Palio dell'Assunta 2009

Quando trecciolino è arrivato al ceppo, c'era ancora la luna alta nel cielo: è la prima immagine del Palio dell'Assunta del 2009. La prima notizia arriva quando ancora è freddo: alle 6,10 si presentano Minotauro e Bongo Bingo, non previsti dall'orario, mentre si registrano le defezioni di Internos, Edolo e Leggenda di Gallura. E' il preludio ad un cambio di programma che ha investito solo in parte la giornata odierna e ha stravolto il copione di domani. Ancora le liste non sono note a tutti, nei prossimi aggiornamenti potremo essere più chiari riguardo ad un programma che vedrà domani Elfo di Montalbo alle ore 20.
Il numero della mattinata è stato quello di Già del menhir e massimo Coghe: l'allenatore comanda a voce, il cavallo risponde eseguendo la giostra senza controllo liberamente. Lo stupore dei presenti è ovvio, la battuta più ricorrente è: "questo cavallo è una persona". Così Dostoevskij passa in secondo piano, anche lui come Già fa una vista alla sala delle lastre per un controllo più approfondito. Chi invece risulta sana come un pesce è Fedora, che alle otto e trenta fa il suo solito giretto e rimonta con Iuba sul van di Augusto Posta.

I lavori sono appena ripresi dopo una pausa. A metà giornata il prossimo aggiornamento di Sinenanews.


>>07/08/2009 8.50.00(SIENANEWS)

Si è conclusa la prima mattinata di previsite presso la clinica del Ceppo. Gli assenti sono stati quattro: Edolo, Internos, Leggenda di Gallura e Fantastic Light. Per i cambi di programma vociferati prima dell'alba, da far notare che Elfo di Montalbo, che doveva essere presentato questa matina, è stato invertito con Giunko: il cavallo che di luglio ha corso nella Pantera passerà dunque dal Ceppo alle otto di domani sera.
L'attrazione della mattinata è stata la giostra di Già del Menhir, fatta fare dal suo allenatore solo con comandi vocali. Per Già e Dostoevskij sono state effettuati esami radiografici di controllo. Tutto liscio invece per Augusto Posta e i suoi Fedora Saura e Iuba.Dopo la pausa per la colazione, fase di stanca al ceppo, con molte meno presenze rispetto alla prima mattina e pochi cavalli illustri. Spazio per i cavalli di Simone Berni presentati da Antonio Siri Fanè e Guschione, per quest'ultimo effettuate lastre.
I lavori riprenderanno alle ore 17 di questo pomeriggio, fino a concludersi dopo il tramonto di oggi.


>>07/08/2009 11.53.00(SIENANEWS)

Siena, 7 agosto 2009 - Capitano Silvano Focardi, la Chiocciola ad agosto è senza avversaria in Piazza: come gioca questa opportunità?
«In maniera normale, nel senso che speriamo di avere un buon cavallo per il quale sceglieremo il fantino il 13, partendo dal nostro che è Salasso. Confido di avere la fortuna che ci è mancata negli ultimi anni. E poi vediamo come va a finire».
Parole caute.
«Sì, ma non tragga in inganno. Siamo anche molto determinati».
Di recente la cosiddetta ‘ringollata’ non è mai riuscita.
«Se non ce l’hanno fatta Contrade fortunate… per noi la strada sarà ancora più in salita! Tuttavia non demordiamo».



Veniamo alla monta. Molti sostengono che la Chiocciola non abbia grosse opportunità di scelta: oltre a Salasso si parla del buon rapporto con Dé.
«Vi sembra poco?»
Si parla di Sgaiobarre, un esordiente come Mureddu è più difficile?
«La Chiocciola parte dal proprio fantino non per i motivi che vengono detti ma semplicemente perché Salasso è un bravo professionista e il rapporto che esiste da tre anni, anche se in qualche modo poteva sembrare compromesso da quanto accaduto a luglio (la vittoria della rivale Tartuca, ndr), non si può interrompere basandosi solo su un episodio, seppure difficile da digerire»
Salasso come sta?
«Bene, è allenato. Ha attraversato un momento duro dopo il Palio di luglio ma ha recuperato la condizione psicologica. E spero che ci sia un ulteriore rafforzamento nei giorni che mancano al 16 agosto».

Eppure in San Marco, diciamo la verità, qualcuno non farebbe salti di gioia nel rivederlo a cavallo.
«Uno stimolo in più per impegnarsi al 200%».
Nel dopo Provenzano Castelvecchio e Chiocciola sono state alla ribalta della cronaca: le gomme tagliate a un tartuchino, il blitz nell’Oliveta, domenica le tartarughe e le scritte nel centro storico.
«Penso che la rivalità in qualche modo porto a manifestazioni di presa in giro che fanno parte della Festa. E io ne sono stato uno degli obiettivi principali. Pienamente accettabili gli sfottò purché rimangano all’interno delle regole che hanno sempre fatto parte del Palio».
Già e Fedora: la Contrada non ha l’avversaria in Piazza, quindi li mette dentro il lotto?
«In linea generale non si possono scartare i cavalli buoni e di esperienza. Talvolta però si creano delle condizioni che portano anche a situazioni diverse da quelle che detterebbe la logica. Vediamo i cavalli a disposizione e le relative strategie».



