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Fantini e cavalli

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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Brio in gran forma

Messaggio  jabru Ven Giu 26, 2009 4:31 pm

Siena, 26 giugno 2009 - Andrea Mari è effervescente ed esuberante, chi lo conosce lo sa e anche il suo soprannome gli si addice. Ma a pochi giorni dal Palio è addirittura esplosivo.
Brio, come stai?
"Benissimo".
Che in una risposta più estesa, considerando l’infortunio a Legnano,significa?
"L’episodio di Legnano è cosa completamente passata, già nel dimenticatoio. Ho uno stato psicofisico buono, mi sento in forma, sono completamente tranquillo. Significa che se a luglio non vinco il Palio, non dipende dal mio stato psicofisico".



Ah ecco, quindi da cosa potrebbe dipendere?
"Dal fatto che c’è qualcuno che è andato più forte di me!".
Facciamo allora un passo indietro a parliamo di cavalli, dal momento che uno dei nomi più interessanti tra i barberi è storicamente legato al tuo: Elisir Logudoro...Ci sarà in Piazza?
"Portato al Ceppo, il cavallo sta benissimo, non ho né dubbi né ripensamenti in merito: sarà in Piazza".
Lo scorso agosto, Elisir dopo qualche anno di grandi compliment ha vinto il suo primo Palio. Quest’anno, quindi, sarà tra i nomi più desiderati... anche da Brio?
"Ci sono attualmente quattro o cinque cavalli che si equivalgono. Ognuno con i pregi e difetti del tutto naturali, ognuno con le proprie caratteristiche ma potenzialmente tutti sullo stesso livello. Ecco perché non si tratta tanto del cavallo ma dell’accoppiata, a fare la differenza..."



Questo conferma che, data la conoscenza con Elisir e dato che in Piazza l’hai montato una sola volta nell’Istrice, andrai a cercarlo?
"Non parto dal presupposto di montare per forza Elisir, proprio perché ci sono altri cavalli, anche, che mi piacciono e che sono sullo stesso livello e che posso montare. Insomma, mi reputo un buon fantino al pari di altri colleghi che come me hanno vinto almeno un Palio quindi alla fine valuterò maggiormente la situazione senza per forza cercare il mio cavallo".
Brio, aspetti il 29 giugno?
"Si. E ho già le idee molto chiare su ciò che vorrò fare".
Puoi dirmene qualcuna?
"No, come faccio!"



Va bene, mettiamola allora in un altro modo: quante Contrade chiuse hai a luglio?
"Diverse. Quantomeno ci sono diverse situazioni in cui non mi reputo il fantino di riferimento per la Contrada. Punto alle cose reali, ho quattro vere possibilità".
Tra queste ci sono Lupa, Civetta e Valdimontone?
"Si, non lo nego. Ma non sono le sole, possibilità reale è anche la Pantera dove ho vinto l’ultimo Palio loro e l’unico mio!".
Il dopo Legnano però ti ha portato la paura di non farcela a luglio e di essere messo da parte?
"Sì, e in alcuni momenti mi sono sentito perso. Ho trovato la forza di riuscire a spengere il telefono: dovevo far fronte all’incidente quindi invece di patire perché non mi chiamavano, io ho spento il cellulare. Quando sono tornato in forma, sono stato io a chiamare le dirigenze e a farmi vedere a cavallo a dimostrazione del mio stato. Ho voglia di tornare al canape, e di ripartire alla grande".



A causa del tuo carattere sei sempre stato definito un presuntuoso...
"E’ solo il mio carattere, non sono presuntuoso ma non posso fingere di avere la palla al piede. Anzi sarebbe l’ora forse di ridere e scherzare di più sul Palio invece di essere sempre patetici, seri: per noi fantini è lavoro ma per tutti, proprio tutti, qauesta è una Festa. viviamola come tale!".

Katiuscia Vaselli
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Messaggio  jabru Ven Giu 26, 2009 4:39 pm

Siena, 25 giugno 2009 - Un cavallo eccezionale, dal carattere unico: freddo al canape, gestibile e preciso in corsa. Questo l’identikit di Dostoevskij, classe 1999. Uno dei nomi più attesi di Provenzano anche se nel suo curriculum ci sono solo due Carriere, la prima corsa nel Valdimontone e la seconda, due anni fa, nel Nicchio quando sfiorò il successo. Doveva essere il suo rientro quello del 2 luglio, invece, seppure con grande amarezza del proprietario, il cavallino non sarà neppure questa volta della partita.



Fabrizio Brogi ha acquistato Dostoevskij, che gli era entrato nel cuore, nell’ottobre scorso. Come mai non sarà oggi al Ceppo?
"Sono particolarmente dispiaciuto di dover prendere questa decisione. Non lo porto poichè ha accusato una lieve intossicazione a cui ha fatto seguito uno stato febbrile. Per riprendersi è stato fermo una decina di giorni, perdendo un periodo prezioso, direi determinante, della preparazione finale in vista della Tratta. Avrei anche potuto presentarlo ai veterinari ma non me la sono sentita: non è in condizioni ottimali".
Come sta adesso?
"Si è ripreso, per carità. Tuttavia ricomincierà in maniera intensa l’allenamento subito dopo il Palio".


Non è molto fortunato Brogi con i cavalli, almeno negli ultimi tempi.
"Non molto. Lo scorso anno a dieci giorni dalla previsita si sono infortunati Giaguaro e Fidhes, adesso che contavo tanto su Dostoevskij sono costretto a tenerlo nel box. Non perchè si sia fatto male — almeno quello! — quanto piuttosto per il livello di preparazione".
Domanda inevitabile: sarà a disposizione per l’Assunta?
"Non ci sono problemi".
Consapevole che non tutti crederanno alle ragioni della sua decisione.
"Consapevole. Penseranno a chissà quale strategia, in realtà non ce ne sono. Ho fatto i sacrifici l’intero inverno per avere la soddisfazione di veder correre Dostevskij in Piazza. La gente pensi quello che vuole, non intendo convincere nessuno. La verità è quella che vi ho detto".


Resteranno dunque delusi quanti oggi faranno un’alzataccia per dare un’occhiata al gioiellino di Brogi: la visita dal dottore di Dostoevskij era fissata per le 7.



Viene naturale chiedersi se anche Elisir di Logudoro, che ha vinto l’ultimo Palio dell’Assunta, diserterà oggi il Ceppo. Per il cavallo allenato da Brio l’appuntamento è invece con il gruppo delle 9. Non ci dovrebbero essere problemi per lui. Ma ad accompagnarlo dalla commissione veterinaria difficilmente sarà Brio, che preferisce spendere il tempo per allenarsi dopo l’infortunio da cui ha detto di essersi completamente ripreso, piuttosto la sua dolce metà Sara.

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Messaggio  jabru Gio Lug 09, 2009 4:44 pm

Siena, 9 luglio 2009 - «E’ STATA UNA MAZZATA: per me, per la Civetta, per il Palio, per tutti. Non augurerei di trovarsi nella medesima situazione neppure al mio peggior nemico». Parole (amare) di Brio. Che a una settimana dal Palio di Provenzano a cui non ha potuto partecipare per l’infortunio al cavallino della Civetta Iesael, rompe il silenzio. E racconta quei momenti surreali ma drammaticamente veri, unitamente alle aspettative per l’Assunta.

Andrea, dove hai visto la corsa?
«Alla televisione, in casa nuova a Lupompesi».
Ti sei trasferito definitivamente là?
«A volte ci stiamo, è arredata. Adesso ci sono Simone Mereu e gli altri ragazzi che mi danno una mano in scuderia».
Che ne pensi della Carriera del 2 luglio?
«L’impressione è che mancasse il Mari».
Questo è sicuro: perché, cosa avrebbe fatto il Mari?
«Senz’altro un po’ di confusione in più viste le caratteristiche del cavallo che non era proprio una statua al canape».
Non sarebbe stata una passeggiata per te.
«No, però avremmo tirato a fare il nostro. Non sarebbe stata una mossa remissiva».



Come ti sei trovato con Iesael? Che giudizio ti eri fatto?
«Poteva essere un cavallino competitivo. In primavera ha dimostrato di avere qualità, figurando positivamente. Col sennò di poi, però, tutti lo sapevano che non era adatto. Mi chiedo allora: ma se tutti lo sapevano perché è stato messo dentro?»
Che cosa è successo la sera del primo luglio?
«Ho fatto una prova di Palio con velocità sicura, non a tutta birra. L’idea, visto che aveva qualche difficoltà a stare al canape, era magari di non cedere il posto, partire un istante dopo sfruttando la traiettoria interna che Iesael ti poteva permettere. E’ un cavallo simpatico, sono convinto che se non si fosse infortunato e avesse avuto la possibilità di maturare, sarebbe migliorato ulteriormente».
Prima di San Martino per te e la Civetta è finita la prova e, di conseguenza, il Palio.
«L’ho sentito andare zoppo prima di San Martino, hai detto bene. Ho cercato di rallentarlo facendo pochissimi metri. In pratica alla Cappella ero già fermo».
Una volta sceso dopo l’imbocco di via Duprè, ti si leggeva lo sconforto sul volto.
«Totale».
Una mazzata, hai detto.
«E’ la parola giusta: una mazzata per la Contrada e per me».



Com’è stato il rientro nel Castellare?
«Desolante. Sono tutte persone intelligentissime, nessuno ha dato di matto neppure in momenti come quello dove è difficile a dire il vero mantenere la serenità. Ci siamo fatti forza, tutti insieme. Ci siamo stretti in quel dolore».
Pensare che avevi lottato come un gladiatore per rientrare in Piazza dopo l’infortunio di Legnano.
«Ho passato un mese intero a fare sacrifici di ogni genere. Non mi sono risparmiato nel farmi vedere a cavallo, non ho rifiutato alcun colloquio, sono andato dai dottori. Ho ’dato’ quello che era possibile. Si vede che non dovevo essere in Piazza il 2 luglio. Non dovevo correre, ma so di aver fatto il massimo per esserci. Poi una situazione indipendente dalla mia volontà e da quella della Contrada.... un problema casuale, che ci può stare in corsa... e tutto è finito».
Come se non bastasse, c’è stato anche l’infortunio al tuo Elisir di Logudoro.
«Non l’ho visto, dalla televisione non si vede. Poi mi hanno detto che l’avevano portato via, un fulmine a ciel sereno... Purtroppo può capitare».
Lo porterai dai tuoi genitori a Torri quando sarà guarito. Nel frattempo cerchi un altro Elisir, nel senso un nuovo ’cavallo di famiglia’?
«Ho sempre avuto la fortuna di trovare soggetti impegnativi, che si sono fatti un nome. Ognuno però ha le sue caratteristiche. Un altro Elisir non ci sarà mai».



