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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Candidatura UNESCO, il sindaco chiede chiarimenti

Messaggio  jabru Gio Apr 07, 2011 6:48 pm

S
IENA. La candidatura del Palio come bene immateriale da inserire nella lista del patrimonio Unesco è stata regolarmente presentata dall’amministrazione comunale alla sede romana di questa organizzazione, con l’appoggio, la collaborazione e la necessaria sottoscrizione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in maniera definitiva il 3 marzo 2011. L’Unesco ha recepito il materiale e fino ai colloqui di pochi giorni fa è stato comunicato agli uffici del Comune che tutto era a posto. L’Amministrazione Comunale prende atto della decisone del Ministero per i Beni e le Attività Culturali di differire di un anno la presentazione della domanda a causa del mancato assenso formale di alcune amministrazioni presenti nel gruppo di lavoro interministeriale per l’Unesco.
“Il Palio di Siena – commenta il sindaco Cenni– resta parte del patrimonio culturale della città e di tutta l’Italia. Per continuare a rappresentare i valori che da sempre porta con sé non ha bisogno di nessun riconoscimento, da parte di enti od organizzazioni. Anzi, credo che l’inserimento del Palio nella lista dei beni immateriali presentati all’Unesco dall’Italia avrebbe certamente arricchito e nobilitato questo elenco. Resta il rammarico di dover apprendere dai giornali e non dalle istituzioni dello Stato l’improvvisa decisione e le sue motivazioni, che sembrano ancora una volta frutto di pregiudizi verso la Festa senese e non di un’attenta analisi e di valutazioni oggettive. Una scelta non condivisa con l’ente proponente e presa a ridosso della scadenza dei termini per presentare la candidatura senza la possibilità per il Comune di fornire approfondimenti e chiarimenti”.

Per questo, e per dare alla città spiegazioni più puntali, il Comune di Siena si è attivato per richiedere in maniera formale allo stesso Ministero chiarimenti su quanto accaduto e sulla correttezza della procedura. Il Comune di Siena ricorda come l’ordinanza ministeriale emessa nel 2009 dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, che disciplina le manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, abbia adottato, specie per ciò che attiene la tutela dei cavalli, molte delle regole che il Palio di Siena ha saputo darsi nel corso di questi ultimi dieci anni.

“Gli strumenti normativi che regolano il Palio di Siena – continua Cenni - sono, in molti casi, già oltre il contenuto dell’ordinanza del Ministero della Salute. Il Comune di Siena è da sempre impegnato per affinare la capacità di garantire la salvaguardia dei cavalli e della Festa. L’esperienza senese è senza dubbio quella più avanzata di tutta Italia, scandita da regolamenti e normative riconosciute all’avanguardia dal ministero competente in materia. Per questo male si spiega la decisione di sospendere la candidatura del Palio per un anno. Una sospensione su cui ha pesato certamente la poca voglia di conoscere ed entrare nel merito della questione del ministro Brambilla. A lei ricordiamo che il Palio non ha bisogno di esami di riparazione, casomai è qualcun altro che dovrebbe interrogarsi sulla correttezza formale e sostanziale dell’operato del proprio dicastero”.

Il Comune ringrazia tutti coloro che in questo anno si sono impegnati per consentire la presentazione del Palio come patrimonio immateriale dell’Unesco. Un iter lungo e complesso, che ha comportato un lavoro meticoloso che non andrà comunque perduto.

“Il lavoro fatto – conclude il sindaco – sarà a disposizione della nuova amministrazione che, grazie alle azioni a tutela della festa intraprese in questi anni, potrà decidere se ripercorrere la strada della candidatura o meno”.
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Levata di scudi dopo lo stop all'UNESCO

Messaggio  jabru Gio Apr 07, 2011 6:56 pm

Siena, 7 aprile 2011 - "Verra’ ripresentata la candidatura. Le motivazioni per l’inserimento del Palio fra i beni immateriali dell’Unesco non cessano di valere dopo quanto accaduto", ribadisce il rettore del Magistrato delle Contrade Marco Lonzi all’indomani della bocciatura romana dell’iniziativa. E della cancellazione della nostra Festa dall’elenco inoltrato a Parigi dove figurano dalle Fracchie di San Marco in Lamis (Foggia) alla tradizione dei liutai cremonesi.

Ancora più netta la condanna di una voce autorevole come quella dell’antropologo Alessandro Falassi. Che parla di "processo scorretto e antidemocratico al Palio. Se c’è una Festa che in Italia meritava il riconoscimento dell’Unesco perché la più complessa, radicata e significativa, autentica e di maggiore blasone storico, è proprio il Palio", osserva. Poi si sofferma sull’iter: "Sapevo che ci doveva essere un contraddittorio con la città, invece apprendo dai giornali l’esclusione".

Insomma, amarezza e delusione i sentimenti prevalenti, unitamente al desiderio di proseguire la 'partita' per ottenere il riconoscimento. Stanchi di ascoltare i canti di vittoria degli animalisti — Lav in testa — che si sono subito levati non appena saputo che il 'ticket' dei ministri Brambilla-Frattini (rispettivamente dicasteri di turismo ed esteri) aveva decretato lo stop al Palio nell’Unesco nella riunione della commissione interministeriale. "Unesco o no la Festa esiste da quattro secoli, continuativamente, e avrà ancora vita lunga — rilancia Lonzi —, non è che se non compare nell’elenco gli viene a mancare qualcosa o rischia chissà che. Oltretutto, la lista radunerà un gruppone multidisciplinare di entità, compresa l’arte di preparare la pizza, dove non si va per settori specifici. In queste condizioni rientrarci non è poi così essenziale".

Legge la bocciatura come "molto occasionale, derivante dalle persone che si sono trovate ad avere in quella fase il potere di decidere e non dai principi generali. Certo che ha pesato la recente uscita della Brambilla... Un significato politico? Mi sembra che anche la stessa maggioranza abbia sensibilità diverse se si pensa che la deputata Paola Goisis (Lega Nord) ha espresso parole di apprezzamento". Invece il ministero dei beni culturali (Giancarlo Galan ha di recente sostituito il dimissionario Sandro Bondi), secondo quanto riferito dal sottosegretario Francesco Maria Giro rispondendo all’interrogazione sulla candidatura Unesco del Palio dell’onorevole Goisis, "ha accettato il rinvio e ha riconosciuto che una pausa di riflessione consentirà una più approfondita discussione tra tutte le amministrazioni interessate in vista di un’auspicata presentazione per il prossimo anno con il sostegno di tutti e quindi senza il ricorso a forzature".

"Bisognava almeno lasciare che fosse l’Unesco — sottolinea Francesco Boschi, presidente del Comitato Amici del Palio — a valutare se la Festa merita il riconoscimento. Perché toglierla in fase di preselezione? Le altre dieci proposte, con tutto il rispetto, non mi sembrano superiori". "Non è una rievocazione storica ma una tradizione della città che, grazie alle Contrade, conserva una forte valenza sociologica", aggiunge il presidente del Consorzio tutela del Palio Pier Luigi Millozzi. Tutti d’accordo poi: una decisione che ha valenza politica su cui s’innestano convinzioni personali. Vedi quelle del ministro (animalista) Brambilla.