Focardi è sempre andato volentieri alla previsita: domani ci sarà?
«Se non ci sono impegni, ad oggi non previsti, extra Palio, penso di sì. Mi immergo ancora di più nel clima».
Veterinario e maniscalco sono cambiati perché il loro lavoro non è stato apprezzato?
«Il veterinario è ora Alessandra Vigliani (nel tondo) il maniscalco Ugo Pesucci. Ma sia chiaro che non è stato assolutamente perché ho individuato responsabilità nei professionisti precedenti sull’esito di Provenzano. Le colpe sono tutte e solo mie. Ho semplicemente pensato di dover tentare una soluzione diversa».

Laura Valdesi

da La Nazione

Siena, 7 agosto 2009 - Poche ore al primo atto della carriera dell’Assunta: la previsita del Ceppo. Dall’Alba di oggi e per due giorni che si annunciano intensi come mai in passato, lo staff veterinario sarà chiamato a valutare le condizioni dei barberi in vista del 16. Si mette così in moto la macchina paliesca, che tappa dopo tappa porterà all’assegnazione di giovedì 13, ai giorni di prova fino alla resa dei conti di mezzo agosto.




Le tante rivalità in campo mettono ancora più pepe su una carriera che si annuncia calda con i soliti, puntuali, colpi di scena. Parlando di cavalli quasi superfluo dire come tutto ruoti attorno al nome di Già del Menhir. Il barbero vincitore del Palio di luglio sarà presente, ma c’è da capire se i dieci capitani avranno davvero il coraggio di inserirlo nel lotto dei dieci.



La superiorità dimostrata nell’ultima carriera potrebbe spingere verso l’esclusione, nell’ottima di un gruppo di barberi più livellato. A maggior ragione con tante rivalità presenti e il rischio per ciascuno di vedere Già del Menhir nella stalla dell’avversaria. L’impressione è che però non ci sia niente di scontato e che la partita si giochi giorno dopo giorno, con il parere dei fantini che come sempre avrà un peso fondamentale. Si annunciano ore di febbrili contatti e incontri, la seconda carriera del 2009 è ormai alle porte.

Paolo Brogi
da La Nazione

Se la mattina è stata piena di eventi, il pomeriggio ha avuto come protagonista assoluto il caldo. Irriconoscibile tra la mattina e la sera l’ambiente del Ceppo, per presenze e clamore delle proposte. Nel pomeriggio, tra i cavalli che hanno già corso il Palio, si sono visti soltanto Estremo Oriente e Choci (al tramonto, con pochissimi contradaioli presenti), come il copione presentava in partenza.
La mattina ha visto Luigi Bruschelli con la sua scuderia al seguito, primo a presentarsi così come a luglio. Poi a ruota Già del Menhir, con Massimo Coghe che ha comandato il cavallo con la voce nella giostra. Per la prime luci dell’alba, il piccolo spettacolo ha raccolto l’attenzione dei presenti. La mattina, nonostante l’alzataccia doverosa per vedere da vicino i big della Piazza, ha visto al Ceppo un discreto pellegrinaggio di contradaioli e addetti ai lavori. Il primo Capitano a farsi vedere è stato Silvano Focardi, insieme a rappresentanti della Torre, dell’Aquila, dell’Onda e del Capitano Luigi Fumi Cambi Gado del Leocorno.
Per Già del Menhir e Dostoevskij, per il quale il suo proprietario Giuseppe Zedde ha assicurato (si potrebbe aggiungere per l’ennesima volta…) che sarà presente, viste permettendo, alle prove di notte e alla tratta. Si potrebbe così aggiungere una punta importante al lotto dei dieci, sia con che senza la presenza di Già del Menhir tra i dieci. La spiegazione di perché il cavallo vincitore di luglio potrebbe non essere scelto dai Capitani, l’ha data Massimo Coghe: “Non lo prenderanno non perché non lo vogliono, ma perché i Capitani non lo vogliono dare agli altri”.
La terza punta della mattinata è stata Fedora Saura, che ha svolto il passaggio dal Ceppo senza sussulti e in tranquillità, prima di essere montata sul van insieme a Iuba.
Il termine della mattinata ha visto l’ultima defezione, dopo quelle dell’alba di Internos, Edolo e Leggenda di Gallura, del pupillo di Antonio Siri, Fantastic Light. Da far notare il cambio di programma che ha visto l’inversione delle presenze di Giunko e Elfo di Montalbo al Ceppo. Il cavallo che a luglio ha corso nella Pantera si presenterà domani in chiusura di operazioni, anziché questa mattina.
Il pomeriggio caldissimo ha registrato pochissime presenze di addetti ai lavori. Grande schiera dei cavalli di Massimo Donatini, presenti nel cuore del pomeriggio di calura intensa. Anche Paride De Mauro ha iniziato a portare la sua nutrita schiera di soggetti, che saranno ben otto. Al tramonto i passaggi di Choci e della scuderia di Mario Savelli.

I lavori riprenderanno domani mattina alle ore 6 e si protrarranno fino alle otto della sera.

ar



>>07/08/2009 20.15.00(SIENANEWS)

Le prime luci dell'alba non sono quelle di ieri, quando sono passati dal Ceppo Luigi Bruschelli e Già del menhir. Intanto, l'umido caduto nelle campagne senesi fa da scenario ai tanti outsider che devono passare dalle previsite. Elimia, Giove Deus e Istriceddu, tutti della scuderia Milani, gridano battaglia e si candidano come protagonisti del prossimo Palio. In mezzo a loro il grigio Guess, lo scorso anno nel Nicchio. La mattinata degli outsider, visto che ieri c'erano tutti i big, nasce con la prima assenza illustre, quella di Insomma, che sarà poi l'unica assente della prima parte della giornata. La cavalla di Massimo Milani, lo scorso luglio nell'Onda, ha riportato un piccolo infortunio a Provenzano che non ha avuto il tempo di smaltire. Roba di poco conto, ma per adesso era impensabile ripresentarla in Piazza. Così, il numero dei cavalli esperti che il sedici agosto prossimo potrebbero prendere la via del canape si riduce a sedici. Sempre, ovviamente, con l'incognita di Già del Menhir.
Con il sole che sale, iniziando a riscaldare la mattinata con non troppe visite come il primo giorno, si vedono gli altri due outsider attesi: Ilon e Indira Bella. Anche per loro tutto regolare, in attesa di responsi precisi dei veterinari. I lavori riprenderanno alle ore 17, alle ore 20 sarà la volta dell'ultimo big atteso, Elfo di Montalbo.


