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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Ceccuzzi lascia il Parlamento e propone una legge sul Palio

Messaggio  jabru Gio Mag 26, 2011 4:38 pm

Siena, 25 maggio 2011 - "Il sindaco di Siena è una funzione di grande responsabilità che può essere assolta solo in una condizione di esclusiva concentrazione intellettiva, di assoluta e appassionata dedizione alla città e ai suoi cittadini ". Inizia così la lettera di dimissioni da deputato della Repubblica inviata oggi dal neo sindaco Franco Ceccuzzi, parlamentare del Pd, al presidente della Camera Gianfranco Fini.

La lettera trasmessa alla presidenza sarà ora all'esame della Giunta per le Elezioni per poi essere successivamente messa all'ordine del giorno dell'Aula di Montecitorio. Nelle ore successive
Franco Ceccuzzi ha inviato una lettera e-mail di ringraziamento al gruppo dirigente ed agli iscritti del Partito Democratico di Siena e provincia.

"Vi ringrazio di cuore - scrive Ceccuzzi - perché mi avete regalato cinque anni meravigliosi, durante i quali ho potuto partecipare a giorni importanti della vita della nostra Repubblica e degli
italiani''. ''Il lavoro in Aula e quello nella Commissione Finanze - aggiunge Ceccuzzi - sono stati momenti di grande interesse politico, economico e finanziario, che mi hanno dato anche elementi di formazione fondamentali per affrontare questa nuova avventura al servizio della mia città. Grazie agli elettori e a
tutte le persone che mi hanno consentito di essere eletto deputato, per due volte e di trascorrere cinque anni a Montecitorio. Sono tanti i momenti importanti che ho vissuto e rimarranno scolpiti nella
mia memoria. Quando uscirò per l'ultima volta dall'Aula, lo farò con l'animo sereno e felice di chi sta tornando di corsa nella sua città per servirla nel migliore dei modi".

Sempre nella giornata di oggi come ultimo atto da parlamentare, Franco Ceccuzzi ha depositato la proposta di legge per chiedere che la Repubblica Italiana riconosca l'unicità del Palio di Siena. Il provvedimento punta a valorizzare tutto ciò che la Festa ha dimostrato di essere e testimoniare nel corso della storia, sia sotto il profilo storico - culturale, che quello organizzativo.

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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Il sindaco Ceccuzzi incontra le Contrade

Messaggio  jabru Ven Mag 27, 2011 4:48 pm

Alessandro Mugnaioli assessore delegato al Palio

"Vi ringrazio per essere presenti a questo incontro che rappresenta per me un'ulteriore emozione che si aggiunge alle tante accumulate in questi primi giorni da sindaco. Io come sindaco e voi come rappresentanti delle Contrade, siamo al contempo spettatori, protagonisti e garanti della nostra Festa e della vita dei nostri rioni". E' con queste parole che il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi ha accolto nella Sala delle Lupe i diciassette priori delle Contrade.
"Voi - ha detto il sindaco - rappresentate le diciassette anime della nostra città. Una responsabilità unica e irripetibile che presuppone la sensibilità e la capacità di ’sentire dentro’ il proprio rione e le caratteristiche che lo distinguono da ogni altro. E' con entusiasmo che mi appresto a vivere il mio primo Palio da sindaco, consapevole che non sarò solo e che potrò contare sulla collaborazione delle Contrade sia sul fronte della Festa che in relazione alla condivisione di azioni e progetti comuni".
"Un impegno comune sarà quello di rivedere il protocollo equino nell'interesse della Festa e della sempre maggiore tutela dei cavalli. Un impegno di cui ci occuperemo d'inverno. Un altro punto sul quale ci impegneremo sarà quello della giustizia paliesca. La bussola sarà il Regolamento del Palio, che dovrà essere applicato nella massima oggettività ed equità nell'azione sanzionatoria e nel pieno rispetto delle tradizioni e della cultura contradaiola. In questo orizzonte si inserisce la necessità di un dialogo ancora più forte con tutte le consorelle per trovare soluzioni condivise per far fronte a comportamenti di difficile gestione. Penso, prima di tutto, al problema dell'invasione della pista durante la Carriera. Un malcostume pericoloso e inaccettabile, che ha bisogno di essere corretto per garantire prima di tutto la sicurezza e l'incolumità delle persone".
"Un altro punto sul quale dovremo lavorare insieme sarà quello per ottenere il rifinanziamento della Legge speciale per Siena al fine proseguire gli interventi di recupero e salvaguardia del centro storico e per favorire il ripopolamento dei rioni, così come sarà necessario impegnarci per vedere approvata la proposta di legge sull'unicità del Palio. Ho sempre creduto molto in questo provvedimento che spero possa diventare la norma che tuteli la nostra Festa e ne riconosca la sua unicità".
Nel corso dell'incontro il sindaco di Siena ha annunciato ai diciassette priori che per le penalità l'assessore delegato sarà Alessandro Mugnaioli.




>>26/05/2011 19.33.00(SIENANEWS)



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Messaggio  jabru Ven Giu 03, 2011 4:58 pm

S
IENA. Due favorite, una squadra che c’è sempre ed un’altra che rappresenta la vera e propria rivelazione del torneo. Ecco le quattro “regine” del Dudo Casini 2011, la tradizionale rassegna calcistica per le società di contrada organizzata dalla Polisportiva Trieste per ricordare la figura dello storico giocatore e contradaiolo dell’Oca Dudo Casini. Stiamo parlando di Barbicone, Cavallino, Trieste e Castelsenio che martedì 7 giugno a partire dalle 20.15, nello splendido palcoscenico dello Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, si giocheranno l’accesso alla finalissima in due semifinali che si preannunciano molto incerte e combattute.
È questo il responso dei quarti di finale che si sono disputati nel campo di Cerchiaia tra il 30 maggio e il primo giugno. Superano di slancio il proprio turno i campioni in carica del Barbicone che, grazie alle reti di Donati e Jacopo Valenti, piegano un Romolo e Remo forse già appagato dallo storico passaggio del turno. Bonari protagonista invece della vittoria del Cavallino, autentica squadra rivelazione del torneo, sulla Pania. La doppietta dell’attaccante di Pantaneto permette alla sua squadra di superare la società dei Pispini, rendendo così vana la rete siglata Neri per la Pania.

Dall’altra parte del tabellone, gol e spettacolo tra Duprè e Trieste. Dopo il vantaggio dei bianco-azzurri con Bindi, arriva la doppietta di Carmignani prima, e poi il gol nel finale di Salvini, per una Trieste che si presenta alle semifinali in grande spolvero e con tantissima determinazione. Convinzione e determinazione anche per il Castelsenio, una squadra che, in un modo o nell’altro, riesce sempre ad arrivare fino in fondo. I finalisti dell’edizione 2010 sono riusciti ad avere la meglio sul Cecco Angiolieri, fino ai quarti la squadra che aveva segnato il maggior numero di gol, al termine di un interminabile incontro deciso solo grazie ai calci di rigore, dopo che le due reti erano rimaste inviolate nei tempi regolamentari e nei supplementari. Decisiva in quel caso la parata di Fantozzi su Bimbi, da segnalare il “cucchiaio alla Totti” di Saracini.

E adesso tutta “la carovana” del Dudo Casini si sposterà all’Artemio Franchi per le semifinali del 7 giugno e per la finalissima del 10. Appuntamento fissato quindi per martedì prossimo, alle 20.15 con Barbicone-Cavallino, ed alle 21.30 con Trieste-Castelsenio.
da Ilcottadinoonline
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Il sindaco incontra i capitani

Messaggio  jabru Mer Giu 08, 2011 9:48 am

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Il sindaco Ceccuzzi ha incontrato i capitani delle Contrade
07/06/11 - 11:53Tutela della Festa, sicurezza, collaborazione stretta con le Contrade, giustizia paliesca e protocollo equino. Sono stati questi alcuni degli argomenti che il Sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, ha affrontato questo pomeriggio nella riunione con i diciassette Capitani delle Contrade di Siena, che si è tenuto all’interno di Palazzo Pubblico. Ceccuzzi ha per prima cosa presentato ai Capitani l’assessore delegato al Palio Alessandro Mugnaioli.

“Il regolamento del Palio – ha annunciato Ceccuzzi – sarà il punto di riferimento a cui ci atterremo in tutte le situazioni. Naturalmente il Comune vuole instaurare un rapporto di piena e fattiva collaborazione con le Contrade, sempre in un’ottica di grande rispetto della loro autonomia”. Ai sensi dell’articolo 33 del Regolamento, Ceccuzzi ha informato che tutte le riunioni che si terranno con i Capitani saranno regolarmente verbalizzate.