Laura Valdesi da La Nazione
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Tutto pronto per il Dudu Casini 2011

Messaggio  jabru Gio Apr 07, 2011 7:03 pm

Tutto pronto per il Dudo Casini 2011
06/04/11 - 13:27Arriva la primavera e sale la febbre da Dudo Casini, la tradizionale rassegna calcistica per le società di contrada, organizzata dalla Polisportiva Trieste per ricordare la figura dello storico giocatore e contradaiolo dell’Oca, appunto, Dudo Casini.
Il torneo, giunto alla sua undicesima edizione, vedrà quest’anno ai nastri di partenza, o “al canape” per chi preferisce le metafore paliesche, 10 squadre quali Barbicone (i campioni uscenti e detentori del titolo), Castelsenio, Cavallino, Cecco Angiolieri, Duprè, Leone, Pania, Romolo e Remo, San Marco e Trieste. Il torneo partirà la settimana dopo Pasqua, quindi tra fine aprile ed inizio maggio.
Classico il format dell’evento con le squadre che saranno divise in due gironi da cinque squadre ciascuno che si affronteranno con scontri diretti nei campi di Cerchiaia e Torre Fiorentina per la fase a gironi e i quarti di finali, prima di approdare allo Stadio Artemio Franchi-Mps Arena per le semifinali e la finalissima. Finale che si terrà necessariamente entro il 10 giugno per non avvicinarsi troppo al periodo estivo e quindi al Palio di Provenzano.
Nei prossimi giorni verrà redatto il calendario completo della manifestazione ma intanto si è tenuta l’estrazione dei due gironi. Il girone A sarà formato da Castelsenio, Cavallino, San Marco, Duprè e Barbicone, mentre nel B sono state inserite Trieste, Romolo e Remo, Cecco Angiolieri, Leone e Pania. Le prime quattro squadre di ogni girone si qualificheranno ai quarti di finale
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Corradi: chi parla di Palio deve conoscerlo

Messaggio  jabru Ven Apr 08, 2011 6:25 pm

"Sono molto dispiaciuto". Questo il primo "sentimento" espresso dal candidato sindaco della coalizione Lsc - Nuovo Polo, Gabriele Corradi alla notizia della cancellazione del Palio di Siena dalla lista dei candidati presentati dall'Italia alla commissione Unesco che dovrà stabilire i due nuovi beni immateriali da inserire nella lista Patrimonio dell'Umanità. "Posso solo aggiungere - ha detto Corradi - che questo episodio non fa che confermare il mio dubbio. Ovvero che chi ha parlato non conosce l'essenza e la sostanza del Palio. Del resto, chi viene a Siena solo il 2 luglio o il 16 agosto non ha idea di cosa sia per i senesi il Palio. Perché non capisce che il Palio segna la vita di un senese dalla nascita alla morte; dal primo giorno dell'anno all'ultimo". "Quando la sera i locali della città sono già chiusi quelli nelle contrade sono ancora vivi e animati dalle voci dei giovani che si riuniscono per l'ultima chiacchierata prima di andare a casa - dice ancora Corradi - e questa è una peculiarità tutta senese. E unica nel mondo. E amata non solo dai senesi ma da tutti coloro che, ogni giorno, cercano di carpire, nella rete, la magia della festa e delle sue contrade". "Torno a dire al Ministro Brambilla che chi si prende l'onere di promuovere l'unicità dei tesori italiani nel mondo - conclude Corradi - ha l'obbligo morale di conoscerli, questi tesori, e di comprendere le ragioni della loro unicità, fin nello spirito. Se questo non accade, si paventa una inadeguatezza al ruolo che non fa bene all'Italia"
Da Corriere di Siena
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Troppe le influenze dei mass-media sul Palio

Messaggio  jabru Sab Apr 09, 2011 5:50 pm

Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del coordinatore comunale del Pdl Siena Pietro Staderini: “Come rappresentante del PdL porterò avanti con massimo impegno le future richieste di inserimento del Palio nella lista dei beni immateriali patrimonio dell'umanità, se la città lo richiederà, e critico pesantemente una esclusione fatta da chi non conosce Siena e per motivi che, di fondo, non condivido. Come contradaiolo valuto il Palio "cosa dei senesi e basta", manifestazione che rispetta doverosamente regole ma che non può che essere anche un po' "tollerante" per mantenere il suo spirito autentico. Cosa sarebbe accaduto se il Palio fosse stato, alla fine del percorso, inserito fra i beni immateriali nella lista Patrimonio dell'Umanità? Difficile dirlo, ma credo che avremmo avuto centuplicati addosso gli occhi del mondo. Il Palio ha già subito forse troppe influenze da quando le TV hanno aperto le porte della pubblicità e delle interferenze“

Pietro Staderini Coordinatore Comunale PdL Siena
Corriere di Siena
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Ministro Meloni: difendo il palio

Messaggio  jabru Mar Apr 12, 2011 6:25 pm

“Ripresenteremo la candidatura del Palio di Siena perchè possa diventare patrimonio Unesco”. Parola di Alessandro Nannini, candidato a sindaco di Siena e sostenuto da Pdl, Lega Nord, Mat, La Destra, Mas e la Lista civica “Io amo Siena”. E a dargli sostegno politico ci sarà perfino il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni intervenuta ieri sera al Garden nell’incontro con i sostenitori dell’ex pilota di Formula1. Palio e Unesco “Come la mia collega Michela Vittoria Brambilla - ha detto al Corriere di Siena , il ministro Meloni - sono molto attenta ai diritti degli animali e alla loro tutela, ma ritengo altresì che le tradizioni secolari di un popolo, di una città, la storia che ne contraddistingue il suo dna venga prima di tutto. A mio avviso possiamo discutere di ogni cosa, di maggiori garanzie per i cavalli nell’anello di Piazza, di ulteriori tutele a ciò che di importante e serio ha fatto Siena in questa direzione, però non credo affatto che relegare il Palio in un angolo e dimenticare secoli di storia sia la risposta giusta. Per questo sono pronta, a sostegno di Alessandro Nannini e di Siena, a discutere ancora mettendomi dalla parte del Palio e delle tradizioni della città”. Nannini contento Parole chiare quelle del ministro della Gioventù che Alessandro Nannini applaude: “Siamo pronti a ripresentare al momento opportuno la candidatura del Palio di Siena per l’Unesco. Ringrazio Giorgia Meloni per il suo sostegno e per tutto quello che riuscirà a fare con i suoi colleghi di governo. Si tratta di un sostegno importante per la nostra città e che ci inorgoglisce come senesi e contradaioli” ha sottolineato ancora il candidato a sindaco. Il quale ha poi consegnato al ministro un regalo molto gradito, la sciarpa del Siena calcio. Successo Sala gremitissima all’hotel Garden per il rendez-vous dei sostenitori di Alessandro Nannini. Soprattutto tantissimi giovani, futuri candidati al consiglio comunale, molta gente comune e anche diversi ex militanti di vecchia data di Alleanza Nazionale e Movimento sociale italiano. La Lega era rappresentata da Maurizio Montigiani mentre al tavolo con il ministro e il candidato a sindaco sedevano il presidente del consiglio comunale uscente Alessandro Manganelli, il consigliere provinciale Francesco Michelotti, il dirigente del Pdl Fabio Cavini e il consigliere regionale del Pdl Claudio Marignani. La conferenza Intervento lapalissiano quello del ministro Giorgia Meloni che con la sua verve è partita subito all’attacco: “Bisogna spendere meglio le risorse ed allargare il raggio d’azione, soprattutto in questo territorio senese dove viene usato da troppi anni il paraocchi. Anche Siena deve essere un esempio, ma i denari impiegati da queste parti non sempre hanno dato i frutti sperati. C’è necessità di tutto questo e pertanto spero che Alessandro Nannini possa essere sindaco e contribuire ad un governo migliore della città”. Poi l’affondo sui temi cari al suo dicastero, quello della Gioventù: “Purtroppo - ha sottolineato Meloni - abbiamo ereditato decenni di sprechi a partire dalle pensioni che i giovani da troppo tempo stanno pagando a persone come Di Pietro che fa la morale, ma poi intasca il vitalizio preso a 44 anni e lo stipendio da parlamentare. Dobbiamo guardare al futuro con più razionalità e senza demagogia, ormai il posto fisso non esiste più, andiamo incontro ad un lavoro flessibile, ma dobbiamo fare in modo che la flessibilità non sia il disastro di oggi. Il governo - ha detto ancora il ministro - ha stanziato 9 miliardi per il mercato del lavoro e siamo pronti a concretizzare la proposta di accesso al mutuo prima casa con un fondo ad hoc per coppie che abbiano una retribuzione, almeno per il 50 per cento, da lavoro atipico. E pensiamo anche al prestito d’onore, tema molto caro in America. Un fondo di 18milioni di euro, con prestiti fino a 25mila euro in 5 anni, da restituire quando un giovane sia poi nelle condizioni di farlo. Come è accaduto ad Obama...”. Mameli e il ’68 Giorgia Meloni ha la battuta facile ed una capacità oratoria impressionante che ricorda i più grandi della destra italiana, da Giorgio Almirante a Pino Rauti, da Adriano Romualdi a Gianni Alemanno. La scuola, del resto, è quella: “Noi vogliamo una Nazione dove un giovane conti per quello che è, non per la famiglia da cui proviene. Il concetto di uguaglianza non è l’arrivo, ma il punto di partenza, per questo dobbiamo uscire dalla logica tragica della cultura del 1968. Presenterò presto un disegno di legge costituzionale a favore dei giovani perchè la nostra Carta affronta solo sommariamente la ‘gioventù’. Nella mia proposta ci sarà la possibilità di abbassare l’età di eleggibilità in Parlamento. Oggi si diventa deputato dopo il 25esimo anno di età e senatore dopo il 40esimo. Pensate un momento a Goffredo Mameli, colui che ha scritto l’inno d’Italia che da 150 anni risuona in tutte le parti del mondo. Ebbene, scrisse quei bellissimi versi a vent’anni, a 22 invece morì combattendo per la sua Italia. Oggi Goffredo Mameli non sarebbe eleggibile nel Parlamento italiano mentre invece dobbiamo vedere sedute persone, la stragrande maggioranza, che a confronto del nostro patriota italiano non sono niente...”

