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Vita di Siena e delle Contrade

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Messaggio  jabru Gio Ago 20, 2015 7:44 pm

Tabernacoli: stabiliti gli orari della Commissione
Il tema è quello definito dal'articolo 6 del regolamento
reliminare per il Concorso dei Tabernacoli 2015, la Commissione ha deciso di seguire quanto indicato nell’articolo 6 del regolamento:  “Ai fini di una più corretta valutazione da parte della Commissione giudicatrice gli allestimenti dovranno valorizzare il senso religioso della Natività della Vergine Maria celebrata l’8 settembre, ricordando il legame fra la Vergine e la nostra Città, le Contrade e il Palio, nonché il rapporto fra il Tabernacolo e il Popolo della Contrada.” REGOLAMENTO CONCORSO DEI TABERNACOLI 2015

La Commissione presieduta dal presidente del Comitato Amici del Palio Gabriele Bartalucci è così composta:
Magistrato delle Contrade – Laura Bonelli
Comitato Amici del Palio – Michela Rossi
Amministrazione Comunale  – Massimo Bianchini
Amministrazione Provinciale – Raffaella Senesi
Curia Arcivescovile – Don Enrico Grassini
Liceo Artistico Duccio di Boninsegna Siena – Marta Batazzi
Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio  –  Felicia Rotundo
La parte organizzativa è affidata al segretario del Comitato Amici del Palio Luca Bocci e dall’economo del Magistrato delle Contrade Angelo Lorenzetti.

Programma “ Giro tabernacoli ” anno 2015

Ritrovo commissione ore 18,45 in Piazza San Giovanni

CONTRADA ORARIO VISITA LUOGO ALLESTIMENTO TABERNACOLO
1

Selva 19,00 Vicolo delle Carrozze
2

Giraffa

19,15

Via delle Vergini

3

Bruco

19,30

Vicolo degli Orbachi

4

Lupa

19,45

Piazzetta E. Felici

5

Istrice

20,00

Via Malta

6

Drago

20,15

Vicolo della Pallacorda

7

Oca

20,30

Via S.Caterina – all’Incrociata

8

Chiocciola

20,45

Via San Marco

9

Tartuca

21,00

Castellare di Castelvecchio

10

Pantera

21,15

Vicolo del Contino

11

Aquila

21,30

Via del Poggio

12

Onda

21,45

Via Giovanni Duprè 8

13

Torre

22,00

Piazzetta Artemio Franchi

14

Valdimontone

22,15

Intersezione Via dei Servi Via delle Cantine

15

Nicchio

22,30

Vicolo di Finimondo

16

Leocorno

22,45

Via di Follonica

17

Civetta

23,00

Castellare degli Ugurgeri
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Ultima modifica di jabru il Ven Ago 21, 2015 6:48 pm - modificato 1 volta.
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Vita di Siena e delle Contrade Empty il Masgalano va alla Giraffa

Messaggio  jabru Gio Ago 20, 2015 7:47 pm

Siena, 20 agosto 2018 - La Contrada della Giraffa si è aggiudicata il Masgalano 2015. Questo il verdetto sancito dall’apposita Commissione presieduta da Gabriele Bartalucci e chiamata a conferire il prestigioso riconoscimento per le comparse che si sono distinte per eleganza, dignità di portamento e coordinamento durante la sfilata del Corteo Storico, che precede i Palii di luglio e agosto.
Nel prezioso Masgalano, opera scultorea realizzata dall’artista Vittoria Marziari, il richiamo forte all’importanza della prevenzione in medicina: il corpo di una donna accanto alla riproposizione di un mammografo. L’opera, offerta dalla Lega Tumori di Siena, impegnata da anni nella lotta contro il cancro, rappresenta un chiaro richiamo all’importanza dell’adozione di adeguate metodologie di provvedimenti atte a sconfiggere una patologia che ogni anno uccide milioni di persone.
Questi i nomi dei rappresentanti delle Contrade nella Commissione del Masgalano: Gabriele Boschi (Nobile Contrada dell’Aquila); Francesco Carletti (Nobile Contrada del Bruco); Paolo Petreni (Contrada della Chiocciola); Antonio Dami (Contrada Priora della Civetta); Giovanni Sportoletti (Contrada del Drago); Federico Neri (Imperiale Contrada della Giraffa); Emiliano Muzzi (Contrada Sovrana dell’Istrice); Paolo Bartolini (Contrada del Leocorno); Alessandro Gronchi (Contrada della Lupa); Andrea Finetti (Nobile Contrada del Nicchio); Nicola Coppi (Nobile Contrada dell’Oca); Guido Bellini (Contrada Capitana dell’Onda); Marco Ceccherini (Contrada della Pantera); Luca Zanelli (Contrada della Selva); Riccardo Butini (Contrada della Tartuca); Marco Capannoli (Contrada della Torre); Luca Braccini (Contrada di Valdimontone). I misuratori di bandiere e tamburi per la Carriera del 2 luglio sono stati Guido Bruni (Lupa) e Gabriele Bartali (Selva); per quella di agosto Armando Angiolini (Istrice) e Alessandro Bianciardi (Oca).

A seguire la Commissione formata da Filippo Frignani (Aquila), Simone Cantelli (Giraffa) e Giacomo Oretti (Nicchio) ha riconosciuto in David Tanganelli della Contrada dell’Istrice il miglior tamburino di Piazza. A lui l’omonimo premio, realizzato da Cecilia Rigacci, e offerto dalla Contrada della Chiocciola in memoria di Stefano Bellaccini detto “Bano”. L’omaggio ripropone la parte superiore di un tamburo con, sul retro, le mazze donate dai tamburini che, dal 1999 ad oggi hanno preso parte alla Passeggiata storica, mentre è sul davanti la mazza appartenuta a Bellaccini ed arricchita da un anello d’oro che rappresenta un regalo, strettamente personale, al vincitore del premio.
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Regolamento del Palio e rituale contradaiolo

Messaggio  jabru Ven Ago 21, 2015 6:44 pm

Riflessioni sinottiche e comparate di Paolo Piochi

SIENA. Di seguito la lettera che Paolo Piochi ha inviato ad Andrea Viviani (rettore del Magistrato delle Contrade), al sindaco Bruno Valentini, al presidente del Consorzio Tutela del Palio ed al presidente del Comitato Amici del Palio.