Il primo punto affrontato durante la riunione ha riguardato la Tutela della festa. “Assieme ai Capitani – ha detto Ceccuzzi – vogliamo assumere tutti quei piccoli o grandi accorgimenti che siano propedeutici per una piena Tutela del Palio e delle Contrade stesse. Un continuo dialogo che ci permetterà di capire le diverse istanze e le diverse problematiche, da affrontare insieme. Una delle novità che metteremo in atto da subito è l’eliminazione dei cronometri in pista. Il Palio è una giostra e come tale non è una corsa a tempo, quindi non vedo il motivo per avere i cronometristi ufficiali. Impiegare un minuto o un secondo in più o meno non fa alcuna differenza per il Palio di Siena”. La riunione ha anche riguardato il tema delle sicurezza generale, con particolari riferimenti alle invasioni della pista.

“Dobbiamo fare in modo – ha spiegato il primo cittadino – che non si verifichino le situazioni vissute in passato. Serve la piena collaborazione delle Contrade per evitare, in via preventiva, che i contradaioli scendano in pista e creino, prima dello scoppio del mortaretto, situazioni di estrema pericolosità per loro stessi, per cavalli e fantini e per la Festa in generale. Applicheremo con rigore ciò che prevede il Regolamento del Palio, utilizzando anche le immagini televisive che costituiscono una prova inequivocabile per quanto riguarda gli episodi di invasione di pista”. Rispetto alle eccessive presenze in pista, il Sindaco di Siena ha informato che, a norma di Regolamento del Palio, non saranno concessi più di quattro permessi a Contrada, riservati a Capitano, due fiduciari e Barberesco.

Altro punto affrontato è stato quello legato al protocollo equino.

“Abbiamo la necessità – ha spiegato Ceccuzzi – di rivedere il protocollo, anche per quanto riguarda i criteri di selezione dei cavalli e i criteri relativi ai premi incentivanti. Questa revisione verrà affrontata nel prossimo inverno, sempre attraverso una stretta collaborazione con le Contrade e dopo aver sentito i proprietari. Per l’addestramento del cavallo da Palio abbiamo deciso di istituire un circuito stabile con Monticiano come pista per le corse, Mociano e Pian delle Fornaci per l’allenamento. Il Comune di Siena si attiverà per una gestione unitaria ed efficiente dei tre impianti, in piena collaborazione con il Comune di Monticiano per quanto riguarda la pista del Tamburo”.

Equità di giudizio, oggettività e applicazione delle regole saranno poi i principi base in materia di giustizia paliesca.

“Vogliamo creare una giurisprudenza ­ – ha annunciato Ceccuzzi – che sia equa e obiettiva. La giustizia paliesca deve essere assolutamente omogenea e uniforme, sempre nel pieno rispetto del Regolamento. Sarà nostra cura anche creare un archivio documentario della giustizia paliesca”.
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Messaggio  jabru Mer Giu 08, 2011 5:51 pm

Venerdì 10 giugno l’atto conclusivo del torneo allo Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena
Semifinali molto equilibrate decise una ai rigori e l’altra a pochi minuti dal termine dei tempi supplementari

Cavallino e Trieste, questi i nomi delle due finaliste del Dudo Casini 2011, la tradizionale rassegna calcistica per le società di contrada organizzata dalla Polisportiva Trieste per ricordare la figura dello storico giocatore e contradaiolo dell’Oca, appunto, Dudo Casini. Le due squadre si contenderanno l’undicesima edizione dell’ambito trofeo venerdì 10 giugno alle 21, nel prestigioso palcoscenico dello stadio "Artemio Franchi-Montepaschi Arena".

È stato questo il responso di due lunghissime semifinali, disputate anch’esse nello stadio senese, nella serata di martedì 7 giugno. La prima squadra ad accedere alla finalissima è stata il Cavallino, capace di eliminare i campioni uscenti del Barbicone. 0-0 il punteggio al termine dei tempi regolamentari e stesso parziale dopo i supplementari. La contesa si è decisa alla lotteria dei calci di rigore, ed esattamente al primo turno d’oltranza grazie alla parata del portiere del Cavallino Borghi sul penalty di Ferrara. Per la società di Pantaneto si tratta della prima storica finale in undici edizioni del Dudo Casini.

Reti inviolate anche nella seconda semifinale, nonostante un costante forcing offensivo di una Trieste neutralizzata soprattutto dalla serata di grazia di Fantozzi, il portiere del Castelsenio. La partita si è decisa a cinque minuti dal termine del secondo tempo supplementare grazie alla provvidenziale deviazione in mischia del capitano della Trieste, Giacopelli. In finale, i ragazzi di Fontebranda, cercheranno la loro quinta affermazione nel Dudo Casini, per un successo che manca ormai dal 2006.

Venerdì sera l’atto conclusivo del Dudo Casini che ci dirà chi solleverà al cielo di Siena l’ambito trofeo. Appuntamento fissato sempre allo stadio "Artemio Franchi-Montepaschi Arena", con calcio d’inizio alle 21. Per l’occasione verrà anche istituita una giuria formata da ex capitani del Siena che sancirà il vincitore del titolo di miglior giocatore della finale.
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Messaggio  jabru Sab Giu 11, 2011 7:57 pm

S
IENA. Si conclude con la vittoria della Trieste il Dudo Casini 2011, la tradizionale rassegna calcistica riservata alle società di contrada, organizzata dalla Polisportiva Trieste per ricordare la figura dello storico giocatore e contradaiolo dell’Oca, appunto, Dudo Casini. 1-0 nella finale, giocata tra Trieste e Cavallino, e decisa dal gol di Carmignani al 19’ del primo tempo su preciso assist di Giacopelli. La Trieste riporta in Fontebranda un titolo che mancava dal 2006, conquistando così per la quinta volta trofeo ambitissimo ma che quest’anno ha una dedica del tutto particolare per i ragazzi dell’Oca: «Questo Dudo Casini lo dedichiamo a Giulio Ganfini – ha detto Gianni Bonelli, presidente della Polisportiva Trieste, società organizzatrice dell’evento e vincitrice sul campo -. Aveva più o meno l’età dei ragazzi che giocavano nella Trieste. Ci manca. Questa vittoria è interamente dedicata a lui».


Grande cornice di pubblico al Franchi: cori, coreografie, fumogeni e petardi così i popoli di Pantaneto e Fontebranda hanno dato vita ad un grande spettacolo anche sugli spalti. La sfida è stata decisa da un gol arrivato circa alla metà del primo tempo. Per il resto la partita è stata sempre equilibrata e incerta fino agli ultimissimi minuti. Si affrontavano una delle favorite, la Trieste, e l’assoluta rivelazione del torneo, il Cavallino. Al 19’ del primo il gol che avrebbe deciso la partita. L’assist di Giacopelli lanciava Carmignani che, davanti a Luschi non falliva colpendo a botta sicura. Nella ripresa il Cavallino provava a rispondere, ma la Trieste controllava molto bene ritmo e possesso palla. Il forcing finale dei ragazzi guidati da Lodi portava solo a tre calci d’angolo consecutivi per il Cavallino, sempre però sventati da una difesa della Trieste che, a tratti, è sembrata veramente impenetrabile. Al triplice fischio finale c’era spazio per la grande gioia del popolo di Fontebranda che accoglie con entusiasmo il quinto Dudo Casini conquistato dalla Trieste in undici edizioni del torneo. Esce a testa altissima anche il Cavallino che viene giustamente applaudito dal suo pubblico nel post partita.

Alla consegna del trofeo per i “penta-campeones” era presente la moglie di Dudo Casini, che ha consegnato al capitano dell’Oca Giacopelli l’ambito trofeo per la grande gioia di tutto il rione di Fontebranda. Coppa per il secondo posto a capitan Madotto del Cavallino; i riconoscimenti individuali sono andati a Niccolò Bruni della Pania come miglior giocatore del torneo, e a Piero Fabbrini della Trieste, votato Mvp della finale da una giuria formata da ex capitani del Siena, quali Argilli, Carsetti e Pepi.

Il tabellino della Finale
CAVALLINO –TRIESTE 0-1

CAVALLINO: Luschi, Nincheri, Andriolo, Fanti, Fanetti, Berni, Madotto, Brizzi, Mancinelli, Mannini, Fontani M. A disp.: Fontani F., Buonazia, Salvini, Fiaschini A., Vodo, Fiaschini E. All.: Lodi.

TRIESTE: Marsiglietti, Bracali, Carmignani, Viani, Meli, Giacopelli, Salvini, Federici, Fabbrini, Coppi, Chiantini. A disp.: Bruni, Ciofi, Donati, Mariotti, Bernardini, Marsiglietti, Orlandi, Pettini, Visibelli. All.: Mazza.

Arbitro: Marrucci Uisp di Siena. Assistenti: Bandinelli e Corda Uisp di Siena. Quarto Uomo: Vegni Uisp di Siena.

Rete: 19’ p.t. Carmignani.

Note: Ammoninti Madotto (Cavallino), Viani, Bracali, Fabbrini, Salvini (Trieste). Angoli: 4-0. Recupero 1’+4’.


