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Da Piazza del Campo

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Messaggio  jabru Mar Giu 07, 2016 7:29 pm

A seguito di una serie di recenti e spiacevoli circostanze che hanno visto il centro storico interessato da episodi di inciviltà, l’Assemblea di Sedia della Contrada del Drago ha discusso sul tema della vivibilità della Siena intra moenia, nella consapevolezza che la cura e l’attenzione al territorio sono una delle prerogative della natura stessa delle contrade.

La Sedia della Contrada del Drago ha constatato all’unanimità come sia in atto, nel centro storico, un preoccupante processo di degrado, con particolare riferimento a gravi fatti che si verificano continuamente nelle ore notturne, andando non solo a preoccupare e infastidire gli abitanti, ma anche a minare la vivibilità dei rioni.

Si tratta di un problema complesso, comune a molte altre Consorelle, che si manifesta particolarmente nelle zone di territorio meno frequentate e meno illuminate, come nel caso del Vicolo della Pallacorda. Per questa strada la nostra preoccupazione è ancora maggiore perché, oltre alle abitazioni, vi si trova la stalla della Contrada: luogo simbolo della vita delle nostre comunità.

Tutto ciò premesso, la Contrada del Drago chiede con decisione all’amministrazione comunale e alle forze dell’ordine di provvedere a svolgere un attento e capillare controllo sul territorio, avvalendosi di tutti i mezzi disponibili, utili a rappresentare un deterrente al ripetersi di comportamenti incivili e insolenti, che creano disturbo agli abitanti e danni alle infrastrutture pubbliche e private.

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Da Piazza del Campo Empty Tutti i nomi della commissione Masgalano

Messaggio  jabru Gio Giu 09, 2016 7:11 pm

Nominata la commissione Masgalano per il Palii 2016

Deliberati dalla Giunta comunale i membri della Commissione Masgalano.

A farne parte saranno: Gabriele Boschi (Nobile Contrada dell’Aquila), supplente Filippo Frignani; Stefano Pieri (Nobile Contrada del Bruco), supplente Francesco Carletti; Nicola Fineschi (Contrada della Chiocciola), supplente Paolo Petreni; Ferruccio Valacchi (Contrada Priora della Civetta), supplente Matteo Ticci; Federico Melai (Contrada del Drago), supplente Giovanni Sportoletti; Simone Cantelli (Imperiale Contrada della Giraffa), supplente Federico Neri; Armando Angiolini (Contrada Sovrana dell’Istrice), supplente Emiliano Muzzi; Francesco Romei (Contrada del Leocorno), supplente Leonardo Bracali; Luigi Beneforti (Contrada della Lupa), supplente Giacomo Vichi; Marco Meini (Nobile Contrada del Nicchio), supplente Andrea Finetti; Nicola Pilli (Nobile Contrada dell’Oca), supplente Alessandro Bianciardi; Andrea Cancelli (Contrada Capitana dell’Onda), supplente Guido Bellini; Andrea Gonnelli (Contrada della Pantera), supplente Marco Ceccherini; Gabriele Bartali (Contrada della Selva), supplente Luca Zanelli; Lorenzo Lorenzini (Contrada della Tartuca), supplente Cesare Guideri; Marco Capannoli (Contrada della Torre), supplente Aldo Gessani; Aldo Giachetti (Contrada di Valdimontone), supplente Lucio Viligiardi.
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Da Piazza del Campo Empty NsB: “La giunta Valentini sempre più distante dal Palio”

Messaggio  jabru Ven Giu 10, 2016 7:35 pm

SIENA. Da Nero su Bianco riceviamo e pubblichiamo.

“Chissà se quando il Comune mette il proprio stemma a nome di tutta la città sul programma di un evento ha cura di leggere attentamente chi ne siano i protagonisti. Evidentemente no, almeno nel caso dell’iniziativa “A seminar la buona pianta”, organizzata da Aboca, azienda che si occupa di preparati terapeutici naturali, Fondazione Mps e Comune di Siena, che in questo fine settimana delizierà gli amanti della botanica. Ebbene gli appassionati potranno avere l’onore di poter passeggiare domenica mattina in compagnia del giornalista Michele Serra, partendo da quel cortile del Podestà da dove guarda caso escono i cavalli del Palio proprio da lui definito “incredibile climax di protervia e di fanatismo che sprigiona, due volte l’anno, dal Campo trasformato in mattatoio di bestie e manicomio di umani”. Così si dilettava il Serra a scrivere su La Repubblica, parlando della corsa dell’Assunta del 1998, in un articolo pieno di amenità, con l’inevitabile comparazione alla corrida spagnola.

“Credo che niente – chiosa ancora Serra nell’articolo – come la fede nelle tradizioni (religiose e non) riesca a organizzare nel tempo, procrastinandola, la crudeltà e la bischeraggine umana… Tra due o trecento generazioni, forse, il virus del Palio sarà estinto, Siena avrà trovato gli anticorpi e i senesi parleranno di quel galoppo scomposto come di una barbarica tradizione di nonni parecchio grulli”.



Purtroppo per lui non si sono succedute dal 1998 ad oggi le tante generazioni che l’animalista giornalista auspicava e così la memoria collettiva di tanti grulli senesi, anche se non tutti ancora nonni, ricorda bene chi ha offeso il Palio, il cui virus è ancora ben attivo, e la sua millenaria tradizione definendola “una crudele bischerata”. Una memoria collettiva che evidentemente non fa parte del patrimonio della nostra amministrazione comunale, forse più sensibile alla festa medioevale di Monteriggioni. E così domenica prossima Michele Serra sarà il benvenuto e ci diletterà con la sua guida naturalistica sperando che non trovi anche il nostro orto botanico un abominio di cultura e tradizione da cancellare dalla faccia della terra. Ma stia tranquillo qualunque cosa dirà o scriverà di offensivo per Siena e i suoi abitanti, fra qualche tempo amministratori di poca memoria lo inviteranno di nuovo. Come hanno fatto i nostri in questa occasione.

Complimenti davvero”.
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Da Piazza del Campo Empty Dopo 20 anni la resa dei conti con Michele Serra: "Io anti-Palio? Macché, mi incanta"

Messaggio  jabru Lun Giu 13, 2016 7:36 pm

Siena, 13 giugno 2016 - "L'unica cosa che mi offende è che mi hanno dato dell’animalista. Sono un naturalista". Meravigliato, Michele Serra. Che dopo quasi 20 anni da quell’articolo - ‘Il Palio visto dal cavallo’, era il 18 agosto 1998 – Siena ce l’abbia ancora con lui. E ritenga addirittura inopportuno aver invitato il giornalista e scrittore in città per presentare un evento, curioso e originale, quale la passeggiata alla scoperta della botanica urbana. Ossia delle piante che crescono fra le mura e di cui poco ci si accorge.

«Non sappiamo cosa abbiamo sotto i piedi e davanti agli occhi», introduce Serra nell’Entrone davanti a un nutrito gruppo di partecipanti al tour ‘verde’. Qualche senese (mattiniero) lo riconosce e commenta: «Proprio nel Cortile del Podestà, dove escono i cavalli…» Si stringe nelle spalle e va via.

Serra, Siena non dimentica.

«Il ricordo di 20 anni fa è molto vago. Immagino di aver espresso i miei sentimenti nei confronti del Palio che sono di assoluta meraviglia per la passione, per la cruenza e ferinità. Forse lo accostai anche alla corrida».

Esatto.

«Anch’essa è una cosa arcaica e meravigliosa. Sono manifestazioni profondamente identitarie».

Però la corrida si conclude con l’uccisione degli animali…

«Non sono entrato nel dettaglio, non partecipo al dibattito sul Palio anche perché gli unici che hanno diritto di parlare sono i senesi che lo fanno. Punto. Certo è che gli articoli vanno letti per intero, il mio era un articolo molto lungo, in pagina culturale. Conoscendo me stesso e pensando di non essere troppo cambiato, probabilmente era, come dire, dialettico e aperto. Esprimevo sia il grande sgomento che prende uno spettatore e quando vede la corrida e quando vede il palio di fronte a un tumulto di passioni inscatolate in questo prodigio di Piazza (si gira verso il Campo, ndr). Ho un’enorme ammirazione per Palio, dopodiché ho il diritto di dire ciò che mi pare. Se poi è un problema che, non il Comune di Siena ma Aboca mi invita come ogni anno in qualunque città d’Italia ad un suo festival… Sono molto coinvolto nella causa della buona botanica e della farmacopea, sono felice di essere qui. Se poi qualcuno vuole discutere di me di un articolo del ’98 lo faccio volentieri. Però se lo legge tutto».