>>08/08/2009 12.30.00(SIENANEWS)

08 agosto 2009

Lunedì 10 agosto, alle ore 19, nel Cortile del Podestà in Palazzo Pubblico si terrà la presentazione del Palio per la Carriera del 16 agosto, dedicato, come da tradizione, alla Madonna Assunta in Cielo e al senese Bernardo Tolomei, in occasione della sua santificazione.
Il drappellone, realizzato dall’artista fiorentino Giuliano Ghelli, sarà presentato dal sindaco Maurizio Cenni, e introdotto dallo studioso Carlo Pedretti, docente alla University of California e principale esperto mondiale di Leonardo da Vinci.
da Antenna Radio Esse

Nella giornata di oggi c’è stato anche spazio per i veterinari, che hanno parlato delle previsite e di come queste si sono svolte. Per i veterinari ha parlato Marco Reitano, che è stato nominato dal Comune e si è preso il compito di parlare per tutti. “Ormai il meccanismo è rodato – ha esordito Reitano - e bisogna ricordare che siamo in quattro, quindi una visita di cinque minuti fatta da tutta l’equipe, vale quasi una da venti minuti. Poi facciamo il prelievo antidoping, il flexing test, le radiografie, abbiamo seguito il cavallo per la preparazione di tutto l’anno: più approfondito di così si potrebbero solo fare accertamenti sul lavoro. Ad agosto abbiamo ripetuto le lastre su alcuni soggetti, o per seguire un filo logico su come si è evoluto un quadro clinico o per verificare dei dubbi. Quindi si può parlare di visite veloci, ma non si può certo dire che siano superficiali”.
Per alcuni cavalli, assicurano i veterinari, possono essere state sufficienti le lastre effettuate a luglio, a cui furono sottoposti tutti i cavalli. E Reitano ha anche una risposta riguardo alle polemiche di visite troppo poco accurate: “I malcontenti rappresentano la piega sbagliata di quello che è il mondo intorno al Palio. Un cavallo può essere soddisfacente, poco soddisfacente o con dubbi. Quando un cavallo appartiene alla prima categoria può anche essere che la commissione abbia sbagliato, ma non vorrei invece che veterinari e maniscalchi vogliano scaricare sulla commissione colpe che non ha e che sono di altri. La commissione non può essere capro espiatorio”. Addirittura, Reitano si spinge oltre, al rapporto con i Capitani: “Questa cosa chiederò di poterla accennare ai Capitani. Se si deve fare il gioco al massacro, finora abbiamo incassato, ma in futuro potremmo dire qualcosa anche noi. Bisogna ricordare che, tutti insieme, siamo qui per tutelare la Festa. Il nostro vuole essere un consiglio, perché se le dirigenze si accaniscono, il popolo recepisce in un certo modo, e noi ci prendiamo le colpe senza poter controbattere e quindi dare modo di farsi un giudizio giusto”. Il riferimento è al caso della Civetta di luglio, per cui c’è anche una specifica: “La Civetta ha incolpato la commissione di aver mandato nella stalla un cavallo rotto, ma all’inizio avevano detto che il cavallo era a posto.”.
Altro punto focale, sarà la richiesta del serio impegno: “Sarà richiesto a pochi cavalli – specifica Reitano - , perché quelli che hanno effettuato il serio impegno a luglio non dovranno ripeterlo. Alcuni dei cavalli che non abbiamo ammesso a luglio, avevano effettuato un serio impegno in maniera minore rispetto ad altri, ma il lotto era così ampio che abbiamo scelto solo i migliori”.
La prima scrematura dei cavalli si aggirerà intorno al trenta per cento degli iscritti, anche se si avrà la certezza soltanto nel primo pomeriggio di domenica.

Nel frattempo, al ceppo sono sfilati gli ultimi cavalli. Con l passaggio di Elfo di Montalbo nella tardissima serata, si può concludere che le previsite non abbiano mostrato assenze illustri. Per eventuali scossoni si aspetta il mezzodì di lunedì, che farà quadrato su tanti dubbi di presenti e assenti alla tratta.


