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A Siena si dice che....

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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Elezioni

Messaggio  jabru Dom Nov 14, 2010 8:31 pm

Franco Morandi è stato confermato capitano del Valdimontone.
L’assemblea dei Servi ha deciso di rinnovargli il mandato quasi all’unanimità, concedendogli intorno al 90% delle preferenze : insomma, la fiducia è pressoché totale per il “condottiero” che aveva messo la propria firma sull’ultima vittoria di Montone, quella del 1990 con Cianchino su Pytheos.

Comincia, dunque, ad andare a posto lo scacchiere delle dirigenze che, almeno in questi primi mesi, non ha subito scossoni. Tutti confermati i capitani mandati, fino ad oggi, al giudizio del popolo: confermato Gianni Falciani nel Bruco, Roberto Zalaffi nella Chiocciola, Riccardo Coppini nell’Onda e, adesso, Franco Morandi nel Montone.

Il 1° dicembre, come da tradizione, toccherà all’Oca scegliere se confermare la fiducia a Marco Bartali.

Nelle altra contrade, intanto, proseguono i lavori. Le commissioni elettorali sono a disposizione per consultare i contrada ioli nella Chiocciola – dove il priore Roberto Martinelli sembra intenzionato a lasciare – e nella Selva, dove c’è da eleggere seggio, capitano e consiglio di società. Anche il Bruco sta lavorando per rinnovare il consiglio di seggio.

Lunedì scorso è stata formata la commissione elettorale per il rinnovo del capitano nella Tartuca: presto inizierà le consultazioni con i contradaioli, anche se Massimo Sportelli – con le sue due vittorie su due Palii corsi – ha dato prova di essere un capitano quasi unico.

Si attendono novità, infine, dall’Istrice dove il priore Mauro Civai e il seggio hanno rassegnato le proprie dimissioni. La commissione elettorale è già stata formata ed ha stabilito nel prossimo 22 novembre il termine entro il quale i contradaioli possono far pervenire le liste elettorali.


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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty In rilievo il palio per i non vedenti

Messaggio  jabru Lun Nov 15, 2010 7:25 pm

S
IENA. Per le ultime due Carriere, l’amministrazione comunale ha provveduto, tramite le professionalità presenti nella Cooperativa sociale Sogno Telematico, con la collaborazione di una tipografia specializzata, a riprodurre i drappelloni realizzati da Ali Hassoun e Franco Fortunato in un formato, leggibile al tatto, così da far conoscere anche ai non vedenti l’iconografia paliesca.
La consegna, a cura dell’assessore al Turismo Donatella Cinelli Colombini, al presidente dell’Unione italiana ciechi, sezione di Siena, Massimo Vita, si svolgerà mercoledì prossimo, 17 novembre alle ore 12 all’interno del Cortile del Podestà di Palazzo Comunale. Alla cerimonia sarà presente anche Michele Andolfi, presidente della Cooperativa Sogno Telematico.
La particolare lavorazione serigrafica con l’applicazione di una speciale resina che, cotta in appositi forni, gonfia e solidifica, permette, infatti, di far conoscere tutti i particolari che gli artisti hanno inserito e utilizzato per la creazione della loro opera.
La realizzazione di queste copie di Palii per i disabili visivi, dimostra, ancora una volta, la sensibilità di una città che, anche all’interno della sua Festa, trova il giusto spazio affinché tutti possano partecipare alla vita collettiva.
Il Palio di Siena adesso, con una riproduzione tattile del suo premio, per il quale ogni anno piangono e gioiscono migliaia di contradaioli, e con la traccia Mp3 realizzata con il progetto “Turismo dei Suoni” dall’assessorato al Turismo, ha abbattuto un’altra barriera per far conoscere a tutti un momento di vita collettiva spiegabile, appieno, solo con una partecipazione di carattere sensoriale.
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Messaggio  jabru Mar Nov 16, 2010 10:40 am

Comunicazione Duemiladieci, dalla VOCE al WEB, Comunicare IN Contrada, Comunicare LA Contrada

“Sento che c’è qualcosa di nuovo fra i senesi, per questo dovete ricostruire i sentimenti e tornare a sentire il Palio con i valori che io ho trovato in questa città e che oggi non ci sono più”. E’ stato un intervento appassionato quello di Emilio Ravel, la voce del Palio che arriva in tutta Italia dagli schermi della Rai, le sere del 2 luglio e 16 agosto. Ma il popolare giornalista, che ha ricevuto tra l’altro il Premio Frajese, è voluto andare al di là degli stereotipi di chi si accosta a Siena da “forestiero” parlando alla pancia dei senesi: “Negli anni ’70, durante un mio reportage sulla partecipazione sociale, scoprii che a Siena esisteva una grande libertà, regole ferree, ma che tutto era nelle mani del popolo, delle contrade. Oggi, a distanza di tanti anni, non c’è più questa spinta sociale e contemporaneamente la contrada non è più come una volta. Prima era tutto molto più chiaro - ha detto Ravel - come i sentimenti, i ruoli, i rapporti giovani-anziani.
Oggi tutto è cambiato, c’è stato lo spopolamento dei rioni, si sono persi valori autentici, gioiosi, quella festa che permetteva di stare più insieme. Ecco, Siena e le contrade hanno bisogno di recuperare tutto questo e la comunicazione diventa fattore primario, fondamentale per ricompattare un rione spesso sparso in periferia. A mio avviso serve ricostruire i sentimenti, i valori, la cultura, sentire il Palio e magari gestire i mass media dagli stessi contradaioli attraverso internet oppure radio o tv. Una partecipazione sociale come una volta, si può”. Le immagini del 2005, con i contradaioli della Torre che portarono nei due cimiteri cittadini il cavallo vittorioso Berio e una intervista a Federico, contradaiolo dell’Istrice non vedente che visse nei suoni e negli odori la vittoria del 2000 dentro Provenzano, hanno supportato l’intervento applauditissimo di Ravel.

L’iniziativa della Giraffa si inserisce nel percorso “Il tempo fuori dal Palio” ed ha proseguito il cammino di riflessione iniziato dal Bruco e Selva, proponendo il tema della “comunicazione” nel contesto contrada oggi. Un tema che la Giraffa ha potuto affrontare con la collaborazione del Bruco, Leocorno, Nicchio, Selva e Torre. Intanto il Nicchio promuoverà un nuovo incontro sull’equilibrio del tempo del Palio e fuori dal Palio mentre il Leocorno sulla centralità delle contrade. La Torre, entro il 2011 affronterà le due Siena: quella contradaiola e quella non contradaiola
O.Br.