“La stagione paliesca da poco conclusa sul Campo rimarrà ben impressa tra i documenti di archivio non solo per ricordare le Contrade che hanno riportato una fulgida vittoria, ma anche per talune incredibili prestazioni verificatesi nella carriera di luglio e per il clamore che si è inevitabilmente acceso sulla interpretazione e sulla corretta applicazione delle norme che disciplinano la nostra secolare Festa a tal punto da fornire materia in abbondanza più per i giuristi che per gli storici nonostante questi ultimi avranno da annotare fatti molto particolari e collaterali alle due carriere, persino di immeritato dileggio verso la nostra Città.
Anche se sui vari aspetti sarebbe stato interessante leggere un maggior numero di commenti di coloro che nel corso degli anni sono stati i più qualificati rappresentanti delle nostre Istituzioni al fine di alimentare un necessario movimento di opinione, negli interventi sin qui resi noti si è tuttavia riscontrata la opportunità di stimolare una profonda riflessione – citando ad esempio un ciclo di conferenze già organizzate e patrocinate dai massimi Organismi cittadini – sul Regolamento del Palio, con particolare riferimento sia al rapporto tra norme codificate e tradizione che all’adozione di adeguate contromisure volte ad ottimizzare la gestione di quelle complicate situazioni che vanno ad impattare sulla “mossa e giustizia paliesca”.
Tali interventi non potevano non evidenziare il fatto che si dovrebbero sempre tenere a mente, quando si ha a che fare proprio con il Regolamento del Palio, non solo quei sani principi di “tradizione” e di “buon senso”, ma che anche certi comportamenti tra le Contrade, la disciplina dei cui rapporti insieme alla gestione delle dinamiche del Palio dovrebbero rimanere sempre circoscritte entro auspicabili ambiti di coerenza ed obiettività dell’Amministrazione Comunale, rispettino gli interessi collettivi, superino in ogni caso interessi e posizioni di parte, recuperino poi una diffusa cultura del “senso della Festa” ed esaltino infine il rispetto reciproco che è alla base della nostra storia.
Poiché non ho finora letto – forse per una mia grave disattenzione – alcuna nota ufficiale riguardo al fatto che il tema sollevato sul Regolamento del Palio sia stato oggetto di un approfondito dibattito all’interno del Magistrato delle Contrade così da poter contribuire, data l’autorevolezza e la competenza dei suoi componenti, non solo a dirimere legittimi dubbi sulla corretta interpretazione ed applicazione delle vigenti disposizioni, ma anche a fornire preziosi suggerimenti per una loro eventuale rivisitazione, resta tuttavia inteso come il rispetto delle norme, in ogni campo e soprattutto da parte di chi deve poi assumere risolute e non criticabili decisioni, si riveli nella quotidianità un aspetto inderogabile e di rilevante cogenza.
E’ del resto poi di tutta evidenza come la trasgressione del Regolamento del Palio venga maggiormente avvertita dai senesi di fronte ad eccezionali accadimenti che si ripetono con sistematicità nel tempo, suscitando ogni volta considerazioni indignate e dai toni di grande effetto da parte di tanti contradaioli arruolati d’improvviso nell’esercito dei puritani a tal punto che perfino l’Amministrazione Comunale, in attesa di deliberare le sanzioni previste alle usuali scadenze, può sentirsi in dovere di comminare con la massima sollecitudine, come è accaduto quest’anno, esemplari punizioni che parrebbero comunque
discutibili con il timing attualmente previsto dalla normativa in vigore.
Se la tempestività e la omogeneità dei provvedimenti sanzionatori appaiono oggi gli orientamenti prevalenti, non di minore importanza sulla materia sembrerebbe l’impegno che dovrebbe essere allora riservato, beninteso con le dovute proporzioni, anche al Rituale Contradaiolo – normativa questa di diretta emanazione del Magistrato delle Contrade – in merito al quale, in questi ultimi anni mi sono più volte permesso per iscritto di rappresentare, a mio modesto avviso e senza alcuna presunzione, talune smagliature e di rimarcare altresì evidenti violazioni comportamentali cui né l’Amministrazione Comunale né il Magistrato delle Contrade – nella loro più totale indifferenza – sembrano voler porre rimedio, seppure certe disposizioni non lascino spazio ad interpretazioni semantiche di qualsivoglia convincente natura, ma necessitino solo di essere semplicemente osservate.
Si tratterebbe, in pratica, di ricordare e di richiamare l’attenzione di tutti gli Onorandi su quanto, tra l’altro, espressamente riportato in premessa di questa regolamentazione, ovvero “seguire le norme proposte dal Rituale è uno dei modi attraverso i quali le nostre diversità possono continuare a consolidare l’indispensabile unità dei diciassette popoli nella comune Senesità, unica difesa delle nostre tradizioni”. Ella, Onorando Rettore, è un uomo di legge e quindi, a maggiore ragione e con più determinazione rispetto ad altri suoi predecessori, dovrebbe fare propria l’esigenza che almeno all’interno del Magistrato
delle Contrade siano rispettati certi principi che, seppure in apparenza marginali al Palio, contribuirebbero in parte a diffondere quella uniformità e modernità della cosiddetta cultura del “senso della nostra Festa” a cui molti personaggi di prestigio si sono più volte appellati in occasione di importanti dibattiti, conferenze, interviste, riunioni e tavoli di lavoro; quel “senso” che custodisce sì regole, regolamenti e rituali ma che, a causa di una generalizzata associazione di demagogiche responsabilità e di ipocrite complicità che si perdono nella notte dei tempi, viene spesso ignorato e tradito rimanendo fino ad oggi relegato – come dimostrano bene i fatti – solo tra i buoni propositi e/o tra quei rapporti di convenienza molto forti.
Pur consapevole che a tutela della nostra Festa siano state emanate in questi ultimi anni importanti disposizioni correttive, credo che chiunque stia rivestendo od andrà in futuro a ricoprire incarichi di responsabilità istituzionale non possa in alcun modo ritenere che lasciarsi sopraffare dal disinteresse e dalla indeterminatezza verso i più banali provvedimenti sia un peccato veniale, ma per il bene di Siena e per quanto di rispettiva competenza dovrebbe invece prendere una posizione ferma senza tanto badare a compromettere ambizioni personali ed appassionarsi soprattutto alla gratificazione delle più alte
aspettative volte ad e vitare, con il trascorrere del tempo, di mettere in serio pericolo il valore storico, culturale e sociale del Palio e di tutte le sue straordinarie Contrade.
Distinti saluti.”.
Paolo Piochi da ilcittadinoonline
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Vita di Siena e delle Contrade Empty LA FESTA DEI TABERNACOLI A SIENA

Messaggio  jabru Ven Ago 21, 2015 6:54 pm

Sono stati definiti li orari di passaggio della Commissione del Comitato Amici del Palio nelle Contrade per il Concorso dei Tabernacoli 2015.

Per quanto riguarda il tema, la Commissione ha deciso di seguire quanto indicato nell'articolo 6 del regolamento: "Ai fini di una più corretta valutazione da parte della Commissione giudicatrice gli allestimenti dovranno valorizzare il senso religioso della Natività della Vergine Maria celebrata l’8 settembre, ricordando il legame fra la Vergine e la nostra Città, le Contrade e il Palio, nonché il rapporto fra il Tabernacolo e il Popolo della Contrada."

La Commissione presieduta dal presidente del Comitato Amici del Palio, Gabriele Bartalucci, è così composta:
Magistrato delle Contrade - Laura Bonelli
Comitato Amici del Palio – Michela Rossi
Amministrazione Comunale - Massimo Bianchini
Amministrazione Provinciale – Raffaella Senesi
Curia Arcivescovile - don Enrico Grassini
Liceo Artistico Duccio di Boninsegna Siena – Marta Batazzi
Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio - Felicia Rotundo

La parte organizzativa è affidata al segretario del Comitato Amici del Palio, Luca Bocci e dall'economo del Magistrato delle Contrade, Angelo Lorenzetti.

GLI ORARI
(contrada, orario visita, luogo allestimento tabernacolo)
1 Selva 19,00 Vicolo delle Carrozze
2 Giraffa 19,15 Via delle Vergini
3 Bruco 19,30 Vicolo degli Orbachi
4 Lupa 19,45 Piazzetta E. Felici
5 Istrice 20,00 Via Malta
6 Drago 20,15 Vicolo della Pallacorda
7 Oca 20,30 Via S.Caterina - all'Incrociata
8 Chiocciola 20,45 Via San Marco
9 Tartuca 21,00 Castellare di Castelvecchio
10 Pantera 21,15 Vicolo del Contino
11 Aquila 21,30 Via del Poggio
12 Onda 21,45 Via Giovanni Duprè 8
13 Torre 22,00 Piazzetta Artemio Franchi
14 Valdimontone 22,15 Intersezione Via dei Servi Via delle Cantine
15 Nicchio 22,30 Vicolo di Finimondo
16 Leocorno 22,45 Via di Follonica
17 Civetta 23,00 Castellare degli Ugurgeri
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Vita di Siena e delle Contrade Empty BLOCK NOTES: PALIO, GLI ARGOMENTI CALDI DA AFFRONTARE NEL LUNGO INVERNO

Messaggio  jabru Ven Ago 21, 2015 6:56 pm

La stagione paliesca si è chiusa...restano sul tavolo alcuni temi che l'immobile Magistrato delle Contrade, gli addetti ai lavori, allevatori e proprietari, il Comune e un po' tutti i Senesi potranno – se lo vorranno – affrontare, nei lunghi mesi invernali, per migliorare alcuni meccanismi che qualche crepa cominciano ad evidenziarla.

Dei problemi della mossa, allineamento fra i canapi e rispetto delle posizioni assegnate, e compito e tempi della rincorsa ho già trattato in un pezzo che metteva in risalto le carenze manifestate dal mossiere Ambrosione.

Il posto al canape è sacro e va rispettato per le prove e ovviamente per il Palio. La rincorsa ha pochissime possibilità di farsi valere e allora si pone seriamente la questione della giusta maturazione delle mossa oltre alla presunta incapacità dei fantini di affrontare il compito con la dovuta accortezza. Lo so, non è quello della rincorsa un problema di semplice risoluzione, ma è un dato incontrovertibile che con questo andazzo una Contrada, la decima, venga praticamente esclusa in partenza dalla carriera.

Altro tema: i cavalli, il loro numero alla tratta, e la loro presenza sul tufo.

Questa volta, concomitante il maltempo, si è sfiorato il ridicolo. Ho trovato assurdo, ma potrei dire stucchevole, che l'equipe veterinaria si sia assunta il compito - spinta da chi e che cosa? - di scremare il numero che partiva da oltre 90 barberi che avevano partecipato al previsto protocollo ad appena 20 soggetti, oltre ai "magnifici otto" che erano già stati esentati dal partecipare alle prove mattutine, regolamentate, poi annullate.

Se davvero i veterinari hanno ritenuto validi 20 barberi - fra i quali figuravano almeno quattro-cinque brenne patentate - c'è nel protocollo, nelle visite e nel meccanismo qualcosa che non va. Personalmente ritengo gli allevatori, gli allenatori e i proprietari in grado di portare in Piazza soggetti validi, preparati e sani. Possibile che ci siano casi al limite, ma che da novanta si passi ad appena 20 stona e di brutto! A disdoro degli appassionati cavallai, a disdoro dei preparatori, ma anche a disdoro dell'equipe veterinaria del Comune che questi cavalli ha il compito di seguire da Monticiano, a Mociano, al Ceppo e in ogni dove.

Ritengo inverosimile che non si sia potuto (o voluto?) arrivare alle batterie del 13 agosto con almeno dieci-dodici barberi in più.