Andrea Bianchi da Corriere di Siena
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Il TG1 offende il palio

Messaggio  jabru Mer Apr 13, 2011 5:30 pm

Risale a lunedì sera l’ultimo servizio giornalistico che prende di mira il Palio. Un servizio della Rai andato in onda nel tg delle 20. La giornalista per dare notizia dell’incidente avvenuto al Gran National inglese e dell’episodio che ha visto la morte di una cavallina a Ronciglione, ha pensato bene di chiudere il servizio denigrando anche del Palio di Siena. Per condire il tutto non sono mancate le solite immagini di sette anni fa con Amoroso in terra a San Martino. L’ennesimo attacco alla Festa senese, oltretutto proveniente dall’emittente che ha un contratto rigoroso con la nostra città. A tutela del Palio si sono subito mossi il Magistrato delle contrade ed il Consorzio che, tramite i loro avvocati, hanno inviato una lettera di diffida alla Rai, l’emittente, appunto, con la quale il Consorzio ha stipulato due anni fa il contratto per il diritto delle immagini della Festa. La lettera è stata inviata al direttore del tg1 Minzolini, ai dirigenti e all’ufficio contratti RAI
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Consorzio e Magistrato diffidano il TG1

Messaggio  jabru Mer Apr 13, 2011 5:33 pm

Siena, 13 aprile 2011 - Diffida per l’attacco al Palio. Giunto inatteso, lunedì, addirittura nel Tg1 delle 20. Come anticipato ieri dal nostro giornale, sono apparse le immagini della Carriera del 2004 in cui perse la vita Amoroso accostate, senza alcuna ragione, a quelle recentissime dei due cavalli morti al Gran National in Inghilterra e della purosangue deceduta a Ronciglione. Parla di servizio «imbarazzante», il presidente del Consorzio tutela del Palio Pierluigi Millozzi dopo aver guardato il filmato.



Nel pomeriggio la conferma della diffida, dopo lo studio da parte dei legali, inviata da quest’ultimo, unitamente al Magistrato delle Contrade, sia alla direzione del Tg1 che alla Rai, più alla direzione risorse televisive con le quali è stato strutturato il contratto per la diretta. «Nella lettera — spiega Senio Sensi, delegato all’immagine — affermiamo il nostro totale dissenso sul contenuto del servizio realizzato da Roberta Badaloni per l’accostamento, assolutamente immotivato, ad altri palii e, addirittura, al Gran National. In esso si evidenzia inoltre il mancato rispetto da parte della nostra Festa delle norme di legge in materia di cavalli».



La rabbia per la solita «pubblicità», per di più in prima serata, si è subito palesata con chiamate ed e-mail a chi deve tutelare l’immagine, anche con segnalazioni ai priori delle Contrade. Magistrato e Consorzio non si sono pertanto fermati alla diffida. Hanno chiesto inoltre, «anche in base alle previsioni contrattuali che ci consentono il diritto di replica, che venga letta nel Tg una dichiarazione con cui si fa presente il totale rispetto del Palio per quanto attiene alle leggi sulla salvaguardia dei cavalli — prosegue Sensi — e dell’ordinanza Martini da cui gli organizzatori della Festa hanno ricevuto totale avallo. Di più. Viene contestato anche l’uso delle immagini antiche, risalenti infatti al 2004 in quanto per contratto possono essere diffuse nei Tg tre giorni dopo la Carriera. Successivamente è necessario chiedere l’autorizzazione al Consorzio».



Questa ennesima gaffe certo rinfocola le critiche sulla diretta. «Quando si parla con la Rai, fra rete e Tg, sembra di dialogare con mondi differenti. Viene fuori l’autonomia dei giornalisti, della direzione, c’è asincronia fra le varie anime delle televisione di Stato. Ciò complica la vita. Comunque sia il contratto scade quest’anno — conclude Sensi — per cui le Contrade, che sono i nostri soci, hanno tutto il tempo per affrontare il tema. E pronunciarsi sull’opportunità di un eventuale rinnovo».

di LAURA VALDESI da La Nazione

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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Il palio e la Madonna di Provenzano a Yale

Messaggio  jabru Ven Apr 15, 2011 5:37 pm

Il Palio arriva anche oltreoceano grazie al libro “Il fantasma della Pietà“ di Giulia Parri, pubblicato dalla Edizioni Protagon. Il volume è stato presentato giovedì presso la storica e prestigiosa università americana di Yale a New Haven nel Connecticut, dall’autrice dell’opera e da Anna Iacovella, docente del corso di lingua e letteratura italiana all'Università di Yale e organizzatrice, tra l'altro, della Yale Summer Programs. Tra i relatori era presente anche Giuseppe Mazzotta, Sterling Professor of Humanities for Italian Department Chair, Director of Graduate Studies Department of Italian Language and Literature. Alla presenza di numerosi alunni di diverse classi e dottorandi dei dipartimenti di lingua e letteratura Italiana e di arte, l'intervento di Giulia Parri ha riguardato la figura della Madonna di Provenzano e le vicende storico artistiche che sono dettagliatamente affrontate nel volume. Nella seconda parte della presentazione si è tenuto invece un focus sul Palio e sulle dinamiche della Festa. Il fantasma della Pietà infatti vuole ricostruire quelle che furono le dinamiche storiche e religiose che resero la Madonna di Provenzano, una statuetta in terracotta alta poco più di un palmo, così importante per la genesi e lo sviluppo del Palio di Siena del 2 luglio. Inoltre il volume tenta di indagare quella particolare commistione di tradizioni sacre e profane che spinge ancora oggi la contrada vincitrice del "Cencio" a dedicarle il Te Deum di ringraziamento nella chiesa di Santa Maria in Provenzano. Un prezioso contributo scientifico, quindi, che coniuga ricerche antropologiche e studi iconografici ricostruendo, attraverso una narrazione non priva di suspense, l'avventura della Madonna senese e i suoi legami con i modelli d'Oltralpe. Giulia Parri si è laureata in Storia dell'Arte all'Università degli Studi di Siena, specializzandosi in Iconografia ed Iconologia. Docente di Storia dell'Arte, si occupa di arte moderna e contemporanea e collabora con riviste specializzate
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Più spazio alla vita in contrada

Messaggio  jabru Sab Apr 16, 2011 5:36 pm

Siena, 16 aprile 2011 - Rai uno docet, non si salvano neanche i ‘grandi’: che sul Palio e sulle contrade escano informazioni parziali, distorte, male interpretate o addirittura completamente infondate è una triste statistica nota ai senesi. La faccenda complessa, su cui forse è più difficile sbilanciarsi, è come risolvere il problema. Come evitare che accada. E’ proprio questo il tema sollevato dal Nicchio con il convegno «Sbatti il Palio in prima pagina», organizzato ieri. Il percorso di riflessione tra le contrade dunque – a un anno e mezzo dal primo appuntamento nel Bruco – continua, seppur con i ritmi lenti che queste iniziative comportano. Si parla di tempo fuori dal Palio, fuori dalla Piazza, fuori dalle tensioni estive; si sollevano problemi, magari non si arriva a sciogliere il nodo ma, almeno, si tenta, senza andare in letargo fino all’estrazione di maggio. E la partecipazione, anche ieri numerosa, dimostra che il tema è sentito.