>>08/08/2009 20.25.00(SIENANEWS)

Il primo elenco è sempre quello più atteso, perchè dà un indirizzo generale dal quale non si potrà più fare a meno. Tra i 114 cavalli iscritti alle previsite, dei quali più di cento sono passati dagli occhi dei veterinari, si possono suddividere tre categorie ben distinte: i cavalli di quattro anni, che non hanno l'età per fare il Palio e che fanno storia a sé; i cavalli che hanno l'età per correre il Palio ma che non lo hanno mai fatto; coloro i quali hanno fatto almeno un Palio. Per la prima categoria c'è poco o niente da dire, perchè la loro ammissione alla notte è soltanto per far conoscere le luci e le ombre della Piazza più bella e difficile al mondo. Loro esclusioni sono spesso concordate con i proprietari e non fanno assolutamente testo ai fini dei risultati.
I cavalli che non hanno mai preso parte al Palio ma che potrebbero farlo sono quelli più interessati alle scremature. Chi non passa le previsite dovrà aspettare il prossimo anno, chi invece sarà in Piazza la mattina dovrà mettere serio impegno per mettersi in mostra e farsi bello agli occhi degli addetti ai lavori. Ci sono anche alcuni cavalli che hanno partecipato a corse negli ultimi trenta giorni che potranno fare le prove di notte ma che sanno che le loro possibilità di correre il Palio e di arrivare alla tratta, causa esplicito riferimento nel protocollo equino, sono praticamente nulle.
Si arriva poi a chi le prove di notte non le farà, e che magari però è passato lo stesso tra venerdì e sabato dalle lastre. Sono quei cavalli che hanno già corso il Palio e che nella mattinata di lunedì conosceranno direttamente il proprio destino, tra tratta e scuderia di casa diretta. Loro sono quelli che faranno discutere, che faranno capire quale indirizzo prenderà il Palio di agosto 2009.

>>09/08/2009 17.03.00(SIENANEWS)

Grande attesa da parte di tutti i senesi per la consueta presentazione del drappellone che avverrà fra le mura del cortile del Podestà. Il Palio, dedicato alla Madonna Assunta in Cielo e al senese Bernardo Tolomei, in occasione della sua canonizzazione, è stato realizzato dall'rtista fiorentino Giuliano Ghelli e sarà presentato questa sera dal sindaco di Siena Maurizio Cenni e dallo studioso carlo Pedretti. Giuliano Ghelli, 65 anni, ha un curriculum lungo da Siena a San Casciano Val di Pesa, dove vive. Ha esordito a soli 17 anni a Milano in una collettiva alla Galleria Numero di Fiamma Vigo. Artista poliedrico e innovativo, affermatosi negli anni '60 e '70, con una grande passione per la pittura metafisica e la pop art. Che ci si debba attendere dunque un Palio onirico, tra il sogno e la realtà? Non resta che aspettare le chiarine di stasera.



>>10/08/2009 12.30.00 (SIENANEWS)

Esce dai giochi uno dei cavalli più attesi per la carriera di agosto: Elfo di Montalbo si è infatti infortunato e dovrà rimanere a riposo per qualche giorno, senza partecipare al palio.
Il cavallo accompagnato da Francesco Ticci è regolarmente arrivato al Ceppo per la previsita (era nell'ultimo gruppo di oggi) e forse scendendo dal van si è fatto male all'anteriore destro. I veterinari hanno notato la zoppia del cavallo quando lo hanno sottoposto al flexing test. Trascorrerà la notte in osservazione alla clinica
Antenna Radio Esse

10 agosto 2009

"Sarà un palio coloratissimo, che di più non si può". E' l'unica anticipazione sul drappellone dipinto da Giuliano Ghelli, che verrà svelato alla città nella tradizionale cerimonia stasera alle 19 nel cortile del Podestà.
L'artista fiorentino ai nostri microfoni ha raccontato la sua arte e i suoi legami con la città.
Antenna Radio Esse

10 agosto 2009

Il Comune di Siena ha reso nota la lista dei cavalli che hanno superato le previsite dei giorni scorsi: sono 67, in totale, i soggetti risultati idonei. Si dimezza il numero dei cavalli ammessi direttamente alla tratta, solo 6 rispetto ai 13 di luglio: Fedora Saura, Già del Menhir, Giove Deus, Guess, Indira Bella e Istriceddu. Oltre ai cavalli infortunati o non presentati, restano quindi fuori Choci ed Ilon, mentre Giordhan, che a luglio era stato ammesso direttamente alla tratta, dovrà passare dalle prove di notte. Insieme a lui altri 60 soggetti, di cui 21 di età inferiore ai 5 anni.

Di seguito l'elenco completo:

1 BONGO BINGO Giancarlo Rossi
2 CUORE NERO Antonio Costantino Buzzi
3 DERRIU JUNIOR Antonio Villella
4 DOVIZYA Marcello Rosi
5 DWORUS Giuliano Fanti
6 EAST LIKE Andrea Mari
7 FAR WEST Raffaele Bei
8 FIORE DE P.ULPU Carlo Brocci
9 FLOBER Luca Veneri
10 FREESBY Luca Francesconi
11 FRORIA Federica Luchetti
12 GAMMEDE Francesco Maria De Mauro
13 GANOSU Virginia Cannoni
14 GENOMA Francesco Passalacqua
15 GIORDHAN Michela Gori
16 GIOSTREDDU Fabrizio Catocci
17 GIULIANA SAURA Luca Francesconi
18 GIUNKO Giordano Mariotti
19 GRIDO DI GALLURA Roberto Danesi
20 GUADALUPE Lucia Toto
21 GUERRIERO BAIO Marcello Roti
22 GUSCHIONE Simone Berni
23 GYANT Giacomo Muzzi
24 INCANTADO Riccardo Piras
25 INDIANOS Benedetta Gualtieri
26 ISAIA Alberto Ricceri
27 ITALIANA DE SEDINI Sonia Catania
28 IUBA Augusto Posta
29 LAMENTOSU Massimo Martelli
30 LAMPANTE Alessandro Bandini
31 LARDO’ Stefano Paccagnini
32 LAZZARIONE Alessandro Tozzi
33 LEGALE Silvia Bruni
34 LEO LUI Marco Ghetty
35 LILLOS Luca Anselmi
36 LO SPECIALISTA Fabio Fioravanti
37 LORIONE Marcello Roti
38 LOVE COUTRY Michela Gori
39 LU MUTU DI GALLURA Niccolino Floris
40 LUCIFERO LEON Alessandro Chiti
41 MAFIOSU Marco Pasquetti
42 MALSPINA Stefano Trochei
43 MAMBO DE BONORVA Luca Francesconi
44 MAR DEI CORALLI Luigi Migheli
45 MARIANO PRIMO Fabio Becatti
46 MARROCULA Sebastiano Cherchi
47 MASEDU Dario Colagè
48 MATSONIA Sergio Mattichi
49 MELCHISEDEK Luca Francesconi
50 MENTORE DE AIGHENTA Claudio Bartoletti
51 MEZUS DI GALLURA Luigi Bruschelli
52 MIGNAR Massimo Columbu
53 MILENNA Alberto Ricceri
54 MINOTAURO Lucrezia Giannelli
55 MISSISSIPPI Giuseppe Zedde
56 MISTER MELON Francesco Begani
57 MISTERIOSU Nicola Sandroni
58 MORESU Sebastiano Cherchi
59 NATIA DI GALLURA Luca Veneri
60 NILO Franco Vittori
61 NON PER CASO Alessandro De Romanis