Per quanto riguarda i proprietari questi sono padroni di portare o no i cavalli sul Campo. Ma una volta che hanno fatto la trafila e magari intascato qualche prebenda comunale hanno il dovere di portare i cavalli nel Cortile del Podestà. Non li portano e non sono in grado di certificarne l'assenza? Semplice, i soggetti da loro ritirati saranno esclusi per il futuro dal Palio. Così, semplicemente.

Ultima questione. La ferita, per me insanabile, della manifestazione degli animalisti che le Autorità a questo preposte hanno permesso che si tenesse il 16 agosto.

Questo per me resta un "vulnus" perpetrato ai danni del Palio, della Festa dei Senesi e della città.

Inaccettabile che a gruppi di sedicenti amici degli animali si sia concessa la patente per sputare accuse infamanti ai nostri danni e proprio nel dì della Festa.

Non è successo niente, si è detto, e poi erano relegati a cinque chilometri dal Campo.

Puerili giustificazioni che non fanno onore a chi le ha messe in piazza. In piazza c'è andata Siena, ci sono andate le Contrade e tutti i media – meno la TV di Stato nella quale per fortuna operano la Bruchi e il Bianchini, due Senesi veri – ci hanno messo alla berlina, chi definendoci "tifosi" chi violenti. E meno male che non è successo niente. Sul piano fisico...perchè sul piano morale abbiamo perso tutti e soprattutto chi ha operato affinché Rizzi e soci ci contestassero. E a casa nostra!!!

Roberto Morrocchi da OKSiena
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Giustizia paliesca, il quadro delle pene. Mazzini: "Ci sarà molto da leggere"

Messaggio  jabru Sab Ago 22, 2015 8:35 pm

Siena, 22 agosto 2015 - IL  PROSSIMO anno quanti fantini resteranno fuori?» «Puniranno severamente il cambio di posto?» E ancora: «Come saranno valutati i fronteggiamenti sia di luglio che di agosto?». Civetta-Leocorno, Nicchio-Valdimontone e Onda-Torre, per intendersi. E la vicenda Veleno II, finita anche in procura, quali conseguenze avrà? Entrerà in scena la responsabilità oggettiva della Contrada? E nel caso quale metro verrà utilizzato? Alzi la mano chi non si è posto uno di questi interrogativi. Azzardando magari anche qualche pronostico, prendendo in giro un amico. O, semplicemente, guardando alle strategie future. Perché nel Palio, come nella vita, sovente è ‘mors tua vita mea’. Se qualche fantino di grido dovrà saltare un giro, la schiera di chi aspira ad un giubbetto è lunghissima e pronta ad inserirsi nei ‘giochi’ invernali. Allo stesso modo, se alcune Contrade verranno messe dietro la lavagna, cresceranno per altre le possibilità di estrazione. «Attendo la relazione dei Deputati della Festa – si limita a commentare l’assessore delegato al Palio Paolo Mazzini –, credo che ci sarà molto da leggere. Questa stagione per me risulterà piuttosto impegnativa».

Vediamo allora quale è la base di partenza. Fra i fantini c’è attesa soprattutto per Brio, non giriamoci intorno. Ricevette un’ammonizione per essere partito dal quarto anzichè dal secondo posto il 2 luglio 2013. Poiché la sanzione si sconta dopo 3 Carriere corse, dunque per Provenzano 2015, bisogna vedere che interpretazione sarà data dai Deputati e poi da assessore e giunta (che accoglie o riforma le proposte di punizione) alla sua posizione di partenza. Tittia è invece ‘pulito’. Così come Trecciolino e Scompiglio. Niente pendenze con la giustizia paliesca per il sardo-tedesco. Però ad agosto è andato via dal primo anziché dal quarto posto. Ma un’eventuale ammonizione non basta a far scattare il Palio di squalifica, ne servono due. Gli altri fantini che già devono fare i conti con pene in corso, avendo un’ammonizione, sono Bellocchio (va tenuto presente che il palio del 16 agosto 2014 fece solo le prove per l’infortunio al cavallo), Salasso (per lui non ci dovrebbero essere problemi, ad agosto era anche di rincorsa) e Girolamo. Nessun altro ha sanzioni che possono pesare. Così come, spostandoci sul versante Contrade, sono ‘pulite’ Valdimontone e Nicchio, la stessa Civetta. Mentre il Leocorno deve già fare i conti con una deplorazione rimediata nell’agosto scorso per la vicenda legata all’aggressione a due volontari della Pubblica assistenza. Una ne ha anche la Torre che scadeva con l’Assunta 2015 essendo stata presa a Provenzano 2011 per il comportamento tenuto durante l’assegnazione dei cavalli. L’Onda ha una censura, l’Istrice due deplorazioni prese nel luglio 2013 ma questa volta con non è stata protagonista, unitamente alla sua storica rivale, né del dopo-prove, né del post Palio.

di Laura Valdesi da La Nazione
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Vita di Siena e delle Contrade Empty A proposito di Festa e di Contrade

Messaggio  jabru Sab Ago 22, 2015 8:46 pm

Forse non si riflette mai abbastanza che le Contrade, come oggi le conosciamo, sono solo la versione addomesticata delle antiche divisioni amministrative e militari in cui si articolò la Città-Stato senese. Con la fine della Repubblica, perdute le originarie funzioni, esse sopravvissero essenzialmente appassionandosi sempre più all’ultimo dei molti giochi che la Piazza ha ospitato nei secoli: il Palio ‘alla tonda’. Uno spettacolo che, non a caso, ebbe fortuna sotto l’egida del Principato mediceo, il quale non poteva gradire che i popoli delle Contrade si azzuffassero nelle Pugnate, o nelle loro versioni edulcorate, come le Asinate o le Bufalate. Tutti giochi che potevano risvegliare il mai domato spirito repubblicano dei Senesi, e il loro ricordo d’essere stati popolo in armi. Meglio, dunque, affidarne la rappresentanza a fantini mercenari, montati su cavalli di servizio, impegnati in una giostra a colpi di sovatto, trasformando i contradaioli, da protagonisti, in figuranti. In questo senso si può dire che l’invenzione del Palio ‘alla tonda’ (nemmeno parente del Palio alla ‘lunga’, che si correva in tutte le città del centro nord, ma con cavalli di pregio e di privati) fu uno strumento efficace per controllare completamente il popolo, mercé quel ‘governo stretto’ che l’oligarchia cittadina non era mai riuscita a istaurare, e cui si pervenne con la concessione, da parte di Filippo II di Spagna, della Città e Stato di Siena in feudo alla dinastia di Cosimo dei Medici. Non è un caso che il Palio ‘alla tonda’ nasca con le celebrazioni legate alla basilica di Provenzano, fortemente sostenuta dai Medici in contrapposizione con la Cattedrale, depositaria della tradizione repubblicana della Città. La Controriforma, poi, inserendo in quelle antiche istituzioni civili la sua ritualità barocca, le avvicinò alle Compagnie laicali, fin quasi a confonderle con esse. Ne è prova l’impegno che le Contrade allora mostrarono nell’organizzare processioni, nell’impegnarsi in opere di carità (come dotare fanciulle povere) o nel cacciare meretrici dal proprio territorio, mentre, contemporaneamente, andavano perdendo le loro antiche funzioni, prima di tutte quella militare. Tuttavia, pur sotto il dominio mediceo, l’oligarchia cittadina non rinunciò mai a testimoniare, in occasione della visita o il passaggio di qualche grande personaggio, la sopravvivenza di uno Stato senese. E la Festa con tanto di carri allegorici, comparse ordinate militarmente e giostra finale, fu il mezzo teatrale più idoneo allo scopo.

Gradatamente, il superamento di uno stile (forzatamente) austero a favore di un consumismo gastronomico ossessivo e la prepotente invasione nel Palio della visibilità televisiva, hanno finito col mutare ulteriormente e profondamente la natura delle Contrade, facendone prevalere gli impegni essenzialmente sulla conquista del drappellone e sulle attività per sostenere il peso delle relative, esorbitanti spese. In questo modo esse rischiano di trasformarsi in associazioni dedite alla sola Palio-gastronomia: ben lontane, quindi, dalla loro origine d’istituzioni repubblicane, eredi e protagoniste di un rito politico-religioso, cui è legata l’immagine più profonda e vera della Città. Immagine, ora più che mai, focalizzata sulla sola drammaticità della corsa, di cui le masse televisive si sollazzano senza capirne l’essenza, spesso criticandola senza capire.

Un pericolo, però, che non si esorcizza, proclamando che il Palio è solo dei Senesi, poiché, come sopra ricordato, la Festa mai si fece solo per i Senesi.

Se impedire le riprese televisive (e limitarne il danno) non è ormai possibile, è, invece, possibile impedire che fasi cruciali del Palio, come la mossa, siano sottomesse all’autogestione dei fantini o ai soli interessi particolari delle Contrade.

