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Paliotti e corse fuori Siena

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Messaggio  jabru Sab Set 10, 2011 5:06 pm

Domenica 11 settembre, alle 17, nell'incantevole borgo di Mensano (Casole d'Elsa), si svolgerà la tradizionale "Competizione tra contrade" per l'assegnazione del Palio 2011, nell'ambito della tradizionale Festa della Madonna.

Il Drappellone di quest'anno è stato realizzato dall'artista Sergio Turi. Approdato alla pittura da un po' di anni, lavorando con metodo e continuità alla ricerca di forme espressive congeniali a soddisfare la sua esigenza interiore di comunicare. Nelle sue opere più recenti è ben tracciata la via da seguire, tra simbolismo e surrealismo, con ampie campiture di colori increspati in ondulazioni morbide che danno luogo a forme varie e a figure umane.

Ultimo esempio di questo personale linguaggio è il drappellone per il palio di Mensano del 2011. In questo dipinto, in effetti tra il groviglio di luci ed ombre, che si alternano come onde, compaiono mani, volti, case, segni del tricolore, altre immagini evanescenti forse pensando Adamo ed Eva. Anche la figura centrale, imponente per il cromatismo azzurro fluttuante della veste, è composta da onde sinuose e domina il suo trono di terra di Siena e ocra dorata, ugualmente ondeggiante. La composizione pare acquietarsi in alto con il cielo sereno e in basso con la stesura piana del colore a forma di tappeto per i piedi della Madonna.

Tutt’intorno alla figura prevalente si snodano simboli della festa, gli stemmi delle quattro contrade, perfino le torri gemelle a memoria del giorno della storia, 11 settembre, che a Mensano, coincide con la festa della Madonna che nel dipinto appare incoronata con il profilo urbano dello stesso paese.
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Messaggio  jabru Ven Set 16, 2011 4:04 pm

Siena, 15 settembre 2011 - Caldissimo il palio di Asti. Dopo le visite veterinarie - oggi tocca anche al cavallo vincitore del 2010 - , si è entra stasera nel vivo con la prima prova. Ma a movimentare una manifestazione che ha già visto arrivare in Piemonte da Siena centinaia di contradaioli (al completo le dirigenze) è il clima acceso fra i rioni dove la rivalità è maggiormente sentita. E che, guarda caso, montano due fantini - "3T" Gianluca Fais detto Vittorio e San Secondo Silvano Mulas, in arte Voglia - che hanno indossato quest'anno in Piazza del Campo i giubbetti di due avversarie del calibro di Lupa e Istrice. Si definisce un capitano "oltranzista", Rasero che viene a Siena da anni ed è battezzato nella Chiocciola. "Alla cena propiziatoria - racconta - sarò chiarissimo. Il mio obiettivo è vincere per il secondo anno consecutivo, facendo quello che voi chiamate cappotto. Ma se mi dovessi accorgere che non è praticabile, dopo aver provato il cavallo, imboccherò un'altra strada. E come unico pensiero avrò quello di non far vincere San Secondo. Se sono pronto a buttare ai materassi Mulas? Certo. I miei sanno che se dico una cosa la faccio". C'è un precedente. "Nel 2004 per me correva Virginio Zedde. Mi chiese come doveva comportarsi - prosegue Rasero - e io risposi che il suo compito era non far vincere Il Pesse. Fecero tre giri, rimasti famosi, in cui si picchiarono senza tregua". Viene da chiedersi: ma Gianluca Fais sarà disposto a fare il "killer"? "Sennò non l'avrei detto... Comunque sia ne parleremo ancora con il fantino. Perché esistono tante variabili, tanti modi per bloccare un'accoppiata. Magari ci si fa aiutare", rilancia. Messaggio chiaro e forte che mette pepe su un palio già piccante. Dove il quadro delle monte è il seguente: oltre a Mulas e Fais, a cavallo ci sono Corda (San Lazzaro), Murtas (Cattedrale, quartiere dove fa base Bruschelli), Virginio Zedde (Torretta), Caria (Castell'Alfero), Chessa (S.Maria Nuova), Massimo Coghe (S. Damiano), Andrea Coghe (Don Bosco), Ballesteros (Baldichieri), Calvaccio (S. Caterina), Mari (S.Silvestro), Farnetani (Canelli), Atzeni (Nizza), Dino Pes (Moncalvo), Siri (S.Pietro), Mureddu (Viatosto), Migheli (Montechiaro), Ghiani (S. Paolo), Pusceddu (S.Martino-S.Rocco), Todde (S.Marzanotto). I favoriti in base al cavallo? Mulas, Chessa, Pusceddu, Zedde e Ballesteros.