Lo spunto iniziale, anche stavolta, è un documento compilato dal gruppo di lavoro che riunisce Bruco, Selva, Giraffa, Torre, Leocorno e, chiaramente, Nicchio. Si parte da una critica forte e, in un certo senso, anche provocatoria all’eccessiva esposizione mediatica del Palio negli ultimi anni e ai danni causati, forse irreversibili. «Il Palio non è uno spettacolo – esordisce Duccio Balestracci, chiamato a moderare il dibattito – e, in senso antropologico, nemmeno una festa. E’ un rito. Siamo sicuri che quello attuale sia il modo giusto di comunicare un rito? Dobbiamo confrontarci, innanzitutto, con l’informazione locale per capire quali sono le intersezioni tra la doverosa ricerca di notizie e la vita stessa del Palio e delle Contrade».



I temi caldi, dunque, sono parecchi. A livello nazionale, la scarsa preparazione di giornalisti, registi e operatori che arrivano a Siena; l’uso sconsiderato di immagini ed espressioni linguistiche, la ricerca dello scoop, dell’incidente; l’approccio ‘sportivo’ da gara ippica. La disinformazione, insomma, che alimenta false credenze, punti di vista errati, fino a sfociare – ahinoi! – in politica, come con la recente esclusione dalla lista da sottoporre all’Unesco. Roberto Romaldo, presidente del Gruppo stampa, lancia una proposta: «Istituiamo corsi di formazione per i giornalisti nazionali affinché comprendano le Contrade oltre la corsa». Ma è Senio Sensi, direttore del Carroccio e amministratore delegato del Ctps, a entrare a gamba tesa sulla questione. «Dobbiamo fare autocritica – rilancia – perché siamo stati proprio noi i primi ad aprire le porta e questa invasione barbarica. Negli anni ’80 e ’90 ci siamo beati quando grandi giornalisti e personaggi dello spettacolo venivano a Siena; alle tv abbiamo aperto anche le stalle e abbiamo accettato con fierezza che il Palio fosse associato a prodotti alimentari d’eccellenza. Abbiamo alimentato un’eccessiva pubblicità che l’esterno ha, poi, condito con incapacità intellettuale e culturale, ma ora è inutile pensare di chiudere le porte. Possiamo solo fare tutti un passo indietro, cercando di condividere – i dirigenti, i contradaioli, le istituzioni, la stampa – una filosofia unica: perfezionare e qualificare l’informazione, senza sensazionalismi, ma con severità e autocritica».



Il convegno, infatti, chiama in causa anche i media locali o, come afferma il gruppo di lavoro, «il circolo non sempre virtuoso che s’instaura tra mezzi di informazione e protagonisti della Festa». Il dibattito è acceso, i problemi spinosi, la linea condivisa sembra quella del «fare un passo indietro», anche se non è chiaro indietro da cosa o da chi. Alla fine dei numerosi interventi, la strada probabile arriva da Chiara Pacciani, una contradaiola del Nicchio: «Per far si che ciò che è raccontato da testimoni estranei non diventi una minaccia, dobbiamo essere noi i primi promotori del vero senso della Festa. Fare un passo indietro, capire quali aspetti possono essere definibili come mediatici e quali no, per il bene del Palio, di Siena, del nostro modo di vivere, di noi stessi. Tornare alle chiacchiere sotto i palchi, diminuire quelle sotto le logge».

di GIULIA MAESTRINI da La Nazione

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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Festa Titolare nel Montone

Messaggio  jabru Sab Apr 16, 2011 5:44 pm

Il Montone si prepara alla Festa Titolare
16/04/11 - 13:27Manca poco! Finalmente i tamburi ricominciano a rullare nelle vie cittadine, e le bandiere tornano a sventolare. Con la fine di aprile infatti riprendono i "giri in città" delle contrade e ad aprire le danze è come di consueto il Valdimontone. Il rione dei Servi sarà in festa dalla prossima settimana, con un ricco programma di eventi
da AntennaRadioEsse


ed è di nuovo palio!!!!!!!!!!!!!
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Salvaguardia del cavallo e della Festa

Messaggio  jabru Mar Apr 19, 2011 4:22 pm

Siena, 19 aprile 2011 - «Tutti insieme per la tutela della Festa e del cavallo». Ecco lo spirito con cui allenatori, fantini e proprietari di mezzosangue che aspirano alla Piazza hanno messo nero su bianco la loro rabbia. Dopo la «fumata» dei giorni post-previsite di ammissione all’Albo, a mente fredda, si sono messi a tavolino. Meglio fare proposte, hanno pensato, accantonando (per adesso) l’idea di bloccare di lavori di addestramento a Mociano. Difficile che oggi ci siano colpi di mano, a meno che non accada qualcosa sul momento. Resta invece la lettera che ha già fatto il giro di numerose scuderie, trovando ampia condivisione. Verrà presentata con le firme raccolte a chi, dopo le elezioni amministrative, si troverà a dover gestire una fase nuova del Palio. Parlano di «proposte e suggerimenti venuti da tutto il settore», gli addetti ai lavori.



Perché non è frutto di poche menti ma delle chiacchierate e dei malumori che arrivano da lontano. «La misurazione dei cavalli — si nota — viene effettuata con strumenti e metodi specialistici difficilmente riproducibili da proprietari o fantini quando si apprestano ad acquistare nuovi soggetti. Spesso non risulta sufficiente neppure la misurazione svolta sul campo da medici veterinari». Ciò è dovuto anche al fatto, proseguono, «che l’altezza dell’animale è variabile in funzione di fattori condizionanti quali il tipo di ferratura, il tono muscolare, la lunghezza del pelo. Nei protocolli di misurazione la variabile di altezza è di circa 2 centimetri». Secondo punto: va fatta una distinzione netta tra visita morfologica, clinica e addestramento. «In caso di cavalli con problemi caratteriali, intervenga la sospensione e non l’esclusione dal circuito. Tutti hanno diritto ad una prova di appello e, in caso di esito negativo, va comunicato al momento della chiusura dell’anno paliesco che il soggetto non interessa più. Non fateci andare alle previsite morfologiche a perdere tempo!»



Nella lettera si chiede che «la commissione tecnica possa avere maggiore libertà interpretativa senza sottostare ad un regolamento rigido che privilegia numeri e millimetri». Si chiede la revisione «delle metodiche antidoping per la tutela delle parti», rilanciando provocatoriamente: «Come mai nel corso degli anni ad alcuni cavalli è diminuito lo stinco?» Un pacchetto di notazioni che nascono dalla constatazione, concludono gli addetti ai lavori, che in una fase così critica sotto il profilo economico e difficile per l’ippica, tutto «l’indotto Palio» può subire un danno complessivo a causa di una selezione rigida. Cos’è l’indotto? Lo spesso coraggioso impegno dei proprietari, l’attività di preparatori e fantini che, nel loro insieme, sino ad oggi, «hanno garantito la disponibilità di un numero di cavalli anche eccedente rispetto alle esigenze».