Il Palio l’ha visto?

«Solo in televisione. So che esiste contro di esso una faziosissima polemica animalista che non condivido. Capisco però le ragioni dell’opposizione di qualcuno al Palio…capita, è normale, tutte le cose importanti scatenano reazioni contrastanti che possono essere di profondo amore anche di critica. Per quello che ricordo l’articolo mio sul Palio non era né pro, né contro. Provava a dire le passioni che suscita. Dopodiché c’era anche un passaggio sulle tradizioni. Siamo prigionieri di esse ma passano… C’erano gli scontri fra leoni e gladiatori, adesso non più. Tra mille anni il Palio ci sarà ancora, magari ci sarà un’altra cosa».

Serra potrebbe venire a vederlo dal vivo.

«Non mi dispiacerebbe affatto. Se non ho altro da fare e non sono in giro per il mondo…».

di LAURA VALDESI da La Nazione
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Da Piazza del Campo Empty CULTURA, IN EVIDENZA, PALIO Daniela Marchetti (Chiocciola): “Oggi c’è più cattiveria”

Messaggio  jabru Lun Giu 13, 2016 7:46 pm

DANIELA MARCHETTI RACCONTA 20 ANNI DI INCARICHI NELLA SOCIETÀ DELLE DONNE DELLA CONTRADA DELLA CHIOCCIOLA, PARLANDO ANCHE DI COME LA CONTRADA SIA CAMBIATA, NEGLI ANNI, ANCHE NELLE RIVALITÀ.

Daniela Marchetti, 20 anni di incarichi nella società delle donne della propria contrada, la Chiocciola. Una delle poche in cui resiste questa istituzione che, infatti, Daniela difende strenuamente “è giusto che le donne possano ricoprire ogni tipo di incarico nella contrada, abbiamo anche avuto la vicepresidente di società, donna, ma non si può neanche pensare che sia riduttivo mantenere questi gruppi. Sono dell’idea che ci sono cose che è giusto che facciano le donne e altre gli uomini per il semplice fatto che siamo bravi in cose diverse. Insomma i tavoli è meglio se li montano loro” aggiunge con la sua contagiosa risata.

Il suo ricordo più bello legato alla vita contradaiola è la vittoria del ’99 quando era presidentessa della società delle donne “ci fu da lavorare tantissimo. Preparare tutte le cene, i rinfreschi è una grande fatica, ma c’è anche la soddisfazione. E poi il divertimento e il bello di stare tutte assieme” La gratificazione di fare qualcosa di utile per la propria contrada, di dare il proprio contributo come nel lavoro sulle bandiere “non si può descrivere la gioia che ho provato quando la bandiera che ho cucito io, fu messa alla fontanina”.
Anche il rapporto con le più giovani è cambiato “bisogna lasciare spazio anche a loro, io dopo 20 anni di cariche ho preferito smettere altrimenti mi mettevano al posto della mattonella!” La contrada è cambiata, ma Daniela sottolinea come non siano evoluzioni o involuzioni legate al destino delle consorelle o della città, ma piuttosto al generale andamento della società: “le cose cambiano, prima c’era una cultura diversa, anche come cultura contradaiola che oggi spesso manca, ma è un discorso più generico legato al rispetto”.

Daniela lega questo concetto anche al mutato rapporto tra le avversarie “c’è più cattiveria oggi. Prima era diverso. Noi da ragazzini andavamo a ascoltare i dischi nel jukebox ‘in San Pietro’. Forse c’era più attenzione ai rapporti tra le persone“. Questo è l’aspetto che andrebbe recuperato “dovrebbe esserci maggiore spirito di collaborazione proprio per il bene della città”. E alle donne delle contrade sente di fare un augurio speciale: “che possano sempre credere al loro ruolo all’interno della contrada. Prima vengono la famiglia, i figli, il lavoro, e poi che ci sia il tempo e la gioia per prendersi cura anche della la propria contrada e per tutelare e trasmettere la cultura contradaiola”.

Selene Bisi da Sienanews
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Da Piazza del Campo Empty Carabinieri e Contrade insieme contro le truffe

Messaggio  jabru Mar Giu 14, 2016 7:52 pm

SIENA. Le commissioni solidarietà di dodici Contrade, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri, organizzano un incontro pubblico sul tema delle truffe, reato odioso di cui spesso restano vittime le persone anziane.

Avviene continuamente, anche nella nostra città, che malintenzionati carpiscano la fiducia dei più indifesi, riuscendo a raggirarli e causando loro notevoli danni economici e anche morali. Giovedì 23 giugno, dalle ore 18, nei locali della Nobil Contrada del Bruco, il colonnello Manca (comandante provinciale dei Carabinieri), il maggiore Alberto Pigozzo (comandante della compagnia di Siena) ed il maresciallo capo Fiorito (comandante della stazione di Siena Centro) illustreranno le tecniche utilizzate dai truffatori, affinché i cittadini siano in grado di riconoscerli, di tutelarsi e di difendersi. L’incontro è aperto ai contradaioli di ogni età ed a tutta la cittadinanza
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Da Piazza del Campo Empty ''Siena, il Palio nel cuore'' è il nuovo dépliant informativo

Messaggio  jabru Mer Giu 22, 2016 7:00 pm

Realizzato dal Comune in collaborazione con il Consorzio per la Tutela del Palio

"Siena, il Palio nel cuore" è il nuovo dépliant, realizzato dal Comune di Siena in collaborazione con il Consorzio per la Tutela del Palio, presentato questa mattina a Palazzo Berlinghieri.

"Un’operazione editoriale – ha aperto l’assessore al Turismo Sonia Pallai, ideatrice del progetto - che continua il proficuo impegno che, negli ultimi decenni, ha visto l’amministrazione comunale diffondere informazioni e conoscenza sulla grande Festa senese. Il dépliant, destinato alle migliaia di turisti che visitano Siena, è frutto, per la prima volta, di una sinergica collaborazione con il Consorzio per la Tutela del Palio iniziata con l’allora presidente Nicoletta Fabio, adesso Rettore del Magistrato delle Contrade, e proficuamente proseguito con l’attuale presidente Laura Bonelli coadiuvata dall’amministratore delegato all’immagine Paolo Leoncini". "La città – ha proseguito – dopo 31 anni ha nuovamente un dépliant dedicato ai visitatori, l’ultimo, infatti, fu quello realizzato nel 1985 dall’Azienda di promozione turistica".

Il testo, redatto dall’ufficio stampa "da sempre impegnato – come ha evidenziato l’assessore - a veicolare il senso di questa corsa secolare e l’essenza di una città, mirabilmente capace di custodire e raccontare la sua storia attraverso un momento di partecipazione collettiva", è corredato da una serie di immagini concesse dal Consorzio. "Frammenti di vita senese e contradaiola", come ha evidenziato Laura Bonelli. "Le foto concesse da Mauro Agnesoni, Giulia Brogi, Alessia Bruchi, Roberto Carli, Mauro Guerrini e Elisa Lovati, completano i contenuti, da noi approvati, rendendo funzionale il dépliant, perché in grado di racchiudere e mostrare ai tanti turisti una serie di momenti di vita nella città del Palio".

Il nuovo prodotto editoriale è stato stampato dalla tipografia Il Torchio con l’impianto grafico di Andrea D’Amore, inizialmente in italiano e inglese; seguiranno le traduzioni in francese e tedesco, e sarà distribuito gratuitamente all’ufficio informazioni turistiche, alle guide turistiche e alle strutture ricettive e, da oggi, pubblicato sul portale Enjoy Siena "dove sarà a disposizione – ha informato Massimo Vita, presidente dell’Unione Italiana Cechi e Ipovedenti di Siena - anche una versione accessibile a ciechi e ipovedenti, mentre su richiesta, contattando la sede allo 0577 4618, è possibile riceverne la copia tradotta in braille, così che tutti possano ricevere informazioni sul Palio".

E sull’importanza di un’informazione differenziata è intervenuto il sindaco Bruno Valentini rimarcando l’utilità di fare "una comunicazione capace di rispondere, attraverso modalità diverse, ai vari pubblici in modo che tutti coloro che visitano Siena possano riuscire a capire e conoscere quello che hanno visto. Se riusciamo a trasformare l’informazione in valore abbiamo raggiunto il nostro obiettivo".

