paliotti

riporto da LA NAZIONE:

PAOLO BROGI
E’ STATA UNA giornata frenetica quella vissuta ieri a Bomarzo (Viterbo), dove fervono i preparativi in vista del XXIII palio di Sant’Anselmo Nel primo pomeriggio al campo del ‘Fossatello’ si è svolta la tratta per la scelta dei cavalli, alla quale hanno preso parte una quindicina di soggetti. Intorno alle 18 il momento più atteso, quello dell’assegnazione ai cinque rioni che ogni anno si contendono il Palio: Borgo, Dentro, Croci, Madonna del Piano e Poggio.
Fujan de Ozieri montato da Martin Ballesteros è stato abbinato al Borgo, Igor de Mores montato da Giuseppe Zedde al Dentro, Giocattolino montato da Massimo Columbu al Croci, Giordhan montato da Alberto Ricceri al Madonna del Piano, Diana Baia montata da Marco Pagliai abbinata al Poggio. Come riserva è stata scelta Gayas montata da Alessio Pollioni.

LAURA VALDESI
SPUNTI PALIESCHI domani a Fucecchio per le corse. Sei le batterie che vedranno, tra l’altro, il ritorno agli appuntamenti della provincia di Caro Amico. Il vincitore dell’Assunta 2006, che sarà montato da Scompiglio, com’è noto è stato escluso dall’Albo in occasione della previsita di ammissione a marzo. Ma c’è di più. Vedremo in pista Elisir di Logudoro con Brio, sarà l’occasione per alcuni giovani (vedi Siri) di farsi notare, un poker i nomi montati da Vittorio (compresa la potente Istricetta), Bighino non deve aver recuperato ancora appieno dall’infortunio di Mociano perché i suoi Fogosu e Ilaria de Mores verranno montati da Lo Zedde. Poi ci sarà un fiore all’occhiello, così lo considerano in ippodromo stante i successi: Silvano Mulas. Vincitore del «frustino d’oro», l’abbiamo già visto lo scorso anno durante le prove di notte in Piazza su Fanè. Il capitano dell’Istrice Andrea Franchi a settembre, visto che il nome veniva accostato a Camollia, disse di lui: «E’ uno dei tanti che si può affacciare a Siena, vorrebbe provare il Palio. Va forte alle regolari, gli stiamo dietro come ad altri». Se sono (sempre) rose fioriranno.

PAOLO BROGI — BOMARZO —
A LUGLIO SARÀ squalificato e quindi non potrà correre il Palio di Provenzano. Quindi per ingannare l’attesa in vista dell’Assunta Giuseppe Zedde detto Gingillo si ‘scalda’ vincendo a Bomarzo, come ha fatto ieri regalando alla ‘nonna’ della storica corsa viterbese, il rione Dentro, il bel drappellone dipinto dall’artista Martin Figura, il ventitreesimo da quando si corre il palio moderno.

di LAURA VALDESI
DICIAMOLO SUBITO: qualcosa di strano, che non torna, nelle accoppiate che hanno provato (o meglio, si sono limitate a scaldare i cavalli) a Fucecchio c’è per forza. Mentre i fantini andavano a cena, gli osservatori ragionavano sulle possibili mosse dello scacchiere da effettuare, magari, in tarda serata. Al termine di una giornata dove il flusso delle novità è stato notevole. E il vero colpo di scena (anche se i maligni dicono che la presenza di Scompiglio nella Ferruzza fosse solo virtuale) è venuto dalla presenza su Isopac di Stoppa (che sembra vada al palio) invece, appunto, del fantino del Leocorno.
Troppo calda la situazione fra la Ferruzza e la rivale Cappiano (fogate ci sono state già all’assegnazione) per rischiare uno dei nomi certi del 2 luglio. Di qui il passo indietro, ecco la versione più accreditata. E proprio dall’avversaria Cappiano, che ha avuto in sorte Cornelium, è arrivata la seconda novità: Il Pesse a cavallo. Per una prova, sostengono alcuni. Ma perché, insinuano invece altri, avrebbe allora provato? Difficile dire se stasera vestirà ancora lo stesso giubbetto. O se, magari, uno dei due nomi importanti rimasti alla finestra — Lo Zedde e il proprietario di Cornelium, Sgaibarre — non entrino in gioco scombussolando le carte. Le bocce non sono ferme. Tutt’altro. E’ il caso della terza novità della giornata, la monta di Voragine su Ilaria de Mores in Borgonovo. Il fantino è stato visto andare a cena con la dirigenza. Potrebbe dargli fiducia sperando magari che riesca a bloccare (nei termini della correttezza) la bella accoppiata formata dalla rivale Botteghe dove su Intiveddau c’è Tittia (nel tondo, insieme a Bartoletti alla cena da loro offerta per la vittoria nei Palii 2007). E’ una delle favorite per la vittoria, unitamente a Samo, che non ha mai vinto. Prova a farlo con Dè su Fantastic Light (gli stanno costruendo intorno un percorso importante) che godono di credito forse ancora maggiore delle Botteghe. Ieri per tutto il giorno l’incognita è stata però la presenza di Mulas su Igor de Mores nella Bernarda. Possibile, ci si chiedeva, che rinuncierà al «Regina Elena» in ippodromo? Ieri non era fra i partenti ma l’ufficialità si avrà solo oggi. C’è di più. A remare contro la sua permanenza anche il fatto che a Legnano è fantino nel palio degli scudieri della Flora per cui corre Bighino. Che, guarda caso, monta Lampante nella rivale della Bernarda, ossia la Raimonda. Bella sfida invece fra le altre due rivali, Torre e Massarella. Nella prima è tornato Garcon che non poteva trovare monta migliore di Batticuore: avendolo in scuderia lo conosce. Un valore aggiunto. Ma a molti piace anche l’accoppiata di Massarella formata da Vittorio su Ganosu. Potrebbero essere loro gli outsider. Vittorio era dato inizialmente nella Querciola dove invece su Guru è arrivato Brio, mentre in Sant’Andrea c’è Salasso su Indocile: possono crescere. Migheli è su Goral in San Pierino, la contrada meno quotata per il successo finale.