Infatti, parlando di mossa, lo spirito e la lettera del Regolamento ci dicono che essa dovrebbe essere rapida e la più ordinata possibile, onde evitarne un’anarchia più adatta a un paliotto paesano.

Né vale invocare la ‘giostra’, la quale, a norma dell’art. 84, non è consentita all’interno dei canapi, poiché l’articolo citato consente l’uso aggressivo del nerbo (arma principe della ‘giostra) solo dopo il bandierino. Senza dimenticare il tormento che le attese snervanti arrecano ai cavalli (o i drammi escretori di chi si trova prigioniero, per ore, della conchiglia).

Tuttavia, non è possibile sperare in mosse rapide e decorose, limitando la discrezionalità del Mossiere nell’infliggere richiami ai fantini, con conseguenti sanzioni esemplari per volontari cambi di posto. Soprattutto, non lo è senza fissare norme efficaci per limitare (e non per accrescere) lo strapotere della rincorsa: anche a costo d’intralciare le ‘strategie’ ventilate, più per vanità di vetrina che per una loro reale consistenza, da alcuni allievi di Napoleone.



Paolo Neri da Sienanews
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Video dei cazzotti diffusi sul web: “Il Consorzio non può fare niente”

Messaggio  jabru Sab Ago 22, 2015 8:53 pm

Non c’è legge che tuteli le immagini del dopo corsa del Palio divulgate sul web. Non è possibile vietare le riprese una volta giunta al bandierino la contrada vittoriosa e poco si può fare contro quei filmati dei cazzotti tra contrade che da giorni sono in rete e quindi consultabili in tutto il mondo. Lo ha spiegato questa mattina Paolo Leoncini, amministratore delegato del consorzio per la tutela del Palio, nel programma di Cristiana Mastacchi su Antenna Radio Esse. “Vi ringraziamo per la chiamata che ci permette di chiarire alcuni aspetti: primo fra tutti che il consorzio lavora tutto l’anno e relaziona ai priori delle contrade quindi non siamo in fermi ed silenzio come molti stanno dicendo in questi giorni. Noi possiamo intervenire, con il nostro pool di avvocati, quando c’è la divulgazione di immagini della corsa, dopo non c’è esclusiva e anche un semplice spettatore può, con il cellulare, fare il video e metterlo sul suo profilo social. Purtroppo non sono i turisti a divulgare le immagini, spesso sono senesi che non si rendono conto del danno che fanno alla festa. Noi come consorzio curiamo le dirette Rai del Palio e cerchiamo di spiegare agli spettatori quali sono i valori positivi della festa, poi basta un video per vanificare tutto. Se questa abitudine non finisce andremo incontro a grossi guai, stiamo scherzando con il fuoco”.
AntennaRadioEsse
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Vita di Siena e delle Contrade Empty CAUSARANO: "VEDERE IL PALIO ALLA TELEVISIONE E' STATA UNA SOFFERENZA"

Messaggio  jabru Dom Ago 23, 2015 8:06 pm

Andrea Causarano, medico sociale della prima squadra della Juventus e grande contradaiolo della Selva, nonché recente vincitore del Premio Mangia 2015, ai microfoni di Oksiena ha parlato delle sensazioni dopo lo splendido Palio vinto dalla sua Selva.

Che sensazione è stata vedere il Palio da lontano?
E' stata una sofferenza, noi di Siena siamo abituati a vederlo in Piazza del Campo, io peraltro ci sono anche nato in Piazza del Campo, per la prima volta in vita mia ho visto il Palio alla televisione.

Una grande vittoria quella di Tittia su Polonski
E' stato un Palio dominato grazie alla forza del cavallo e quindi voglio fare i complimenti alla stalla che è riuscito a farlo rendere al massimo e complimenti anche alla dirigenza perché mi sembra che sia stato un Palio gestito al meglio durante i 4 giorni. Infine complimenti anche a Giovanni Atzeni detto Tittia che, insieme al cavallo, hanno dominato il Palio.

La vedremo a Siena per i Festeggiamenti di questa vittoria?
Intanto spero di andare domani a cena nella Selva, dovrei avere il giorno libero quindi ne approfitto. Dopo i festeggiamenti per il Mangia dove sono dovuto partire subito nel pomeriggio, ritornerò a Siena domani o stasera dopo la partita e come ho detto spero domani di andare a cena con i miei amici nella Selva e fare i complimenti di persona al capitano e al fantino. Il capitano mi ha telefonato 5 minuti dopo la fine del Palio perché ha avuto un problema fisico, è stata la prima persona che ho sentito dopo la fine del Palio. Voglio fare i complimenti alla mia contrada che ogni cinque anni deve mettere un “tassello” con la vittoria del Palio.

E' stato un anno ricco di soddisfazioni per lei , sotto tutti i punti di vista...
Sì certo, è stato un anno indimenticabile, voglio ringraziare ancora la mia contrada per la festa che mi ha organizzato in occasione della consegna del Mangia e per la determinazione che ha messo nel fare sì che questo premio fosse assegnato a me.

Francesco Zanibelli da OKSiena
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Ceccuzzi (Torre): "Abbiamo presentato un esposto"

Messaggio  jabru Lun Ago 24, 2015 7:46 pm

Siena, 24 agosto 2015 - «ABBIAMO presentato un esposto e un addendum su quanto accaduto nel dopo-Palio con l’Onda». Ad annunciarlo è il priore della Torre Sergio Ceccuzzi che già a caldo era intervenuto per stigmatizzare i fatti avvenuti in Piazza, all’altezza di Palazzo Berlinghieri, vicino all’imbocco di via Duprè. Su cui anche Malborghetto, come anticipato ieri, ha depositato una memoria che arrichisce il fascicolo già corposo della giustizia paliesca.

Priore Ceccuzzi: un esposto?

«Era stato presentato nei giorni scorsi a sindaco e Deputati della Festa. Successivamente, ma sempre nei termini previsti dal Regolamento, la Contrada ha depositato un addendum con ulteriori elementi che confido possano essere valutati con giudizio serio e onesto».

Un papier che accresce un capitolo di per sè voluminoso della giustizia paliesca.

«Lo stesso assessore delegato al Palio Paolo Mazzini ha detto, proprio sul vostro giornale, che ci sarà da leggere molto».

L’auspicio della Torre?

«Mi ripeto: che leggano approfonditamente tutti gli atti e sia espresso un giudizio privo di ogni spirito di parte e chi è di parte si astenga dal giudizio».

Che episodio è stato quello con l’Onda?

«L’ho già definito in modo netto, non vorrei ripetermi, né tornarci sopra adesso. Aggiungo solo che a volte certi confronti fanno parte della tradizione, altri no. Fanno solo male alla Festa».

Chiederete un incontro al sindaco?

«Ho già avuto modo di parlare con lui e anche con il vice sindaco in occasione dela ricevimento delle autorità nella Selva. Allo stato attuale non c’è ragione di chiedere alcunché».

La reazione della sua Contrada?

«Abbiamo dovuto faticare molto perché la gente è molto arrabbiata per l’episodio in quanto non c’era volontà di creare zuffe. Stiamo festeggiando ancora la vittoria di luglio e ci attendono altri bei momenti».

A proposito: il 3 ottobre la vostra cena della vittoria, il 4 quella della Selva.

«Le date definitive le fisserà il seggio entro la fine della prossima settimana. La proposta è di fare il 26 settembre la festa nel rione, il 3 ottobre la cena. Cercheremo comunque di concordare con la Selva almeno le date degli eventi più importanti, sfalzandoli, per evitare incroci».

di Laura Valdesi da La Nazione
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Getty, stregato dalla Festa. Una vittoria attesa trent’anni

Messaggio  jabru Ven Ago 28, 2015 7:31 pm

Siena, 28 agosto 2015 - «SI ERA già capito nel Palio della Torre che andava. Grintoso, non un freddone. Quando l’ho visto primo a San Martino, Polonski, dietro Mocambo... Dopo tanti anni di magra due cavalli miei che lottano il Palio... Fino all’ultimo bisogna aspettare, non si sa mai. Ma ho urlato tanto, più che altro perché avevo interrotto questa sorta di tabù. Da 30 anni portavo i cavalli in Piazza ma nessuno era riuscito ancora a vincere». Sembra un senese, Mark Harris Getty. Di quelli nati sulle lastre, quanto a passione per la Festa. Mai ostentata, semmai condivisa con gli amici di sempre tenendo sempre il low profile. Lui che sotto i riflettori praticamente c’è nato essendo nipote del fondatore della Getty Oil e facendo parte, dunque, di una delle famiglie più in vista del pianeta.

Tuttora ha una proprietà ad Orgia.

«Sono cresciuto qui e a Roma, queste le due ‘capitali’ della mia infanzia. Entrambe importanti. I genitori comprarono una casa quando ero molto piccolo. Così sono entrato in contatto con il Palio».

E da allora non l’ha mai mollato.