Il prossimo progetto di comunicazione riguardo al Palio, come ha annunciato l’assessore Pallai, sempre in collaborazione con il Consorzio e anch’esso realizzato con i proventi dell’imposta di soggiorno, sarà un video. Due prodotti diversi, ma complementari, visto che l’informazione su carta, solo apparentemente può essere considerata superata dalle possibilità aperte dalle nuove tecnologie, il dato di fatto, però, è che i turisti chiedono sempre più oggetti come dépliant e mappe, che si possono toccare e riportare a casa a ricordo di un viaggio esperienziale.
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Da Piazza del Campo Empty Palio: i volontari della misericordia “si allenano” a Mociano

Messaggio  jabru Gio Giu 23, 2016 8:15 pm

SIENA. Come consuetudine, i volontari della Misericordia di Siena hanno effettuato nella pista di Mociano un addestramento mirato al soccorso dei fantini che dovessero cadere nel corso delle prove e del Palio. L’addestramento ha visto la collaborazione del Comune di Siena, Siena 118 e Pubblica Assistenza e ha permesso di provare più volte le manovre sui fantini da soccorrere. Lo scopo dell’esercitazione è quello di sperimentare sul campo le azioni dei soccorritori volontari e prepararli ad agire in un contesto nel quale, a un servizio tecnicamente preciso e rapido, si deve aggiungere un soccorso non invasivo nel rispetto della sicurezza pubblica, ma anche della festa e delle sue tradizioni.

L’addestramento segue i protocolli di soccorso utilizzati sul territorio aggiungendo la complicazione del rischio evolutivo dovuto alla mancata interruzione della corsa e al poco tempo a disposizione.

L’ultimo allenamento per le squadre si svolgerà in Piazza del Campo, il 28 Giugno al termine delle prove regolamentate.
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Da Piazza del Campo Empty Gli Amici del Palio realizzano un diario/agenda per i più piccoli

Messaggio  jabru Ven Giu 24, 2016 6:08 pm

Il sindaco Valentini: "Il Comitato è una componente fondamentale nella gestione dei rapporti con le Contrade"

SIENA. Un diario/agenda dedicato ai più piccoli e non solo: è l’ultimo progetto promosso e realizzato dal Comitato Amici del Palio che è stato presentato stamani in conferenza stampa a Palazzo Berlinghieri dal suo presidente Gabriele Bartalucci insieme al sindaco Bruno Valentini.

La pubblicazione segue quella del libro “Contrada è… Palio è…”, edito alla fine degli anni ’80 e più volte ristampato, gli incontri svolti con successo all’interno delle scuole elementari, la mostra “Sòna sòna campanella” con gli elaborati frutto della partecipazione di centinaia di bambini e la recente applicazione per Ipad.

“Abbiamo voluto ospitare questa presentazione – ha sostenuto il sindaco Bruno Valentini – perché il Comitato è una componente fondamentale nella gestione dei rapporti con le Contrade. Inoltre, con i tanti progetti che propone lungo tutto l’arco dell’anno con impegno e dedizione, il Comitato lavora su alcuni aspetti fondamentali della nostra Festa che vanno seguiti e curati e l’obiettivo dei quali, prima ancora di accompagnare i nostri piccoli nel proprio percorso di crescita contradaiolo, è quello di svolgere una funzione educativa nei loro confronti in quanto futuri cittadini di Siena”.
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Da Piazza del Campo Empty Per un nuovo mecenatismo di contrada: seconda edizione

Messaggio  jabru Lun Giu 27, 2016 5:58 pm

SIENA. Due giovani artisti, un musicista ed una fotografa, beneficeranno del mecenatismo di Contrada in occasione del Palio di luglio. Per la seconda edizione del progetto “Per un rinnovato Mecenatismo di Contrada “, i Battilana – Circolo culturale della Contrada della Torre – hanno infatti stabilito un accordo con l’Accademia Musicale Chigiana: assieme al maestro Salvatore Sciarrino, è stato selezionato Andrea Sommani, allievo nel corso Master di composizione tenuto dallo stesso Sciarrino nel mese di luglio. Il giovane musicista, già affermato in campo nazionale e internazionale, sarà ospite della Contrada della Torre nei giorni del prossimo Palio insieme a Sophie Usinier, fotografa francese di grande esperienza e squisita sensibilità artistica, individuata per merito della consulenza scientifica offerta ai Battilana da Michelina Simona Eremita.

Nel 2015 il Circolo culturale della Contrada della Torre aveva realizzato la prima edizione del progetto Mecenatismo di Contrada ospitando durante il palio di agosto Virginia Foletti – Illustratrice – e Lucien Roux – pittore – giovani artisti provenienti dall’Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles. Virginia e Lucien lo scorso dicembre sono tornati a Siena lasciando in dono alla Torre le loro opere che adesso si possono ammirare nel Museo.

I due protagonisti dell’edizione 2016 dell’iniziativa arriveranno a Siena in questi giorni e potranno vivere il Palio osservandone le varie fasi e comprendendone i simboli, i significati e i valori unici che sono patrimonio delle Contrade e della Città. La Contrada della Torre intende proseguire così l’azione di mecenatismo che per secoli ha segnato la vita culturale di Siena.

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Da Piazza del Campo Empty Radioamatori e Cb ''Il Palio'', oltre venti anni di servizio in Piazza

Messaggio  jabru Gio Giu 30, 2016 7:36 pm

Il gruppo di protezione civile dei volontari di TLC dell’Associazione Radioamatori e CB Il Palio ed A.ri.e.s., partecipa ormai da oltre 20 anni al meccanismo di sicurezza del Palio di Siena, in supporto all'Amministrazione comunale, al servizio 118 di Siena ed alle forze dell’ordine in generale.

Ormai perfettamente integrato nell’organizzazione, il suo ruolo principale consiste nel garantire una rete radio alternativa di supporto che consenta comunque l’effettuazione dei collegamenti ed il passaggio delle informazioni tra i coordinamenti istituzionali (118, Comando Polizia Municipale, Centro Unificato Comunicazioni, ecc.).

In particolare, oltre a lavorare fianco a fianco con i coordinatori in sala operativa 118, al comando Vigili Urbani ed al Cuc in Torre del Mangia, i volontari lavoreranno sul terreno a fianco dei sanitari 118 a garantire i collegamenti radio tra loro e la centrale operativa in caso di carenza delle linee tradizionali, di affollamento delle linee di comunicazione, ma anche di presenza sul terreno operando fin dal primo pomeriggio a sostegno del rispetto delle ordinanze e anche di informazione per i turisti e cittadini per qualsiasi necessità.

Ogni postazione sanitaria in Piazza del Campo avrà con sè un volontario dotato di radio Vhf in constante collegamento con i centri decisionali. Insieme ai volontari di Siena saranno impiegati i colleghi FIRCB Servizio Emergenza Radio del coordinamento provinciale di A.ri.e.s (Associazioni Riunite Emergenza Senesi), facenti parte della Federazione Italiana Ricetrasmissioni:i n particolare i volontari di Radio Amiata Est e Radioamatori e Cb Ilcinus, ormai presenti da molti anni con il loro contributo alla buona riuscita della nostra festa.

Da un paio di anni sei di questi volontari hanno anche il compito di scortare le squadre sanitarie che escono dalle camicie e da Fontegaia, agevolando le stesse a raggiungere le persone che necessitano del sanitario in piazza guidati via radio dall’alto di Palazzo Sansedoni e dal Cuc nella Torre del Mangia.

Da quest’anno ancora più impegno fisico e tecnologico, con 32 volontari, l’uso di 2 ponti radio, 40 radio portatili professionali ed una copertura radio estesa anche a ulteriori mezzi sanitari operanti su Siena ad allargare la maglia radio rispetto agli altri anni. Quest’anno operative anche le nuove radio Motorola Dmr, messe a disposizione dalla struttura regionale FIRCB SER, acquistate grazie all’importante contributo concesso dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.
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Da Piazza del Campo Empty Palio di Siena in sicurezza: i divieti ed i consigli della Polizia di Stato ai cittadini

Messaggio  jabru Gio Giu 30, 2016 7:39 pm

Per godersi il Palio in sicurezza è necessario osservare alcune regole, che sicuramente i senesi conoscono bene ma, si sa, la manifestazione non è seguita soltanto dai contradaioli locali, così la Polizia di Stato vuol ricordare a tutti, turisti e non, alcune buone norme da seguire.