LA PROVA DI IERI cosa ha detto? Molto poco. Nel primo gruppo Renato Bircolotti ha chiamato al canape Cappiano, San Pierino, Sant’Andrea, Raimonda, Querciola e Samo. E’ stato Brio a partire bene e provare in maniera convincente, facendo crescere le quotazioni. Anche Il Pesse ha dato il via a Cornelium. Nel secondo gruppo dentro Massarella, Borgonovo, Torre, Botteghe, Ferruzza e Bernarda. E’ uscito bene dai canapi Voragine su Ilaria, è stata notata la tecnica di Mulas. Giusto uno spunto di Stoppa su Isopac. Stasera si replica alle 18,30 nella «Buca». E chissà chi ci sarà a cavallo!

2008-05-20
di LAURA VALDESI (La Nazione)
«LA STESSA soddisfazione provata nel vincere il Derby. Il valore era ben diverso, per carità... parlo dell’emozione». Parola di Silvano Mulas, che domenica ha trionfato a sorpresa a Fucecchio nella Bernarda correndo, ora è certo, con un braccio rotto. Sotto quella fasciatura stretta che tutti hanno notato le lastre a cui nel dopo corsa si è sottoposto hanno svelato la frattura dell’ulna. Si era parlato ieri del trasferimento da Claudio Costa, medico sportivo di centauri e piloti di Formula Uno. Ad operarlo sarà invece Roberto Coppini, l’ortopedico che ha rimesso in piedi tanti nomi di Piazza, a partire da Trecciolino. «Ho un po’ paura, è il primo intervento della carriera per inserire una placca — spiega Mulas —, mi ero fratturato la mandibola ma non c’era stato bisogno del bisturi. Poi mi applicheranno un tutore, fra 15 giorni posso rimontare».
Quindi, niente Palio di luglio.
«Eh no... ma per quello di agosto voglio esserci».
Ribadisci ciò che avevi annunciato: sei innamorato dei tre giri sul tufo. Ma le malelingue dicono che per montare a pelo devi ancora faticare pur compensando la carenza con la tecnica.
«Io mi sento pronto per il Palio (ribatte secco, ndr). Mi alleno durissimo dalla mattina alla sera, facendo discese e alle salite. I galoppi nelle vigne? Ci sono anche ad Asti».
Tornerai in Piemonte per la convalescenza?
«Sì, dalla mia ragazza (da cui vuole un figlio, ndr). Farò qualche giorno di vacanza, poi vengo a Siena».
Si dice che potresti appoggiarti alla scuderia di Bighino.
«Ne abbiamo parlato, probabile. Se non cambia idea e ha bisogno di un ragazzo che lo aiuti».
Un ragazzo... Hai vinto il Derby e altre corse importanti.
«Mi adeguo a tutto, va benissimo così».
Il tuo nome è in predicato per l’Arc de Thriomphe.
«Quello c’è ad ottobre, di qui ad allora... spero che i proprietari del cavallo che ha vinto il Derby mi rinnovino la fiducia».
Niente provaccia nella Flora a Legnano (si parla di Spirito, per sostituirlo o di un giovane esordiente, ndr). Pensavi di vincere a Fucecchio?
«Ci speravo ma non ci credevo. favorita per me era Massarella, poi mi piaceva Samo».
Cosa è successo in batteria?
«Nel cadere sono rimasto appiccicato al collo del cavallo, forse è stato lui a galopparmi sopra. Il dolore era forte quando mi sono rialzato, ma non ho pensato a una frattura. La voglia di montare ha prevalso anche perché Igor era andato molto bene anche scosso».
Fra i canapi la rivale su cui correva Bighino che era nella tua stessa contrada a Legnano.
«Ogni Palio ha la sua storia. Si è tutti avversari in pista, poi ci si stringe la mano. Il mio successo ha messo a tacere voci sbagliate».
In corsa sembrava che alla fine tenessi il cavallo con una sola mano.
«In effetti! Sono partito in testa con la Raimonda dietro, si è avvicinato Botteghe e poi è caduto. Il braccio mi faceva male appena sceso ma a cavallo, sarà stato per l’adrenalina e la carica che avevo, non sentivo nulla».

da www.sunto.biz
Adesso è ufficiale con l'iscrizione dei cavalli "titolari" e quelli di "riserva" previsti per il palio di ferrara che si discputerà domenica. Questo il quadro definitivo, che potrà essere scombussolato solo dalle pre-visite:
Rione Fantino Cavallo "titolare" Cavallo di "riserva"
S. BENEDETTO Bandini Incantos --
S. GIACOMO Villella Giostreddu Grand National
S. GIOVANNI Zeddone Dostoevshij Istriceddu
S. GIORGIO Chiti Grein Fogosu
S. LUCA Fais Istricetta Debellante
SANTA MARIA IN VADO Ricceri Favella Caro Amico
S. PAOLO Caria Indagato di Gallura Internos
S. SPIRITO Migheli Inventane un'Altra Gigliana