Classifica marcatori definitiva: Melis (Cecco Angiolieri): 6 gol; Bindi (Duprè), Bonari (Cavallino): 5 gol; Carmignani (Trieste), Pecchi (Cecco Angiolieri): 3 gol; 12 giocatori: 2 gol; 16 giocatori: 1 gol.

Albo d’Oro: 2001: Trieste - 2002: Trieste - 2003: Trieste - 2004: Barbicone - 2005: Castelmontorio - 2006: Trieste - 2007: Salicotto - 2008: Leone - 2009: Cecco Angiolieri - 2010: Barbicone - 2011: Trieste
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Ceccuzzi incontra la commissione del Masgalano

Messaggio  jabru Lun Giu 13, 2011 9:36 am

Ceccuzzi incontra la Commissione del Masgalano
11/06/11 - 19:04Oggi, sabato 11 giugno, il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi ha incontrato, a Palazzo Comunale, i 34 membri della Commissione che assegnerà il Masgalano per i Palii del 2011 alla Contrada la cui Comparsa risulterà essere migliore per eleganza, dignità di portamento e coordinazione nel corso dei cortei storici.

“Il vostro compito – ha detto il sindaco rivolgendosi alla Commissione - non è solo quello di giudicare coloro che scendono sul tufo durante il corteo storico. Ma anche quello di essere, fra gli altri, i custodi della tradizione, della cultura e dei sentimenti del Palio”.

L’incontro ha fornito anche l’occasione per presentare il presidente della commissione per questo anno: Francesco Boschi, presidente del Comitato Amici del Palio.

“Francesco – ha continuato Franco Ceccuzzi - è, come voi, guidato da quella grande passione da quel grande amore per Siena e per il Palio. Sono convinto che saprà indirizzare con lucidità e intelligenza il vostro lavoro, che saprà confrontarsi con tutte le problematiche che vi aspettano”.
Il sindaco è anche tornato su alcune delle novità che il Comune presenterà al Palio del 2 luglio.
“Abbiamo introdotto alcuni cambiamenti – ha spiegato Ceccuzzi – come i due giorni di prove regolamentate resisi necessari anche per come si è svolta questa primavera di addestramento, oppure l'abolizione del riscontro cronometrico. Un aspetto importante che vogliamo curare, come abbiamo concordato con Priori e Capitani, è quello della sicurezza e delle invasioni di pista. Stiamo cioè lavorando, insieme alle Contrade, per tutelare ancora di più la nostra Festa e la nostra città. Tutto questo ben consapevoli che l'autonomia delle Contrade non solo va rispettata, ma perfino tutelata”.

“Sono disponibile, nel corso dell'inverno – ha continuato - ad effettuare nuovi incontri, anche per una verifica attenta al regolamento per l'assegnazione del Masgalano. Il Palio si è conservato negli anni anche grazie a quelle piccole modifiche che non ne scalfiscono in nessun modo la tradizione, ma che aiutano invece a preservarla”.

Ceccuzzi ha concluso ringraziando il Comitato amici del Palio, “una componente fondamentale per la nostra Festa”, e l'Associazione “La Diana” che offrirà il Masgalano del 2011.
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Messaggio  jabru Mar Giu 14, 2011 5:01 pm

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IENA. Da poche ore è stato messo on-line il nuovo sito del Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, www.ctps.i. Il progetto, durato alcuni mesi e fatto insieme al Comitato Amici del Palio, vuole essere"... sempre più a contatto con le necessità delle Contrade e della cittadinanza. L’attuale va a sostituire integralmente quello da anni esistente e lo fa utilizzando le metodiche più moderne con ampi spazi per documentare, brevemente, la storia del Consorzio, gli scopi sociali, le comunicazioni emesse e le risultanze di azioni legali messe in atto per contrastare l’utilizzo improprio dei simboli delle Contrade e della Festa".

La collaborazione nata tra Consorzio e Comitato "... conferma la perfetta intesa ormai ampiamente consolidata fra le Istituzioni contradaiole che hanno a cuore il futuro e la difesa della nostra Festa."

Il Comitato Amici del Palio ringrazia il Presidente del CTPS, Pier Luigi Millozzi, il vice-presidente Nerli Sandro, i consiglieri Simone Ciotti, Paolo Leoncini e Nicoletta Fabio, gli amministratori delegati Senio Sensi ed Anna Carli e la segreteria composta da Roberta Bioni e Cecilia Zerini per l'opportunità offerta.
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Concistoro del Mangia

Messaggio  jabru Mer Giu 15, 2011 4:51 pm

Concistoro del Mangia: le decisioni della Commissione
15/06/11 - 15:10Ieri sera si è riunita la Commissione ristretta del Concistoro del Mangia, composto dal sindaco Franco Ceccuzzi, in qualità di presidente, da Angelo Riccaboni, Rettore dell’Università di Siena, da Marco Lonzi, Magistrato delle Contrade e Roberto Romaldo per il Gruppo Autonomo Stampa Senese, per esaminare le candidature pervenute.

I curricula pervenuti al Concistoro sono quello di Sara Ferri, presidente dell’Accademia dei Fiosiocritici, per il Mangia d’Oro, di Fabio Bruttini, Giancarlo Guideri e Ruggero Lolini per le medaglie di civica riconoscenza.

Visti i curricula la commissione ha accertato che tutti i candidati sono in possesso dei requisiti richiesti dallo Statuto.

In particolare la Commissione ha constatato, per quanto riguarda il Mangia, che la professoressa Sara Ferri, contradaiola della Nobile Contrada dell’Aquila ha, con la propria carriera tesa alla rivalutazione e valorizzazione del patrimonio culturale e scientifico “contribuito ad accrescere in maniera significativa la fama e il prestigio della città di Siena”, in quanto ha saputo, con la sua dedizione e passione, riportare all’antico splendore l’Accademia dei Fiosiocritici di Siena.



Sara Ferri, che riceverà il Mangia d’Oro che sarà assegnato il prossimo 15 agosto, si laurea nell’anno 1955 in “Farmacia”, con una tesi in Botanica Farmaceutica che trattava dell’utilizzo di piante medicinali nella tradizione senese, argomento che le fece conoscere più profondamente la “Materia Medicinale” di Pietro Andrea Mattioli. Inizia così ad appassionarsi a questa materia, dedicandosi sempre più allo studio e alla ricerca di piante medicinali del territorio senese. Ma è nel 1960 che inizia il cammino all’interno dell’Accademia dei Fisiocritici come docente ordinario, nel 1994 viene eletta Segretario Generale del Consiglio Direttivo e successivamente, nel 1998, come prima Presidente donna dell’Istituzione senese, dedicandosi sempre più alla promozione e alla valorizzazione dell’Accademia, iniziando anche dalla ristrutturazione dell’antico monastero con la quale sono stati recuperati ambienti destinati a nuovi spazi polifunzionali.



La Commissione ristretta del Concistoro del Mangia ha anche esaminato le candidature relative al conferimento delle medaglie alla civica riconoscenza per le quali ha constatato che sia Fabio Bruttini, che Giancarlo Guideri che Ruggero Lolini si sono resi con la propria opera cittadini benemeriti

Fabio Bruttini, contradaiolo della Chiocciola contradaiolo della Chiocciola, vanta una prestigiosa carriera professionale nell’ambiente sportivo ottenendo dei prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale grazie alla passione che nutre per il basket con la quale è riuscito, nel corso degli anni di presidenza alla Virtus, a trasmetterlo sempre di più anche ai bambini e ai ragazzi del territorio. Inizia la sua carriera come giocatore di basket nel 1968 nella Virtus poi nella Mens Sana dove disputa tutti i campionati giovanili con alcune convocazioni in nazionale di categoria. Fa parte della squadra nella stagione 1972/73, anno in cui la Mens Sana ottiene la prima promozione in serie A. Sempre nella Mens Sana gioca, in serie A, il campionato 1975/76. Successivamente passa alla Virtus dove gioca dal 1976 al 1979 dove conquista la promozione dalla serie D alla serie C nella stagione 1977-78, dove gioca fino al 1984. Nel 1984-85 si ritira e inizia la sua carriera all’interno della Virtus di cui è presidente dal 1989 e dove riesce a conquistare numerosi titoli. Molti i successi raggiunti anche in campo giovanile. Sotto la sua presidenza la Virtus è riuscita a conseguire anche la Stella d’Oro del CONI, il Premio Reverberi come miglior settore giovanile d’Italia della FIP e il premio Pegaso della Regione Toscana.