Laura Valdesi da La Nazione

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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Quando Umberto fermò tre cavalli scossi

Messaggio  jabru Gio Apr 21, 2011 4:08 pm

Siena, 21 aprile 2011 - Quanto ci teneva a quella divisa, Umberto Pasquini. «Sono stato maresciallo dei vigili urbani,entrai nel 1959», era la prima cosa che ancora diceva, pur essendo in pensione da anni, quando incontrava una persona nuova. Il suo biglietto da visita, unitamente a quello di essere il «vigile che bloccava i cavalli». La «cifra» che ha accompagnato una vita ricca di gioie e passioni, con qualche inevitabile dolore.
Era della Giraffa Pasquini, nato il 30 dicembre 1928. La bandiera listata a lutto ieri ha ricordato ai contradaioli e alla città che un altro protagonista, un uomo delle lastre, di quelli che hanno scritto nel loro piccolo la storia di questa città così speciale se n’era andato in punta di piedi. Colpito da una malattia che in pochi mesi ne ha causato l’aggravamento fino a che Umberto si è spento nella sua casa, in piazzetta, all’ultimo piano, proprio davanti alla società di via delle Vergini. Era un desiderio più volte espresso alla moglie Tina quello di andarsene spiritualmente e fisicamente vicino alle mura e ai cuori di un rione che amava e per il quale aveva fatto tanto. Non si tirava mai indietro quando c’era un impegno da assolvere, che fosse di tipo manuale o che si trattasse di un incarico di Contrada.



Così lo potevi trovare economo di società, quando presidente era il nipote Francesco. Oppure a spostare il bancone: lui da solo, da una parte, faceva quanto altri otto dall’altra. Tutti lo ricordano per un episodio. Era il Palio dell’Assunta 1973, vinto da Panezio scosso per l’Aquila. Ebbene, a fine corsa, quando i barberi arrivarono in un fazzoletto di tufo, era quasi buio perché c’erano state 9 mosse false. Una volta stabilito che aveva vinto l’Aquila, c’era da recuperare i tre scossi. Panezio, appunto, Satiro della Lupa e Marco Polo della Torre che continuavano a girare. Ebbene, Umberto Pasquini si portò al Casato e, al quinto passaggio degli animali — racconta lui stesso in un libro realizzato dal nipote Francesco che intende donare al Corpo di Polizia municipale — «riuscii ad afferrare con la mano sinistra le redini del primo dei tre». Quindi prese quelle del secondo e li fece ruotare con il posteriore così che «il terzo cavallo — racconta ancora — trovando la strada sbarrata fu costretto ad arrestare la corsa». Si sprecarono i commenti nei giornali e in televisione che mandò in diretta nazionale l’evento. Per questo suo gesto ricevette ufficialmente dalla giunta un economio solenne e un premio in denaro. Il maresciallo Pasquini ne andava fiero. Così come di quella foto, divisa bianca, in cui correva con Topolone e Bazza verso il bandierino.



Così come dell’apprezzamento ricevuto dal dirigente della pretura Pier Giuseppe Mazzi per la specializzazione di Umberto nei rilievi fotoplanimetrici degli incidenti stradali. Molti senesi, poi, devono a questo vigile tutto d’un pezzo se sanno montare a cavallo. Perché fu lui, insieme a giraffini come, per citarne alcuni, Aldo Vanni e Franco Fanetti, a portare i cavalli nel parco di Vigna. Chiunque, dal contradaiolo allo studente universitario, si poteva segnare per imparare in groppa a Rustichetta o a Nannarella. Dieci minuti di lezione, poi sotto un altro. Ovviamente tutto gratis. «Un personaggio indimenticabile — conclude il priore giraffino Laura Dinelli — a cui daremo l’ultimo saluto oggi alle 15 nell’oratorio. Celebrerà la messa don Tito». Poi Umberto verrà cremato.

di LAURA VALDESI da La Nazione

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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Lega Nord al ministro Brambilla

Messaggio  jabru Mar Apr 26, 2011 5:25 pm

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IENA. "Cara Brambilla, ora hai veramente rotto!": verrebbe da dire questo, andando a Roma a sturare le orecchie a chi ha dimostrato un astio inaccettabile nei confronti della nostra Città. La Brambilla poteva infatti risparmiarsi l'ennesima castroneria contro Siena ed i Senesi, dimostrandosi, ancora una volta, ignorante, nel senso etimologico del termine, nei confronti del Palio, rancorosa, nei confronti della nostra Città, e totalmente inadatta a svolgere il ruolo che, essendo Ministro del Turismo, le competerebbe.
La Brambilla - che attaccando, questa volta, l'uso del nerbo, in nome di un animalismo estremista, cieco e senza arte né parte, si prefiggerebbe di cancellare una tradizione che abbiamo ereditato, addirittura, dal popolo etrusco - dimostra di non sapere cosa significa il rispetto delle tradizioni, della cultura e della storia di un popolo.
La Brambilla, che sarebbe il Ministro del Turismo, ha ancora una volta ampiamente dimostrato di non comprendere la differenza che sussiste tra chi ama, tutela e difende gli equini, come avviene a Siena e come hanno riconosciuto diverse organizzazioni qualificate a livello internazionale e lo stesso Sottosegretario leghista alla Salute, On. Francesca Martini, ed utilizza uno strumento che serve per angolare le traiettorie e non per mettere il cavallo sotto sforzo. Casomai, se qualche nerbata violenta ci può essere, questa è solo tra i fantini. Auspichiamo che i vertici del PDL senese e toscano, partito al quale il Ministro appartiene, siano in grado di far comprendere alla Brambilla gli errori che sta facendo e che rischiano di danneggiare non solo l'immagine dell'Esecutivo a Siena, ma anche il suo partito di appartenenza, perché non si capiscono questi continui ed ingiustificati attacchi nei confronti della nostra Città e della sua Festa.
Se questo, poi, dev'essere l'insegnamento che hanno inculcato nel resto del Paese anni di diretta televisiva, forse sarebbe bene pensare di mandare via, definitivamente, la televisione da Piazza, perché la Festa torni ad essere un patrimonio di chi veramente la ama.

Lega Nord Toscana
Segreteria Provinciale di Siena
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Se togli il nerbo togli la virilità

Messaggio  jabru Mar Apr 26, 2011 5:37 pm

PROPRIO NON GLI VA GIU’, la nostra Festa. Continua ad attaccarla, a non capirla. A metterle i bastoni fra le ruote. L’ultima del ministro del turismo Michela Brambilla? Prendere spunto dallo stop all’uso del frustino in una competizione ippica inglese per annunciare che dovrà essere cancellato anche nel Palio. Il nerbo, in questo caso. «Correre in Piazza senza? Si può fare tutto, per carità... Non mi sembra però che rappresenti il problema principale in una corsa di breve durata come la nostra. Gli spazi in fondo sono modesti, in tutto 999 metri. Inoltre in Piazza ci sono le curve che consentono all’animale di respirare. Rompe l’azione e poi riparte», osserva a caldo Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, vincitore di 12 Carriere.