Laura Valdesi da La Nazione

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Messaggio  jabru Sab Set 17, 2011 6:52 pm

Siena, 16 settembre 2011 - "Paura che Silvano Mulas possa finire ai materassi? Il rischio c'è sempre, in ogni palio, quando esiste una rivalità così accesa come quella tra San Secondo e 3T», rilancia il capitano del rione bianco-rosso Marco Zappa che ha scelto appunto di affidarsi a Mulas per ottenere quel successo che sa di rivalsa dopo la vittoria dell'avversaria nel 2010. Botta e risposta, dunque, sul nostro sito fra i due grandi protagonisti della scena astigiana dove gli addetti ai lavori (e le 'truppe' contradaiole senesi) sono arrivati ieri già a decine. Della caduta di Gianluca Fais, fantino di "3T", non vuole parlare. Preferisce restare sul tema del presunto killeraggio che è stato affermato, senza mezze misure, dal rione per cui quest'ultimo monta. "Il nostro modo di fare e intendere il palio è diverso", prosegue Zappa.

Vale a dire?

"Arrivare davanti all'avversaria è la cosa migliore per evitare che vinca. Oltretutto qui ad Asti il piazzamento ha comunque un valore".

E se a fare il killer fosse in realtà un'altra Contrada?

"La paura non fa parte della nostra filosofia. Ovvio tuttavia che non escludiamo che possa entrare in scena una componente aggiuntiva. Personalmente ritengo che 3T e Fais abbiano un gran cavallo e posseggano le potenzialità per vincere. Cercano probabilmente con i proclami di depistare la nostra attenzione".

Ma Zappa ce lo vede Fais a fare il killer?

"In questa corsa deve piuttosto dimostrare qualcosa, deve fare il palio come fantino, con le qualità che ha piuttosto che come killer. Mi aspetterei una corsa tecnica da lui".

Mulas come ha preso l'annuncio che potrebbero mandarlo ai materassi, facendolo cadere?

"Non è un agnello, è un guerriero. Si è visto anche in Piazza a Siena dove ha corso con la rivale. Ha accettato la sfida, si saprà difendere. Con lui non ho mai parlato dell'avversaria, non ce n'è necessità".

Laura Valdesi da La Nazione

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Messaggio  jabru Lun Set 19, 2011 5:21 pm