>>16/11/2010 8.33.00(SIENANEWS)





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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Drappelloni in rilievo

Messaggio  jabru Gio Nov 18, 2010 6:12 pm

Drappelloni in rilievo Il servizio è stato pensato e realizzato dal Comune assieme alla cooperativa Sogno telematico

Una opportunità importante, un servizio in più rivolto ai non vedenti. L’assessorato alla Cultura del Comune di Siena ha pensato di realizzare un pannello con due piccoli drappelloni in rilievo, riproduzioni assai fedeli nel disegno e nei colori degli originali che hanno fatto sognare e trepidare migliaia di contradaioli la scorsa estate, per farli apprezzare anche a chi è portatore di questo handicap. Non c’è che dire, la civiltà di una città si vede anche da simili idee e situazioni. Possono sembrare piccoli particolari, ma non lo sono affatto per chi vive una esistenza non semplice e che invece con una tale iniziativa può sentirsi al centro dell’attenzione e beneficiare di un servizio importante. Il lavoro è stato compiuto dalla cooperativa “Sogno telematico”. I rappresentanti dell’Unione ciechi che ieri mattina erano nel Cortile del Podestà per la presentazione del progetto si sono mostrati entusiasti. Anche il luogo scelto per l’occasione, vale a dire proprio quel Cortile del Podestà nel quale vengono tradizionalmente svelati i drappelloni alla cittadinanza, è sintomo di estrema attenzione da parte del Comune. L’assessore Donatella Cinelli Colombini ha svelato le realizzazioni. E subito le mani degli ipovedenti sono andate a tastare il tessuto sul quale si trova il disegno dei due drappelloni realizzati quest’anno da Ali Hassoun e Franco Fortunato. “Quando abbiamo presentato il progetto del turismo dei suoni ci siamo resi conto che i non vedenti senesi hanno il grande desiderio di vivere il Palio ed il suo mondo con maggiore partecipazione. Quindi spero che questo servizio offerto dal Comune possa essere per loro una cosa gradita”. Il pannello con le riproduzioni dei due drappelloni sarà adesso posizionato nella sede dell’Unione italiana ciechi in viale Cavour

Gennaro Groppa
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Messaggio  jabru Ven Nov 19, 2010 5:59 pm

Un pubblico numeroso, attento e partecipe, si è dato appuntamento nei giorni scorsi nel Museo della Contrada della Selva in occasione del terzo incontro di "Siena al femminile. Protagonismo e impegno di donne dal Medioevo a oggi". Fare storia delle donne significa fare storia sociale, entrare nel vivo delle dinamiche della vita cittadina, in cui le donne sono a pieno titolo immerse.



Elena Brizio, con la conferenza "All’ombra del Campo: protagonismi femminili alla fine della Repubblica", ne ha dato un’appassionata testimonianza ricostruendo profili di donne che vissero in un periodo di particolare turbolenza politica come quello che va dalla fine del XV secolo alla caduta della Repubblica. Se è notissima la figura di Margherita Bichi, che accusata dai detrattori di essere una strega dette istruzioni al governo e all’esercito sapendoli condurre alla vittoria del 1526, meno celebri risultano tutte quelle protagoniste di cui la Brizio, attingendo a una ricca documentazione e proponendo i primi risultati di una ricerca in corso, ha proposto frammenti di storia.



Centrale il tema della preparazione politica e della cultura delle senesi, che si esprime anche in una loro vivace attività di committenza artistica: a Eustochia Bichi, per esempio, va attribuita la cappella Bichi nella chiesa di Sant’Agostino, la cui pala d’altare, dipinta dal Signorelli, si trova dispersa tra Stati Uniti ed Italia. Il protagonismo femminile – per riprendere il titolo della conferenza e lo spunto programmatico dell’intero ciclo d’incontri – si esprime anche su altri versanti: nella capacità mostrata dalle donne di gestire figli e patrimonio in momenti difficilissimi, in cui molti uomini e padri di famiglia patiscono l’esilio per le loro posizioni politiche; nella determinazione con cui si rivolgono alle magistrature senesi per difendere i loro diritti.



Tra questi, la difesa della dote assume un particolare rilievo. Sulla dote gli statuti senesi si pronunciavano chiaramente: doveva essere restituita alla vedova dagli eredi del marito defunto entro un anno. Eustochia Bichi, figlia di Antonio, esponente di primo piano dei Nove, si deve difendere non dagli eredi del marito ma dal fratello Firmano, che si era impadronito dei beni non riconoscendo il dovuto alla sorella. Vi sono donne il cui impegno si traduce in un ruolo politico e diplomatico: Aurelia Salvi, che si era schierata a favore della Francia, pagherà con la proibizione di rientrare in patria questa sua scelta, giudicata ‘estrema’ da Cosimo I Medici, cui la Città e Stato di Siena vengono infeudati nel 1557. Comincia per Siena una nuova fase, contraddistinta dalla ricerca di un equilibrio all’interno della nuova realtà dello stato regionale mediceo.

Aurora Savelli (Docente Universitario) da La Nazione

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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Benvenuta Vittoria

Messaggio  jabru Ven Nov 19, 2010 6:04 pm

"Benvenuta Vittoria": è nata la nipote di Massimo Coghe
19/11/10 - 14:34Lieto evento nella famiglia Coghe. E' infatti nata oggi Vittoria, la prima nipote del fantino Massimo Coghe detto Massimino, figlia di Andrea Coghe e di Camilla. Ai neo papà e mamma, ed anche a “nonno” Massimo gli auguri di tutta la nostra redazione.
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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Il TOC D'ORO

Messaggio  jabru Gio Nov 25, 2010 7:55 pm

"Toc d'Oro": le contrade si sfidano tra i fornelli
25/11/10 - 12:21Comincia martedì prossimo 30 novembre la nuova edizione del "Toc d'Oro", la gara gastronomica tra Società di Contrada, organizzata dalla Giraffa.
Tutti i martedì nei locali della Società della Giraffa 1872 si effettueranno le 17 cene.
La manifestazione avrà inizio appunto il 30 novembre, con la Società il Rostro (vedi fondo pagina l’elenco completo delle serate) e terminerà il 19 aprile 2011 con la Società Castelsenio.

Ecco l'elenco completo delle serate:

Il Rostro


30/11/10

L'Alba


14/12/10

Camporegio


04/01/11

Giraffa1872


11/01/11

Il Leone


18/01/11

Romolo&Remo


25/01/11

Trieste


01/02/11

Cecco Angiolieri


08/02/11

Il Cavallino


15/02/11

La Pania


22/02/11

L'Elefante


01/03/11

Castelmontorio


15/03/11

Giovanni Duprè


22/03/11

San Marco


29/03/11

Due Porte


05/04/11

Rinoceronte


12/04/11

Castelsenio


19/04/11


Il costo delle serate gastronomiche e’ di € 20 ESCLUSO I VINI
PUOI PRENOTARE
Chiamando LA SOCIETà DELLA GIRAFFA 0577287091
al cartello Toc d’Oro esposto nella tua società
on line ALLA MAIL sdgtocdoro@gmail.com
info: www.sdgt1872.it
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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Premiazione per la Festa dei Tabernacoli

Messaggio  jabru Ven Nov 26, 2010 6:50 pm

L'8 dicembre premiazione della festa dei Tabernacoli
26/11/10 - 13:06Mercoledì 8 dicembre alle ore 10,30, presso la Sala delle Lupe del Palazzo Comunale, avrà luogo la tradizionale premiazione del Concorso dei Tabernacoli, organizzato come ogni anno dall’Agenzia per il Turismo di Siena. Una festosa competizione tra i bambini delle diciassette Contrade, più un gruppo extra-moenia, tutti impegnati a lavorare con entusiasmo a soluzioni scenografiche di grande freschezza e fantasia, sempre all’insegna dell’amore per Siena e le sue tradizioni. L’edizione di quest’anno ha visto vincitrice la Contrada del Drago, e, per la sezione extra moenia, l’associazione Il Laboratorio dell’Acquacalda. Alle prime cinque classificate andrà un premio in denaro, in più i bambini del Drago avranno in dono una speciale pergamena realizzata da una ex allieva dell’Istituto d’Arte. La commissione che ha giudicato i tabernacoli era composta da Magistrato delle Contrade, Comitato Amici del Palio, Curia, Camera di Commercio, Provveditorato agli Studi, giornali locali e Apt. Per tutti i partecipanti ci sarà una colazione a base di prodotti biologici a filiera corta in collaborazione con il Servizio Agricoltura della Provincia e il Mercatale di Sovicille. Tutti i bambini delle Contrade sono invitati a partecipare numerosi.