«I primi che ho visto saranno stati quelli del 1967, 1968, poi il Palio della Luna del 1969. E’ stato grazie ad alcuni amici come Furio Brocchi e Marcello Cateni, per esempio, che mi sono appassionato ai cavalli. Una cosa che poteva sembrare l’avventura di un’estate è diventata la passione di una vita».

Però non si è avvicinato a nessuna Contrada.

«I contradaioli sono quelli che nascono a Siena. Sarebbe stato come fare carte false. Nel Palio c’è tanto anche per chi non appartiene ad una delle 17. Ed io avevo la possibilità di partecipare come proprietario di cavalli».

I primi presentati?

«Amore e Barbarella nel 1985».

Quelli rimasti nel cuore?

«Amore, il primo, un grande carattere. Siccome ho un debole per i grigi anche Zucchero, veloce e brillante. Perse il Palio nella Pantera quando Aceto vinse l’ultimo della sua Carriera. Emotivamente sono molto legato a questi due».

E’ stato Polonski, però, tanti anni dopo, a regalare a Getty il successo.

«Alla fine arriva per tutti il momento».

Non ha mai pensato di smettere di portare i cavalli in Piazza?

«A spingermi è sempre stato l’amore per il Palio, manifestazione unica e irripetibile. E la passione per questi animali».

Era in palco per l’Assunta?

«Certo. Lo guardo di solito con Furio, con Dado, con Francesco, con Dario (Colagè, che allena alcuni suoi cavalli, ndr). Ci sono anche ospiti, qualcuno ha visto la corsa più di una volta. Però amo vederlo con le persone con cui sono cresciuto. Non manco mai al Palio dagli ultimi anni ’70».

Agli animalisti che hanno manifestato contro la Festa cosa direbbe?

«Spetta ad altri, non a me pronunciarsi. Credo comunque che abbiano il diritto di parlare e di avere le loro opinioni. Ritengo però che non si rendano conto di ciò che significa, del senso delle Contrade e di Siena come città. Si sbagliano totalmente nel capire l’oggetto del contenzioso».

Da tanti anni tiene i cavalli da Trecciolino.

«Da oltre un decennio. Però lo conosco da molto prima, quando era all’inizio della carriera, nella Civetta. Un giovane promettente, si capiva che aveva qualcosa dentro. Un modo straordinario di percepire le cose ma anche di capire gli animali, le loro potenzialità. Non tutti infatti possono diventare fenomeni in Piazza».

Getty va a cavallo?

«Ho smesso, può essere pericoloso. Ho 54 anni, meglio stare a piedi se non ti alleni regolarmente».

Ha trasmesso la passione per il Palio alla sua famiglia?

«L’amore per Orgia e il mondo delle amicizie che ci sono qui, sì. Ma la passione per il Palio è strettamente mia e della mamma, che adesso ha 83 anni. E’ proprio patita. Non manca mai a Siena. C’era anche il 17 agosto, in Piazza. Una bella emozione».

Conosce Brio?

«Andrea lo conosco da una vita perché stava a Rosia. Così come il babbo e la mamma, da tanto. E’ un amico. Tittia invece lo vedevo quando lavorava da Trecciolino però non ho mai avuto l’occasione di stringere il rapporto».

Chissà, dopo questa vittoria...

«Sono andato a trovare Polonski nella stalla, dopo il successo. Avrebbe potuto correre un Palio a sorpresa, tanto stava bene. Complimenti alla Selva. Tittia l’ho visto poi in Contrada, era molto felice. Un grandissimo fantino, gli auguro una brillante carriera».

di LAURA VALDESI da La Nazione
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Vita di Siena e delle Contrade Empty DA SIENA LA DIFFIDA AL PALIO MANTOVANO DI SAN MARTINO: "USATO STEMMA DELL'OCA"

Messaggio  jabru Lun Ago 31, 2015 7:41 pm

Non è stata una festa spensierata per tutti la quarta “Corsa delle oche" vinta dalla contrada del Vegro contro Piazza e Carrobbio. Gli organizzatori erano veramente preoccupati e avrebbero preferito fosse stata un po' sottotono l'iniziativa di quest'anno all'interno della Festa dell'Oratorio. Il fatto è che la parrocchia è stata diffidata dal Cancelliere, in accordo col Priore, della contrada dell'Oca di Siena dall'aver utilizzato il simbolo-marchio della "Nobile contrada dell'Oca". Dopo l'incredulità del primo momento dovuta al fatto che perfino a Siena sapessero della corsa mantovana (probabilmente attraverso internet), sono subentrati momenti di smarrimento. Come prima contromisura, il parroco ha fatto togliere da internet quante più comunicazioni e manifesti.

Ha risposto poi al cancelliere spiegando che San Martino è una piccola parrocchia che non organizza un palio ma una festa per raccogliere qualche offerta per l'oratorio. Qualche anno fa nel redigere il manifesto alcuni ragazzi col tipografo avrebbero cercato su internet immagini di oche e tra quelle avevano scelto quella che appariva la migliore con quell'aspetto un po' altezzoso e sicuro di sé sormontata da una corona con al collo un nastro azzurro che reggeva l'onorificenza di una croce. Nessuno aveva mai pensato al Palio di Siena. Adesso si aspetta la risposta della contrada senese.

Intanto il palio 2015 si tinge di rosso. La 40^ Festa dell'Oratorio iniziata giovedì 27 agosto con un incontro su temi oratoriani-educativi, è proseguita venerdì 28 con i giochi vinti dalla contrada del Vegro e sabato 29 con la cena dei popoli: una serata musicale con buffet dedicata al tema dell'integrazione; le cui offerte libere raccolte verranno devolute a un Centro di Accoglienza per gli immigrati. Ieri la messa in oratorio dove alle 16.30 si sono riunite le tre contrade: azzurra per il Carrobbio, gialla Piazza gli Egizi e il rosso Vegro Poi la sfilata per le vie del paese, con divertentissimi giochi e punti di ristoro per tutti, per giungere alla tanto attesa corsa dell'oca in piazza Matteotti alle 18.30, vinta sempre dalla contrada del Vegro premiata dal parroco del paese don Marco Sala presente tra il pubblico anche il sindaco Alessio Renoldi. Il rione rosso ha ricevuto anche la targhetta per il miglior tema da parte dei due giudici esterni. Il palio si è concluso con la cena in oratorio alle 20.
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Vita di Siena e delle Contrade Empty 55 volontari 3 postazioni ad alta specializzazione e 4 ambulanze impegnati nei giorni della festa

Messaggio  jabru Mer Set 02, 2015 8:01 pm

La Festa funziona anche grazie a loro: sono i 55 volontari della Pubblica Assistenza, che garantiscono i soccorsi a pubblico e fantini nei giorni del Palio, grazie a 3 postazioni ad alta specializzazione e 4 ambulanze.

La Postazione protetta dall’abbraccio della Cappella del Sodoma in quei giorni si trasforma in un Punto strategico di primo soccorso, nel quale affluiscono i pazienti “recuperati” dalla piazza. Lì viene effettuata la loro prima valutazione e trattamento di emergenza. E’ anche l’unica postazione aperta durante l’assegnazione dei cavalli per tradizione. Oltre ai volontari in verde è presente un medico della Pubblica assistenza e medico infermiere del 118. La postazione di San Martino gestisce i soccorsi prima e dopo la chiusura della piazza e il recupero sul tufo dei fantini caduti: recuperi gestiti in pochi secondi con equipaggi ben coordinati e con l’uso delle speciali barelle scoop exl. per portare in sicurezza il fantino e prestargli le prime cure da parte di medici e infermieri del 118. Durante la prova generale e per la carriera viene attivata la postazione di camicia, riferimento per le richieste di soccorso dentro la piazza: esegue il primo soccorso e conduce i pazienti nelle postazioni medicalizzate di cappella e fonte.

Più di 700 ore di servizio in 5 giorni vissuti tutti d’un fiato dai volontari; senza contare i preparativi in sede, le prove di recupero e gli incontri organizzativi. La “carriera” della Pubblica non dura solo per i giorni in Verde per il Palio e Siena.
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Onda: "Decisione legittima e in linea con il Bando"

Messaggio  jabru Ven Set 04, 2015 7:08 pm

Siena, 4 settembre 2015 - «La nostra decisione è assolutamente legittima, in linea con il Bando di Violante di Baviera e con la tradizione».

Massimo Castagnini, priore dell’Onda, difende così la decisione della sua Contrada di negare alla Torre la possibilità di effettuare la propria cena della vittoria in piazza del Mercato. Un «no», comunicato nell’incontro di mercoledì pomeriggio davanti al sindaco Valentini, che aveva causato l’immediata e decisa reazione del priore della Torre Sergio Ceccuzzi: «L’Onda si è assunta una gravissima responsabilità mancandoci di rispetto».

Paolre alle quali però Castagnini replica così: «Nel Bando si assegna in maniera chiara e inequivocabile metà piazza alla Torre e metà all’Onda, che diventano così parte integrante del territorio di ognuna delle due Contrade. Per cui la situazione è molto chiara: non manchiamo di rispetto a nessuno, ma semmai ci muoviamo nel solco di una storia e di una tradizione che non hanno mai visto alcuna Contrada fare festa nel territorio della rivale».