riporto da La Nazione:
Siena, 16 giugno 2008 - Correrò sempre, aveva detto nell’inverno. Fino all’ultimo. Sapeva di dover rischiare, solo così si sarebbe guadagnato un posto sicuro in Piazza il 2 luglio. Che nessuno potrà ora togliere a Bighino, a maggior ragione dopo il successo di ieri a Castiglion Fiorentino, ancora per i colori del Cassero dove aveva trionfato nel 2004 e nel 2005. Una vittoria che arriva per il fantino dopo quella di Legnano, per il suo cavallo Fogosu dopo il trionfo di Ferrara. Anche questa volta, come nel palio lombardo, il duello è stato con Gingillo che per i colori di Porta Romana (in cerca del successo dal 2002) è giunto secondo su Igor de Mores (niente Dostoevskij), trionfatore a Bomarzo e Fucecchio. Terzo l’altro fantino che indossava i colori del Cassero, Giosuè Carboni. "All’inizio sono partito male perché ho ripreso il cavallo in mano per non galoppare addosso a Walter - spiega mentre fa festa -, poi ho risalito posizione su posizione e al terzo giro ero già alle spalle del duo di testa".

Domenica si corre a Bientina
Per venerdì è previsto il primo appuntamento, con prove libere, del palio di Bientina che si correrà domenica 20, in concomitanza con altri due appuntamenti palieschi, a Casole d'Elsa e a Faella. Favorito d'obbligo sembra essere Ballesteros (vicino alla sua terza vittoria consecutiva) che correrà con l'attesissimo Igor de Mores, già due Palii vinti quest'anno e fuori da Siena per un metro troppo strizzato dalla "quarta maria" (Giovagnoli). Nello schema che segue la probabile situazione delle monte, anche se va annotato che quest'anno la situazione risulta abbastanza ballerina, visto anche il recente forfait di Bandini, che doveva correre per Guerrazzi, a causa dell'infortunio riportato ad Asti:

Contrada Probabile cavallo Probabile fantino
VILLAGGIO Indocile Conti
CENTRO STORICO Dyretto Siri
FORRA Ernesto Bello Franceschini
SANTA COLOMBA Istricetta Mureddu
QUATTO STRADE Diana Baia Pagliai
CILECCHIO Froria Verdigi
PUNTONE Igor de Mores Ballesteros
VIARELLA Cornelium Columbu
GUERRAZZI Isopac ??

16 luglio 2008



[b][i]ricordo che nessuno di questi cavalli potrà essere presentato alla tratta a causa dello stop di 5 settimane previste dal regolamento

Successo di Fais al Palio di Casole.
24/07/2008 11.00.00(SIENA
da "Siena News"

Asti Corse in notturna

Davvero un record di iscrizioni per le corse che si sono svolte ieri notte ad Asti, in preparazione del palio che si correrà il 21 settembre. Sei le batterie per purosangue. Prima batteria - Premio Collegio dei Rettori Mario Canu su Rianna; Martin Ballesteros su Bon Parti; Claudio Bandini su Birillo; Valter Pusceddu su Velocity; Riccardo Coppa su Nuit Claire; Hector Cabanillas su Beautiful; Donato Calvaccio su Aurora. Seconda batteria - Trofeo Comune di Asti Andrea Mari su Piccolo; Valter Pusceddu su Gustadom 1; Tiziano Raffero su Dominga; Silvano Mulas su Florita; Simone Mereu su Saltapicchio; Dino Pes su Big Mor; Martin Ballesteros su Riga Continua; Alessandro Chiti su Melody. Terza batteria - Memorial Semenzato Simone Mereu su Rettrice; Donato Calvaccio su Incognita; Tiziano Raffero su Duca di Windsor; Valter Pusceddu su Gustadom 2; Silvano Mulas su Doctor Bar; Paolo Lo Manto su Angeli e Demoni; Chelli su Calimero; Antonio Villella su Baldo. Quarta batteria - Trofeo C.R.Asti Martin Ballesteros su Terra Promessa; Simone Mereu su Pianeta Rosso; Valter Pusceddu su Gustadom 3; Franco Casu su Betty Bay; Alessandro Chiti su New Generation; Tiziano Raffero su Amleto; Massimo Donatini su Natalotto; Paolo Lo Manto su Gennarino. Quinta batteria - Memorial Spandonaro Alessio Migheli su Guardami; Simone Mereu su Silvestro; Silvano Mulas su Veni Vidi Vinci; Valter Pusceddu su Gustadom 4; Martin Ballesteros su Piagenzana; Antonio Villella su Carlo; Dino Pes su Ariete; Tiziano Raffero su Spaccanapoli. Sesta batteria - Trofeo A.C.Asti Tiziano Raffero su Soprano; Andrea Mari su Piccolo Domingo; Alessandro Chiti su Brio Della Rocchetta; Bonfanti su Napoleone; Martin Ballesteros su Maresco; Silvano Mulas su Lady Oscar; Simone Mereu su Il Gladiatore; Gianluca Spiga su Origa
da "Il Corriere di Siena"