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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Donne del passato nell'Aquila

Messaggio  jabru Dom Nov 28, 2010 6:02 pm

Altre importanti donne senesi del passato vengono riscoperte e si fanno conoscere: Maria Pia Paoli docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa ha condiviso con il foltissimo pubblico, che giovedì pomeriggio si è riunito nella sala del museo della Nobile Contrada dell'Aquila, il risultato del suo approfondito lavoro di ricerca sulle poetesse senesi attive fra Cinquecento e Seicento. E’ interessante scoprire “antenate di valore” troppo presto dimenticate o poco valorizzate. Nel primo Cinquecento la nostra città era famosa per lo spazio concesso alle donne negli studi e alcune di esse eccellevano nell'attività poetica come Battista (nome femminile) Berti Petrucci. Lo aveva teorizzato Alessandro Piccolomini (vero femminista ante litteram) nella sua opera "Dialogo della bella creanza delle donne" - noto anche come "La Raffaella" - che le donne dovessero condurre una vita più libera, per apprezzarne sia i piaceri carnali che intellettuali. Anche nell'orazione funebre per Aurelia Petrucci Piccolomini del 1542, Piccolomini dimostra quanta stima e devozione avesse per questa donna, usando nei suoi riguardi termini quali "magnanimità, virilità e santità" solitamente destinate alle principesse. Le donne appartenenti al patriziato cittadino potevano accedere all'istruzione e non erano escluse dai consessi intellettuali come l'Accademia degli Intronati, per cui alcune di loro poterono dimostrare la loro preparazione come la bellissima Laudomia Forteguerri che scrisse una poesia per Margherita d'Austria (facendo ipotizzare ad alcuni critici un amore omosessuale) e partecipò alla sfida poetica lanciata da Alessandro Piccolomini dal sepolcro del Petrarca ad Arquà. Insieme a lei avevano scritto alle quattro donne senesi, fra cui Virginia di Matteo Salvi che nel 1543 fu processata per aver partecipato ad un complotto antispagnolo e dovette rifugiarsi a Roma. Se questa attività era possibile in una libera repubblica, non lo sarà più a seguito della caduta sotto la dominazione medicea e del Concilio di Trento. Dopo un periodo di silenzio le donne letterate senesi si riorganizzeranno formando nel Settecento l'Accademia delle Assicurate, esclusivamente femminile, sotto la protezione della granduchessa Vittoria della Rovere. Molte cose erano cambiate ma la capacità e l'intelligenza delle donne senesi continuavano ad essere coltivate. Si ricorda che il prossimo appuntamento delle conferenze "Siena al femminile", già fissato per giovedì 9 dicembre, verrà spostato a causa di problemi familiari della relatrice. Dunque l'appuntamento con Adelisa Malena dell'Università di Venezia che parlerà su "Carismi femminili: mistiche del Seicento" è giovedì 16 dicembre, alle ore 18, nella Sala Capitolare della Contrada della Lupa in via Vallerozzi

Laura Vigni da Corriere di Siena
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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Rinnovato l'accordo fra MPS e Magistrato delle Contrade

Messaggio  jabru Mer Dic 01, 2010 6:32 pm

Rinnovato accordo fra Fondazione Mps e Magistrato Contrade
01/12/10 - 11:27 E’ stato rinnovato il protocollo di intesa tra Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Magistrato delle Contrade, siglato per la prima volta nel 2009, e che costituisce un riconoscimento del ruolo che le contrade hanno nell’evoluzione storica e sociale della città e testimonianza del forte legame tra la Fondazione Mps e la comunità senese.
Il protocollo, sottoscritto questo pomeriggio nella sede di Palazzo Sansedoni dal presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini e dal rettore del Magistrato, Roberto Martinelli, alla presenza dei rappresentanti di tutte le consorelle, è finalizzato alla realizzazione di interventi a sostegno delle contrade per il triennio 2011-2013.
Le richieste di contributo arriveranno alla Fondazione tramite specifica domanda avanzata sul bando annuale dal Magistrato delle Contrade, e a tali richieste verrà riservata attenzione prioritaria, nell'ambito naturalmente della valutazione comparativa delle domande pervenute.
La finalità degli interventi ammessi a contributo potrà comprendere: acquisto, conservazione, restauro e manutenzione straordinaria di beni immobili di proprietà delle Contrade, da destinare a sedi delle Contrade stesse, delle Società di Contrada o di musei o delle loro articolazioni funzionali; conservazione, restauro e manutenzione straordinaria degli immobili di loro proprietà adibiti ad uso abitativo, o in comodato d'uso concesso da istituzioni o da enti pubblici; acquisto di aree verdi da adibire a servizio della Contrada o della Società e loro conservazione e sistemazione funzionale anche se concesse in comodato d’uso da istituzioni o enti pubblici; acquisto e restauro di beni strumentali all'attività ordinaria della Contrada o della Società, ivi compreso l’acquisto dei costumi e degli accessori tradizionali per le comparse; quota annua di protettorato per ogni singola contrada e sostegno dell’attività istituzionale del Magistrato delle Contrade nel coordinamento dell’azione comune delle contrade e di tutela del loro interesse collettivo.
A fronte poi del contributo complessivo concesso dalla Fondazione, il Magistrato delle Contrade, esaminata la documentazione fornitagli dalle Contrade, segnalerà alla Fondazione stessa le richieste delle Contrade meritevoli di partecipare all'assegnazione del contributo, indicando per ciascuna il relativo importo, fermo restando che al termine del triennio tutte le contrade dovranno aver ricevuto contributi per uno stesso importo complessivo. Il Magistrato delle Contrade potrà discrezionalmente determinare il numero delle domande da inoltrare alla Fondazione per l'assegnazione del contributo ed indicare gli importi, che, nell'ambito del contemperamento delle esigenze delle varie Contrade, potranno anche essere ridotti rispetto alla richiesta iniziale.
Il contributo richiedibile per ogni contrada potrà essere utilizzato anche attraverso la presentazione di più progetti tra loro indipendenti. Potranno inoltre continuare ad essere ammessi al contributo i progetti già presentati e ancora parzialmente finanziati.
La Fondazione comunicherà poi direttamente a ciascuna Contrada la concessione del contributo, richiedendo la documentazione necessaria per l'erogazione.
Nel protocollo si specifica che l’accordo sottoscritto oggi avrà la durata triennale e non ne è previsto il rinnovo automatico. Le parti si incontreranno tempestivamente per discutere sul rinnovo stesso. C’è inoltre l’impegno di organizzare annualmente un evento per dare risalto alle iniziative complessivamente realizzate tramite il contributo assegnato.
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Messaggio  jabru Mer Dic 01, 2010 6:39 pm

Siena in festa per Sant'Ansano
01/12/10 - 11:14Siena in festa per Sant'Ansano. Per la città la ricorrenza, il 1 dicembre, segna l'inizio dell'Anno Contradaiolo. Con una solenne processione che parte da Piazza del Campo le 17 Contrade si recano in Duomo dove, presso l'altare del Santo, l'Arcivescovo di Siena presiede alla celebrazione della Santa Messa.
Questo il programma: Ore 17,00 – Partenza dal Palazzo Pubblico del corteo che snodandosi per le vie Cittadine si recherà alla Cattedrale.

In caso di maltempo le Comparse si riuniranno in Piazza del Duomo presso il cortile del Palazzo del Governo da dove si trasferiranno nella Cattedrale

Ore 17,30 – Concelebrazione in Cattedrale della S.Messa.

