'Istrice festeggia per la vittoria del Minimasgalano

Sabato 20 novembre tutti a cena per festeggiare la vittoria del Minimasgalano. Tessere disponibili presso il circolo Il Leone nei seguenti giorni: mercoledì 10 novembre dalle 20 alle 21.30 giovedì 11 novembre dalle 21 alle 22.30 lunedì 15 novembre dalle 21 alle 22.30 mercoledì 17 novembre dalle 21 alle 22.30.

>>10/11/2010 16.56.00(SIENANEWS)



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Messaggio  jabru Sab Nov 13, 2010 6:06 pm

Giovedì scorso, nella Contrada della Selva, si è svolto il terzo incontro del ciclo Siena al femminile. Protagonismo e impegno di donne dal Medioevo a oggi. Elena Brizio ha affrontato un periodo particolarmente difficile della storia senese: gli anni di instabilità politica che seguono la morte di Pandolfo Petrucci nel 1512 fino alla caduta della Repubblica. La Brizio, dottore di ricerca in Storia medievale, ricercatrice presso la Fondazione americana "The Medici Archive Project", nella sua conferenza "All'ombra del Campo: protagonismi femminili alla fine della Repubblica", ha dato un quadro molto vivo della Siena del periodo, guardando al ruolo che le donne senesi giocarono in numerosi campi della vita sociale e politica cittadina. La Brizio ha attinto ad una documentazione varia, riproposta sapientemente ad un pubblico folto e attento. Brani di lettere, di suppliche rivolte alle magistrature, immagini di opere d'arte commissionate da donne, testimonianze da esse rese in processi, passaggi tratti da cronache del tempo: da questo ventaglio ampio di documenti sono emersi profili di donne davvero capaci di essere protagoniste. Non a caso proprio una donna, Margherita Bichi, assunse un ruolo di primo piano nel corso del 1526. Strega per alcuni, ma per i più donna capace di stabilire tra la Vergine e la sua città prediletta quel particolare legame che condurrà alla vittoria le truppe senesi. Altre storie, di sofferenza e di passione, di coraggio e di capacità di assumere scelte difficili, sono state proposte da Elena Brizio. Forse per le gravi difficoltà del periodo, particolarmente intenso sembra essere il rapporto che lega madri e figli, costretti a subire le difficoltà derivanti dal fatto che gli uomini erano in esilio per motivi politici. Per Cassandra, figlia di Sulpizia Petrucci Chigi (figlia di Pandolfo) e moglie di un Aldelli in esilio, la vita appare particolarmente dura. Alla madre rivela di sentirsi abbandonata e in gravi difficoltà. Diversi i casi di donne che si presentano alle magistrature usando non il patronimico ma il matronimico, opzione, questa, di per sé rivelatrice della forza del rapporto madre-figlia. La situazione politica mostra una città in cui è in atto, fino al 1555, una guerra civile. Molti cittadini accettano l'autorità del governo spagnolo; altri si schierano con i francesi. Aurelia Salvi pagherà la sua appartenenza alla fazione filofrancese con la proibizione di rientrare in patria. Maddalena Agazzari, per amore, si contrappone al parentado filofrancese. Sposa di Marcantonio Placidi, decide di sposare un soldato spagnolo con il quale aveva iniziato una relazione prima che il marito fosse esiliato e morisse a Napoli. "Li parenti tutti rumoreggiono et l'universale della città ne mostra molto dispiacere et vergogna", scrive il governatore fiorentino al Duca. Ma Maddalena non recede. Così come aveva fatto l'eroica donna di Torrita, croficissa alla porta del paese dalle truppe dell'esercito mediceo per avere rifiutato di omaggiare il Duca Cosimo I

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Messaggio  jabru Sab Nov 13, 2010 6:18 pm

Franco Morandi ancora Capitano del Montone

Nella tarda erata di venerdì il popolo del Valdimontone ha scelto ancora Franco Morandi come proprio Capitano. L'elezione, avvenuta in assemblea, ha decretato Morandi capitano con l'88% dei consensi. Morandi lo scorso anno aveva guidato la propri contrada nel palio di agosto, montando Silvano Mulas detto Voglia su Fedora Saura. Morandi è stato già capitano della sua Contrada tra il 1989 e il 2000 e adesso è al suo secondo mandato negli anni 2000. Resterà capitano per i Palii del 2011 e del 2012. Ancora nessuna notizia sui nominativi dei suoi fiduciari, che saranno comunicati all'Assemblea del Valdimontone in un secondo momento.