Parliamo della Carriera del 2 luglio: Gingillo e Già del menhir che corsa hanno fatto a giudizio di Brio?
«Bravissimi tutti e due».
Dopo il successo di una settimana fa si parla di manifesta superiorità per il sauro allenato da Massimino. Che ad agosto potrebbe essere a rischio.
«Ci sono state una serie di circostanze che gli hanno consentito di fare il Palio che aveva effettuato nell’Istrice a luglio 2008. Ritengo comunque, ne sono tuttora convinto, che ci fossero quattro cavalli competitivi, fra cui naturalmente anche Già del menhir».
Se ne trova almeno un altro come lui?
«Si trova, si trova».
In tempo per l’Assunta?
«Hanno costruito il Protocollo e lì non c’è un altro Già del menhir. Non è detto però che non esista fuori dall’Albo. Che magari non ce l’abbia un passionista che non è iscritto al contributo».
Devo dedurre dalle tue parole che saresti favorevole a togliere gli incentivi ai proprietari?
«Io faccio il fantino. Stop».
Brio riparte dalla Civetta? Il capitano Paolo Betti non ha nascosto che gli piacerebbe prendersi la rivalsa ad agosto, dopo tanta sfortuna, insieme a te se ci saranno le condizioni.
«Di sicuro la Civetta la terrò presentissima, è scontato. Però ho una priorità da cui non posso prescindere: vincere».
Devi vincere...
«Riparto da una voglia matta che ho di arrivare primo al bandierino per me stesso, per Elisir, per chi mi è stato vicino. Desidero dimostrare loro che il tempo passato con me non è stato tempo perso».

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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Full Metal Barbero riabilitato con amore dopo l'incidente

Messaggio  jabru Ven Lug 10, 2009 4:52 pm

Mi dispiace essere tirato in ballo per qualcosa che, in tutta onestà, non è stato trattato in maniera corretta. Mi riferisco a quanto apparso in questi giorni a nome dei signori Vanni, De Santis e Mattonesi "proprietari" di Full Metal cavallo infortunatosi alle prove di notte dell'agosto 2007. Quando nell'ottobre 2007 proponemmo ai proprietari di utilizzare il cavallo per provare a curarlo e renderlo idoneo a svolgere mansioni indirizzate all' "ippoterapia - primo contatto" , l'animale era in condizioni di grave disagio. Abbiamo trattato il cavallo in maniera esemplare, lo abbiamo messo in condizione di poter intraprendere un'esistenza quantomeno piacevole provvedendo ad una riabilitazione fatta giornalmente di tante cure mediche e soprattutto tanta dedizione e amore. L'Associazione Provinciale dei Cavalieri Senesi e gli amici dell'Associazione Dilettantistica Sportiva Centro Equestre "Il Mandorlo" adottarono Full Metal curandolo e accudendolo a proprie spese, se si esclude un piccolo contributo iniziale dei proprietari, impiegandolo nelle sessioni di "Ippoterapia - Primo Contatto" in maniera continuativa ma mai stressante per l'equilibrio psico-fisico del cavallo che con tanta pazienza eravamo riusciti a recuperare, affiancandolo ad altri tre cavalli già esperti nel settore della riabilitazione per la loro indole buona e mansueta. Abbiamo continuato a svolgere le nostre attività, per cui avevamo tanto lavorato sull'animale, fino a che è stato possibile farlo. Purtroppo, a ottobre 2008 e non per nostra volontà, abbiamo dovuto interrompere le sedute di "Ippoterapia- Primo Contatto": il centro sportivo è stato costretto da un insieme di fattori indipendenti dalla comune volontà a lasciare il luogo dove era sorto e si era sviluppato grazie alla cortesia del proprietario che aveva concesso gli spazi completamente gratuiti. E' stato purtroppo impossibile percorrere la via che portava a ricollocare l'intero Centro in una nuova struttura perché, nei luoghi che abbiamo visitato per cercare una nuova ubicazione, venivano a mancare quei tratti necessari al corretto svolgimento in sicurezza delle nostre così delicate attività. Abbiamo dovuto ricollocare tutti gli animali presenti in altra struttura privata, dove purtroppo, anche se in modo contenuto grazie alla grande generosità da parte dei proprietari della nuova struttura ospitante, la retta per i cavalli, chiaramente anche quella di Full Metal, doveva essere pagata, a differenza di quanto accadeva precedentemente. Pur avendo dovuto interrompere le nostre attività che, sebbene fossero completamente gratuite per chi ne usufruiva, ci portavano qualche finanziamento da Enti a fronte dei risultati che nel tempo abbiamo potuto produrre e dimostrare, abbiamo continuato a pagare le rette dei cavalli, comprese le cure mediche, fino a marzo 2008, quando dovemmo, per motivi chiaramente economici, cambiare ancora una volta la collocazione degli animali inserendoli nel contesto di un noto Centro Ippico dove vengono tuttora adibiti a molteplici funzioni di equitazione. Nel mese di marzo 2008, comunicai personalmente ad uno dei proprietari che, per motivi economici, gli avremmo riconsegnato Full Metal in ottima salute. Mi dispiacque notare che a una prima reazione comprensiva seguì un atteggiamento che esprimeva da parte dei proprietari stessi una sorta di fastidio nel doversi rioccupare, dopo un anno e più di totale assenza, di quello che era e rimane il loro cavallo. Purtroppo l'Associazione Provinciale Cavalieri Senesi non possiede un proprio patrimonio, tutto si basa sul volontariato dei singoli e sulle piccole donazioni degli Enti che di volta in volta reputano di valore i progetti che intraprendiamo, anche opere meritorie quali l'"Ippoterapia - Primo Contatto". In conseguenza di ciò non abbiamo potuto continuare nella nostra attività che è passata all'Associazione Dilettantistica Sportiva Centro Equestre "Il Mandorlo", rette dei cavalli incluse. Mi sembra quindi che la polemica innescata dai "proprietari" sia quantomeno fuori luogo. Crediamo invece che se Full Metal ha potuto intraprendere una terza via, come descritto con soddisfazione nella lettera pubblicata, sia stato merito solo ed esclusivamente dell'associazione Provinciale Cavalieri Senesi e dell'Associazione Dilettantistica Sportiva Centro Equestre "Il Mandorlo" che si sono prodigati per più di un anno a far sì che Full Metal potesse riprendere a vivere con dignità per affrontare la sua terza vita

Marco Fedi Presidente dell’Associazione Provinciale dei Cavalieri Senesi
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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Tittia vuole vincere ad agosto

Messaggio  jabru Sab Lug 11, 2009 9:54 pm

Poteva essere la sua grande occasione quella del 2 luglio sera. Montava la cavallina che lo aveva portato in trionfo per i colori dell’ Oca nel Palio di Provenzano del 2 luglio 2007. Oltretutto Giovanni Atzeni detto Tittia era stato l’unico fantino ad aver vinto con Fedora Saura, che ricordiamo ha esordito nel luglio del 2006 nella Selva, ha vinto poi nell’Oca e poi è toccata in sorte ben tre volte di seguito al Drago. Contrada, quella del Drago, che giustamente aveva scelto Tittia per provare a centrare la vittoria in questo ultimo Palio. Ma qualcosa è andato storto. Alle prove di notte Giovanni aveva dichiarato di essere in piena forma e di voler vincere. Ce lo hanno detto un po’ tutti, è vero, ma mai si erano visti anni con così tanti fantini motivati a vincere. Ma si sa, uno solo arriva primo al bandierino e diventa fino al Palio successivo il Re della Piazza. A luglio non è toccato a Giovanni ma a Gingillo con una corsa trionfale di Già del Menhir. Però Tittia, resta e resterà uno dei fantini più quotati e cercati dalle dirigenze, perchè a cavallo ci sa stare davvero bene, è un partente ed ha dimostrato di essere molto allenato. Inoltre nonostante quel viso dolce da angioletto, che diciamolo ha fatto innamorare tante contradaiole, ha una grinta invidiabile. Il suo nome per il Palio di agosto viene accostato con forza alla Chiocciola. Lui ci tiene però a precisare che non è così. Giovanni, si dice che tu ad agosto monterai quasi sicuramente in San Marco. E’ così? “No. Sono solo chiacchiere. Al momento ho davvero le porte aperte in tutte e dieci le contrade che corrono, tra queste c’è la Chiocciola”. Come ti muoverai? “Io per il momento aspetto di vedere i cavalli che ci saranno e spero poi di poter avere la possibilità di montare quello con il quale davvero si può vincere". Fedora non andava bene? “Fedora l’adoro, mi ha fatto vincere il mio primo Palio, è un cavallo potente non è in discussione questo”. Cosa è successo a luglio? "Con Fedora, dopo una mossa così lunga non era possibile recuperare gli altri, soprattutto Già del Menhir”. Mossa lunga anche perchè tu di rincorsa non entravi mai. “Era impossibile farlo, l'Oca era sempre troppo alta non mi lasciava lo spazio. L'Istrice e la Chiocciola si muovevano sempre tra i canapi, se fossi entrato sarebbe stata comunque data mossa falsa come infatti è successo in due occasioni. Il mossiere mi ha chiamato due volte, ma non potevo entrare, ripeto l'Oca era alta, io cercavo lo spazio adatto per potermi, una volta data la mossa, entrare tenendomi alto e a quel punto cercare di superare circa 6 contrade per girare se non primo almeno secondo a San Martino. Così ho infatti fatto una volta partito, ma Già era irraggiungibile e spesso mi sono trovato intruppato con altri cavalli i cui fantini avevano scelto la mia stessa strategia”. Sarebbe stato un Palio diverso con Fedora tra i canapi? “Si, completamente diverso, avrei preferito di gran lunga essere tra i canapi con Fedora perchè è una gran partente”. Come stai ora? Ti stai allenando molto? “Sto benissimo, sono in forma, continuo ad allenarmi moltissimo perchè ad agosto voglio vincere in tutti i modi”

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Messaggio  jabru Mar Lug 14, 2009 4:30 pm