Nel Bando, che ancora è l’unico strumento di riferimento per dirimere le questioni sui confini, il passo relativo all’Onda recita: «Dall’arco di San Giuseppe per tutta la strada di San Salvadore colla metà del Mercato vecchio...».

Definizione simile è nel paragrafo dedicato alla Torre. «Siamo convinti di esserci mossi – prosegue Castagnini – non solo con il massimo riguardo dei nostri contradaioli e di chi ci ha preceduto tramandandoci certi valori, ma anche dell’unicità del Palio».

L’ultimo passaggio del priore dell’Onda è dedicato più direttamente alla Torre: «È stato semmai antipatico ricevere la comunicazione sulla richiesta di effettuare la cena anche nel nostro territorio, diretta al Comune, solo per conoscenza. Ma per me la questione è chiusa qui. Mi auguro che la vicenda rientri nei giusti canoni e che la Torre si possa godere la propria festa. L’utilizzo di Piazza del Campo? Per quanto mi riguarda non ci sono problemi sulla collocazione della cena».

di Orlando Pacchiani da La Nazione
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Vita di Siena e delle Contrade Empty GP 12 settembre - festa degli aquiloni

Messaggio  jabru Ven Set 04, 2015 7:19 pm

Sabato 12 settembre p.v. la consorella dell'Aquila organizza la "II ed. della Festa degli Aquiloni" in piazza Jacopo della Quercia un allegro pomeriggio assieme a tutti i cittini delle contrade per riempire il cielo di Siena di colori!!!

Ti aspettiamo, gli addetti

____________________________________________________________

La Segreteria

della Nobil Contrada del Bruco

Via del Comune, 44

53100 Siena SI

fax + 39 057747740

mailto:segreteria@nobilcontradadelbruco.it

www.nobilcontradadelbruco.it

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Vita di Siena e delle Contrade Empty Cena di Salicotto in Piazza, il consiglio va verso il sì

Messaggio  jabru Sab Set 05, 2015 7:05 pm

Siena, 5 settembre 2015 - "Sono dell'Oca, ma il Palio è di tutti. Siedo in consiglio comunale dal 2001, dissì ‘sì’ alla Civetta nel 2009, voterò in maniera favorevole a chiunque chieda l’uso della Piazza per la cena della vittoria. Dunque anche alla Torre". Alessandro Trapassi (Siena Cambia) è trasparente come l’acqua delle Mauritius. Tanto da aggiungere: "Ogni Contrada ha diritto di allestire la propria festa nello spazio che ritiene più consono. Farla nel rione è più divertente, puoi addobbarlo liberamente senza restrizioni. Altrimenti è un po’ come andare a mangiare fuori invece che in casa. Si trasforma in una cena elegante. Ma ripeto, se una Contrada chiede la Piazza perché nel rione non c’entra, le deve essere data. Qualunque essa sia. Sono convinto però che a lungo andare si preferirà tagliare qualche posto a tavola e tornare a festeggiare in Contrada. Ha un sapore diverso".

Impossibile trovare un consigliere comunale altrettanto esplicito sulla questione nel rapido sondaggio condotto nel ‘parlamentino’ senese in vista della settimana decisiva per capire se la Torre, il 3 ottobre, potrà cenare in Piazza. Come la Civetta nel 2009 dopo 30 anni di digiuno. Ecco la parola chiave: Castellare. Ossia precedente. "Come si fa a dire ad una Contrada sì e ad un’altra no? Sono d’accordo a concedere il Campo alla Torre – dice Mauro Marzucchi (Siena futura) –, i numeri delle cene della vittoria nelle Contrade stanno crescendo, c’è chi non è in grado di accogliere tutti nel territorio".

Poi chiosa: "L’obiezione più importante è la tradizione. Se Comune e Contrade stessero più attenti a quest’ultima nelle cose importanti...Si perdono tanti valori". "Se esistono dei precedenti la Piazza verrà utilizzata ancora", cesella il concetto Enrico Tucci (Cittadini di Siena). "Non mi esprimo ma a livello personale – spiega il consigliere Pd, torraiolo, Gianni Guazzi – la Piazza è un bene di tutti e della città, perché non festeggiare qui? Concetto generale che avrei espresso anche se la questione avesse riguardato l’Oca".

"Tendenzialmente favorevole continuando a discuterne, però, per non continuare a gestire l’emergenza", assicura Simone Vigni (Pd). Insomma, per Salicotto il vento sembra soffiare in poppa anche se la richiesta è stata presentata (forse) un po’ tardi costringendo a un tour de force visto che l’Onda ha detto ‘no’ alla sua parte di Piazza del Mercato. Abbastanza compatto il Pd (da Katia Leolini a Giulia Periccioli, da Rita Petti a Ivano Da Frassini) nel voler attendere la riunione con il gruppo, probabilmente già lunedì.

"Importante l’incontro di stasera (ieri, ndr) con il sindaco – spiega Carolina Persi (Pd) – per capire l’eventuale iter tecnico unitamente alle motivazioni. Magari un numero elevato di persone coinvolte, se rappresenta una soluzione migliore invece di creare problemi di transito e parcheggio nel rione".

Prudenza, dunque. Ma nessuna chiusura. Poi c’è chi, vedi Federico Nesi (Pd), a livello personale spiega che preferirebbe "venisse allestita in piazza del Mercato. Però non vuol dire che ho già scelto".Se Pasquale Cappelli (Siena Cambia) invita ad "accortezza e responsabilità", il compagno di gruppo Lorenzo di Renzone chiama in causa il precedente della Civetta auspicando però di "sentire il Magistrato, insomma l’umore delle Contrade".

Il nodo, infatti, è che due deroghe alla fine impongono un ragionamento a tutto tondo sull’uso delle piazze. Bisogna vedere se c’è il tempo per farlo adesso (assai difficile) oppure sarà questione invernale. "Non ho dubbi: sarei contrario perché è una zona neutra però atteniamoci al precedente: voterò a favore", taglia corto Giacomo Vigni (Sel).

"Prima voglio capire e percepire l’umore delle Contrade, poi decido", annuncia Pasquale D’Onofrio (Gruppo misto). "Intendo studiare per non commettere errori o danneggiare la città – ammette Laura Sabatini (Siena Cambia)– però da mio marito, selvaiolo doc, ho sempre sentito dire ‘ognuno nel suo rione’".
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Dibattito sull’assegnazione del Masgalano. Il Comitato Amici del Palio dice la sua

Messaggio  jabru Mar Set 08, 2015 7:38 pm

. Il Comitato è stato suo malgrado coinvolto in una discussione riguardante i punteggi attribuiti da parte della Commissione per l?assegnazione del Masgalano.
Su questo argomento praticamente da sempre si sono via via succedute discussioni del genere, che sono del tutto analoghe a quelle che, anche in altri campi, sorgono ogni qualvolta una competizione è decisa dalle sensazioni di una giuria e non da dati oggettivi come tempi o misure: è difficile che le decisioni della giuria vengano apprezzate al 100% e rimane sempre un margine di non condivisione che deriva dalla personale sensibilità di chi valuta la prestazione da giudicare.
Quello che è necessario ricordare è che i giudizi forniti dai Commissari devono essere valutati per quello che sono, cioè espressione di una personale e soggettiva interpretazione dei gesti da valutare che può anche non essere del tutto approvata, ma che, se non altro per la qualità dei Commissari e per le modalità con le quali essi vengono scelti, deve comunque essere ritenuta emessa in completa buona fede e correttezza, con l?unico scopo di dare un contributo positivo alla procedura di assegnazione del Masgalano.
È inoltre doveroso ricordare che la Commissione non è emanazione del Comitato, ma viene scelta dal Comune che seleziona i nominativi dei Commissari tra quelli segnalati dal Comitato e dal Magistrato delle Contrade.
In alcuni social la discussione ha purtroppo avuto una spiacevole enfasi di cui il Comitato si rammarica, ma potrà avere un positivo effetto di stimolo per individuare, tutti insieme e in serenità, eventuali miglioramenti sempre possibili al Regolamento del Masgalano che possano rendere meno discutibili i risultati.

Gabriele Bartalucci – Presidente del Comitato Amici del Palio da ilcittadinoonline
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Festa dei tabernacoli, lo spettacolo di creatività dei bambini

Messaggio  jabru Gio Set 10, 2015 7:14 pm

Siena, 10 settembre 2015 - Il lavoro è stato lungo e impegnativo, cominciato subito dopo il Palio di agosto e concluso martedì sera, a una manciata di minuti dall’arrivo della commissione. Quella della Festa dei Tabernacoli è una bellissima tradizione che coinvolge la parte migliore dei diciassette rioni, ossia quella dei bambini, coloro che hanno in mano il futuro delle contrade.