Mari, Ballesteros, Donatini e Mereu sono i vincitori delle corse a pelo per cavalli purosangue organizzate ad Asti (notturna, pista in sabbia di 350 metri da ripetere 3 volte) in previsione del Palio del 21 settembre. Da segnalare altresì le prove di Pusceddu, due volte secondo, quelle di Virginio Zedde e Bandini. Sul verrocchio si sono alternati Jovine e un ottimo Renato Bircolotti che sarà nuovamente il mossiere nel prossimo palio astigiano. Nella prima corsa vince Ballesteros davanti a Pusceddu e a Bandini. Corsa sempre di testa per Bandini che all'ultimo giro viene attaccato e superato in curva da Pampero, che vince, e da Pusceddu. Staccati Calvaccio, Cabanillas, Canu. La seconda corsa vede la vittoria di Andrea Mari davanti a Pusceddu e a Dino Pes. Mari e Pusceddu sempre in testa con Bighino che nell'ultimo dei tre giri cerca, ma non porta a buon fine, il sorpasso. Mai in corsa Mereu, Chiti, Raffero e Ballesteros. Nella terza corsa arriva la prima vittoria di Silvano Mulas davanti a Raffero e a Virginio Zedde. Mulas non è mai stato affiancato da Raffero, più preoccupato di difendere la seconda poisizione dagli attacchi dello Zedde. Più indietro si sono classificati Bandini, Calvaccio, Chelli e Spiga. Rimane al canapo Mereu. La quarta corsa è Massimo Donatini a vincere, con ai posti d'onore Mereu e Pusceddu. Donatini esce come un razzo dal canapo e guadagna metri ad ogni giro sui due inseguitori. Staccati nettamente Chiti, Calvaccio, Lo Manto, Casu e Raffero. Nella quinta corsa rivince Silvano Mulas con secondo Alessio Migheli e terzo Mereu. Molto autoritario Mulas sia al canapo che in corsa. Niente da fare, nonostante l’impegno, per Migheli e Mereu. Indietro arrivano Pusceddu, Raffero e Dino Pes. La sesta corsa la vince Virginio Zedde ma viene squalificato perchè il cavallo era quello già in pista nella terza corsa e rimasto al palo con Mereu. Vittoria assegnata al secondo classificato Mereu, secondo Bonfanti, terzo Mulas. Più indietro Raffero, Chiti e Spiga. Prima delle corse gli organizzatori hanno radunato tutti i fantini e proprietari presenti minacciando pesantissime squalifiche nel caso si verificassero incidenti
da "Il Corriere di Siena"

DELIZIA DE OZIERI
ROSI MARCELLO

EDOLO
GHETTY MARCO

ELYSYRIO
PACCHI MAURIZIO

FANE’
BERNI SIMONE

FANTASTIC LIGHT BERNI SIMONE
FORMAGGIO SARDO
GHETTY MARCO

FORTE APACHE
SERCHI CIRO

FRORIA
LUNGHETTI FEDERICA

FRUSTONE
BERNI SIMONE

FUJAN DE OZIERI
CIOLI ROBERTO

GAYAS
TOZZI ALESSANDRO

GHERLY
POSTA AUGUSTO

GIUNKO
MARIOTTI GIORDANO

GUSCHIONE
BERNI SIMONE

INDOCILE
PACINI GIOVANNELLA

IRON RIVER
SANTI SIMONE

ISTRIX
RICCIO LIBERATO

LIMPIDU DI ZAMAGLIA
BIANCIARDI DUCCIO

LINKUN PARK LOMBARDI LUCA
LU MUTU DI GALLURA
DIONISI MARCO

da "Sunto.biz"

E’ tutto pronto per il tradizionale appuntamento con il palio di Casteldelpiano. Questa mattina inizierà l’interramento della pista, nella piazza più centrale della città, e domenica si è svolta la presentazione ufficiale del palio dipinto da Paola Imposimato. Ieri pomeriggio, dopo la riunione dei capitani, è stata stilata la lista dei cavalli, ormai tutti mezzosangue, che sabato mattina saranno visitati dai veterinari Fabrizio Backer e Carlo Minniti e che poi potranno partecipare alle batterie che porteranno alla scelta dei quattro soggetti destinati ad andare in sorte ai rioni Borgo, Storte, Poggio e Monumento. Venti gli iscritti: (cavallo) Linkin Park (proprietario Lombardi Luca); Frustone (Berni Simone); Fanè (Berni Simone); Guschione (Berni Simone); Fantastic Light (Berni Simone); Limpidu di Zamaglia (Bianciardi Duccio); Elysirio (Pacchi Maurizio); Gherly (Posta Augusto); Gayas (Tozzi Alessandro); Istrix (Riccio Liberato); Forte Apache (Serchi Ciro); Indocile (Pacini Giovannella); Delizia de Ozieri (Rosi Marcello); Formaggio Sardo (Ghetty Marco); Edolo (Ghetty Marco); Iron River (Santi Simone); Fujan de Ozieri (Cioli Roberto); Frogia (Lunghetti Federica); Giunco (Mariotti Giordano); Lu Mutu di Gallura (Dionisi Marco). Le batterie si svolgeranno sabato pomeriggio dalle ore 16,30, mentre l’assegnazione è prevista alle ore 19. Domenica si correrà invece il Memorial Pioli

Susanna Guarino
da "Corriere di Siena"