I 6 cavalli ammessi direttamente alla tratta:

1 FEDORA SAURA Augusto Posta
2 GIA’ DEL MENHIR Massimo Coghe
3 GIOVE DEUS Nicola Sandroni
4 GUESS Fabio Romanelli
5 INDIRA BELLA Fabio Fioravanti
6 ISTRICEDDU Serena Butteri
da Antenna Radio Esse

Applausi per il drappellone dipinto da Giuliano Ghelli, presentato oggi nel Cortile del Podestà.
Nel Cencio, "l’ineffabile linguaggio colorato", come lo ha definito Carlo Pedretti durante la presentazione, dà vita ad una rappresentazione dove la parola, nonostante gli sforzi, non riuscirà mai, in maniera esauriente, a spiegare quello che l’artista ha creato”. "Ritorna l’eterna diatriba fra il messaggio iconografico e il messaggio scritto. Su quanto la parola cerchi, inesorabilmente e senza fortuna, di tradurre quello che l’occhio vede, carpisce, scova e interpreta attraverso i sensi stimolati dall’immagine " - si legge nella nota del Comune - "nella seta, ricoperta dal colore pieno, domina il celeste acqua e il giallo ocra. Sui lati i barberi con i colori delle dieci Contrade. La continuità della Carriera attraverso il gioco dei bimbi che, durante tutto l’anno, dilata le date prettamente paliesche. Per questo la riconoscibilità, nel dipinto, di una porta metaforica aperta alla e sulla vitalità contradaiola e la partecipazione senese. Al centro, su uno sfondo rosso, cinque cavalli e, in alto, una Madonna bambina che sorregge la Balzana (lo stemma di Siena) e, dall’altra parte, il simbolo che richiama la dedica al Santo senese Bernardo Tolomei.
La libertà creativa di Ghelli quasi implode dalla trama di stoffa, riconoscibilissima per la magia che il colore, racchiuso dentro il tratto, riesce a scatenare con la trasposizione concettuale del pensiero, abilmente materializzato da una mano sapiente.
“Ogni aspetto o situazione può essere contaminato – ha dichiarato l’artista – così come dipingere un’emozione quale è il Palio, al quale mi sono avvicinato pur sapendo che è una Festa solo dei senesi”.
Nella sua opera la Festa ritorna, d’impatto, alla sua dimensione più pura: il gioco.
I cavalli non sono montati dai fantini, ma infilati in aste bianco/nere (un richiamo alla senesità) come quelli delle giostre, così come il bestiario contradaiolo viene proposto nella sua dimensione ludica unica al mondo.
Intorno, disseminati qua e là, i fregi che ritroviamo nella produzione di Giuliano Ghelli: pennellate di colore come pezzetti d’anima impreziosiscono, con cromatismi solari, il drappo dal quale, a forza, emerge il senso della corsa.
Il drappellone, infatti, contiene tutti gli elementi che gli sono richiesti, l’originalità sta nel fatto che Ghelli ha fatto emergere, dalla sua tavolozza fisica e mentale, solo la peculiarità e il fine del Palio: la gioia nel divertimento, la felicità della vita. Il gioco, appunto. La parte drammatica, quella relativa a chi perde, è dentro la componente umana della quale, giustamente, non c’è traccia, anche perché ognuno la vive in maniera strettamente individuale ed unica.
Una visione in bilico tra l’onirico e il tangibile, tra il fantastico e il reale, carica di significazione con marche di ricordi che accomunano tutti noi.
Giuliano Ghelli, artista fiorentino conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, è riuscito ancora una volta a connotare di originalità un percorso professionale che ha attinto, e lo si vede, dal New Dada e dalla Pop Art, ma aggiungendo, rimanipolando, personalizzando e universalizzando, attraverso la propria esperienza e cultura, le sensazioni che solo in pochi riescono a concretizzare per generare un prodotto artistico".