>>13/11/2010 11.27.00(SIENANEWS)



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A Siena si dice che.... Empty tampo fuori dal Palio

Messaggio  jabru Dom Nov 14, 2010 8:20 pm

L’iniziativa della Giraffa si inserisce nel percorso “Il tempo fuori dal Palio” ed ha proseguito il cammino di riflessione iniziato dal Bruco e Selva, proponendo il tema della “comunicazione” nel contesto contrada oggi. Un tema che la Giraffa ha potuto affrontare con la collaborazione del Bruco, Leocorno, Nicchio, Selva e Torre. Intanto il Nicchio promuoverà un nuovo incontro sull’equilibrio del tempo del Palio e fuori dal Palio mentre il Leocorno sulla centralità delle contrade. La Torre, entro il 2011 affronterà le due Siena: quella contradaiola e quella non contradaiola
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A Siena si dice che.... Empty Elezioni

Messaggio  jabru Dom Nov 14, 2010 8:22 pm

Più che di rinnovi, si deve parlare di conferme. L'inverno elettorale contradaiolo non ha portato praticamente nessuna novità in fatto di capitani. Delle quattro contrade che fino ad ora sono state chiamate alle urne per scegliere il proprio massimo dirigente del Palio, nessuna ha deciso una persona differente da quella che era in carica nel 2010. Con l'elezione di Morandi dello scorso fine settimana sono tre i capitani che ancora devono essere "giudicati" dai propri popoli. L'attesa maggiore è per sapere la decisione della Tartuca, ovvero se Massimo Sportelli, capitano imbattuto nel proprio mandato, sarà di nuovo a capo dello staff paliesco di Castelvecchio. Gli altri due che attendono di conoscere il proprio futuro sono Marco Bartali (nelle tradizionali elezioni di Sant'Ansano nell'Oca) e Alessandro Barabino Zondadari nella Selva. A livello di priori e di seggi si dovrà aspettare più a lungo, ovvero il tempo per le commissioni di poter lavorare e scegliere i componenti dei quadri della contrada. In ballo con le elezioni interne del seggio ci sono tre contrade: Bruco, Chiocciola e Selva. L'avvicendamento di Roberto Martinelli in San Marco porterà anche un nuovo rettore del Magistrato delle Contrade, ma questo sarà un discorso che si dovrà affrontare tra qualche tempo
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A Siena si dice che.... Empty Nei rioni tornino valori e contradaioli

Messaggio  jabru Dom Nov 14, 2010 8:25 pm

“Sento che c’è qualcosa di nuovo fra i senesi, per questo dovete ricostruire i sentimenti e tornare a sentire il Palio con i valori che io ho trovato in questa città e che oggi non ci sono più”. E’ stato un intervento appassionato quello di Emilio Ravel, la voce del Palio che arriva in tutta Italia dagli schermi della Rai, le sere del 2 luglio e 16 agosto. Ma il popolare giornalista, che ha ricevuto tra l’altro il Premio Frajese, è voluto andare al di là degli stereotipi di chi si accosta a Siena da “forestiero” parlando alla pancia dei senesi: “Negli anni ’70, durante un mio reportage sulla partecipazione sociale, scoprii che a Siena esisteva una grande libertà, regole ferree, ma che tutto era nelle mani del popolo, delle contrade. Oggi, a distanza di tanti anni, non c’è più questa spinta sociale e contemporaneamente la contrada non è più come una volta. Prima era tutto molto più chiaro - ha detto Ravel - come i sentimenti, i ruoli, i rapporti giovani-anziani. Oggi tutto è cambiato, c’è stato lo spopolamento dei rioni, si sono persi valori autentici, gioiosi, quella festa che permetteva di stare più insieme. Ecco, Siena e le contrade hanno bisogno di recuperare tutto questo e la comunicazione diventa fattore primario, fondamentale per ricompattare un rione spesso sparso in periferia. A mio avviso serve ricostruire i sentimenti, i valori, la cultura, sentire il Palio e magari gestire i mass media dagli stessi contradaioli attraverso internet oppure radio o tv. Una partecipazione sociale come una volta, si può”. Le immagini del 2005, con i contradaioli della Torre che portarono nei due cimiteri cittadini il cavallo vittorioso Berio e una intervista a Federico, contradaiolo dell’Istrice non vedente che visse nei suoni e negli odori la vittoria del 2000 dentro Provenzano, hanno supportato l’intervento applauditissimo di Ravel
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