Giancarlo Guideri, contradaiolo della Imperiale Contrada della Giraffa, si laurea nel 1961 in Chimica presso l’Università di Long Island, consegue la specializzazione in Chimica Organica all’Università di New York nel 1965 e successivamente, nel 1969 ottiene il dottorato di ricerca in Farmacologia al Medical College di New York. Vanta una lunga carriera nel campo della farmacologia iniziando come assistente ricercatore presso la New York Medical College di New York dove prosegue la sua brillante esperienza lavorativa fino a divenire, nel 1998, Professore emerito di farmacologia maturando nel corso degli anni una lunga ed importante esperienza di insegnamento nel campo della farmacologia. Ha inoltre conseguito numerosi riconoscimenti e premi. E’ autore di diverse pubblicazioni, da ricordare l’ultima opera, diffusa anche su internet, nella quale sono riportate una foto con Piazza del Campo e una che ritrae gli alfieri della sua Contrada che stanno effettuando la sbandierata durante il Corteo Storico, immagini corredate da una dedica per la sua città e per la sua Contrada, segno del grande amore e della passione che lo lega ancora al suo territorio e alle sue tradizioni.

Ruggero Lolini, contradaiolo della Torre, si diploma in pianoforte presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze nel 1954. La sua passione nasce da giovanissimo e anche dopo il diploma continua a proseguire gli studi di composizione con Vito Fazzi in privato e all’Accademia Chigiana Senese. Successivamente si trasferisce in Francia dove inizia a studiare contrappunto con Madame Honegger, vedova del famoso compositore, e dove frequenta l’Ecole Normale de Musique diretta da Cortot, il Conservatorio di Parigi, la classe di composizione di Darius Milhaud e un corso di musica contemporanea tenuto da Francis Poulenc. Dal 1968 si stabilisce a Roma dove inizia la sua attività di consulente musicale presso la RAI fino al 1997. In questi anni si occupa maggiormente di rubriche culturali di attualità come TV7, Dossier, Speciale TG1, ecc. Dagli anni ’70 riprende anche la sua attività di musicista, componendo oltre 190 opere. Partecipa a numerose manifestazioni concertistiche a livello nazionale ed internazionale, nei più importanti Festival di musica contemporanea e le sue composizioni sono rappresentate dai maggiori interpreti. Vanta una vasta discografia.

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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Fermare la calca dell'Onda

Messaggio  jabru Dom Giu 19, 2011 5:26 pm

L’impronta del sindaco Franco Ceccuzzi sul Palio è molto decisa: mette al primo posto la sicurezza in Piazza per le persone e per i cavalli. Tutte le indicazioni che il primo cittadino ha espresso ai capitani vanno in questa direzione. Ma c’è una circostanza particolare che in passato è stata oggetto anche di interventi in consiglio comunale (senza trovarne rimedio) che può essere, ed è di fatto, fonte di pericolo per coloro che affollano la conchiglia il 2 luglio e il 16 agosto. Ringuarda l’ingresso “forzato” da via Duprè in Piazza del Campo, attraversando l’anello di tufo. Il flusso è sempre molto lento e la calca spesso opprimente, il caldo e l’emozione fanno il resto, tanto che, non di rado, qualcuno sviene o viene colto da malore, proprio nel momento cui tenta di raggiungere la nicchia, compresso fra decine di sventurati come lui, Ecco perchè Marco Falorni che già in passato si è battuto per porre rimedio a questa condizione di disagio, per senesi e turisti, torna alla carica, presentando nel prossimo consiglio comunale di martedì, un’interrogazione. Chiede al sindaco Franco Ceccuzzi di intervenire perchè il 2 luglio si agevoli l’accesso in piazza del Campo degli spettatori che provengono da via Duprè. Spera che questa volta, e in futuro, possa avvenire in maniera meno traumatica, spera che si individui con le forze dell’ordine una dinamica più razionale che favorisca gli spettatori ed eviti la ressa che è fonte di incidenti e di malori. La sensazione per chi osserva questa scena dall’’alto e che il serpentone di gente che si snoda dall’Onda alla Piazza non venga “governato” e che si attendano gli ultimi istanti per pressare centinaia di persone nello spazio interno, come si farebbe con una mandria in un recinto. Non è bello viverla questa situazione e neppure vederla. La richiesta del consigliere Marco Falorni che intende tutelare il pubblico il giorno del Palio, va nella stessa direzione della politica avanzata dal sindaco Ceccuzzi che ha chiesto alle contrade massima attenzione e massima collaborazione per la prossima Carriera, evitando soprattutto invasioni di pista nel dopo corsa e assalti scomposti al palco dei capitani, nel momento culminante del giubilo. Indicazioni che non hanno trovato tutti d’accordo: ad sempio Silvano Vigni detto Bastiano ha difeso pubblicamente il bisogno del contradaiolo di dare libero sfogo alla gioia nel momento della vittoria. Stadio sì o no Non poteva mancare fra i temi di punta del prossimo consiglio comunale anche il nuovo stadio di calcio. E’ ancora Marco Falorni in rappresentanza delle Liste civiche e dire la sua. Vuole chiarezza in merito alle intenzioni della nuova amministrazione, vuol sapere se il nuovo impianto si farà e in caso di risposta affermativa chiede anche quando verrà presentato il piano economico in consiglio comunale e quali le risorse da impiegare. Ma in caso in cui l’amministrazione risponda che lo stadio non si farà più, Falorni vuol sapere come si potranno recuperare le spese sostenute per la progettazione dell’intervento a Isola d’Arbia. Acqua e terra Al centro della discussione anche il nuovo acquedotto di Vico Alto. I consiglieri del gruppo Pdl guidato da Alessandro Nannini interverrà in merito alla recente realizzazione di due nuove vasche per la distribuzione dell’acqua. Il Pdl sostiene che quest’opera ha comportato uno scavo di notevoli dimensioni. La terra scavata, sempre secondo il Pdl, è stata depositata fino a formare una collina artificiale che con la pioggia si riversa su via delle Regioni, come una massa fangosa. I residui di questo sversamento non sono mai stati ripuliti lasciando - dicono - terra e ghiaia sull’asfalto anche nel perimetro della rotonda stessa di via delle Regioni, creando serio pericolo per i veicoli che vi transitano, soprattutto per i motorini

Gaia Tancredi da Corriere di Siena
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty L'incontro fra il sindaco e i capitani

Messaggio  jabru Mar Giu 21, 2011 5:00 pm

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IENA. L'incontro tra il sindaco Franco Ceccuzzi, i 17 capitani e successivamente la Commissione Veterinaria si è svolto all'insegna di una piena collaborazione. “Un clima favorevole che ci permetterà – dice Ceccuzzi – di lavorare insieme per il bene della nostra Festa. Il Palio fa della spontaneità e della passione, dei sentimenti e dell'amore gli aspetti fondamentali e fondanti, è una cultura che scorre nelle vene di ogni senese. Aspetti irrinunciabili di una Festa che nei secoli si è saputa mantenere, grazie sia al rispetto continuo della tradizione, sia ad alcuni, piccoli ma importanti, cambiamenti, che non modificano la cultura e la storia, ma permettono di preservarla nel tempo”.
Il sindaco ha espresso l'auspicio che quanto prima i Capitani possano individuare nella figura del Decano, un portavoce riconosciuto che possa interloquire con il Comune per istruire le riunioni e rappresentare le elaborazioni unitarie delle dirigenze, in ambito paliesco. “Ringrazio i Capitani per il documento che mi hanno consegnato – dice il Sindaco – perché il loro punto di vista è un contributo prezioso per gestire al meglio Festa e perché ci ha consentito di trovare un punto d’incontro”.

Il Sindaco ha ribadito la richiesta di collaborazione per prevenire con decisione le invasioni di pista prima dello scoppio del mortaretto, sia per le prove che soprattutto per la Carriera. Si tratta di comportamenti che mettono in pericolo l'incolumità dei contradaioli e vanno contro l'interesse della Festa, dei Popoli e della città. Per questo motivo saranno sanzionati con particolare rigore sia nei confronti delle persone che con richiamo alla responsabilità oggettiva delle Contrade.

Ceccuzzi ha apprezzato il lavoro svolto dalle Dirigenze in queste settimane per sensibilizzare i contradaioli e ha ribadito che il Comune prende atto della consuetudine, consolidata, di nominare un numero di fiduciari superiore a quello indicato dagli articoli 17 e 19 del regolamento del Palio. Non per questo però è possibile non ottemperare la loro piena applicazione ed in particolare è necessario ribadire la piena validità del comma 2 dell'articolo 19 che testualmente recita: “Nel piano inferiore del Palco dei giudici possono accedere soltanto i venti fiduciari dei capitani delle contrade partecipanti al Palio”.