"Nel drappellone - ha detto il sindaco di Siena Maurizio Cenni - gli elementi obbligatori, peraltro resi con garbo e originalità, convivono adeguatamente con un tema caro all’artista: una grande porta che si apre svelando un lontano orizzonte e una giostra allegra che si anima al di qua di esso. Gli ampi battenti dell’infisso, contrappuntati dalla familiare presenza dei barberi delle Contrade, sono operati come un prezioso ricamo e anche tutto il fondale rosso appare come un serico velluto contro cui si staglia, in alto, una delicata Madonnina dai movimenti picassiani. In basso il giallo della terra di Siena si sviluppa in altezza con un andamento spiraleggiante, composto da dune avvitate che sostengono l’ acceso dinamismo dei cavalli impegnati in un perenne movimento di giostra. Con questi temi Giuliano Ghelli conferma la libertà che affranca il suo lavoro creativo. Pur rimanendo cosciente della necessità del rapporto tra fantasia dell’artista e concretezza della committenza, non trascura nemmeno questa volta di ricercare la possibilità di emozionarsi e di sognare".



GIULIANO GHELLI

Nato a Firenze nel 1944 vive a San Casciano Val di Pesa, nel Chianti Fiorentino.
Ha esordito a Milano nel 1963. Nel ‘75 è “Segnalato Bolaffi” .
Dopo la sua prima personale all’estero, Parigi 1974, ha esposto negli U.S.A., Australia, Germania, Belgio, Grecia, Spagna, Portogallo, Giappone, Russia.
Nel 1992 è al Castello Sforzesco di Milano, “In Viaggio Con Leonardo”, personale curata da Carlo Perdetti.
Nel 1995 realizza, su commissione della Mercedes Benz Italia, un ciclo di venti grandi dipinti per la nuova direzione di Roma.
Nel 1995 e ‘96 dipinge il “Premio Maestri del Cinema” di Fiesole, assegnato
a Robert Altman, Mario Monicelli e Alberto Sordi.
Nel 2000 personale a Sydney in occasione dei Giochi Olimpici. Nel 2001 ha tenuto presso il Museo Pecci di Prato la personale dal titolo“La Parola Colorata”
Dal 2002 i suoi busti dipinti diventano il “Premio Milano per la Moda”.
È stato prescelto dalla Toyota per il calendario ufficiale 2003 in 1.500.000
copie in Giappone.
Dal 2002 inizia il percorso con il suo “Esercito di Terracotta” dell’Impruneta,
a Villa Demidoff e al Convitto della Calza a Firenze, Palazzo Pretorio di
Certaldo, Museo Archeologico di Massa marittima, Teatro Romano di Fiesole,
Castello dei Conti Guidi a Poppi, Vecchie Carceri di Radda in Chianti e, nel 2008, a
Palazzo Medici Riccardi a Firenze, nell’ambito del Genio Fiorentino, e al Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima.
Nel febbraio 2008 ha presentato una personale all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, in contemporanea con il lancio della nuova Fiat 500 per il Giappone realizzando un esemplare unico della vettura con un suo intervento pittorico.
Realizza l’immagine per il festival internazionale 7 Sois 7 Luas nell’ambito del quale ha tenuto nel 2008 personali a Oeiras e Castro Verde in Portogallo, Cartaya e Castril in Spagna e Tetuan in Marocco.
Nell’agosto personale al Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima e alle Vecchie Prigioni del Palazzo del Podestà di Radda in Chianti. A Settembre al Centro Espositivo Comunale “ La Filanda” di Loro Ciuffenna.
Nel Marzo 2009, Firenze-Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. A Maggio, Modena-Galleria Modenarte e Gipsoteca dell’Istituto d’Arte Venturi. In Novembre, Padova-Scuderie di Palazzo Moroni .
E’ presente su “L’arte del ‘900” di Lara Vinca Masini Edizioni Giunti - L’Espresso.
Nel dicembre 2007 è stata costituita la “FONDAZIONE GIULIANO GHELLI” a Poppi (Arezzo) dove è allestita una sua mostra permanente.
www.giulianoghelli.it
www.fondazionegiulianoghelli.org




>>10/08/2009 19.05.00(SIENANEWS)

E' un Palio che apre le porte ad una giostra inimmaginabile. I cavalli simili a quelli di Leonardo da Vinci e tutte le Contrade a guardare, protagoniste della corsa dei colori. L'arcobaleno che fa capolino, perchè simbolo di felicità e di tempesta passata. E' questo il drappellone di Giuliano Ghelli, fiorentino di nascita ma senese per passione. E' lo stesso Autore a confessarlo: "Parte della mia famiglia è di Siena - ha detto Ghelli - e da piccolo invidiavo i bambini che giocavano con i barberi, che erano pù colorati dei tappini".
A guardare tutti i segni del Palio, emergono con chiarezza i simboli di Torre, Chiocciola e Pantera. San Marco per il complesso di colori, dall'ocra al rosso al celeste; Stalloreggi per i bordi celesti che si accoppiano al rosso centrale; Salicotto perchè il Palio si snoda intorno ad una "T" di colore rosso immensa.
Non si possono lamentare neanche Istrice e Onda, visto che i cavalli rappresentati sono cinque (il numero di Camollia) e che su di un cavallo c'è una piccola onda bianca e celeste. Segni, immagini che saranno frequenti nei sogni e nei desideri notturni e non solo dei senesi nei giorni che ci separano dal 16 agosto.
Dopo la presentazione del Palio, Ghelli espone: "E' un drappellone che rispecchia la mia arte e il mio modo di lavorare. Ho provato e riprovato i vari materiali di pittura perchè i contradaioi non lo sciupino al momento della calata dopo la vittoria. E San Bernardo è portato su dalla Madonna, in omaggio a tutti i senesi". Un omaggio che renderà orgoglioso solo il vincitore.