(Nella foto Sant'Ansano ritratto nella Maestà di Simone Martini)

Questa l’omelia che l’Arcivescovo, monsignor Antonio Buoncristiani leggerà stasera, in occasione della festa di S.Ansano:

Eccellenza Signora Prefetto, signor Sindaco, onorandi Priori delle Contrade, autorità e popolo tutto di Siena, carissimi fratelli e sorelle:

È oramai il decimo anno che, con gioia ed emozione, celebro con voi questa festa del nostro Patrono, il Martire romano Ansano, che agli inizi del Cristianesimo, sulle rive dell’Arbia, ha pagato con la vita la sua testimonianza di fede, ed è proprio su questo avvenimento il Popolo Senese, sin dal 1107 ha voluto identificarsi ponendolo a sua difesa assieme alla Vergine Maria. Ogni nostra Contrada ha i suoi patroni e le loro feste, ma tutte insieme si immedesimano in lui, portatore del vessillo vittorioso con i colori della Balzana, simbolo di una cultura cristiana che continua a segnare, lo si voglia o meno, le nostre radici più profonde.
Questa festa secolare è resa più solenne e festosa proprio per la partecipazione del Popolo delle Contrade che la considera come inizio annuale delle loro attività.
Ringrazio fraternamente l’onorando Rettore del Magistrato per il suo cortese saluto che ricambio con sentimenti di sincera stima per tutto quanto le Contrade stanno facendo sempre meglio per il bene comune della nostra Città. A conclusione della Visita Pastorale, che mi ha fatto partecipare a quasi tutte le vostre feste patronali, ringrazio tutti per l’accoglienza ricevuta e, da parte della Chiesa, esprimo il rinnovato proposito della collaborazione specie per un più qualificato servizio religioso.
In questa Eucaristia sentiamo particolarmente vicini tutti i nostri Santi ed i nostri Defunti, invocando la loro intercessione perché, anche nel nostro tempo, possiamo essere capaci di testimoniare la nostra fede, essere segno di speranza e operatori di fraternità e pace sociale.
Coscienti della necessità dell’aiuto di Dio, invochiamo anzitutto la sua misericordia riconoscendoci peccatori e perdonandoci scambievolmente.
_________

Cari amici,

Questa solennità è oramai per il Vescovo l’occasione di rivolgersi a cuore aperto alla Città per esprimere, nella fedeltà al Vangelo, il compiacimento ma anche le preoccupazioni e qualche raccomandazione che ritiene utile al bene comune.
Nella Visita Pastorale ho provato una gioiosa commozione nell’incontrare personalmente un gran numero di persone anziane ammalate e di famiglie con il peso gravoso della sofferenza, portato sempre con grande generosità e dignità. Non nascondo che ne ho ricavato tanta consolazione umana e cristiana, ma sono stato anche testimone di troppa solitudine per la quale sento il dovere di fare un appello alle Istituzioni, ma anzitutto alla nostra personale condivisione e solidarietà.
Un "campanello di allarme" è stata anche la costatazione del gran numero di decessi che avvengono nell’anonimato del nostro Policlinico, con una percentuale più alta che in altre città che mi ha fatto riflettere come forse, in questa nostra realtà sociale, pur tanto ricca di risorse almeno nel recente passato, non si stia perdendo gradualmente il più profondo significato del «valore della vita» non solo in quella "nascente", ma anche nella sua inevitabile dimensione della sofferenza e della morte.
Fino a non molto tempo fa, la morte avveniva spesso tra le mura domestiche con la presenza premurosa dei familiari e lo stesso dolore diventava anche occasione di preghiera condivisa da parenti e vicini.
Ora questa forma di "buona morte" sembra quasi scomparsa, sostituita da camere di Ospedale o da sale di rianimazione che separano il corpo dall’anima e il moribondo dagli affetti più cari. Anche la morte si è secolarizzata, ridotta al solo fatto fisico che avviene in solitudine, evitandoci un contatto diretto tanto che è raro che i ragazzi possano fare l’esperienza ravvicinata della morte, rilevandone il mistero che è racchiuso nella stessa vita.
Le stesse onoranze funebri vengono talvolta delegate totalmente ad agenzie commerciali, con un "rito di commiato" nella piccola cappella dell’Obitorio, senza più quella partecipazione comunitaria solita a svolgersi nelle parrocchie di appartenenza. In tal senso ritengo particolarmente lodevole quando si celebrano negli Oratori di Contrada in quell’appropriato clima di affetti che lenisce la sofferenza del distacco.
La morte, come anche la sofferenza, appaiono sempre più come un "tabù" da rompere, anche perché non è più ritenuta "produttiva" una vita che non ha ormai possibilità di movimento, di parola o persino di pensiero. La morte lasciata nelle sole mani della medicina rischia di non potersi più confrontare con le domande del senso del vivere e del morire, della sofferenza, del desiderio insopprimibile di immortalità.
Anche per un corretto umanesimo "laico", la dignità della vita, di ogni vita, è un carattere ontologico che non può dipendere da una qualità di vita misurata con criteri utilitaristi. La fede cristiana attribuisce un valore intangibile ad ogni vita umana in ogni sua fase ed anche in ogni condizione di inevitabile fragilità, perché scorge in ogni volto umano l’immagine, anche se lacerata, dell’Amore di Dio Creatore.
In tal senso è necessario chiedersi concretamente cosa si stia facendo per evitare l’emarginazione delle persone con gravi patologie invalidanti e su quanto realmente si sta investendo nel percorso medico, di continuità assistenziale domiciliare e di cultura della salute. Dobbiamo chiederci con sincerità se certe profonde condizioni di sofferenza, di abbandono e di rinuncia alla vita, non dipendano proprio dalla mancanza sempre più evidente di strumenti qualificati di supporto alle famiglie, con servizi sociali e sanitari efficienti e con un coinvolgimento più solidale della comunità.
Potrebbe sembrare paradossale, ma ne sono stato più volte testimone diretto, come un corpo quasi inerte, spogliato della sua esuberanza, ridotto al minimo di comunicazione, possa far brillare maggiormente l’anima di chi se ne prende cura con amore, addirittura trasformando positivamente il proprio orizzonte di vita che, per gli estranei, può apparire solo mortificato.
Non è questa l’occasione per esporre il giudizio della Chiesa sulle questioni etiche del rispetto della sacralità della Vita umana, volendomi limitare solo ad alcune riflessioni e raccomandazioni di comune interesse, anche perché inevitabilmente potrebbero riferirsi alle precarie condizioni di vita di ciascuno di noi.
Se consideriamo la morte come un evento clinico, da gestire solo attraverso una serie di procedure mediche, non l’affrontiamo bene umanamente, perché al centro di tutti i nostri sforzi deve esserci il valore dell’unicità della persona umana.
Quando ci raggiunge in famiglia, essa dovrebbe poter fare affidamento su un sistema integrato di cure palliative domiciliari che in Italia sono ancora una conquista per più della metà della popolazione, con la necessità di assicurare figure professionali specializzate per l’assistenza a domicilio fino agli ultimi giorni.
Ciò ci permetterebbe di non dover subito far ricorso all’ambiente anonimo dell’Ospedale, potendo ugualmente pensare ad una morte decente e dignitosa come un traguardo raggiungibile per tutti anche senza dolore, facendo scelte autonome, con un’assistenza adeguata e facendoci vivere più intensamente momenti e occasioni tanto intime.
In Ospedale la disponibilità di una stanza singola dovrebbe essere una priorità in modo che i familiari possano trascorrere del tempo da soli con i propri cari. È più difficile rattristarsi, piangere o sedere insieme in silenzio in uno spazio pubblico, senza tralasciare il disagio che ciò può causare ad altri pazienti e visitatori. Se questo non fosse possibile, dovrebbe almeno trovarsi un ambiente tranquillo dove possano sostare familiari e visitatori.
Si dovrebbe inoltre pensare anche noi alla costituzione di un «Hospice», come struttura residenziale per i malati terminali, un servizio sanitario che sia in sintonia con la dignità dell’uomo, evitando differenze di cure appropriate per i più poveri ed emarginati.
Tutto ciò riguarda anzitutto le Istituzioni sanitarie sociali, ma questa mia riflessione desidera essere rivolta anzitutto alla sensibilità di ciascuno di noi cristiani che non dobbiamo solo parlare di Cristo, ma farlo veder presente dovunque c’è bisogno di solidarietà, condivisione e calore umano.
Il Concilio Vaticano II (LG Cool ci ha detto che : «come Cristo... è stato inviato dal Padre "ad annunciare la buona novella ai poveri, a guarire quelli che hanno il cuore contrito" (Lc 4,18), "a cercare e salvare ciò che era perduto" (Lc 19,10), così pure la Chiesa circonda di affettuosa cura quanti sono afflitti dall’umana debolezza, anzi riconosce nei poveri e nei sofferenti l’immagine del suo fondatore, povero e sofferente, si fa premura di sollevarne l’indigenza e in loro cerca di servire il Cristo».
Nell’attuale momento socio-culturale, si avverte anche più l’esigenza di una presenza ecclesiale attenta e capillare accanto alle persone più deboli, come pure di una presenza nella società capace di trasmettere in maniera efficace i valori evangelici a tutela della vita umana in tutte le fasi, dal suo concepimento alla sua fine naturale».
La malattia come la vecchiaia costituiscono per la persona umana un appello alla conversione, ad affidarsi interamente a Cristo, unica fonte di salvezza per ogni uomo e per tutto l’uomo. Non dobbiamo cedere alla tentazione di considerare il dolore come un’esperienza soltanto negativa, al punto da dubitare della bontà di Dio. Nel Cristo sofferente ogni malato può trovare il significato dei propri patimenti. ... In Cristo morto e risorto l’umanità scopre una nuova dimensione del suo soffrire: invece che un fallimento, esso le si rivela come l’occasione per offrire una testimonianza di fede e di amore. Con la morte «per noi la vita non è tolta, ma trasformata», anche se tutto è racchiuso nel mistero.
Di tutto questo dobbiamo farci messaggeri e testimoni, non mancando di "essere accanto", non tanto con le parole quanto con la sollecitudine fraterna che è fatta anche di silenziosa condivisione, alle tante persone sole, anziane e malate, come anche alle famiglie che portano il peso di malattie degenerative. La carità cristiana non è vissuta solo con l’aiuto ai poveri, ma anzitutto con l’affetto gratuito verso chi ci è più vicino e più ne ha bisogno.
In questa Eucaristia, invochiamo la consolazione di Dio sulle sofferenze di ogni vita perché esse siano rischiarate dalla luce della fede, della speranza e anche dalla nostra carità.