Ammirevole il lavoro degli addetti ai piccoli di ciascuna consorella che chiamano a raccolta i bambini per costruire le classiche ghirlande e tutti gli altri addobbi necessare all’allestimento del tabernacolo. Un tempo usava e qualche contrada lo fa ancora, accattare per le strade del rione, cercando di reperire fondi confidando nella generosità dei passanti.

La preparazione comincia, come detto subito dopo il Palio di agosto, ma la realizzazione vera e propria del tabernacolo è tutta concentrata nell’8 settembre, con il ritrovo al mattino di addetti e bambini e la lavorazione collettiva che dura fino alle luci della sera, più o meno all’ora di cena.

Poi arriva la commissione che giudica e prende appunti e ognuno in cuor suo spera nella vittoria, magari dopo aver sbirciato il tabernacolo delle altre contrade per avere un termine di paragone. L’attesa dei risultati come ogni anno sarà lunga.
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Vita di Siena e delle Contrade Empty LA PIAZZA DEL PALIO E LE CENE DELLE CONTRADE

Messaggio  jabru Ven Set 11, 2015 6:58 pm

Quando alla Civetta fu concessa Piazza del Campo per tenervi la cena di gala in chiusura dei festeggiamenti per la vittoria riportata da Andrea Mari detto Brio e Istriceddu, fui fra quei due o tre commentatori – il "cronista" fa un altro lavoro e può astenersi anche dai giudizi – che criticarono la scelta fatta dalla Contrada cara a Cecco, contestando vieppiù la delibera comunale.

Ora che la Torre, trionfatrice a luglio, vedi caso con il Mari, il fantino allora, come ora, vittorioso, svolgerà il suo bel cenone sul Campo, mi vedo costretto, per giustizia distributiva, a ritornare sulla questione, certo che la maggior parte dei Contradaioli, cosiddetti silenziosi - e fra questi ci metto anche diversi Civettini e Torraioli - mi capirà, anche se niente, oramai, cambierà più, per il presente che bussa alle porte della città e soprattutto per il futuro.

Lo so, una Contrada che conta circa 4000 protettori, in mezza piazza del Mercato, la parte cioè che il Bando di Violante assegna alla Torre, ci sarebbe stata strettina e allora nulla osta – visto l'incauto precedente civettino – a che, anche alla Contrada di Ceccuzzi Priore, venga concesso l'uso del Campo, che ricordo sommessamente è di tutti i Senesi, contradaioli e non, e dell'umanità intera.

Personalmente - sarà una fissazione la mia, ma in qualche modo comprovata dagli usi e costumi, se non dalla storia della nostra città - resto assolutamente convinto, ora più che mai, che le Contrade, grosse o piccine che siano, debbano festeggiare nel loro rione e territorio, a meno che non si voglia, in un modo o nell'altro, snaturare la festa, cambiandone anche i sapori e le atmosfere.

Insomma nel grandioso galà sul Campo ci vedo il passaggio dalla festa popolare e rionale a una parata di stelle...e non mancherà, me lo immagino, il "red carpet"...

Mi si dirà che la cena di gala è comunque una occasione di giubilo per la città, e che comunque, con la grandeur imperante in quasi tutte le Contrade ci sono ragioni di spazi e di tutela della salute pubblica da salvaguardare.

In fin dei conti la festa si svolgerà poi per una settimana in Salicotto e vicoli e piazzette attigue...e quella sarà la festa vera dei Torraioli...e allora perchè non concedere il Campo per una serata?

Semplicemente perchè il Campo è un terreno di battaglia e per sua costituzione "neutro" in tempo di pace...e perché, torno a ripeterlo per quel poco che conta, è di tutti e quindi di nessuno.

Non avevo niente contro la Civetta e niente ho con la Torre - è chiaro - ...semmai ce l'ho con il Comune che accettando le richieste delle due consorelle non ha valutato – e se lo ha fatto, ha, secondo il mio parere, sbagliato – il risvolto che la decisione si porta dietro.

Accetto scommesse. Da qui a qualche anno...10-15...chi vivrà vedrà...tutte le Contrade che qualche problema di spazio, di agibilità dello stesso, e/o di viabilità, lo hanno, chiederanno alla Amministrazione Pubblica di effettuare la Cena di Gala sul Campo. E chi potrà sindacare sulla loro richiesta?

Ecco io questo lo interpreto se non come un vero e proprio stravolgimento della nostra Festa, come un cambiamento per nulla convincente. Mi avevano insegnato che per il Campo vigeva una regola non scritta, ma da tutti condivisa, e cioè che il Campo non è di nessuno. O, se è di qualcuno, è di TUTTI.

So già che a qualche amico della Torre questo mio pezzo non piacerà, come sollevò una piccola polemica quello scritto a suo tempo, Civetta trionfatrice. ...ma ad uno come me che scrive da oltre 40 anni di Palio, Fantini, Cavalli e Contrade e soprattutto di Siena e della sua Festa, credo che sia concesso di poter dire ciò che ritiene opportuno, senza per questo gridare alla lesa maestà.

Tanto la cena si svolgerà lo stesso sul Campo e tutti saranno felici e contenti...meno ovviamente coloro che come il sottoscritto pensano che Piazza del Campo sia per qualche verso "sacra".

Così semplicemente.

Roberto Morrocchi - da OKSiena
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Cena della vittoria: allestimento il 2, domenica mattina Piazza di nuovo libera

Messaggio  jabru Sab Set 12, 2015 7:21 pm

Siena, 12 settembre 2015 - I TEMPI dovranno essere rapidissimi. Vietato iniziare una settimana prima con i preparativi scenografici, come spesso accade quando la cena si svolge nel rione. Il 2 ottobre al via l’allestimento nel Campo, il 3 sera tutti a tavola per celebrare la vittoria nel palio di luglio. E la mattina di domenica la Piazza dovrà tornare in ordine grazie a un tour del force notturno. Prendere o lasciare. La Torre quindi si sta preparando al ritmo forzato, imposto nella proposta di delibera che arriverà in consiglio comunale il 15 settembre per ottenere la parziale deroga al Regolamento per l’uso della Piazza. Quest’ultima sarà valutata prima nella riunione della commissione Programmazione, bilancio e Affari generali lunedì 14 alle 11,30 chiamata ad esprimere un parere. Interessante, semmai, evidenziare le motivazioni cui si fa riferimento per concedere la Piazza e consentire una cena che ha infiammato il dibattito cittadino.

La Contrada nella sua richiesta del 7 settembre, poi integrata il 10, ribadisce l’impossibilità di trovare spazi adeguati all’evento nel suo territorio, stante anche la disponibilità, solo parziale, di piazza del Mercato. Occupare le strade e i vicoli per il tempo necessario all’allestimento avrebbe inoltre creato disagi alla viabilità e alle attività, in primis commerciali. Senza dimenticare la sicurezza pubblica con particolare riferimento all’accesso dei mezzi di soccorso che sarebbe complicato, così come gli interventi di pronta reperibilità. Questioni che trovano riscontro nel parere tecnico fornito al riguardo dalla polizia municipale. Nell’atto si fa esplicito riferimento anche ad una futura, nuova regolamentazione della materia individuando con Magistrato e altre autorità la soluzione nel caso che si ripresentino situazioni come quella della Torre. Una sorta di conditio sine qua non.

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Vita di Siena e delle Contrade Empty “A pranzo col nonno”, anziani contradaioli in festa al Tartarugone

Messaggio  jabru Sab Set 12, 2015 7:26 pm

Sarà una domenica di festa per gli anziani contradaioli che parteciperanno “Al pranzo col nonno”, organizzato dalle contrade al Tartarugone. La conviviale nata da un’idea della contrada del Bruco ed allargata poi alle altre consorelle vuole essere un’occasione per riunire tante persone che hanno vissuto la contrada ma che oggi non la possono frequentare più. “Grazie a tanti volontari possono venire al pranzo i contradaioli che oggi risiedono fuori Siena o nelle case di riposo – ha raccontato Fabio Pacciani, rettore del Bruco ai microfoni di Antenna Radio Esse – e non hanno più possibilità di muoversi liberamente. L’idea nacque proprio per coinvolgere questi contradaioli che sono rimasti attaccati alla contrada ma che non possono più frequentarla e in questa occasione ritrovano amici e ricordano le loro esperienze di Palio. E’ bello vedere come tanti giovani si impegnino per la riuscita di questo incontro, aiutando anche le associazioni di volontariato per l’accompagnamento degli anziani”.
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Palio e nuovi media, serve responsabilità

Messaggio  jabru Lun Set 14, 2015 1:04 pm

«LASCIO per motivi personali. Grazie alla Contrada che ho sempre sentito vicina, mi ha appoggiato. Due anni vissuti in modo molto positivo». Il priore del Leocorno Massimo Bari, dunque, non farà il bis. Niente nuovo mandato. «A fine settembre verrà formata la commissione elettorale», aggiunge l’onorando. Che nell’assemblea dell’annuncio ha anche affrontato la questione più spinosa delle ultime settimane: il rapporto fra Palio e nuovi media, in primis i social. «E’ importante far comprendere ai contradaioli gli aspetti collegati al loro utilizzo che, a volte, va oltre certi limiti. Al punto che la Festa rischia di non essere compresa nelle vera essenza o, quantomeno, male interpretata», sottolinea Bari. Che annuncia a breve un documento unitario del Magistrato sul tema e spiega con un pizzico di rammarico «come a far circolare video girati nel dopo-Palio siano stati proprio i contradaioli, non persone esterne alla città. Senza rendersi conto che si finisce per dare adito a valutazioni da parte di chi deve tutelare la Festa e anche di chi deve sorvegliarla. Sono convinto che c’è una buona fede di fondo, nessuno intende mettere in difficoltà il Palio».