>>10/08/2009 20.51.00(SIENANEWS)

Fuori Dostoevskij e Elfo di Montalbo. Il responso delle previsite cade come un macigno sulla testa dei Capitani che dovranno scegliere accuratamente un lotto di dieci che dovrano prendere parte al Palio. Perchè se spesso ci si basa sui cavalli che hanno corso, nel mezzogiorno di giovedì la situazione sarà completamente un'altra. Si dovrà pensare e decidere, e non sarà facile.
Sarà un Palio con minimo quattro esordienti, quello di domenica prossima. Perchè la lista degli ammessi alla tratta condanna inevitabilmente i Capitani agli straordinari nella scelta dei soggetti. Ci sono Già del Menhir, Fedora Saura, Istriceddu, Guess, Indira Bella e Giove Deus tra i cavalli che andranno direttamente alla tratta del 13 agosto. Apparentemente un bel lotto. Ma andando a sviscerare i dettagli, emerge un altro elenco di soggetti che potevano essere nelle mire del Palio e che invece non ci saranno: Dotoevskij, Choci, Ilon, Iolao, Elfo di Montalbo, Elimia, Estremo Oriente, Gezabele, Iada e Insomma sono quelli che hanno già corso almeno un Palio. Aggiungendo Giordhan che farà la notte, sono undici i cavalli bocciati, chi per un verso chi per un altro, che potevano mettersi di nuovo in mostra.
Dei 61 cavalli che sono stati ammessi alle prove di notte, soltanto 38 sono in età di correre il Palio. Invece che, come da previsione, il trenta percento di esclusioni, c'è stato praticamente un dimezzamento dell'elenco generale. La scelta così per i Capitani si riduce, non certo qualitativamente però. Sarà il Palio degli esordienti, ovvero delle "brenne" degli anni 2000. E anche le possibilità di presenza di Già del Menhir e Fedora Saura al canape si riducono ulteriormente, visto il Palio delle rivali e le incognite che potrebbero presentarsi con tanti cavalli nuovi in Piazza.


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Siena, 11 agosto 2009 - Un fiorentino che dipinge il Palio: bella sfida. Che Giuliano Ghelli (nella foto grande qui accanto), grande artista, ha raccolto con l’umiltà della passione, vincendola. E’ stato applaudito il suo Cencio, coloratissimo come aveva annunciato.

Osservato con curiosità e lentamente assimilato dagli occhi della platea dove c’era anche l’abate di Monte Oliveto Maggiore perché il Drappellone è dedicato alla santificazione di Bernardo Tolomei. «Ho riversato tutte le energie lì dentro — esordisce con semplicità Ghelli —, c’è molto di me in questo Palio. Per realizzarlo il coinvolgimento è risultato pesante, soprattutto a livello di sensazioni. Emozioni di riporto, nel senso che ho cercato di godere dell’entusiasmo dei contradaioli». Parla di un «sogno che si realizza», riferendosi al Palio che spesso si volge a guardare.

Cosa ha dato il là all’ispirazione?
«La partenza è stata facile, sono rimasto affascinato dai bambini che giocavano con i barberi, sia perché invidiavo il gioco più colorato rispetto ai tappini dove c’erano Coppi e Bartali. Sia perchè c’era la gara, la corsa, un coinvolgimento che noi non avevamo. Piano piano ho capito quanto la Contrada incidesse nella vita fin da piccoli, ho capito come mai vedevo che questo gioco era così importante. Dovendo scegliere un simbolo per le Contrade ho immediatamente usato quello... a parte avevo già lo studio pieno di barberi da anni perché li compro continuamente. Però mi davano proprio l’idea degli appigli che tengono aperta la porta al futuro».
Una cosa ricorrente nei suoi quadri sono le spirali.
«Sì, è vero. Già erano abbastanza del colore del tufo, l’ho solo un po’ accentuato per rendere più l’idea della Piazza. E la spirale per il suo movimento rende l’idea di questa corsa».
Le porte sono quelle del Duomo?
«No, da un paio di anni faccio delle mostre che si chiamano ’Le porte della fantasia’. Sono le mie porte, aperte sulla curiosità e sul futuro. Era importante, come simbologia, perché viene come detto tenuta aperta dai barberi».

I cavalli richiamano la giostra.
«Come ha detto il professor Carlo Pedretti sono proprio ripresi da studi leonardeschi, io li ho già usati. Mi sono piaciuti perché davano staticità alla forma del cavallo, però il fatto di metterli in cima a questi bastoni bianchi e neri come i colori della Balzana di Siena consentiva di rendere l’idea della giostra».
Colpisce che ne siano stati messi soltanto cinque: c’è un motivo particolare?
«Ma no... ho soltanto preso la metà di quelli che correvano. Dieci non mi entravano, una scelta casuale».
In groppa ad alcuni di essi, quasi fossero cavalli alati, ci sono i colori dell’arcobaleno.
«Lo metto sempre nei miei quadri perché significa che la tempesta è passata. E’ un grande simbolo di speranza e io credo nell’uomo, che possa migliorare».
Quando la Carriera è finita torna il sereno, la gioia di chi ha vinto trionfa.
«Sì, è vero. C’è l’entusiasmo identico a quando torna il sole».