Siena, 1 Dicembre 2010

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Messaggio  jabru Gio Dic 02, 2010 10:27 pm

Marco Bartali confermato Capitano dell'Oca

Marco Bartali è stato confermato Capitano dell'Oca. la conferma è arrivata ieri sera, quando l'assemblea di Fontebranda ha deciso di optare ancora per il capitano che aveva condotto la Contrada durante tutto il 2010 anche per il 2011. Bartali si è così guadagnato il quarto anno consecutivo da capitano. Sotto il suo mandato Fontebranda ha corso tre volte (agosto 2008 Elfo di Montalbo e Tittia, luglio 2009 Indira Bella e Luca Minisini, agosto 2010 Lahib e Tittia) senza mai vincere. L'acclamazione è stata seguita dalla votazione che ha portato il 90% dei consensi. Con la conferma di Bartali, sarà anche riproposto il binomio Tittia-Oca che già si era visto nel 2010.

>>02/12/2010 12.22.00(SIENANEWS)



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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Contrade, sentinelle dell'arte

Messaggio  jabru Ven Dic 03, 2010 6:41 pm

Siena, 2 dicembre 2010 - Collante sociale. Di più. 'Sentinelle' di quell’immenso patrimonio storico-artistico che è racchiuso in musei e Società. Sono uniche le Contrade. E anche la Banca Monte dei Paschi, che ha drasticamente tagliato interventi di sostegno ad altre realtà, nell’ultimo consiglio di amministrazione ha invece confermato quello forte, sentito, alle 17 consorelle: 900 mila euro in tre anni (2011-2013), 50mila sono del Magistrato per il recupero e il restauro del cippo di Monteaperti.

L’ha annunciato il presidente Giuseppe Mussari accogliendo nella Rocca, insieme al vice direttore generale Antonio Marino, i priori per un brindisi beneaugurale, come consuetudine in occasione dell’apertura dell’anno contradaiolo per Sant’Ansano, patrono della città. Festa che non conosce crisi. E che è stata capace di calamitare in Duomo, richiamate dal rullo dei tamburi (provoca sempre un brivido in ogni senese, anche d’inverno), intere famiglie e centinaia di contradaioli.

Facevano da corona ai monturati dei 17 rioni e alle autorità durante la messa celebrata dall’arcivescovo Antonio Buoncristiani, che nella sua omelia ha sottolineato l’importanza della partecipazione comunitaria di cui le consorelle continuano ad essere portabandiera. Ma ieri è stato anche l’ultimo Sant’Ansano da rettore per Roberto Martinelli. "Il saluto ai colleghi avverrà nella riunione del Magistrato del 22 dicembre", spiega annunciando che in tale occasione gli onorandi esprimeranno un parere sulla proposta di legge sulle Contrade di Siena e sul Palio presentata dall’onorevole Franco Ceccuzzi. "Il cuore del testo è sui 17 rioni, com’era anche nei progetti che si sono susseguiti negli ultimi anni. Spero che si possa trovare la giusta quadratura", aggiunge Martinelli. Che alla Rocca ha ringraziato Mussari per aver proseguito l’iniziativa avviata durante l’era Fabrizi.

"Segno del riconoscimento del valore che la presenza delle Contrade riveste nella conservazione del patrimonio artistico e culturale della città", ha osservato il presidente della Rocca. Grazie ai fondi da essa messi a disposizione verranno restaurate opere antiche, realizzate teche per la loro conservazione. E molto altro ancora. Ma Sant’Ansano ha anche un profondo senso religioso, oltre a segnare l’inizio dell’anno contradaiolo. L’ha ricordato l’arcivescovo Buoncristiani nell’omelia dove non ci sono stati riferimenti a temi soci socio-politici particolari, piuttosto una riflessione su quello della sofferenza e della morte "che non deve essere considerata un evento clinico, da gestire attraverso una serie di procedure mediche".

Un messaggio, però, l’ha lanciato alla luce della "troppa solitudine'' incontrata visitando persone anziane e ammalate. "Un campanello d’allarme — ha tuonato infatti — è stata anche la constatazione del gran numero di decessi che avvengono nell’anonimato del nostro policlinico con una percentuale più alta che in altre città che mi ha fatto riflettere come forse, nella nostra realtà sociale, pur tanto ricca di risorse almeno nel recente passato, non si stia perdendo gradualmente il più profondo significato del valore della vita". Vicinanza, umanità: ecco cosa serve.