La reazione dei lecaioli?

«E’ stata molto positiva, dai più grandi ai più giovani».

La Festa si è comunque sempre adeguata ai cambiamenti.

«Verissimo. Il fatto è che negli ultimi 15 anni sono stati veloci e importanti per cui risulta sempre più complesso restare, come si è fatto finora, al passo con i tempi. Ripeto, è difficile far comprendere che certe riprese sono controproducenti. Non tanto quelle della Carriera, peraltro tutelata dal Consorzio e sulle quali esso può intervenire. Piuttosto quelle del post-corsa ma, al riguardo, non esistono strumenti. Si può soltanto sensibilizzare, come infatti sta avvenendo».

Cos’altro ha raccomandato ai contradaioli?

«Nessuno intende operare una censura totale tuttavia, ho ricordato, alcuni aspetti alimentano inutili tensioni. Ho inoltre detto loro che occorre evitare che ci siano in futuro interventi ancora più importanti che portino a stravolgere la Festa. Serve insomma senso di responsabilità nell’uso dei nuovi media».

Oltre a Massimo Bari lascia anche il priore della Lupa Andrea Viviani dopo nove anni consecutivi e 12 complessivi nella carica.

di Laura Valdesi da La Nazione
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Museo del Palio: “Un’opportunità imperdibile per la comunità senese”

Messaggio  jabru Lun Set 14, 2015 6:49 pm

Se ne parla da tempo, ma in realtà non è mai stato fatto niente di concreto. Il Museo del Palio è uno di quegli argomenti che, ciclicamente, tornano alla ribalta nel dibattito cittadino, come è accaduto in occasione del convegno sul Palazzo del Capitano organizzato nei giorni scorsi dalla contrada dell’Aquila. “Un’opportunità imperdibile per tutta la comunità senese – ha detto lo storico e archivista Giovanni Mazzini ospite stamani ai microfoni di Antenna Radio Esse – creare un luogo che serva non tanto a conservare cimeli e monture, quanto un punto di riferimento per raccontare al mondo l’eccezionalità culturale del palio e la sua storia millenaria”.
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Cena della vittoria della Torre in Piazza del Campo

Messaggio  jabru Mer Set 16, 2015 7:32 pm

SIENA. Durante la seduta di ieri il Consiglio Comunale ha concesso l’utilizzo di piazza del Campo alla Contrada della Torre per effettuare, il prossimo 3 ottobre, la cena che festeggia la vittoria del Palio del 2 luglio scorso. Una deroga a quanto previsto dal regolamento per l’uso della piazza per consentire, ad una delle più popolose Contrade, di avere uno spazio

idoneo. Come, infatti, evidenziato nella lettera di richiesta inviata all’Amministrazione, la conformazione fisica del rione e la parziale disponibilità di piazza del Mercato non avrebbero consentito di accogliere, in modo adeguato, un numero stimato di oltre tremila partecipanti, comportando un’ingiusta esclusione di molti contradaioli, nonché disagi consistenti alla viabilità e criticità per la sicurezza pubblica.

Dal sindaco la volontà, espressa durante il lungo dibattito, di rivedere, in stretta collaborazione con il Magistrato delle Contrade, il Regolamento comunale per l’uso della Piazza prima della prossima Carriera di luglio, così da evitare il ricorso alle deroghe.

L’atto è stato approvato con due emendamenti: il primo a firma del presidente del Consiglio comunale Mario Ronchi che autorizza l’organizzazione per la cena nei giorni precedenti il 2 ottobre; l’altro, contenente l’invito alla Contrada per un allestimento sobrio nel rispetto della specifica rilevanza identitaria e simbolica del luogo per l’intera collettività, a firma di Rita Petti (PD), Pasqualino Cappelli e Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia), Simone Lorenzetti (Riformisti) e Pasquale D’Onofrio (Gruppo misto).

L’utilizzo del Campo esclude l’anello esterno per permettere agli esercizi commerciali di svolgere regolarmente la loro attività.
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Vita di Siena e delle Contrade Empty Cena in Piazza della Torre: arriva il sì ma quanta fatica

Messaggio  jabru Mer Set 16, 2015 7:40 pm

Siena, 16 settembre 2015 – UNA FATICA mostruosa, nonostante un dibattito spento e a tratti evanescente, per concedere alla Torre la necessaria deroga per la cena della vittoria in Piazza del Campo. Le cifre: 18 voti a favore, 3 contrari e un astenuto. Amplissimi i banchi vuoti nell’opposizione mentre la maggioranza ha dovuto serrare i ranghi per assicurare i 17 voti indispensabili per quella deroga che sarà l’ultima. «Finite le feste – ha ammonito Pasquale Cappelli (Siena Cambia), che è stato anche rettore del Magistrato – bisognerà verificare, coinvolgendo l'organo che riunisce gli onorandi delle 17 Consorelle, se il regolamento è coerente alle necessità oppure va data un’impostazione diversa». Convitato di pietra, appunto, il Magistrato. Che adesso non potrà sottrarsi dal pronunciamento.

Pensare che sembrava si dovesse andare al giorno dopo per la discussione, tanti sono stati gli intoppi nella seduta consiliare fiume. Invece poco dopo le 20 i due emendamenti sul ‘caso’ aprono la diatriba. Il primo viene illustrato dal presidente del consiglio comunale Mario Ronchi. Si chiede di aggiungere (passerà con 18 voti a favore, 3 contrari e un astenuto) l’autorizzazione, «nei giorni precedenti il 2 ottobre, ad intraprendere le iniziative necessarie al montaggio dei manufatti e propedeutiche alla messa in opera dell’allestimento della cena». A quest’ultimo proposito, interviene il secondo emendamento (approvato in maniera identica) illustrato da Rita Petti (Pd) il quale invita, «data la specifica rilevanza identitaria e simbolica del luogo per l’intera collettività, a una sensibile sobrietà nell’allestimento della festa nel rispetto del decoro della Piazza».

A seguire il fuoco di fila. Rompe il ghiaccio Massimo Bianchini (Nero su Bianco) per esprimere dubbi formali («non credo che il consiglio possa votare deroghe») e sostanziali («si apre la strada a problemi: potrebbero presentarsi in futuro per le cene della prova generale, facendo appello a identiche motivazioni"). E poi, sottolinea, manca il parere del Magistrato. Bolla Siena «una città schizofrenica», l’ocaiolo Andrea Corsi (Moderati di centrodestra) per l’attenzione «di gran lunga superiore ad altre ben più importanti riservata alla questione. Un’attenzione morbosa da parte dei media». Di più. Parla di «delibera pericolosa» perché instilla il principio che da ora in avanti non esistono più le condizioni per fare le feste nel rione. Tutte creano problemi al traffico, disagi ai negozianti. Come nel caso in esame. Insomma, a suo dire «si crea un grave precedente». Non nasconde che dietro questo sì (e anche dietro al dibattito) rileva tanta ipocrisia. E ammonisce: «La città e le Contrade dovrebbero stare attente alla vita di tutti i giorni invece di inseguire le manie di gigantismo. Quasi ci fosse da vendere più biglietti, ma non dico che questo è il caso». «Certo apre uno spazio a tutte le Contrade che vogliono fare la cena in Piazza – riconosce Mauro Marzucchi (Siena futura) – però occorre fare i conti con la crescita esponenziale dei numeri. Nel 1975 all’Istrice bastò lo spazio dentro Porta Camollia, ora sempre più spesso siamo stati confinati in Fortezza. Il problema dunque esiste e va affrontato insieme alle Contrade, gli equilibri si possono trovare».

La mette sul politico Enrico Tucci, rilevando «come la cifra dell’amministrazione sia produrre testi mal scritti». «Perchè umiliare un popolo quando non vedo offensivo concedere Piazza ad una Contrada?», ribatte subito Simone Vigni (Pd).
Avanti così per tutto il dibattito. «Veramente brutto quello che siamo chiamati ad esprimere stasera», lamenta Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra). Dicendosi addirittura «scosso». «Serve ora un’attività illuminata delle dirigenze di Contrada anche per quanto riguarda gli spazi comuni», invita infine Rita Petti.
Il priore della Torre Sergio Ceccuzzi intanto, ascolta in piedi, sulla porta, senza fare una grinza. E allo stesso modo se ne va, una volta incassato il via libera.

di Laura Valdesi da La Nazione
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