Il vecchio leone non è sazio e a 47 anni morde ancora. E' Massimo Coghe il vincitore incontrastato del palio di Asti 2011, mettendo in fila tanti giovani promettenti e lasciandosi alle spalle il brutto infortunio di Fucecchio. E' Massimino a restare nella storia del Palio di Asti conquistando la prima vittoria della storia del Comune di San Damiano. E dire che alla vigilia lui tra i favoriti non veniva accreditato. Highlander, ha lasciato tutti di stucco, con due partenze prontissime e due corse perfette. A contraddistinguere il palio di Asti 2011 sono state senza dubbio il numero altissimo di mosse false a cui è stato costretto il mossiere di Monteroni Enrico Corbelli: sei nella prima batteria, quattro nella seconda, una nella terza e due nella finale. I fantini giovani stentano a trovare posto tra i canapi ed i vecchi volponi ne approfittano per fare il bello e cattivo tempo. Il sindaco, fascia in bella vista, scende dalla tribuna d'onore per chiedere di velocizzare le operazioni. A rendere più difficili le operazioni è la poca conoscenza, da parte di una decina di fantini, dei cavalli che stanno montando. Nonostante la commissione veterinaria assicuri di aver preso e ufficializzato la decisione lo scorso novembre, la metà delle contrade si sono presentate alla visita con cavalli (ricordiamo che ad Asti corrono solo purosangue) di stinco inferiore a 20 centimetri, e sono state quindi costrette a ripiegare su cavalli sconosciuti e meno preparati. Nella prima batteria sono al canape San Silvestro con Andrea Mari, San Pietro con Antonio Siri, San Damiano con Massimo Coghe, Santa Caterina con Donato Calvaccio, Viatosto con Gianluca Mureddu, Torretta con Virginio Zedde e Canelli con Maurizio Farnetani. E' proprio il vecchio Bucefalo (53 anni) a dar filo da torcere al mossiere e a provocare la bellezza di sei mosse false. Poi parte in testa Calvaccio, seguito da Mureddu e Coghe. Resta al canape Virginio Zedde. Cade Siri nel primo giro, mentre Massimino supera Mureddu nel finale. Si classificano quindi Santa Caterina con Calvaccio, San Damiano con Massimo Coghe e Viatosto con Mureddu. Nella seconda batteria vanno al canape San Paolo con Federico Ghiani, Don Bosco con Andrea Coghe, San Marzanotto con Danilo Todde, Nizza con Giovanni Atzeni, San Secondo con Silvano Mulas, Baldichieri con Martin Ballesteros e Santa Maria Nuova con Andrea Chessa. Quattro mosse invalidate, poi parte forte Ghiani, seguito da Ballesteros, Todde e Mulas. Alla curva del Cavallone cade Papero, ma il cavallo prosegue a gran velocità, superando all'inizio del terzo giro anche il battistrada Ghiani. L'ordine di arrivo vede primo Baldichieri scosso, poi San Paolo con Ghiani e terzo San Marzanotto con Todde che durante il terzo giro, per ben due volte, alza Mulas costringendolo a battere nello steccato esterno. Nella terza batteria sono al canape San Martino San Rocco con Valter Pusceddu, Castell'Alfero con Francesco Caria, Cattedrale con Sebastiano Murtas, San Lazzo con Alessio Corda, Moncalvo con Dino Pes, Montechiaro con Alessio Migheli e 3T con Alberto Ricceri. Salasso prende subito la testa della corsa e la mantiene per i tre giri mentre Caria è protagonista di una splendida corsa di recupero: partito ultimo arriva secondo, mentre Murtas conquista la terza posizione a danno di Corda. L'ordine di ingresso al canape dei nove contendenti della finale vede San Paolo con Ghiani, Castell'Alfero con Caria, Baldichieri con Ballesteros, Viatosto con Mureddu, San Damiano con Massimo Coghe, Cattedrale con Murtas, Santa Cateerina con Calvaccio, 3T con Ricceri e San Marzanotto con Todde. Due partenze false e non poca difficoltà a trovare un allineamento al canape. Al via parte forte Mureddu seguito da Coghe che dopo la curva del Cavallone conquista la testa della corsa e amministra in maniera perfetta il vantaggio guardandosi dall'attacco continuo di Ricceri mentre Caria non demorde ma deve accontentarsi della terza posizione. Dietro cadono Murtas e Todde. Grande soddisfazione per il Comune di San Damiano che conquista la sua prima vittoria al palio di Asti, ma anche per Massimo Coghe, l'inossidabile

Susanna Guarino da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Lun Set 19, 2011 5:27 pm

Siena, 18 settembre 2011 - E' stato il palio dei grandi delusi, quello di Asti. Silvano Mulas, uno dei favoriti, non è riuscito ad andare in finale e a nulla sono servite le proteste dei dirigenti affinché venisse riguardato il filmato e s'invalidasse l'ordine di arrivo, rimettendolo in pista. Fuori dunque uno dei protagonisti. Così come, nella prima batteria, è rimasto addirittura girato al canape Virginio Zedde (Torretta), senza neppure tentare di partire quando il mossiere Enrico Corbelli l'ha data buona. E Antonio Siri, sempre nella batteria iniziale (vinta da Calvaccio, secondo Coghe, terzo Mureddu), è caduto per fortuna senza conseguenze. C'era chi credeva molto nel cavallo grigio di Valter Pusceddu (S.Martino-S.Rocco) ma è rimasto a bocca asciutta. Quattro nomi particolarmente attesi usciti di scena, come spesso accade in questa manifestazione che sembra divertirsi a scombussolare le previsioni. Scende subito dal palcoscenico anche Andrea Mari. Ha fatto vedere cose buone Ghiani (S.Paolo), all'esordio su questa difficile piazza che è costata una caduta a Pampero (Baldichieri) il cui cavallo ha comunque vinto la seconda batteria. Scosso. Francesco Caria si è distinto. E, forse proprio per questo, lascia appena un goccio di amaro in bocca «solo» quel terzo posto nel palio, dietro i due battistrada Massimo Coghe e Ricceri. A proposito di quest'ultimo, va detto che pur essendo entrato in corsa nel palio, sostituendo l'infortunato Gianluca Fais, ha dimostrato che la classe non è acqua. Proprio come quella di Massimo Coghe che ha infilato dall'interno una traiettoria da Piazza del Campo. Un'ultima notazione: in finale sono andati quattro esordienti su tale circuito - Mureddu (Viatosto), Ghiani (S.Paolo), Caria (Castell'Alfero) e Murtas (Cattedrale) - più due fantini che avevano già vinto qui. Ossia Massimo Coghe (quinto successo per lui dopo i tre per San Lazzaro e quello del 2009 in Santa Maria Nuova) e Ballesteros. Completavano il quadro Calvaccio (S.Caterina), Todde (S.Marzanotto), il già citato Alberto Ricceri (3T). Ha destato inoltre grande emozione fra i senesi la notizia della scomparsa in un incidente stradale dopo la cena propiziatoria in San Pietro (qui correva Siri) della moglie di Valerio Sabatini, Mara, noto proprietario di cavalli. Veniva sempre a Siena, nella Selva (ma non solo) la conoscevano tutti.