Il cavallo è in contrada e Castel del Piano aspetta solo la giornata di domani. La cerimonia dell’assegnazione del XIV Memorial Francesco Frediani, per mano della figlia Mariella, al cavallo Gherly della scuderia di Augusto Posta, ha fatto da tramite fra le batterie e il sorteggio dei cavalli da assegnare alle contrade. Il cerimoniale, rispettato da Marco Petri, presidente della Pro loco, è stato preceduto da un silenzio che ha del sacro, per l’intimità che ognuno esprimeva nella segreta preghiera di vedere assegnato il cavallo buono. I quattro cavalli, Gherly, Giunco, Guschione e Indocile, sono tutti “buoni” e il loro abbinamento ha rotto il silenzio impressionante con le grida di gioia dei contradaioli. “Gherly al Borgo, Giunco al Poggio, Guschione al Monumento, Indocile alle Storte”, ha annunciato il sindaco Franco Ulivieri leggendo i biglietti estratti da quattro bambini. Avvincente come non mai il valzer delle monte iniziato immediatamente dopo l’assegnazione dei cavalli. Quando al Monumento arriva in sorte Guschione, considerato insieme a Indocile tra i più forti del lotto, i dirigenti della contrada rossoblù, da sempre vicina alla “scuola Bruschelli”, vanno decisi a chiedere la possibilità di montare Giovanni Atzeni detto Tittia. Così Giuseppe Zedde detto Gingillo, la cui monta veniva data quasi per certa proprio nel Monumento, viene dirottato nel Poggio dove è arrivato in sorte Giunko. Le alternative per la contrada giallo verde e rossa erano Massimo Columbu o Virginio Zedde, entrambi sempre nella sfera Bruschelli, “sacrificando” Alessio Migheli che dal gruppo sembra essersi allontanato. Le Storte hanno avuto in sorte Indocile e non hanno avuto dubbi nel confermare la monta di Mario Canu detto Clemente. Qualche voce dava possibile la scelta di Valter Pusceddu detto Bighino, visto molto attivo nel cercare opportunità di monta. Tutti gli occhi sono invece puntati sulle scelte del Borgo, avversaria del Monumento, dove è arrivato in sorte Gherly. Le notizie della vigilia davano per certa la monta di Alberto Ricceri detto Salasso, ma dopo l’assegnazione dei cavalli il fantino è stato notato lasciare la città. Forse per questo, e per trascorsi di monta, si è sparsa la voce che la dirigenza potesse affidare il cavallo a Valter Pusceddu. Un’ipotesi non gradita ai contradaioli, convinti che Bighino possa essere troppo vicino alla scuderia Bruschelli e che quindi possa avvantaggiare l’avversaria

A.C.

Tutti insieme sperando nella vittoria Per i contradaioli sarà un 8 settembre di trepidazione

Istrix si è aggiudicato il 14° Gran premio “Gastone Pioli”. Una bella gara dedicata al “Maestro” scomparso il 10 luglio 1994. La pioggia improvvisa caduta nelle primissime ore del pomeriggio non ha consentito lo svolgimento della corsa in batterie, come consuetudine, fra i 4 cavalli primi classificati fra quelli esclusi dal Palio. Alle 17,30 si è disputata la corsa con i cavalli Linkin Park, scuderia Luca Lombardi e fantino Beniamino Mulas; Istrix, scuderia Liberato Riccio e fantino albanese Adrian Topalli; Fanè, scuderia Simone Berni e fantino Federico Sanna;; Isopac, scuderia Vanni De Santis e fantino Virginio Zedde. Istrix ha da subito condotto la corsa e i 4 giri di piazza Garibaldi sono stati suoi. Il meritato premio, un cavallo d’argento, è stato consegnato dal sindaco Ulivieri. “Sono contento - ha detto Topalli - e spero di poter correre presto anche a Siena”

A.C. da "Corriere di Siena"

08 settembre 2008

sull’Amiata,la contrada Monumento ha vinto il palio di Casteldelpiano che si è corso nel tardo pomeriggio. Il fantino Tittia ha vinto la carriera montando Guschione, cavallo che vinse anche l’edizione 2007 del palio amiatino.
da "AntennaRadioEsse"

Le visite dei cavalli iniziano mercoledì. Sabato la novità delle prove, domenica il Palio

Susanna Guarino SIENA - Concluso il palio di Casteldelpiano, tutte le attenzioni degli “addetti ai lavori” sono per il palio di Asti, ultimo grande appuntamento stagionale che vede impegnati un numero molto alto di fantini. Sono infatti 21 i rioni in gara, e questo permette di vedere all’opera sia le giovani promesse che i fantini già conosciuti. A distanza di una settimana dalla grande kermesse, il quadro delle accoppiate è ormai quasi completo, nonostante qualche voce di “forum” cerchi di intorbidire le acque per dar voce a strategie a proprio favore. E così sembrano diventare certezza accordi quanto meno improbabili. Ma anche nelle storie più irreali, qualche fondo di verità però c’è sempre, e appare strano che una cavalla come “Rettrice”, ammiratissima allo stadio, nonostante l’interesse di molti, al momento sia ancora senza ingaggio. Sapendo che ad Asti il palio viene corso con cavalli purosangue scelti direttamente dai rioni, appare strano che nessuno voglia ingaggiarla. Passando alla questione delle monte, fra i legami più saldi, annunciati con larghissimo anticipo, si conferma Giovanni Atzeni detto Tittia, vincitore uscente per San Secondo, così come Maurizio Farnetani, re di piazza Alfieri, mantiene un legame ormai inscindibile con Santa Maria Nuova, alla quale ha già regalato due vittorie, nel 2005 e 2006. Stabile anche il rapporto che lega Claudio Bandini a San Marzanotto, così come quello fra Valter Pusceddu e Cattedrale. Anche Massimo Donatini tornerà a vestire la giubba gialloblu di Don Bosco, così come Gianluca Fais per il quarto anno farà sperare i sostenitori di Castell’Alfero. Si è invece scisso un legame che durava da anni fra Massimo Coghe e San Martino San Rocco, ma a determinarne la fine è stata solo la decisione di Coghe di ritirarsi dalle piste: al suo posto sarà l’allievo esordiente Antonio Siri, ragazzo di fiducia dello stesso Coghe, a testimonianza di un rapporto di fiducia con la contrada che continua anche dopo il ritiro. Completano il quadro Andrea Mari a San Paolo, Dino Pes a Moncalvo, Mario Canu a San Damiano, Massimo Columbu a San Silvestro, Alessio Migheli alla Torretta, Donato Calvaccio a Santa Caterina, Simone Mereu a Nizza, Tiziano Raffero a San Pietro, Antonio Villella a Baldichieri e Silvano Mulas a Tanaro. Fra i favoriti, Martin Ballesteros, per un motivatissimo Montechiaro, a secco dal 1981, e Giuseppe Zedde, reduce dalla vittoria di agosto a Siena, che correrà per San Lazzaro. Tramontata l’ipotesi di accordo fra Giuseppe Pes e Canelli sarà Alessandro Chiti a montare. Svelato infine il nome della monta a cui saranno affidate le sorti di Viatosto: è Alessandro Franceschini, toscano, al suo debutto astigiano (in passato aveva solo provato la pista nei giorni di vigilia)
da "Corriere di Siena"