Massimo Coghe è partito per le ferie in Sardegna. A lavorare in scuderia e ad allenarsi, è rimasto il figlio Andrea che lo scorso sabato ha fatto il suo esordio nelle batterie del palio di Casole. “Non ero emozionato - dice Massimino - piuttosto mi ha stupito la freddezza con la quale Andrea è andato al canape. Per fargli i complimenti, però, attendo di rivedere i filmati”. Anche Andrea, il protagonista, non fa trasparire emozione. “E’ andata bene - dice - ma avrei voluto far di più e casomai anche vincere”. Eri emozionato? “Pensavo che avrei avuto un insieme di emozioni tutte insieme e tutte più forti, invece ero così concentrato che ho pensato solo alla corsa”. Cosa devi migliorare? “La partenza, perchè quella si impara solo con l’esperienza. E aspetto con impazienza che babbo decida quando farmi provare ancora” da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Mer Lug 15, 2009 4:33 pm

C’è chi Già del Menhir, viste anche tutte le voci che si susseguono su questo barbero, lo considera un pò come Urbino. Non solo per la bravura, la potenza, lo stare fermo tra i canapi, e la possibilità di vittoria, ma anche perchè Già del Menhir, così come Urbino negli anni 80, rischia di essere escluso dal Palio per manifesta superiorità. Un fantino che conosce bene Urbino, avendoci vinto un Palio storico il 3 luglio del 1978 per i colori della Selva, è Silvano Vigni detto Bastiano. “Spero non succeda quello che è successo ad Urbino - dice appunto Bastiano - che vinse tre palii, due nel 78 ed uno nel 79 e dall’80 in poi è stato scartato per manifesta superiorità”. Credi che il 16 sera Già non ci sarà? “Non lo so, ma se così fosse sarebbe un vero peccato. Io spero davvero che ci sia. E’ un cavallo perfetto, come era Urbino, sa stare fermo tra i canapi, parte benissimo e non da alcun problema nei quattro giorni di Palio”. Secondo te allora perchè si parla dell’ipotesi che i capitani lo scartino? “A mio avviso se verrà scartato, verrà scartato da quei capitani che non hanno la certezza di avere una monta di prestigio. A quel punto preferiranno scartare Già. Però pensiamoci bene, se si scarta lui che si fa con Fedora? Ed Elfo? Si rischia di livellare davvero il lotto verso il basso, ma verso il basso parecchio”. Cosa ne pensano però i contradaioli? Magari non conoscitori fino in fondo delle strategie paliesche o dei cavalli? Abbiamo fatto un sondaggio in città. Ferdinando Mandarini, Drago: “Credo che verrà escluso, viste anche le tante rivali. Ma io non lo escluderei mai. Si fà tanto per portare i migliori cavalli in Piazza, e poi che si fà? Quando raggiungono la forma migliore, sono vincenti si scartano? Come Urbino? I cavalli migliori vanno tenuti”. Gioia Pancino, Pantera:”Andrebbe ripreso solo se ci sono altri cavalli forti come lui e tutti se la possono giocare”. Michela Lippi, Drago:”Credo che andrebbe preso, ha dimostrato di essere adatto per la Piazza e per il canape”. Andrea Bruttini, Lupa:”io non lo prenderei per manifesta superiorità, lo ha dimostrato anche a luglio, io farei un lotto medio, per non favorire subito una contrada ma dare a tutti una chance”. Simona Marri, Pantera: “Secondo me i capitani lo scartano, visto quello che hanno fatto negli anni scorsi quando un cavallo vinceva spesso. Io personalmente lo prenderei anche se con la rivale in Piazza la paura che tocchi a loro è tanta!”. Andrea Stopponi, Bruco:” Secondo me potrebbero scartarlo, dipende dalle varie esigenze di Contrada, ha dimostrato sicuramente di essere superiore”. Alberto Ioseffi, Lupa: “Credo che mancando Elisir, forse Fedora, lo scarteranno. Ci sono molte nemiche in Piazza, il livello sarà livellato verso il basso. Io personalmente sono per avere sempre il cavallo superiore agli altri, che ti dà sicurezza. E poi nel Palio si sa posson sempre uscire le sorprese”. Simonetta Fruschelli, Chiocciola: ”A mio avviso non lo scelgono perchè alla fine i cavalli superiori vengono sempre scartati. Io però lo prenderei, un cavallo che vince va tenuto”. Jessica Montomoli, Lupa: ” Secondo me i capitani lo scelgono, vista la corsa di luglio che ha fatto con la Tartuca. Io personalmente non lo scarterei, è un buon cavallo e mi piacerebbe rivederlo in Piazza”.
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Messaggio  jabru Sab Lug 18, 2009 5:04 pm

In questi giorni di caldo torrido molti senesi sono al mare a godersi le belle spiagge di Follonica, Marina e Castiglione e siamo certi che loro, come i pochi rimasti in città, stanno iniziando a preparasi mentalmente al Palio di agosto. Tra gli argomenti più diffusi c’è il dilemma se il fresco vincitore di luglio Già del Menhir verrà scelto dai capitani ed entrerà dunque a far parte del lotto dei dieci barberi. Un cavallo che fa sognare, ma che fa paura se tocca all’avversaria. Un cavallo che letteralmente vola sul tufo di Piazza quasi come in una una danza, appoggiando gli zoccoli dolcemente senza mai sbagliare. Vederlo correre è uno spettacolo, ancor di più per chi ha la fortuna di godersi il Palio da Piazza, magari da una finestra o una terraza dall’alto, dove può osservare ancora meglio quanto questo campione sia preparato alla perfezione da Massimo Coghe, suo allevatore e dai suoi proprietari. Ma da dove viene questo “principe sauro” dei cavalli? Già del Menhir, castrone sauro, è nato nel 2002 in un paesino bellissimo della Sardegna, Benemeu, a sud di Olbia. Qui si trova infatti la scuderia Del Menhir di proprietà dell’allevatore Franco Sionis. E’ lui che ha fatto nascere dalla mamma Isola Fà il puledrino Già 7 anni fa. Suo padre è lo stallone Approach the Bench, gran campione anche lui negli anni 90 delle corse regolari sopratutto in America ed in Irlanda. Franco Sionis, cresciendo Già si è subito accorto che anche lui sarebbe diventato un campione: “ Si vedeva subito che era un cavallo interessante - ci racconta Sionis - era ben strutturato, un puledro raccolto, molto muscoloso, con un carattare eccezionale”. Sionis sostiene infatti che Già abbia una testa fantastica: “Come si dice in gergo sa gestire le situazioni anche piu difficili non si innervosisce mai, gestisce tutto con freddezza, lo si vede anche tra i canapi al Palio, è sempre immobile, - continua Sionis - domarlo è stato facilissimo apprendeva tutto con estrema rapidità. E’ rimasto con noi per tre anni. L’ho domato io stesso. Poi, i proprietari hanno avuto grande intuito e la bravura di Massimino nell’addestrarlo e tenerlo con così tanta cura ha fatto il resto. Siamo tutti così felici”. Quanti senesi vengono da voi a scegliere il cavallo da acquistare? “In molti, ma sopratutto cavalli per le regolari e per gli ippodromi. Speriamo che Già faccia da apripista per il Palio!”. Cosa ricerca in un cavallo un proprietario? “Soprattutto cercano un cavallo con molto sprint, maneggevole, e dotato di una notevole freddezza. Le doti atletiche sono anche importanti. Già è stato un caso particolare ha preso tutte le doti genetiche positive dai genitori, non sempre è così. A volte possono prendere anche gli aspetti negativi”. L’emozione nel vederlo in Piazza vincere ben due volte? “Enorme, un’adrenalina pazzesca, vederlo correre con quell’agilità, ricordarlo puledro. Ancora il mio grazie va ai proprietari e a Massimino. Poi, anche ai due fantini che lo hanno portato alla vittoria. Il fantino conta comunque molto. Dunque i miei complimenti a Trecciolino e allo Zedde”. Una passione quella per i cavalli che lega molto Siena e la Sardegna. “Si moltissimo. Anche noi abbiamo delle corse importanti, l’affinità tra Siena e la Sardegna è proprio che la città e la popolazione sono partecipi di una festa dove il cavallo è il protagonista assoluto”

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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Scintilla: questo Palio non mi piace

Messaggio  jabru Lun Lug 27, 2009 11:16 am

Francesco Petrazzi Il fantino senese è tornato a Pisa dove sarà l’allenatore di grandi cavalli da corse in ippodromo

Ha corso solo tre Palii, tra il 1998 e il 2000 tutti nella Lupa, senza mai vincere e cadendo una volta eppure Francesco Petrazzi detto Scintilla, 34 anni, è rimasto scolpito nelle teste dei contradaioli. Il suo nome non è finito nel dimenticatoio, anzi. In numerose occasioni, anche a luglio, c’è chi lo ha spinto a tornare a correre sul tufo. Un ex big della Piazza come Silvano Vigni detto Bastiano non ha mai negato la sua stima verso Scintilla tanto da arrivare a ribadire che Petrazzi potrebbe trovare tranquillamente un giubbetto e vincere più di un Palio. Invece, il buon Petrazzi, le sue capacità professionali e intellettuali le ha messe prima a disposizione dei cavallai senesi, allenando famosi barberi che poi hanno corso il Palio, e adesso dei proprietari di importantissimi cavalli da corse in ippodromo. Da qualche settimana, infatti, Scintilla ha lasciato la sua bellissima tenuta e scuderia a San Luigi (vicino Monteriggioni) e si è trasferito a Pisa dove a tempo pieno sarà l’allenatore di cavalli e puledri destinati al palcoscenico delle regolari. Con in tasca il patentino di allenatore professionista pubblico (ottenuto nel 2008 durante il corso che ha visto tra gli allievi anche altri senesi come Andrea Chelli e Camilla Trapassi), Scintilla sarà uno dei punti di riferimento dell’ippica che conta: “E’ stata una decisione importante - ci racconta Petrazzi - presa soprattutto perchè avendo da gestire puledri di due anni, c’era bisogno di una struttura adeguata. E’ un salto di qualità non indifferente, ho intrapreso questa strada per dare un indirizzo concreto al mio lavoro”. Quanti cavalli stai allenando? “Attualmente sono quattro effettivi, ma tra pochi giorni diventeranno sei. Ho due puledri che devono ancora debuttare e due tre anni che hanno già corso. Uno di questi è riuscito a vincere a Livorno. Per loro vedo un buon futuro, per i tre anni però solo in Toscana mentre per i puledri può starci di tutto, dal sogno del derby al flop. Vedremo, per ora si stanno comportando davvero bene”. Quanto è difficile questa nuova avventura? “Pisa è un ippodromo che ti guarda in faccia, dove bisogna prendere le misure. In questo lavoro bisogna ragionare molto e capire i cavalli a disposizione. E’ un impegno importante, difficile, ma stimolante che può regalare grandissime soddisfazioni”. Se oggi, una contrada, ti offrisse la possibilità di tornare in Piazza che faresti? “Sicuramente ci penserei, ma forse direi di no”. Perchè? “Perchè questo Palio mi sta deludendo e anche il comportamento delle contrade non mi piace. Non faccio retorica, ma il Palio così come è oggi ha poco a che vedere con il Palio di dieci anni fa ed oltre”. Eppure oggi anche i fantini debuttanti hanno a disposizione cavalli con potenzialità per vincere. Quando hai debuttato te c’erano differenze enormi, 10 anni fa eravate più penalizzati e sfortunati, non credi? “I fantini di oggi fanno molto bene a sfruttare il momento e non ho motivo di dire il contrario sul conto dei cavalli. Però, da un certo punto di vista, mi ritengo fortunato ad aver debuttato nel 1998 perchè ho potuto misurarmi con fantini come Cianchino, Massimino, Colagè, Il Pesse, gente che potevano essere chiamati big. Oggi si chiama ‘big’ anche chi ha vinto una volta...”. Lo sai che ci sono molti dirigenti di contrada che parlano positivamente di te? Magari un pensierino... “Mi fa piacere e sono contento che la gente parli bene. Io ho fatto il possibile e dato il massimo per onorare il giubbetto che ho vestito e vincere il Palio. Se ancora oggi si parla bene di me vuol dire che qualche possibilità l’avevo. Nessun rimorso, però, ma felice di aver corso contro fantini che hanno scritto la storia del Palio”. Giubbetto a parte, se una contrada ti chiedesse una consulenza, che faresti? “Non nego che ci sono persone che mi hanno chiamato, ma una mano la darei a pochi. Anzi, c’è solo una persona a cui non potrei dire no”. Chi è? “Non lo dico”. Per il Palio di agosto sarai a Siena? “Ancora non lo so, il 16 agosto ho una corsa importante, un bel premio a Livorno”