Che subito aggiunge: «Il nerbo viene adoperato da secoli, una tradizione. E’ uno strumento che serve a far compiere al cavallo ciò che richiede il fantino. Certo fra non correre il Palio e correrlo senza utilizzare il nerbo scelgo la seconda via, ma non sono d’accordo». Cosa direbbe Bruschelli al ministro se potesse incontrarla, vista la telenovela di attacchi insensati dell’ultimo anno. «Prima di esprimersi sulla Festa sarebbe bello che domandasse del Palio, cosa è e come funziona, in che modo è strutturato. Solo dopo sarebbe utile un confronto per vedere se ci sono migliorie. Nel caso ben vengano». Silvano Mulas, in arte Voglia, è un astro nascente della Piazza, dove ha già vinto un Palio. Ma vanta un palmares invidiabile anche nelle regolari. «Chi ha detto che devi fare tre giri di Piazza con il nerbo addosso al cavallo, non esiste. Personalmente sono disciplinato perchè ho collezionato tantissime multe negli ippodromi dove sono consentite sette frustate poi scatta appunto la sanzione. Uso braccia e gambe, il nerbo è un supporto importante ma non fondamentale, se non per il fatto che rientra nella tradizione. Una cosa mi sembra chiara dagli ultimi segnali: c’è il tentativo, dall’esterno, di stravolgere una giostra antichissima e unica che possiede già le sue tutele». Quanto al ministro Brambilla, sostiene, «andrebbe invitata ad assistere al Palio, a vedere come vengono trattati nelle stalle di Contrada i barberi ma anche nelle scuderie tutto l’anno. Stanno come principi. Il fatto è che spesso ci si trova di fronte ad un preconcetto, mentre i nostri sono cavalli atleti e come tali li devi tenere. Non puoi fargli mancare il cibo o le attenzioni», conclude Mulas.



Una battaglia contro i mulini a vento, dunque, quella ai pregiudizi che tarlano la Festa. «Se togli il nerbo azzeri la virilità del Palio — esordisce Silvano Vigni, detto Bastiano —, non l’ho mai visto usare in modo indiscriminato. Ho vinto anche senza impiegarlo, è importante ma non determinante. E poi adesso non viene più usato perchè tutti i fantini vengono dalla stessa famiglia». Una proposta, però, ce l’ha: «Si possono, se proprio non fosse possibile evitarlo, mettere dei paletti e regolamentarlo. Guai però ad eliminare il nerbo». «Il frustino è considerato un aiuto. Se usato come tale la dice lunga sotto il profilo tecnico-equestre. Assomiglia un pochino al rimbrotto del genitore al bambino. Se si abusa di punizioni e sculacciate il genitore non sa però svolgere il proprio mestiere», osserva il colonnello Marco Reitano, veterinario comunale. «Vietare completamente il frustino significa togliere a chi lo impiega la possibilità di aiutare il cavallo. Prendiamo il caso di Siena. Il nerbo ha più uno scopo di tutela della direzione e delle traiettorie nelle curve che non di spingere il cavallo avanti. Concocordo dunque sull’idea di una legge che ha lo scopo di salvaguardare, natura, attitudine e preparazione dell’animale. Non concordo invece come uomo di cavalli con l’idea di eliminare uno strumento solo perché o qualche fesso non la sa impiegare o la legge non riesce a intervenire su chi ne abusa». Conclude lanciando un messaggio che deve far riflettere chi vorrà assumere delle scelte al riguardo: «Non conta il numero di frustate ma l’intensità».

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Dalle lastre - Pagina 3 Empty CEccuzzi risponde alla Brambilla

Messaggio  jabru Mar Apr 26, 2011 5:44 pm

Ceccuzzi risponde alla Brambilla: 'Giù le mani dal Palio'

Le nuove prese di posizione sulla nostra Festa da parte del Governo di Roma ci pongono davanti un dato inequivocabile. L’intensificarsi delle uscite contro il Palio e contro Siena da parte di esponenti politici nazionali, ed in particolare di una certa parte, fanno seriamente temere che ci sia la volontà di qualcuno di intervenire sul piano normativo per snaturare la nostra Festa o, addirittura, per giungere ad ipotesi più estreme.
Siamo di fronte ad un nuovo attacco al Palio che merita la massima attenzione da parte di tutti. Il prossimo sindaco, chiunque esso sia, dovrà impegnarsi in prima persona, di concerto con tutte le istituzioni preposte, dal Magistrato al Consorzio e naturalmente con le Contrade, per una tutela attiva, diligente ed efficace della nostra Festa.
L’impegno del Comune, delle Contrade e della città è sempre stato orientato alla tutela dei cavalli attraverso regolamenti, protocolli, corse di addestramento, visite veterinarie, strumenti passivi di sicurezza in pista, lotta al doping. Siena è l’esperienza più avanzata in Italia - e probabilmente in tutto il resto del mondo - per quello che riguarda l’impiego di cavalli in una festa.
Come sempre accaduto nel passato, difenderemo ad oltranza il Palio e le sue peculiarità dagli attacchi indiscriminati di coloro che, in nome di una sensibilità animalista di facciata, cercano facile consenso e notorietà.
Diffidiamo, dunque, di coloro che anche a Siena tendono a minimizzare questo stato di cose e prepariamoci a difendere il Palio da tutti gli attacchi. Sapendo che fuori dalle nostre mura c’è sempre qualcuno pronto a conquistare facile pubblicità a discapito della nostra Festa. Una Festa bella e meravigliosa che nessuno ha il diritto di sporcare denigrando i senesi ed il loro secolare attaccamento al vero protagonista del Palio: il cavallo.

Franco Ceccuzzi
candidato sindaco di Siena




>>26/04/2011 16.07.00(SIENANEWS)


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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Grazie al CTP rimosse le immagini della Chiocciola

Messaggio  jabru Mer Apr 27, 2011 4:20 pm

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IENA. Alcune settimane fa è apparsa la notizia dell’utilizzo di immagini del Palio, ed in particolare del Paggio Maggiore della Contrada della Chiocciola, per pubblicizzare un evento enogastronomico denominato “Palio di Ventura” che si terrà il 14 maggio prossimo in California in un ranch di Santa Susanna.

Il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena ha immediatamente avviato un’azione di diffida, con il sostegno di uno Studio Legale, che si è conclusa con soddisfazione. Dal sito internet è infatti stata rimossa la pagina che utilizzava impropriamente le immagini e i riferimenti al Palio di Siena.
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Fontebranda

Messaggio  jabru Mar Mag 03, 2011 6:45 pm

Le trenta donne dell’Oca che hanno presentatio la citazione per la seconda volta per ottenere il diritto al voto, hanno scritto una lettera aperta al vicario della contrada Enrico Toti: “Caro Enrico, gettiamo la maschera e parliamoci direttamente, visto che per decenni abbiamo vissuto la stessa contrada fianco a fianco e da qualche tempo sembri in balìa di amnesie e mutamenti quasi stupefacenti. Il nostro non è un attacco, come lo definisci tu, noi non siamo un cancro dentro un corpo sano né aliene che minacciano un pianeta dove tutto scorrerebbe, altrimenti, liscio e sereno. La contrada non è in ottima salute e non siamo certo noi il virus che la infetta o che la rende agonizzante da tempo. Non siamo un esercito che assedia o minaccia dall’esterno: siamo ocaiole da sempre e l’attuale dirigenza dovrebbe uscire dai comodi panni dell’assediato che vede nemici estranei ovunque o forse le serve proprio questo per avere una compattezza interna che altrimenti non otterrebbe? Siamo donne che come e più di tanti attuali dirigenti hanno fatto la storia dell’Oca negli ultimi 30- 40 anni e se non frequentiamo più la contrada come prima è perché abbiamo messo la dignità nostra e della contrada stessa davanti ai nostri particolari interessi o le nostre ambizioni. Il nostro gesto è utile (visto che lo si definisce “inutile”) per la contrada stessa più che per noi stesse, ed è utile per le ocaiole e gli ocaioli che da sempre l’hanno resa grande, ponendosi alla pari e camminando fianco a fianco, e che credono nell’universalità dei diritti e nel rispetto delle diversità anche in un microcosmo quale è quello contradaiolo. Non siamo noi ad essere al di fuori di ogni logica contradaiola o senese, per cui attenzione a gettare parole maleodoranti contro un ventilatore, si sa cosa e come tornano indietro: noi rispettiamo lo Statuto della nostra contrada, noi non accettiamo né ammettiamo che si tengano assemblee o nomine clandestine e illegali, noi rispettiamo organi come la Signoria di contrada. Si può dire altrettanto per chi ha governato recentemente e governa attualmente la Contrada (ma non è, per questo, la Contrada)? In quanto ai “programmi di collaborazione e di integrazione, con la partecipazione attiva di tutti, uomini e donne”, ci verrebbe da rispondere, pur senza mancare del dovuto rispetto, come usava fare il Principe De Curtis: “Ma mi facci il piacere!” Cosa si sta discutendo ed elaborando nella Commissione Statuto? Quale la tempistica da cui deriverebbe, da siffatto percorso, il riconoscimento dei diritti delle donne ocaiole? Quali le garanzie? Quali le discussioni aperte e le deliberazioni assembleari maschili certe sull’esito finale di questo programma? E poi: è vero, “le battaglie legali non appartengono alla storia e alla dignità dell’Oca”. Ne avremmo fatto volentieri a meno, se la storia dell’Oca fosse stata onorata e la sua dignità non calpestata. “La soluzione arriverà in maniera naturale”? Certo, sarebbe bastato e basterebbe applicare lo Statuto della contrada. E il buon senso, la lucidità e una minima capacità di governo dei conflitti e della natura della contrada nel terzo millennio. E poi, quando? Nel frattempo la contrada continuerà a perdere pezzi e forza, partecipazione e reputazione. Caro Enrico, vicario della contrada, quando, per chissà quale incanto o automatismo, quello che prevedi avverrà (se avverrà; e credi davvero che tutti attualmente lo condividano?) ne sarà valsa la pena? Per una figura “storica” come la tua, sarà onorevole “governare” una contrada così normalizzata a suon di sanzioni e divisioni e colpita nelle fondamenta?”
da Corriere di Siena
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Messaggio  jabru Mar Mag 03, 2011 6:58 pm