Il Sindaco si è anche soffermato sulla piena validità dell'articolo 69 in merito al soccorso prestato ai fantini caduti da cavallo. Il Comune al fine di valutare, come auspicato unitariamente dai capitani, quali consuetudini consolidate possano essere oggetto di modifica al regolamento come condizione per essere mantenute, sarà disponibile a verificare l'istituzione della Commissione per la modifica del regolamento, naturalmente al termine della stagione paliesca.
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Intervista al capitano della Chiocciola

Messaggio  jabru Mar Giu 21, 2011 5:15 pm

Roberto Zalaffi, alla sua prima esperienza sul tufo da Capitano della Chiocciola, è chiamato a riscattare immediatamente la vittoria dell' avversaria nello scorso Agosto. Il compito non è facile per più di un motivo, basti pensare al fatto che la Tartuca sarà in Piazza con il coltello fra i denti.
In San Marco il successo manca dal 1999 e lo Staff Palio chiocciolino sembra essersi dato molto da fare in inverno per mettere fine ai dodici anni di digiuno già in questo Provenzano.
Partiamo dalla grande novità di Luglio: che ne pensa delle "Prove di Notte" suddivise in due appuntamenti?
“E' un ottima notizia, soprattutto alla luce del fatto che quest'anno non abbiamo avuto modo di vedere bene in Provincia i molti cavalli iscritti al contributo. Senza i tradizionali appuntamenti al Tamburo di Monticiano è molto difficile poter vedere, in piste come quella di Monteroni ad esempio, se un soggetto si può adattare meglio di un altro alla Piazza del Campo.”
Parlando di cavalli, andiamo subito al dunque: Istriceddu e Fedora Saura “Si” o “No”?
“E' una domanda molto diretta. Riallacciandomi alla risposta precedente, purtroppo non si può, ad oggi, sapere se ci sono cavalli in grado di competere con questi due big. Speriamo che dalle Prove Regolamentate del 27 e 28 Giugno, e dalle batterie del 29, escano indicazioni utili per poter dare un parere chiaro su tale questione quando arriverà il momento.”
Proviamo ad immaginare un lotto di cavalli nuovi, più o meno della medesima qualità. Dopo l'assegnazione “i fantini di contrada” decidono di rimanere a loro posto. La Chiocciola su chi punta?
“Mah, direi che, anche nella situazione da lei prospettata, la nostra scelta rimarrebbe comunque ampia e composta da nomi di spessore. Mari, Bartoletti e Minisini sono tre fantini che ci interessano molto e ci siamo adoperati a sufficienza per mettergli addosso il nostro giubbetto qualora se ne presenti l'occasione.”
Dalla Tartuca cosa si aspetta?
“Dipende tutto dall' Assegnazione del 29 Giugno. E' ovvio che se avremo in sorte un buon cavallo, loro faranno di tutto per contrastarci, ma, del resto, è quello che noi faremo con loro nel caso sfortunato in cui queste posizioni siano invertite. Nell'eventualità che fossimo entrambi vincenti, da buon senese, mi viene di dire “chi l'ha più lungo se lo tira”.
Negli anni, alcune contrade come la Tartuca, l'Istrice, il Bruco ed il Nicchio hanno costruito un team vincente attorno alla figura di Luigi Bruschelli. Un polo opposto a questo blocco, basato su fantini emergenti ed allestito assieme ad altre contrade, è uno scenario realizzabile o è pura utopia?
“Senza parlare di chi è in orbita Trecciolino, mi rimane molto difficile immaginare un aggregato di contrade e fantini intente a fare e a ricevere “favori”. Noi, come il Montone, piuttosto che la Lupa, abbiamo la necessità di vincere senza perdere ulteriore tempo. Crediamo molto nei rapporti fra le contrade ma non siamo nella posizione di poter intraprendere una strada simile. Certo, se avessi la certezza che io ed altri capitani rimanessimo in carica per una decina d'anni si potrebbe pensare concretamente ad una strategia di questo genere ma il Palio moderno non ce lo consente.”
Al suo secondo anno da Capitano, cosa ci può dire di questo Palio moderno?
“Che è molto faticoso! E' un lavoro a tutti gli effetti. Una seconda professione che non conosce ferie, nemmeno dopo la fine delle due carriere. Gli incontri con le contrade e con i fantini sono frequenti, le corse in Provincia non sono da meno; e, come se questo non bastasse, quando devi fare i conti con una rivale, sei obbligato a produrre anche un extra-sforzo fisico e mentale.”

Matteo Mandriani da oksiena


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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Palio, potenziati i servizi di sicurezza

Messaggio  jabru Ven Giu 24, 2011 6:09 pm

Siena, 23 giugno 2011 - Durante la seduta del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutesi in Prefettura, sono state definite le misure di sicurezza per il Palio del 2 luglio e potenziati i servizi di contrasto alla criminalità predatoria nel capoluogo.


La seduta si è svolta in due momenti separati. Nel primo, che ha visto la partecipazione, oltre che del sindaco di Siena, del Vice Presidente dell'Amministrazione Provinciale e dei rappresentanti delle Forze di polizia, anche del Rettore del Magistrato, dei Priori e dei Capitani delle Contrade e del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, è stato definito l'apparato di sicurezza e soccorso in occasione del prossimo Palio di Provenzano, a tutela dell'incolumità del pubblico, dei fantini e degli animali.


Il secondo momento della riunione, con la sola presenza dei vertici locali delle Forze di polizia, del sindaco e del vicepresidente della Provincia, è stato dedicato ad un'analisi della situazione della sicurezza nel
capoluogo, anche in relazione agli episodi di criminalità predatoria verificatisi, con una certa frequenza, negli ultimi giorni.


Il prefetto ha rimarcato l'importanza di un'attenta opera di monitoraggio e di contrasto a tali tipologie delittuose, che, più di altre, destano particolare allarme tra i cittadini, diminuendo sensibilmente la percezione di sicurezza. Al fine di garantire un presidio del territorio ancora più capillare da parte dello Stato, ha annunciato, a tal riguardo, che saranno inviati, a rinforzo, in questa provincia, per i mesi di luglio e agosto prossimi, 10 carabinieri e che, da parte del questore, saranno predisposti servizi speciali di prevenzione, ai quali forniranno il proprio apporto tutte le forze di polizia.

da La Nazione
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Le provette ora hanno il codice a barre

Messaggio  jabru Ven Giu 24, 2011 6:30 pm

Massima sicurezza anche nelle procedure per la conservazione delle provette e del sangue prelevato ai cavalli nei giorni delle previsite.

Il kit antidoping è da oggi più accurato che mai. La novità riguarda principalmente il codice a barre, che è stato posto su ciascuna provetta e replicato sull’identificativo consegnato poi a ciascun proprietario.
“Lo provette sono quattro – ha spiegato Barbara Rosa della Usl7 – Due di queste vengono inserite nella prima scatolina nera e poi dentro una busta sigillata e antimanomissione. La stessa busta – prosegue Rosa – viene inserita con la scatolina nera che contiene le altre due provette dentro ad un’altra busta analoga. Le analisi andranno a Pisa ma qualora i proprietari volessero far eseguire le analisi anche da un altro laboratorio, saranno i medici di Pisa ad inviare la seconda busta ai colleghi prescelti”.

Da quest’anno dunque, il kit di riserva per le contro analisi, non potrà passare nelle mani dei proprietari che richiedono la controprova.

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Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 4:36 pm

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IENA. Estremamente elegante il Masgalano realizzato dal M° Pier Luigi Olla e offerto dall’Associazione La Diana come premio alla migliore comparsa dei Palii 2011. Olla ha rappresentato appieno il valore prezioso dell’acqua come fonte di vita e il rapporto che, nei secoli, ha avuto con la città di Siena.

Lievemente appoggiata ad una lastra in argento martellato, una giovane fanciulla: Siena, beve da un getto che scaturisce da una bocca di leone. L’acqua, resa magistralmente reale per la particolarità del cristallo usato e lavorato da Olla, viene ancor più esaltata dall’accostamento con la fusione in bronzo, che dà vita alla figura femminile, e dalla preziosità dell’argento che, a mo’ di specchio, riflette colori e forme.

Nell’opera Pierluigi Olla riesce a condensare valori e significati, storia e tradizione, abilmente intrecciati a quell’antica leggenda che rimanda ad un fiume sotterraneo: la Diana, dal quale l’Associazione, che ha offerto il Masgalano, prende il nome.

Un bassorilievo prezioso, sia per le tecniche di lavorazione impiegate, sia per il modo di rappresentare l’importante contributo profuso, fin dalla sua nascita (1993), dall’Associazione senese per lo studio, valorizzazione e tutela dei Bottini medievali, delle Fonti monumentali e di tutto quel variegato patrimonio storico, culturale e architettonico costituito dalle acque di Siena.
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Premio al miglior tamburino

Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 4:39 pm

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IENA. Molti, prima di noi, hanno motivato le ragioni di coloro che spinti da una voglia liberale si trovarono, il 29 di maggio del 1848, a combattere una battaglia più grande di loro e non riusciremo mai, con poche frasi, a racchiudere il sentimento e le emozioni che quegli uomini provarono nel far fronte ad un vero esercito, più numeroso, meglio equipaggiato ed addestrato di loro, ma rileggendo una lettera inviata da un Volontario Toscano alla moglie dopo la battaglia di Curtatone e Montanara, contenuto nel romanzo “Un cappello di ciliege“ di Oriana Fallaci edito da Rizzoli nel 2008, possiamo capire che tra tutti coloro che vi combatterono, quei tre professori, un assistente e 55 studenti che formavano la Compagnia della Guardia Universitaria, non andarono lì per goliardia ma perchè nutrivano dei veri ideali, tanto grandi da permettergli di affrontare la paura e per qualcuno la morte.