Sentimenti che si provano magari quando l’ultimo addio non avviene nella piccola cappella dell’obitorio delle Scotte "ma negli oratori di Contrada, in quell’appropriato clima di affetti che lenisce la sofferenza del distacco". Ha reclamato la costruzione di un Hospice, monsignor Buoncristiani, "come struttura residenziale per i malati terminali e stanze singole dove i familiari possano trascorrere del tempo soli con i loro familiari prima del commiato. "Essere accanto", il messaggio dell’arcivescovo. Non solo con le parole ma con i fatti e la condivisione.

Laura Valdesi da La Nazione
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Messaggio  jabru Sab Dic 04, 2010 7:05 pm

Luminarie natalizie Il priore della Giraffa polemizza

Sul fatto che le luminarie preparate e sistemate nelle vie cittadine per le festività natalizie siano molto belle non ci sono dubbi. Dopo le polemiche degli ultimi anni su una città troppo buia nei mesi di dicembre e gennaio, quest’anno il lavoro fatto da commercianti, assieme a Comune e Banca Mps, è stato svolto per tempo ed i risultati sono sotto gli occhi (o sopra gli occhi) di tutti. Ieri però è arrivata in redazione una lettera polemica scritta dal priore della Giraffa Laura Dinelli. La lettera “Sono stupita del fatto che piazza Provenzano non sia stata illuminata come il resto del centro storico della nostra amata città”. Il priore dell’imperiale contrada della Giraffa Laura Dinelli interviene così sulla mancanza di luminarie nella piazza. “Esprimo tutto il mio rammarico - sottolinea il priore - per il fatto che non sia stata valorizzata una piazza importante del centro storico di Siena come piazza Provenzano. Una piazza, peraltro, che ospita la basilica dove ogni 2 luglio le contrade vittoriose vengono a ringraziare la Madonna di Provenzano ed è quindi oggetto di visita da parte di numerosi turisti. Ho preso contatti con i promotori del progetto di illuminazione per cercare di capire i motivi di questa decisione, ma, per il momento, non ho avuto risposte concrete”. “Al di là dei turisti, comunque, penso di rappresentare - conclude Dinelli - soprattutto il sentimento di tutto il rione e dei suoi abitanti, privati della gioia e dello scintillio che, giustamente, sono rappresentati dalle luminarie nelle altre vie del centro storico e per questo di tutti gli altri rioni delle consorelle. Spero che in futuro venga trovata una soluzione a questa mancanza, coinvolgendo tutte le parti che hanno dato vita al progetto di illuminazione per il Natale”. La replica Abbiamo chiesto un commento a Riccardo Ghini, presidente del consorzio Siena Promuove, l’ente che ha gestito tutto il processo di illuminazione delle vie cittadine: “Mettiamola così - dice -: questo problema si deve forse al fatto che abbiamo fatto un bel lavoro. Siamo ben lieti di gestire questi problemi, in questo modo ci rendiamo conto che l’illuminazione ha riscontrato un bel successo”. Poi si entra nel merito della questione: “E’ vero che piazza Provenzano è una delle più belle della città - afferma Ghini - però non rientra nelle zone ad alta densità commerciale del centro storico, se così vogliamo dire. Io vorrei stemperare questa polemica però aggiungo che tante belle piazze di Siena non sono illuminate proprio per lo stesso motivo. Io sono molto soddisfatto del lavoro che è stato svolto in questi mesi e ricordo che le prime riunioni per discutere del tipo di illuminazione da scegliere per le festività natalizie è stata fatta ad aprile. Nel 2011 già da gennaio cominceremo a pensare alle prossime luminarie, quindi se qualcuno vuole esprimere qualche dubbio o perplessità potrà farlo già dai primi mesi del 2011”. E in conclusione: “Abbiamo fatto un bel salto di qualità rispetto alle scorse stagioni - dice Riccardo Ghini - e se ci siamo riusciti dobbiamo dire grazie al Comune e alla Banca Mps che sono stati disponibili e attenti a quelle che erano le esigenze. E infine un dato: alla nostra iniziativa ha aderito il 96 per cento dei commercianti cittadini”

Gennaro Groppa da Corriere di Siena
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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Premiazione della festa dei Tabernacoli

Messaggio  jabru Mar Dic 07, 2010 9:43 pm

Domani la premiazione della Festa dei Tabernacoli
07/12/10 - 14:27Domani alle ore 10,30, presso la Sala delle Lupe del Palazzo Comunale, avrà luogo la tradizionale premiazione del Concorso dei Tabernacoli, organizzato come ogni anno dall’Agenzia per il Turismo di Siena. Una festosa competizione tra i bambini delle diciassette Contrade, più un gruppo extra-moenia, tutti impegnati a lavorare con entusiasmo a soluzioni scenografiche di grande freschezza e fantasia, sempre all’insegna dell’amore per Siena e le sue tradizioni. L’edizione di quest’anno ha visto vincitrice la Contrada del Drago, e, per la sezione extra moenia, l’associazione Il Laboratorio dell’Acquacalda. Alle prime cinque classificate andrà un premio in denaro, in più i bambini del Drago avranno in dono una speciale pergamena realizzata da una ex allieva dell’Istituto d’Arte. La commissione che ha giudicato i tabernacoli era composta da Magistrato delle Contrade, Comitato Amici del Palio, Curia, Camera di Commercio, Provveditorato agli Studi, giornali locali e Apt. Per tutti i partecipanti ci sarà una colazione a base di prodotti biologici a filiera corta in collaborazione con il Servizio Agricoltura della Provincia e il Mercatale di Sovicille. Tutti i bambini delle Contrade sono invitati a partecipare numerosi
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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Donne senesi nella Contrada della Lupa

Messaggio  jabru Mar Dic 07, 2010 9:51 pm

Carismi femminili: mistiche del Seicento secondo l'esempio di Santa Caterina

Figure femminili, molte delle quali rielaboravano a distanza di secoli il modello di santità di Caterina da Siena, saranno al centro della conferenza di Adelisa Malena, dell´Università di Venezia, su Carismi femminili: mistiche del Seicento, che si terrà, a ingresso libero, giovedì 9 dicembre, alle ore 18, nella Contrada della Lupa (Sala Capitolare, Via Vallerozzi).
Il quinto appuntamento di Siena al femminile, il ciclo di incontri promosso dal Comune di Siena e curato da Aurora Savelli e Laura Vigni, approfondirà la personalità e il ruolo di religiose appartenenti a diverse istituzioni senesi (come Passitea Crogi o Caterina Vannini), ma anche di donne laiche e terziarie che vivevano in comunità o in famiglia (si pensi a Francesca Toccafondi). Donne di diversa estrazione sociale e livello culturale, i cui scritti superstiti pongono all´attenzione il tema del controllo e del disciplinamento delle esperienze mistiche e dei carismi femminili tra Cinque e Seicento, del loro oscillare tra santità approvata, santità mancata, ed eresia vera e propria.