Ogni colore viene interpretato qui a Siena: ci ha pensato?
«I primi due giorni perché non potevo prendere in mano un tubetto di colore che mi dicevano ’quella è la tale Contrada, quella è un’altra Contrada’. Poi ho detto: da ora in poi faccio il mio quadro».
Quasto Drappo le assomiglia?
«Se guardate un mio catalogo vi accorgete che non ho cambiato una virgola. Ho solo costruito con i miei elementi quello che serviva: bambini, barberi, gioco, continuità».
Maria Assunta è in alto, ha un volto angelico.
«E’ una donna eterea, che tiene in mano la città di Siena».
E poi c’era la dedica al Beato Bernardo Tolomei che è stato recentemente canonizzato.
«Mi è piaciuto metterla in alto sulle nuvole, accanto alla Vergine. Sembra che porti in offerta alla città di Siena questa nuova santità».

A chi lo dedica questo Drappellone?
«Senza dubbio a Siena e ai senesi. Se non c’erano loro non esisteva tutto questo entusiasmo».
Lei si è messo molto al servizio della nostra città in questo Drappo.
«Il mio compito non è ancora finito, di qui al 16 non mi muovo di qua perché non intendo perdermi nulla di queste sensazioni. Me le voglio godere: non mi perdo una Tratta, non mi perdo una cena».
La sua compagna senese cosa le ha detto del Palio?
«Nulla, lei è battezzata nella Tartuca, ha vinto a luglio, ha pagato... non commenta».

E’ stato accolto molto positivamente il suo Drappellone.
«Così mi è sembrato. Non sono abituato perché nelle mostre anche se hai fortuna e ci sono mille persone non c’è una reazione, invece qui c’è stata. Ogni tanto questa piccola parte di rock fa bene».
Come spera sia ricordato questo Palio.
«Per quello che è, ossia un portatore di gioia. Dovrebbe essere quello».
E’ un’opera d’arte.
«Sì, ma nel mio lavoro c’è tanta voglia di gioia. Aumento la forza dei colori quando il mondo va peggio. Come ho fatto anni fa quando c’è stata una grande siccità in campagna per mesi. Ho cominciato a dipingere acqua tutti i giorni, era l’unica cosa che potevo fare per dare un aiuto. Di conseguenza in questo momento, non è che si viva una fase eccezionale se si pensa che muore un bambino ogni quindici secondi, preferisco tirare fuori tutti i gialli che ho nello studio».

Un’arte propiziatoria, dunque.
«Deve esserlo, noi siamo privilegiati e fortunati perché svolgiamo un mestiere che ci mette accanto alla conoscenza».
Lei ha affermato di aver realizzato un Palio a prova di contradaiolo.
«Questo Palio aveva una parte di seta di una trentina di centimetri. Me lo sono coperto tutto con sei-sette esperimenti di varie preparazioni, per esempio il gesso, e poi pezzo dopo pezzo l’ho strusciato in maniera così forte che nessuno si metterà a farlo. Desideravo essere sicuro che non venisse via alcuna scheggia di colore».
Ghelli non vuole che la sua realizzazione venga modificata.
«No. Soprattutto sarà un’occasione in più per tornare a Siena: se me lo sporcano vengo a ridipingerlo. E rimango a cena in Contrada, che mi piace molto».
E quando i contradaioli glielo proteranno via?
«E’ già successo, il giorno che non l’ho più avuto nello studio è stato forte il distacco».

Laura Valdesi da La Nazione

12 agosto 2009

Di seguito l’elenco dei 33 cavalli ammessi alla Tratta di domani 13 agosto.

1 DERRIU JUNIOR Antonio Villella
2 DOVIZYA Marcello Rosi
3 FAR WEST Raffaele Bei
4 FEDORA SAURA Augusto Posta
5 FIORE DE P.ULPU Carlo Brocci
6 FLOBER Luca Veneri
7 FRORIA Federica Luchetti
8 GAMMEDE Francesco Maria De Mauro
9 GANOSU Virginia Cannoni
10 GENOMA Francesco Passalacqua
11 GIA’ DEL MENHIR Massimo Coghe
12 GIORDHAN Michela Gori
13 GIOSTREDDU Fabrizio Catocci
14 GIOVE DEUS Nicola Sandroni
15 GRIDO DI GALLURA Roberto Danesi
16 GUADALUPE Lucia Toto
17 GUESS Fabio Romanelli
18 GUSCHIONE Simone Berni
19 INCANTADO Riccardo Piras
20 INDIANOS Benedetta Gualtieri
21 INDIRA BELLA Fabio Fioravanti
22 ISTRICEDDU Serena Butteri
23 ITALIANA DE SEDINI Sonia Catania
24 IUBA Augusto Posta
25 LAMENTOSU Massimo Martelli
26 LAMPANTE Alessandro Bandini
27 LARDO’ Stefano Paccagnini
28 LEGALE Silvia Bruni
29 LEO LUI Marco Ghetty
30 LILLOS Luca Anselmi
31 LORIONE Marcello Roti
32 LOVE COUTRY Michela Gori
33 LU MUTU DI GALLURA Niccolino Floris
da Antenna Radio Esse

Saranno trentatré, e considerando tutto non saranno affatto pochi. I cavalli che domani potranno essere presentati in Piazza sono tutti in odore di Palio e quindi permetteranno ai capitani un'ampia scelta. Sette di loro, i sei ammessi direttamente alle batterie più Giordhan che è passato dalle prove di notte, hanno almeno corso una volta. Due sono i soggetti che hanno dieci anni; cinque, tra cui Fedora Saura, ne hanno otto. I cavalli invece del tutto vergini, ovvero che hanno cinque anni, sono ben otto: impensabile non vederne uno di questi al canape il 16 agosto prossimo. Per adesso, il canovaccio della tratta di domani non esclude assolutamente sorprese: c'è poco da dire e da commentare. Ci sarà sicuramente invece da commentare dopo che i Capitani ne avranno scelti dieci.

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