Andrea Bianchi da Corriere di Siena
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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Villella: non voglio convincere, ma vincere

Messaggio  jabru Lun Lug 27, 2009 11:18 am

Villella E’ pronto a tornare da protagonista in Piazza del Campo dopo due assenze consecutive. Il fantino ha superato l’infortunio alla spalla

"Non voglio convincere ma vincere". Con quest'affermazione diretta alle dirigenze delle dieci contrade che si contenderanno il Palio del 16 agosto inizia il suo racconto Antonio Villella detto Sgaibarre. A luglio ha deciso lui stesso di non correre il Palio, di tenersi fuori dai giochi visto che, la lussazione alla spalla destra che si è provocato a Fucecchio, non era ancora del tutto guarita. Chi conosce Antonio sa bene che quando monta a cavallo vuole dare sempre il 100% e dunque ha preferito non prendere in giro nessuno e dare forfait. Una decisione difficile e sofferta perché non correre anche solo una carriera, sopratutto quello di luglio, può danneggiare moltissimo un fantino, che potrebbe poi non trovare spazio ad agosto. Antonio inoltre ad agosto del 2008 non corse il Palio, per i colori della Selva, su Giordhan, una decisione presa all'ultimo minuto che spiazzò un po' tutta Siena visto che lui era il fantino di contrada ed aveva fatto tutte le prove con il giubbetto selvaiolo. Adesso però è in piena forma e ci tiene a ringraziare il dottor Causarano che lo ha seguito nella cura e terapia, la lussazione alla spalla è completamente guarita e Sgaibarre il 16 sera ci vuole essere a tutti i costi. Antonio, se ci pensi bene è tanto che sei lontano dalla Piazza, quanto ti possono aver danneggiato questi due Palii visti da spettatore? "Moltissimo, non montare lo scorso agosto nella Selva è un evento che mi ha sicuramente danneggiato. Mi ha cambiato anche il percorso lavorativo. Nel senso che ora sono un fantino libero, non sono più il fantino di contrada della Selva, con la quale resta però un ottimo rapporto. Nel Palio io sono nato in Vallepiatta, lì ho tantissimi amici, mi hanno dato loro la possibilità di montare la prima volta e oltretutto vincere. Se sono Sgaibarre, ovvero un fantino del Palio, è solo grazie alla Selva. Certo ci sono rimasto un po' male, Giordhan sicuramente all'epoca non era stato presentato nelle migliori condizioni, magari non ci avrei vinto il Palio, ma non montare per me è stato peggio che magari fare una corsa non bellissima. Comunque è inutile pensare al passato adesso, anche nelle migliori famiglie ci possono essere delle incomprensioni e vedute diverse. Adesso voglio solo dimostrare che son tornato, più in forma che mai. A luglio non volevo danneggiare la Contrada che eventualmente mi avrebbe montato, ho preferito dire la verità e subito: ovvero che non ero al top e dunque era meglio per me guardare il Palio in tv, come dovrebbe fare qualsiasi professionista". Con Giordhan non hai potuto correre il Palio, però hai deciso di allenarlo. Quasi una sfida? "La proprietaria Michela Gori mi ha dato questa opportunità e l'ho presa al volo. Certo se Giordhan venisse scelto e potessi andare a montarlo, magari vincendoci, sarebbe una bella rivincita". Come sta adesso il cavallo? Lo vedi pronto per il Palio? "Prontissimo, ci siamo allenati molto entrami! E' un cavallo preciso che può rientrare sia tra un lotto di cavalli di fascia alta sia che i capitani scelgano di fare un lotto con cavalli di fascia più bassa. Lui è perfetto tra i canapi, sveglio in partenza, veloce. Adatto a correre il Palio. A proposito di lotto alto o basso, se ne sta parlando molto in questi giorni. Secondo te i capitani, vista anche la mancanza per infortunio di Elisir, inseriranno nel lotto dei dieci Già del Menhir? "Secondo me no, ma gli altri ci saranno tutti Fedora Saura, Elfo di Montalbo alcuni di quelli che han corso a luglio e forse qualche nuovo inserimento. Spero ovviamente come già avrete capito che ci sia anche Giordhan, che oltretutto ha già esperienza nel Palio. Io andrei sicuramente a cercarlo". Sinceramente non hai nessuna paura di restare fuori anche ad agosto? A luglio si sono abbastanza assestate le monte, l'Onda ha il fantino di contrada, così come la Chiocciola, il Leocorno sembra fermo nel non cedere Bartoletti, il Fais a luglio si è ben messo in mostra e la Lupa se ne priverà solo in caso eccezionale. Tu ti senti tranquillo? Con quante contrade hai dei buoni rapporti? "Vedi quando io mi sento al 100% come mi sento ora, quando sono così allenato non ho grosse paure. Ho buoni rapporti con tutte e dieci le contrade che corrono, sono legato maggiormente a quattro di queste, ma ovviamente non posso svelarle". Sgaibarre davvero positivo come non si sentiva da tempo. "Lo sono, le dirigenze poi si accorgeranno di me. Farò di tutto nelle prove di notte e nelle batterie per dimostrare che sono tornato, ho voglia di vincere e che quest'anno ce la posso davvero fare". Oltre a Giordhan chi monterai alle prove di notte e alla Tratta? "Se passano la previsita mi presenterò anche con De Riu Junior e Gezabele, ottimi cavalli con i quali dimostrare a tutti che ci sono anche io!"

Elena Casi da Corriere di Siena
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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Coghe: "Porterò Già del Menhir"

Messaggio  jabru Lun Lug 27, 2009 11:23 am

Non ci voleva uno scienziato per capire che il vincitore di luglio sarebbe stato ripresentato alla previsita di agosto. Tra i tanti dubbi però, una conferma non fa mai male: Già del Menhir sarà iscritto alla previsita e presentato. A confermarlo è lo stesso Massimo Coghe, proprietario di Già del Menhir: "Noi lo porteremo, poi la decisione ovviamente spetterà a veterinari e Capitani. Se non dovesse essere scelto per il Palio, gli troveremo una corsa alle regolari per farlo divertire". Battute a parte, il cavallo è sano e addirittura di nuovo al lavoro:"Già del Menhir si sarebbe meritato qualche giorno in più di ferie - continua Coghe - ma dopo una settimana è tornato subito al lavoro. Anche perchè per evitare polemiche è bene che il cavallo sia al top anche ad agosto".
E anche se non fosse completamente al 100%, Già del Menhir sarebbe il desiderio di ogni senese.


>>27/07/2009 9.49.00(SIENANEWS)
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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Choci saluta la Piazza

Messaggio  jabru Mar Ago 11, 2009 8:55 pm

11 agosto 2009

Era regolarmente presente alla previsita, ma è stato scartato perchè ha accusato una leggera zoppia. Cochi, uno dei barberi più esperti della Piazza, non ci sarà dunque ad agosto. Ma non lo vedremo neanche per i prossimi palii, perchè il proprietario Alessandro Tozzi ha deciso di concedergli la meritata "pensione"
da Antenna Radio Esse
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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Trecciolino si confessa

Messaggio  jabru Mar Ago 11, 2009 8:58 pm

«Che mi occorre per vincere il dodicesimo Palio? Quello che m’è servito per vincere gli undici precedenti. Un insieme di cose». Trecciolino sorride, ma non rivela la ricetta che molti suoi colleghi vorrebbero conoscere per entrare nella storia della Festa. Sembra avere ben chiari in mente gli scenari dell’Assunta. Un Palio che decisamente lo appassiona, ne è una conferma l’entusiasmo con cui risponde alle domande dopo l’allenamento.
E’ domenica, siamo ad una settimana esatta dalla Carriera e c’è stato un primo colpo di scena: Elfo di Montalbo s’è infortunato e non ci sarà.
« Può accadere. Magari l’opinione pubblica, i contradaioli, chi non ha a che fare tutti i giorni con i cavalli può fantasticare sull’accaduto. Sotto Palio tutti sono più propensi... ma chi lavora con i cavalli sa quanti inconvenienti ci possono essere. Una settimana fa mi è toccato abbattere un cavallo che fino a qualche giorno prima stava bene. Anche io ho avuto l’esperienza di Internos, insieme a Iolao era andato bene in provincia, ma nel momento in cui mi serviva e poteva essere un valore per la Festa ha preso una sobbattitura. Ha dovuto stare fermo un mese, non ha lavorato per cui adesso non è in condizione di fare una prestazione».
Che si profila allora?
«Sia con cavalli di punta che meno, sia con un lotto livellato in basso o in alto, c’è comunque sempre una scala di valori fra il primo e il decimo cavallo. Semmai, quando ci sono i nomi conosciuti è più facile individuarli, la Contrada salta, mentre con i nuovi o con quelli che ancora non hanno vinto, in Piazza c’è silenzio. Forse l’assegnazione perde un po’ di smalto, però è anche vero che, strategicamente, viene fuori un Palio più elaborato. Anche sul lato delle monte, da parte delle Contrade, il lavorìo è più intenso».
Spieghiamo meglio.
«Uno magari tenterà di trovare la monta migliore, cercherà di tessere strategie per capire, con otto avversarie, se la rivale è vincente come può muoversi. E’ molto più laborioso, è più Palio».