"Addì 12 giugno, lunedì. Brescia. Moglie mia, ti scrivo per informarti che sono vivo. Col viso bruciacchiato e sfregiato da un razzo che piombando sulla cassa delle polveri ci massacrò a dozzine ma vivo. Parecchio deluso e avvilito ma vivo. Infatti la battaglia c'é stata, noi l'abbiamo persa. Qui per consolarci dicono che non l'abbiamo persa, che l'abbiamo vinta perché s'é fermato il Radetzky che credeva di darci una gomitata e passare in quattro e quattr'otto e sorprendere i piemontesi, rimandarli a Torino. Dicono che siamo stati bravi come i greci di Leonida alle Termopili e quando siamo arrivati a Brescia che é una città a nord-est di Milano ci hanno ricevuto con le guardie a cavallo e il sindaco sulla porta del municipio e i tappeti alle finestre e la minestra calda, nonché un bel bandierone tricolore con le seguenti parole: Le Donne Milanesi agli Eroici Volontari Toscani. E d'accordo: Radetzky s'é fermato davvero."

Tra queste giovani, pieni di ideali, c'era anche Giovacchino Mencarini, tredicenne, figlio del possidente e benestate, di idee liberali, Cristoforo Mencarini. Insieme alla famiglia, Giovacchino abitava in via delle Terme n. 1042 (attuale n. 26), nel territorio della Nobile Contrada dell’Oca, al centro tra due dei principali punti di ritrovo dei liberali e dei democratici senesi e non occorre troppa fantasia nell'immaginarlo assorto nell'ascoltare un padre che seppur non iscritto alla Guardia Civica per problemi fisici, parlava e rifletteva di politica in maniera così coinvolgente da accendere in lui, un ragazzo di 13 anni, un entusiasmo tanto forte da indurlo ad arruolarsi. Troppo giovane per imbracciare un fucile, Giovacchino partì insieme ai volontari per combattere la prima guerra d'indipendenza, tra i tamburini che battevano il passo durante la marcia per raggiungere la Lombardia; una storia simile al Piccolo tamburino sardo, scritto da Edmondo De Amicis nell’omonimo racconto pubblicato nel libro Cuore e ambientato proprio nella guerra del 1848, un bambino “di quattordici anni che ne dimostrava dodici”, praticamente un coetaneo di Giovacchino.

Anche allora i ragazzi andavano in Contrada per imparare a girare la bandiera e suonare il tamburo, non è quindi da escludere che Giovacchino, prima della sua partenza per Curtatone e Montanare, lo sapesse suonare. Di sicuro c'è che una volta arruolato, Giovacchino, dovette imparare i vari ‘passi’ abbinati ai diversi ordini e tra questi il cosiddetto “passo della Diana”, che all'epoca veniva battuto all’alba per dare la sveglia ai militari mentre oggi cadenza le nostre comparse in Piazza. Dopo pochi anni dal ritorno nella sua Siena, nel 1852 e a soli 17 anni, Giovacchino morì e di lui non rimane che il seguente ricordo : “… sentì generoso l’amor della gloria ed esempio mirabile e raro non con le vuote parole, ma co’ fatti operosi attuavalo, arruolavasi volontario alle bandiere Toscane …”.

Da qui nasce il premio che, come potete vedere, consiste in un tamburo che emerge dal tufo rullato, come un ricordo che riaffiora nella mente, circondato da pietra Serena e riportante sulla cassa, oltre allo stemma del Comitato Amici del Palio, la riproduzione degli stemmi di tutte le Contrade secondo una rivisitazione dello stemmario di Dino Rofi. Finemente lavorato, curato in ogni piccolo particolare e dettaglio, pensato e splendidamente realizzata da Antonio Benocci, poliedrico personaggio della vita senese, come dice lui “artista per passione”, uomo di grande valore, contradaiolo di indiscussa passione nonchè tamburino di piazza. Un'opera, appunto, che speriamo riesca a trasmettervi le stesse emozioni che abbiamo avuto noi, la prima volta che ascoltammo la storia di Giovacchino, giovane senese e giovane tamburino, partito con i sogni di un tredicenne ma con la forza e gli ideali di un adulto. Emozioni forti, appunto, come si hanno in quell' imbuto naturale che è il Casato di Sotto, dove a lenti passi i tamburini di piazza, provando nervosamente gli ultimi rulli, avvolti da un innaturale silenzio, sono pronti ad immergersi in una piazza rumorosa, gremita, colorata e viva.

Una mano sulla pelle, il continuo tirare i cordini per cercare l'ultima accordatura, verificando che il moschettone regga e sia messo bene, con gli occhi fissi verso quel rotellino che non ti chiama mai, lasciandoti in trepida attesa, fin quando, tutto d'un tratto, ti senti chiamare: “ Dai. Vieni avanti. ”. In un secondo tiri il fiato, un lungo sospiro, ti muovi, lasci la pietra serena ed entri nel tufo accennando il “passo a vittoria”, poi il “rullo”, l'alzata, e ti posizioni al centro della pista, scandendo il “passo della Diana”, solo ed in testa, a guidare la tua comparsa con la paura che si è trasformata in forza, perchè ti senti fiero di essere li, davanti a tutti a rappresentare la tua contrada.

Questo premio, pietra serena, tufo e tamburo, in ricordo del giovane Giovacchino, è stato possibile, e per questo ringrazio a nome mio e di tutti i componenti attuali e passati del Comitato Amici del Palio, grazie ad Alessandro Leoncini, contradaiolo della Pantera, che ci ha dato questo ottimo spunto, al Magistrato delle Contrade e al Consorzio per la tutela del Palio di Siena per averlo appoggiato e all'Amministrazione Comunale nell'averlo accettato.

Un pensiero, inoltre, va agli addetti ai giovani, ai “capi tamburo” e “capi bandiera”, che donano passione e tempo per insegnare le nostre tradizioni ai nostri ragazzi, aiutandoli a crescere nella Contrada, per la Contrada, ed accompagnandoli nel percorso che dal Concorso per Giovani Alfieri e Tamburini li porta ad arrivare in Piazza, a chi nel silenzio, e spesso in ombra, costruisce e cura con meticolosità, rigore ed amore i tamburi, a chi li dipinge trasformandoli da strumenti ad opere d'arte, agli economi che li conservano ed a tutti quei ragazzi che giorno dopo giorno si sono allenati per vivere questa emozione, che è, permettetemi di dirlo da tamburino di piazza quale sono stato e mi sento, unica.

Questo premio, quindi, pietra serena, tufo e tamburo è dedicato a tutti voi, giovani senesi, ragazzi di grandi valori, tamburini di piazza.

(Presentazione di Francesco Boschi, presidente del Comitato Amici del Palio)
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Pericoli, quando l'innovazione si fa Palio

Messaggio  jabru Dom Giu 26, 2011 4:46 pm

D
i Giacomo Zanibelli

SIENA. L’illustrazione di un sogno, così potremmo definire l’opera di Tullio Pericoli. Il Drappellone del Palio di Luglio presenta caratteristiche alquanto interessanti; l’artista ha cercato di far collimare il 150° dell’Unità d’Italia con la raffigurazione della Madonna di Provenzano. La figura femminile incarnerebbe due essenze, come dimostrano i due copricapo, l’elmo e la corona. Sicuramente una scelta innovativa sia dal punto di vista iconografico che interpretativo che lascia ampi margini di visione per coloro che si trovano ad ammirare questo Palio. I “coriandoli” colorati dell’abito della figura femminile dalle due anime, si ricollegano a quelli del centro della Piazza a simboleggiare il forte legame tra il popolo senese e la Vergine. Il puntinismo richiama certe opere di Kandisky, il punto diviene il fulcro primario dell’opera d’arte, la forza motrice da cui poi scaturisce la creatività, forse un tentativo di spiegare il sentimento dei dieci popoli nel momento della corsa, un insieme di sensazioni che si aggrovigliano in quell’abisso schiacciato che è la mente umana.