Alcuni comportamenti sono proprio vietati, come disposto con ordinanza del Questore:
- non si può entrare nella pista, lanciare oggetti e ostacolare in qualunque modo lo svolgimento della corsa;
- non è possibile introdurre all’interno della Piazza del Campo seggiole e sgabelli, tavolini, panche e cassette, passeggini, carrozzine e simili;
- non è consentito portare al seguito bevande in bottiglie di vetro o in contenitori metallici, dato che è autorizzata soltanto la vendita di bibite in involucri di plastica o cartone ;
- vietato, inoltre, portare o vendere, all’interno della conchiglia, palloncini di qualsiasi specie o forma, il cui scoppio potrebbe determinare panico o pericolo alle persone o ai cavalli, nonché introdurre e utilizzare droni giocattolo;
- proibiti, infine, gli schiamazzi, i clamori inconsulti e ogni manifestazione turbolenta che possa suscitare contrasti o disordini o, comunque, nuocere alla serenità o al decoro della festa.

Qualche consiglio è rivolto, in particolare, ai turisti che si trovano a Siena di passaggio in occasione dell’evento. Dato l’afflusso considerevole di persone ed il notevole affollamento dei luoghi ove si svolge la manifestazione e le immediate vicinanze, è sempre meglio:

- non portare al seguito oggetti di valore o borse e comunque prestare la massima attenzione alla custodia degli stessi e dei documenti;
- avere a portata di mano acqua, rigorosamente in contenitori di plastica;
- evitare di portare bambini troppo piccoli nel Campo, che potrebbero non riuscire a tollerare l’elevata temperatura alimentata anche dalla folla. Una volta all’interno della conchiglia è, infatti, difficoltoso uscirne;

Altra raccomandazione importante è quella di rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine, presenti dentro e fuori dalla Piazza, o al più vicino Ufficio di polizia, se qualcuno si è perso, soprattutto se si tratta di minori.

Al riguardo, da ricordare che è stato organizzato il Centro di coordinamento sulla Torre del Mangia, di cui fanno parte componenti delle varie forze di polizia e degli enti, delle amministrazioni ed aziende interessate all’evento. Il centro, che consente una visione più ampia dall’alto, può senz’altro risultare utile anche per le eventuali criticità che dovessero emergere.

E per chiunque dovesse trovare portafogli o altri valori smarriti, il suggerimento è sempre quello di portarli al più vicino ufficio di polizia.
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Da Piazza del Campo Empty Il dopo Palio, capitano-priore anche per l’Istrice

Messaggio  jabru Mer Lug 06, 2016 6:44 pm

Siena, 6 luglio 2016 - La Lupa ha un priore-capitano, Gabriele Gragnoli. L’Istrice, dopo le dimissioni di Carlo Brocci a Palio appena corso, ha affidato a Nicoletta Fabio, come da statuto, il compito di guidare lo staff Palio. Assomma dunque in sé il ruolo di priore, capitano e anche di rettore del Magistrato. Un carico da 90 di responsabilità a cui non poteva sottrarsi. Frutto dello scossone che il successo di Vallerozzi ha provocato nell’Istrice dove già si percepivano, in verità, tensioni e malumori.

Tutto è stato deciso lunedì sera, anche se la ‘crisi’ si è aperta poco dopo il rientro in Contrada, sabato. La Lupa festeggiava in Provenzano l’interruzione del digiuno, dopo 27 anni. In Camollia quel successo era boccone difficile da mandare giù, come sempre accade quando vince la rivale. Domenica mattina si è svolto il seggio, lunedì l’assemblea. Partecipata e sentita ma, raccontano i contradaioli, anche Carlo Brocci, che si è presentato dimissionario, non ha incassato le critiche senza replicare. Una situazione delicata dunque. Che richiede senso di responsabilità e applicazione delle regole per ricomporre il comune sentire della Contrada.

«Quando vince l’avversaria vuol dire che si è sbagliato tutto – commenta Carlo Brocci – e non ci si può appigliare alla sfortuna. Quindi era doveroso da parte mia dare le dimissioni». Cosa succederà adesso? «La consulta deciderà cosa fare. Se avranno bisogno del mio apporto io sarò orgoglioso di darlo». Conclude Brocci: «Tutti dobbiamo rimboccarci le maniche e lasciare da parte le divisioni per il bene dell’Istrice».

Stringato (l’unico) commento del priore Nicoletta Fabio: «L’assemblea ha accolto le dimissioni del capitano e, come prevede il nostro statuto, il priore ne ha assunto il ruolo. Il Seggio quindi ha già avviato l’iter istituzionale, con il pieno e fattivo coinvolgimento dei Maggiorenti e la compattezza del popolo».

Cosa succederà adesso? Il primo scoglio da affrontare è l’estrazione a sorte delle Contrade per l’Assunta di domenica prossima. L’Istrice non è sul tufo di diritto. Ad andare in Comune sarà dunque Nicoletta Fabio. Nel caso che il barbero di Camollia venisse estratto, toccherà a lei guidare lo staff Palio affidandosi ai collaboratori che fanno parte del collegio dei maggiorenti e che comunicherà in un secondo tempo. Già circolano le prime ipotesi. Non è da escludere che, in casi di estrazione dell’Istrice o della Lupa, Nicoletta Fabio si avvalga di due capitani vittoriosi della Contrada per fare il Palio. Ci sono Fausto Pistolesi, che ruppe il digiuno nel 2000, e con maggiore probabilità Massimo Parri (2002, Dè su Ugo Sanchez) e Andrea Franchi (2008, Trecciolino su Già del Menhir). Insomma, persone di esperienza che sanno bene come muoversi e riallacciare i contatti se la Contrada si dovrà muovere con celerità per l’Assunta.
E’ stata intanto convocata l’assemblea generale ordinaria dell’Istrice per il 12 luglio per la relazione del capitano. Bisognerà attendere invece l’autunno per le elezioni da cui uscirà il nuovo condottiero di Camollia.

di LAURA VALDESI da La Nazione
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Da Piazza del Campo Empty Venticinque anni di Palio

Messaggio  jabru Gio Lug 07, 2016 4:51 pm

''A cavallo del millennio, 1990-2014, venticinque anni di Palio'', presentato il libro fotografico di Luciano Valentini
Giovedì 07 Luglio 2016

E' stato presentato a Firenze in Sala del Gonfalone il racconto per immagini di Luciano Valentini
Il presidente Giani: "E' uno degli elementi distintivi della Toscana". Gli interventi del sindaco Valentini e del consigliere Scaramelli
"Il Palio è uno degli elementi distintivi della Toscana. Non è una manifestazione popolare, ma è qualcosa di più. E' l'anima di una città, la sua bellezza più autentica, trasmessa dalle sue contrade. Un groviglio di emozioni e sensazioni, che attrae anche chi non è senese". Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, presentando in Sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi il libro "A cavallo del millennio, 1990-2014, venticinque anni di Palio" (Casa Editrice 3arte), che raccoglie le migliori foto delle 51 edizioni del Palio di Siena, scattate dal fotografo Luciano Valentini.

"Con questa iniziativa ribadiamo l'impegno per inserire il Palio nella lista del patrimonio immateriale dell'umanità tutelato dall'Unesco – ha aggiunto Giani –. Sabato scorso una contrada importante , che non vinceva da 27 anni, ha visto il suo cavallo ed il suo fantino, dopo due giri e mezzo, infilarsi dall'interno nella curva di San Martino e strappare la vittoria. E' stato un gesto atletico fantastico, ma tutto questo per Siena non conta. Conta, invece, il cuore, l'anima, la complicità, la sensualità di condividere le emozioni del Palio".

E proprio questo groviglio di sensazioni costituisce il filo conduttore del racconto per immagini a cavallo del millennio. "E' in senso letterale una cavalcata nella memoria – ha osservato il sindaco Bruno Valentini –- I senesi sono già consapevoli del valore del proprio patrimonio immateriale ed il riconoscimento dell'Unesco lo dedicherebbero a chi lo rende possibile, lo vive giorno dopo giorno da secoli: le contrade".

Il sindaco ha sottolineato che il Comune, organizzatore della festa dal 1656, "alla fine è un comprimario. Sono le contrade che scandiscono la nostra vita sociale – ha concluso Valentini - con la loro organizzazione minuziosa della vita di quartiere, del rione, che garantiscono una tenuta sociale con pochi eguali nel mondo".

"Mi sono avvicinato al Palio con un grande rispetto, quasi sacrale, non solo per il fascino che emana, ma per come le persone lo vivono – ha aggiunto il consigliere regionale Stefano Scaramelli – Questa è la manifestazione della Toscana, non credo possano essere altre. E queste foto lo dimostrano: sono istantanee, ma non sono statiche. Sono dinamiche, con quell'energia e quell'enfasi che si vivono in quei momenti".