Riassumendo: si va verso un lotto più livellato dove contano di più le monte e le strategie.
«Io penso le strategie. E di conseguenza le monte».
Fuori Elfo, Già quasi sicuramente viene escluso per manifesta superiorità. Adesso anche Fedora saura è in bilico?
«La grigia rientra nel discorso delle strategie. Già idem, ma per quello che si sente dire dal 3 luglio, ossia che era nettamente superiore, a questo punto la strategia verrà fatta più su Fedora. E’ diventata solo lei l’ago della bilancia».
I veterinari hanno annunciato l’intenzione di rivedere le misure: vogliono introdurre la grandezza del pastorale e, quanto all’altezza, puntano a ridurla preferendo cavalli con il baricentro più basso. Soggetti che hanno bisogno di più falcate per fare San Martino. Sei d’accordo?
«E’ la verità, una cosa scientifica e tecnica quella dei tempi di galoppo per quanto riguarda i cavalli con queste caratteristiche. Poi che sia una cosa giusta, che vada bene o male ai senesi è un altro discorso. Che è così non si discute».
Comporterà un rinnovamento totale nel 2010?
«Bisogna aiutare i proprietari a trovare questo tipo di cavalli».
E come si fa?
«Impedendo di comprare soggetti che non vanno bene, scegliendoli giusti dall’inizio. Ci vuole un referente del Comune, un veterinario ma possono essere anche di più, che fa la visita di compravendita solo per quanto riguarda la morfologia. Poi il cavallo può andare bene o male al canape, può essere poco gestibile. Quella è un’altra cosa, io mi riferisco alle misure».



Ovviamente le novità andrebbero comunicate prima che le persone vadano a comprare in Sardegna.
«Altrimenti si buttano via i soldi e anche i proprietari si sdegnano. Magari lo tieni un inverno e poi per qualche millimetro non è utile al Palio».
Facciamo uno scenario: 4 coppie di rivali, Giraffa e Chiocciola non si sa se Trecciolino ci potrà andare. Indosserai quindi il giubbetto di una Contrada che ha l’avversaria.
«La Chiocciola è impossibile, è una chiusura fisiologica. La Giraffa credo si stia indirizzando su altri fantini».
Rebus: dove andrà allora Gigi?
«Un rebus che si striga la mattina della Tratta, non c’è una Contrada che viene per prima, per seconda o per terza. Chiocciola e Giraffa non hanno le nemiche ma mi sembrano un po’ lontane dalla mia monta, fra le altre otto c’è qualcuna che è lontana ugualmente, qualcuna che ha il fantino di Contrada o quasi. Il numero si riduce, alla fine il rebus va sciolto fra una rosa più ristretta».
Dipenderà dai cavalli?
«Sì, ma come si diceva prima anche dalle strategie delle Contrade. Puoddarsi che qualcuna abbia più voglia di montare un fantino diverso per iniziare un rapporto. Lo capisco se un capitano fa una scelta differente dalla mia per motivi di Contrada e politici, è giusto sia così. Potrebbe ridursi ancora di più il numero di Contrade dove posso montare».

Qualche fantino dice: ’Chi sostiene di avere molte contrade aperte mente’»
«Ad oggi sono il più vecchio, ho vinto più Palii e corso in più Contrade: significa che se hai fatto piacere hai fatto dispetto ad un’altra. Può complicare le cose. Qualche fantino che invece ha corso meno e vinto meno non si è, come dire, bruciato varie possibilità. Quindi è più facile trovi strade aperte, ne ha probabilmente più di me».
Insistente la voce di un ritorno di Trecciolino nella Torre: se ne parla tanto...
«L’importante è parlarne. Già il fatto che se ne parli per me è una cosa positiva».
Con l’Istrice il rapporto è buono.
«(Annuisce, ndr)».
Poi c’è la Pantera...
«C’è la Pantera, c’è l’Aquila»



Il fantino del Leocorno si può muovere, ha dichiarato il capitano Luigi Fumi non escludendo un valzer.
«Puoddarsi che al fantino del Leocorno si possano presentare altre possibilità e quindi si potrebbe anche aprire la porta del Leocorno, stando a quello che ha dichiarato il capitano. Mentre il Mari e la Civetta hanno detto un po’ il contrario, mi sembra. In un lotto di cavalli così, con il punto interrogativo, puoddarsi che ci siano cavalli che piacciono più a un fantino e meno ad un altro e si accontentino più fantini».
Potresti anche andare nel Leocorno?
«Potrei montare un cavallo che non piace ad altri. Ci può stare. Alesandra non la voleva montare nessuno. Anche Berio nella Tartuca, il primo Palio. Ugo Sancez, per ricordare un altro con cui ho vinto. In un lotto in basso è più facile che ci siano discordanze fra fantini».
Sei d’accordo dunque che ci potrebbe essere un valzer?
«Alla fine contano di più le strategie in questo Palio, lo ribadisco».
La mossa: qualcosa da rivedere?
«Credo sia più positivo, costruttivo e utile farlo dopo agosto. Meglio non mettere confusione nella testa delle persone. Per essere costruttivi credo si debba finire l’annata, come succede a capitani, fantini e cavalli: la linea si mette il 17 di agosto».
Sarebbe bello se la mossa fosse...
«Può durare un minuto ma si può anche rimandare al giorno dopo. E’ Palio... se hanno inventato tre buste vuol dire che l’avevano pensato che la partenza potesse durare tanto, stava nei giochi. Va bene tutto ma lasciamoli stare i giochi del Palio».
Sei stato accusato di aver fatto molto movimento al canape a luglio.
«Montavo un cavallo che negli ultimi tre Palii movimento l’ha sempre fatto. In più non avevo interessi perché la nemica vicino non c’era. Non mi sembra di aver fatto cose fuori dal normale. Anzi, mi sono impegnato per cercare di tenere la posizione e partire il meglio possibile per difendere i colori della Contrada».



C’è un nuovo fantino sulla Piazza.
«Bene, ai giovani mi sembra di non aver mai messo il bastone fra le ruote».
Mi riferisco a Mulas.
«Professionista sotto tutti i punti vista. Nella situazione in cui era si può giudicare la mossa: un 10 e lode. L’esperienza vera dei tre giri non l’ha fatta ma l’approccio con la partenza, anche abbastanza lunga, l’ha superato bene. E non è poco».
Molti dicono che Trecciolino sta invecchiando sotto il profilo anagrafico...
«Meno male, a chi non è invecchiato è andata peggio!».
Finisco la domanda: ... ma resta politicamente imbattibile.
«Dai racconti dei fantini più vecchi, ricordo anche le parole di Lazzaro, mi sento sempre inferiore a tanti altri. Anche lo stesso Andrea... non mi sono inventato nulla. Il nostro è un mestiere che devi capire i meccanismi ed entrarci, senza stravolgerli. Uno che pensa di cambiare il Palio ha un approccio sbagliato. Devi accettare il Palio, interpretare semmai le sue regole a tuo vantaggio».

da La Nazione
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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Aceto il grande

Messaggio  jabru Mer Set 30, 2009 4:36 pm

Ancora grande Andrea De Gortes detto Aceto

Come rimanere grandi anche quando i riflettori si spengono? Una ricetta non c’è, è comunque necessario aver lasciato un segno indelebile, aver imposto il proprio carattere forte e deciso e aver mostrato un talento senza pari. E’ stata questa la “cifra” di Andrea De Gortes detto Aceto, il fantino dei record e il fantino che più di tutti, oltre a vincere le Carriere, ha vinto il palio della vita. Non si risparmia neanche oggi quando si tratta di parlare di sè stesso e della sua carriera. Lo ha fatto anche per il sito di Massimo Tinti www.ocaioloextramoenia.it dove ha offerto un nuovo affascinante ritratto di sè. Ecco alcune della domande a cui ha risposto. Gli è stato chiesto se non si sentisse un po’ responsabile per essere stato il primo a cambiare il sistema, forse proprio con lui i fantini hanno preso il sopravvento sulle contrade. “Sicuramente la mia “colpa” è quella di aver professionalizzato la figura del fantino del palio,nei primi anni sessanta usava ancora il sistema del cappello in mano per il corso per le mance….non mi sembrava il caso. Ora il discorso è diverso, io mi sono sempre attivato con i dirigenti dell’Oca per venti anni,decidevamo insieme, oggi Gigi gestisce la quasi totalità dei fantini e molte dirigenze di contrada…anche contrade tra loro nemiche”. Su Bruschelli ha un’idea precisa ed è convinto che non lo supererà: “Non ho mai temuto nulla, il mio record non è raggiungibile, nemmeno dal Bruschelli che ha dimostrato di essere un grande fantino in piazza…ma soprattutto nella gestione di fantini e dirigenze”. Alla luce delle tante polemiche emerse dopo le due carriere di quest’anno (mosse lunghissime, anarchia totale dei fantini fra i canapi), quale consiglio ti sentiresti di dare agli “addetti ai lavori” affinché non debba ripetersi questa imbarazzante situazione? Questo gli è stato chiesto e lui ha risposto così: “Sanzioni dure senza sconti per nessuno, vorrei ricordare che io sono stato squalificato per un palio perché mi sono cambiato i pantaloni”. Dei tantissimi dirigenti di contrada con i quali hai avuto a che fare, chi hai stimato di più e perché? “Antonio Cinotti, Luciano Tancredi e Primo Martini erano il trio delle meraviglie di Fontebranda, ho stimato meno qualche altro dirigente dell’Oca ma è acqua passata”. Con quale spirito dopo più di vent’anni trascorsi alla corte di Fontebranda nel ’90 decidesti di approdare in Salicotto? L’Oca provò a farti cambiare idea? “Si tende a dimenticare un passaggio importante, io nell’88 sono stato ”licenziato” dall’Oca, i dirigenti del momento mi dettero il benservito dopo vent'anni di gioie per entrambi e mi consigliarono di prendere in seria considerazione il contratto che la Tartuca mi proponeva. Dopodiché mi sentii libero di fare scelte diverse Ad Aceto è stato chiesto anche per quanto tempo pensa che andrà avanti il mito di Aceto e lui ha risposto: “I miti non tramontano mai ed io sarò l’unico e vero mito del Palio di Siena”. Questo ed altro nell’intervista di Massimo Tinti che val la pena di essere approfondita, collegandosi al sito che da molto tempo coltiva la cultura più autentica dei contradaioli, anche quelli che vivono extramoenia
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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Sebastiano Murtas allievo del Bruschelli