Particolarmente affascinante è la cornice che abbraccia la nicchia di tufo, i palazzi sono rivisitati in un’ottica post moderna, una stilizzazione di un possibile scenario futuribile dove passato, presente e futuro si fondono in un mondo ipotetico ed al quanto indefinito, simboleggiando come negli attimi della corsa la atemporalità divenga una costante imprescindibile del Palio. L’osservatore rimane colpito sicuramente dai cavalli e dal fuoco che si estende sul cencio dai loro corpi. Questo fuoco è un ardore in divenire, la convinzione che in quel momento si possa superare ogni limite, la consapevolezza di vivere in un presente indefinito dove le normali percezioni vengono alterate da sentimenti inesplorati. Un chiaro richiamo anche al futurismo, come disse Marinetti il Palio è “una rosseggiante vampata di velocismo futurista”. Un fuoco sempre vivente come diceva Eraclito che anima e rigenera la Corsa grazie alla passione di tutti i senesi.

Evidenti i richiami all’Unità d’Italia, come le tre mele (bianca, rossa e verde) ed il nastro tricolore tenuto dalla Madonna. Si tratta di un Palio che non può essere visto una sola volta, necessita di uno studio approfondito per cercare di coglierne l’essenza. Di sicuro ognuno vi vedrà segni particolari che lo potrebbero avvicinare al proprio rione, solo un popolo il 2 sera gioirà, ma il bello del Palio è proprio questo, la speranza continua che quel momento di gioia arrivi il prima possibile.

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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Il ministro: il palio non è intoccabile

Messaggio  jabru Ven Lug 01, 2011 6:36 pm

Siena, 1 luglio 2011 - E' morto il cavallo della Chiocciola, Messi, dopo l'incidente questa mattina al terzo giro della quarta prova, vinta da Valdimontone con il fantino Jonatan Bartoletti detto Scompiglio su Lo Specialista. Fatale la curva di San Martino: il baio di 6 anni ha urtato violentemente il bandierino, per una traiettoria sbagliata, riportando una lesione all'anteriore destro. E' stato soccorso e trasportato in una clinica veterinaria, dove è morto per choc circolatorio. E ora il ministro Brambilla rilancia: "Il Palio non è intoccabile".

La Chiocciola non correrà il Palio di domani sera, ma i suoi contradaioli sfileranno listati a lutto. Saranno dunque nove e non dieci le contrade che si sfideranno domani alla Carriera in piazza del Campo. Il fantino Antonio Villella, detto Sgaibarre, è caduto a terra, riportando un trauma contusivo alla spalla.

Prova segnata anche dalla caduta dell'Oca: Giovanni Atzeni detto Tittia, ha battuto alla curva del Casato al primo giro: non paiono esserci conseguenze per Mississippi.

Subito soccorso e trasferito alla clinica del Ceppo, nonostante le immediate cure del caso, Messi non è sopravvissuto all'urto ed è morto presumibilmente per choc cardiocircolatorio.

Il Valdimontone ha superato nel terzo giro l'Istrice.

"Sono profondamente rattristata per l'ennesimo tragico incidente costato la vita a un cavallo durante le prove del Palio di Siena". Cosi' il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla. "Da tempo - continua Brambilla - avevo lanciato l'allarme circa le condizioni di pericolosità per gli animali coinvolti in questa anacronistica manifestazione. Credo che sia giunto il momento di sottoporre ad un esame rigoroso questa ed altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell'uomo. E il Palio di Siena, visto quello che accade ripetutamente, non può più considerarsi intoccabile". "Certamente - conclude il ministro - è stata una giusta decisione non candidarlo a diventare patrimonio dell'Unesco. Una decisione che avrebbe legato l'immagine del nostro Paese alla morte violenta di un altro cavallo innocente. Non è questa l'Italia che vogliamo fare conoscere al mondo".

''Può sembrare strano che lo dica un fiorentino, ma il Palio di Siena è una bellissima tradizione che consente a quella citta' di essere ben governata e l'attenzione che c'e' a Siena per i cavalli non c'è da altre parti. Sono assolutamente solidale con il sindaco Ceccuzzi''. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento dopo l'incidente verificatosi oggi durante le prove del Palio che ha provocato la morte di un cavallo. Renzi ha risposto ai cronisti a margine di un seminario del Pd.



I PRECEDENTI

L'ultima volta che un cavallo è morto durante il Palio di Siena, avvenne non nelle prove, ma durante la gara, e quindi in diretta Rai. Era il 16 agosto 2004 quando il cavallo del Bruco, Amoroso, finì contro un colonnino, morendo sul colpo. Le immagini traumatizzarono l'opinione pubblica. Indignazione dal mondo degli animalisti, ma non solo. La morte del cavallo nel 2004 non fermò i festeggiamenti. Come l'anno prima, sempre un cavallo morto, sempre il 16 agosto. Il 2 luglio del 1990 era toccato a Gaucho, per l'urto violentissimo contro la curva di San Martino. Fu il primo cavallo a perdere la vita durante la corsa. Le cronache più recenti associano al Palio anche la morte di una persona, quando, nel 2010, un turista nel 2010 fu colpito in testa da una pietra staccatasi da un balcone.

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Dalle lastre - Pagina 4 Empty E' una Festa che ti abbraccia

Messaggio  jabru Ven Lug 01, 2011 6:45 pm

Siena, 30 giugno 2011 - Il silenzio è irreale. Fino a qualche secondo fa è stato tutto un gran vociare: ora non parla più nessuno. Metà della Piazza è gremita, ciononostante il rumore delle ghiandine nell’urna si sente distintamente. L’assegnazione è iniziata, pochi attimi e si saprà il nome della contrada a cui toccherà il primo cavallo, Miguel. E’ la Pantera: un boato di gioia riempe il Campo, per loro è già tempo di tornare in Stalloreggi. Gli altri aspettano ancora, da stamattina.


Facciamo un passo indietro. Sono le 8,20 e la Piazza si sta riempiendo, molti aspettano seduti in cerchio. Ma ancora di più sono quelli che affollano la pista, quasi a voler saggiare la consistenza del tufo. O come se volessero sentirsi più vicini ai cavalli che fra poco vi correranno. L’ora mattutina, la temperatura tutt’altro che clemente: bisogna amarla davvero questa Festa per essere qui, e infatti i senesi superano di gran lunga i turisti. Se non ci fossero i fazzoletti basterebbero gli sguardi a confermarlo: quelli dei turisti, qui solo per passare una bella giornata, rilassati, divertiti e talvolta confusi, quelli dei contradaioli, che hanno il Palio nel cuore, sono invece emozionati, forse un po’ tesi.


Certo impazienti, tanto che quando la polizia municipale sgombera la pista sembrano quasi sollevati: spazio alle batterie! Ogni giorno le macchine ripuliscono le strade del centro, qui invece gli spazzini fanno il giro della pista con vecchie scope di saggina, storia antica, in ogni particolare.


Gli scatti metallici della ‘stella’ che tira il canape attirano la nostra attenzione. Qualche attimo dopo il colpo di mortaretto ci prende alla sprovvista, sobbalziamo. Chi invece ha tante Carriere alle spalle conosce il rituale a memoria e resta impassibile. Se non si è nati a Siena, c’è sempre il rischio di fare la ‘figura dei forestieri’.
La prima batteria parte senza troppi indugi e noi, che siamo davanti all’Entrone, ci prepariamo al loro passaggio.

Quanto è stretta San Martino, nell’imboccarla i cavalli si inclinano tanto da sembrar quasi la versione naturale di una moto da corsa. Quando i barberi ci sfrecciano davanti al viso il rumore degli zoccoli fa vibrare la terra: è solo allora che capisci quanto sono veloci, maestosi. Alcuni frammenti di tufo ci colpiscono, forse ci siamo sporti un po’ troppo dallo steccato.


Alla terza batteria accade qualcosa di imprevisto, almeno per noi. La mossa è ‘movimentata’ e un fantino vola a terra, il boato della Piazza è immediato. Il cavallo scosso percorre intanto quasi un giro, ed è solo al Casato che un uomo — lo guardiamo tra lo stupito e il terrorizzato — gli si para davanti con le braccia aperte e riesce a fermarlo.
Tra le prove e l’assegnazione c’è una lunga pausa. Quanto basta perché la Piazza si riempia del tutto: all’inizio solo all’ombra della torre, poi in tutta la conchiglia.


Ecco le comparse in costume, sembrano venire da un’altra epoca. E arrivano anche i contradaioli, i loro canti si sentono da lontano. L’immagine di questa Piazza, così viva, dà tutta l’idea di cosa sia il Palio per Siena. Tanto importante da lasciare migliaia di persone in silenzio al rumore delle ghiandine.


Ma quando Lampante viene assegnato al Bruco, l’entusiasmo è così travolgente che decidiamo di seguirli fino in via del Comune. Il vero protagonista è il cavallo, i contradaioli lo abbracciano e fino alla stalla è una marcia trionfale. Riuscire ad avvicinarsi a lui, per chi non è della contrada, è praticamente impossibile. Non è impossibile, invece, farsi contagiare dalla Festa. A proposito, sono quasi le sei: è tempo di tornare in Piazza per la prova.