Nominato il veterinario comunale in vista dei Palii del 2011. La giunta di questa mattina (3 maggio) ha infatti deliberato di incaricare il veterinario, colonnello, dottor Marco Reitano per le operazioni relative ai Palii dell’anno 2011 e per l’espletamento di tutte le funzioni che, secondo quanto previsto dal vigente Regolamento per il Palio, devono essere svolte dal veterinario municipale, autorizzandolo ad avvalersi di veterinari specializzati in Ippologia. Inoltre, la giunta ha nominato, per i Palii del 2011, il dottor Marco Pepe, specialista in chirurgia con particolare riferimento all’ortopedia e traumatologia, membro della Commissione ex art. 37 del Regolamento del Palio con l’incarico di effettuare pre-visite ai cavalli che verranno presentati alla Tratta. La giunta ha pertanto nominato la Commissione che è costituita dal colonnello, dottor Marco Reitano e dal dottor Marco Pepe. Per i Palii dell’anno 2011 la Commissione Veterinaria, ex art. 37 del Regolamento del Palio, in relazione al progetto di addestramento e mantenimento dei cavalli da Palio, sarà integrata da altri veterinari specializzati in medicina sportiva. La giunta ha pertanto nominato, per i Palii 2011, a supporto della suddetta Commissione, il dottor Nicola Magnaghi e il dottor Gianluigi Giovagnoli.
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Messaggio  jabru Mer Mag 04, 2011 4:03 pm

Siena, 4 maggio 2011 - «Giuro: non lo rifarò». Parola d’onore di Marco Burroni. «Se la cavallina mi avesse preso in pieno non so se adesso sarei qui a raccontarlo», aggiunge con un filo di voce. Un monitor controlla il battito e, soprattutto, il respiro dell’ex barbaresco della Chioccola, nome conosciuto del Palio e delle corse. Uomo di cavalli, espertissimo, che si trova in ospedale in condizioni molto delicate dopo essere stato travolto a Monteroni mentre tentava di bloccare Nevadal, rimasta scossa nella batteria di chiusura. Accanto a lui, nel reparto di medicina d’urgenza del nuovo Dea, c’è la moglie. Non si è mossa un attimo, consapevole che il pericolo solo ora è scampato. «State certi che non lo rifarà di mettersi a fermare un cavallo, altrimenti la consorte minaccia la separazione», aggiunge riuscendo a sorridere di un dramma per fortuna solo sfiorato.



Marco, cosa dice il bollettino medico?
«Ho la frattura scomposta di sette costole e una perforazione del polmone. Mi fa molto male anche la clavicola destra rotta (parla a tratti, misurando il fiato e, quindi, le parole, ndr). Devo restare qui ancora qualche giorno».



Cosa è successo domenica?
«Semplice, mi è venuto d’istitnto di andare a fermare il cavallo, non è la prima volta! Pensa che nel 2007, quando la Chiocciola aveva Giordhan, riuscii addirittura a mettergli la cavezza. Invece adesso...»
Te la sei vista brutta.
«Mi sono messo in mezzo, di solito gli animali scartano di fronte all’ostacolo. Quando ho capito che sarebbe andata a dritto, travolgendomi, mi sono spostato il più velocemente possibile venendo però colpito alla parte destra. Se mi avesse centrato non oso pensare alle conseguenze. Ho cercato di pararmi il volto con le mani e, nell’urto, l’anello della Chiocciola mi ha graffiato alla fronte. Per questo sanguinavo».
I soccorsi?
«Splendidi. Ho provato a rialzarmi ma avvertivo una fitta terribile alla clavicola. Non solo: sembrava che mi avessero accoltellato alle spalle, tutta colpa delle costole rotte. Mi hanno stabilizzato, provando a farmi muovere le gambe. Soprattutto mi hanno iniettato un antidolorifico: proprio non ce la facevo».



Tanti fantini e dirigenze hanno chiesto notizie?
«C’è chi è venuto direttamente in ospedale, vedi la dirigenza della Selva, naturalmente il mio capitano Roberto Zalaffi (Chiocciola, ndr), quello dell’Aquila Romei».
Quanto tempo per riprendersi?
«Non vedo l’ora che sia il Palio di luglio, non solo perché corre la mia Contrada ma perché, forse, potrò essere davvero a posto».
«La Carriera — aggiunge subito la moglie — la guarderà però in società. Niente palco. E’ successo tutto davanti ai miei occhi e a quelli della figlia maggiore. Un’esperienza che non auguro a nessuno».

di LAURA VALDESI da La Nazione

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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Oca, voto alle donne - il Comune ha diritto di esprimersi