Laura Valdesi da La Nazione

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Messaggio  jabru Lun Set 19, 2011 5:38 pm

San Damiano ha stravinto il Palio di Asti 2011. Per la prima volta in assoluto, San Damiano, paese a 15 chilometri circa dal capoluogo piemontese, si aggiudica l’ambito drappo della vittoria. Massimo Coghe, trova così la sua ultima grande affermazione prima del suo addio definitivo alle corse. Gestisce una gara perfetta, parte terzo dopo diverse partenze false della finale e arriva alla testa della corsa dopo aver lasciato dietro di sé il cavallo di Viatosto. Massimino gestisce la corsa senza scossoni, tenendo a bada gli attacchi di Tanaro che arriva secondo.

Una gara vivace, senza pioggia e molto accalmata quella di quest’anno, sebbene funestata da un lutto che ha colpito il palio. Sabato notte, infatti, è morta, a causa di un incidente stradale, proprio al rientro da una cena propiziatoria, Mara Sillano, 55 anni, moglie di Valerio Sabatini, ex rettore di San Pietro, una delle borgate della città piemontese

Dopo la benedizione di cavalli e fantini e le varie esibizioni degli sbandieratori, nel primo pomeriggio di odmenica è iniziata la vera e propria festa con la sfilata storica, durata un’ora e mezza, circa, di tutti i borghi partecipanti lungo le vie del centro.

Poi, l’attesisima gara. Decine di partenze false e soprattutto uno svarione enorme sulla Torretta che lascia Virginio Zedde completamente girato. Il Palio della Torretta non parte neanche. Mare di polemiche sull’operato del mossiere orbelli alla sua prima presenza Astigiana.

Massimino trova la giusta mossa e trionfa gestendo al meglio la corsa. Scoppia la gioia dei Sandamianesi, che per la prima volta stringono tra le braccia il drappo del Palio.

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Messaggio  jabru Lun Set 19, 2011 5:48 pm

Massimo Coghe detto "Massimino" ha vinto il Palio di Asti in groppa al purosangue Last Time. Il quarantasettenne fantino sardo ha trionfato in quella che molto probabilmente resterà la sua ultima corsa. Quando il mossiere senese Corbelli, dopo una buona mezzora di mossa a dir poco caotica, abbassa i canapi, Gianluca Mureddu porta i colori di Via Tosto davanti a tutti; Massimino si fa subito sotto e dopo poco infila all'interno "Filu Ferru" prendendo definitivamente la testa della corsa. Grande prova per Alberto Ricceri che, spingendo con tenacia il cavallo Rocco, ha cercato fino in fondo di riprendere il battistrada Coghe, onorando al massimo il giubbetto di Tanaro. Nel finale si vede anche Francesco Caria, autore sì di una grande rimonta, ma anche colpevole di non aver sfruttato al meglio le qualità del favorito cavallo di Castell'Alfero, Giambi. Massimino vince il Palio della cittadina piemontese per la quinta volta su ventidue carriere disputate, per il Comune rossoblù di S.Damiano è la prima. Per l'esperto fantino di Norbello, arrivato tre volte a nerbo alzato in Piazza del Campo, ad Asti il primo successo arrivò addirittura all'esordio, nel 1987 per Borgo S. Lazzaro. Per gli stessi colori gialloverdi sono seguiti i successi del 1999 e del 2001. Nel 2009 invece, Massimino mette il suo penultimo sigillo con il giubetto rosaceleste di S.Maria Nuova. Curiosità: il figlio Andrea ha esordito nella corsa piemontese con il soprannome "Il Conte", sarà stato il più classico dei "passaggi di consegne"? Staremo a vedere.

Matteo Mandriani da OKSIENA


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