Riccardo Cavaliere Roberto Morelli

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Dalle lastre - Pagina 4 Empty L'attacco della LAV

Messaggio  jabru Ven Lug 01, 2011 7:00 pm

Si chiede l'apertura immediata di un'indagine indipendente
Il Palio di Siena si conferma nella sua media di più di un cavallo morto all'anno. Messi si è schiantato nella curva di San Martino, nella prova di stamane, "per un'errata traiettoria" come scrive il sito del Comune.
La LAV chiede l'apertura immediata di un'indagine indipendente, terza, per accertare le possibili responsabilità di chi ha fatto correre Messi e di chi ha causato la "errata traiettoria", anche in riferimento all'articolo 544 bis del Codice penale che prevede la reclusione fino a due anni per uccisione di animale. La LAV ritiene che Siena debba sospendere la corsa per lutto, pur sapendo che non lo farà perché "la festa deve continuare" anche se macchiata del sangue di un'altra vittima innocente. Risparmiateci, almeno, i pareri di chi è pagato dal Consorzio per la Tutela del Palio, gli sproloqui sugli "immediati soccorsi", il vanto di chi si ritiene intoccabile come se fosse ancora una Repubblica autonoma.
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Reazioni al decesso di Messi

Messaggio  jabru Ven Lug 01, 2011 7:02 pm

Prime reazioni dopo il decesso del barbero della Chiocciola, infortunatosi nella prova di stamani
Dopo l'incidente verificatosi oggi durante le prove del Palio di Siena che ha provocato la morte di un cavallo, il Codacons depositerà oggi stesso un esposto alla Procura della Repubblica di Siena.
Chiediamo alla magistratura di fare immediatamente luce e chiarezza sulla vicenda poiché, accertati i fatti e le eventuali responsabilità, si potrebbero configurare diverse fattispecie penalmente rilevanti - spiega l'associazione - In particolare il Codacons fa riferimento all'art. 544-quater del codice penale che afferma testualmente: "chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con la multa da 3.000 a. 15.000 euro'.
"L'episodio deve portare ad una attenta riflessione circa l'opportunità di consentire in Italia lo svolgimento di manifestazioni che possono provocare danni e lesioni agli animali – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Crediamo sia giunta l’ora di vietare pali e gare che vedano protagonisti cavalli e altri animali, e che troppo spesso fanno registrare incidenti anche tragici".
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Intervento di Rocco Girlanda deputato Pdl

Messaggio  jabru Ven Lug 01, 2011 7:07 pm

Palio – Intervento di Rocco Girlanda in merito alla morte del cavallo Messi


“All’interno di ogni manifestazione o competizione vi possono essere rischi per i partecipanti: non è possibile pensare di sopprimere ogni evento che possa comportare tali fatalità. Secondo questa logica, altrimenti, bisognerebbe vietare un elenco lunghissimo di sport estremi o le gare automobilistiche o motociclistiche”. È quanto dichiara Rocco Girlanda, deputato del Pdl, già membro della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, commentando la proposta del Codacons di evitare manifestazioni che possono causare danno agli animali. “Il Palio di Siena rappresenta la storia e l’identità di una delle città più belle al mondo, che ancora conserva un corpo sociale unito, sano e coeso. Sopprimere una delle manifestazioni più antiche e rinomate in Italia e nel mondo vorrebbe dire colpire al cuore un patrimonio che mi sento di definire italiano e mondiale, in cui uomini e cavalli sono parte fondante e complementare, così come in tante altre manifestazioni e rievocazioni del nostro Paese. Al contrario – conclude Girlanda – bisogna invece evidenziare il legame tra uomo e animale all’interno di queste manifestazioni, che è certificato dalla storia e vede una sublimazione altrove sconosciuta, ma non per questo distruggibile da tragiche fatalità”.
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Il Palio sottovoce, che cosa è un cavallo di Ravel

Messaggio  jabru Ven Lug 01, 2011 8:18 pm

Il dolore per la morte di un cavallo al Palio si descrive male, perché è una sofferenza che ti porta via tutta la tenerezza che hai. Che cos’è l’affetto per un cavallo lo si può capire forse con qualche esempio tipo la vicenda di Gaudenzia e Vittorino.

Grandissimo cavallo e grandissimo fantino, erano un’accoppiata “folgorante”. Forse la più famosa.
Dicono che i due si parlavano a gesti come due innamorati. Bastava uno sguardo per intendersi.
Luglio 1954, in quell’anno si corrono 3 Palii due come d’abitudine più uno straordinario per l’Anno Mariano.

2 Luglio. I due innamorati corrono insieme per l’Onda. Vittorino di rincorsa lancia la cavallina come un proiettile. Al primo S. Martino i due sono già in testa, è una vittoria perfetta che verrà immortalata dalla RAI TV, che sfodera per la seconda volta nella sua storia una “diretta”, la prima era stata quella per la proclamazione del Papa Santo Pio X.

16 Agosto. Questa volta il Palio divide i due fidanzati. Vittorino va nel Nicchio e Gaudenzia esce a sorte per la Giraffa. I due ora sono avversari. Gaudenzia insegue Vittorino che la minaccia col nerbo. Chissà la cavallina forse pensa che il suo amico la inviti ad un gioco e, quasi per scherzo alla terza curva del Casato, a pochi metri dal traguardo ha un guizzo inarrestabile.
Vittorino rotea il nerbo e piangerà tutte le sue lacrime per aver colpito la sua amica. Gaudenzia ha abbassato umilmente la testa ma ha accelerato il galoppo. E’ prima e beffa il suo amico.
Gli strappa la vittoria.

15 Settembre. Stavolta Vittorino riesce a farsi ingaggiare dal Leocorno che ha avuto in sorte Gaudenzia e stavolta i due amici assieme, sfondano la vittoria: è il terzo successo collettivo nel 1954 per la cavallina. Non si è mai visto un fantino così felice, con le lacrime agli occhi. Gaudenzia deve averlo perdonato per le botte del Palio precedente perché ha fatto di tutto per vincere.

A Gaudenzia venne dedicato un romanzo da una scrittrice anglosassone che divenne un best seller nel mondo. Qualcuno notò che quella cavallina era famosa per scodellare i fantini a terra per correre poi verso il traguardo. Tutti i fantini erano di peso ma non Vittorino, perché Vittorino era il suo eterno fidanzato.

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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Interviene il sindaco Ceccuzzi

Messaggio  jabru Sab Lug 02, 2011 9:17 am

Il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi interviene sull'incidente che è costato la vita al cavallo della Chiocciola
Venerdì 01 Luglio 2011 20:48 .57
Share''Il Palio è un patrimonio della nazione e deve essere tutelato da tutte le istituzioni italiane''

"La tutela e la valorizzazione di una manifestazione secolare che si effettua senza soluzione di continuità dal 1632 e di cui abbiamo documentazione che risale fino all'anno 1238, appartiene innanzitutto alla città che la esprime, la fa vivere e la farà sempre vivere giorno dopo giorno, tutto l'anno, ma è anche un valore ed un patrimonio di tutta la nostra nazione.

E' per questo che è compito di tutte le istituzioni italiane rispettare e difendere la Festa senese, così come ogni manifestazione che esprima la cultura, la storia, le tradizioni, la socialità dei nostri territori.

L'intimità del Palio non può essere violata. La sua capacità di adattamento ai tempi è sempre stata tale da riuscire a porre in essere tutti gli accorgimenti necessari a garantire il rispetto e la tutela di ogni essere vivente.

Con questo spirito e con grande serietà, con abnegazione, tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno profuso grande impegno per migliorare la sicurezza dei cavalli e dei fantini. Ricordo solo le centinaia di visite veterinarie che effettuiamo ogni anno, lo screening ematico, gli addestramenti, il protocollo equino, le protezioni a San Martino, l'esclusione dei purosangue, il monitoraggio sistematico della pista, il pronto intervento con lettiga e clinica specializzata, gli studi biometrici e tanto altro ancora.

Il Palio non è una competizione, è una metafora della vita e come tale può restare vittima della fatalità che colpisce, anche in modo crudele, chi si prodiga con impegno e con affetto per prevenire ogni incidente. Un'attenzione presente in tutte le fasi della Festa perché l'amore dei senesi per il cavallo vive nel cuore di ogni contradaiolo.

Siamo profondamente affranti per la morte del cavallo Messi e siamo vicini alla Contrada della Chiocciola colpita da questo triste e imponderabile evento. Tutta la città si stringe attorno al Popolo di San Marco".

Franco Ceccuzzi
Sindaco di Siena
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Dalle lastre - Pagina 4 Empty Carburo è il soprannome di Giosuè Carboni

Messaggio  jabru Sab Lug 02, 2011 9:24 am

Palio di Siena – Carburo il soprannome di Giosue’ Carboni
Giosue’ Carboni oggi debutta al Palio con il soprannome di Carburo. L’annuncio del nome di battaglia e’ stato fatto alla cena della prova generale della Tartuca.

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