Gli addetti ai lavori ci sono tutti. I senesi che raggiungono Asti per respirare un'ultima boccata di aria paliesca e che guardano ai fantini come l'investimento per una futura vittoria nella propria contrada, arrivano alla spicciolata. Praticamente tutto esaurito negli alberghi del centro e anche dell'immediata periferia. Pochissimi i tagliandi ancora in vendita pr poter assistere alla corsa di domani dalle tribune. Nei rioni si organizzano le cene propiziatrici, non obbligatoriamente in contemporanea. Di notte, facendo due passi per il centro, si incontrano fantini di rioni diversi a chiacchierare tranquillamente tra loro, o con i veterinari, o anche con il mossiere. La pressione ad Asti non è certo quella senese, ma anche in terra piemontese iniziano a girare cifre molto alte per vincere il palio. Quest'anno il favorito si dice che sia il comune di Montechiaro, dove monta Martin Ballesteros. Ha un bel gruzzolo da investire e un buon cavallo cresciuto apposta per correre in piazza Alfieri. Ieri pomeriggio, durante le prove libere, tutti gli occhi erano puntati su di lui. Anche quelli di Gigi Bruschelli, che in terra astigiana è venuto solo come osservatore, ma sempre pronto a dare un buon consiglio ai suoi discepoli. Fino all'ultimo momento la pioggia mette a repentaglio le prove libere, ma quando il sole si fa largo tra le gocce, in pochi minuti asciuga tutto. Così, in perfetto orario, si va in pista, due rioni alla volta seguendo l'ordine stabilito dal Comune. E' anche il momento di avere la conferma ufficiale delle monte. San Secondo con Giovanni Atzeni entra in pista insieme a San Martino con Antonio Siri. Lo accompagna Massimo Coghe, che prova con lui il cavallo di riserva. Per Massimino è l'occasione per calcare ancora il tufo di piazza Alfieri che l'ha visto grande protagonista. Poi ecco San Paolo con Andrea Mari, anche lui dato tra i favoriti, insieme al comune di Moncalvo con Dino Pes. A seguire Santa Maria Nuova con Maurizio Farnetani e San Marzanotto con Claudio Bandini; Cattedrale con Valter Pusceddu e Don Bosco con Massimo Donatini; San Damiano con Mario Canu e San Silvestro (che ha dovuto reperire un nuovo cavallo visto che quello prescelto non ha passato la previsita) con Massimo Columbu; Castell'Alfero con Giancluca Fais e il favorito Montechiaro con Martin Ballesteros; Torretta con Alessio Migheli e Viatosto che ha riportato a cavallo Alessandro Franceschini; Santa Caterina con il locale Donato Calvaccio e Nizza con Simone Mereu; San Pietro con Tiziano Raffero e San Lazzaro con Giuseppe Zedde; infine Canelli con Alessandro Chiti, Baldichieri con Antonio Villella e 3T con Silvano Mulas. Oggi pomeriggio la novità dell'edizione 2008: alle 16,30 sono previste tre batterie di prova, con sorteggio della composizione direttamente in piazza. Saranno i fantini titolari, e non gli scudieri come in un recente passato, a vestire i colori del rione che li ha prescelti. Un motivo in più, per i senesi, per raggiungere Asti con un giorni di anticipo

Susanna Guarino da "Corriere di Siena"

Il momento emozionante della gioia per Giuseppe Zedde e i contradaioli (Giallo-verdi)