Sono intervenuti anche la presidente e l'amministratore delegato del Consorzio per la tutela del Palio Laura Bonelli e Paolo Leoncini, il giornalista Maurizio Bianchini, curatore dei testi, e la giornalista Rai Annalisa Bruchi.
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Da Piazza del Campo Empty Lupa, capitano e fantino si confessano a La Nazione

Messaggio  jabru Dom Lug 10, 2016 8:31 pm

Siena, 10 luglio 2016 - GEMELLI diversi. Uno castano scuro, l’altro biondo. Uno super muscoloso, l’altro senza i bicipiti del palestrato. Li separano quindici anni d’età. Per il resto sono proprio gemelli... diversi. Nati il 30 aprile – «l’abbiamo scoperto parlando durante il Giro in Pantera», svelano –, sostengono di intendersi senza dire troppe parole. Se Scompiglio racconta di prendersela delle cose, il priore-capitano della Lupa Gabriele Gragnoli si inserisce: «Parla pure al plurale, vale anche per me». Sono loro i gemelli diversi. Così differenti eppure tanto simili da aver unito le forze per compiere un’impresa attesa da 27 anni.


«Ci tenevo alla Lupa, volevo vincerci io», racconta il fantino. Non gli importava se c’erano stati problemi interni. «Me lo sentivo, non so dire perché ma la sensazione l’ho confidata ai miei collaboratori», spiega Gragnoli. Non è una persona che porta rancore, ma fumino sì. Quello proprio sì. Un personaggio che non ti aspetti, visto l’aplomb, sempre vestito elegante. Eppure capace di diventare tarantolato sul palco dei capitani. «Siamo persone, io e Jonathan – svela nella chiacchierata a La Nazione –, soffriamo se le cose ci feriscono veramente. Ma abbiamo dimostrato ciò che siamo capaci di fare insieme, io dirigendo la Contrada, lui montando a cavallo». In una parola, pericolosi.

«Il terzo Palio non mi ha cambiato – sostiene Scompiglio – ora si aspetta agosto». Se si somma questa frase a quella di Gragnoli – «Il cappotto? Sono freddoloso» – c’è da stare attenti a questi due qualora la Lupa oggi esca a sorte. Adesso che Scompiglio ha trasformato quei «sassolini» in cose positive, ringraziando perché invidia e cattiverie delle persone gli hanno dato la carica, arriverà ad agosto con ancora maggiore grinta e determinazione.
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Da Piazza del Campo Empty Nicoletta Fabio si dimette dal Magistrato

Messaggio  jabru Lun Lug 11, 2016 7:27 pm

"Il priore dell’Istrice lascia". Il tam tam inizia, lento, mentre la Piazza, dove la temperatura sfiora i 40 gradi, si riempie lentamente di contradaioli. Molti sono rimasti a casa davanti alla televisione, gustandosi una bibita ghiacciata. L’estate è scoppiata. Ma chi può raggiunge il Campo che, sebbene non come a fine maggio, ben presto si satura in ogni angolo. Le emozioni in diretta sono un’altra cosa. La notizia delle dimissioni del priore dell’Istrice continua a serpeggiare finché chiarezza non viene fatta. Nicoletta Fabio, che adesso è capitano e onorando di Camollia, dopo il passo indietro di Carlo Brocci, venerdì scorso ha scritto ai colleghi annunciando loro l’intenzione di rimettere il mandato come rettore del Magistrato delle Contrade per ovvie ragioni di opportunità. Così, la lady di ferro dell’Istrice, prima donna a ricoprire l’incarico di primus inter pares fra i priori, prende in mano la propria Contrada in una fase delicatissima.

La ghiandina di Vallerozzi è uscita a sorte, dunque l’avversaria correrà anche ad agosto mentre l’Istrice no. Dovrà comunque impegnarsi al massimo, Fabio, con l’aiuto (salvo novità) di due ex capitani vittoriosi, per mettere a punto le contromosse. Le dimissioni, comunicate come detto venerdì, saranno ufficializzate nella riunione odierna del Magistrato. Il timone, ad interim, potrebbe passare al pro-rettore Marco Fattorini (Nicchio). Ma sono solo ipotesi. E’ tutto ancora da decidere.

In piazza tutto è filato liscio. L’incrocio fra il corteo della Lupa e il Bruco che girava ed ha atteso l’estrazione a sorte sotto le trifore non ha creato disagi, perché ben orchestrato quanto al ‘dare precedenza’ fra le due dirigenze. L’esultanza più forte è stata quella dell’Onda, che ha scontato la squalifica. Alla Costarella c’era la Tartuca, la prima a saltare. I mangini del Nicchio non ce l’hanno fatta a restare impassibili stringendosi e abbracciandosi forte, in attesa che il capitano uscisse dal Comune.

"Mi fa quasi spavento tutto quello che sta succedendo", il commento del capitano lupaiolo Gabriele Gragnoli all’uscita dal Comune. C’è da capirlo. La bandiera è stata accolta da un boato.

La.Valde. da La Nazione

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Da Piazza del Campo Empty Lucia Batoni (Leocorno): “Donne? Non solo cucina e bandiere”

Messaggio  jabru Lun Lug 11, 2016 7:34 pm

LUCIA BATONI, CONTRADAIOLA DEL LEOCORNO, CI RACCONTA LA FIGURA FEMMINILE IN CONTRADA E CI APRE GLI OCCHI SUL VALORE DELLA BENEFICENZA, SEMPRE CON UN SORRISO.

Ammettiamolo, ci sono sorrisi più contagiosi di altri, personalità più travolgenti di altre. Bastano poche parole, è sufficiente solo qualche minuto per essere coinvolti dall’entusiasmo di Lucia Batoni, contradaiola del Leocorno, che ci dice di aver appena compiuto i suoi primi meravigliosi 60 anni e di esserne felicissima. Lucia è operosa, entusiasta ed entusiasmante, non smette mai di sorridere durante il nostro incontro e ci racconta la contrada vista dagli occhi materni di una donna che ha portato avanti due dei gruppi più carichi di lavoro, due oneri di cui lei si è sentita incredibilmente onorata. Presidente di società e presidente del gruppo femminile: due realtà che fanno parte delle stesso mondo e che lei, ovviamente, ha vissuto con forza e con un enorme sorriso.

Una vita contradaiola molto impegnata, nonostante le contrade siano ambienti che favoriscono sopratutto le figure maschili…

“Vero, ma nel Leocorno questo è un problema ben arginato: abbiamo avuto una capitana vittoriosa, una vicaria, io che sono stata presidente di società, anche se non nego che è stato un percorso lungo e periglioso, irto di difficoltà. Fino allo scorso anno, avevamo il gruppo femminile e per me è stato motivo di vanto. Il gruppo lavorava per la contrada e dava un aiuto serio ed importante. Anche durante i miei incarichi, sono stata sostenuta dalla famiglia (ho la fortuna di avere una sorella e una figlia in contrada, oltre a mio marito) e dal gruppo femminile in cui ho sempre trovato conforto: quando si è sciolto, per me è stata una cosa vissuta e lasciata andare tristemente”.

Non sono le donne stesse, a volte, che si limitano a svolgere solo determinate mansioni?

“Le donne sono una forza fondamentale in contrada, i vari gruppi di esse sono importantissimi. Si devono assolutamente staccare dalla cucina, non esiste più la figura della donna che si dedica solo a fornelli e bandiere, nonostante quest’ultima sia una grande tradizione che deve esser tramandata, ma non può esserci solo quello. Le donne possono e devono districarsi con ogni organo della contrada, con i problemi economali o con le alte cariche”.

A volte, le contrade sembrano dimenticarsi del loro ruolo nel sociale e nella salvaguardia della città. Lei è molto attiva nel campo della beneficenza, come si muovono le contrade in tal senso?

“Fino a pochi anni fa era un campo molto arido, ma adesso ci sono tanti gruppo che si stanno muovendo bene, anche nel sanitario! Basti pensare ai donatori di sangue o tutte le visite di prevenzione oncologica che vengono organizzate, dal controllo dei nei alle ecografie alle mammelle. Sono gruppo utilissimi e bravissimi. Anche da presidente di società mi sono sempre mossa in questo senso organizzando attività tassativamente ludiche: la beneficenza deve essere divertente!”

Lei lavora molto con i portatori di handicap. Le contrade sono luoghi di facile accoglienza o vi sono delle chiusure?