Messaggio  jabru Ven Ott 09, 2009 4:47 pm

Sebastiano Murtas E’ arrivato da pochi giorni a Valiano, lo segue Gigi Bruschelli

E’ arrivato da un paio di settimane a Valiano, ma chi lo ha visto montare, si è già reso conto che ha la personalità e il talento per competere in piazza del Campo. Si chiama Sebastiano Murtas, ha diciannove anni e arriva da Suntu Lussurgiu, un piccolo comune a trenta chilometri di Oristano. Ha frequentato l’istituto agrario, senza mai trascurare l’azienda di famiglia, dove viene allevato il bestiame. Intanto, intimamente, coltivava un sogno, quello di poter diventare un fantino, bravo e famoso come Gigi Bruschelli. Non lo conosceva personalmente, ma ogni volta che seguiva il Palio in televisione ne rimaneva incantato. E’ cresciuto con il mito di Trecciolino, mai e poi mai, però, avrebbe pensato che un giorno sarebbe stato il suo maestro. I sogni son desideri...e per una serie di combinazioni, ad agosto, a Sebastiano è stato proposto di approdare nella scuderia di Valiano, per imparare il mestiere. Ha meditato qualche e giorno e poi ha fatto le valigie. “Monto con la sella alla maniera sarda da quando avevo dieci anni, perchè i cavalli sono la mia unica e vera passione - afferma Sebastiano - A pelo sto prendendo confidenza adesso, qui alla scuderia di Gigi Bruschelli. Ho già fatto molti progressi in pochi giorni, ho sempre al mio fianco Francesco Caria, che mi dà tanti buoni consigli. Mi trovo molto bene. E’ successo tutto così in fretta, ma ora sono davvero felice, qui è tutto molto più bello di quanto potessi aspettarmi. Ammiravo Gigi dalla tv, ora sono a Siena e non mi sembra vero. Ci stiamo conoscendo, ma già sento che con lui mi troverò come in famiglia”. Il maestro ripone molte speranze nel nuovo allievo: “Mi piace prima di tutto guardare la personalità e le qualità umane di un ragazzo, sono molto più importanti delle attitudini a cavallo - ha detto Gigi Bruschelli - Sebastiano mi piace per questo, lo trovo serio e grintoso quanto serve ad emergere in questo mondo. E’ positivo il fatto che non abbia mai montato a pelo, perchè è più facile plasmarlo. Devo ammettere che aiutare nuovi fantini a crescere è uno degli aspetti più gratificanti del mio lavoro, dà stimoli anche a me, la loro presenza in scuderia durante l’anno mi impone un impegno ancora più rigoroso”

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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Fantini: speranze per il 2010

Messaggio  jabru Gio Dic 31, 2009 6:11 pm

Gingillo e Dè Due fantini in cerca nuovi successi parlano delle loro aspirazioni

Ci siamo, è iniziato il countdown per il 2010 e come da tradizione staremo pensando al vecchio anno che stiamo per salutare, a come lo abbiamo vissuto, quali sono stati i momenti migliori e quelli da dimenticare, ovviamente pensando a cosa desidereremo dal nuovo anno. Così anche i fantini fanno un bilancio dei Palii del 2009, della loro attività in generale ma anche della parte non lavorativa. Tutti con la speranza nel 2010 di essere protagonisti e ovviamente vincere una Carriera. Luca Minisini ha corso entrambi i Palii del 2009, a luglio per i colori dell'Oca ed ad agosto nell'Aquila. Non correrà invece, vista la squalifica il primo Palio del 2010. Luca, sicuramente avrai fatto un bilancio su come è andato il 2009, che anno è stato per te? "Un bell'anno. Dal punto di vista affettivo sono diventato papà di Niccolò dunque il 2009 sarà un anno che ricorderò e porterò nel cuore per sempre. Dal punto di vista lavorativo anche non è andata male. Dopo l'incidente in una delle prove al Palio di Ferrara dove ho riportato una frattura al ginocchio, credevo davvero che le cose si fossero messe male e già mi proiettavo verso il 2010. Per fortuna la dirigenza dell'Oca ha avuto fiducia in me dandomi la possibilità di montare, ho potuto così dimostrare che l'infortunio l'avevo completamente superato e sono riuscito a fare un bel Palio, anche per ringraziare la Contrada di aver creduto in me. Ad agosto anche sono riuscito a fare una bella corsa nell'Aquila arrivando ad un passo dalla vittoria. Ecco è mancato solo questo nel 2009. La ciliegina sulla torta sarebbe stato vincere il Palio". Grazie a queste due Carriere da protagonista per il 2010 avrai sicuramente più dirigenze che ti corteggiano, anche se purtroppo vista la squalifica potrai correre solo ad agosto? "Chiaramente ho avuto più contatti, certo avere solo una chance per poter arrivare primo al bandierino mi penalizza un pò". Un 2010 dunque, che per te a livello lavorativo inizia in panchina, come ti preparerai per scendere in campo pronto per agosto? "Continuerò ad allenarmi impegnandomi al massimo, farò tutta la provincia e i vari paliotti. Voglio arrivare prontissimo ad agosto, mi aspetto davvero di vincere il Palio, sembrerà scontato lo so, ma io lo aspetto da troppo tempo". Dunque al 2010 cosa chiedi? "Di vincere il Palio di agosto e tanta positività in tutto non solo nel lavoro". Come festeggerai questa sera? "In famiglia con le persone a me più care". E per un fantino a cui è mancata solo la vittoria per rendere il 2009 indimenticabile, c'è un fantino che invece a luglio ha vinto il suo secondo Palio e non ha certo intenzione di smettere con le vittorie, Giuseppe Zedde. Giuseppe, hai vinto il Palio del 2 luglio 2009 nella Tartuca su Già del Menhir, un anno da incorniciare per te? "Sì è stato davvero un anno molto bello, perché vincendo il mio secondo Palio ho dato conferma del fatto che faccio sul serio, sono preparato e con tanta voglia di fare sempre bene". Nessun rammarico? "Fondamentalmente no, è stato un anno positivo sia per quanto riguarda il lavoro che la vita privata. Se proprio devo trovare una cosa negativa mi è dispiaciuto che ad agosto il mio Dostojesky sia stato scartato alle previsite. Lo consideravo in forma e pronto a fare una grande Carriera. Io l'ho portato in perfetta forma, non aveva alcun problema in particolare, forse lo hanno scartato per l'età un po' avanzata rispetto agli altri". Quale è il tuo auspicio per il 2010? "Di vincere subito un altro Palio, di dimostrare a tanti che non c'è mai nulla di scontato, che uno può vincere anche due, tre Palii a fila". Potrai correre entrambe le Carriere. Come sono i rapporti con le dirigenze? "Ottimi, rispetto a quando non avevo ancora vinto c'è un abisso. Poi, avendo dimostrato di poter vincere due volte a fila l'interesse nei miei confronti è aumentato notevolmente. Questo per un fantino è un fatto positivo, ti rende più sicuro di te stesso". Come festeggerai questa sera? "Non ho organizzato nulla di particolare, starò a Siena"

Elena Casi da Corriere di Siena
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Fantini e cavalli - Pagina 2 Empty Jonatan Bartoletti

Messaggio  jabru Gio Dic 31, 2009 6:16 pm

Chi invece sicuramente non vede l'ora che finisca il 2009 per iniziare il nuovo anno è Jonathan Bartoletti, che quest'anno non ha avuto molta fortuna dalla sua parte. Visto soprattutto il fatto che non ha potuto correre ad agosto per colpa di un infortunio doloroso, ma di per sè banale. Jonathan, un 2009 non del tutto positivo. Hai corso solo a luglio nella Pantera, poi l'infortunio. "Purtroppo fa parte del nostro mestiere. Certo quando ti succede ti dà molta noia perché ti prepari al meglio tutto l'anno e poi non puoi correre. Sul momento non lo accetti, non ti dai una spiegazione, poi con il tempo passa e hai solo voglia di dimostrare ancora di più la tua voglia di fare bene". Ti aspettano due Palii importanti nel 2010, come ti stai preparando? "Come sempre, con tanta grinta e passione. L'allenamento lo porto avanti tutto l'anno, faccio le cose con calma ma non è da me stare fermo. Se non monto a cavallo faccio la preparazione a piedi, vado a correre oppure in bicicletta ed in palestra". Cosa chiedi all'anno nuovo? "Di avere un minimo di fortuna in più, il resto cerco sempre di mettercelo da solo. E' vero io ho avuto già molta fortuna, molti si accontenterebbero, ma per come sono fatto io, per quanto sono esigente sul lavoro chiedo sempre di avere qual cosina in più. Nella vita privata invece mi accontento così. Sono molto esigente nel lavoro, per il resto mi accontento perché, vista anche l'attuale situazione di crisi economica, sono felice che posso continuare a fare il lavoro che mi piace fare. Ho davvero tante persone accanto che mi vogliono bene, non mi posso certo lamentare. Inoltre credo che quando chiedi troppo alla vita è il momento che ti viene tolto tutto". Notte brava in discoteca questa notte per te? "No, anzi. Sono a Perugia dalla mia famiglia, e così come per Natale resterò a casa con loro anche questa sera. Io sono sempre a Siena e loro mi mancano molto. E' bellissimo poter stare con le persone a te più care nei giorni di festa"

E.C. da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Gio Gen 28, 2010 5:40 pm

Il 2010 deve essere l’anno della svolta. Igor Argomenni, soprannome Smarrancio, ha colto l’opportunità che gli si è presentata ad agosto 2008 di esordire nella Selva, ma dopo essere rimasto a piedi per tutto il 2009, adesso è fortemente deciso a non attendere ancora. Igor, come hai trascorso l’inverno? “Sono stato a casa, a Faenza, e ho montato sempre usando cavalli di amici. Da dieci giorni sono tornato a Siena ed ho ripreso la preparazione specifica per il Palio. La mattina sono alla scuderia di Massimo Donatini, il pomeriggio da Marcello Rosi a Rosia. Insomma, lavoro a pieno ritmo”. La primavera ti vedrà impegnato in provincia? “Me la farà tutta e con grande impegno. Voglio far vedere cosa so fare perchè quest’anno voglio essere tra i dieci”. Ci sono contrade che ti seguono? “Ho buoni contatti con diverse contrade. Di questo sono molto contento”. L’assenza di cinque fantini per squalifica ti aiuterà a trovare spazio... “Diciamo che è un’opportunutà in più per trovare spazio, ma io avrei tirato dritto per la mia strada anche se non ci fossero state squalifiche. Voglio trovare il mio spazio in Piazza perchè lo merito e non prchè manca qualcuno”