E' di nuovo Gingillo ad alzare al cielo il nerbo, ed a festeggiare la vittoria nell'ultimo palio della stagione, in piazza Alfieri ad Asti. E lo fa con la casacca degli stessi colori del giubbetto del Bruco. Una finale davvero calda, centrata da tutte le accoppiate migliori, e con la sola sorpresa dell'uscita del favorito Montechiaro, dove montava Ballesteros finito a terra, e dell'inossidabile Bucefalo che non coglie la partenza in batteria. Al canape per la finale si presentano nell'ordine Don Bosco con Massimo Donatini, San Damiano con Mario Canu, San Martino San Rocco con Antonio Siri, Baldichieri con Antonio Villella, San Secondo con Giovanni Atzeni, San Paolo con Andrea Mari, Moncalvo con Dino Pes, Torretta con Alessio Migheli e San Lazzaro con Giuseppe Zedde. L'allineamento è facile e difficile allo stesso tempo. Ad Asti non esiste la partenza di rincorsa, e questo concede ampio margine di discrezione al mossiere. Esiste però da sempre l'usanza, specialmente da parte dei fantini senesi, di cercare di sfruttare l'ultima posizione in maniera da dare la partenza. Ed è quello che cerca di fare proprio Gingillo. Con l'occhio attento ai suoi movimenti c'è Alessio Migheli, nel cui box è stato visto lavorare a lungo Gigi Bruschelli, da sempre molto vicino alla Torretta. Ma per nove cavalli lo spazio al canape, in piazza Alfieri, è davvero ridotto al minimo, e finisce che Girolamo, al momento della partenza, fianca intruppato e non riesce a sfilare via nelle posizioni di testa. Come fanno invece Tittia e Gingillo, in un gioco di squadra che ormai sembra funzionare davvero bene. Insieme a loro, a cogliere un'ottima partenza, è anche Massimo Donatini. Prima però, il mossiere Renato Bircolotti si è visto costretto ad invalidare una partenza, anche se con qualche strascico polemico. In effetti l'allineamento era perfetto anche in questa prima partenza ma, proprio Gingillo, nel tentativo di partire di rincorsa, aveva il cavallo ancora leggermente girato, e Bircolotti non se l'è sentita di convalidare. Facendo però una 'lavata di capo' pubblica a Giuseppe Zedde, e intimandogli di non riprovarci. La seconda partenza è veloce, fianca Gingillo e fiancano tutti gli altri. Tittia, per San Secondo, prende la testa della corsa, seguito proprio da San Lazzaro con Gingillo, Don Bosco con Stoppa e Torretta con Girolamo. Tittia viene quasi subito 'risucchiato' indietro, giusto il tempo di abbozzare la prima curva. In testa passa invece Gingillo, seguito da Donatini che spinge il cavallo con tutte le sue forze. In terza posizione lottano Moncalvo con Dino Pes e San Paolo con Andrea Mari, ed è proprio Brio ad avere la meglio. Per Gingillo il terzo giro è "di contenimento", impegnato solo a fare in modo di mantenere le distanze da Donatini che non si dà per vinto fino all'ultimo metro. La classifica finale, che ad Asti viene data in maniera completa, vede la vittoria di San Lazzaro con Gingillo, secondo Don Bosco con Stoppa, terzo San Paolo con Brio, quarto San Damiano con Clemente, quinto Moncalvo con Velluto, sesto Baldichieri con Sgaibarre, settimo San Martino San Rocco con Siri, ottavo Torretta con Girolamo e, ultimo, premiato con l'acciuga come vuole la tradizione, San Secondo con Tittia. Mentre piazza Alfieri si svuota e il rione vincitore festeggia, gli spettatori venuti da Siena si trattengono per i commenti in chiave senese. E sembra che ce ne siano abbastanza per tener caldo tutto il prossimo inverno

Susanna Guarino da "Corriere di Siena"

Nella prima batteria per l'accesso alla finale, il mossiere Renato Bircolotti chiama al canape nell'ordine San Paolo con Andrea Mari detto Brio, Torretta con Alessio Migheli detto Girolamo, Canelli con Alesandro Chiti detto Voragine, Montechiaro con Martin Ballesteros detto Pampero, San Lazzaro con Giuseppe Zedde detto Gingillo, San Marzanotto con Claudio Bandini detto Batticuore e Castell'Alfero con Gianluca Fais detto Vittorio. E' la batteria tecnicamente più forte. La mossa è breve, i cavalli sono tranquilli e permettono a Bircolotti di dar buona la prima partenza. A prendere la testa è subito Andrea Mari, tallonato da Alessio Migheli. Terza posizione per Giuseppe Zedde. Si perdono invece le tracce del favoritissimo Pampero, che addirittura, nell'affrontare la curva del Cavallone, finisce a terra. Mentre il trio di testa prosegue indisturbato con Gingillo a parare eventuali rimonte, cade anche Gianluca Fais. Mentre Vittorio viene soccorso e trasportato al pronto soccorso, il suo cavallo continua una corsa forsennata in senso contrario, proseguendo per tutto il terzo giro e creando non pochi problemi alla corsa. L'accesso alla finale è quindi per San Paolo con Brio, Torretta con Girolamo e San Lazzaro con Gingillo. Rocambolesca conclusione, con i due cavalli scossi che si scontrano in prossimità dell'ultima curva, senza comunque riportare conseguenze. Il cavallo di Castell'Alfero, però, dribbla tutti i tentativi di essere fermato, ed inanella una decina di giri della pista. Nessuna conseguenza grave per i due fantini finiti sulla pista, sebbene in un primo momento si sia temuto per la loro salute

Nella seconda batteria vanno al canape San Silvestro con Massimo Columbu detto Veleno, Don Bosco con Massimo Donatini detto Stoppa, Nizza con Simone Mereu, San Damiano con Mario Canu detto Clemente, Baldichieri con Antonio Villella detto Sgaibarre, Viatosto con Alessandro Franceschini e Cattedrale con Valter Pusceddu detto Bighino. Le irrequietezze del cavallo di Columbu creano le prime difficoltà, acuite dall'impossibilità, per Dando Franceschini di gestire le bizze del suo soggetto. Pusceddu ne approfitta per cercare di cogliere in anticipo l'attimo della mossa, ma Bircolotti annulla prontamente. Il secondo allineamento è ancora più difficile. Mereu e Canu si danno fastidio a vicenda, mentre Franceschini continua a gironzolare tra i canapi, tanto da far alzare la voce al mossiere che minaccia ammonizioni. A cogliere in modo migliore l'attimo dell'abbassamento del canape è Canu per San Damiano, seguito da Baldichieri con Villella e Don Bosco con Donatini. Quarta è Nizza con Mereu. Durante il primo giro l'ordine resta invariato, ma all'inizio del secondo cade Pusceddu. Alla curva del Cavallone Nizza cerca di sorpassare, ma invece ne approfitta Donatini per passare in seconda posizione, seguito da Villella. L'ordine di accesso alla finale vede San Damiano con Clemente, Don Bosco con Stoppa e Baldichieri con Sgaibarre. Durante il secondo giro cade anche Dando Franceschini, senza riportare nessuna conseguenza
da "Corriere di Siena"