“Non credo che vi sia una ghettizzazione. Più che altro, c’è la difficoltà nell’approccio alla persona handicappata (poi dipende dal tipo di handicap), nel non sapere come comportarsi e cosa succederà: questo genera spesso timore, ansia e paura, ma non solo nelle contrade. Quindi, si preferisce allontanarsi prima che succeda qualcosa che sfugge al controllo”.

Si continua a parlare con rammarico dei cambiamenti nel mondo contradaiolo. Tra questi, anche il rapporto tra nuove e vecchie generazioni?

“Non è cambiata la parte piùvecchia, bensì quello che i giovani pretendono dalla contrada che spesso non è consono con lo spirito contradaiolo. Le discoteche che portano introiti e fanno contenti i giovani, sono molto difficoltose per le situazioni che si vengono a creare ogni volta e, naturalmente, gli adulti si ribellano”.

C’è anche da dire che ormai i ragazzi arrivano in contrada con l’arrivo del motorino…

“Per fortuna, nel Leocorno questa situazione è migliorata grazie alle iniziative e al lavoro degli addetti ai piccoli che sono riusciti ad abbassare l’età di arrivo in contrada. Ci siamo accorti che i bambini arrivano in contrada prima, già da piccolissimi e questo ci fa molto piacere. Per i più grandicelli, le attività sportive ci hanno aiutato molto a portare i ragazzi in contrada. Deve esserci una scuola anche per chi arriva dopo, ci vuole intelligenza e un approccio positivo a chi può insegnare le regole e la vita contradaiola. Si entra in punta dei piedi, con curiosità e umiltà”.
Parlando di rioni, via Pantaneto fa parte del territorio del Leocorno ed è stata la prima contrada a muoversi attivamente per risolvere la situazione di caos che invade la via…

“Sì, è giusto, perché si è creata una situazione limite che fa paura. Tutte le sere, non solo il finesettimana, avvengono fatti che effettivamente mettono in difficoltà e la contrada ha fatto bene, non possiamo vivere in questo modo. Dalla sporcizia agli schiamazzi, le risse la musica alta… Non va bene. La movida in Pantaneto è pericolosa perché è concentrata, il ragionamento è ‘lì si fa baldoria e si va tutti lì’, sembra quasi che se non sei folle non sei normale”.

C’è un contradaiolo o una contradaiola che si porta nel cuore?

“Sì, è una donna che ha condiviso con me e mio marito la vittoria dell’1980. Adelma Lenzini in Spinelli, mamma di mio marito, conosciuta da tutto il Leocorno come Memma. Era una figura tradizionale, una di quelle donne che potevi trovare affacciata alla finestra a richiamare il creaturo o in strada, a popolare il rione, queste personalità che non esistono più ma vengono ancora ricordate da tutti. E’ scomparsa presto ed io la ricordo con tanta gioia. Non ha conosciuto mia figlia, ma sono convinta che Emilia le sarebbe piaciuta molto più di me per le sue caratteristiche: retta, tranquilla, buona. Memma rappresentava il Leocorno delle donne, delle prime cene… Della famiglia”.

Che contradaiola è Lucia Batoni?

“Credo di essere una buona contradaiola. Non sono polemica di carattere, ma credo che in certi momenti ne avrei avuto ragione e avrei ottenuto qualcosa in più. Sono una che si diverte, non mi piace durare fatica ma sono una grande organizzatrice. Mi sono presa le mie soddisfazioni e questo grazie al Leocorno che mi ha inserita in una Siena contradaiola che non tutti conoscono. Mi sento onorata di aver rappresentato la mia contrada!”

Arianna Falchi da Sienanews
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Da Piazza del Campo Empty Via Camporegio: dal ‘Campo del re’ al territorio del Drago

Messaggio  jabru Lun Lug 11, 2016 7:38 pm

IN CAMPOREGGIO SI SAREBBERO ACCAMPATE LE TRUPPE DI ENRICO VI DI SVEVIA CHE, NEL 1186, AVREBBE CINTO IN ASSEDIO SIENA.

Via Camporegio unisce via della Sapienza con il vicolo del Campaccio, ma vi si arriva anche da Fotebranda attraverso la scalinata conosciuta come Costa della Serpe. Il 16 novembre 1084 viene attestato per la prima il toponimo Camporegio, che deriva dalla locuzione latina “Campus Regis”, letteralmente traducibile in “campo del Re“. Questo nome, si trova, infatti, in un contratto di affitto, datato appunto 1084, per un terreno situato “a le Sassa que dicitur a Camporegi“.

Appare evidente che sopra la futura collina del Drago (come del resto accade anche per l’area e il toponimo Stalloreggi), si estendevano nell’XI secolo i terreni appartenenti al fisco reale, su cui i senesi pagavano le tasse, da cui il nome. Secondo la tradizione, invece, Camporegio si chiamerebbe così perché in questo luogo si sarebbero accampate le truppe al seguito di Enrico VI di Svevia, figlio di Federico il Barbarossa, che nel 1186 avrebbe cinto di assedio Siena per espugnarla e sottometterla all’Impero.

Aldilà di quanta verità contenga la ricostruzione storica, secondo cui i senesi sarebbero usciti di sorpresa da porta Fontebranda e da porta Camollia stringendo a tenaglia l’esercito imperiale e facendolo soccombere, questa interpretazione toponomastica mostra la corda perché il toponimo è attestato già un secolo prima di questi eventi. Appare evidente che l’etimo ha la stessa origine di Stalloreggi: anche sopra la collina del Drago, dunque, si estendevano i terreni appartenenti al fisco reale perlomeno in epoca longobardo-carolingia.

Quest’area risulta, invece, di proprietà della famiglia Malavolti quando, intorno al 1225, viene ceduta ai frati domenicani per erigere la basilica di San Domenico che prese il nome di Domenico di Guzmàn, fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori. Negli anni ’40 del Duecento, la strada in Camporegio venne ampliata per volontà delle autorità comunali proprio per facilitare l’accesso a San Domenico che assumeva via via sempre maggiore importanza.

Maura Martellucci

Roberto Cresti da SienaNews
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Da Piazza del Campo Empty I priori del Magistrato delle Contrade: “no” alle dimissioni di Fabio

Messaggio  jabru Mar Lug 12, 2016 7:29 pm

Possibile la sospensione temporanea dall'incarico di rettore

SIENA. Preso atto della comunicazione inviata dal Rettore del Magistrato delle Contrade, Nicoletta Fabio, di rimettere il mandato da Rettore in conseguenza dell’incarico assunto quale Capitano della Contrada Sovrana dell’Istrice, il consesso dei Priori, riunito nella seduta dell’11 luglio 2016, ha deciso all’unanimità di respingerne le dimissioni.
Tale decisione deriva dalla profonda convinzione che il Rettore Fabio, eletta pochi mesi fa , costituisca la figura più idonea per rappresentare al meglio la più alta Istituzione Contradaiola.
Tutto ciò scaturisce dall’intenso lavoro svolto nei pochi mesi del suo incarico ed è confermato dalla sensibilità con la quale ha immediatamente rimesso il suo mandato allorché ha valutato la incompatibilità dei ruoli assunti dimostrando lucidità di pensiero e fermezza nell’attuarlo.
L’assemblea dei Priori pertanto, consapevole della possibilità di una sospensione temporanea dall’incarico, che potrà essere interpretato dal pro Rettore Marco Fattorini e dalla deputazione, conferma la piena fiducia in Nicoletta Fabio nell’attesa di recuperare la sua sapiente direzione una volta terminata la stagione paliesca, proseguendo così il cammino da lei intrapreso per la realizzazione degli obbiettivi condivisi da tutti i Priori.