Susanna Guarino da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Sab Gen 30, 2010 6:38 pm

Francesco Caria Spera di indossare il giubbetto di una contrada al Palio del 2 luglio di quest’anno

Nel 2009 ha realizzato il suo primo sogno, Francesco Caria detto Tremendo, correndo il Palio di agosto. La dirigenza della contrada della Torre ha creduto in lui affidandogli l'esordiente Guschione. Il 2010 dunque per il ragazzo di San Gavino in Sardegna potrebbe essere l'anno della svolta. Da tre anni nella scuderia del suo maestro, Gigi Bruschelli, grazie al quale ha affinato le sue doti naturali da talento vero che Bruschelli notò già quando lo vide correre per la prima volta a Pian delle Fornaci con Valter Pusceddu. Un ragazzo determinato e caparbio quanto basta, tanto da allenarsi senza tregua per raggiungere il suo obiettivo. Francesco, nel 2009 ti sei giocato al meglio la prima carta della tua carriera paliesca. Adesso come ti stai preparando per i Palii del 2010? "Mi sto allenando moltissimo con i cavalli che abbiamo qui in scuderia. Mi sono fermato giusto tre giorni per le feste poi ho subito ripreso a montare. Da gennaio a settembre non smetto mai di allenarmi. Credo in ciò che faccio e cerco di farlo al meglio". Passato l'inverno con l'inizio della primavera ti vedremo impegnato nelle varie corse in provincia? "Sicuramente sarò a Legnano per la contrada di San Bernardino dove ho corso l'anno scorso. Poi in provincia monterò alcuni dei cavalli di Gigi che sono pronti per correre il Palio. Dovrò fare molto bene in provincia per poi avere una chance per il Palio". Saranno cinque i fantini assenti per squalifica, questo ti aiuterà maggiormente a trovare spazio? "Penso e spero di si, avendo comunque già corso una volta. Però dipenderà tutto da me, da come andrà la provincia, se saprò dimostrare di essere in forma, ovviamente io spero di correre in Piazza a luglio". Ti sta seguendo qualche contrada in particolare? "Con la Torre sono rimasto in buoni rapporti ma spero che durante la primavera mi seguiranno anche altre contrade". Tu come ti senti? Sei pronto? "Personalmente non mi giudico mai. Preferisco che lo facciano gli altri. Dunque a me spetta ilcompito di dimostrarlo con i fatti e non le parole"

Elena Casi da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Lun Feb 01, 2010 10:46 am

Pusceddu Pronto ancora una volta: “Ma voglio vincere”

"Voglio finalmente vincere un Palio" - inizia così Valter Pusceddu pensando alle Carriere del 2010 - "non solo per me stesso, a questo punto credo di meritarmelo, ma anche per le contrade che hanno creduto in me e per tutta Siena che mi ha permesso di svolgere il lavoro che amo e guadagnarmi da vivere". Valter, come ti stai preparando per affrontare al meglio i Palii del 2010? "Adesso sono a Grosseto. Purtroppo non ho a Siena un luogo dove allenarmi e visto che Pian delle Fornaci è chiuso così come la pista di Firenze, fino a marzo-aprile resto a Grosseto dove ho la possibilità di allenarmi e preparare i miei cavalli. Poi tornerò a Ponte a Tressa". Come si svolge il tuo allenamento invernale? "Da settembre fino a dicembre oltre che a pelo mi piace anche allenarmi a sella. Uso il mio cavallo Manna de Ozieri che ha vinto il Gran Premio di Napoli. A dicembre inizio a montare solo a pelo e preparo i miei cavalli. Quanti cavalli stai preparando e quanti di questi porterai alle previsite? "Ho Fogosu e Grein che però andranno a Ferrara, dove due anni fa vinse proprio Fogosu con Alessandro Chiti. Sono un po' anzianotti, gli farò fare una corsa di rientro poi vedremo. Alle previsite porterò Akcent, è già iscritto all'albo per il contributo. L'anno scorso però era ancora intero e comunque ancora troppo giocherellone. Quest'anno è maturato molto, così ho deciso di farlo castrare e avvicinarlo al percorso paliesco. Spero che alla previsita piaccia così insieme potremo fare la provincia. Credo sia pronto, ha sei anni". Torniamo a te, appuntamenti futuri? "A maggio torno a Fucecchio dove correrò per Borgonovo, il 30 maggio invece sarò a Legnano nella contrada del Legnarello, a luglio ovvio spero di essere in Piazza e poi a fine luglio correrò a Bientina dove ho vinto l'anno scorso nella contrada di Viarella. Dopo il Palio di agosto poi mi preparerò per il Palio di Asti dove monterò per la contrada di Biatosto". In provincia ti vedremo? "Spero che Akcent passi la previsita e che dunque io possa montare lui. Poi spero che qualche proprietario abbia qualche cavallo interessante e che me lo faccia provare". Si arriva poi al Palio. Diciamo che a luglio dell'anno scorso non hai certo brillato ed ad agosto non hai corso. Come è adesso la situazione? Hai delle contrade che ti stanno seguendo? "E' verissimo non è andata bene a luglio. Purtroppo ti alleni tutto l'anno per il Palio e ti giochi tutto in un minuto e mezzo. Ho comunque buoni rapporti con diverse contrade, sarà importante mettermi in mostra e dimostrare che sono pronto durante le corse in provincia". Credi che la squalifica di cinque tuoi colleghi possa agevolarti? "Purtroppo si. Dico purtroppo perché io vorrei montare non perché mancano dei miei colleghi ma perché sono in grado di fare bene io. Spero davvero che una contrada mi scelga per il mio valore e perché sono preparato e con tanta voglia di vincere. A me dispiace per i miei colleghi che non potranno correre. So bene cosa vuol dire dover restare a piedi"

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Messaggio  jabru Mer Feb 03, 2010 10:43 am

“Il ferro va battuto finchè è caldo”, per Giuseppe Zedde potrebbe diventare il suo motto. L’ha detto dopo aver vinto il suo primo Palio, nel Bruco, e lo ripete adesso che ha vinto anche quello della conferma, nella Tartuca. Insomma, Gingillo non ne vuol sapere di sentirsi arrivato, ed è pronto a rimettersi in gioco in tutto e per tutto per vincere ancora. Giuseppe, ti stai già allenando? “Certo, sono al lavoro. Quest’anno ho scelto di trasferirmi al mare durante l’inverno”. E dove sei? “In una scuderia poco prima di Principina”. Hai seguito l’esempio di l’esempio di Andrea Mari, che fino allo scorso anno trasferiva tutta la scuderia a Punta Ala. Ed anche altri fantini hanno fatto come te. Come mai questa scelta? “A Siena l’ippodromo è chiuso e manca la pista per allenare i cavalli. Quando fa freddo il terreno è troppo duro per fare la preparazione in campagna. Quindi ho deciso di venire qui con tutti e dieci i cavalli della scuderia. C’è l’ippodromo vicino e il tempo è migliore”. Dopo la vittoria di luglio come hai affrontato quest’inverno? “Bene, molto meglio di come succedeva in passato, perchè vincere cambia la vita ma confermarsi significa dare una grossa svolta anche alla propria carriera. Quando è maggiore la convinzione una persona lavora anche più volentieri”. Quest’anno avrai tutte le strade aperte... “Beh, penso di sì, ad eccezione di una visto che ho vinto nella Tartuca... Comunque vedo un interesse maggiore nei miei confronti”. Ti hanno già cercato molti dirigenti? “Sì, ma soprattutto vedo un interesse più completo. C’è anche chi mi cerca come prima monta mentre lo scorso anno non era così. Per questo la conferma era davvero importante. Questa seconda vittoria ha tolto molti dubbi, ma questo non vuol dire che io mi consideri arrivato. Tutt’altro. Il ferro va battuto finchè è caldo”. Chi ti aiuta in scuderia? “Ho due ragazzi: Matteo Bocchi, che è di Piancastagnaio e lo scorso anno ha fatto qualche corsa, e Alberto Bianchina, che è arrivato dalla Sardegna qualche giorno fa. Lui ha 24 anni ed ha corso negli ippodromi a Chilivani e Sassari. Tutti e due vogliono vedere se il Palio fa per loro...”. Quando tornerai a Siena? “Pensavo di farlo i primi giorni di marzo, ma potrei portare solo i cavalli da Palio e lasciare qui quelli destinati a Legnano e Asti. Adesso verdò come organizzarmi”. Dopo aver vinto il secondo Palio non avevi escluso di mettere in programma per questo inverno anche il matrimonio.... “Non è una cosa che io e Cecilia escludiamo, ma siamo giovani e abbiamo tempo. Lo faremo appena avrò messo su una bella casa ed una scuderia. Il lavoro sta andando bene, quindi...”