Messaggio  jabru Ven Mag 06, 2011 8:58 pm

All’appello lanciato sul Corriere da ocaioli e ocaiole ai candidati sindaco ha risposto Laura Vigni che ritiene che il comune abbia il diritto-dovere di esprimersi: “Come unica donna candidata sindaco a Siena, mi sono sentita particolarmente chiamata in causa dal gruppo di contradaioli dell'Oca, la cui presa di posizione è stata oggi pubblicata dal Corriere di Siena in un intervento dal titolo "Perché non applicate il rispetto dei diritti umani?" Condivido appieno la necessità che la massima istituzione cittadina, il Comune, possa contribuire a sanare l'anomalia che si verifica nella Nobile Contrada dell'Oca, con l'esclusione delle donne dal voto attivo e passivo. Nel pieno rispetto dell'autonomia di ciascuna contrada, bisogna però ribadire che, dopo il lungo dibattito interno che si è svolto in questi mesi senza pervenire a nessun risultato condiviso, il Comune ha il diritto-dovere di esprimersi su una questione che riguarda l'uguaglianza dei cittadini, uomini e donne, sancita dalla Costituzione. Purtroppo l'intervento del Vicario della stessa contrada pubblicato anch'esso, rivela una tensione che fa male in primo luogo alla contrada e alla città e che fa presagire ulteriori contrapposizioni. Secondo me la nuova amministrazione dovrà assumere il ruolo di mediazione fra le parti, nella consapevolezza che un percorso pacato, senza esasperazioni, può portare a risolvere il problema, nell'interesse generale della città”. Omertà Ecco l’intervento di Patrizia Madotto, candidata Pdl, che per il caso delle donne dell’Oca si è impegnata: “Vorrei rispondere all’appello rivolto dal gruppo di appartenenti alla Nobile Contrada dell’Oca. Purtroppo confermo quanto detto a proposito dell’omertà che incombe ogni qual volta siano coinvolte le contrade e/o i loro appartenenti. Devo tuttavia dissentire dall’accusa generalizzata a tutti quanti i politici. Molti si ricorderanno che la Commissione delle Elette, su istanza di alcune consigliere di circoscrizione, ha analizzato a lungo la questione ritenendo di non potersi esimere da prendere una posizione dal momento che, il suo fine istituzionale è appunto quello di occuparsi delle donne, di tutte le donne di Siena. Sarebbe stato paradossale e fortemente discriminatorio occuparsi delle cittadine “purché non afferenti ad alcuna contrada”, sbaglio? Non mi risulta, poi, che lo status di “contradaiolo” sia derogatorio a quello di “cittadino”…… In tale consesso, merita precisare, non tutti i politici e le istituzioni coinvolte hanno mostrato la stessa sensibilità. L’Assessore alle Pari Opportunità si dichiarò incompetente in materia, il capogruppo del Pd, intervenuto appositamente per l’occasione, si è mantenuto sulla stessa posizione inducendo altre 3 “sue” consigliere (ma non tutte per fortuna!) ad astenersi dal voto. Il documento finale che, ciononostante, è scaturito mirava a ricordare che le contrade, pur nella loro indiscussa autonomia, non possono assumere atteggiamenti che siano in contrasto con l’ordinamento nel quale vivono. Quanto da noi fatto, voleva poi essere anche un tributo per quelle contrade, più virtuose, che da sole hanno compreso che la contrada è un luogo che avvolge, tutela e valorizza tutti i suoi appartenenti, anziché comprimerne i diritti e la dignità. Ed infine voleva dimostrare che non esistono argomenti che non si “possano” dibattere, la politica ha discrezione sulle priorità ma non può scegliere di occuparsi o meno delle questioni a seconda della loro “rischiosità elettorale”. Fatta questa dovuta precisazione, che spero possa far luce sulle precipue “responsabilità” , vorrei rinnovare, anche per il futuro, il mio sostegno alla Contrada dell’Oca augurandole di ritrovare al più presto il suo equilibrio interno e un pò serenità”
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Scongiurato il divieto di usare il nerbo

Messaggio  jabru Sab Mag 07, 2011 5:11 pm

Scongiurato il divieto di usare il nerbo
06/05/11 - 20:36Scongiurato il divieto di usare il nerbo durante le carriere, come era stato proposto dal Ministro del Turismo Brambilla. E' questo l'esito dell'incontro fra il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, il Coordinatore Regionale del PdL Massimo Parisi ed il Coordinatore Provinciale del PdL di Siena Claudio Marignani, in cui si è parlato anche della sanità nella regione e nella nostra provincia. Il Ministro, titolare del Dicastero competente in materia di tutela degli animali, ha fornito rassicurazioni sul fatto che, nella bozza di disegno di legge in fase di elaborazione, non sia incluso un riferimento specifico all'uso del "frustino". La tutela degli animali sarà invece garantita dal giudizio dei veterinari. Il Ministro Fazio ha inoltre annunciato che a breve sarà in visita nella nostra città.
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Questa volta il Tg1 loda il Palio

Messaggio  jabru Dom Mag 15, 2011 6:22 pm

Questa volta il Tg1 fa i complimenti al Palio

Il Tg1 questa volta fa i complimenti al Palio di Siena. Giovedì sera, in occasione del seguitissimo telegiornale delle ore 20 sulla rete pubblica principale, è andato in onda un servizio di circa due minuti ad opera della giornalista Donatella Scarnati. In questa occasione la Festa senese esce promossa a pieni voti. “Per i senesi è una esperienza totalizzante”, si sente dire all’inizio del servizio. Poi la Scarnati parla della lunga fase di preparazione alla Carriera e le immagini mostrano la pista di Mociano e l’attenzione e la cura con le quali vengono seguiti tutti i cavalli.
Senio Sensi, portavoce del Consorzio per la tutela del Palio, parla dell’ordinanza Martini e di come il sottosegretario abbia fatto i complimenti ai senesi per la loro capacità di portare avanti la loro Festa. Il tutto, naturalmente, è in contrasto con quelle che sono state, e anche a più riprese, le dichiarazioni del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. Addirittura la Scarnati, dopo che il Palio è stato escluso dalla lista Unesco dei beni simbolo e patrimonio immateriale dell’umanità (mentre vi è stato incluso lo Zibibbo), che la Festa senese è “un patrimonio importante di questo Paese”. A Siena il servizio è stato accolto con grande soddisfazione. “Il commento non può che essere molto positivo - afferma Pier Luigi Millozzi, presidente del Consorzio per la tutela del Palio -. Noi avevamo richiesto di poter esercitare il diritto di replica dopo quanto il Tg1 aveva mandato in onda in precedenza. Avevamo preparato un comunicato stampa che poi non è mai stato letto. Alla fine il Tg1 ha deciso di realizzare un nuovo servizio che noi non possiamo che giudicare completo e positivo”.
Fa piacere che in questo caso si sia cercato di capire anche tutto il percorso che viene seguito prima di arrivare ai giorni della Festa: “Credo che sia stato molto importante mostrare la pista di Mociano e spiegare cosa avviene nei mesi che precedono il Palio - prosegue Millozzi - così come far capire la verità della cosiddetta vicenda doping, che poi doping non era dato che i cavalli furono esclusi per precauzione mentre successivamente tale accusa è stata smentita dalle analisi effettuate”. La bocciatura dell’Unesco brucia ancora e non potrebbe che essere così. Ma per una volta, e non lo scriviamo perché siamo di parte, si è in effetti notata una reale preparazione compiuta dalla giornalista prima di realizzare il servizio: “Donatella Scarnati è stata molto brava - dice con apprezzamento Millozzi - perché con umiltà si è avvicinata a questo mondo e ha cercato di capire senza alcun tipo di preconcetto quello che è realmente il Palio di Siena”.

Gennaro Groppa

>>15/05/2011 16.43.00(SIENANEWS)



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Messaggio  jabru Mer Mag 18, 2011 4:23 pm

Interessati a tutti gli aspetti che riguardano i cavalli, gli oltre quaranta studenti milanesi giunti ieri a Mociano per assistere ai lavori di addestramento. Hanno studiato sui libri di testo come andrebbe gestito un cavallo in tutte le fasi di preparazione ad una corsa, ed hanno deciso che il giusto esempio poteva essere proprio il Palio di Siena:"Siamo molto fortunati ad essere qui - dice Maruska, una delle studentesse di veterinaria - poter vedere dal vivo i veterinari esperti al lavoro e gli allenamenti di questi cavalli, che poi vedremo correre in Piazza del Campo, è molto importante per giovani come noi che ci impegniamo ogni giorno proprio per la tutela dei cavalli. Il Palio di Siena è un esempio più che positivo per tutti, non solo per gli investimenti economici fatti a salvaguardia del cavallo - prosegue la studentessa - ma anche per tutta la cura e attenzione che ponete ad ogni fase della preparazione del cavallo. Sia prima che durante ed anche a termine delle corse. Nulla a che vedere rispetto a certe altre realtà dove i cavalli sono solo dei mezzi utilizzati per scopi lucrativi"

E.C. da Corriere di Siena
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Dalle lastre - Pagina 3 Empty Estrazione

Messaggio  jabru Gio Mag 19, 2011 4:38 pm

S
IENA. Si terrà domenica 29 maggio l'estrazione a sorte delle Contrade che parteciperanno al Palio del 2 luglio 2011. Come previsto da Regolamento, l'estrazione si terrà alle ore 19, presso una sala del Palazzo Comunale, alla presenza dei Capitani delle 17 Contrade.

Corrono di diritto il Palio del 2 luglio Oca, Chiocciola, Valdimontone, Lupa, Civetta, Tartuca, Pantera.
Ilcittadinoonline
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