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Da Piazza del Campo Empty MAGISTRATO CONTRADE: NICOLETTA FABIO RESTA RETTORE

Messaggio  jabru Mar Lug 12, 2016 7:33 pm

Preso atto della comunicazione inviata dal Rettore del Magistrato delle Contrade, Nicoletta Fabio, di rimettere il mandato da Rettore in conseguenza dell’incarico assunto quale Capitano della Contrada Sovrana dell’Istrice, il consesso dei Priori, riunito nella seduta dell’11 luglio 2016, ha deciso all’unanimità di respingerne le dimissioni. "Tale decisione - si legge nel comunicato del Magistrato delle Contrade - deriva dalla profonda convinzione che il Rettore Fabio, eletta pochi mesi fa , costituisca la figura più idonea per rappresentare al meglio la più alta Istituzione Contradaiola. Tutto ciò scaturisce dall’intenso lavoro svolto nei pochi mesi del suo incarico ed è confermato dalla sensibilità con la quale ha immediatamente rimesso il suo mandato allorchè ha valutato la incompatibilità dei ruoli assunti dimostrando lucidità di pensiero e fermezza nell’attuarlo. L’assemblea dei Priori pertanto, consapevole della possibilità di una sospensione temporanea dall’incarico, che potrà essere interpretato dal pro Rettore Marco Fattorini e dalla deputazione, conferma la piena fiducia in Nicoletta Fabio nell’attesa di recuperare la sua sapiente direzione una volta terminata la stagione paliesca, proseguendo così il cammino da lei intrapreso per la realizzazione degli obbiettivi condivisi da tutti i Priori."
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Da Piazza del Campo Empty Montepulciano, bruscellanti e contradaioli uniti per il Bravium

Messaggio  jabru Mer Lug 13, 2016 6:12 pm

Lavori in corso per la Compagnia Popolare del Bruscello Poliziano: la preparazione per il Bravium, lo spettacolo che andrà in scena a Montepulciano dal 12 al 15 agosto, è quasi conclusa.

“Siamo arrivati all’edizione numero 77 di quella che è ormai una tradizione consolidata del Ferragosto poliziano, una forma di teatro popolare che continua a tramandarsi e a rinnovarsi, di generazione in generazione. – spiega il direttore artistico, Franco Romani – Per il Bruscello 2016 abbiamo scelto un tema particolare, il “Bravium”, un argomento che riguarda tutta Montepulciano e che racconta l’origine di un’altra importante manifestazione dell’estate poliziana. L’ambientazione che andrà in scena nel Bruscello di quest’anno è uno spaccato di vita quotidiana basata sugli statuti comunali del 1337, dove si regolamentava la grande fiera del patrono San Giovanni; al termine si svolgeva una lunga corsa di cavalli che partiva da Santa Maria delle Grazie e arrivava in Piazza Grande. Nella ripresa degli anni ’70 i cavalli sono stati sostituiti dalle botti, ma il tema portante rimane sempre il coinvolgimento della gara tra le otto contrade poliziane”.

Il Bruscello di quest’anno vede quindi la collaborazione tra due importanti associazioni di Montepulciano, che ne rappresentano pienamente la linfa vitale e culturale. Grande soddisfazione da parte del Reggitore del Magistrato delle Contrade, Giulio Pavolucci, nell’apprendere il tema scelto dalla direzione artistica: “Questa scelta ci ha fatto tanto piacere, è in linea con l’idea di collaborazione che cerchiamo di portare avanti con tutte le associazioni di Montepulciano – ha dichiarato il Magistrato delle Contrade del Bravìo delle Botti – Stiamo collaborando con la Compagnia Popolare del Bruscello, dando il nostro supporto e coinvolgendo i contradaioli. Sarà un’ottima occasione per chi proviene dal mondo delle contrade di farsi coinvolgere nella realizzazione del Bruscello, per fare un’esperienza nuova, e viceversa”.

Nella rappresentazione che andrà in scena in piazza Grande dal 12 al 15 agosto è prevista la partecipazione di alcuni figuranti da parte delle contrade e alcuni membri del Gruppo Sbandieratori e Tamburuni: si preannuncia uno spettacolo da non perdere. “Rinnovo il ringraziamento a tutti gli amici bruscellanti che stanno lavorando alla realizzazione di questo spettacolo. – conclude Franco Romani – Dai musicisti ai tecnici, dai macchinisti alla sartoria, tutti si stanno impegnando alla riuscita di questa manifestazione. Vorrei inoltre ringraziare il Comune di Montepulciano, la Cantina Contucci e la Cantina Crociani, BCC Montepulciano, Estra S.p.a e tutti gli operatori economici che con le loro inserzioni aiutano il Bruscello a rimanere uno degli appuntamenti più apprezzati del territorio, una tradizione che si rinnova con successo”.

La Nazione
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Da Piazza del Campo Empty IL MUSEO DEL PALIO INFIAMMA IL CONSIGLIO COMUNALE DI SIENA

Messaggio  jabru Mer Lug 13, 2016 6:17 pm

Maria Isabella Becchi e Alessandro Piccini (Gruppo Nero su Bianco) hanno presentato, oggi, un’interrogazione consiliare sul Museo del Palio.

Nel particolare, come ha evidenziato Becchi "l’Amministrazione ha disposto la riattivazione del percorso per la realizzazione del Museo negli spazi dei Magazzini del sale a Palazzo Pubblico nonostante sembri che il Magistrato delle Contrade, nella riunione del 10 maggio scorso, avrebbe deliberato di non collaborare alla realizzazione del progetto considerandolo un inutile duplicato rispetto ai Musei delle 17 Contrade; così come non si sarebbe espresso favorevolmente il Consorzio per la Tutela del Palio".

La consigliera, ritenendo "inadeguata la somma di 75mila euro stanziata dalla Giunta per terminare l’allestimento del Museo", ha fatto presente che "si sarebbero diffuse voci in base alle quali l’Amministrazione sarebbe intenzionata a ricorrere a finanziamenti privati ai quali, poi, verrebbe data la conduzione del Museo. Logiche commerciali completamente avulse dalla realtà delle Contrade e del Palio" e ha chiesto il motivo per il quale "si vorrebbe portare avanti questa iniziativa nonostante la ferma opposizione delle Contrade che, in questa città, rappresentano le sole depositarie della storia, memoria e usanze del Palio. Se intende ritornare sula decisione presa ed attenersi alla volontà del mondo contradaiolo e, in caso negativo, dove si intendano reperire le risorse finanziarie necessarie a completare l’opera. Infine, come e da chi verrà gestito il Museo".

"L’idea di un Museo del Palio - ha risposto il sindaco Bruno Valentini – non è di questa amministrazione, bensì di lunga data. E’ un progetto che, pertanto, doveva essere aggiornato e per questo abbiamo costituito una Commissione di esperti. Conto sul fatto che nel proseguo arrivi, attraverso il Magistrato, la collaborazione fattiva delle Contrade perché tra la nostra progettualità e i Musei delle Contrade non c’è né concorrenza né sovrapposizione. Il nostro obiettivo è riempire un 'vuoto' he altrimenti verrebbe coperto da altri. L’intenzione dell’Amministrazione, infatti, è quella di fornire conoscenza e risposte approfondite al bisogno di conoscenza di milioni di persone che visitano la nostra città e, dalla visita a questo spazio il rimando ai territori di Contrada dove potranno ricevere altri specifici approfondimenti, perché il racconto delle Contrade deve essere fatto dalle Contrade stesse attraverso i loro straordinari Musei".

"Un luogo – ha proseguito – per il quale il nome non è stato ancora definito, ma dove poter capire cosa è veramente il Palio, e da quanto già emerso da parte dell’assessore alla Cultura e dagli esperti al lavoro, tanti sono i contenuti già individuati e in grado di appassionare sia gli stessi senesi sia i turisti".

"Con la delibera assunta nel mese di maggio – ha concluso il primo cittadino - è stato stabilito di riattivare il percorso per la realizzazione del Museo negli spazi dei Magazzini del Sale e delle attuali Sale dei Costumi, confermando l’indispensabile necessità del più ampio coinvolgimento delle Istituzioni senesi e della cittadinanza a tutte le fasi di impostazione, realizzazione e comunicazione del progetto. Alla fine dell’estate inizierà, infatti, un processo di partecipazione perché il progetto deve essere aperto al coinvolgimento della città. Per la redazione dello studio di fattibilità si è deciso di attingere ai fondi ministeriali stanziati per la Capitale Italiana della Cultura per 75mila euro, mentre la realizzazione ci avvarremo del project financing, ma sarà il Comune a tenere le redini e il privato si atterrà a quanto deciso dall'Amministrazione Comunale. Quando renderemo noti i primi step spero di coinvolgere il Magistrato nel processo di progettazione".

Becchi ha ribadito la ferma opposizione al progetto, già dai primi anni 2000, da parte del Magistrato delle Contrade "perché il Museo del Palio è quello dei 17 Musei di Contrada aperti a chi li vuole visitare". "La nota positiva è che il nome non sarà Museo del Palio perché questa sarebbe una scelta che danneggerebbe quelli delle Contrade. Dubbi anche sugli aspetti commerciali".