>>07/12/2010 16.24.00(SIENANEWS)



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Messaggio  jabru Mar Dic 07, 2010 9:53 pm

Palio News - Barberi e Assassini con...Marco Reitano: 'Con i cavalli del Palio un'annata importante'

Bilanci passati, presenti e futuri. A fare un resoconto sulla situazione dei cavalli nel Palio è Marco Reitano, veterinario comunale nell'annata 2010

Cosa è andato e cosa non è andato nell'ultima annata paliesca?
“Come abbiamo detto più volte, anche a caldo sia nelle fasi delle visite a marzo sia vicino ai Palii, sostanzialmente quest'anno si sono confermato i parametri degli anni precedenti. C'è stato un aumento numero cavalli idonei un miglioramento della morfologia dei cavalli, quindi vuol dire che i proprietari stanno capendo l'esatta tipologia i cavalli idonei secondo la regolamentazione. Quest'anno si è deciso di allargare un po' le maglie delle misure, in particolare i rapporti tra l'altezza e la circonferenza dello stinco: la commissione ha privilegiato le armonie delle misure piuttosto che essere rigida.
Altra caratteristica è stata il dato di aumento di osservazioni relative al carattere, visto che la commissione ha seguito i cavalli anche nelle corse di preparazione, sia valutando la preparazione atletica dei cavalli che tecnica. La positività delle carriere di luglio e agosto sta confermando che ci sono sempre più cavalli in grado di correre il Palio. Un dato che è sempre emerso è il comportamento di alcuni cavalli, perché l'esperienza del Palio è unica e ci sono dei cavalli che sono stati tranquilli in provincia e poi nel Palio hanno modificato il proprio carattere dimostrando eccitazione o calci che sono però l'eccezione che conferma la regola”.

Dall'alto della sua esperienza, quali sono i cavalli che negli anni, sia tra quelli che sono ancora in attività e tre quelli che si sono ritirati, che sono stati più idonei a correre il Palio?
“I cavalli che si sono succeduti sono tanti, sia quelli che hanno corso il palio che quelli che abbiamo scelto per correre e che non sono stati scelti. Tutti i cavalli fanno dipendere la loro performance dalle strategie delle contrade. Tutti i cavalli avevano potenzialità di vincere in relazione poi alla mossa e alla gestione delle carriere”.

>>07/12/2010 14.27.00(SIENANEWS)



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Messaggio  jabru Ven Dic 10, 2010 8:29 pm

A San Domenico il presepe ispirato al Palio
10/12/10 - 11:58Sarà un presepe ispirato al Palio quello che padre Alfredo Scarciglia allestirà nella basilica di San Domenico. Ogni Natale il parroco della parrocchia alle porte del centro sceglie un argomento a cui ispirare la rappresentazione della Natività e per quest'anno ha deciso di ispirarsi alla Festa di ogni contradaiolo. Sarà un presepe davvero innovativo stando alle idee di Padre Alfredo che ha raccontato nel corso del suo intervento dei venerdì su Antenna Radio Esse, con tanto di braccialetti delle contrade del Drago e dell'Oca, i barberi colorati, i finimenti dei cavalli e addirittura il tufo.
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Messaggio  jabru Sab Dic 11, 2010 6:34 pm

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, l’Associazione fra Senesi e Grossetani residenti in Roma ha promosso ed organizzato il secondo appuntamento della “Rassegna del documentario sul Palio di Siena”.

Presso la sede romana di Banca Monte dei Paschi di Siena in via Minghetti, la storica Associazione, che tiene vive a Roma le tradizioni dell’antico Stato Senese, ha ripercorso alcuni dei momenti più caratteristici del Palio, sapientemente ricostruiti dallo sguardo di autorevoli esponenti del giornalismo e della cinematografia italiana.

Il presidente dell’Associazione Cesare Marini e Paolo Salvatici, responsabile direzione qualità crediti e mercato dell’area territoriale Centro e Sardegna di Banca Monte Paschi, hanno introdotto i tre documentari selezionati per il 2010:
- “Per forza e per amore” di Paolo Frajese – Produzione Speciale del TG1 (anno 1983)
- “Son Dieci Assassini” di Luca Verdone – Produzione RAI International (anno 2002)
- “La corsa più bella del mondo” di Paolo Frullini – Produzione Mediatica Regione Toscana (anno 2008)

Ester Vanni, moglie dell’indimenticabile giornalista Paolo Frajese, ha ritirato la targa in memoria del marito durante la cerimonia di consegna dei riconoscimenti agli autori dei documentari.
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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Seva, eletto Rinaldi

Messaggio  jabru Lun Dic 13, 2010 6:36 pm

La Selva ha scritto la storia e guarda al futuro. La più alta affluenza nella storia di Vallepiatta, con ben 308 votanti, ha decretato i nuovi quadri dirigenziali della contrada. Il popolo ha scelto Francesco Rinaldi come priore e Michele Rugani capitano. Il nuovo priore di Vallepiatta si è dimostrato molto emozionato dell'elezione nella sua prima intervista da onorando. Quali sono le prime impressioni da priore? “La contentezza di avere una contrada che sa reagire in modo positivo a situazioni che potevano essere situazioni meno gestibili. La consapevolezza che di fronte a questo tipo di risposta la contrada si aspetta anche che io e il seggio si possa dare indicazioni per l'unità della contrada, per la difesa e la valorizzazione delle tradizioni e del territorio. Dobbiamo riprendere vitalità e tradizioni da proiettare nel futuro. Le tradizioni sono un patrimonio inequivocabile su cui dobbiamo avere forza e intelligenza per costruire il nuovo. Credo che con questi risultati ci si possa fare”. Ha qualche progetto in cantiere? “Tanti, forse troppi. La risistemazione di alcuni immobili della Contrada, la valorizzazione dei giovani, un grande lavoro sui piccoli. Un modo più dinamico e più attento di comunicare in contrada e soprattutto coinvolgere attivamente con progetti tutti coloro che vorranno mettersi in gioco per la crescita della Selva, in particolare quanti fino a oggi per vari motivi sono stati meno presenti in contrada”. Vuole mandare un messaggio al suo popolo? “Guardiamo al futuro rafforzandoci al nostro interno. Dobbiamo affermare pienamente la nostra forza e integrità come contrada per poter guardare con tranquillità e con gioia a quello che è il futuro che ci sta davanti”. Con questa elezione Francesco Rinaldi, che ha avuto l'ottanta percento dei consensi, succede a Velio Cini. In questa tornata elettorale nella Selva sono stati rinnovati sia il seggio che la società per il 50% dei membri. I collaboratori di Francesco Rinaldi saranno Fabio Centi come vicario generale, Francesco Marchionni vicario alle finanze, Gabriella Liccardo vicario all'organizzazione, tutti con percentuali favorevoli molto alte. Presidente di società è stato eletto Giulio Valenti, che ha ottenuto ben il 93% dei responsi positivi

Alarico Rossi da Corriere di Siena
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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Selva, Michele Rugani eletto capitano

Messaggio  jabru Lun Dic 13, 2010 6:39 pm

Michele Rugani Capitano figlio d’arte Il babbo Fabio ha fatto vincere ben tre Palii alla Selva

“Per me rappresentare i colori e il popolo della Selva è motivo di grandissimo orgoglio e un grandissimo stimolo di proseguire il lavoro di tutti i capitani della storia della Selva”. Potrebbe bastare questa frase, la sua unica dichiarazione dopo l'elezione, per descrivere Michele Rugani, nuovo capitano di Vallepiatta. In queste parole si rimarca tutto il suo essere selvaiolo: all'orgoglio del ruolo il nuovo capitano accosta la storia della Selva, fatta di tradizioni e cultura. Nell'elezione più frequentata della sua storia la Selva ha dato pieni consensi a Michele Rugani, che con il Palio ha avuto fin dalla nascita un certo feeling, visto che il babbo Fabio ha fatto vincere ben tre Palii alla “Signora Contrada” da capitano (nel 1970, nel 1974 e nel 1987). Parlare dunque di Michele Rugani come un semplice figlio d'arte può dunque sembrare riduttivo, inutile allo stesso tempo capire quanto da oggi il nuovo capitano della Selva ci tenga ad emulare il babbo, che sicuramente viveva un Palio diverso dal nostro ma che avrà sicuramente istruito a dovere il figlio. Rugani riceve il testimone da capitano di Alessandro Barabino, che negli ultimi quattro anni ha vinto ben due volte: nel 2006 con Caro Amico e Salasso (con Rugani mangino) e proprio quest'anno a luglio con Silvano Mulas detto Voglia e Fedora Saura. Il popolo selvaiolo ha attribuito a Rugani più del 90% dei voti. Il capitano della selva rimarrà in carica per due anni