Domenica prossima, 5 ottobre, chiusura della stagione delle corse a pelo
nell'Altomilanese con il Gran premio Banca di Legnano organizzato
dall'associazione Il Barbero. Si correrà sulla pista in sabbia dell'Usignuolo
(anello di 300 metri da percorrere tre volte), alla periferia di Legnano, con
al canapo, tra gli altri, Bandini, Chiti, Canu, Farnetani, V. Zedde, Donatini,
Pusceddu (recente vincitore del Palio di Oristano), Pagliai, Villella, Raffero
e Dino Pes.
Il Gran premio è programmato nel pomeriggio, con tre batterie da 6
partecipanti in ciascuna. In finale accederanno i primi due classificati di
ogni eliminatoria. Al mattino, inizio alle 11:00, sono previste due corse di
preparazione. In pista cavalli purosangue.
da "AntennaRadioEsse"

02 ottobre 2008 da "AntennaRadioEsse"

Sarà Giancarlo Matteucci il mossiere delle corse a pelo di domenica a Legnano, in occasione del Gran premio Banca di Legnano al quale hanno assicurato la loro presenza, tra gli altri, Bandini, Chiti, Canu, Farnetani, V. Zedde, Donatini, Pusceddu, Pagliai, Villella, Raffero e Dino Pes.
Per il mossiere toscano, si tratta dell'esordio nel mondo paliesco legnanese.

Legnano La premiazione di Valter Pusceddu (Bighino), Massimo Donatini detto Stoppa e Dino Pes detto Velluto

Valter Pusceddu ha vinto a Legnano la riunione di corse a pelo, per cavalli purosangue, organizzata dal Barbero sulla pista in sabbia dell'Usignuolo. Nella prima batteria la vittoria è andata a Dino pes seguito da Pusceddu, nella seconda batteria vince Donatini seguito da Bandini, e nella terza batteria ancora una vittoria di Velluto seguito da Stoppa. In finale, Valter Pusceddu ha preso la testa quando il mossiere Matteucci ha abbassato il canapo e non ha avuto problemi a conservare la posizione. Alle sue spalle lotta per i posti d'onore con Donatini che in due giri ha superato prima Bandini e poi Dino Pes, conquistando il secondo posto. Terzo classificato Velluto che nelle batterie aveva dominato vincendo due corse. In finale anche Virginio Zedde e Maurizio Farnetani, arrivati lontani dai primi

Valter Pusceddu con Aceto nei box di Piazza Alfieri. Bighino lascia la Cattedrale che non vince da 31 anni. Arriva Giuseppe Zedde detto Gingillo

Novità di Palio non soltanto a Siena, dove Bruschelli si è accasato nel Nicchio, ma anche ad Asti. Il rettore della Cattedrale ha deciso di concludere lo storico rapporto con Valter Pusceddu e alla cena degli auguri nell’oratorio della contrada ha annunciato l’ingaggio di Gingillo vincitore a settembre per San Lazzaro. La Cattedrale non vince il Palio di Asti dal 1977. Il Comune di Moncalvo ha invece confermato Dino Pes. Nei prossimi giorni altri rioni dovrebbero decidere la strada da seguire nella prossima stagione. Per il momento le conferme sembrano andar per la maggiore, ma lo scossone dato dalla Cattedrale potrebbe rimettere tutto in discussione

Il palio di Buti, che si corre in provincia di Pisa la terza domenica di gennaio, annuncia a fantini e cavalli che il riposo è finito e che la stagione sta entrando nel vivo. Tra palii e corse, adesso i fine settimana liberi saranno davvero pochi. E parlare di appuntamenti in giro per l’Italia significa anche aggiornare il panorama delle monte, soprattutto per quanto riguarda i palii maggiori, che si svolgono a maggio (Fucecchio, Ferrara e Legnano) e settembre (Asti). Da Ferrara le prime indiscrezioni danno Luca Minisini a San Benedetto, Alessio Migheli nel San Paolo, Alessadro Chiti a San Giorgio, Mario Canu nel San Luca e Massimo Donatini nel San Giacomo. Restano ancora da definire le monte di San Giovanni, Santa Maria in Vado e Santo Spirito. A Bientina le novità sono Antonio Villella che corre per Santa Colomba e Valter Pusceddu a Viarella. A Legnano Antonio Siri vestirà il giubbetto di San Martino, Andrea Mari quello di San Domenico, Alessandro Chiti correrà per Sant’Ambrogio, Valter Pusceddu per Legnarello, Francesco Caria per San Bernardino, Giovanni Atzeni per San Magno, Giuseppe Zedde per Sant’Erasmo e Silvano Mulas per La Flora. Per quanto riguarda invece il palio di Asti, che è l’ultimo della stagione e che si corre la terza domenica di settembre, la novità è arrivata prima di Natale dal rione Cattedrale, che ha interrotto un sodalizio consolidato con Valter Pusceddu per affidare il giubbetto a Giuseppe Zedde. A San Secondo ci sarà Giovanni Atzeni, mentre Mario Canu sarà nel San Damiano e Andrea Mari nel San Paolo. Confermato Massimo Donatini nel Don Bosco, mentre Viatosto probabilmente opterà per Valter Pusceddu. Possibile l’arrivo di Alessio Migheli nella Torretta mentre Santa Caterina dovrebbe aver chiuso il rapporto con Donato Calvaccio detto “Il Musico“, unico fantino locale. L’ultima novità potrebbe arrivare da San Pietro dove sembra possibile approdi Luca Minisini

Susanna Guarino da "Corriere di Siena"

Vittorio vince il palio di Buti 26 Gennaio 2009

Si avvicina la Primavera e parte la stagione delle corse di cavalli. Il palio di Buti ha registrato di nuovo l’affermazione del giovane Gianluca Fais detto Vittorio, che si è imposto al termine di un duello con Salasso. Per il fantino della Lupa dunque inizia nel migliore dei modi un 2009 caratterizzato da tanti impegni per tutti gli addetti ai lavori
da "AntennaRadioEsse"