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Da Piazza del Campo Empty Museo del Palio, Valentini: “Nessuna sovrapposizione con le Contrade”

Messaggio  jabru Mer Lug 13, 2016 6:21 pm

Il primo cittadino parla del Museo del Palio in consiglio comunale
Maria Isabella Becchi e Alessandro Piccini (Gruppo Nero su Bianco) hanno presentato un’interrogazione consiliare sul Museo del Palio. Nel particolare, come ha evidenziato Becchi “l’Amministrazione ha disposto la riattivazione del percorso per la realizzazione del Museo negli spazi dei Magazzini del sale a Palazzo Pubblico nonostante sembri che il Magistrato delle Contrade, nella riunione del 10 maggio scorso, avrebbe deliberato di non collaborare alla realizzazione del progetto considerandolo un inutile duplicato rispetto ai Musei delle 17 Contrade; così come non si sarebbe espresso favorevolmente il Consorzio per la Tutela del Palio”. La consigliera, ritenendo <“inadeguata la somma di 75mila euro stanziata dalla Giunta per terminare l’allestimento del Museo”, ha fatto presente che “si sarebbero diffuse voci in base alle quali l’Amministrazione sarebbe intenzionata a ricorrere a finanziamenti privati ai quali, poi, verrebbe data la conduzione del Museo. Logiche commerciali completamente avulse dalla realtà delle Contrade e del Palio” e ha chiesto il motivo per il quale “si vorrebbe portare avanti questa iniziativa nonostante la ferma opposizione delle Contrade che, in questa città, rappresentano le sole depositarie della storia, memoria e usanze del Palio. Se intende ritornare sula decisione presa ed attenersi alla volontà del mondo contradaiolo e, in caso negativo, dove si intendano reperire le risorse finanziarie necessarie a completare l’opera. Infine, come e da chi verrà gestito il Museo”.
“L’idea di un Museo del Palio – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – non è di questa amministrazione, bensì di lunga data. E’ un progetto che, pertanto, doveva essere aggiornato e per questo abbiamo costituito una Commissione di esperti. Conto sul fatto che nel proseguo arrivi, attraverso il Magistrato, la collaborazione fattiva delle Contrade perché tra la nostra progettualità e i Musei delle Contrade non c’è né concorrenza né sovrapposizione. Il nostro obiettivo è riempire un “vuoto” he altrimenti verrebbe coperto da altri. L’intenzione dell’Amministrazione, infatti, è quella di fornire conoscenza e risposte approfondite al bisogno di conoscenza di milioni di persone che visitano la nostra città e, dalla visita a questo spazio il rimando ai territori di Contrada dove potranno ricevere altri specifici approfondimenti, perché il racconto delle Contrade deve essere fatto dalle Contrade stesse attraverso i loro straordinari Musei”.
“Un luogo – ha proseguito – per il quale il nome non è stato ancora definito, ma dove poter capire cosa è veramente il Palio, e da quanto già emerso da parte dell’assessore alla Cultura e dagli esperti al lavoro, tanti sono i contenuti già individuati e in grado di appassionare sia gli stessi senesi sia i turisti”.
“Con la delibera assunta nel mese di maggio – ha concluso il primo cittadino – è stato stabilito di riattivare il percorso per la realizzazione del Museo negli spazi dei Magazzini del Sale e delle attuali Sale dei Costumi, confermando l’indispensabile necessità del più ampio coinvolgimento delle Istituzioni senesi e della cittadinanza a tutte le fasi di impostazione, realizzazione e comunicazione del progetto. Alla fine dell’estate inizierà, infatti, un processo di partecipazione perché il progetto deve essere aperto al coinvolgimento della città. Per la redazione dello studio di fattibilità si è deciso di attingere ai fondi ministeriali stanziati per la Capitale Italiana della Cultura per 75mila euro, mentre la realizzazione ci avvarremo del project financing, ma sarà il Comune a tenere le redini e il privato si atterrà a quanto deciso dall’Amministrazione Comunale. Quando renderemo noti i primi step spero di coinvolgere il Magistrato nel processo di progettazione”.
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Da Piazza del Campo Empty Museo del Palio: per i senesi o per i turisti?

Messaggio  jabru Lun Lug 18, 2016 7:14 pm

Dilemma di difficile soluzione, a meno che...

di Roberto Guiggiani

SIENA. Del Museo del Palio di Siena si è cominciato a parlare tanti anni fa, se ne parla anche adesso e se ne parlerà in futuro. Ma non credo che si riuscirà a realizzarlo. E questa volta non è colpa della politica, o cattiva volontà di qualcuno. Il punto è che il Museo del Palio di Siena si trova di fronte un ostacolo vero, serio e molto ingombrante.

Il museo come lo vorrebbero i senesi sarebbe fatalmente poco attraente per coloro che vengono da fuori e che ne dovrebbero essere i visitatori, perché didascalico, con troppe cose da spiegare, complesso e alla fine macchinoso da “leggere”; mentre un museo come sarebbe interessante per i visitatori non piacerebbe affatto ai senesi, che lo troverebbero troppo riduttivo, superficiale, pericolosamente spettacolare

Il problema, come detto, è serio ed è di carattere generale, perché non esiste solo a Siena la difficoltà di trovare una chiave di lettura che sappia coniugare esigenze così diverse e assolutamente legittime.

Perché hanno ragione i senesi a non voler ridurre il Palio in una “storiella” di un’ora (se non di 50 minuti…) ad uso e consumo – la parola è appropriata – di turisti distratti e che continuerebbero a non aver capito nulla di contrade e cavalli. E, d’altra parte, per la stragrande maggioranza dei turisti/visitatori il Palio è senz’altro interessante, ma alla fine una curiosità per la quale non hanno voglia di farsi spiegare per ore cose a loro comunque poco comprensibili.

A questo si aggiunga che ognuno ha poi la sua opinione su come dovrebbe essere il Museo del Palio di Siena, e per molti anche il nome Museo è inesatto e fuorviante, perché dovrebbe essere tutta un’altra cosa.

Io, ad esempio, lo vedrei appunto non come un museo, ma come un “luogo” che assomiglia ad un programma di Piero e Alberto Angela, ad una puntata di Superquark o di Ulisse.

Ovvero: con un preciso percorso di visita, rigoroso nei contenuti, essenziale nel saper selezionare le informazioni di prima conoscenza (poi chi vuole approfondire, avrà tutto il tempo di farlo), divulgativo nel linguaggio e – allo stesso tempo – pieno di cose e di elementi che sappiano rendere emozionante il percorso e rimanere impressi nella mente dei visitatori.

Penso ad una radiocronaca di Silvio Gigli, che sapeva farti vedere la piazza, colori e bandiere soltanto con la sua voce, e a certe interviste ai fantini di Massimo Biliorsi, ai pannelli con foto e testi dei “I trenta assassini” di Marco Delogu e Massimo Reale (Salvatore Ladu detto Cianchino: «Un vecchio fantino mi disse “il pane del palio è duro sette croste”. Adesso ho capito»), certe frasi in bellissimo italiano di Paolo Maccherini e certe immagini “di cronaca” di Augusto Mattioli, qualche estratto della puntata sul Palio de Il testimone di Pif ed una bandieraia che racconta un “mestiere” di fascino infinito.

Voglio essere sincero: solo a scriverne, mi viene già la pelle d’oca…

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Da Piazza del Campo Empty Palio, che passione. Hackett alla scuderia Savelli

Messaggio  jabru Mar Lug 19, 2016 4:42 pm

Siena, 19 luglio 2016 - Lui è Mario Savelli, proprietario di cavalli da Palio vittoriosi (l'ultimo è stato Zodiach), l'altro è Daniel Hackett, stella del basket, appena laureato campione di Grecia con l'Olympiacos. Ma protagonista di partite memorabili in biancoverde. Ecco il filo sottile che lega questi due uomini così distanti - per età e non solo - : la passione per la pallacanestro del primo e l'amore per i cavalli per il secondo. "Mio nipote Francesco ci aveva fatto amicizia, quando era a Siena. Ha saputo che avevamo a scuderia un barbero che aveva corso il Palio nel Bruco, Reynard King, è venuto a vederlo", racconta orgoglioso Savelli.

Hackett, che diventerà papà di Victoria a settembre ed è tornato nella Nazionale dopo un periodo burrascoso iniziato quando abbandonò il ritiro degli azzurri, si è intrattenuto in casa Savelli prendendo lezioni di Palio. E facendosi fotografare accanto a Reynard che sembrava gradire la presenza del cestista rimasto nel cuore della città per cui ha vinto uno scudetto in biancoverde, più Coppa Italia e Supercoppa. Siena, insomma, gli è rimasta dentro. E con essa i tre giri sul tufo più emozionanti al mondo.

Laura Valdesi da La Nazione
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