Alarico Rossi da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Lun Dic 13, 2010 6:42 pm

Senio Corsi E’ il nuovo priore della Chiocciola

SIENA -La Chicciola ha detto “Senio Corsi“. La votazione conclusasi ieri pomeriggio in San Marco ha decretato il nuovo priore della contrada con più del 90% dei consensi. Corsi eredita la carica di Roberto Martinelli, che lascerà la carica anche di rettore del Magistrato delle contrade. Appena eletto, Corsi dimsotra di essere molto motivato nello svolgere un ruolo che lui stesso definisce “nel segno della continuità“. Qual è stata la prima emozione da priore? “E’ stata una grande emozione: mai mi sarei immaginato di avere un ruolo così importante. Il pensiero va a tutti coloro con i quali ho collaborato in questi anni. C’è anche un grande senso di responsabilità, la marcata fiducia mi fa enormemente piacere“. Quali obiettivi si pone per il suo mandato? “L’obiettivo principale della contrada è quello di primeggiare in Piazza, cosa che ultimamente per molte concatenazioni è venuta meno. Perciò l’obiettivo è quello di ritrovare la nostra fortuna e di riaffacciarsi in Piazza in maniera importante visto che il prossimo anno corriamo due volte. Nella gestione della contrada puntiamo invece sulla nostra oliveta, il nostro spazio verde che vorremmo utilizzare per un periodo più lungo. Inizieranno i lavori di miglioramento, cercheremo poi di coinvolgere sempre più contradaioli possibile e cercheremo di continuare l’espanzione del nostro territorio e della nostra società. Per noi l’oliveta è di vitale importanza“. Riceve l’eredità di Roberto Martinelli, vi siete già parlati? “Con Roberto c’è una collaborazione che va avanti da sei anni, non ha solo traghettato la contrada ma la ha anche gestita. E’ un’icona, sia a livello contradaiolo che a livello cittadino; con lui c’è più di un dialogo e oltre all’esperienza fatta con Roberto di cui farò tesoro, c’è un cambio generazionale con il quale proveremo a mettere nuovi programmi e delle novità. Alcune idee che porterò avanti sono di Martinelli, poi ognuno deve mettere del proprio. Posso dire che sicuramente è un cambiamento all’insegna della continuità“. Vuole mandare un messaggio alla Contrada? “Non c’è bisogno di messaggi perchè la contrada ha trovato una forza interna: la commissione del capitano ci ha messo due giorni per riproporre Zalaffi; nel minimo indispensabile la commissione del seggio ha portato avanti questo progetto. La contrada mi sembra matura, pronta e ferita dalle vicende paliesche, ma assolutamente più motivata ancora di reagire allo stato attuale delle cose. Le nostre attività hanno numeri da record, c’è voglia di stare insieme e di crescere insieme, di affrontare tutte le situazioni“. I collaboratori di Senio Corsi saranno Carlo Cagnacci vicario generale, i due provicari addetti alla Contrada Francesco Calzoni e Filippo Giorgi, il provicario addetto alla società (e presidente di società) Marco Lotti

Alarico Rossi da Corriere di Siena
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A Siena si dice che.... - Pagina 2 Empty Nicoletta Fabio eletta priore dell'Istrice

Messaggio  jabru Lun Dic 13, 2010 6:47 pm

Si è votato per il priore anche in Camollia. L’Istrice ha scelto un priore donna: Nicoletta Fabio. Nelle votazioni che si sono tenute nel fine settimana appena concluso, gli undici membri del seggio che erano sottoposti a votazione hanno tutti ricevuto dei consensi oscillanti tra il settanta e l’ottanta percento. Nicoletta Fabio può vantare una parentela illustre con Maria Grazia Testi Botteghi. Il nuovo priore dell’Istrice, che prima di rilasciare dichiarazioni ufficiali preferisce parlare prima al proprio popolo, sostituisce Mauro Civai, che si era dimesso insieme ai restanti membri del seggio istriciaiolo prima della scadenza naturale del mandato. Nicoletta Fabio cpn l’elezione a onorando dell’Istrice rappresenta un volto nuovo nel panorama delle contrade. La “crisi“ di Camollia si è dunque protratta per poco tempo ed ha avuto esiti positivi, con appunto l’elezione di undici nuovi membri del seggio con risultati molto positivi. L’altra parte delle proposte dei nominativi istriciaioli era stata eletta settimana scorsa, quando erano stati rinnovati i quadri del Circolo Il Leone
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Messaggio  jabru Mar Dic 14, 2010 5:47 pm

Toc d'Oro nella Giraffa: stasera cucina il Bruco
14/12/10 - 13:35Secondo appuntamento, stasera, del Toc d’Oro, la competizione organizzata dalla Contrada della Giraffa, che vede sfidarsi i vari rioni ai fornelli. Stasera in cucina è la volta della Società L'Alba della Nobile Contrada del Bruco. Francesca Poggiani e Simona Ciani propongono un succulento menù:

Millefoglie di melanzane
Vellutata di pesce spada
Crema di gamberoni
Cernia croccante
Caponatina alle mandorle
Delizia di agrumi
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Messaggio  jabru Mer Dic 15, 2010 5:42 pm

Lo scacchiere delle dirigenze delle contrade si avvia velocemente verso il completamento. Quest’inverno, infatti, appare molto meno movimentato di quello dello scorso anno e le commissioni che si sono messe a lavoro per il rinnovo delle dirigenze sembrano avere vita facile.

Tutti i capitani chiamati, fino ad oggi, al giudizio popolare sono stati confermati con ampi margini e anche le elezioni che si sono svolte lo scorso fine settimana hanno dato esito positivo.

Dunque, è Senio Corsi il nuovo priore della Chiocciola: già vicario e mangino, succede a Roberto Martinelli che lascia, ovviamente, anche l’incarico di Rettore del Magistrato delle Contrade.

Tutto nuovo – seppur nel solco della continuità – anche nella Selva. Anche in questo caso l’ex vicario, Francesco Rinaldi, diventa priore succedendo a Velio Cini, mentre il nuovo capitano – che raccoglie l’eredità di Alessandro Barabino Zondadari – è l’ex mangino Michele Rugani.

Sarà una donna, invece, il nuovo onorando dell’Istrice: in seguito alle dimissioni di Mauro Civai e del seggio, il popolo di Camollia ha affidato l’incarico a Nicoletta Fabio, nipote di un altro priore istriciaiolo al femminile, Maria Grazia Testi Botteghi.

A questo punto, per completare il quadro, mancano soltanto la Tartuca – dove la commissione lavora per cercare il sostituto del capitano Massimo Sportelli – e il Bruco, dove si lavora ancora per individuare Rettore e seggio.

CONTRADA

PRIORE

CAPITANO


AQUILA Sandro Nerli
Renato Romei
BRUCO

FABIO PACCIANI
in scadenza
GIOVANNI FALCIANI
confermato

CHIOCCIOLA

SENIO CORSI
nuovo
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