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Messaggio  jabru Ven Feb 05, 2010 6:34 pm

Alessio Migheli Il fantino della contrada del Drago

Prosegue il tour delle varie scuderie di Siena per fare il punto della situazione con i fantini che ambiscono ad essere in Piazza il prossimo 2 luglio. Tra questi c'è certamente Alessio Migheli, che ha corso il suo primo e al momento unico Palio il 2 luglio del 2008 quando la contrada del Valdimontone gli ha dato l'occasione di esordire sul tufo senese con Iolao. Si allena con passione, tramandata anche dal padre Luigi detto Musino. Presente ormai da diversi anni in provincia e per la Tratta, dove lo scorso anno ha mostrato tutte le sue capacità su Ganosu e Lampante e per le prove, l'anno scorso ad agosto ha montato Gammede nella Lupa. Adesso aspetta solo di poter essere di nuovo tra i canapi per il Palio. Alessio, come sta andando l'allenamento invernale? "Il clima in questi giorni non è dei più favorevoli ma tempo permettendo monto i miei cavalli tutti i giorni. Mi alleno sempre a pelo, anche d'inverno". Come stai fisicamente? Ti senti già in forma? "Sto bene come sempre. Per arrivare in perfetta forma al Palio bisogna allenarsi il più possibile ed è quello che sto facendo". Sei il fantino della contrada del Drago. Essere fantino di contrada ti aiuta anche ad essere più sereno e quindi a concentrarti solo sull'allenamento? "Si, con il Drago va tutto alla grande. Pensano loro al rapporto con le altre dirigenze ed ho totale fiducia in quello che fanno. Mi sento tranquillo e posso davvero pensare solo ad arrivare in forma al Palio". Il Drago non corre di diritto a luglio, se non dovesse uscire credi di poter trovare spazio in un'altra contrada, alla luce anche della squalifica a carico di cinque tuoi colleghi? "Ripeto io sono tranquillo. Ovvio spero che esca il Drago e che possa quindi montare per loro, se così non dovesse essere spero comunque di poter montare, ma certo non perché mancano cinque fantini ma perché qualcuno davvero crede in me". Sai già se monterai nei vari paliotti in giro per l'Italia? "E' ancora troppo presto per dirlo". Ti vedremo nelle corse in Provincia? "Certamente. E' un'ottima occasione di allenamento e per testare i barberi che potrebbero poi esserci alla Tratta e magari al Palio". C'è qualche barbero in particolare che vorresti montare? "E' presto per dire anche questo. Vedremo, l'importante sarà esserci e fare bene"

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Messaggio  jabru Mar Feb 09, 2010 8:31 pm

Giovanni Atzeni detto Tittia Si allena moltissimo anche se dovrà vedere il prossimo Palio di luglio dal palco

Si allena moltissimo Giovanni Atzeni detto Tittia, anche se dovrà vedere il prossimo Palio di luglio dal palco. Avendo già un'ammonizione pendente, quella ricevuta in occasione della carriera di Provenzano 2009, quando era di rincorsa su Fedora Saura per la contrada del Drago, gli è costata un Palio di stop. Però Tittia, fantino della contrada dell'Oca, non ha certo voglia di fermarsi, ha dieci cavalli da preparare e due appuntamenti importanti in vista: il palio di Fucecchio e quello di Legnano. Eppoi ad agosto non vuole arrivare tra i canapi impreparato, ma più in forma che mai. Giovanni, un'ammonizione con la quale non sei pienamente d'accordo. "Non nego che non sono convintissimo della decisione ma la accetto e la rispetto. Ovvio, mi dispiace non esserci a luglio". Si è parlato molto durante l'inverno di queste due mosse2009, lunghissime, e di come trovare una possibile soluzione. Tu quale pensi possa essere? "Non lo so però sono convinto che nel 2010, viste le ammonizioni per i Palii del 2009, le mosse saranno sicuramente più brevi". Non essere tra i dieci che correranno il 2 luglio non ha fermato in alcun modo il tuo percorso di allenamento. "Infatti, io continuo ad allenarmi come se a luglio dovessi esserci. Restare in forma è un aspetto fondamentale del nostro mestiere. Inoltre, devo preparare i dieci cavalli che ho in scuderia". Hai dei soggetti da presentare alle previsite per il contributo che si terranno a marzo? "Si, con l'arrivo di Guess in scuderia, che nel 2008 ad agosto ha corso nel Nicchio, ho quattro cavalli che spero possano essere ammessi per fare la ’Provincia’ e acquisire esperienza. Oltre a Guess presenterò Fargo Wells, Mica Male e Murro di Gallura". Potremo vedere anche te in Provincia? "Si, ripeto io continuo il mio allenamento esattamente come se a luglio dovessi correre. I circuiti della Provincia sono un ottimo allenamento per i cavalli ma anche per noi fantini". Sarai anche a Legnano a fine maggio per la contrada di San Magno per la quale hai corso anche l'anno scorso. Altri appuntamenti? "Sicuramente Fucecchio ma ancora non so per quale contrada". A Siena sei fantino dell'Oca, come prosegue il vostro rapporto? "Benissimo stiamo veramente bene. Ad agosto potrò rientrare e visto che l'Oca correrà d'obbligo potrò tornare a vestire il giubbetto di Fontebranda. Mi sto allenando davvero molto perché ci tengo a fare bene"

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Messaggio  jabru Gio Feb 11, 2010 6:24 pm

Sgaibarre Scuderia di Aceto

Due opportunità nel 2010 per Antonio Villella detto Sgaibarre per tornare a centrare la vittoria che gli manca dal 2 luglio del 2003, quando, dopo l'esordio sfortunato l'anno precedente su Brento che si infortunò tra i canapi non potendo disputare la Carriera, riportò la Selva prima al bandierino con una splendida corsa di rimonta sul forte Zodiach. Poi, dieci corse meno fortunate, l'ultima lo scorso agosto nella Chiocciola su Leo Lui. Antonio, dal carattere grintoso, è pronto per tornare a vincere e sa che per farlo serve un duro allenamento. Lo troviamo, nonostante il maltempo, nella scuderia Degortes ad Asciano, a montare i suoi cavalli. Antonio, quando sei arrivato nella scuderia Degortes? "L'anno scorso a novembre. Qui mi trovo molto bene ho tutto lo spazio per poter montare i cavalli, certo questo tempo non aiuta. Ma per mantenere la forma è giusto lavorare sempre e comunque anche sotto l'acqua e al freddo". Stai preparando quattro cavalli. Saranno presenti alla previsita per il contributo? "Solo tre. Giordhan, Modigliani e Mosè". Giordhan è già conosciuto a Siena. Quattro Palii alle spalle, tu lo hai preso l'anno scorso e lo hai anche fortemente cercato ad agosto per montarlo. Credi sempre molto in questo cavallo? "Si è un cavallo esperto e questo per il Palio aiuta. Merita di fare il circuito della provincia. Poi vedremo, credo che comunque potrebbe benissimo entrare nel letto dei dieci anche se ora è ancora troppo presto per fare ipotesi". Gli altri due sono nuovi? Dove li hai presi? "Mosè e Modigliani gli ho visti in Sardegna e mi sono piaciuti molto. Così ho deciso di portarli qui in scuderia e prepararli per il Palio". Dal 2009 non sei più fantino di contrada anche se con la Selva resta una buona intesa. Come sono i rapporti con le altre contrade? Ti stanno seguendo in molte? "Ho un buon rapporto con quasi tutte le dirigenze. Però siamo ancora troppo lontanti dal Palio per dire per quali colori correrò a luglio. C'è tempo, molti rapporti si concretizzano solo dopo la provincia". Sarai in giro per l'Italia ai vari Paliotti? "Io un po’ di movimenti per Ferrara e Legnano. E' ancora tutto da decidere". Ti vedremo anche in provincia vero? "Certo, è un ottimo allenamento. Spero che ci saranno anche i miei tre cavalli. Oltre a Giordhan che è già esperto mi piacerebbe montare Mosè e Modigliani per continuare il lavoro che sto facendo con loro. Poi, sono cavalli davvero belli e forti credo potranno fare bene". Cinque tuoi colleghi non potranno essere tra i canapi il 2 sera viste le squalifiche. Che tipo di movimenti pensi possa portare questa situazione? Credi che troveranno spazio fantini all'esordio oppure fantini che non corrono da tempo il Palio? "Non lo so. Sto pensando solo a me adesso. A fare bene, ad arrivare in forma. Mi manca la vittoria e voglio vincere. Inoltre, con il lavoro ho trovato tanta serenità e tranquillità, serve molto anche questo"

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Messaggio  jabru Gio Feb 18, 2010 5:33 pm

La squalifica di cinque fantini per il prossimo Palio di luglio potrebbe aprire le porte a qualche giovane in cerca dell'esordio in Piazza. Tra questi c'è Antonio Siri, giovane fantino, del 1986, di origine sarda che si mette in mostra da anni nelle corse a pelo di tutta Italia. Approdato alla scuderia di Simone Berni a Monteroni si è fatto subito notare dagli addetti ai lavori montando i cavalli della scuderia in provincia e per le batterie di selezione, sopratutto lo scorso anno su Guschione, conducendolo professionalmente in Piazza e mostrando tutte le doti di questo barbero che poi è stato scelto dai capitani per correre il Palio. Adesso ad esordire vuole essere lui e si allena quotidianamente per poter dimostrare che è pronto. Antonio, questo potrebbe davvero essere l'anno del tuo debutto in Piazza per il Palio. Ti stai allenando molto? "Sì, come sempre. Mi sveglio la mattina presto e monto i cavalli che abbiamo qui a Monteroni tutto il giorno. Inoltre, due volte alla settimana lavoro anche in palestra. Sono anni che mi alleno così e credo che i risultati si vedano". Nonostante la tua giovane età hai già ottenuto diversi successi, come al Palio di Feltre, Casole d'Elsa e di Bientina. A Siena ti sei messo in mostra in provincia e per le batterie di selezione. Quest'anno prima di Siena dove potremo vederti correre? "Ho alcuni contatti per Fucecchio e spero davvero di poterci essere. A fine maggio farò il mio esordio a Legnano. La contrada La Flora mi ha dato questa grandissima opportunità. Farò del mio meglio per vincere, per loro sarebbe il terzo Palio consecutivo vinto, una bella soddisfazione!". Poi la Provicia? "Ovvio, è il miglior modo per dimostrare il lavoro svolto durante l'inverno. E' un'ottima occasione sia per noi fantini che per i cavalli". Su quali ti stai allenando principalmente? "Guschione, Fantastic Light e La Comica". Credi che potranno far bene e magari giocarsela anche loro per arrivare al Palio? "Guschione sicuramente. Ha esordito lo scorso anno nella Torre ed è andato bene. Credo anche negli altri. Spetterà comunque ai capitani l'ultima parola. Ma è comunque presto per azzardare un pronostico, aspettiamo di vedere cosa decideranno i veterinari alle previsite". Cinque tuoi colleghi non potranno correre il Palio del 2 luglio. Qualche possibilità in più per i fantini come te che cercano l'esordio. Credi che potrebbe essere l'anno buono? "Credo che sia davvero una grandissima opportunità. Io mi sento molto bene, pronto ed in forma. Credo che adesso devo solo dimostrare di essere in grado di poter correre il Palio". Hai buoni rapporti con le dirigenze? "Sì, sono molto contento perchè diverse contrade sono venute a trovarmi qui in scuderia. Uno stimolo maggiore a continuare a fare bene ed allenarmi professionalmente". Avresti timore ad esordire su una contrada che ha l'avversaria in Piazza? "Assolutamente no. Non ho paura della nemica. Quando sono a cavallo rispetto il giubbetto che indosso non mi faccio altri problemi. Penso solo ad onorare la fiducia che una contrada mi ha dato". Un appello per le dirigenze per farti esordire? "Preferisco dimostrare con i fatti che sono pronto e che farò bene. Le parole se le portano via il vento"

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